Partecipate regionali, si risparmiano 15 milioni di euro. E non finisce qui

BANDIERE REGIONEE sono previsti significativi  obiettivi strategici: la ridefinizione del ruolo di Finpiemonte, con l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari, la relativa ricapitalizzazione e il processo di integrazione con Finpiemonte Partecipazioni, che entro giugno 2016 vedrà la definizione delle modalità operative; e il riordino del settore Ict, che ha visto come prima tappa l’avvio del “dialogo competitivo” per il Csi

Tempi di vacche magre per le finanze degli enti pubblici. E un risparmio di 15 milioni di euro sulle società partecipate regionali, rispetto alla gestione 2014, rappresenta una boccata di ossigeno per le casse  regionali. Il Piano di razionalizzazione delle società partecipate, approvato dalla Regione Piemonte nel marzo 2015 presenta questo risultato. “Il dato – spiegano in piazza Castello – suscettibile di ulteriori miglioramenti, considerati i risparmi che arriveranno dai processi di liquidazione in atto e da quelli in fase di avvio”. «In questo primo anno e mezzo di lavoro – commenta l’assessore Giuseppina De Santis – abbiamo in buona parte anticipato quello che il Governo ci chiede di fare in termini di spending review. Dall’attuazione dei decreti Madia, tuttora in fase di studio, margini di manovra sono ancora possibili e il monitoraggio trimestrale del Piano continuerà anche nei prossimi mesi, nonostante la legge lo prevedesse solamente per il primo anno: un modo per informare in modo puntuale sulle operazioni in atto e su quelle che intendiamo avviare per rendere il sistema più efficiente». Da dove sono stati ricavati i risparmi? Per la maggior parte dalla riduzione dei costi per i Consigli di amministrazione e dei servizi. Le partecipate di Finpiemonte, ad esempio, hanno visto un taglio delle spese per i Cda pari al 22%, mentre quella per i servizi è diminuita del 25%. A proposito di partecipazioni dirette della Regione è da segnalare il minor costo dei servizi di Ceip (-37,3%, dei quali 41,4% spese per consulenze), insieme al taglio delle spese di amministratori e consulenze dell’Ipla (rispettivamente -32,9 e -37,1%), e alla diminuzione dei costi di funzionamento di Scr, cheregione giunta ha fatto registrare anche un meno 20 per cento nelle retribuzioni dei dirigenti.E sono previsti significativi  obiettivi strategici: la ridefinizione del ruolo di Finpiemonte, con l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari, la relativa ricapitalizzazione e il processo di integrazione con Finpiemonte Partecipazioni, che entro giugno 2016 vedrà la definizione delle modalità operative; e il riordino del settore Ict, che ha visto come prima tappa l’avvio del “dialogo competitivo” per il Csi, grazie al quale individuare un progetto di esternalizzazione da mettere a gara, affidandolo a un soggetto operante sul mercato. Va inoltre sottolineato  il recesso della società Icarus dalla partecipata Altec con relativo pagamento delle quote, e la vendita di Cic (partecipata di Csi) a Csp Spa. Altre operazioni effettuate sono le liquidazioni di Nordind, Snos, Villa Gualino, Tecnoparco Lago Maggiore, Virtual Reality & Multi Media Park. Si è inoltre completato il percorso di fusione di Creso e Tenuta Cannona nella nuova Fondazione Agrion.

 

www.cr.piemonte.it

foto: il Torinese

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