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Maltempo in Piemonte, un uomo disperso. Strade bloccate e corsi d’acqua minori esondati

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Mentre  stava lavorando sul trattore  un uomo di 58 anni è stato travolto a Feletto (Torino) dalla piena del torrente Orco. Sono in corso le ricerche. 

Dalla Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte, aperta per monitorare la situazione legata alle piogge cadute nella notte e a quelle attese in giornata, si segnala che:

 

* l’esondazione in più punti del torrente Gerardo ha fatto saltare 2 ponti a Mattie (Valsusa): uno in corrispondenza della borgata Combe, che è isolata con 22 residenti di cui si sta valutando l’evacuazione, l’altro in borgata Giordani, che non è isolata in quanto vi è un’altra via di accesso; vi è anche una criticità in corrispondenza dell’agriturismo Mulino di Mattie in quanto si sono rotti gli argini e l’acqua ha portato via la strada di accesso e si sta valutando l’evacuazione dei 22 ospiti;

* sempre in Valsusa è isolata per caduta di materiale sulla strada di accesso la borgata Santa Petronilla di di Bussoleno;

* in Val Chisone si è verificata a Perosa Argentina l’esondazione di rii minori che hanno parzialmente invaso la sp23, chiusa a Pinasca e da Perosa a Fenestrelle. Chiuse anche per piccole esondazioni le sp 261, 207, 255, nonché la ss 26 in Val d’Aosta;

* nelle Valli di Lanzo la Stura ha superato a Mezzenile il livello di pericolo idraulico del torrente, a Lanzo e Cantoira superato il livello di guardia.

Al momento sono aperti i Centri operativi comunali di Novalesa, Varisella, Mattie, Villar Pellice, Bussoleno, Villar Perosa, Perosa Argentina, Viù, Trana, Sanfront, Brondello, Pramollo.

“La Sala operativa è aperta da questa mattina, ma ho voluto sentire tutti i sindaci più coinvolti per comprendere meglio la situazione e sopratutto offrire il supporto della Regione e del sistema di Protezione civile per i primi interventi di emergenza. Come al solito i volontari sono già all’opera da questa notte per i primi interventi urgenti”, ha puntualizzato l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi.

Si ricorda che il bollettino emesso da Arpa Piemonte prevede per la giornata di oggi allerta arancione sul Piemonte occidentale e allerta gialla sul resto del territorio. Le previsioni meteo prevedono rovesci e temporali sparsi nelle zone montane e tempo diffusamente perturbato fino al pomeriggio, con fenomeni localmente molto forti e significativi. Un miglioramento è atteso nel corso della serata.

Salute, sicurezza e lavoro nero: i controlli dei carabinieri a Torino e in provincia

Dal primo agosto su tutto il territorio di competenza i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, con l’ausilio dei colleghi dell’Arma Territoriale del Comando Provinciale Carabinieri di Torino, hanno sottoposto a controllo 27 attività di vario genere, effettuando una serie di accertamenti nell’intera provincia, volti a verificare il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché per il contrasto del fenomeno del lavoro sommerso. L’attività di controllo si è focalizzata nella città di Torino ed in provincia: in particolare sono state sanzionate 6 attività commerciali – ristoranti, bar, pub e aziende agricole – verificando in loco un totale di 12 posizioni lavorative, di cui 3 risultate irregolari.
Le ispezioni hanno consentito di individuare un’azienda agricola che, nella sede operativa sita nell’alta Valle di Susa presso l’alpeggio in località montana, utilizzava un lavoratore in nero per il governo del bestiame al pascolo.
Nel concentrico del capoluogo piemontese due titolari di bar sono stati sanzionati il primo per l’impiego di un lavoratore in nero, con relativa sospensione dell’attività imprenditoriale per l’impiego di forza lavoro superiore al 10% della forza presente, ed il secondo per l’impiego di sistemi di videosorveglianza non autorizzati nei luoghi di lavoro.
Ulteriori attività ispettive congiunte con le Stazioni dei Carabinieri competenti territorialmente si sono concentrate nelle località di montagna interessate dal turismo estivo, proprio al fine di verificare l’eventuale impiego di personale in nero; sono state rilevate in due locali di tipologia bar/pasticceria l’impiego di lavoratori in nero e l’impiego di sistemi di videosorveglianza non autorizzati per il controllo occulto dei lavoratori; infine, nell’Alta Valle Orco, un esercizio di ristorazione è stato temporaneamente sospeso dall’attività in quanto carente del previsto DVR (Documento per la valutazione dei Rischi) e conseguentemente segnalato alla competente A.G.
Successivamente al controllo dei militari, le posizioni dei lavoratori precedentemente “in nero” sono state così regolarizzate per il periodo sommerso con la ricostruzione vera e propria del rapporto di lavoro: i datori di lavoro hanno così dovuto versare la mancata contribuzione e retribuzione dei lavoratori, oltre alle previste sanzioni. Complessivamente i provvedimenti sanzionatori di carattere amministrativo ammontano a euro 21.500.
L’attività di controllo effettuata dai militari del NIL e delle Stazioni dell’Arma Territoriale si inquadra in un costante dispositivo di prevenzione e repressione al lavoro sommerso posto in essere dal Comando Provinciale Carabinieri di Torino con l’ausilio dello speciale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Torino, il tutto a tutela dei lavoratori e nel rispetto delle leggi che ne regolano il loro impiego.

