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Natale sotto l’albero in piazza Vittorio

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Il tradizionale albero di Natale gigante, allestito negli anni precedenti in piazza Castello e poi in piazza San Carlo, quest’anno troverà  sede in piazza Vittorio  Veneto . Sarà un abete (finto) ma con le fattezze di un albero vero, non più con effetto “metallico” come le volte precedenti. Proseguiranno anche le classiche Luci d’Artista nelle strade della città, che si spegneranno solo il 9 gennaio.

(foto Mario Alesina)

Il bollettino Covid di mercoledì 10 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 423nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 153dopo test antigenico), pari allo 0,9% di 48.394tamponi eseguiti, di cui41.411antigenici. Dei 423 nuovi casi gli asintomatici sono 232 (54,8%).

I casi sono così ripartiti: 157 screening, 200 contatti di caso, 66 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 392.022,così suddivisi su base provinciale: 32.308 Alessandria, 18.811 Asti, 12.357 Biella, 56.424 Cuneo, 30.293 Novara, 208.846 Torino, 14.579 Vercelli, 13.891 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.624 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.889 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 24 ( invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 226(- 7rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.893

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.822.662(+ 48.394rispetto a ieri), di cui 2.410.183risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.839

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19 (uno di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi di 11.839deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.590 Alessandria, 725Asti, 436 Biella, 1.468 Cuneo, 950 Novara,5.652 Torino, 537 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 104 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

374.810GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 375.040(+230 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.327 Alessandria, 17.841 Asti, 11.795 Biella, 54.199 Cuneo, 29.135 Novara, 200.417 Torino, 13.850 Vercelli, 13.397 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.522 extraregione e 2.557 in fase di definizione.

Torna il Torino Film Festival con 68 prime mondiali

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Il Tff edizione 39 è il primo festival con capienza al 100 per cento nelle sale. 181 film, di cui 68 prime mondiali, 14 internazionali e 53 italiane,  in programma dal 26 novembre al 4 dicembre

“Lavoriamo da un anno a questa edizione e abbiamo sempre sperato di poter ospitare il pubblico in presenza. Gli incontri fisici tra pubblico e artisti sono sempre stati al centro di un festival nato 39 anni fa per puro amore del cinema, con un occhio al mondo giovanile, alle opere prime e al cinema sperimentale”,  così il direttore e il presidente del Museo del Cinema, Domenico De Gaetano e Enzo Ghigo.

Qui le news e il programma della rassegna cinematografica:

www.torinofilmfest.org

Inoltre dal 29 novembre al 1° dicembre si terrà la 14a edizione del TorinoFilmLab Meeting Event, evento annuale che porta a Torino una nuova generazione di talenti del cinema mondiale, i cui progetti di film sono stati sviluppati dal lab del Museo Nazionale del Cinema, grazie a mesi di lavoro con tutor qualificati di fama internazionale.

Dopo l’evento torinese, il TFL Meeting Event proseguirà dal 6 al 10 dicembre con un programma online che mostrerà altre sfaccettature della community di creativi e professionisti del TFL.

Il Capo dello Stato venerdì a Torino per le celebrazioni dei 190 anni dell’Editto di Racconigi

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A Torino per le celebrazioni dei 190 anni dell’Editto di Racconigi con cui nel 1831 Carlo Alberto istituì il Consiglio di Stato e dei 50 anni della legge istitutiva dei Tribunali Amministrativi Regionali, venerdì 12 novembre alle ore 11 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella visiterà il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.

Il Capo dello Stato si recherà in particolare nella Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, l’Aula in cui si compì il percorso parlamentare che dal 1848 al 1860 portò all’Unità d’Italia, cuore del Museo Nazionale del Risorgimento.
Per l’occasione, sul tavolo che veniva utilizzato dal Presidente del Consiglio e dai Ministri del Regno di Sardegna saranno esposti l’originale dell’Editto di Racconigi, in lingua italiana e francese, lo Statuto Albertino e altri documenti storici di primaria rilevanza, richiesti in prestito temporaneo all’Archivio di Stato.
Sergio Mattarella è il settimo Presidente della Repubblica a visitare il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano: prima di lui lo hanno fatto Luigi Einaudi, Giovanni Gronchi, Sandro Pertini, Francesco Cossiga, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano.

