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Il Piemonte punta sui poli di innovazione: tremila aziende per più di mille progetti

Più di 1200 progetti attivati per oltre 430 milioni di euro di investimenti, che hanno visto come protagoniste almeno 3mila imprese associate. Sono questi in estrema sintesi i risultati del lavoro svolto in questi anni dai poli di innovazione piemontesi grazie alle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo regionale. I cluster, divenuti oggi un “sistema” consolidato nel territorio a sostegno della ricerca e dell’innovazione, si candidano anche nel ciclo 2021-2027 a svolgere un ruolo cruciale per l’efficiente utilizzo delle risorse europee.

La costituzione dei Poli di innovazione piemontesi ha rappresentato il primo esempio in Italia di politica di supporto alla R&D mediante cluster di innovazione operanti in favore di imprese, organismi di ricerca e altri attori del sistema della Ricerca, con il fine principale di favorire la collaborazione tra imprese e mondo accademico, la condivisione di competenze e conoscenze e il trasferimento tecnologico.

«Il Piemonte è stato pioniere, non solo per le comunità energetiche ma anche nell’ambito dei Poli di innovazione – ha esordito l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione Matteo Marnati – Siamo stati il primo esempio in Italia di politica in supporto alla ricerca e allo sviluppo, abbiamo dedicato risorse specifiche anche per la strategia dei poli di innovazione e quindi è nata l’idea di creare un “sistema di poli”. Se noi siamo stati la prima regione in Italia per l’approvazione della programmazione europea, se siamo riusciti a spendere quasi tutti i fondi europei della passata programmazione, se oggi abbiamo mezzo miliardo di euro in più a disposizione, lo dobbiamo anche al lavoro che hanno svolto i Poli. Siamo consapevoli che la strada è ancora in salita e proprio per questo è importante continuare a lavorare, in sinergia e di concerto con le università, su ricerca e innovazione per supportare le nostre imprese, soprattutto le piccole imprese, per superare le criticità»

Il Sistema dei Poli regionali ha testimoniato il suo percorso di crescita ed evoluzione del modello da singoli cluster (Polo Agrifood, bioPmed, CGreen, CLEVER, MESAP, Pointex, POLO ICT) al nuovo assetto, ormai consolidato, che a partire dal 2022, vede i poli uniti in unico sistema. Grazie al supporto dei fondi strutturali europei  prima del programma POR FESR 2014-2020 e in seguito del programma PR FESR 2021-2027, il Sistema dei Poli Piemontesi offre con continuità attività, servizi e opportunità in grado di accrescere l’impatto delle politiche di ricerca e innovazione regionale a beneficio del tessuto produttivo piemontese, in linea con le tre traiettorie tecnologiche regionali di transizione ecologica, trasformazione digitale, benessere delle persone e della comunità.

 «Al terzo anno dalla sua nascita, il Sistema dei Poli rafforza ulteriormente la propria immagine di attore integrato dell’innovazione, ripartendo quest’anno con nuove idee e servizi per le imprese e gli stakeholder del Piemonte – ha dichiarato Davide Damosso, direttore operativo Environment Park intervenuto in rappresentanza del Sistema Poli di Innovazione regionale – L’esperienza ci ha insegnato che la configurazione dei Poli a sistema risulta essere una combinazione vincente. Continuiamo pertanto il nostro percorso e guardiamo al 2026 con obiettivi più ambiziosi. Tra questi, rafforzare il nostro ruolo di punto di riferimento dell’ecosistema territoriale delle imprese innovative con particolare focus sulle PMI, sostenere il dialogo tra imprese e centri di ricerca e implementare la collaborazione sinergica con i soggetti territoriali per accelerare la crescita del tessuto imprenditoriale, il processo di internazionalizzazione e di nuova imprenditorialità».