È caccia al rapinatore “strangola anziani”

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I carabinieri sono alla ricerca del rapinatore di anziani che a Torino (in particolare in zona Madonna di Campagna)  agisce seguendo un solo modus operandi: cerca  di sorprendere le sue vittime alle spalle stringendo loro una cintura intorno al collo.  Quasi sempre l’aggredito non oppone resistenza e consegna al suo aggressore anelli e collane o denaro. Diverse le aggressioni in città, circa una decina,  di cui due in via Ala di Stura e corso Mortara. Le videocamere di sorveglianza installate nei quartieri hanno immortalato alcuni episodi criminosi, pertanto gli  inquirenti sperano di riuscire a trovare  delle immagini nitide per risalire all’identità del responsabile, che sarebbe sui 40 anni e con la pelle olivastra.

Nocciole, eccellenza piemontese. Ma la produzione non copre i costi

Necessità di intervenire in tempi rapidissimi con un piano strategico articolato, che possa garantire la sopravvivenza delle imprese, individuando interventi prioritari da attuare subito e nel medio lungo periodo, oltre all’apertura di un “tavolo di comparto” quale occasione di analisi e confronto del settore corilicolo piemontese: è quanto Confagricoltura Piemonte ha chiesto in una lettera inviata oggi all’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte e al Presidente Cirio.

 

La coltivazione della nocciola piemontese manifesta le conseguenze del cambiamento climatico che ha caratterizzato, in modo particolare, le stagioni più recenti. Negli ultimi tre anni, infatti, le rese non sono state all’altezza delle aspettative, compromettendo la sostenibilità economica delle imprese con il rischio di mettere in seria difficoltà l’intero comparto“ ha evidenziato il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia.

 

La siccità estrema e il mancato soddisfacimento del fabbisogno in freddo nel periodo invernale, unitamente alle abbondanti precipitazioni primaverili, che hanno contribuito ad accentuare i fenomeni di stress, amplificando così la cascola fisiologica e l’insorgere di alcune fitopatie, come la citospora, che normalmente colpisce i noccioleti più datati, ma nell’ultimo periodo, ha fatto registrare danni ingenti anche sulle piante più giovani, hanno compromesso il processo di impollinazione e crescita delle piante, danneggiando gravemente le produzioni. È stimata una perdita fino al 50% sul raccolto che porterebbe così alcune aziende dolciarie a rivolgersi altrove per soddisfare le esigenze di mercato.

 

Desideriamo tutelare la filiera locale piemontese della nocciola e per questo, come per altre produzioni sinonimo di eccellenza dei nostri territori, abbiamo chiesto alla Regione di attivare misure strategiche, utilizzando i fondi del PSP, a sostegno delle imprese agricole per favorire, ad esempio, il rinnovo del parco noccioleti attraverso l’espianto e il reimpianto, prevedendo sostegni per il mancato reddito e la realizzazione di impianti di irrigazione” rimarca Allasia.

Confagricoltura Piemonte ha sottolineato, poi, quanto il prezzo di mercato, variabile dai 320 ai 420 euro/quintale, battuto alla Fiera di Castagnole Lanze, non sia sufficiente a ripagare le spese sostenute per la produzione e i rischi affrontati.

E’ necessario investire nella ricerca scientifica, per lo sviluppo di varietà e cloni adatti a fronteggiare lo scenario dei nuovi cambiamenti climatici e capaci di contrastare le problematiche fitosanitarie tipiche della coltura, nonché adottare nuove tecnologie implementando strategie innovative per favorire pratiche agronomiche più sostenibili” conclude il presidente Allasia.

