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Intesa Sanpaolo lancia Motore Italia, piano di finanziamenti per le piccole e medie imprese

E’ partito da da Torino il ciclo di webinar della Direzione Regionale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di Intesa Sanpaolo

L’iniziativa è organizzata per presentare alle imprese del nord ovest Motore Italia, il nuovo programma strategico di finanziamenti e iniziative rivolte alle piccole e medie imprese italiane.

L’obiettivo è di permettere loro di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica e rilanciarsi attraverso nuovi progetti di sviluppo e crescita. Il piano prevede un plafond nazionale di 50 miliardi di euro e mette a disposizione circa 5,3 miliardi di nuovo credito per le imprese delle tre regioni.

Nel 2020 e fino al mese di febbraio del 2021, nelle tre regioni le aziende hanno  ottenuto  finanziamenti a medio-lungo termine, compresi gli interventi per il Covid-19, per circa 3,5 miliardi di euro. Alle imprese sono state concesse oltre 40.000 moratorie per un debito residuo di 5,8 miliardi e favorito ad oggi  un centinaio di accordi regionali di filiera.

 

I volti noti del Piemonte scendono in campo a sostegno del vaccino

Parte oggi la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Regione. Il presidente Cirio e gli assessori Marnati e Icardi: “Grazie di cuore ai tantissimi testimonial che stanno accogliendo il nostro appello. Il vaccino ha bisogno di fiducia”.Il presidente del Consiglio regionale Allasia: “Serve combattere il sospetto e la disinformazione” 

 

Parte oggi la campagna comunicativa di sensibilizzazione per la vaccinazione della popolazione contro il Covid 19 lanciata dalla Regione Piemonte e fortemente voluta dall’assessore regionale alla Ricerca Covid, Matteo Marnati. 

Dai personaggi del mondo dello spettacolo a quelli dello sport passando per gli esponenti del mondo scientifico, della cultura e del giornalismo: tanti i piemontesi famosi che hanno accolto l’invito a scendere in campo per ricordare a tutti che “vaccinarsi è un atto di responsabilità nei confronti di sé stessi e degli altri” e che è l’unica arma per “sconfiggere definitivamente il virus”.

“Ci auguriamo che questa campagna – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore Matteo Marnati e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – possa contribuire a fugare i dubbi di chi ha ancora perplessità o timori”.

“Veniamo da mesi di grande dolore, paura e sofferenza, ma tutto questo può finire perché c’è il vaccino – sottolinea il presidente Cirio -. Possiamo davvero ripartire, ma potremo farlo insieme quando saremo tutti vaccinati”.

“Il vaccino è sicuro ed è l’unica strategia possibile per sconfiggere il Covid 19 e uscire dalla pandemia – aggiunge ancora l’assessore Marnati – Il Piemonte è tra le regioni che stanno procedendo più veloci nelle somministrazioni, ma abbiamo bisogno di un numero maggiore di dosi per riuscire a immunizzare ogni cittadino al più presto. E questo è l’appello che rivolgiamo al governo italiano e all’Europa”. 

“Per la prima volta dall’inizio della pandemia – dice l’assessore Icardi – abbiamo a disposizione un’arma straordinaria contro il virus: il vaccino. Affidiamoci con fiducia ai nostri medici”.

Una campagna di comunicazione diffusa inizialmente via social sui canali istituzionali della Regione, che si arricchirà di giorno in giorno di nuovi appelli al senso di responsabilità di altri personaggi famosi, e che da aprile, dopo Pasqua, sarà diffusa anche attraverso un maxischermo collocato in piazza Castello, sul quale “scorrerà” anche l’aggiornamento in tempo reale del numero dei vaccini somministrati sul territorio piemontese.

Alla campagna, al momento, hanno aderito Cristina Chiabotto, showgirl e conduttrice televisiva; Cristina Chirichella, pallavolista Igor Novara e nazionale; Evelina Christillin, presidente Fondazione Museo Egizio; Ezio Greggio, conduttore televisivo e regista; Marco Berry, illusionista e conduttore televisivo; Massimo Giletti, giornalista; Nicola Batavia, chef stellato; Piero Chiambretti, conduttore televisivo; Stefano Geuna, Rettore Università di Torino; Gian Carlo Avanzi, Rettore Università Piemonte Orientale; Guido Saracco, Rettore Politecnico di Torino; Pier Giorgio Odifreddi, matematico e scrittore; Vladimir Luxuria, Presidente Lovers Film Festival; Walter Rolfo, illusionista e conduttore televisivo; Alba Parietti, conduttrice televisiva; Mimmo Pesce, opinionista sportivo, Fabio Ravezzani, Nathalie Goitom, Luca Momblano, giornalisti sportivi.

