Sono stati assolti dal tribunale di Torino i quattro attivisti No Tav della Val Susa in relazione agli scontri con le forze dell’ordine al cantiere di Chiomonte. E’ stata anche applicata la speciale “causa di non punibilità” prevista per chi reagisce all’ “atto arbitrario di un pubblico ufficiale”. L’episodio risaliva al 2015 e si era verificato nei pressi del cantiere. I quattro manifestanti rispondevano di resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio, lesioni, danneggiamento, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. La non punibilità è stata riconosciuta a uno di loro, mentre per gli altri è arrivata l’assoluzione.
(foto archivio – il Torinese)
Si sarebbe suicidata la dipendente comunale di 63 anni che oggi alle 16, si è lanciata dal terzo piano, dal bagno dell’ufficio della Divisione patrimonio del Comune. E’ caduta nel cortile interno della palazzina di piazza Palazzo di Città, sede del vicesindaco Montanari. Dalle prime informazioni sembra che donna avesse subito uno sfratto. I carabinieri e il 118 sono intervenuti tempestivamente ma non è stato possibile salvarla.
Una busta contenente un proiettile, è stata inviata alla sindaca Chiara Appendino, presso gli uffici del Comune. La notizia, pubblicata dal Corriere della Sera, è stata confermata all’agenzia Ansa dalla polizia. E’ un nuovo gesto intimidatorio nei confronti della prima cittadina che, negli scorsi mesi, aveva già ricevuto una busta esplosiva negli uffici di piazza Palazzo di Città e le erano state rivolte scritte ingiuriose sui muri, a seguito dello sgombero dell’Asilo occupato.
(foto: il Terinese)
La Città di Torino ricorderà con una targa le due vittime della drammatica serata della finale di Champions del 3 giugno 2017, in piazza San Carlo, Erika Pioletti e Marisa Amato. Lo ha deciso la Commissione comunale toponomastica. La targa sarà collocata nella piazza teatro del panico scatenato dalla banda di ragazzi che con lo spray al peperoncino volevano rubare catenine e portafogli. 1.500 le persone che rimasero ferite. La 38enne Erika Pioletti morì in ospedale alcuni giorni dopo, mentre Marisa Amato, gravemente ferita, è morta lo scorso febbraio.
(foto: il Torinese)
Il Salone del Libro e delle polemiche chiude con 4 mila visitatori in più (in tutto circa 150 mila) e qualche lamentela degli espositori “relegati” all’Oval, bellissima la struttura, ma pochi passaggi di visitatori. La prossima edizione si terrà dal 14 al 18 maggio 2020. Sulla scia della querelle legata alla vicenda fascismo – antifascismo scatenata dall’esclusione della casa editrice Altaforte, il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Fabrizio Ricca, sostiene che “Nicola Lagioia deve dimettersi e lo stesso il suo direttivo perchè non è accettabile che il direttore di un evento importante come il Salone faccia partire un boicottaggio contro lo stesso evento che organizza. E non è nemmeno accettabile che Lagioia non si sia scusato per la lista di proscrizione stilata dal suo amico Raimo, dove giornalisti non omologati al pensiero unico che sembra
essere tanto caro a Lagioia ed editori liberali venivano invitati a non partecipare all’evento: il Salone si merita pluralità e libertà”. Replica la sindaca Chiara Appendino: “Non permetteremo alla Lega di distruggere il lavoro di tre anni che ha faticosamente salvato il Salone. Lagioia, direttore della rinascita, non si tocca, è patrimonio della città”. Anche per il governatore Sergio Chiamparino: “Lagioia non si tocca. Ha saputo raccogliere l’eredità del Salone, rilanciarla e rafforzarla. E’ il direttore ideale oggi e per i prossimi anni”.
IL COMUNICATO DEL SALONE DEL LIBRO
Un primo bilancio
Il bilancio dell’edizione appena conclusa, Il gioco del mondo, e gli scenari futuri sono stati i temi della conferenza stampa di chiusura, tenutasi lunedì 13 maggio nella Sala Azzurra di Lingotto Fiere. Vi hanno preso parte Chiara Appendino, sindaca della Città di Torino; Antonella Parigi, assessore alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte; Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro; Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Maurizia Rebola, direttore della Fondazione Circolo dei lettori e Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.In occasione della Conferenza sono stati resi noti i numeri della XXXII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino: sono 148.034 i visitatori unici, in aumento rispetto al 2018, a dimostrazione che la crescita del Salone è costante di anno in anno; a questi si aggiungono i 27.000 che hanno preso parte al Salone Off, la festa dei libri nei quartieri e nel territorio che quest’anno ha offerto più di 530 appuntamenti in 270 luoghi diversi.
