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Maltempo, allerta arancione e rossa in alcune zone del Piemonte

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi informano che la Sala operativa della Protezione civile della Regione è aperta da questo pomeriggio per monitorare con attenzione la situazione del maltempo previsto sul Piemonte e predisporre gli interventi eventualmente necessari.

ll bollettino emesso poco fa da Arpa Piemonte dispone per oggi allerta arancione:

per rischio idrogeologico e idraulico e valanghe sul Toce e sulle valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone e bassa Valsusa;

– per rischio idrogeologico e idraulico su alta Valsusa e sulle valli Chisone, Pellice e Po;

– per rischio idraulico su Valle Tanaro, pianura settentrionale, torinese e cuneese.

Per domani sarà allerta rossa sulle valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone e bassa Valsusa e ancora arancione su alta Valsusa, valli Chisone, Pellice, Po e Tanaro, pianura settentrionale, torinese e cuneese.

L’allerta è invece gialla sia per oggi che per domani sulle valli Varaita, Belbo, Bormida e Scrivia.

Secondo le previsioni, l’approfondimento di una saccatura atlantica sul Mediterraneo centro-occidentale continua a convogliare venti di scirocco in quota e orientali nei bassi strati sul Piemonte, mantenendo tempo perturbato. Dalla serata lo sviluppo di un profondo minimo tra la Corsica e il Mar Ligure determinerà un ulteriore peggioramento, con precipitazioni diffuse, localmente molto forti e a carattere di nubifragio, sulla fascia pedemontana alpina settentrionale e occidentale fino al mattino di domani. La quota delle nevicate si attesterà tra i 1800 e i 2000 m, localmente inferiore di 200-300 metri in corrispondenza dei rovesci più intensi.

Un’attenuazione dei fenomeni è attesa dal pomeriggio di domani, con il progressivo colmamento del minimo depressionario e il suo definitivo allontanamento nella giornata di venerdì, che riporterà condizioni più stabili e soleggiate.

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Maxi furto da 250mila euro di orologi e gioielli in appartamento: due arresti

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In data 15 aprile, la Polizia di Stato, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino a carico di due uomini, un italiano ed un romeno, gravemente indiziati di aver commesso, in questo capoluogo, nell’aprile 2024, un furto in abitazione, fruttato un bottino di circa 250.000 euro.

Segnatamente i due soggetti, in concorso con un altro indagato, amico della vittima, informati da quest’ultimo che la parte lesa era in possesso di numerosi gioielli custoditi all’interno della cassaforte della sua abitazione e che la stessa sarebbe stata assente per alcuni giorni in quanto fuori regione per trascorrere un periodo di ferie, si recavano all’indirizzo fornito dal complice e, dopo essersi arrampicati su un’impalcatura, tagliavano una serranda in acciaio e forzavano la porta finestra. Una volta dentro casa della vittima, gli stessi, seguendo le indicazioni fornite dal complice sull’ubicazione del mezzoforte, individuavano e sradicavano la cassaforte dal muro, impossessandosi di gioielli e orologi, per un valore di 250.000 euro circa.

Le tempestive investigazioni condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Torino permettevano in tempi celeri di identificare i responsabili del reato.

Il primo indagato veniva rintracciato presso la sua abitazione, sita in provincia di Torino, ove era già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in relazione ad altra attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile, che permetteva di accertare che lo stesso, in concorso con altri quattro individui, anch’essi identificati, si era reso responsabile di una rapina in abitazione commessa in questo capoluogo nell’ottobre 2023, mentre il secondo indagato veniva rintracciato presso la sua residenza sita in questo capoluogo, ove personale del medesimo Ufficio lo aveva collocato nel dicembre 2024 in regime di detenzione domiciliare, dovendo espiare una pena definitiva per il reato di furto aggravato.

Torino: condizioni meteo instabili, possibile riattivare il riscaldamento rispettando alcuni parametri

Alla luce della situazione meteorologica attesa almeno fino a venerdì 18 aprile, si ricorda che l’art. 4, comma 3, del D.P.R. n. 74 del 2013 (“Limiti di esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale”), stabilisce espressamente che – al di fuori dei periodi annuali previsti per l’accensione ordinaria degli impianti di riscaldamento (nel caso della zona climatica E, dal 15 ottobre al 15 aprile) – sul territorio comunale è possibile l’accensione in deroga degli impianti di riscaldamento fino ad un massimo di 7 ore giornaliere, tra le ore 5 e le ore 23.