L’immagine di speranza che apre il video, una cartina dell’Italia ricoperta di primule in cui spiccano quelle sul Piemonte, è di Stefania Bonfiglio, componente Nucleo Covid Asl TO5, appassionata di fotografia artistica.I suoi scatti, realizzati durantela pandemia, hanno fatto il giro del mondo, e sono stati pubblicati anche dal Ministero della salute. La bambina che si scorge nella foto è la piccola Bianca, sua figlia, la testimonial più giovane della campagna lanciata dal Piemonte.

A partire dalla prossima settimana questa immagine simbolo della campagna #ilPiemontetivaccina sarà diffusa su tutto il territorio, con poster e cartoline in distribuzione negli oltre 130 punti vaccinali del Piemonte. 

Nei prossimi giorni inoltre partirà anche la campagna mediatica di supporto alla vaccinazione realizzata dal Consiglio regionale del Piemonte sui social e sulle testate giornalistiche locali.

“Questo momento informativo serve a combattere il sospetto e la disinformazione – sottolinea il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia -, aiutando tutta la cittadinanza a capire l’importanza di vaccinarsi contro il Covid-19. Un gesto importante per sconfiggere il virus e tornare a quella normalità che tutti conosciamo e desideriamo ritrovare. Oggi finalmente grazie al vaccino possiamo guardare al futuro con più fiducia”.

Covid, il bollettino di domenica 21 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.751 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 143 dopo test antigenico), pari al 11,3% dei 15.553 tamponi eseguiti, di cui 7.154 antigenici. Dei 1.751 nuovi casi, gli asintomatici sono 605 (34,6%).

I casi sono così ripartiti: 221 screening, 1.005 contatti di caso, 525 con indagine in corso; per ambito: 33 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 124 scolastico, 1.594 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 292.493 così suddivisi su base provinciale: 24.185 Alessandria, 14.227 Asti, 9.354 Biella, 40.600 Cuneo, 22.707 Novara, 156.376 Torino, 11.017 Vercelli, 10.888 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.320 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.269 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 346 (+14 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.455 (+94 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 30.730.

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.499.527(+15.553 rispetto a ieri), di cui 1.296.358 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.908

Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.908 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.452 Alessandria, 620 Asti, 392 Biella, 1.185 Cuneo, 815 Novara, 4.582 Torino, 443 Vercelli, 332 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 87 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

248.504 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 248.504 (+1.205 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 21.202 Alessandria, 12.512 Asti,8.262Biella, 33.779 Cuneo, 19.324 Novara, 131.645 Torino, 9.169 Vercelli, 9.548 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.179 extraregione e 1.884 in fase di definizione.

Alluvioni Piemonte, la Regione: “Appello a Roma per i fondi della ricostruzione. Servono 400 milioni”

La Protezione civile ha svolto un lavoro meritorio, ma ora lo sforzo si sposta su un piano economico. Fabbisogni immediati per 400 milioni. La Regione chiede aiuto ai parlamentari piemontesi a Roma.

«Non dimentichiamo i territori che oltre all’emergenza sanitaria stanno affrontando un’altra battaglia legata alle conseguenze delle devastazioni alluvionali del 2019 e 2020». Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alle Opere Pubbliche e Difesa del Suolo Regione Piemonte Marco Gabusi nella richiesta di aiuto ai parlamentari piemontesi per sensibilizzare il Governo nella copertura finanziaria degli interventi legati alle alluvioni.

 

«In fase di emergenza la Protezione civile ha certamente svolto un lavoro meritorio– sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi -, ma ora lo sforzo si sposta su un piano economico. Infatti, ad oggi la Regione Piemonte ha rappresentato un quadro dei fabbisogni immediati di circa 400 milioni di euro».

 

A fronte di un fabbisogno totale di oltre 1.353 milioni di euro per i danni del 2019 e del 2020 ad oggi sono stati stanziati appena 15 milioni su oltre 70 richiesti per le sole somme urgenze dell’alluvione 2020, mentre nulla è stato stanziato per il 2019. La Regione Piemonte, da parte sua, ha destinato, con bilancio 2020, 7,5 milioni di euro per i danni ai privati«certamente un grosso sforzo per noi, ma che in realtà può aiutare economicamente solo in minima parte. Ora tocca allo Stato intervenire», sottolineano il Governatore del Piemonte e il suo Assessore.

