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Studenti gratis sui mezzi pubblici: già 40mila le richieste di adesione a Piemove

A un mese dall’avvio sono 40.000 le richieste di adesione a Piemove, la tessera che consente agli studenti universitari under26 di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici nei capoluoghi piemontesi, tutto l’anno e su tutti gli itinerari.

La tessera consente infatti viaggi illimitati su tutta la rete urbana di Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e nelle ultime settimane anche di Verbania (Tutte le info e le faq su Piemove sono su https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/aria/tessera-piemove-piemonte-viaggia-studia).

Nel dettaglio, da quando il 18 agosto è stata aperta la piattaforma le richieste di adesione hanno raggiunto quota 39.449. A trainare sono gli studenti dell’Università di Torino con 25.272 adesioni, seguiti da quelli del Politecnico di Torino con 12.592 e dell’Università del Piemonte Orientale, che ne ha registrate finora 1.585 anche perché ha iniziato la raccolta di adesioni a settembre.
Il quadro operativo registra 39.167 pratiche concluse, 11.258 tessere in fase di stampa, oltre 23.000 titoli già caricati sulla carta Bip e altri 4.723 in attesa di attivazione. Sul fronte delle spedizioni, Torino pesa per il 52,87% con 6.024 tessere, seguono Cuneo con 1.240 (10,88%) e Asti con 580 (5,09%).

È da sottolineare come Piemove sia entrata a pieno titolo nel “kit” di chi scegliere di studiare in Piemonte. Un dato che colpisce, infatti, è la distribuzione geografica delle spedizioni: su oltre 22.000 tessere già inviate, circa 4.000 sono state recapitate a indirizzi di altre regioni, destinate quindi ai cosiddetti fuorisede, confermando il ruolo della tessera anche come potenziale strumento di attrazione di nuovi iscritti.

«I numeri che stiamo registrando ci dicono che la misura funziona e che abbiamo compiuto un’operazione innovativa, davvero capace di aggiungere un tassello importante per saldare insieme diritto allo studio, politiche giovanili e tutela dell’ambiente – dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio, il vicepresidente con delega al Diritto allo studio universitario Elena Chiorino e gli assessori ai Trasporti Marco Gabusi e all’Ambiente Matteo Marnati – Con Piemove il Piemonte e i suoi atenei diventano sempre di più attrattivi e accoglienti per chi li sceglie per il proprio percorso accademico e formativo».

Soddisfazione per il successo di Piemove è stata espressa anche dai tre rettori Stefano Geuna, Stefano Corgnati e Menico Rizzi, unitamente ai presidenti di Fondazione Compagnia di Sanpaolo e Fondazione Crt Marco Gilli e Anna Maria Poggi.

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L’estate sta finendo. Pioggia in arrivo e temperature in calo

A partire da domenica 21 settembre il tempo a Torino e in gran parte del Piemonte mostrerà segnali sempre più evidenti di cambiamento, segnando probabilmente la conclusione della lunga parentesi estiva. La giornata inizia con sprazzi di sole e temperature miti o anche calde, ma nel corso delle ore le nubi tenderanno ad aumentare e nel pomeriggio non si esclude il passaggio di rovesci e qualche temporale, più probabili sui rilievi e in successiva estensione verso le zone di pianura. Le massime si manterranno ancora relativamente alte, attorno ai 25 gradi, mentre le minime resteranno su valori dolci, intorno ai 17-18 gradi. Già nella notte e nella mattinata di lunedì l’atmosfera diventerà più instabile, con cielo spesso coperto e precipitazioni diffuse che potranno risultare localmente moderate o a tratti intense, specie sulle aree occidentali e settentrionali della regione. Le temperature inizieranno a scendere in modo sensibile, con valori diurni che faticheranno a superare i 20-22 gradi. Nei giorni successivi la situazione rimarrà variabile e a tratti perturbata, con alternanza di schiarite e nuovi episodi di pioggia o brevi temporali e un ulteriore calo termico che porterà le minime notturne a sfiorare i 10-12 gradi nelle zone interne e collinari. L’arrivo di correnti più fresche di origine atlantica determinerà così un cambio d’aria deciso, facendo percepire a tutti la fine della stagione estiva e l’inizio di un autunno che si annuncia più fresco e umido, con valori termici sotto la media del periodo e un’atmosfera più tipicamente settembrina.