L’accensione è naturalmente discrezionale con l’obbligo di non superare i 18 gradi  per gli edifici industriali, artigianali e assimilabili e i 20 gradi per tutti gli altri edifici.

TORINO CLICK

Beni confiscati alla mafia, aumentano i contributi regionali per il recupero

Cambiano definitivamente i criteri con cui si assegnano i contributi per il recupero dei beni confiscati alla mafia. Dopo il passaggio di ieri in Commissione, la delibera è stata approvata all’unanimità dall’Aula. Verranno ammesse ai bandi anche le unioni dei comuni e non solo le realtà singole. Aumenta fino al 70% il contributo della Regione per la spesa per gli interventi strutturali, fino a un massimo di 100 mila euro, soglia che sale fino al 90% per i comuni sotto i 5000 abitanti. La Regione potrà contribuire fino al 50% delle spese ammissibili per i progetti di recupero sociale, fino a massimo 30 mila euro. Anche in questo caso sale la soglia per i piccoli comuni, fino al 70%, ferma restando la cifra di 30 mila euro.
È stata prevista, inoltre, l’assegnazione del bene per finalità economiche. con il vincolo del reimpiego dei proventi per finalità sociali.
“Siamo molto soddisfatti del voto odierno – ha dichiarato Alessandra Binzoni (Fdi) – con questa decisione la Regione conferma l’impegno a contrastare in ogni modo la criminalità organizzata e a restituire alla società quanto indebitamente sottratto. I beni che ritornano alla collettività sono simbolo di rinascita sociale e territoriale”.
Per Gianna Pentenero (Pd) “questa delibera è un buon risultato, conseguito grazie al nostro lavoro, condiviso in commissione, e agli emendamenti del presidente della commissione Legalità, Domenico Rossi, che hanno recepito le richieste arrivate da Anci e Libera. Negativo lo stop ai nostri emendamenti in Aula che avrebbero ulteriormente aumentato l’efficacia del testo, in coerenza con quanto sta avvenendo a livello nazionale dove l’Agenzia sta già affidando i beni confiscati a enti del terzo settore”, ha aggiunto, riferendosi agli emendamenti che chiedevano l’ampliamento dei beneficiari agli enti del terzo settore e la revisione dei punteggi per la valutazione dei progetti.
“È fondamentale che la politica si dimostri unita e concorde, come accaduto oggi su questi temi e che i Comuni, in particolare quelli più piccoli, si vedano sostenuti nel loro impegno – è la posizione di Silvio Magliano (Lista Cirio) – un segnale di unità e di decisione per tutti gli enti locali e anche nei confronti di tutti i cittadini. Un passo importante che prelude a un secondo passo altrettanto significativo: destinare questi beni a Enti del Terzo Settore opportunamente selezionati”.
“Nei nostri territori viviamo in prima persona le difficoltà dei Comuni – ha dichiarato Annalisa Beccaria (Fi) – con questa delibera riaffermiamo il valore simbolico del riutilizzo dei beni confiscati. Appoggiamo convintamente queste modifiche che generano esperienze positive riconosciute dai cittadini e danno un segnale anche alle giovani generazioni. Essere utili in un locale che in passato è stato luogo di attività criminali è la dimostrazione di come la politica unita possa arrivare al risultato”.
Da Gianna Gancia (Lega) è arrivato “il ringraziamento per il lavoro molto importante svolto in commissione e oggi in Aula”.
“Siamo soddisfatte che tra le finalità prioritarie di utilizzo sia stata inserita anche la realizzazione di centri di riabilitazione e cura per persone tossicodipendenti – ha spiegato Alice Ravinale (Avs) – si tratta di strutture assolutamente necessarie per far fronte alle crescenti problematiche di utilizzo di sostanze stupefacenti con effetti devastanti, soprattutto tra le persone più giovani, che vanno affrontate con percorsi di sostegno e cura, di cui il Piemonte è stato avanguardia nei decenni passati, uscendo da una dinamica unicamente repressiva”.
L’assessore Maurizio Marrone ha infine ringraziato il Consiglio “per il clima di rispetto reciproco su questo passaggio. Al di là della sensibilità degli amministratori locali, spesso queste scelte impattano su bilanci già fragili e strutture amministrative ridotte. La nostra regione ha molti beni confiscati, ma la percentuale di riutilizzo resta bassa”.
Con associazioni ed enti locali ci siamo confrontati per capire come poter andare loro incontro, questa delibera è risultato importante che ci permetterà di aumentare il numero dei piccoli comuni che parteciperanno al bando”.

