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Tragedia sulle piste: bimba di 9 anni muore sugli sci

Non c’è stato nulla da fare per salvare la  bambina di 9 anni, di Roma, morta dopo essere caduta sugli sci sulle piste di Sauze d’Oulx, al Fraiteve. Era in discesa con il proprio papà  e ha probabilmente  perso il controllo degli sci cadendo lungo il pendio per 50 metri e sbattendo contro una barriera frangivento. Il grave  trauma toracico  le ha provocato un arresto cardiocircolatorio

(Foto archivio)

Torna il rischio incendi nei boschi piemontesi

Da domenica 30 dicembre è in vigore in tutto il Piemonte lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi: a dichiararlo è stata la Regione, sulla base delle condizioni meteorologiche previste dal Centro funzionale Arpa

Tutto il Sistema antincendi boschivi ha intensificato il monitoraggio sul territorio e si raccomanda ai cittadini di prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole richiamate nel provvedimento: entro una distanza di 100 metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi sono vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali accendere fuochi e fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, adoperare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile, accendere lanterne cinesi, o compiere ogni altra azione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio. La legge regionale n.15/2018 già prevede che su tutto il territorio è vietato l’abbruciamento all’aperto derivante dai residui delle attività agricole nel periodo compreso tra il 1° novembre e il 31 marzo di ogni anno. Oltre a rammentare che le violazioni di legge sono punite anche penalmente, è utile infine far presente che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva. La cessazione dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dal Settore Protezione civile e Sistema antincendi boschivi al venir meno delle condizioni meteorologiche di rischio. Per ogni altra informazione consultare www.regione.piemonte.it/protezionecivile/

 

Valentina Pippo – www.regione.piemonte.it

Carceri, è sempre emergenza sovraffollamento

“Tra le emergenze che gravano sugli istituti penitenziari piemontesi persistono quelle legate al sovraffollamento: le 4.508 persone attualmente detenute, infatti, hanno a disposizione appena 3.671 posti perché alla capienza regolamentare, pari a 3.971 posti, occorre togliere i 300 che non sono al momento disponibili”

 

Lo ha denunciato il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano in apertura della conferenza stampa di presentazione del Quarto dossier delle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi, che si è svolta nei giorni scorsi a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte.

Il documento, elaborato dal garante regionale in collaborazione con il Coordinamento piemontese dei garanti, verrà indirizzato al capodipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Francesco Basentini, al provveditore dell’Amministrazione penitenziaria del Piemonte Pietro Buffa e ai referenti politici del Ministero di Giustizia.

All’evento sono intervenuti i garanti comunali di Alba Alessandro Prandi, Asti Paola Ferlauto, Biella Sonia Caronni e Saluzzo Paolo Allemano, che hanno denunciato come gli istituti carcerari siano stati negli anni abbandonati a se stessi e necessitino d’interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria non più rimandabili.

“Il Piemonte – ha osservato Mellano – ospita una serie di strutture nate negli anni del terrorismo e della massima sicurezza che rispondono solo parzialmente alle attuali finalità del carcere. È necessario operare, anche adeguando gli ambienti, affinché il carcere possa essere sempre più vissuto come un’occasione di recupero, di formazione, di reinserimento nella società per trasformare il tempo della detenzione in un’occasione di riscatto personale e sociale”.

Oltre alle criticità, il Coordinamento piemontese dei garanti ha annunciato una serie di iniziative per il 2020, tra cui un seminario per verificare la fattibilità di una casa famiglia per mamme in esecuzione penale con bambini a seguito e una visita alla caserma dismessa di Casale Monferrato (Al) individuata come possibile carcere.

All’incontro ha preso parte, tra gli altri, la garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Ylenia Serra.