Indagine Doxa – Paideia: genitori con figli con disabilità, uno su due ha vissuto discriminazioni

Sono stati presentati  nell’ambito di Insieme – il festival sul tema della disabilità e dell’inclusione sociale organizzato a Torino da Fondazione Paideia – i risultati dell’indagine, condotta da Doxa e dalla fondazione, che esplora l’impatto della disabilità sul sistema familiare.

 

Tra i genitori con figli con disabilità, uno su due ha vissuto una esperienza di discriminazione sul luogo di lavoro e il 36% delle madri dichiara che l’essere genitore ha condizionato “moltissimo” gli avanzamenti di carriera. Più di 6 famiglie su 10 hanno dichiarato di aver dovuto acquistare prestazioni sanitarie o riabilitative private per il figlio o la figlia con disabilità nell’ultimo anno (dato doppio rispetto al campione senza disabilità). Il 24% delle famiglie con bambini con disabilità dichiara che il figlio o la figlia non frequenta “mai” amici al di fuori della scuola, contro il 3% del campione di bambini che non hanno disabilità. Un bambino su tre con disabilità non viene “mai” o “raramente” invitato alle feste di compleanno degli amici o compagni di scuola. Il 39% delle famiglie con bambini o ragazzi con disabilità ha sperimentato l’impossibilità di partecipare a una gita scolastica negli ultimi due anni, dato che sale al 50% al Sud e Isole.

 

Sono alcuni dei risultati emersi dall’indagine condotta attraverso interviste a più di mille famiglie italiane, di cui la metà con figli con disabilità. L’indagine, ove possibile, ha posto quindi a confronto le evidenze provenienti dai due campioni: famiglie in cui è presente e famiglie in cui non è presente un bambino o ragazzo con disabilità. La rilevazione, in particolare, si è concentrata su alcuni ambiti di interesse emersi in seguito a focus group preliminari che hanno coinvolto operatori sociali, professionisti sanitari e familiari di bambini con disabilità: rete e percezione di aiuto, siblings, scuola, servizi socio-sanitari, tempo libero, lavoro e futuro dei figli.

 

ALCUNI RISULTATI

Rete e percezione di aiuto

Le famiglie con figli con disabilità dedicano significativamente molto tempo all’accudimento: oltre 8 ore nei giorni feriali e fino a 14 ore al giorno nel weekend, soprattutto quando il figlio ha meno di 6 anni. In particolare, risulta evidente una differenza di genere, con le madri dei figli con disabilità che risultano impegnate nella cura per 14 ore al giorno nei fine settimana (9 ore e mezza per i padri), contro le 12 ore delle madri di figli senza disabilità (8 ore e mezza per i padri). Si conferma l’elevato carico di cura, spesso invisibile, che incide sulla qualità della vita familiare.

Principali criticità – Le principali criticità che condizionano il benessere familiare indicate dai genitori sono la mancanza di tempo per sé (70% nel caso delle famiglie con bambini con disabilità), lo stress da accudimento (64% nello stesso campione) e le difficoltà nella conciliazione tra lavoro e vita privata (sostanzialmente sugli stessi valori nei due campioni, 57%-58%). Lo stress da accudimento dei figli risulta la voce più distante tra i due campioni (criticità indicata dal 64% delle famiglie con bambini con disabilità vs 41% nel caso delle famiglie che non hanno bambini con disabilità).

 

Siblings

Una parte dell’indagine è stata dedicata all’approfondimento del tema dei siblings, fratelli e sorelle di persone con disabilità. Rilevante il dato che riguarda la partecipazione a percorsi dedicati ai siblings: il 67% delle famiglie con bambini o ragazzi con disabilità ha dichiarato di non aver mai partecipato a queste iniziative (dato che sale al 78% al Centro Italia). Il 45% di questi ha motivato la risposta con il fatto di “non essere a conoscenza di questa possibilità” o con la “non disponibilità di percorsi nella zona in cui vive” (25%). L’86% di chi ha partecipato ai percorsi ha dichiarato di averlo ritenuto “molto utile” o “abbastanza utile” per il fratello o la sorella partecipante.

