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Comune e Regione per Regeni, ma Lega e Fratelli d'Italia: "L'Egitto è nostro alleato"

In Consiglio Comunale  quasi tutti i partiti dal  Pd, ai Moderati, a Sel, Ncd, Forza Italia e M5S hanno approvato  il documento di solidarietà
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Comune di Torino e Regione Piemonte aderiscono alla campagna di Amnesty International ‘Verità per Giulio Regeni’ e hanno appeso dai balconi di Palazzo Civico e di piazza Castello il relativo  striscione giallo. Il sindaco Piero Fassino e il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, hanno firmato l’appello per “rappresentare e sostenere le iniziative di Amnesty affinché il Governo italiano utilizzi tutti gli strumenti consentiti dalla legislazione nazionale e dalla normativa internazionale per ottenere la verità sui motivi e sugli attori della morte del giovane ricercatore”. Nel frattempo in Consiglio Comunale  quasi tutti i partiti dal  Pd, ai Moderati, a Sel, Ncd, Forza Italia e M5S hanno approvato  il documento di solidarietà. Solo la Lega e Fratelli d’Italia hanno lasciato l’aula: «Ci sono molti elementi da chiarire. Regeni è  vittima del governo egiziano? O era legato all intelligence inglese? Non si può chiedere verità prima di approfondire fatti», ha detto  Maurizio Marrone (Fd’I)«l’Egitto di Al Sisi è – ha aggiunto – è il solo paese laico contro l’avanzata del Califfato”.

(foto: www.regione.piemonte.it)

Torino batte Firenze: ai Musei reali più visitatori che agli Uffizi nella "domenica al museo"

giardini reali2I dati del ministero dei Beni culturali relativi solo a ieri mattina registrano che sono stati 20.566 i visitatori del Colosseo e della relativa area archeologica, 19.051 agli scavi di Pompei, 12.516 alla Reggia di Caserta, 7.570 ai Musei e Giardini Reali di Torino

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Il pubblico della Reggia di Venaria, anche se non fa parte del circuito dei musei statali per i quali ieri era una domenica di ingresso gratuito (come ogni prima del mese) è stato considerevole: gli ingressi sono stati oltre 7300, molti dei quali per la mostra “Il mondo di Steve McCurry” , di cui parliamo in un altro articolo sul “Torinese”. Insomma, la “primavera” culturale torinese sta dando buoni risultati.

castello armeria realeMa veniamo all’iniziativa delle domeniche gratuite al museo voluta dal ministero dei beni culturali , che nella  prima domenica di primavera ha fatto registrare lunghe code di cittadini e turisti per ammirare i musei torinesi.  Se al primo posto tra i più visitati d’Italia c’è come sempre il Colosseo, va sottolineato che i Musei Reali di Torino ottengono un eccellente riscontro posizionandosi in quarta posizione prima dei  giardini di Boboli e gli  Uffizi di Firenze e sono preceduti solo da Pompei e dalla Reggia di Caserta.


I dati del ministero dei Beni culturali relativi solo a ieri mattina registrano che sono stati 20.566 i visitatori del Colosseo e della relativa area archeologica, 19.051 agli scavi di Pompei, 12.516 alla Reggia di Caserta, 7.570 ai Musei e Giardini Reali di Torino, 5.019 al Giardino di Boboli, 4.383 Villa d’Este, 4.309 a Villa Adriana, 4.052 alla Galleria degli Uffizi.

 
(Foto: il Torinese)

 
 

Sindacati in bici per difendere le pensioni: "Riformare la Fornero per il bene del Paese"

Giornata di mobilitazione nazionale intitolata  ‘Cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani’
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Si può manifestare anche con una pedalata per la salvaguardia delle pensioni. I sindacati sono infatti scesi in piazza a Torino per la riforma della legge Fornero. Centinaia di persone hanno sfilato per le vie del centro storico inforcando la bicicletta nel tragitto da Porta Susa a piazza Castello, per la giornata di mobilitazione nazionale intitolata  ‘Cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani’.  “La legge Fornero deve essere rivista per il bene del Paese”, così l’Ansa riporta le parole di Enrica Valfrè, segretaria della Cgil di Torino e “il problema delle pensioni deve essere una priorità del governo,” aggiunge Pier Domenico Lo Bianco, segretario della Cisl torinese. Per Giovanni Cortese, segretario Uil  “L’italia è indignata per come viene trattata la questione e l’unica fascia di lavoratori che oggi cresce è quella tra i 55 e i 64 anni, perché non può abbandonare  il lavoro”.