Con la programmazione POR FESR 2014-2020 la Regione ha sostenuto i Poli nelle loro azioni e attività a supporto delle imprese associate. Una attività che ha portato considerevoli risultati, come dimostrano i 183 progetti finanziati con le risorse Fesr, che hanno visto il coinvolgimento di circa 450 imprese, oltre agli atenei e a diversi organismi di ricerca, la concessione di 56 milioni di contributi che hanno generato investimenti pari a 115 milioni.

Nell’ambito del PR FESR 21-27 è stato attivato un bando diretto a finanziare programmi di attività proposti da poli di innovazione (già costituiti o da costituire) e finalizzati a supportare la Regione e l’intero ecosistema dell’innovazione in diversi ambiti. È stato ammesso a finanziamento un programma, proposto da una Ats costituita dai 7 poli di innovazione piemontesi, che prevede l’attuazione di diverse azioni di supporto alla Regione, in particolare per favorire l’ottimale impiego delle risorse derivanti dai fondi strutturali europei. A tal proposito, la prima importante Misura attivata nel 2024 nell’ambito del PR FESRè stata il Bando Swich, che ha visto la presentazione di oltre 110 progetti di R&D, che coinvolgono, tra le altre , 129  aziende associate ai Poli di Innovazione, il cui network di imprese continua pertanto a rappresentare un significativo e vivace bacino di iniziative di R&D

In chiusura di convegno si è svolta una tavola rotonda, moderata da Paola Fontana, R&D & Innovation Manager di Città Studi Biella, alla quale hanno partecipato Roberta Fretta di Bracco Imaging Spa, Gian Luca Dadone – Business Development Manager – E.P.F. Elettrotecnica S.r.l; Marco Vicamini, Managing Director Smartdhome Srl; Augusto Rabajoli, Amministratore Delegato Ferrino SpA; Dario Casalini, Amministratore Delegato, Maglificio Po Srl; Giuseppe Tecco, Presidente Agrindustria Tecco Srl.

I relatori hanno portato la loro testimonianza relativamente alle loro esperienze progettuali realizzate con i fondi messi a disposizione della Regione Piemonte.

Sanità Piemonte, liste di attesa: i pazienti cronici non dovranno più prenotare al Cup

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi ha annunciato che “Esami e prestazioni per i pazienti cronici (circa il 60 per cento delle attuali prescrizioni di classe P) saranno esclusi dal Cup – Centro unificato prenotazioni e gestiti con percorsi interni di presa in carico – a partire dal pre-ricovero, fino a post-ricovero e follow up – all’interno di ospedali e ambulatori”.

Inoltre saranno individuati percorsi specifici anche per la diagnosi di sospetta patologia tumorale e saranno previste anche giornate dedicate per prestazioni specifiche da individuare sulla base dei fabbisogni.

L’assessore ricorda l’accordo sottoscritto con le Organizzazioni sindacali della Sanità sul piano per il recupero delle liste d’attesa finanziato con i 25 milioni di euro di risorse nazionali e  altri 25 milioni individuati nel bilancio regionale per abbattere i tempi di attesa delle prestazioni P, in fase di ultimazione da parte del neo direttore di Azienda Zero Adriano Leli.

Il piano prevede tra l’altro, che l’incremento di prestazioni P, nel 2024 fissato al 20 rispetto alle prestazioni del 2023, sia monitorato e conteggiato periodicamente, anche attraverso il tracciamento non solo delle prestazioni erogate, ma anche di quello dei contatti. Questo particolare aspetto, su richiesta dei sindacati, sarà inserito nella gara d’appalto per il nuovo gestore del Cup, il cui attuale contratto è in scadenza a ottobre, oltre alla gestione centralizzata di tutte le agende del pubblico e del privato accreditato, la presa in carico attiva delle ricette e il raddoppio della capacità di risposta del centralino.