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
Fondato nel 1878, oggi il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano rappresenta un polo culturale di riferimento per la città di Torino e non solo. Ha sede nel famoso Palazzo Carignano, uno dei più pregevoli edifici dello stile barocco, riconosciuto come bene protetto dall’UNESCO dal 1997. Nel 2011, in occasione delle celebrazioni per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, è stato completamente rinnovato, divenendo uno dei più importanti musei di storia d’ Europa. Conserva un patrimonio straordinario, a cui si aggiunge una Biblioteca di altissima specializzazione. Lungo il percorso museale si possono ammirare due aule parlamentari ancora intatte: la Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, attiva dal 1848 al 1860, monumento nazionale dal 1898, e la maestosa Camera dei Deputati del Regno d’Italia, con affreschi di Francesco Gonin, costruita tra il 1864 e il 1871.

Figliuolo a Torino: Piemonte primo tra le Regioni più grandi nella somministrazione delle dosi aggiuntive

IL PRESIDENTE CIRIO: “CHIESTO DI POTER ACCELERARE ANCOR DI PIÙ SULLE TERZE DOSI”

La Regione vorrebbe partire subito anche con il personale scolastico

e le residenze per minori, disabili, malati psichiatrici e tossicodipendenti

Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, ha partecipato  a Torino alla consueta riunione settimanale dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Per il presidente Alberto Cirio, i commissari e i componenti della struttura è stata l’occasione per porre questioni operative, con particolare riguardo all’estensione della terza dose alle altre fasce di età e alla somministrazione, seguendo il medesimo principio adottato per le Rsa, anche alle residenze che ospitano minori, disabili, pazienti psichiatrici e delle dipendenze (in tutto oltre 10.500 persone). Nelle scorse settimane il Piemonte aveva già chiesto l’autorizzazione per iniziare subito anche con il personale scolastico.

Il Piemonte dimostra di essere ancora una delle poche Regioni ‘green’ in Europa, con una situazione di contagi e occupazione dei posti letto che ci pone in un margine di ampia sicurezza – ha evidenziato il presidente Cirio -. Siamo convinti che la terza dose sia il completamento della corazza che vogliamo dare a tutti i cittadini. Oggi abbiamo ormai l’81% della popolazione over12 che ha completato il ciclo vaccinale. L’importante è non fermarci. Abbiamo quindi chiesto di ampliare le fasce di vaccinazione, entro febbraio-marzo potremmo mettere al sicuro con la terza dose tra l’87 e il 90% dei piemontesi”.

Il Piemonte è partito velocissimo – ha riconosciuto il generale Figliuolo – Ha già effettuato 295.000 somministrazioni, e tra le grandi Regioni è quella che ha la migliore percentuale. E’ un piacere vedere come il presidente Cirio conosca nel dettaglio la campagna vaccinale. Questa è la chiave del successo a livello nazionale: lavorare insieme, entrare nei dettagli e avere un controllo accentrato della situazione. In Piemonte siete in buone mani perché i problemi si affrontano e si risolvono. Nonostante l’aumento dei contagi in tutta Europa, l’Italia è tra le nazioni messe meglio e credo che il prossimo Natale sarà un buon Natale”.

Città Metropolitana, Lo Russo: “Torino e il territorio tornino ad essere il centro del Piemonte”

“Credo moltissimo nel ruolo della Città metropolitana come ente di area vasta”

PArola di Stefano Lo Russo che aggiunge: “E’ un Ente che sconta limiti istituzionali importanti, risulta schiacciato tra Comune di Torino e Regione Piemonte ma il presidente Cirio si è già mostrato disponibile  sul ruolo importante della Città metropolitana”

Il sindaco di Torino, che è anche primo cittadino dell’area metropolitana annuncia inoltre che “Faremo sistema perché Torino e il territorio tornino ad essere il centro del Piemonte”. Lo Russo ne ha parlato  incontrando  i dirigenti nella sede di corso Inghilterra con  Roberto Montà, che  ha designato come vicesindaco metropolitano.