 

(Foto: Facebook Uil Piemonte)

Non c'è amianto nella terra e nelle rocce del cantiere, la Tav "non nuoce alla salute"

TUNNEL2Tutto regolare anche per gli aspetti legati ad ambiente idrico, aria, rumore e vibrazioni

Si era parlato addirittura di amianto o di altri materiali dannosi per la salute. Ma le analisi del terreno  e delle rocce estratte dal cantiere di Chiomonte della Torino-Lione, in fase di costruzione, non hanno rilevato la presenza di pericoli di alcun genere.  Lo comunica l’Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte. I risultati delle attività di accompagnamento ambientale alla realizzazione della nuova linea ferroviaria dell’ Alta Velocità  dimostrano che non sono presenti anomalie  anche per gli aspetti legati ad ambiente idrico, aria, rumore e vibrazioni.
Nel corso del 2015 si sono tenuti tre  tavoli tematici  con Telt, la società incaricata di realizzare e gestire la Torino-Lione, 4 riunioni, 25 sopralluoghi e 17  relazioni tecniche. Per  l’amianto in particolare i valori riscontrati sono ampiamente al di sotto del limite di allarme, dice Arpa. E le analisi positive nei campioni di aria prelevati possono essere legate ” ad eventi sporadici dell’attività di cantiere”.

Delitto Rosboch: interrogato, Gabriele piange. E spunta il dna di una quarta persona

defilippi rosbochNel corso del colloquio è scoppiato più volte in crisi di pianto. Secondo la sua versione a strangolare la professoressa che lo aveva denunciato per la truffa da 187 mila euro è stato il suo complice-amante Roberto Obert, il quale a sua volta smentisce dando la colpa a Gabriele
 

Gabriele Defilippi, il 22enne incarcerato per il delitto dell’insegnante Gloria Rosboch ha parlato per sette ore nell’interrogatorio davanti  al pm Giuseppe Ferrando. Nel corso del colloquio è scoppiato più volte in crisi di pianto. Secondo la sua versione a strangolare la professoressa che lo aveva denunciato per la truffa da 187 mila euro è stato il suo complice-amante Roberto Obert, il quale a sua volta smentisce dando la colpa a Gabriele. Presto i due saranno sottoposti a un faccia a faccia presso la procura a Ivrea. Anche questo interrogatorio, come il precedente, è stato secretato.  Mercoledì prossimo verrà ascoltata Caterina Abbattista, la madre di Gabriele, in carcere anche lei. Il figlio dice che la donna non sapeva nulla della truffa erosboch tantomeno dell’assassinio. In qualche modo implicata nel caso potrebbe essere Efisia Rossignoli, la donna che chiamò la povera Gloria fingendosi funzionaria di banca per rassicurarla sui suoi soldi: avrebbe avuto 11 contatti telefonici con Gabriele proprio il giorno dell’omicidio. Infine Sofia Sabhou, la fidanzatina di Gabriele che le avrebbe raccontato del piano per uccidere l’insegnante. Nonostante ciò la ragazza non ha messo in allarme nessuno, neppure dopo la scomparsa della Rosboch. Intanto, sull’auto usata per l’ultimo viaggio fdi Gloria prima di morire è stata rinvenuta traccia del dna di una quarta persona, oltre alla vittima, a Gabriele e a Obert. Di chi si tratta?