Le date
Annunciate le date delle prossime due edizioni, quella del 2020, dal 14 al 18 maggio, e del 2021, dal 13 al 17 maggio, che verranno ideate e progettate dalla stessa squadra che ha lavorato in sinergia all’edizione 2019: Associazione Torino, La Città del Libro, che si occupa dei contatti con gli espositori, della progettazione, realizzazione e layout di spazi e allestimenti, e Fondazione Circolo dei lettori, che ha in capo la programmazione culturale e la comunicazione dell’evento. Confermata quindi la continuità e la direzione editoriale di Nicola Lagioia fino al 2021.
Un nuovo appello viene lanciato al Governo da Torino, affinché “si agisca presto” per realizzare le infrastrutture. La richiesta giunge dalle Camere di Commercio di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna: sono il 50% del pil italiano, il 49% degli occupati, e più due milioni di imprese. E’ stato il presidente di Unioncamere Piemonte, Vincenzo Ilotte, con Confindustria Piemonte a riunire oggi sotto la Mole autorevoli esponenti delle quattro Regioni. “Si avvicina una crisi pazzesca – ha sottolineato Ilotte – e tutti devono capire che creare infrastrutture, prima ancora delle ricadute future, significa creare lavoro già oggi”.
Halina Birenbaum, la novantenne sopravvissuta agli orrori di Auschwitz, ha aperto la 32^ edizione del salone del Libro: “Ringrazio chi mi ha permesso di essere qui e tutti gli intellettuali e associazioni che non ci hanno lasciati soli”. Come era stato annunciato è stato nel frattempo smantellato lo stand di Altaforte, la casa editrice vicina a Casa Pound “Le mie dichiarazioni sono state usate come scusa, sono stato denunciato per un reato di opinione e ritengo che la pietra dello scandalo sia il libro ‘Io Matteo Salvini'”, dice Francesco Polacchi, l’editore, che aggiunge: “E’ una revoca inaccettabile e andremo per vie legali”.
(foto: Visitare Auschwitz)
Si apre il XXXII Salone del Libro di Torino
Confermata la partecipazione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli e della Vicepresidente della Camera dei Deputati Maria Edera Spadoni che, dopo il consueto tour istituzionale, porteranno i loro saluti a partire dalle ore 10 in Sala Oro. Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato, ha mandato al Salone un messaggio, che verrà letto in occasione dell’inaugurazione.
Seguirà la lezione del filosofo Fernando Savater, intitolata “Dov’è l’identità culturale europea” per trovare risposte a una serie di domande di stringente attualità. Che cosa accomuna i cittadini del Vecchio continente? Forse un certo modo di intendere la democrazia? Oppure un particolare riguardo verso valori umani non negoziabili? La letteratura, l’arte, la filosofia? O il modo in cui si guarda all’idea di comunità? Risponderà uno dei pensatori più importanti degli ultimi decenni per tracciare un identikit dell’Europa in un anno che vede appuntamenti importanti, dal trentennale della caduta del Muro di Berlino alle elezioni europee.
Per la prima volta anche il Bookstock Village avrà una sua inaugurazione. Alle ore 10.30 saranno Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio, a raccontare, con il direttore di Radio3 Marino Sinibaldi, chi era Giulio, il suo lavoro in Egitto e i desideri che aveva per il proprio futuro e per quello del mondo. Interviene Alessandra Ballerini, l’avvocato che dopo la sua morte sta lavorando per ottenere verità e giustizia.
AGGIORNAMENTO La Procura di Torino ha aperto un fascicolo per apologia di fascismo nei confronti di Francesco Polacchi, di Altaforte, la casa editrice vicina a CasaPound.
,
Il Comune di Torino e la Regione Piemonte hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica, in modo che i magistrati possano verificare se sussistano i presupposti per il reato di apologia di fascismo, a proposito delle dichiarazioni di Francesco Polacchi, della casa editrice Altaforte, in occasione del Salone del Libro. In quelle dichiarazioni Comune e Regione ravvisano “una possibile violazione delle leggi dello Stato. Anche la forma più radicale dell’intolleranza va contrastata con le armi della democrazia e dello stato di diritto”.
La Regione richiama in servizio i medici in pensione per fronteggiare la carenza di personale medico. Un provvedimento che già riguarda Molise, Friuli e Veneto. Ora le aziende sanitarie del Piemonte avranno la possibilità di chiamare medici in pensione per fornire servizi negli ospedali, attraverso contratti di lavoro autonomo con medici pensionati fino a un’età massima di 70 anni, dopo aver tentato tutte le strade per impiegare invece dottori ancora in attività. Da dicembre 2017 sono stati assunti 441 infermieri e 41 medici, ma non basta.