Bilancio di un anno cruciale

Di Pier Franco Quaglieni
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Il 2018 passerà sicuramente alla storia per i cambiamenti radicali che sono avvenuti nella vicenda politica italiana. Il 1918 segnò la fine di una guerra, il 2018 potrebbe segnare l’inizio di una lunga crisi della democrazia italiana di cui oggi non si vedono gli sbocchiLe elezioni del 4 marzo hanno impresso una svolta imprevedibile con la formazione di un governo giallo-verde che rappresenta un azzardo. Forze totalmente estranee alla storia e cultura politica del Paese hanno sottoscritto un contratto di governo inedito nella storia italiana, se non riandiamo al trasformismo di Agostino Depretis dopo il 1876.Ma allora si trattò di un accordo parlamentare tra esponenti della stessa area liberale con orientamenti di sinistra e di destra. Oggi abbiamo al governo sovranisti ex federalisti e grillini, una realtà nata dalla protesta e dall’uso disinvolto della protesta espressa soprattutto sul web. Il modo in cui la legge finanziaria -la più importante- viene approvata senza un minimo di discussione nei due rami del Parlamento rende bene l’idea di come chi ci governa non abbia il benché minimo senso delle Istituzioni e manchi del dovuto rispetto alla sovranità popolare espressa dal Parlamento. Il Presidente della Camera Fico di fatto ha in più occasioni rinunciato alla sua funzione super partes per rappresentare la sola maggioranza di governo o esternare le sue idee politiche personali. La manovra si rivela un coacervo di scelte economiche incoerenti che riescono a scontentare molti, forse senza accontentare l’elettorato dei rispettivi movimenti e partiti che esprimono il governo. Le tasse, sia pure di poco, aumentano invece di venire ridotte, le pensioni vengono penalizzate perché vengono decurtati gli adeguamenti all’inflazione. Sono solo due dei tanti esempi di una politica pasticciata che, dopo tanti discorsi contro l’Europa, ha dovuto soggiacere alle norme di Bruxelles rabberciando degli evidenti compromessi. Con gennaio entreremo nel clima della campagna elettorale europea e le polemiche sono destinate ad aumentare. Il 2019 non sembra riservarci nulla di buono. L’economia italiana è fragilissima ed è destinata inevitabilmente a risentire di scelte del tutto inadeguate. Uomini e donne senza uno stile politico accettabile ci invadono, su Twitter e su Facebook, di messaggi spesso di pessimo gusto che rivelano grossolanità ed ignoranza. Mancano i discorsi pacati frutto di ragionamenti seri e non di emotività più o meno greve. E la cosa grave è che molti italiani si sentono rappresentati da esponenti politici di cui ci sarebbe da vergognarsi.  La stessa Costituzione è minacciata e c’è da augurarsi che chi è preposto alla tutela della sua osservanza, voglia e possa intervenire nei modi e nei tempi che riterrà, a difesa di valori democratici che non sono negoziabili.

Il 2019 inizia con il blocco del traffico

Il 2019, a causa dello smog elevato, incomincia con il blocco del traffico. A partire da martedì 1 gennaio sarà vietato  circolare per le auto fino alla categoria Euro4 diesel compresa. Le Pm10 hanno superato la sogli di attenzione per 4 giorni, da giovedì a domenica. Il Comune ha quindi fatto scattare il livello “arancio”.  Le misure restano in vigore fino alle ore 19 del 3 gennaio, così come  anche i limiti previsti dalle misure permanenti, con il blocco  degli euro0 di ogni tipo h24, sette giorni su sette e parziale dei diesel euro 1, 2 e 3 dalle  8 alle 19 – dalle 8.30 alle 14 e dalle  16 alle  19 per i mezzi commerciali e per  il trasporto persone a otto posti.

 

(foto: il Torinese)

Il Presidente Mattarella cita Torino e “Felicizia”

Nel messaggio del 31 dicembre agli italiani il presidente Sergio Mattarella ha citato Torino, parlando di quando, lo scorso novembre  in visita all’Arsenale della Pace del Sermig ricevette da una delegazione di bimbi la cittadinanza onoraria di “Felicizia”, un luogo immaginario in cui regnano felicità e amicizia. Il capo dello Stato esorto’ allora  i bambini a coltivare i valori dell’amicizia e della tolleranza : “Vi ho parlato finora di amicizia e ci vuole disponibilità reciproca – disse in quell’occasione – si sta meglio crescendo insieme, non cercando di prevalere sugli altri. È una scelta che riguarda ciascuno di voi e la collettività”

Costi-benefici, la sindaca: “Valutare analisi, poi confronto”

Per la sindaca Chiara Appendino la chiusura dell’Osservatorio sulla Torino-Lione è “assolutamente coerente, non lo ritenevamo utile” e per questo la Città di Torino ne era già uscita.  A proposito dell’analisi costi benefici la prima cittadina afferma: “E’ importante che  venga pubblicata e che ci sia un dibattito sul territorio, dopo ci confronteremo”. Replica il presidente dell’Osservatorio Tav, Paolo Foietta:  “Come si può parlare di dialogo e intanto chiudere il luogo dove ci si confronta?”.