 
 

Giocattoli e gioielli: sequestrati 4 milioni di pezzi contraffatti e dannosi alla salute

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Le analisi  effettuate dal laboratorio specialistico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno infatti riscontrato  la presenza di nichel in dosi 40 volte superiori

Toccano i quattro milioni i pezzi di prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza,  di cui circa la metà contenenti elevate percentuali di nichel molto superiori alla soglia di legge consentita. In tutto 14 persone denunciate nell’operazione anti-contraffazione delle fiamme gialle di Torino. Sono stati controllati  giocattoli e articoli di bigiotteria, come orecchini, collane e bracciali potenzialmente dannosi alla salute. Le analisi  effettuate dal laboratorio specialistico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno infatti riscontrato  la presenza di nichel in dosi 40 volte superiore a quanto consentito. Ciò può provocare a lungo andare, patologie cancerogene e allergiche. Tra i soggetti  denunciati anche due imprenditori che hanno introdotto sul mercato  prodotti contenenti metalli pesanti nocivi per la salute dell’uomo.

Partecipate regionali, si risparmiano 15 milioni di euro. E non finisce qui

BANDIERE REGIONEE sono previsti significativi  obiettivi strategici: la ridefinizione del ruolo di Finpiemonte, con l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari, la relativa ricapitalizzazione e il processo di integrazione con Finpiemonte Partecipazioni, che entro giugno 2016 vedrà la definizione delle modalità operative; e il riordino del settore Ict, che ha visto come prima tappa l’avvio del “dialogo competitivo” per il Csi

Tempi di vacche magre per le finanze degli enti pubblici. E un risparmio di 15 milioni di euro sulle società partecipate regionali, rispetto alla gestione 2014, rappresenta una boccata di ossigeno per le casse  regionali. Il Piano di razionalizzazione delle società partecipate, approvato dalla Regione Piemonte nel marzo 2015 presenta questo risultato. “Il dato – spiegano in piazza Castello – suscettibile di ulteriori miglioramenti, considerati i risparmi che arriveranno dai processi di liquidazione in atto e da quelli in fase di avvio”. «In questo primo anno e mezzo di lavoro – commenta l’assessore Giuseppina De Santis – abbiamo in buona parte anticipato quello che il Governo ci chiede di fare in termini di spending review. Dall’attuazione dei decreti Madia, tuttora in fase di studio, margini di manovra sono ancora possibili e il monitoraggio trimestrale del Piano continuerà anche nei prossimi mesi, nonostante la legge lo prevedesse solamente per il primo anno: un modo per informare in modo puntuale sulle operazioni in atto e su quelle che intendiamo avviare per rendere il sistema più efficiente». Da dove sono stati ricavati i risparmi? Per la maggior parte dalla riduzione dei costi per i Consigli di amministrazione e dei servizi. Le partecipate di Finpiemonte, ad esempio, hanno visto un taglio delle spese per i Cda pari al 22%, mentre quella per i servizi è diminuita del 25%. A proposito di partecipazioni dirette della Regione è da segnalare il minor costo dei servizi di Ceip (-37,3%, dei quali 41,4% spese per consulenze), insieme al taglio delle spese di amministratori e consulenze dell’Ipla (rispettivamente -32,9 e -37,1%), e alla diminuzione dei costi di funzionamento di Scr, cheregione giunta ha fatto registrare anche un meno 20 per cento nelle retribuzioni dei dirigenti.E sono previsti significativi  obiettivi strategici: la ridefinizione del ruolo di Finpiemonte, con l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari, la relativa ricapitalizzazione e il processo di integrazione con Finpiemonte Partecipazioni, che entro giugno 2016 vedrà la definizione delle modalità operative; e il riordino del settore Ict, che ha visto come prima tappa l’avvio del “dialogo competitivo” per il Csi, grazie al quale individuare un progetto di esternalizzazione da mettere a gara, affidandolo a un soggetto operante sul mercato. Va inoltre sottolineato  il recesso della società Icarus dalla partecipata Altec con relativo pagamento delle quote, e la vendita di Cic (partecipata di Csi) a Csp Spa. Altre operazioni effettuate sono le liquidazioni di Nordind, Snos, Villa Gualino, Tecnoparco Lago Maggiore, Virtual Reality & Multi Media Park. Si è inoltre completato il percorso di fusione di Creso e Tenuta Cannona nella nuova Fondazione Agrion.

