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Chiamparino annuncia analisi sulle grandi opere

Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, replica alle dichiarazioni contro la Tav da parte del ministro Toninelli e  lancia  l’hashtag #difendiamoilpiemonte (che alcuni dicono sarà il suo slogan alle prossime Europee, quando rinuncerà a ricandidarsi a governatore): “vogliamo percorrere la strada della crescita. La Regione Piemonte realizzerà un’analisi dei costi-benefici sulle grandi opere – afferma Chiamparino – visto che quella governativa è già scritta e a quali amici del trasporto su gomma e delle autostrade è stata affidata”. Per il presidente nelle  regioni del Nord Ovest le grandi opere europee “sono reciprocamente correlate: o vanno avanti per tutti o si fermano”. Alle dichiarazioni del ministro replicano anche i deputati di Forza Italia Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino: “. È evidente anche al più distratto degli osservatori che Toninelli fatica a nascondere la sua profonda avversione ideologica per l’Alta velocità destinata a diventare merce di scambio con l’alleato leghista: a voi le pedemontane da realizzare, a noi la Tav da bloccare. L’ineffabile Toninelli ha poi trovato un’altra perla: la Tav si farà se si potrà dimostrare che è redditizia. Bene, con questo, il ministro, uomo coerente, si prepara a chiudere tutte le tratte ferroviarie regionali e locali, cioè quei rami delle ferrovie che non sono mai stati, non sono e mai saranno redditizi. L’unica redditività che ossessiona il ministro è quella della Tav. Più pregiudizio di così è difficile trovare in un governo”.

(foto: Pasquale Iuzzolino)

Vaccini, Saitta: “Lo Stato ascolti le Regioni”

Per Antonio Saitta, assessore regionale alla Sanità “la proroga dell’obbligo vaccinale è un passo indietro. Lavoriamo perché non passi in Parlamento, altrimenti siamo pronti a ricorrere alla Consulta, perché la Sanità non è una materia esclusiva di competenza dello Stato”. Saitta, che è anche coordinatore in materia di Salute alla Conferenza delle Regioni rinnova l’invito al ministro Grillo ad ascoltare le Regioni. “I vaccini non sono un fatto burocratico – commenta – ma la più grande modalità di prevenzione. Consentono di ridurre le malattie gravi e mortali e, in alcuni casi, addirittura di eliminarle. La proroga è un segnale negativo perché ha deciso di vaccinare i propri figli, che sono la stragrande maggioranza. C’è il rischio di fare davvero un passo indietro su un tema fondamentale per la salute dei cittadini. Noi chiediamo al governo di essere sentiti,  serve una intesa con le Regioni. Qualora il governo non volesse farlo, e l’emendamento con la proroga dovesse essere approvato, allora abbiamo due strade: riprendere il lavoro sull’obbligo vaccinale che le Regioni avevano già fatto, e che era stato interrotto per arrivare alla legge Lorenzin, oppure ricorrere alla Consulta”

Toninelli: “Entro l’anno la scelta sulla tav”

Entro la fine dell’anno si farà  la scelta sulla Tav e se non è redditizia, meglio bloccarla. In sintesi è questo il pensiero del ministro Danilo Toninelli , intervistato dal Corriere della Sera. Salvini, gli chiede il giornalista, dice però che si va avanti. E questo come si concilia con ciò che ha sostenuto lei negli ultimi giorni? Risponde il titolare dei Trasporti: “Con il fatto che proprio Salvini conferma che serve un’analisi di costi e benefici di questa opera”. Poi Toninelli si  chiede se la Tav è un’opera redditizia o meno. “Tutte le stime – prosegue –  si fondano su valori dei flussi di merci e di persone che definirei farlocchi, poiché diminuiscono anziché aumentare. Per il ministro deve essere “valutato e riformulato tutto: se per ripagare l’opera servono più di 50 o 60 anni, unendo con il mettere le mani nelle tasche degli italiani per finanziarla, allora è meglio bloccarla”.