Nella foto il Cup dell’ospedale Molinette di Torino

Come fare una startup? In un ciclo di incontri a Torino tutto ciò che si deve sapere

Aggredito a colpi di machete per strada a Torino Rischia l’amputazione di una gamba

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Un 23enne è stato aggredito e ferito gravemente  probabilmente  con un machete,  a Torino, in via Panizza,  nel quartiere di Mirafiori Nord, nel pomeriggio. La vittima dell’agguato, al momento dell’aggressione era su un monopattino  in compagnia di una ragazza.  E’ stato trasportato in ospedale al  Cto. Non sarebbe in pericolo di vita ma i chirurghi stanno tentando di salvargli la gamba sinistra che rischia una parziale amputazione. L’aggressione sarebbe avvenuta durante una violenta lite in strada. Gli aggressori, due uomini, sono  poi scappati a bordo di uno scooter. I residenti della zona hanno chiamato il 112. La motivazione della violenza potrebbe essere stata l’apprezzamento nei confronti di una ragazza postato sui social.

Celebrata la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

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Questa mattina in piazza Carignano davanti al monumento a Vincenzo Gioberti Torino ha celebrato la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, istituita nel 2012, con l’obiettivo di ricordare e promuovere i “valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”.

Sono trascorsi 163 anni, era il 17 marzo 1861, da quando la «Gazzetta Ufficiale» pubblica il reale decreto che conferisce a Vittorio il titolo di Re d’Italia per sé e i suoi successori, sancendo l’Unità nazionale, quasi 7 da quando, nel novembre del 2017,  l’Inno di Mameli, o meglio «Il canto degli Italiani» – adottato provvisoriamente dal Consiglio dei ministri il 12 ottobre 1946 – grazie a una legge diventa ufficialmente l’Inno della Repubblica Italiana.

“Sono felice di vedervi qui così numerosi – ha detto l’assessora alla Politiche giovanili Carlotta Salerno rivolgendosi ai tanti bambine e bambine presenti alla cerimonia – Voi siete il presente e il futuro del nostro Paese. Una democrazia ancora giovane con alle spalle momenti di difficoltà e cambiamento, dai quali è sempre riemersa grazie alle capacità e all’umanità dei suoi cittadini. Ma l’unità del Paese non è scontata – ha proseguito -, è necessario continuare a prendersene cura quotidianamente preoccupandoci gli uni degli altri. Ci aiuta in questo l’inno di Mameli che con le sue trascinanti note accompagna i grandi eventi e ci ricorda che siamo un unico Paese, un’unica grande comunità, a scuola, al lavoro, in famiglia, nello sport, con i compagni e con i colleghi”.

Oltre agli alunni delle scuole I.C. Regio Parco Gabriella Poli, Niccolò Tommaseo e Pacchiotti-Revel, con l’assessora Salerno in piazza Carignano erano presenti i gonfaloni della  Città di Torino, della Città Metropolitana e della Regione Piemonte, insieme ai rappresentanti delle autorità di Stato.

Deposta una corona di alloro della Città di Torino per ricordare tutti i Caduti  del Risorgimento Italiano sono poi intervenuti Agnese De Bortoli, sindaca del Consiglio comunale dei ragazzi e Stefano Arcangeli, dell’Istituto Tommaseo. Ha preso la parola anche Umberto d’Ottavio, presidente del Patto Nord Ovest e promotore della legge per il riconoscimento ufficiale dell’Inno d’Italia, il cui testo scritto da Goffredo Mameli il 10 settembre 1847 fu musicato proprio a Torino da Michele Novaro.

La cerimonia è stata accompagnata dalle note della Banda musicale del Corpo di Polizia municipale di Torino.

 

Gino Strippoli

TORINO CLICK

Proseguono i controlli di polizia nelle aree della movida, in Barriera, Aurora e Vanchiglia

 

 

Nella scorsa notte hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale –  nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, si è concentrata in aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone: quartieri San Salvario e Vanchiglia e le aree dei Murazzi e di Piazza Vittorio Veneto.

