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Oltre il confine, al 30° Salone Internazionale del Libro di Torino è già boom di adesioni

 

È Oltre il confine il tema del 30° Salone Internazionale del Libro di Torino. Il tema principale, l’immagine guida disegnata da Gipi, i progetti del Salone 2017 sono stati presentati alla Cavallerizza Reale di Torino dal Direttore Editoriale Nicola Lagioia e dal Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Mario Montalcini. In collegamento Skype da Roma Massimo Bray. Ha introdotto il Magnifico Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani. Erano presenti la Sindaca di Torino, Chiara Appendino; il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino; Michele Coppola, rappresentante di Intesa Sanpaolo, Socio fondatore; il Segretario Generale della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Giuseppe Ferrari.

 

Il tema, i temi, gli approfondimenti

 

Ecco le principali novità presentate dal Direttore Editoriale Nicola Lagioia. Oltre il 95% degli editori dello scorso anno ha già riconfermato la propria presenza. E gli editori delle località terremotate si possono iscrivere a condizioni di favore. Già 130 le adesioni all’International Book Forum, provenienti da tutto il mondo.

Il Superfestival raccoglierà decine di festival culturali italiani provenienti da 17 regioni. Al Salone di Torino nasce GasTrOnomica, l’area dedicata ai libri sul cibo realizzata assieme a Slow Food. LaToscana sarà la Regione Ospite. Il tema annuale è Oltre il confine. L’immagine guida – un libro come ponte per scavalcare un confine di filo spinato – è stata disegnata da Gipi. Di estrema attualità, il tema sarà declinato in numerose sezioni: dal ritorno delle Anime Arabe (a cura di Lucia Sorbera e Paola Caridi), nel nome di Giulio Regeni, a Another Side of America, con tanto di Libreria a Stelle e Strisce al Lingotto. Continua la partnership con il Premio Mondello.

Si parlerà di frontiere, flussi migratori, persone in fuga da guerre e carestie: da tredici anni ilConcorso Nazionale Lingua Madre è protagonista assoluto su questo tema. La sezione We have one another sarà una riflessione sulla condizione femminile nel mondo contemporaneo. Scienza e tecnologia cercheranno di rispondere alla domanda «come saremo»? Tornano gli incontri dedicati alla traduzione. E debuttano le Letture ad alta voce curate da Giuseppe Culicchia. Gli anniversari spaziano dai 100 anni della Rivoluzione d’Ottobre ai 50 dalla scomparsa di don Milani e di Totò, ai 30 della «diversa presenza» di Primo Levi.

Al Salone arriveranno i Romanzi Impossibili, la Libreria diffusa e condivisa ideata e realizzata con l’apporto di librai, bibliotecari e consulenti editoriali, la nuova sezione M&B – Music & Books dedicata all’editoria musicale e discografia. E dopo le 20, il Salone si sposta in tutta la città con il cartellone di eventi del Salone Off.

 

Il Bookstock Village

 

Al Bookstock Village (il padiglione dedicato ai bambini e ragazzi, sostenuto da Compagnia di San Paolo) tanti gli incontri curati da Fabio Geda ed Eros Miari, fra cui quelli dedicati ai mestieri del libro, e i laboratori dall’arte alla robotica alle diverse abilità. Si ricorderanno fra l’altro i cinquant’anni diLettera a una professoressa di Don Lorenzo Milani. Scopriremo com’è fatta un’Aula Digitale. La grande mostra Children’s Books on Art, con il meglio dei libri d’arte mondiali per ragazzi, selezionati assieme alla Bologna Children’s Book Fair. La mostra interattiva La règle et le jeu, nata con il progetto europeo Transbook.  E ancora, la Libreria internazionale per ragazzi, gli incontri di formazione per docenti, l’Area Famiglie, il Bookblog...

 

La Grande #PrimaveraTorinese

E come road map di avvicinamento al Salone, la Grande #PrimaveraTorinese. Un fitto calendario di appuntamenti con grandi autori e artisti internazionali: il Premio Pulitzer Philip Schultz (9 marzo), laGiornata Mondiale della Poesia (21 marzo), il maestro americano della short story Charles D’Ambrosio (29 marzo), il disegnatore Igort (4 aprile), la serata dedicata a Matera, Capitale Europea della Cultura (18 aprile), il Premio Nobel Svetlana Aleksievič (28 aprile), la poetessa del rock Patti Smith (6 maggio) e l’autore-culto americano Ben Lerner (12 maggio).