 

Scuola e partecipazione

L’indagine dedica una sezione specifica al mondo scolastico, con l’obiettivo di esplorare il ruolo della scuola nel favorire la partecipazione dei bambini con disabilità. Tra i genitori di figli con disabilità, il 71% valuta positivamente l’efficacia della scuola nel favorire lo sviluppo di una maggiore autonomia, rispetto all’85% dichiarato dai genitori di figli senza disabilità. Di contro, il 29% delle famiglie con bambini con disabilità ritiene che la scuola aiuti “poco” o “per nulla” il/la figlio/a a sviluppare una maggiore autonomia. Anche per quanto riguarda la capacità della scuola di incoraggiare la socializzazione, le risposte fornite dai genitori di figli con disabilità sono inferiori (74%) rispetto all’altro campione (88%).

Partecipazione alle gite scolastiche – Il 39% delle famiglie con bambini o ragazzi con disabilità ha sperimentato l’impossibilità di partecipare a una gita scolastica negli ultimi due anni. Questo dato, se si guarda al sotto-campione che risiede al Sud e Isole, sale a 50%, quindi un bambino su due. Le ragioni più frequenti per la rinuncia alla gita scolastica da parte dei bambini con disabilità sono la mancanza di personale dedicato (13%) o l’assenza di assistenza notturna nelle gite su più giorni (11%). Solo il 6% delle famiglie che hanno bambini con disabilità indica come fattore ostativo i motivi economici.

Impatto della presenza di bambini con disabilità a scuola – Secondo l’80% delle famiglie italiane, la presenza a scuola di bambini con disabilità favorisce nuove forme di apprendimento e migliora il clima in classe (75%). Tuttavia, per il 41% delle famiglie che non hanno bambini con disabilità, la presenza in classe di un bambino o una bambina con disabilità rallenta “molto” o “abbastanza” la didattica.

 

Servizi socio-sanitari

Il 45% delle famiglie che hanno bambini con disabilità dichiara di usufruire di servizi sanitari in ambito pubblico per i propri figli “quotidianamente” o “settimanalmente”, contro il 18% delle famiglie in cui non sono presenti bambini o bambine con disabilità. Il dato si conferma anche sul fronte dei servizi socio-assistenziali (42% per le famiglie con bambini con disabilità vs 12%).

Acquisto prestazioni sanitarie o riabilitative private – Più di 6 famiglie su 10 hanno dichiarato di aver acquistato prestazioni sanitarie o riabilitative private per il figlio o la figlia con disabilità nell’ultimo anno (dato doppio rispetto al 31% del campione senza disabilità). Tra questi il 14% ha dichiarato di aver speso tra 1.000 e 2.000 euro, mentre per il 16% la spesa è stata superiore ai 2.000 euro. Quest’ultimo dato è nettamente più alto se confrontato con il campione di famiglie che non hanno bambini con disabilità, in cui solo l’1% dichiara di aver speso oltre 2.000 euro nell’anno.

Motivazioni dell’acquisto di prestazioni private – Le famiglie si rivolgono al privato soprattutto perché garantisce tempi di attesa inferiori (38% per le famiglie che non hanno bambini con disabilità, 36% per le famiglie con bambini con disabilità), ma queste ultime acquistano prestazioni sanitarie o riabilitative private soprattutto per integrare quanto offerto dal Servizio Sanitario Nazionale (32% vs 16%) o perché il privato garantisce un maggior numero o una maggiore frequenza di prestazioni (31% vs 14%).

 

Tempo libero

Il 24% delle famiglie con bambini con disabilità dichiara che il figlio o la figlia non frequenta “mai” amici al di fuori della scuola, contro il 3% del campione di bambini che non hanno disabilità. Anche tra chi li frequenta, però, si rileva una differenza tra i due campioni, perché solo il 43% dei bambini con disabilità li incontra almeno una volta alla settimana contro il 76% del campione senza disabilità.