 

www.cr.piemonte.it

foto: il Torinese

Il pm Spataro: "Si proceda contro Salvini per vilipendio ai magistrati"

salvini giavenoGli accertamenti sono già conclusi ma il codice, per procedere, prevede l’autorizzazione  da parte del ministero.

Si deve procedere contro il leader leghista Matteo Salvini per vilipendio dell’ordine giudiziario. La decisione è della procura di Torino che ha fatto la richiesta al ministro della giustizia su iniziativa del procuratore capo Armando Spataro. Salvini e’ indagato per aver detto che la  “magistratura è un schifezza” il 14 febbraio scorso durante un suo intervento  a Collegno, in occasione del congresso della lega  piemontese. Gli accertamenti sono già conclusi ma il codice, per procedere, prevede l’autorizzazione  da parte del ministero.

(Foto: il Torinese)

Turismo e cultura monopolizzano la Pasqua di torinesi e turisti (italiani e stranieri)

giardini23Sono state 3.100 le persone che durante le festività pasquali hanno invece visitato il Museo Nazionale del Risorgimento

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La riapertura dei Giardini reali, con rievocazioni storiche, sfilate di figuranti in costume e danze del Settecento,  una “caccia all’uovo con coniglietto pasquale”: ecco la principale attrazione pasquale sotto la Mole per migliaia di torinesi e turisti italiani e stranieri che hanno preso parte alle iniziative organizzate in giardini33collaborazione con la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. Le presenze hanno superato quota 30 mila. Sono state 3.100 le persone che durante le festività pasquali hanno invece visitato il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino: 1.100  sabato 26 marzo, 1.050 domenica 27 marzo e circa 950 oggi, lunedì 28 marzo. Molto apprezzata anche la mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918”, che resteràgiardini reali3 aperta fino al 22 maggio 2016.Un successo che premia l’impegno del Museo per una sempre maggiore offerta di contenuti ed iniziative per il pubblico. Ma anche la Venaria Reale con i suoi 11.273 ingressi  registrati solo a Pasquetta, dopo i settemila e rotti di Pasqua, grazie ai giardini e alle mostre in corso nella residenza sabauda alle porte di Torino ha fatto la parte del leone, confermando che arte, storia e cultura sono il nuovo motore per il rilancio di Torino.

(Foto: il Torinese)

Nosiglia: "Patto sociale e rispetto della dignità, soprattutto delle persone deboli e indifese"

serena 1“Dare vita a un patto sociale e generazionale per una più stretta condivisione di intenti e di esperienza di fede tra giovani, adulti e anziani, disponibili a operare insieme per il bene comune e la collaborazione fraterna, sia nella Chiesa che nella società” Questo il messaggio di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, in occasione dell’omelia di Pasqua, “E infine resta determinante nell’animo di ogni uomo la speranza di un mondo di giustizia e di pace verso tutti, di rispetto e promozione della dignità di ogni persona soprattutto dei più deboli, indifesi, discriminati ed emarginati. Sì, dobbiamo con forza testimoniare il sì di Dio che in Gesù Cristo risorto ha dato il via a una umanità nuova, meno egoista e protesa solo al proprio tornaconto sia personale che sociale e più disposta a costruire dei ponti e non dei muri tra le persone, le culture”, ha aggiunto l’arcivescovo

(foto: il Torinese)

OMELIA DELL’ARCIVESCOVO DI TORINO, MONS. CESARE NOSIGLIA, ALLA S. MESSA DEL GIORNO DI PASQUA (Torino, Cattedrale, 27 marzo 2016)