Complessivamente l’attività ha portato:

all’identificazione di 141 persone;

al controllo di 14 veicoli;

al rilascio di un verbale per violazione dei limiti di velocità

al controllo di 9 esercizi pubblici;

all’emissione di 3 sanzioni amministrative per vendita di alcolici oltre le ore 21;

al sequestro di 68 grammi di sostanza stupefacente a carico di ignoti.

Gli esercizi sanzionati, due minimarket e una gastronomia, sono ubicati nel quartiere San Salvario.

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.

 

 

 

Personale del Commissariato di P.S. di Barriera di Milano, insieme a personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e dell’unità cinofila della Polizia di Stato, ha svolto  attività di contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti in strada e del degrado urbano nel quartiere di Barriera di Milano.

Nel corso dell’attività, sono stati effettuati plurimi controlli in C.so Giulio Cesare che hanno portato all’identificazione e al controllo di diversi soggetti. Nello specifico è stato tratto in arresto un cittadino senegalese di 29 anni per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in quanto si rinvenivano, nella tasca destra del giubbotto, diverse dosi di crack, cocaina ed eroina.

A seguito di perquisizione domiciliare nell’abitazione del soggetto, sono stati rinvenuti altri 200 grammi tra crack e cocaina, oltre a materiale da taglio e materiale per il confezionamento.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

 

La Polizia di Stato ha effettuato un controllo straordinario del territorio ad “Alto Impatto” insieme a personale della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale. Al servizio, coordinato dal Commissariato di P.S. di Dora Vanchiglia, hanno concorso equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e dell’unità cinofila dell’UPGeSP.

L’attività si è concentrata in diverse aree: Lungo Dora Napoli, Piazza Borgo Dora, Ponte Crapanini, Corso Principe Oddone, Corso Giulio Cesare, Corso Brescia, Corso Novara, giardini Arimonda, Corso Belgio, portando ai seguenti risultati:

ü 80 persone identificate;

ü 4 persone denunciate in stato di libertà;

ü 5 locali controllati;

ü 5500 euro di sanzioni amministrative.

Nello specifico, una persona, trovata con un taglierino, è stata denunciata per il possesso dell’arma. Gli altri 3 individui sono stati denunciati in quanto inottemperanti all’ordine del Questore di Torino di lasciare il territorio nazionale. Una persona è stata sanzionata amministrativamente per il possesso di hashish.

La Polizia Municipale ha elevato quattro sanzioni amministrative per un ammontare di 3500 euro per carenze igienico sanitarie o altre irregolarità nei confronti di 2 esercizi pubblici.

L’Arma dei Carabinieri ha sanzionato un bar e una gastronomia per carenze igienico sanitarie per un totale di 2000 euro.

I controlli proseguiranno con cadenza regolare.

Il fair play di Cirio: “Con Pentenero campagna basata sul rispetto”

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Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ieri ha commentato con fair play la notizia della candidatura di Gianna Pentenero  come sua avversaria del Centrosinistra alle elezioni regionali di giugno 2024. “E’ una persona che ha una grande conoscenza della macchina amministrativa regionale. È il miglior presupposto per una campagna elettorale fatta sul rispetto delle persone e degli avversari”. Intanto le prove di “campo largo” tra Pd e M5S in Piemonte stentano a decollare nonostante l’invito di Pentenero al dialogo tra le due forze politiche. Le distanze su temi come la Tav e le tensioni del passato tra Lo Russo e Appendino sembrano non lasciare speranze per un’alleanza.

Da Torino a tutta l’Italia un progetto di formazione che fa bene all’inclusione e alla cultura

“OPERATORI CULTURALI PER L’INCLUSIONE” DI FONDAZIONE PAIDEIA E FONDAZIONE CRT
Oltre 1.300 operatori culturali formati

 

Al via la nuova edizione di “ Operatori culturali per l’inclusione”, il progetto di Fondazione Paideia e Fondazione CRT che offre formazione gratuita sull’accoglienza a chi lavora nei musei e nel mondo della cultura.
Sono partiti i nuovi corsi formativi gratuiti – corsi di base e un’attività formativa a carattere laboratoriale rivolta specificamente alle posizioni direttive delle organizzazioni culturali – tenuti dagli educatori di Paideia in collaborazione con Fondazione CRT.