Terminato il cunicolo esplorativo di Chiomonte. E’ la prima tappa della Torino-Lione

E’ terminato lo scavo del cunicolo esplorativo della “Maddalena” a  Chiomonte: la fresa è arrivata a 7020 metri. Si tratta del primo capitolo del cantiere sul versante italiano della Tav Torino-Lione. Telt, la società incaricata di costruire e gestire la linea ferroviaria. Le risorse degli ultimi 500 metri verranno impiegate per alcune opere di finitura che “renderanno più agevole l’avvio dell’opera principale”, spiega Telt.  Il costo dell’opera è  di 173 milioni di euro:  il cantiere venne aperto nel 2012. Coinvolte 460 imprese, delle quali il 42 per cento  della Valle di Susa, il  14 del Piemonte, mentre il 4% dal resto dall’Italia e dall’estero, con un picco di 170  lavoratori impegnati . Al monitoraggio ambientale  è stato destinato il 5 per cento  del budget complessivo, con controlli su 137 parametri. E da a oltre 40 mila misurazioni non è emersa alcuna criticità di rilievo.

Il blocco del traffico aumenta lo smog: più veleni nell’aria nonostante lo stop

Il blocco del traffico non migliora la situazione dell’aria. Lo stop dei motori diesel fino alla categoria Euro 4 proseguirà  probabilmente per tutta la settimana, poiché le previsioni meteo non fanno pensare a condizioni favorevoli a spazzare la cappa di smog dal cielo torinese. Si stima che il blocco abbia ridotto il numero dei veicoli di circa il 6 per cento,ma le concentrazioni di polveri sottili nell’aria sono addirittura salite. L’Arpa ha rilevato che  lunedì, con la presenza di 87 microgrammi per metro cubo, si è ottenuto il peggior risultato in due settimane. In tutto  sono circa 102mila le auto a gasolio interessate dall’inasprimento delle misure antismog. La polizia municipale nei controlli di ieri ha multato 63 veicoli su oltre 400 controllati. Intanto a Palazzo Civico le opposizioni chiedono la revoca del blocco, visti gli scarsi risultati sulla qualità dell’aria. 

Artigiani piemontesi ancora in difficoltà: 1400 imprese in meno. In crescita turismo e servizi

E’ ancora un momento difficile per le imprese artigiane piemontesi che, nel 2016, secondo quanto indicano i dati del Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi, sono numericamente diminuite dell’1,16%. Si tratta, peraltro, di dato in linea con la media nazionale, ma in Piemonte, rappresentano una tradizione. Infatti  più di un’azienda su quattro nella nostra regione artigiana (il 28% circa), rispetto a una media italiana del 22,1%. Sale il turismo: +0,17%, superato dagli altri servizi (+0,34%) e dal commercio (+0,70%). Da sottolineare poi che in Piemonte nel 2016 sono nate 8.440 imprese. Considerando le 9.878 cessazioni, il saldo e’ negativo (-1.438 unità), una dinamica che porta a 122.099 lo stock di imprese artigiane registrate a fine 2016.”Il tessuto artigiano piemontese dimostra fragilità in tutti i territori provinciali e nei tradizionali settori produttivi, ma le tendenze positive del comparto dei servizi offrono qualche segnale di speranza” dice Ferruccio Dardanello, presidente di  Unioncamere Piemonte.