 

In coda in tangenziale partorisce aiutata dalla polizia stradale

Il marito e gli agenti della polizia stradale alle 16 di oggi hanno aiutato a partorire una donna incinta che ha avuto le contrazioni mentre era in auto, bloccata nel traffico della tangenziale nord di Torino nei pressi dell’uscita per Savonera.

Il consorte alla guida della vettura  ha chiamato i soccorsi, e nel frattempo è giunta una pattuglia della Polizia Stradale. Così la mamma ha partorito in auto aiutata dal consorte e dai poliziotti.  Tutto è andato per il meglio e l’auto con la mamma e il neonato è stata scortata dalla polizia all’ospedale Martini di Torino.

Alle Molinette robot-chirurgo salva paziente con tumore vicino al cuore

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Salvato uomo con una massa tumorale di 10 x 10 cm sopra il cuore grazie ad un intervento miniinvasivo robotico innovativo in Italia, presso l’ospedale Molinette di Torino È stato salvato grazie ad un intervento robotico miniinvasivo innovativo un uomo di 51 anni con una massa tumorale situata sopra il cuore ed occupante gran parte del torace di destra, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Il paziente lamentava da mesi un peso a livello del cuore ed una costante mancanza di fiato. Le indagini avevano dimostrato una massa tumorale di 10 x 10 centimetri che comprimeva il cuore, l’aorta ed il polmone di destra. La neoformazione aveva origine dal timo, una ghiandola che si trova sopra il cuore. L’intervento chirurgico è stato eseguito con tecnica miniinvsiva robotica utilizzando un accesso innovativo finora mai utilizzato in Italia, con tre piccole incisioni di pochi millimetri a livello addominale. L’intervento è stato condotto dal dottor Paraskevas Lyberis, coadiuvato dal dottor Francesco Guerrera e dal dottor Filippo Terrando della Chirurgia Toracica dell’ospedale Molinette (diretta dal professor Enrico Ruffini) e dal dottor Simone Arolfo della Chirurgia Generale universitaria (diretta dal professor Mario Morino). L’équipe chirurgica è stata coadiuvata dall’anestesista dottor Alessandro Buttiglieri dell’Anestesia e Rianimazione universitaria (diretta dal professor Luca Brazzi) e dal personale infermieristico dedicato della sala robotica. “Mediante un accesso sotto lo sterno” spiega il dottor Paraskevas Lyberis “e due piccole incisioni sotto le coste di circa 8 mm, una a destra ed una a sinistra, l’équipe chirurgica ha potuto asportare la voluminosa massa tumorale. La sfida era quella di riuscire ad asportare per intero la lesione senza dover effettuare alcun taglio maggiore sul torace. L’incisione a livello addominale sopra il diaframma è ancora meno invasiva e meno dolorosa rispetto all’accesso standard a livello toracico, che viene impiegato negli interventi robotici toracici, e permette di asportare masse toraciche anche di notevoli dimensioni senza utilizzare grandi incisioni toraciche. Ciò implica pertanto un miglior controllo del dolore nel post-operatorio ed un tempo di ricovero ancora più breve, nell’ambito di 1-2 giorni”. “La Chirurgia Toracica della Città della Salute di Torino è un Centro di riferimento nazionale per la cura dei tumori della ghiandola del timo. La possibilità di eseguire un elevato numero di interventi per via robotica” continua il dottor Paraskevas Lyberis “ci permette di impiegare tecniche chirurgiche sempre più all’avanguardia e nuovi accessi volti a garantire un sempre minor dolore, unito alla capacità di asportare masse tumorali anche di grandi dimensioni in completa sicurezza e con grande precisione, senza danneggiare organi vitali, quali i polmoni o il cuore”. Ancora una volta un risultato sorprendente per una patologia rara che apre la strada a futuri interventi di chirurgia toracica su pazienti che potranno beneficiare della medesima tecnica chirurgica

Rete oncologica regionale: approvato il programma annuale per migliorare i percorsi di cura