 

Oltre 470 realtà tra musei, teatri, biblioteche e associazioni italiane coinvolte, oltre 1.300 operatori culturali formati, più di 135 servizi tra corsi base e di secondo livello erogati, seminari tematici, corsi di LIS, laboratori interattivi, workshop itineranti e corsi su richiesta, cuciti ad hoc sulle necessità del singolo ente: in 12 anni il progetto si è consolidato nella metodologia e ed è riuscito a estendere il proprio raggio d’azione da Torino a tutta Italia, favorendo la disseminazione di una cultura for all capace di trasformare gli spazi di cultura in luoghi di conoscenza e aggregazione davvero inclusivi.

 

Negli anni hanno aderito alle proposte formative operatori di grandi realtà pubbliche e piccole associazioni private: Museo Egizio, Museo Nazionale del Cinema, GAM e OGR di Torino, Pinacoteca di Brera, Galleria degli Uffizi Firenze, Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, Teatro Stabile Torino, Fondazione Musei Civici Venezia, Direzione Musei Lombardia e Palazzo Ducale di Mantova sono solo alcuni esempi.

 

In questi dodici anni Fondazione CRT, al fianco di un partner qualificato e prezioso come Fondazione Paideia, ha contribuito a portare negli enti culturali una nuova consapevolezza dell’inclusione e dell’accoglienza, volta a garantire a tutti l’accesso alla bellezza, alla conoscenza, al patrimonio artistico – sottolinea il Segretario Generale della Fondazione CRT Andrea Varese -.  Abbiamo messo in moto un vero e proprio movimento for all che da Torino è approdato in tutta Italia, coinvolgendo operatori e direttori culturali”.

 

Fabrizio Serra, Segretario Generale Fondazione Paideia racconta: “ Il percorso formativo ed esperienziale che abbiamo proposto integra approfondimenti specifici relativi alla disabilità, ma insiste molto sulla promozione e sullo sviluppo di competenze relazionali utili ad accogliere tutti i pubblici, partendo naturalmente dai bisogni specifici delle persone con disabilità”.

 

L’accessibilità ai luoghi della cultura non si esaurisce nell’assenza di una rampa di scale: un museo veramente accessibile è, innanzitutto, un luogo empatico che fa dell’ascolto attivo la prima strategia per il coinvolgimento dei suoi visitatori. Perché la cultura è di tutti ma è anche per tutti, il “bello” e la sua fruizione sono elementi di salute e l’accesso all’arte, in tutte le sue forme, non è solo un piacere ma un bisogno e un diritto.

 

Si è lavorato puntualmente per potenziare le competenze trasversali degli operatori che lavorano a vario titolo nei luoghi di cultura, strutturando percorsi specifici che partono proprio dai bisogni reali riportati a Fondazione Paideia dalle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità di cui l’organizzazione quotidianamente si occupa. L’offerta formativa proposta non ha solamente dato risposta ad un’esigenza impellente, mutevole e in larga parte insoddisfatta, ma ha creato a propria volta una domanda sempre più specifica e diversificata da parte delle istituzioni culturali. Un numero crescente di realtà ha ritenuto imprescindibile un investimento di risorse nell’ambito del welfare culturale e nella formazione di tutto il proprio personale sul tema della disabilità, dimostrando di credere nelle opportunità intrinseche e nel valore sociale di una cultura veramente accessibile.