Inviti alle feste da parte di amici o compagni di scuola – Il 35% dei bambini o ragazzi con disabilità non viene “mai” o “raramente” invitato alle feste di compleanno degli amici o compagni di scuola, contro il 14% dei bambini senza disabilità. Il dato peggiora con l’avanzare dell’età dei bambini/ragazzi con disabilità: se nella fascia 0-5 anni la risposta “raramente” o “mai” è pari al 26%, nella fascia 6-18 anni sale al 38%.

Occasioni di svago e tempo libero – Alla domanda “Quanto spesso riesce a dedicarsi una serata libera o un altro momento di svago come adulto, senza bambini?”, il 18% delle famiglie in cui è presente un figlio con disabilità dichiara “mai”, contro il 14% dell’altro campione. In entrambi i campioni si rileva una differenza di genere: il 21% delle donne in entrambi i casi dichiara “mai”, contro il 14% dei padri di bambini con disabilità e il 6% dei padri di bambini che non hanno disabilità.

 

Lavoro e genitorialità

Essere genitori comporta spesso una riorganizzazione della vita lavorativa. Per le famiglie con figli con disabilità, questo impatto è ancora più evidente: il 48% ha dichiarato di aver richiesto la riduzione dell’orario di lavoro, contro il 31% del campione di famiglie con figli senza disabilità.

Avanzamenti di carriera e discriminazione – Il 28% dei genitori di bambini con disabilità dichiara che l’essere genitore ha condizionato “moltissimo” i propri avanzamenti di carriera (valore che si dimezza quando riferito all’altro campione), con un dato molto più alto per le madri (36%) rispetto ai padri (17%). Un rispondente su due del campione di genitori con figli con disabilità ha vissuto una esperienza di discriminazione sul luogo di lavoro, con il 19% che ha dichiarato di essersi sentito discriminato o penalizzato “moltissime volte”. Anche in questo caso il dato che riguarda le madri di figli con disabilità (22%) è ampiamente superiore a quello dei padri (15%).

Quali sono i motivi per cui i rispondenti non lavorano o non hanno mai lavorato? Per il 38%  dei genitori che hanno figli con disabilità (il 42% delle madri) “il carico familiare non permette di avere tempo per un lavoro”; questo valore è invece pari a meno di un terzo (12%) per i genitori di figli che non hanno disabilità.

 

Preoccupazione per il futuro dei figli

La sezione finale dell’intervista è stata dedicata al tema della preoccupazione per il futuro dei figli: più di un rispondente su due (54%) tra le famiglie in cui è presente un minore con disabilità si dichiara “molto preoccupato” rispetto al 35% riferito alle famiglie in cui non è presente un figlio con disabilità.

Le preoccupazioni maggiori per le famiglie in cui sono presenti minori con disabilità riguardano in primis la capacità dei figli di sopravvivere ai genitori, anche quando questi non ci saranno più (66%), voce che si ferma al 29% per il campione delle famiglie in cui non sono presenti minori con disabilità. A seguire, per i genitori di bambini con disabilità, si registrano le voci riferite alla salute (60%), alle relazioni amicali e sentimentali (52%) e all’indipendenza economica dai genitori (49%). Nell’altro campione invece prevalgono le preoccupazioni per il lavoro (57%), la salute (47%) e la violenza di genere (46%).

 

Sciopero generale, lunedì di passione: difficoltà per chi usa i mezzi pubblici

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Lunedì 22 settembre si preannuncia una giornata complicata,  è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore  indetto dall’Organizzazione Sindacale USB per tematiche politico – sociali.

Tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati possono scioperare per l’intera giornata. Difficoltà per chi utilizzerà i mezzi pubblici.

Dalle 21:00 di domenica 21 settembre fino alle 21:00 del giorno successivo è stato infatti proclamato uno sciopero nazionale che coinvolgerà il Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord.

Durante le 24 ore di agitazione, la circolazione ferroviaria potrà subire cancellazioni e modifiche.