Alla scuola “Dante Alighieri” di Volpiano rubati 160 pc portatili degli studenti

Nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 aprile 2025 ignoti si sono introdotti nel plesso della Scuola Secondaria di I grado “Dante Alighieri” forzando una porta e gli armadi in cui erano custoditi 160 Pc portatili acquistati dalla scuola con i fondi del PNRR “Scuola 4.0”.
Un danno irreparabile lo definisce la Dirigente Scolastica, Dott.sa Stefania Prazzoli: “Hanno privato la nostra scuola di un sogno. Hanno spazzato via, in una sola notte, la Nostra scuola innovativa. Anni dedicati a progettare, costruire, ideare spazi per rendere la nostra scuola accogliente e innovativa sono stati annullati, buttati nel vuoto”.
La Dirigente non nasconde la propria amarezza: “Siamo affranti, delusi, amareggiati, arrabbiati. Ci sentiamo svuotati, violati, inermi. Chi ha compiuto questo gesto vile e barbaro ha deciso che la scuola dei nostri studenti, lo spazio in cui vivono la maggior parte del loro tempo e in cui costruiscono le loro relazioni e il loro futuro, non valga niente. Il danno subito non è solo materiale ed economico, ma umano. Ci hanno rubato la possibilità di lavorare al meglio, di costruire”.
Amareggiato anche il Sindaco, Giovanni Panichelli: “La scuola attraverso il pnrr ha investito centinaia di migliaia di euro in tecnologia per rinnovare la scuola e la didattica ed ora tutto è andato in fumo”.
La Dirigente, il Sindaco e l’assessore alla scuola annunciano già che saranno organizzati eventi dedicati a raccogliere fondi per sostenere la scuola volpianese in questo difficile momento, aperti a tutta la popolazione.

Sanità, dalla digitalizzazione alla sostenibilità: a Torino gli Stati generali degli ospedali

Il 28 e 29 maggio, all’Iveco Industrial Village, torna l’appuntamento con Grandi Ospedali 2025, confronto tra strutture ospedaliere pubbliche e private

 