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«Non avevano ancora compreso la Scrittura che egli cioè doveva risuscitare dai morti». Più volte nei racconti pasquali delle apparizioni di Gesù egli svolge una catechesi sulla Bibbia per svelare ai suoi apostoli, stupiti e increduli che quanto è accaduto era scritto e in Lui si attua il sì di Dio a tutte le promesse e le attese del suo popolo e dell’umanità intera. La Pasqua è l’annuncio di questo sì di Dio a quanto ogni uomo porta dentro il cuore: la ricerca di un senso della vita che vada oltre le miserie e le sofferenze che affliggono l’esistenza di tanti e si apra alla fede in Colui che ha detto: io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morrà in eterno. Un’altra speranza umana profondissima che la Pasqua accoglie e rilancia con forza è quella di sperimentare l’amore nella sua pienezza di fedeltà e di relazione profonda con Dio e con le persone con cui ci si sente uniti da vincoli strettissimi di un progetto comune di vita come è il matrimonio nella famiglia, o l’amicizia o il comune impegno di servizio solidale. Cristo risorto ha vinto la morte con la forza dell’amore che lo ha sorretto sino alla fine, un amore di perdono, di dono di sé e di gratuità. La speranza in Lui è dunque fonte perenne di questo amore che lui ci offre e che malgrado le difficoltà e carenze proprie della nostra debolezza umana, possiamo gustare anche su questa terra in attesa della sua pienezza nella comunione con Dio. Fa parte delle attese e speranze che la Pasqua aiuta a realizzare anche il lavoro, che in questi tempi rappresenta un problema vitale per tante persone e famiglie. Cristo che ha lavorato con mani di uomo e ha sperimentato la fatica e l’importanza del lavoro accoglie e accompagna con la forza della sua risurrezione il cammino per uscire da questo tunnel che rende precaria la vita e il futuro. Anche qui il sì di Dio all’uomo mediante il suo Figlio si fa vicino e dà vigore alla fiducia di superare le presenti difficoltà e ritrovare coraggio e intraprendenza nell’impegno personale, ma anche nell’azione solidale degli altri. Penso anche ai giovani da un lato e adulti e anziani dall’altro, età che oggi sono spesso divaricate da valori, stili di vita, modelli di riferimento molto diversi e perfino contrapposti che accentuano la separatezza, la solitudine e le difficoltà di dialogo e incontro. Come ben ci descrive il Vangelo di oggi, Giovanni il giovane discepolo del Signore corre veloce verso il sepolcro, Pietro più avanti negli anni va più adagio… ma entrambi guardano alla stessa meta, vedono il sepolcro vuoto e credono, sono uniti dunque nella stessa esperienza del risorto. È questo l’impegno della  comunità cristiana del nostro tempo: dare vita a un patto sociale e generazionale per una più stretta condivisione di intenti e di esperienza di fede tra giovani, adulti e anziani, disponibili a operare insieme per il bene comune e la collaborazione fraterna, sia nella Chiesa che nella società. E infine resta determinante nell’animo di ogni uomo la speranza di un mondo di giustizia e di pace verso tutti, di rispetto e promozione della dignità di ogni persona soprattutto dei più deboli, indifesi, discriminati ed emarginati. Sì, dobbiamo con forza testimoniare il sì di Dio che in Gesù Cristo risorto ha dato il via a una umanità nuova, meno egoista e protesa solo al proprio tornaconto sia personale che sociale e più disposta a costruire dei ponti e non dei muri tra le persone, le culture, le religioni. Una umanità dove l’amore scaccia ogni paura e sa lottare insieme contro ogni forma di violenza e di morte con le forze positive della cultura e dell’ educazione, della giustizia e della fraternità, del rispetto e della promozione della dignità e dei diritti e doveri di ogni uomo, donna, bambino, malato, immigrato, povero. Tutto questo non è utopia o sogno irrealizzabile, ma concreta possibilità ed è fondato sulla fede e sulla comunione con Cristo. È la certezza che animava