Al Regina Margherita “rapiscono” figlia denutrita

Ha dieci anni la bimba che è stata prelevata dall’ospedale Regina Margherita dove era ricoverata per problemi di denutrizione. A “rapirla” sono stati i genitori che hanno agito contro il parere dei medici. Poi hanno fatto perdere le proprie tracce, tanto che del caso si occupa ora la procura dei minori, alla  quale la direzione sanitaria ha consegnato le cartelle cliniche della bambina. Era già stato chiesto dai servizi sociali l’allontanamento della ragazzina dai genitori, ma  non era stato disposto quando l’altro giorno i due  sono andati  in ospedale e hanno preso  la figlia. Forse è stata proprio la paura di perdere la bambina a spingere papà e mamma a recarsi al Regina Margherita con un uomo che ha detto di essere il loro avvocato e poi si sono dileguati.

Polizia, bilancio positivo contro il crimine

Dal primo gennaio 2108 la polizia di Stato di Torino ha arrestato  1.326 persone, 3.462  denunciate e sono stati sequestrati più di  630 chili di droga. 402 gli extracomunitari espulsi dal territorio nazionale. Nel mese di  aprile le truffe ai danni di anziani sono state 32 mentre a giugno solo16. Nel bilancio prima di ferragosto il questore Francesco Messina annuncia questi risultati positivi e sottolinea come i controlli straordinari del territorio siano “la giusta strada per combattere il degrado e la criminalità diffusa”. Soltanto a luglio la polizia ha effettuato 129 arresti, 380 denunce e sequestrato 36 chili di droga.

 

(foto: il Torinese)


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Il Cio dà l’ok all’operazione “trittico” 2026

Dal Comitato Olimpico Internazionale c’è il benestare alla candidatura italiana a tre città per le Olimpiadi invernali 2026″. Il Cio dà l’ok attraverso una nota, all’operazione  messa in campo dal presidente del Coni Giovanni Malagò, in  sintonia con le indicazioni della presidenza del Consiglio dei Ministri. “Il Cio  continuerà a lavorare con il Coni e le tre città nello sviluppo di un progetto in linea con le riforme dell’agenda olimpica 2020 e le nuove norme che hanno modificato il processo di candidatura al 2026” è scritto nella nota.

Appendino: “Masterplan Olimpiadi non convince”

La sindaca Appendino è scettica sulla soluzione a tridente scelta dal Coni per i Giochi invernali del 2026. “Il Masterplan così esteso per la candidatura  non credo sia la migliore proposta per il Paese, noi pensavamo a un progetto più compatto, semplice e gestibile. Cosi  non mi convince per nulla”, ha detto la prima cittadina in occasione della presentazione del Piano di azione Torino 2030. La proposta di Torino, secondo la sindaca ” era la migliore. Ci propongono un percorso diverso, nazionale. Speriamo che il governo sia protagonista, e che illustri ai sindaci coinvolti un Masterplan che ancora nessuno di noi ha visto. Ne abbiamo avuto notizia solo dai giornali”.

 

(foto: il Torinese)

Tre imbecilli ma non razzisti gli aggressori di Daisy

I carabinieri hanno identificato gli aggressori di Daisy Osakue. Sono tre ragazzi italiani denunciati per lesioni e omissioni di soccorso. Avrebbero compiuto il gesto irresponsabile per puro divertimento. I ragazzi abitano a Vinovo, La Loggia e Moncalieri, e sono stati identificati attraverso una intensa indagine che, servendosi anche delle telecamere di sicurezza, ha rivelato la targa del furgone Fiat Doblò dal quale è stato lanciato l’uovo che ha colpito in pieno volto l’atleta italiana ed è finito sulle prime pagine di tutti i  tg e quotidiani nazionali per presunto razzismo. I carabinieri di Moncalieri e la procura della Repubblica di Torino avevano invece già capito la natura della vicenda.  Sul veicolo, di proprietà del padre di uno dei tre giovani, consigliere comunale del Pd a Vinovo, c’erano ancora residui di uovo. Il figlio 19enne del proprietario del furgone  ha confessato  sette lanci di uova, praticamente scegliendo le vittime a caso, negli ultimi due mesi, e ha chiamato in causa due amici, poi  convocati anche loro in caserma, che hanno ammesso le proprie responsabilità. Non sarà razzismo, ma certo è imbecillità.