(foto: il Torinese)

 

Clelia Ventimiglia

Tav, Conte: “Decisione prima delle elezioni”

Il premier Conte, come riporta l’agenzia Ansa, ha dichiarato che “il governo valuta le grandi opere e realizzerà un piano infrastrutturale poderoso. La Torino-Lione è ancora nell’ambito di una procedura istruttoria. A fine dicembre la commissione dei tecnici consegnerà i risultati dell’istruttoria. Andremo sul territorio e prima delle europee il governo comunicherà in modo trasparente la decisione”. In contemporanea con le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo, il 26 maggio in Piemonte si terranno anche le Regionali. Pronta la replica a distanza del governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino: “È intollerabile che il governo non dica nulla mentre scade  il commissario di governo sulla Torino-Lione”. “È un segno incontrovertibile della volontà del governo di non voler realizzare l’opera”, osserva, e conclude:  ” ribadisco la volontà della Regione di assumere in proprio la gestione e il finanziamento dell’opera”.

 

Tonnellate di botti illegali sotto le case

La guardia di finanza ha scoperto diverse tonnellate di fuochi d’artificio illegali accatastati in depositi collocati sotto edifici abitati. Uno di questi aveva le uscite di sicurezza bloccate da catene e lucchetti. Sono stati denunciati otto imprenditori cinesi. Le fiamme gialle in questi giorni di fine anno hanno sequestrato solo a Torino ben 250 mila fuochi pirotecnici. I magazzini si trovavano in corso Vercelli, piazza Galimberti e via Giordano Bruno (proprio vicino alla caserma della GdF). I fuochi d’artificio erano sprovvisti della marcatura CE di conformità. Trovati e sequestrati anche i bengala e le fontane luminose in batteria.

L’arcivescovo: “Sia una festa di accoglienza”

“Nel Natale Dio non ci ha dato dei regali ricchi a abbondanti, ma ci ha donato il suo Figlio Unigenito. Così comprendiamo che la vera gioia del Natale nasce dall’accoglienza di una persona aprendo ad essa il proprio  cuore e la propria vita come si accoglie un figlio, un amico  e riconoscendo in essa il volto del Figlio di Dio, un nostro fratello”. E’ il messaggio lanciato per queste festività natalizie dall’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia. “L’accoglienza rappresenta uno dei gesti oggi più difficili perché esige un atteggiamento e una scelta precisa: quella della gratuità. La cultura che persegue anzitutto il proprio interesse costi quello che costi, ostacola l’apertura del cuore senza riserve verso gli altri. Viene meno il gesto libero e spontaneo e l’apertura  alle persone senza secondi fini e tornaconti, per puro dono. Si ama chi ci ama, si aiuta chi ci può a sua volta aiutare , si accoglie chi un giorno ci potrà restituire quel favore”, aggiunge l’arcivescovo. La mia casa, la mia famiglia,  i miei amici, il mio paese, la mia religione, la mia proprietà. Tutto ciò che è nostro è un valore e come tale va rispettato, accolto, accresciuto, ma guai a farne un assoluto che chiude il cuore verso chi non rientra nel cerchio ristretto del “mio o del nostro”.Gesu’ è venuto per insegnarci una via migliore :quella di allargare i confini della nostra casa, famiglia, patria e cultura a tutti coloro che lo desiderano, rompendo steccati consolidati – conclude Nosiglia – e superando divisioni di ogni genere. Lui  è nato per fare Pace tra tutti coloro che sono divisi, formando una sola famiglia, quella dei figli di Dio”.