Allarme usura: un giro d’affari da 80 miliardi manda in rovina le famiglie

Conoscere il fenomeno dell’usura, contrastare i pericoli del sovraindebitamento delle famiglie e dei singoli. Questo l’obiettivo del volume “Per un uso responsabile del denaro/Manuale anti usura”, presentato durante il convegno promosso dall’onlus “La Scialuppa” e dalla Fondazione CRT sul tema: “Sovraindebitamento e usura: responsabilità e prevenzione”. L’iniziativa, tenutasi lunedì 20 febbraio 2017  nel salone d’onore della Fondazione CRT in via XX Settembre 31 a Torino, ha visto un folto e attento pubblico ascoltare con interesse gli interventi di Gabriele Molinari, consigliere delegato all’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura ( ruolo condiviso con il consigliere Giorgio Bertola , presente tra il pubblico), del prof. Ciravegna, di Luciana Malatesta de La Scialuppa CRT Onlus, del presidente del Tribunale di Torino, Massimo Terzi, e di Giovanni Godino. Già nei saluti del Presidente della Fondazione CRT, Giovanni Quaglia, della sindaca di Torino, Chiara Appendino e di Ernesto Ramojno, presidente de La Scialuppa, è stato messo in luce questo fenomeno “crescente e preoccupante”, figlio della crisi economica e sociale,delle difficoltà ad accedere al credito e di una scarsa educazione all’uso responsabile del denaro. Un fenomeno, secondo i dati Eurispes, da 80 miliardi di euro all’anno, che tocca moltissime famiglie che vanno aiutate a prevenire l’eccesso di debiti, dovuto magari a imprevisti , a imprudenza o a scelte irrazionali spesso indotte da una smodata e persuasiva stimolazione agli acquisti. Esistono tante forme di pubblicità ingannevole, che spesso inducono persone in stato di bisogno e in perfetta buona fede ad assumere impegni che poi non potranno essere onorati.Solo nel 2015 le società di recupero crediti hanno ottenuto i mandati per il recupero di rate arretrate per quasi 60 miliardi di euro, con un 37% in più maturato negli ultimi quattro anni. Così il fenomeno del sovraindebitamento in molti casi spalanca le porte all’usura. Una realtà che vede da tempo – secondo i dati pubblicati dalla Cgia di Mestre sull’indice di rischio usura nelle regioni italiane – il Piemonte tra le regioni più esposte del nord Italia. Molinari, nel suo intervento, ha sottolineato la “necessità di  mantenere alto il livello di guardia, sensibilizzando sempre più l’opinione pubblica su un problema così importante”, rammentando il lavoro dell’Osservatorio nel “promuovere iniziative mirate all’informazione, alla prevenzione e al contrasto di quella che costituisce una vera e propria piaga del nostro tempo, cercando di coinvolgere le categorie sociali più esposte e vulnerabili quali famiglie e imprese”. Una “bomba sociale da disinnescare”, ha proseguito Molinari, “adeguando gli strumenti legislativi, aumentando le risorse, costruendo una rete di garanzie e tutele e  soprattutto – lavorando nel mondo della scuola per affermare una cultura della legalità ed ella responsabilità contro sovraindebitamento, usura, gioco d’azzardo”.

Marco Travaglini

Da oggi blocco del traffico più severo: ferma un’ auto su tre. Ma servirà a qualcosa?

Il piano antismog della Giunta Appendino ha suscitato non poche critiche, proprio perché riguarda solo la città e quindi ritenuto inutile da chi ritiene abbiano senso soltanto provvedimenti su larga scala

Le nuove norme del Comune fanno scattare da oggi il divieto di circolazione per i diesel Euro 4, che blocca quasi un veicolo su tre sul territorio di Torino dovrà restare ai box. Il piano antismog della Giunta Appendino ha suscitato non poche critiche, proprio perché riguarda solo la città e quindi ritenuto inutile da chi ritiene abbiano senso soltanto provvedimenti su larga scala. Ricordiamo che il blocco scatta quando per sette giorni consecutivi il livello di Pm10 supera i 50 microgrammi al metro cubo: si devono fermare i veicoli diesel Euro 3 ed Euro 4, oltre i soliti diesel da Euro 0 a Euro 2 e benzina, gpl e metano Euro 0. In tutto, fa notare “La Stampa”, più di 160 mila veicoli su un totale di 550 mila. Da oggi è finché le polveri sottili resteranno sopra i 50 microgrammi, resterà ferma un veicolo su tre. Le nuove regole rimarranno in vigore fino al 15 aprile. veicoli privati diesel riepilogando: oggi non possono viaggiare gli Euro 3 ed Euro 4 dalle 8 alle 19 se adibiti al trasporto persone. Invece per il trasporto merci le fasce orarie sono 8,30-14 e 16-19 (8,30-15 e 17-19 sabato e festivi). Per chi arriva da fuori città o per chi deve uscirne  e’ possibile seguire percorsi definiti nell’ordinanza municipale. Consentito anche i tragitti che collegano il confine comunale con i parcheggi di interscambio: Stura, Rebaudengo, Sofia, Fontanesi, Venchi Unica, Molinette, D’Azeglio, Lingotto, Caio Mario. E’ poi possibile muoversi  in collina e precollina, maggiori informazioni sul sito del Comune www.comune.torino.it

Per battere la crisi il 64 per cento delle imprese piemontesi cerca fortuna all’estero

A fronte del calo di domanda interna, il Piemonte di sta attrezzando per poter restare in prima linea, sottolineando appunto come l’internazionalizzazione diventi sempre più una questione di sopravvivenza