 Dalla digitalizzazione e dall’innovazione nella sanità alla sostenibilità dei percorsi assistenziali, dai centri di eccellenza al rapporto tra gli ospedali, il territorio ed il contesto sociale. Il 28-29 maggio, all’Iveco Industrial Village di Torino, torna la 4º edizione dell’“Open Meeting Grandi Ospedali”.
Un importante appuntamento per il panorama sanitario italiano, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa al Collegio Carlo Alberto, alla quale hanno partecipato Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Thomas Schael, commissario dell’Aou Città della Salute e della Scienza di Torino, Paolo Petralia, direttore generale Asl 4 Liguria e coordinatore Community Ambassador della Sanità, Giuseppe Orzati, amministratore di Koncept Srl.
Si confronteranno i principali ospedali pubblici e privati, università, istituzioni e innovatori del settore. L’evento, organizzato da Koncept, è un laboratorio di idee e soluzioni per un sistema sanitario più integrato, equo e sostenibile.
Dopo il successo delle edizioni di Firenze, Roma e Napoli, questo quarto appuntamento punta ancora più in alto, coinvolgendo un numero crescente di attori e focalizzandosi sulle priorità della Regione Piemonte: medicina territoriale, tecnologie avanzate, ottimizzazione delle liste d’attesa.
Attraverso sessioni tematiche e laboratori mirati, l’Open Meeting 2025 si pone come catalizzatore di un cambiamento concreto e duraturo, in sinergia con progetti come il Parco della Salute di Torino. Un’occasione unica per costruire, insieme, la “Regione della Salute 2025” e tracciare la rotta verso un nuovo modello di sanità, centrato su innovazione, eccellenza e prossimità al cittadino.
“È con soddisfazione che ospiteremo in Piemonte la quarta edizione dell’Open Meeting del progetto Grandi Ospedali, dando la possibilità di mettere in collegamento e in condivisione le migliori pratiche nazionali e internazionali nel campo dell’innovazione e le eccellenze della sanità pubblica e privata. Un evento che farà a tappa a Torino e che, con la stretta collaborazione dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, potrà essere anche una finestra sulle esperienze della Mitteleuropa e del Mediterraneo e mettere a confronto in modo costruttivo le maggiori aziende ospedaliere italiane, istituzioni, università, rappresentanze di categoria, società scientifiche, imprese e altri stakeholder” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).
“La Città della Salute e della Scienza partner di questo importante evento Grandi Ospedali 2025 dimostra per l’ennesima volta quanto la nostra Azienda sia un esempio di eccellenza a livello italiano ed internazionale” afferma Thomas Schael (Commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino). “Tutto questo — sottolinea — grazie al grande lavoro di squadra dei nostri dipendenti e professionisti che ogni giorno permettono alla CDSS di essere protagonista della nostra sanità pubblica. Per noi un grande riconoscimento che a fine maggio ci vedrà protagonisti con rilevanti esponenti del mondo della sanità mitteleuropea, mediterranea e medio-orientale. Questo evento, che sarà un proficuo confronto di esperienze virtuose, per la CDSS non deve essere un punto di arrivo, ma un punto di partenza con uno sguardo lanciato alla sanità del futuro, che sarà caratterizzata da alta tecnologia, micrologistica e droni. Tutte componenti che saranno parte integrante del futuro Parco della Salute, della Scienza e dell’Innovazione.”
“La sempre maggior partecipazione ed il crescente interesse riscossi dalle tre edizioni passate del progetto Grandi Ospedali sono la premessa alla quarta edizione. La condivisione di esperienze ed idee tra management delle aziende sanitarie pubbliche e private, clinici e professionisti e mondo dell’industria consente quel percorso concreto di sviluppo di pensiero che muove anche motivazione al cambiamento aziendale e sviluppo di soluzioni innovative — commenta Paolo Petralia, Direttore Generale Asl 4 Liguria, Coordinatore Community Ambassador della Sanità — la comunità degli “Ambassador”, che promuove il progetto, sostiene proprio questa traiettoria di crescita culturale e di ricerca di idee innovative e sostenibili.”
“L’obiettivo del progetto Grandi Ospedali è quello di creare un ecosistema di condivisione nel settore sanitario, condividendo innovazioni strategiche e operative, promuovendo e sviluppando le eccellenze di cura e ricerca, dando visibilità alle migliori pratiche” — dice Giuseppe Orzati, Amministratore Koncept Srl.

Fondazione Crt, bilancio e nuovo Cda: lo scorso anno 80 milioni per il territorio

Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione CRT, riunitosi oggi sotto la guida della Presidente Anna Maria Poggi, ha approvato il bilancio consuntivo 2024. Il documento, predisposto dal Consiglio di Amministrazione, ha ricevuto il parere favorevole sia dal Collegio Sindacale sia dalla Società di Revisione.

Il bilancio si posiziona tra i migliori dell’ultimo quindicennio, registrando una crescita significativa nei principali indicatori economici.

Durante la seduta è stata anche formalizzata la nomina dei sei nuovi membri del Consiglio di Amministrazione: Claudio Albanese, Paola Casagrande, Roberta Ceretto, Enzo Pompilio D’Alicandro, Luca Settineri e Luisa Vuillermoz.

Il consuntivo evidenzia un avanzo di esercizio pari a 244,5 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto al 2023 (+102,9%). Il patrimonio netto raggiunge quota 2,69 miliardi di euro (+7,5%), mentre la posizione finanziaria netta si attesta a 708,4 milioni. Il fondo di stabilizzazione delle erogazioni, a garanzia della continuità degli interventi sul territorio, è stato ulteriormente potenziato, arrivando a 187,3 milioni di euro (+11%).

Nel corso del 2024, la Fondazione CRT ha destinato 79,4 milioni di euro a progetti e iniziative nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta, confermando il proprio ruolo centrale nello sviluppo sociale e culturale del territorio.