“Entro la fine dell’anno la Città metropolitana avrà una giunta ed un governo stabili, con la collaborazione ed il rispetto verso tutte le forze politiche che saranno la rappresentazione del territorio”, ha concluso il sindaco.

Covid, il bollettino di martedì 9 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 418 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 160 dopo test antigenico), pari allo 0,7% di 59.947 tamponi eseguiti, di cui 51.308 antigenici. Dei 418 nuovi casi gli asintomatici sono 272 (65,1%).

I casi sono così ripartiti: 238 screening, 155 contatti di caso, 25 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 391.599,così suddivisi su base provinciale: 32.262 Alessandria, 18.783 Asti, 12.339 Biella, 56.385 Cuneo, 30.269 Novara, 208.612 Torino, 14.567 Vercelli, 13.881 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.621 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.880 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 24 (1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 233 (+ 9 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.697

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.774268(+ 59.947 rispetto a ieri), di cui 2.405621 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.835

Sette decessi di persone positive al test del Covid-19 (uno di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi di 11.835 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.590 Alessandria, 725 Asti, 436 Biella, 1.468 Cuneo, 950 Novara,5.650 Torino, 535 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 104 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

374.810 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 374.810 (+316 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.308 Alessandria, 17.811 Asti, 11.792 Biella, 54.168 Cuneo, 29.129 Novara, 200.284 Torino, 13.850 Vercelli, 13.393 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.522 extraregione e 2.553 in fase di definizione.

Il nuovo prefetto sulle manifestazioni di piazza: “non è tutto bianco o tutto nero, bisogna coniugare le ragioni di tutti

Durante il primo incontro con i giornalisti torinesi il neoprefetto Raffaele Ruberto:

“Bisogna coniugare le ragioni a manifestare con le esigenze della libertà d’impresa. A Torino la linea sarà evitare che queste manifestazioni blocchino il centro città il sabato pomeriggio ma tutti devono poter sfilare. Non si può dire tutto bianco o tutto nero. Bisogna far convivere le due esigenze”

Leggi l’articolo di lineaitaliapiemonte.it:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/11/08/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/raffaele-ruberto-nuovo-prefetto-di-torino-sulle-manifestazioni-di-piazza-non-si-puo-dire-e-tutto.html

Il primo consiglio comunale del sindaco-professore inizia con gli incarichi in Sala Rossa

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Con buona probabilità Maria Grazia Grippo (nella foto) sarà Presidente del consiglio comunale di Torino, che si riunisce oggi per la prima volta.  Auguri di buon lavoro.