Da una ricerca di Confindustria Piemionte su un campione di oltre mille imprese, risulta che il 64% è presente all’estero. A fronte del calo di domanda interna, il Piemonte di sta attrezzando per poter restare in prima linea, sottolineando appunto come l’internazionalizzazione diventi sempre più una questione di sopravvivenza. Nella giornata di oggi, a Torino, in convegno organizzato da Confindustria e Unicredit -in collaborazione con il Ceip- ha fatto il punto della situazione. “In Piemonte – ha precisato Fabio Rvanelli, presidente della Confindustria regionale – a fronte di una contrazione della domanda interna si è registrata un’accelerazione dell’export. La crescita nel 2017-2018 può quindi avvenire qui; per questo puntiamo molto sul Ceip che ha recentemente messo in campo nuove risorse anche per l’attrazione di investimenti esteri sul nostro territorio”. Francia, Germania, Usa, Spagna e Cina rimangono i Paesi in prima linea. La Gran Bretagna sembra invece essere destinata a sparire dagli scenari futuri, mentre si affacciano sempre di più come new entries Paesi quali Algeria, Iran, Singapore e Paesi Bassi.

Influenza dimezzata a Torino e in Piemonte dopo l’ultimo elevato picco epidemico

Influenza-03E’ in costante calo il numero di piemontesi colpiti dalla sindrome influenzale tipicamente stagionale.
L’incidenza è in diminuzione: sono 6.4 i casi ogni  mille assistiti in tutte le fasce d’età. Il picco epidemico era  stato registrato nell’ultima settimana del 2016, con 13 casi per 1000 assistiti, in anticipo a confronto con le ultime stagioni influenzali. I bambini sono anche in questo caso la fascia d’età più colpita: 15 casi ogni 1000, mentre per la fascia 15-64 anni è di 5,8 e per gli over 65 invece  2,5. Gli isolamenti virali sono nella maggior parte dei casi di influenza di tipo A: H3N2, contenuta nel vaccino stagionale. Dal SeReMi di Alessandria arriva il dato complessivo di dosi di vaccino antinfluenzale somministrate dall’inizio della campagna: in tutto sono 627.941, cifra ancora provvisoria ma  già superiore al dato finale registrato nel 2016. Nel 2016 al termine della campagna vaccinale, furono 603.000.

Immatricolazioni, Fca a gonfie vele: +15 per cento. Un buon auspicio per il futuro di Mirafiori?

500x fiatVa alla grande  il mercato europeo dell’auto. A gennaio le immatricolazioni nei 28 Paesi Ue e quelli area Efta sono state 1.203.958, ovvero  il 10,1% in più dello stesso mese del 2016. La fotografia è scattata dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei. A gonfie vele il gruppo Fca che nello stesso mese  ha registrato   83.780 immatricolazioni , il 15,2% in più dello stesso mese 2016. La crescita  del gruppo torinese è ancora una volta maggiore di quella del mercato. La quota sale dal 6,6 al 7%. Crescono tra i brand del gruppo: Alfa Romeo (+31,4%), Fiat (+17,3%) e Lancia Chrysler (+2,5%) mentre è in calo Jeep (-5,6%). Si spera che i dati positivi siano di auspicio per il rilancio di Mirafiori.

 

(foto: il Torinese)

Tassisti torinesi in piazza Castello contro la “sanatoria pro Uber”. Il voto in Senato

taxi castello 2Non si placa la protesta dei tassisti contro la  cosiddetta “sanatoria pro Uber”. Gli autisti delle vetture bianche  torinesi hanno attuato un  presidio autorizzato davanti a palazzo civico, in attesa del voto  in Senato sul milleproroghe, che contiene l’emendamento che apre la strada alle multinazionali come Uber. Decine di taxi si sono poi spostati in piazza Castello.  “Il margine di ripensamento è risibile – dichiara all’Ansa Federico Rolando, il portavoce di Federtaxi – e ciò potrebbe aprire panorami di lotta, che saranno stabiliti durante l’assemblea di categoria prevista il 22 a Roma, prima del passaggio finale in Parlamento. I tassisti attendono da settembre 2015 il  tavolo sulla legge delega concordato con il governo”.

taxi castello

Lo sciopero dei taxi ha avuto uno strascico  anche nell’Aula di Montecitorio.  Il deputato Rocco Palese di Cor durante l’esame della legge sulla responsabilità dei medici ha chiesto di sospendere i lavori alle 17:30 invece che alle 18 per consentire di raggiungere per tempo gli aeroporti in considerazione dello sciopero. Ma M5S si è opposto: “Se i tassisti scioperano è giusto che il disagio lo sentano anche i legislatori”.

 

(foto: il Torinese)