Per quanto riguarda il servizio regionale di Trenitalia e Trenitalia Tper, saranno comunque garantite le fasce orarie di tutela previste nei giorni feriali: dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00.

Gli orari dei treni assicurati sono disponibili sull’orario ufficiale di Trenitalia e sui rispettivi siti: www.trenitalia.com, www.trenord.it e www.trenitaliatper.it.

Gtt: IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Torino scende in piazza per il popolo palestinese

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Oggi, a partire dalle 14.30, si è svolta a Torino una manifestazione in sostegno del popolo palestinese, organizzata dal comitato “Torino per Gaza”.

L’iniziativa ha voluto anche supportare l’operazione Global Sumud Flottila, le navi internazionali partite con l’obiettivo di portare aiuti concreti alla popolazione palestinese.
Secondo le stime degli organizzatori, alla manifestazione hanno partecipato circa 5.000 persone. Il corteo è partito da piazza Statuto e ha attraversato diverse vie del centro cittadino: corso Principe Oddone, corso Regina Margherita, piazza della Repubblica, con passaggio davanti al Comune di Torino e piazza Palazzo di Città, per proseguire lungo via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Bertola, via dell’Arsenale, corso Matteotti e via XX Settembre, fino a corso Vittorio Emanuele II e piazza Carlo Felice, di fronte alla stazione di Porta Nuova.
Nella fase conclusiva, il corteo ha attraversato il cuore della città lungo via Accademia Albertina e piazza Carlina, per terminare infine in via Po, con l’arrivo a piazza Vittorio Veneto.
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Valeria Rombolá 
Foto: Francesca Tertulliani

Tentato omicidio di Favria, quattro fermati

In seguito all’agguato avvenuto nella tarda serata di  giovedì 18 settembre a Favria, i carabinieri della compagnia di Ivrea, con il supporto dei colleghi di Torino, hanno arrestato P. C., 56 anni, G. C., 37, A. C., 31, e A. R., 42. I quattro sono accusati di tentato omicidio e possesso illegale di armi. Risiedono nei comuni di Rivarolo Canavese e Favria.

L’intervento tempestivo ha consentito ai militari dell’Arma, nel giro di poche ore, di individuare i presunti responsabili, immortalati da diverse telecamere di sorveglianza  durante l’assalto avvenuto in via Matteotti a Favria. La vittima, un uomo di 63 anni originario della provincia di Palermo, attualmente ricoverato alle Molinette in prognosi riservata, è stato colpito da tre proiettili mentre si trovava in compagnia del figlio 29enne, rimasto illeso.

Le indagini, condotte dai carabinieri di Rivarolo, Cuorgnè, dalla sezione radiomobile di Ivrea e dal reparto operativo del comando provinciale di Torino, proseguono per chiarire le ragioni e i retroscena dell’accaduto.