Se non sbaglio è al suo primo incarico istituzionale.  Fedelissima del senatore Mauro Laus è in politica da alcuni anni proprio perché fedelissima del Senatore Laus.  Altro capolavoro di Daniele Valle, consigliere regionale del PD e coordinatore della campagna elettorale di Stefano Lo Russo, nostro amato Sindaco.  Se ho capito bene Lo Russo ha pensato alla giunta e Valle pensa agli incarichi in consiglio.  A che titolo? Appunto coordinatore della campagna elettorale del sindaco eletto. Legati , decisamente a doppio filo e fraterni amici.  Una volta questo mestiere lo faceva il segretario provinciale.  Ma Mimmo Carretta è troppo impegnato nell’imparare i rudimenti di assessore.  Nadia Conticelli sarà capogruppo.  Poi i Presidenti di commissione.  Sono 6 le commissioni e tutte sono rivendicare dal PD.  PD chi? La domanda mi pare lecita giacché non risulta alcuna riunione tra la maggioranza che si è formata.  Praticamente chi dovrebbe trattare sarebbero i capigruppo.
Ma la vedo dura per la Conticelli.  Mi sa che non le faranno toccare il boccino. Eppure, brava lo è, con ventennale esperienza amministrativa in Regione come in quartiere. Poi la sinistra PD: su 17 eletti ben 6 o 7 fanno riferimento alla corrente.  Dopo la giunta , il posto più ambito è il Presidente del Consiglio.  Anche perché retribuito come un assessore.  Mentre , ad esempio il presidente di commissione è un incarico gratuito. E come diceva il nostro nonno Libero: ho detto tutto.  Altra operazione del nuovo Sindaco è rivoltare come un calzino la burocrazia.
Incarichi a funzionari esterni con contratto per la legislatura.  Con qualche (sembra) complicanza rispetto alle deleghe.  Praticamente un solo funzionario, visto il frammento delle deleghe avrà a che fare con sette assessori diversi. Ma Stefano il Professore Sindaco non se ne preoccupa.  Ha già incassato il beneplacito addirittura di Cirio. L’albese governatore ha detto: Torino è il Piemonte ed il Piemonte è  Torino.
Praticamente, mano nella mano, vorranno gestire i soldi dell Europa.  Più tiepido il sindaco Sala sulla proposta di collaborazione olimpica tra Torino e Milano.  Vedremo, sicuramente non possiamo scordarci che per cinque anni l’Appendino ha, almeno su questo piano fatto solo disastri. Difficile, comunque, ipotizzare un fronte del Nord che non veda una ferrea alleanza tra Torino e Milano.  Bella idea, vedremo al lato pratico delle cose. Con Lo Russo che sta cercando sponde nazionali.  Ha vinto contro i nazionali del pd che volevano un accordo con i pentastellati.  Vincendo ha rafforzato la leadership di Enrico Letta. Cinque minuti prima dei risultati, decisamente traballante.  Ma ora siamo ad un altro capitolo.  Anzi direi proprio che si sta scrivendo un nuovo libro.  Altra storia ed altro giro.  Di alleanze e amicizie rotte o amicizie ritrovate.  Ne vedremo delle belle.  La principale  (forse) che si voterà con l’ attuale sistema elettorale passando da mille a 600 degli eletti. Non che Lo russo voglia fare il deputato o senatore.  Per 10 anni si vede e si sente saldamente Sindaco di  Torino.  Ma i suoi amici  attuali? O cercano conferme o vogliono essere del giro. Ne vedremo delle belle.  Maria Grazia Grippo ne è solo un primo assaggio.
Patrizio Tosetto

“Sicuro, verde e sociale”: in arrivo i fondi per le case popolari

L’ASSESSORE CAUCINO: «ATC, ARRIVANO 85,5 MILIONI DI EURO PER LE CASE POPOLARI PIEMONTESI. ECCO LE REGOLE E IL RIPARTO, MA OCCORRE PRESENTARE LE RICHIESTE IN FRETTA».

L’esponente della giunta Cirio: «Per presentare i progetti che verranno finanziati con il fondo complementare Pnrr – relativi in particolare all’efficientamento energetico – c’è tempo fino al 15 dicembre. Non c’è tempo da perdere, Comuni e Agenzie piemontesi facciano in fretta o si rischia di perdere definitivamente la somma».

Buone, anzi ottime notizie per gli inquilini piemontesi delle case di edilizia residenziale pubblica piemontesi. A patto che Atc e Comuni non perdano un istante e presentino in fretta le proposte di finanziamento, che «scadono» il 15 dicembre 2021. Grazie al programma «Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica», legato al Pnrr sono in arrivo 85.427.077,28. Un numero che a leggersi fa impressione: ottantacinque milioni e 427mila euro più spiccioli.

La giunta regionale su indicazione dell’assessore al Welfare, con delega alla Casa, Chiara Caucino, ha approvato la delibera per la ripartizione delle risorse. In particolare:

– al Piemonte Nord (province di Novara, Vercelli, Biella, Verbano Cusio Ossola) andranno 17.469.077,28 euro (di cui il 60% è riservato alla ATC Piemonte Nord);

– al Piemonte Centrale (Città Metropolitana di Torino) 47.547.523,95 euro (di cui il 60% è riservato alla ATC Piemonte Centrale);


– al Piemonte Sud (province di Alessandria, Asti, Cuneo), 20.410.476.27 (di cui il 60% è riservato alla ATC Piemonte Sud).