I risultati conseguiti rafforzano la solidità della Fondazione, che per l’attività 2025 potrà contare su 134 milioni di euro da destinare a interventi mirati e concreti, orientati al futuro della comunità.

“La Fondazione CRT continua a crescere grazie a una gestione responsabile degli investimenti, sempre orientata al sostegno del territorio e delle persone – afferma la Presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi –. È motivo di orgoglio approvare un bilancio che ci consente di avviare un piano di interventi strategici ancora più ampio, in un momento cruciale per il futuro delle nostre comunità. La Fondazione ha costruito una struttura solida e processi che oggi rappresentano uno standard di riferimento. Un percorso che ha visto il coinvolgimento del precedente Consiglio di amministrazione accompagnare una fase significativa della vita dell’ente. Con questa consapevolezza, e con un costante impegno verso il miglioramento e la valorizzazione delle risorse, proseguiremo nel corso dell’anno gli obiettivi avviati, sostenuti dal nuovo Consiglio di amministrazione, che rappresenta un ulteriore passo nel processo di crescita della Fondazione, espressione di un processo condiviso e con profili di alta competenza e qualità”.

Risultati finanziari in forte crescita

L’attività di gestione patrimoniale svolta nel 2024 – prevalentemente interna – ha prodotto risultati estremamente positivi, nettamente superiori rispetto agli esercizi precedenti.

Il totale dei proventi ordinari ha raggiunto il valore più elevato da oltre quindici anni, toccando i 310,3 milioni di euro (+86,3% rispetto ai 166,6 milioni del 2023). Questo traguardo è stato possibile grazie al significativo incremento del flusso cedolare derivante dalle principali partecipate – in particolare UniCredit – e ai risultati ottenuti attraverso la gestione diretta del portafoglio.

I dividendi incassati hanno registrato un aumento del 58,2%, passando da 138,9 milioni a 219,7 milioni di euro. Anche i proventi da interessi sono cresciuti (+38,1%), raggiungendo i 13,5 milioni di euro (erano 9,8 milioni nel 2023), grazie al contributo del flusso cedolare garantito dal portafoglio obbligazionario.

Il risultato dell’attività di negoziazione è salito da 17,5 a 74,5 milioni di euro, grazie sia alle strategie di valorizzazione e protezione messe in atto nella gestione diretta, sia alla presa di beneficio sulla partecipazione in Banco BPM.

Un ruolo importante è stato svolto anche dal contenimento dei costi operativi e dall’attenzione rivolta all’ottimizzazione dei benefici fiscali disponibili.

“È un privilegio far parte di una struttura che opera con grande coesione e impegno, capace di trasformare una solida gestione finanziaria in un impatto tangibile sul territorio – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT, Patrizia Polliotto –. La Fondazione CRT è una realtà che non si è mai fermata, sempre in ascolto del territorio e delle sue trasformazioni, pronta a intercettare bisogni emergenti e a offrire risposte tempestive, efficaci e inclusive. Questa capacità di adattamento, unita a una visione strategica e a un’azione concreta, ci rende particolarmente orgogliosi del lavoro svolto e ci dà ulteriore slancio nel proseguire il nostro impegno”.

Sostegno concreto al territorio

Nel 2024 la Fondazione ha ribadito il proprio impegno a favore delle comunità di Piemonte e Valle d’Aosta, con 72 milioni di euro stanziati per progetti locali, ai quali si aggiungono 7 milioni di euro destinati al Fondo Unico Nazionale per il volontariato e 0,5 milioni al Fondo ACRI. Le erogazioni hanno sostenuto oltre 1.300 interventi, rispondendo con efficacia alle necessità emergenti.

Le risorse sono state indirizzate a settori strategici per la crescita e il benessere del territorio: dalla valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico, agli interventi per il welfare e l’inclusione sociale, con particolare attenzione alle fasce vulnerabili. Ampio spazio è stato dato anche a iniziative educative per contrastare la povertà educativa, progetti di ricerca e innovazione, sviluppo sostenibile, tutela ambientale, nonché al supporto di enti pubblici e del terzo settore attraverso contributi mirati e cofinanziamenti.