 

È emersa l’importanza di estendere il percorso a quanti più professionisti possibile, a partire dal personale di biglietteria, vero e proprio front office dell’utenza, per arrivare ai direttori e alle posizioni apicali.
Gli obiettivi raggiunti nei primi 12 anni di attività, riconosciuti dai tanti partecipanti all’iniziative e dal pubblico, sono accomunati dalla parola “cambiamento”, in termini di mentalità rispetto alla visione della disabilità in generale e in termini di cultura organizzativa sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza.

 

I CORSI 2024 
Il calendario formativo 2024, che si terrà tra marzo e settembre sia in presenza sia a distanza, propone un percorso interattivo, con modalità didattico-formative che favoriscono l’apprendimento dall’esperienza e il coinvolgimento diretto dei partecipanti attraverso esercitazioni pratiche, case study co-progettati con i destinatari stessi dei percorsi, lavori di gruppo e simulazioni. Nel corso dell’anno vengono proposti 3 corsi base con due moduli dedicati ad approfondimenti specifici (disabilità sensoriali, disabilità intellettive, strumenti operativi per l’inclusione); un workshop per posizioni direttive con l’obiettivo di favorire il coinvolgimento e il commitment delle figure apicali nei processi trasformativi delle politiche inclusive adottate dalle realtà culturali; la possibilità di consulenza per la progettazione e la realizzazione di attività formative ad hoc anche alla luce dell’attenzione riposta dai bandi PNRR sul tema della formazione accogliente.
I corsi in presenza si svolgono a Torino presso la sede del Centro Paideia in via Moncalvo 1, mentre i corsi online vengono offerti con modalità sincrone sulla piattaforma Zoom.

 

Gli obiettivi:
• Migliorare la conoscenza delle disabilità: conoscere le diverse disabilità e le rispettive esigenze è il primo passo per migliorare la consapevolezza e superare idee errate o pregiudizi.
• Gestire meglio la comunicazione verso tutti i visitatori: soddisfare esigenze specifiche adeguando le competenze relazionali, di comunicazione e di accoglienza del luogo di cultura, ovvero qualificare gli operatori in tal senso, rende la struttura nel complesso più flessibile e capace di gestire meglio la comunicazione verso tutti i pubblici, massimizzando la fruibilità e la partecipazione degli stessi.
• Qualificare la comunicazione pubblica: interagire correttamente con le persone con disabilità è un elemento chiave per una comunicazione pubblica corretta ed efficace.

Buon compleanno, “Reale”! I 180 anni della prima società di ginnastica italiana

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La Reale Società Ginnastica di Torino festeggia i suoi 180 anni con un evento aperto al pubblico per raccontare l’emancipazione femminile.

La scusa è quella dei grandi festeggiamenti, l’opportunità è invece quella di entrare in un luogo che è una vera e propria eccellenza torinese.

Qui si studiano arti marziali, ginnastica artistibmca e ritmica, Baskett a livello agonistico. Ma ci sono anche attività amatoriali aperte a tutti. L’allievo più piccolo ha 3 anni, quello più anziano 80.

Nel 2002 apre Flic, una scuola di circo che firma artisti circensi. Gli studenti arrivano da 20 nazioni differenti: dall’Australia al Perù, dagli USA ai più vicini paesi europei. Fanno uno o due anni di studio in base al programma scelto. La scuola rappresenta una tappa conosciuta a livello mondiale per la formazione circense. Da qui escono gli artisti che lavoreranno in spettacoli più o meno noti come quello del Cirque du Soleil.

“Qui i ragazzi vengono a studiare la disciplina del trapezio ballant. Siamo tra le pochissime scuole al mondo che lo insegnano. Ma qui si viene sopratutto per i principi che si trasmettono: rigore, follia e sensibilità. E posso testimoniare la grande umanità dei nostri allievi” dice Matteo Lo Prete, direttore della Reale Società di Ginnastica e del progetto Flic scuola di circo.

Torino vanta dunque l’eccellenza anche nella formazione di atleti e performer unici. Eppure non sono molti a saperlo.

Lori Barozzino