Il tutto qualora non venga utilizzata la riserva del 10 per cento per l’acquisto di immobili: in quel caso le risorse verrebbero, naturalmente decurtate della suddetta percentuale. Tale riserva, proporzionale ad ogni singolo importo, è prevista per l’acquisto di immobili agibili da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi oggetto degli interventi, a condizione che gli immobili da acquisire siano dotati di caratteristiche energetiche e antisismiche almeno pari a quelle indicate come requisito minimo da raggiungere.

Le risorse sono infatti stanziate nell’ambito del Pnrr al fine di favorire l’efficientemento energetico, la riduzione del rischio sismico e la verifica statica degli edifici nonché l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica localizzato nel territorio piemontese.

L’obiettivo è la sostenibilità ambientale e per far questo sono stati fissati paletti precisi e rigorosi: per concorrere a conseguire l’obiettivo finale del Pnrr del conseguimento di un risparmio del 35 per cento del consumo medio ad alloggio oggetto di intervento, è richiesto un incremento minimo di 2 classi energetiche per ogni edificio o alloggio proposto a finanziamento, da dimostrare mediante Attestato di Prestazione Energetica ante e post intervento. Massimo controllo, quindi.

Il cronoprogramma delle attività tecnico–amministrative necessarie alla realizzazione dell’intervento, deve essere compatibile con i limiti di tempo e gli obiettivi iniziali, intermedi e finali degli interventi del Pnrr. Il Settore Politiche di Welfare Abitativo della Direzione regionale Sanità e Welfare emanerà un avviso pubblico contenente lo schema di domanda, tale da consentire almeno 30 giorni di tempo per la presentazione delle proposte di finanziamento da parte degli Enti interessati e la predisposizione entro il 31 dicembre 2021 del Piano degli interventi della Regione. Inoltre verrà curata la predisposizione dell’elenco degli interventi ulteriori, eccedenti la capienza del finanziamento, da trasmettere al MIMS entro il 15 gennaio 2022 per rappresentare correttamente il fabbisogno complessivo. Tutti gli interventi ammessi a finanziamento a valere sulle risorse disponibili del bando devono essere collaudati entro il 31 marzo 2026.

Possono presentare proposte di finanziamento i soggetti proprietari di alloggi di Edilizia residenziale pubblica ovviamente le Atc piemontesi, i Comuni proprietari di fabbricati/alloggi di ERP e il Consorzio Intercomunale Torinese. L’elenco delle proposte dove essere approvato per le ATC e il CIT con deliberazione dei rispettivi Consigli di Amministrazione, per i Comuni con deliberazione di Giunta.

«Questi 85 milioni di euro – spiega l’assessore regionale al Welfare, con delega alla Casa, Chiara Caucinorappresentano una fondamentale opportunità per le Atc e i Comuni per realizzare interventi attesi da anni. Ma occorre non perdere nemmeno un attimo, fare in fretta perché le regole sono ferree e anche un solo giorno di ritardo nel cronoprogramma può compromettere il finanziamento. Proprio come, a luglio e ottobre, ho anticipato avvistato la circostanza agli Enti interessati con due note assessorili». «Questa grande iniezione di liquidità – prosegue Caucinova ad aggiungersi ai finanziamenti già messi in campo dalla Regione e al prossimo sblocco, sul quale stiamo lavorando da tempo, dei fondi ex Gescal, che consentiranno di rendere assegnabili centinaia di alloggi che oggi necessitano di interventi di riqualificazione. D’altronde il mio obiettivo è sempre quello: “sfittanza zero”, “illegalità zero” e “occupazioni abusive zero”. Il diritto alla casa, per me e per la giunta che rappresento, è un diritto inalienabile, ma l’impegno della Regione, delle Atc e dei Comuni va conciliato con quello dei cittadini assegnatari per mantenere decoroso il bene pubblico, rispettandolo e curandolo come fosse proprio».