l’Apostolo Paolo quando afferma: tutto posso in Colui che mi dà forza. Perché sappiamo bene che senza Cristo le speranze umane pure belle e importanti, si infrangono contro gli scogli del peccato e dell’egoismo e da ultimo in quello definitivo della morte. Quante volte e questo avviene anche oggi nel nostro mondo, ci si è illusi che l’uomo moderno avesse in mano le chiavi del Paradiso su questa terra; la scienza, la tecnica, la finanza, la medicina più avanzata possibile, la libertà assoluta del proprio io non più condizionato da regole estrinseche a se stessi, il costante e irreversibile progresso economico e sociale… insomma l’illusione che il regno dell’uomo potesse scalzare quello di Dio. Ma ben presto ci si è resi conto che nessun regno terreno dura a lungo e si regge senza Dio e ogni progresso dell’umanità, ogni speranza, se sono privi di riferimento a Lui,conducono alla morte dell’uomo e a nuove più pesanti duomo1schiavitù. Solo la grande speranza, quella che è veramente affidabile e definitiva, non solo per se stessi ma per tutti, non solo per oggi o domani, ma per sempre, può rompere il cerchio dell’assolutezza che regola le speranze umane e di fatto le vanifica: è la speranza che la Pasqua del Signore rivela possibile e si radica nel cuore e nella vita di coloro che la credono realizzabile. Noi viviamo ogni giorno di piccole o più grandi speranze che ci sorreggono nell’affrontare il cammino della vita. Ma senza la grande speranza pasquale nel cuore, esse non bastano a dare serenità e gioia. 3 Dio è il fondamento di tale speranza, non un Dio qualunque però, ma quel Dio che possiede un volto umano e che ci ha amati sino alla fine ed è Padre e Salvatore di ogni uomo e di tutta l’umanità. Il suo regno non è qualcosa di immaginario e lontano in un futuro che non arriverà mai, ma è qui tra noi oggi nella presenza del suo Figlio risorto da morte e dunque vincitore dell’ultimo nemico dell’uomo, il più invincibile. È il suo amore ha vinto anche la morte ci dà la garanzia di poter essere vincitori insieme con lui; è la sua vita che dà la speranza della vita eterna; è la sua azione misteriosa, ma reale nel tempo e nelle vicende della storia che la conduce verso la sua realizzazione secondo il progetto di Dio. Per questo niente di ciò che è veramente umano è al di fuori di questo nuovo umanesimo che nasce dalla Pasqua e orienta ogni realtà della nostra vita al suo fine: il lavoro come la sofferenza, la famiglia, come la società, la cultura e l’educazione, la cittadinanza e i grandi valori della pace e della giustizia. Di questo nuovo umanesimo che è Cristo morto e risorto, noi credenti siamo testimoni e annunciatori e siamo chiamati a farci carico nel tessuto concreto dei comportamenti e delle scelte di ogni giorno. Cari fratelli e sorelle, Questa luce del Cero pasquale acceso durante la notte santa che è qui davanti a voi ricorda che Cristo è la luce che illumina le tenebre del peccato e della morte; egli è a luce di verità e di amore che rende luminosa la sua Chiesa e ogni suo discepolo perché siano portatori nel mondo di quella fede che hanno professato e che si sono impegnati a vivere nel Battesimo, nella Cresima e nelle diverse vocazioni che hanno scelto. È la stessa fede che da duemila anni ha aperto il cuore di tante persone alla speranza affidabile della risurrezione, li ha uniti a Cristo e alla sua Chiesa e li ha resi martiri, santi, confessori della fede e coraggiosi testimoni di fronte a tutti e in ogni ambiente di vita. Di questa schiera facciamo oggi parte anche noi, con tutte le nostre debolezze e peccati, ma anche con la coscienza di essere stati prescelti per grazia ad annunciare il Vangelo della Pasqua vivendolo con gioia in famiglia, come in ogni situazione. A tutti confessiamo con le labbra, crediamo con il cuore e testimoniamo con la carità la preghiera della sequenza pasquale:Cristo mia speranza è risorto.
Sì, ne siamo certi, Cristo è davvero risorto. Tu Re vittorioso portaci la tua salvezza.