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi, ha approvato il programma annuale ed il finanziamento per la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta: oltre 1,5 milioni di euro nell’ambito dello stanziamento assegnato ad Azienda Zero che complessivamente, per il 2024, ammonta a 2,7 milioni di euro.
Nel dettaglio, la somma stanziata copre spese per il personale, formazione, progetti di rete con trasferimento fondi agli enti coinvolti, interventi di miglioramento per i percorsi di cura oncologici.
“La Rete Oncologica è da sempre uno dei punti di forza della sanità territoriale ed è intenzione dell’amministrazione regionale continuare a lavorare per il suo consolidamento e potenziamento” afferma l’assessore Riboldi. È fondamentale il suo ruolo per le attività di prevenzione, svolte attraverso gli screening per la popolazione, e per la cura dei pazienti: un lavoro di tanti professionisti che merita di essere sostenuto e valorizzato in modo concreto.”re

Minaccia tassista con un coltello e lo deruba di soldi e cellulare: i carabinieri riescono ad arrestarlo

È accaduto nella notte fra il 29 e il 30 agosto, poco dopo la mezzanotte, zona Madonna di Campagna a Torino

Due uomini chiamano un taxi e si fanno accompagnare nei pressi di Via Casteldelfino ma, al momento del pagamento, uno dei due estrae un coltello e minaccia il conducente, intimandogli di consegnare soldi e cellulare. Impossessatisi dell’apparecchio e di 10 euro, i due si danno alla fuga.
Il tassista non si dà per vinto e chiama il 112 per chiedere aiuto. Nel giro di pochissimo viene raggiunto da una pattuglia “ACCIAIO” del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Torino: i militari sono esperti, nel giro di pochi minuti riescono a ricostruire i fatti e ad acquisire le immagini dei due presunti autori, diramando le ricerche alle altre pattuglie in servizio. Il risultato non tarda ad arrivare: in meno di un’ora uno dei due viene rintracciato in corso Venezia, riconosciuto, identificato e fermato; si tratta di una vecchia conoscenza delle forze di polizia con un provvedimento definitivo ancora pendente; perquisito, l’uomo aveva ancora addosso il coltello utilizzato per commettere il reato.
Per il presunto rapinatore si sono aperte le porte del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Monopattino prende fuoco, in fiamme appartamento di Borgo Vittoria

A causa di un monopattino elettrico che ha preso fuoco questa mattina è rimasto seriamente danneggiato dalle fiamme un appartamento al secondo piano di un condominio in via Baracca, nel quartiere di Borgo Vittoria. Sul posto i vigili del fuoco del comando di Torino e la polizia municipale. L’alloggio è stato dichiarato inagibile.

La metropolitana torna a viaggiare dopo un mese di stop

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Non sono mancate le lamentele, nonostante il servizio di navette sostitutive in superficie, per la chiusura di un mese della metropolitana torinese.  Gtt ha spiegato che i lavori di ammodernamento necessari hanno obbligato questa dolorosa decisione. Ma oggi, lunedì 2 settembre, la metropolitana riprenderà il servizio con l’orario attuale: dal lunedì al giovedì e nei giorni festivi, chiusura alle 22.00 (ultima partenza alle 21.30), con bus sostitutivi attivi dalle 22.00 a fine servizio. Il venerdì e il sabato la metropolitana sarà in servizio fino alle 1.30 (ultima partenza alle 1.00).

Fino ad oggi, esclusa la pausa di agosto,  i lavori si sono svolti principalmente in orario notturno per non interferire con il servizio quotidiano. Tra questi si annoverano in ordine di portata: la migrazione del sistema di segnalamento da analogico VAL a digitale CBTC, le opere connesse al prolungamento della linea verso Cascine Vica incluso il nuovo deposito treni, il comprensorio tecnico di Collegno e gli interventi di manutenzione.

Questi interventi sono tutti finalizzati a rendere l’attuale metropolitana più efficiente e moderna. L’implementazione del nuovo sistema di segnalamento rappresenta un importante investimento per il futuro, volto a migliorare la mobilità dell’area metropolitana: maggiore capacità di trasporto con transiti dei treni in stazione più ravvicinati, orari di esercizio prolungati, riduzione degli interventi manutentivi e quindi dei costi. Il cambio di tecnologia si è reso necessario per poter immettere in linea il nuovo materiale rotabile necessario per coprire il prolungamento fino a Cascine Vica.

L’obiettivo è completare entro la fine del 2025 le opere infrastrutturali per mettere in esercizio la linea nel Itrimestre 2026 con ulteriori 3,4 km e 4 nuove stazioni (Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica a cui sarà annesso un parcheggio di interscambio interrato in prossimità della tangenziale) rinnovando al tempo stesso il sistema di segnalamento dell’intera linea in modo da poter accogliere il nuovo materiale rotabile di produzione Alstom (4 unità da 52m).