Tajani in visita al cantiere Tav

Il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani nei prossimi giorni sarà in Valsusa per un sopralluogo al cantiere della Tav, su invito della  TELT , la società pubblica italo-francese responsabile della realizzazione e gestione dell’opera, e dell’eurodeputato Alberto Cirio , primo firmatario di una petizione europea “Sì TAV” che chiede di far rispettare all’Italia gli impegni presi sulla Torino-Lione. Il documento, depositato a Bruxelles, potrà essere sottoscritto online anche da istituzioni, cittadini, forze produttive e da chiunque voglia difendere la realizzazione dell’opera.
«Chiederò la procedura d’urgenza, affinché la petizione venga discussa dal Parlamento europeo prima possibile – commenta Alberto Cirio – Le problematiche sulla TAV sono un tema già noto a Bruxelles, perché negli anni sono state presentate diverse petizioni contrarie alla realizzazione dell’opera. Non è mai stata presentata una petizione a favore però. Lo faremo adesso, per chiedere all’UE di essere tutelati e di aiutarci a far mantenere al governo italiano gli impegni presi.”
Nei giorni scorsi gli uffici della Commissione UE hanno precisato che, nel caso in cui il governo italiano dovesse ritirarsi dal progetto Torino-Lione, non è prevista una specifica penalità , né l’Italia potrebbe essere esclusa da ulteriori finanziamenti infrastrutturali.
Il problema maggiore sarebbero quindi i rimborsi che Francia e Unione europea potrebbero chiedere all’Italia, accanto ad altri costi collegati alla scelta di uno stop definitivo dei cantieri.
In base ai dati diffusi dal commissario straordinario del governo per l’asse ferroviario Torino-Lione, Paolo Foietta, il costo diretto complessivo di una retromarcia sulla Torino-Lione sarebbe di oltre 2 miliardi di euro.

Record di trapianti alle Molinette

Eccezionale attività di trapianto renale presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino nei primi 6 mesi del 2018: per la precisione 105 con un incremento del 67% rispetto al 2017 e del 72 % rispetto al 2016.  Risulta essere la più alta attività di trapianto renale mai fatta in Italia da sempre. In incremento anche l’attività di trapianto renale da donatore vivente (del 120% rispetto allo stesso periodo del 2017). Già dal 2017 vi erano i segni di un incremento rispetto allo standard tradizionale di 100-120 trapianti per anno, ma questo inizio 2018 ha registrato un vero boom di attività nella gestione dei trapianti dal personale di sala operatoria (équipe chirurghi vascolari del dottor Maurizio Merlo, urologici del professor Paolo Gontero ed anestesiologici del dottor Pier Paolo Donadio, che è anche responsabile del Coordinamento regionali delle donazioni e dei prelievi) a quello di degenza nefrologica (équipe professor Luigi Biancone), dove i pazienti vengono seguiti. Dell’attività di riferimento  generale e coordinamento dei trapianti in Piemonte è responsabile il professor Antonio Amoroso.Dei 105 trapianti ve ne sono stati numerosi ad alta complessità quali 5 doppi trapianti di rene ed il primo trapianto di rene in Piemonte da donatore a cuore fermo, e 6 trapianti di rene combinati ad altri organi.“Come nefrologo posso dire che oltre all’incremento del numero dei trapianti così significativo sia da donatore deceduto che da donatore vivente – osserva il

professor Luigi Biancone, responsabile del programma di trapianto renale delle Molinette – saranno trapianti che dureranno più a lungo grazie ai progressi diagnostici e terapeutici che stiamo mettendo in campo”.I trapianti di polmone (professor Mauro Rinaldi) sono addirittura raddoppiati nei primi sei mesi del 2018 rispetto all’analogo periodo del 2017: da 9 a 18. I trapianti di fegato sono cresciuti da 78 ad 80 nel confronto semestrale tra i due anni, una cifra che nessun Centro può vantare e che era difficile da aumentare perchè era già una cifra di eccellenza! Eppure è aumentata anche questa.  Tutto questo grazie soprattutto alla donazione di organi.”