Torino e Piemonte sotto la pioggia fino a Pasqua. Neve sulle Alpi

Le previsioni meteo a Torino e in Piemonte annunciano l’arrivo di una serie di perturbazioni che porteranno piogge e maltempo su gran parte della regione per diversi giorni. Secondo ARPA Piemonte, una saccatura nord-atlantica all’arco alpino occidentale porta  flussi umidi sulla regione, con conseguente aumento della nuvolosità e da ieri peggioramento più consistente, con piogge diffuse — deboli o moderate — particolarmente intense nel settore meridionale, accompagnate da un sensibile calo delle temperature massime. Oggi, lunedi, è atteso un nuovo fronte perturbato, con precipitazioni diffuse e quota neve tra i 1800 e i 2000 metri. I modelli previsionali indicano un probabile periodo di maltempo persistente che colpirà la regione per gran parte della prossima settimana, forse fino a ridosso della Pasqua. Le perturbazioni atlantiche potrebbero portare piogge abbondanti e nevicate significative sulle Alpi, soprattutto a quote elevate.

“Emergenza dolci pasquali”: manca un pasticcere su 3 e lievitano i costi per le materie prime

 Dolci pasquali, l’offerta di qualità di 3.700 imprese piemontesi. Il 37,3% di pasticceri e panettieri è difficile da reperire.

In Italia sono interessate dai consumi dei dolci pasquali oltre 53 mila pasticcerie e imprese del settore dolciario, un perimetro settoriale che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria, caratterizzato da un’alta vocazione artigianale: sono oltre 37 mila le imprese artigiane, che rappresentano il 70,3% delle imprese totali del settore. Nel 2024 a livello nazionale le imprese per le professioni di pasticcieri, gelatai, conservieri artigianali, panettieri e pastai artigianali salgono a 29.910, in aumento del 22,0% rispetto all’anno precedente; di pari passo aumenta anche la carenza di lavoratori specializzati: 17.550 entrate risultano di difficile reperimento, pari al 58,7% (dato nazionale).

L’aumento dei prezzi. Se nel primo bimestre del 2025 il valore delle vendite al dettaglio di beni alimentari è salito dell’1% su base annua, i costi delle materie prime sono tutti ritoccati al rialzo, in particolare burro e cacao. Le quotazioni delle materie prime sui mercati internazionali registrano forti turbolenze per il prezzo del cacao che nei primi tre mesi del 2025, valutato in dollari USA, sale del 68,3% su base annua, oltre che per quelli del caffè (+88,5%) e dell’olio di palma (+74,0%). I rialzi sui mercati internazionali si ribaltano sui prezzi alla produzione: a febbraio 2024 si segnala una crescita più marcata per lavorazione di tè e caffè (+15,4% su base annua), produzione di cacao, cioccolato e dolciumi (+13,7%), lavorazione e conservazione di carne di pollame (+13,3%) e produzione di formaggi (+6,9%).

Sul fronte dei prezzi al consumo, a febbraio 2025 si registrano rincari significativi per le materie prime dei dolci di Pasqua, in particolare per il burro (+19,2%), caffè (+18,3%), cacao e cioccolato in polvere (+15,4%) e il cioccolato (+9,7%). Inoltre, presentano un accentuato dinamismo i prezzi di frutti a bacca (+7,0%), pesche e nettarine (+6,7%) e altri agrumi (+6,3%). In particolare, nella preparazione dei prodotti da forno pesa il rincaro del costo dell’energia: a marzo 2025 i prezzi retail di energia elettrica e gas salgono del 10,4% rispetto ad un anno prima.

“I dolci artigianali di Pasqua – commenta Alessandro Del Trotti, Presidente del settore dolciario di Confartigianato Imprese Piemonte rivestono un’importanza fondamentale nelle tradizioni culinarie di questa festività. Realizzati con cura e maestria artigianale, non sono solo piaceri per il palato, ma anche simboli di condivisione e di legame familiare. La preparazione di queste specialità richiede tempo, dedizione e abilità, tramandate spesso da generazioni. Oggi la tecnologia sta aiutando a sopperire alla mancanza di personale, le attività in difficoltà, però, rimangono una parte consistente del nostro comparto; il rischio per gli artigiani, a fronte di questa mancanza di forza lavoro, è che si guardi ai semilavorati o addirittura ai prodotti surgelati finiti, per garantire il prodotto. Una deriva che gli artigiani del settore dolciario stanno cercando in tutti i modi di scongiurare. Sui consumi, invece, potrebbe impattare l’impennata dei prezzi delle materie prime che, per la maggior parte, viene assorbita dai produttori artigiani.”