 

In dettaglio, al Governo è stato chiesto uno stanziamento per gli interventi individuati come ‘prioritari’ pari a 249 milioni per le opere pubbliche e a 149 milioni per i danni ai privati e alle attività produttive. Per il 2019 la copertura delle spese di intervento è particolarmente urgente a causa del peggioramento in atto per alcuni danni sul territorio. «Non possiamo attendere oltre – spiegano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi -, Enti locali e privati sono in grave difficoltà. L’intervento di Roma è fondamentale sia per evitare il dissesto di molti Enti locali, ora in sofferenza per aver anticipato le spese per gli interventi di somma urgenza, sia per aiutare i privati, anch’essi piegati dagli anticipi o, peggio ancora, bloccati da danni che non riescono ad assestare e che si aggravano di giorno in giorno».

Il bollettino Covid di sabato 20 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato2.141 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 398dopo test antigenico), pari al 6,9% dei 31.017 tamponi eseguiti, di cui 20.419 antigenici. Dei 2.141 nuovi casi, gli asintomatici sono 755 (35,3%).

I casi sono così ripartiti: 330 screening, 1.177 contatti di caso, 634 con indagine in corso; per ambito: 26 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 137 scolastico, 1.978 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 291.192 così suddivisi su base provinciale: 24.050 Alessandria, 14.132 Asti, 9.338 Biella, 40.408 Cuneo, 22.551 Novara, 155.337 Torino, 10.965 Vercelli, 10.830 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.318 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.263 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 332 (+6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.361 (+29 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 30.304.

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.483.974 (+31.017 rispetto a ieri), di cui 1.292.055 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.896

Sono 52 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.896 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.453 Alessandria, 619 Asti, 392 Biella, 1.183 Cuneo, 815 Novara, 4.573 Torino, 443 Vercelli, 332 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 87 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

247.299 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 247.299 (+1547 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 21.127 Alessandria, 12.462 Asti, 8.250 Biella, 33.669 Cuneo, 19.239 Novara, 130.919 Torino, 9.107 Vercelli, 9.470 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.177 extraregione e 1.879 in fase di definizione.

AstraZeneca, ripartono le convocazioni dopo il via libera dell’Ema

A seguito del  via libera delle scorse ore al vaccino AstraZeneca da parte di Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, la Regione Piemonte ha ridato l’ok alle convocazioni.

Si è in attesa della revoca del blocco da parte di Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ma già ieri sera sono partiti i primi sms.

In tutto si tratta di 20 mila dosi da recuperare  per lo stop al farmaco. Di queste  circa 5 mila appartengono ai lotti sequestrati e non sono quindi per ora recuperabili.

Covid, bollettino del 19 marzo: i nuovi positivi toccano quota tremila

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.997 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 323 dopo test antigenico), pari al 8,8 % dei 34.152  tamponi eseguiti, di cui 20.172 antigenici. Dei 2.997nuovi casi, gli asintomatici sono 1.037 (34,6%).

I casi sono così ripartiti: 449 screening, 1.645 contatti di caso, 903 con indagine in corso; per ambito: 47 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 226 scolastico, 2.724 popolazione generale

Il totale dei casi positivi diventa quindi 289.051 così suddivisi su base provinciale: 23.883 Alessandria, 14.056 Asti, 9.304 Biella, 39.974 Cuneo, 22.387 Novara, 154.222 Torino, 10.892 Vercelli, 10.766 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.317 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.250 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 326 ( + 11 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.332 (+ 53  rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 29.797

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.452.957 (+34.152 rispetto a ieri), di cui 1.284.742 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.844

Sono 33 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatosi oggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.844  deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.451 Alessandria, 616 Asti, 392 Biella, 1.179 Cuneo, 814 Novara, 4.535 Torino, 442 Vercelli, 329 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

245.752 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 245.752 (+1669 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.994 Alessandria, 12.423 Asti, 8.232  Biella, 33.413 Cuneo, 19.099 Novara, 130.111 Torino, 9023 Vercelli, 9.410 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.176 extraregione e 1.871 in fase di definizione.

Torino: assalto a mano armata in un negozio di casalinghi, i carabinieri arrestano i due rapinatori

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati predatori, i carabinieri hanno arrestato due rapinatori.