“La speranza è una radice” al Festival dell’Accoglienza di Torino

Proseguirà fino al 31 ottobre con un fitto programma di appuntamenti

Con il concerto inaugurale di giovedì 18 settembre, che ha visto protagonisti nove musicisti da tutto il mondo, ha preso ufficialmente il via la quinta edizione del Festival dell’Accoglienza, entrando nel vivo delle prime settimane della programmazione che terminerà il 31 ottobre prossimo. In questo arco temporale il Festival dell’Accoglienza proporrà oltre 100 eventi diffusi con più di 150 ospiti intorno al tema “La speranza è una radice”, per approfondire attraverso più voci i temi della comunità, della mobilità umana e della multiculturalità.
Organizzato dalla Pastorale Migranti della Diocesi di Torino e dall’Associazione Generazioni Migranti, il festival è un appuntamento aperto alla riflessione, un luogo di dialogo ed esperienze che propone al pubblico e al territorio un’occasione per comprendere le sfumature del verbo accogliere, inteso come scelta di costruzione, comunità, giustizia e fraternità.
fino al 30 settembre 2025, sono in programma più di venti appuntamenti, tra incontri, panel, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, eventi dentro e fuori la città, che coinvolgeranno ospiti di rilievo, tra i quali il Cardinale Matteo Maria Zuppi, l’attivista israeliana Irit Hakim e l’attivista palestinese Aisha Khatib, entrambe dell’associazione Combatants for Peace, l’autrice Paola Cereda, il giornalista Luca Attanasio, l’On. Sandra Zampa, in collegamento da remoto, il musicologo e divulgatore Giovanni Bietti e Alice Turra, responsabile del Centro Interculturale della Città di Torino. Numerosi gli appuntamenti aperti al pubblico, all’insegna dell’arte, della musica e dell’interculturalità, come lo spettacolo di danze folkloriche romene  a cura del Centro di cultura e tradizioni italo-romena e Ansanbul Folkloric Carpatica Torino, il festival dei cori interculturali a cura di BabeleBab, che invaderanno pacificamente la città, e i laboratori per ragazzi e adulti in occasione  della festa cinese della Luna, tra attività culinarie, giochi e osservazioni astronomiche, in collaborazione con l’associazione Zhisong e l’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Venerdì 19 settembre, alle ore 18, presso il Sermig, a cura del festival della Missione, si è parlato di conquistare la pace e organizzare la speranza. Come si costruisce la pace in tempo di guerra e come si organizza concretamente la speranza. Si è tenuto un dialogo tra il Cardinale Zuppi e Dario Fabbri, introdotto da Agostino Rigon e Lucia Capuzzi, moderato da Francesca Caferri.
Sabato 20 settembre, dalle ore 15, si terrà “Il tesoro degli avi”, flashmob di danze internazionali rumene. In piazza San Carlo, attraverso via Garibaldi con arrivo alle ore 17 in piazza Statuto, ci sarà una parata di costumi tradizionali romeni. Intervengono Cosmin Dumitrescu, Maurizio Marrone, Iulian Herciu, Anca Manole ed Elisabeta Cioata-Burduja.

Domenica 21 settembre, dalle ore 15 al teatro Gioiello, in via Colombo 31, si terrà lo spettacolo di chiusura e premiazione del festival di danze floklorche e romene “Il tesoro degli avi”. Un progetto finanziato dal Departamentul Pentru Romanii de Pretutindeni. Alle 16.30, a partire dal Santuario della Consolata di via Maria Adelaide 2, in collaborazione con Azione Cattolica Diocesana di Torino, si terrà il ‘Frassa-Tour’ sui passi di Pier Giorgio Frassati. Una visita guidata sui luoghi frequentati dal Santo per raccontare la sua figura e il suo messaggio d’accoglienza nella vita quotidiana. Accompagna il tour Giovanni Belingardi. Dalle 17 alle 19 l’appuntamento è con “C’era una volta un rifugio diffuso”, presentazione della ricerca e il progetto Rifugio Diffuso, pratiche e reti d’accoglienza della Pastorale Migranti in via Cottolengo 24 bis. In collaborazione con FIERI e Famiglie Accoglienti.

Sono previsti i saluti dell’Assessore al Welfare, Diritti e Pari Opportunità Jacopo Rosatelli e Sergio Durando. Intervengono i ricercatori Magda Bolzoni e Davide Donatiello. In collegamento l’On Sandra Zampa. Dalle ore 16 prenderà il via l’appuntamento “La città che si prende cura-viaggio nel distretto Barolo + rassegna Mondi di Musica” presso il Giardino della Magnolia di via Cottolengo 24 A. Sarà una visita alla scoperta della cittadella del welfare nel cuore di Torino con le guide di Associazione Migranti. Il progetto è a cura di Mariia Shatailo e Maria Teresa Stella. A seguire un doppio concerto alla fisarmonica con Antonio Zappavigna, che propone arie della tradizione  mediterranea e La Pleamar, quartetto che porta in scena i suoni e le tradizioni dell’America latina, con brani originali e perle della tradizione. Presenta Lea Palmulli.

Per informazioni dettagliate sui numerosi eventi che si svolgeranno fino al 31 ottobre, è possibile consultare il sito del Festival dell’Accoglienza https://festivalaccoglienzatorino.it

Mara Martellotta

Nella foto di Igino Macagno: Olivero, Zuppi, Fabbri

Cgil in piazza San Carlo per Gaza

Lavoratori di diversi settori – metalmeccanici edili, trasporti E commercio  – si fermano per quattro ore oggi venerdì 19 settembre. Lo sciopero, promosso dalla Cgil Piemonte, coinvolge Torino dove è in corso una manifestazione in piazza San Carlo e il resto della regione.

“La situazione in corso nella Striscia di Gaza, con l’occupazione portata avanti dal governo israeliano, rappresenta un fatto di gravità senza precedenti che denunciamo con forza – scrive in una nota  Cgil Piemonte  –. È tempo di agire”.


Il sindacato chiede  un impegno immediato da parte delle istituzioni italiane e internazionali: “Chiediamo con urgenza che il governo italiano, insieme agli altri governi e alle organizzazioni sovranazionali, intervenga per fermare quanto sta accadendo, fino alla convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite”.

Foto Francesco Valente IL TORINESE WEB TV

Raccolta differenziata, in autunno un nuovo sistema a Vanchiglia

Prosegue la trasformazione del servizio di raccolta differenziata a Torino: dopo il centro storico e il Lungo Po, nei prossimi mesi sarà coinvolto anche il territorio di Vanchiglia, portando a completamento la copertura di tutti i quartieri della città.

Il progetto è stato presentato  a consiglieri e cittadini del quartiere nel corso dei lavori della commissione Ecologia della circoscrizione 7  dall’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta e dai tecnici di Amiat.

L’area interessata è quella compresa tra corso Regina Margherita, corso San Maurizio e lungo Po Machiavelli e coinvolgerà quasi 10.000 utenze, fra domestiche e non domestiche.

La progettazione del sistema di raccolta è stata preceduta da una puntuale attività di rilievo che porterà alla definizione di soluzioni ad hoc per ottenere i migliori risultati di raccolta, e che vedranno la compresenza di contenitori stradali e la raccolta domiciliare per le diverse frazioni di rifiuti, proprio in virtù della particolare conformazione del territorio.

L’attuale sistema di raccolta stradale sarà infatti sostituito progressivamente, a partire dal mese di novembre, da una nuova modalità mista che prevede una raccolta tramite postazioni stradali di prossimità per plastica, vetro e metalli e una raccolta domiciliare porta a porta per carta, rifiuti organici e rifiuti non recuperabili, con attrezzature collocate all’interno delle pertinenze condominiali o dei cortili.

La progressiva attivazione del nuovo sistema si svilupperà in stretta correlazione con le attività di comunicazione: a partire da fine ottobre i cittadini e le attività commerciali presenti nella zona riceveranno, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, le prime informazioni in merito al nuovo servizio.

A seguire, gli addetti consegneranno gratuitamente a ogni utenza il kit per la raccolta domiciliare (biopattumiera e prima dotazione di sacchi per i rifiuti organici e sacchi per la raccolta della plastica) oltre al materiale informativo di supporto. In un secondo momento, in ogni edificio o condominio verranno collocati i nuovi contenitori preposti per la raccolta.

Infine, per ulteriori informazioni, approfondimenti e per consentire agli utenti non trovati e/o non identificati durante il passaggio degli addetti di ritirare lo starter kit, dal 24 ottobre al 20 dicembre 2025 e dal 9 al 24 gennaio 2026 sarà operativo un Punto informativo nella sala “Antico Macello del Po” in via Matteo Pescatore 7, aperto tutti i giovedì e i venerdì dalle 16.00 alle 20.00 e i sabati dalle 9.30 alle 13.00.

Per chiarimenti o ulteriori informazioni sul nuovo servizio è possibile consultare il sito www.amiat.it, seguire la pagina Facebook «Raccolta Differenziata Torino», scaricare la nuova app Iren Ambiente oppure contattare il Servizio di Customer Care Ambientale, chiamando il numero verde 800 017277 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00) o scrivendo a amiat@gruppoiren.it.

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