In particolare i militari della Compagnia Torino Oltre Dora sono intervenuti in via Clementi, quartiere Barriera Milano, dove due italiani, di 43 e 46 anni, entrambi con precedenti di polizia, avevano assaltato un negozio di prodotti per la casa e si erano fatti consegnare l’intero incasso della giornata, pari a 470 euro, minacciando la cassiera con una pistola. Giunte prontamente in zona, le gazzelle dei carabinieri hanno intercettato i due mentre tentavano di dileguarsi nelle vie limitrofe. Addosso ai malviventi sono stati trovati la pistola utilizzata per commettere il delitto, una Beretta calibro 7,65, con 7 proiettili, risultata rubata nel 1975 in provincia di Perugia, un coltello a serramanico e il denaro oggetto della rapina.
I due malviventi sono stati tradotti in carcere mentre la pistola verrà inviata al Ris di Parma per verificarne l’eventuale utilizzo in altri episodi delittuosi.

Gli infermieri: “Ospedali piemontesi al collasso”

La denuncia del sindacato Nursind / “Nelle centrali operative gli interventi hanno superato ormai di gran lunga quelli massimi previsti contemporaneamente, nei pronto soccorso la situazione di sovraffollamento sta diventando ingestibile e la trasformazione dei reparti per recuperare posti letto covid è in costante evoluzione.

Mentre si continua a parlare di vaccini, Infermieri e operatori sanitari nuovamente sotto assedio. Situazione di grande emergenza che sembra ormai diventata ordinaria con conseguenze incalcolabili sui servizi e sugli operatori che ormai sono spremuti da circa un anno”.  Così interviene Francesco Coppolella segretario  regionale Nursind.

“Spostati e rispostati da un reparto o da un servizio all’ altro. Lo stato di diritto è nuovamente saltato in nome dell’emergenza, le ore e i giorni di lavoro consecutivi di lavoro si moltiplicano e le condizioni peggiorano e se non si vedrà la luce a breve potremmo alzare bandiera bianca. E’ questo il messaggio che sembrano lanciare i colleghi. La disponibiltà sembra essersi esaurita nonostante il grande spirito di sacrificio mostrato sino ad ora. Come è successo più volte , nonostante le assunzioni fatte che ancora una volta non sono stati sufficienti, molte aziende corrono quando si supera il limite con un immissione di risorse che si muove lentamente o addirittura è difficile trovare. Stiamo dando il più ampio contributo anche nel tracciamento e nei punti vaccinali oltre che negli ospedali ma occhio perché c è un limite a tutto” dichiara Coppolella.

“Auspichiamo e confidiamo che finisca presto e che non si ripresenti più una simile condizione perché sarebbe impossibile da affrontare un altra volta.

Adesso auspichiamo in una vera e reale accelerazione della campagna vaccinale che nei prossimi mesi, usciti da questa condizione, possa permetterci di non ricadere in questo incubo.

Anche su questo aspetto, noi infermieri daremo il nostro contributo, certo quando la pressione si allenterà. Il Governo pare abbia ascoltato la nostra proposta di allentare il vincolo di esclusività permettendo agli infermieri del servizio sanitario di somministrare i vaccini al di fuori dell’orario di lavoro. Gli infermieri saranno determinanti anche in questo dimostrando di essere la principale risorsa utilizzata nella lotta al covid”.

 

Il bollettino Covid di giovedì 18 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2357nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 387dopo test antigenico), pari al 8,9 % dei 26.369 tamponi eseguiti, di cui 14.783 antigenici. Dei 2357 nuovi casi, gli asintomatici sono 807 (34,2%).

I casi sono così ripartiti: 349 screening, 1.295 contatti di caso, 713 con indagine in corso; per ambito: 33 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 189 scolastico, 2.135 popolazione generale  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 286.054 così suddivisi su base provinciale: 23.760 Alessandria, 13.928 Asti, 9.250 Biella, 39.573 Cuneo, 22.166 Novara, 152.446 Torino, 10.712 Vercelli, 10.687 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.314 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.218 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 315 ( uguale a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.279 (-2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 28.566

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.418.805 (+26.369rispetto a ieri), di cui 1.277.138 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.811

Sono 45 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.811 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.451 Alessandria, 615 Asti, 392 Biella, 1.175 Cuneo, 809 Novara, 4.512 Torino, 442 Vercelli, 329 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

244.083 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 244.083 (+1546 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.901 Alessandria, 12.377 Asti, 8.214 Biella, 33.207 Cuneo, 18.988 Novara, 129.070Torino, 8.945 Vercelli, 9.338 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.175extraregione e 1.868 in fase di definizione.