 

“Stiamo vivendo un momento di grande confusione – conclude  Del Trotti. È necessario trovare con celerità soluzioni all’innalzamento incontrollato dei costi delle materie prime, altrimenti vedremo la chiusura di molte imprese che, oltre a sostenere il nostro tessuto sociale, contribuiscono a fare grande il nostro Made in Italy.”

“Il settore dolciario artigianale del Piemonte vale migliaia di posti di lavoro, muove l’economia locale e genera valore aggiunto sul territorio – aggiunge Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte l’artigiano crea la qualità che fa la differenza sul mercato, per questo è fondamentale continuare a mantenere il rapporto di fiducia e valori condivisi che legano da sempre l’artigiano al consumatore. Chi sceglie un prodotto artigianale sceglie di portare in tavola una storia, quella di un’azienda e dei suoi lavoratori, dobbiamo lavorare per mantenere questa relazione, potenziare il dialogo con le scuole e non stancarci mai di comunicare il grande valore del nostro lavoro per l’economia del territorio.”

Torna il Festival del verde urbano e della natura in città

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III edizione

5-25 maggio 2025

 

www.festivalverde.it 

Il direttore del Festival Giustino Ballato

Il Festival del Verde, primo format di eventi diffusi e aperture straordinarie dedicato al verde urbano, torna nel 2025 coinvolgendo oltre 80 location tra Torino e l’area metropolitana. L’edizione di quest’anno, intitolata “Il futuro con le piante”, propone un racconto divulgativo e accessibile delle trasformazioni del verde pubblico, tra opere finanziate dal PNRR e nuovi piani regolatori per adattarsi al cambiamento climatico.

Alla rete di comuni partecipanti si aggiungono Chieri e Rivoli, che si uniscono a Torino, Collegno, Cuneo, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese e Settimo Torinese.

Promosso da FLOR, Orticola del Piemonte con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, il Festival 2025 gode anche del patrocinio dell’Università degli Studi di Torino.

«Il Festival si conferma come il principale appuntamento con il verde urbano di Torino e area metropolitana – spiega Giustino Ballato, fondatore di FLOR e co-ideatore del Festival – Crescono i comuni che aderiscono al progetto così come l’interesse di realtà che operano in questo settore a diversi livelli, dai musei alle università fino alle grandi aziende private».

«L’edizione di quest’anno – aggiunge Fabio Marzano co-ideatore del Festival – offre sia una nuova serie di aperture straordinarie e di percorsi nel verde finora inediti al pubblico sia l’opportunità di scoprire con occhi diversi parchi e giardini che conosciamo molto bene».

«Il Festival del Verde rappresenta un’occasione preziosa per promuovere la cultura del verde urbano in tutte le sue declinazioni, attraverso un approccio divulgativo e accessibile a tutti – commenta Francesco Tresso, assessore al Verde della Città di Torino – Il ricco programma di appuntamenti curato dalla Città coinvolge tutti i quartieri, valorizzando il verde come elemento centrale della qualità urbana. Tra le proposte, segnalo in particolare le visite ai cantieri dei parchi Rignon, Tesoriera e Valentino — giardini storici oggetto di importanti interventi di riqualificazione finanziati dal PNRR — e l’apertura straordinaria del Vivaio Regio Parco, luogo solitamente non accessibile al pubblico e al centro di un progetto di valorizzazione e rifunzionalizzazione a forte valenza sociale».

«Prendersi cura delle piante e dei fiori è molto importante perché, sebbene possano sembrare inanimate, in realtà hanno una loro modalità di esprimersi, di ascoltare, di respirare – dichiara Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative della Città di Torino – Ogni foglia, tronco e arbusto ha le sue caratteristiche e i suoi meccanismi e in questo quadro il Festival del Verde costituisce un’occasione unica per immergersi e farsi avvolgere dalla natura in tutte le sue sfaccettature. La Città ha quindi scelto con gioia di continuare a coinvolgere bambine e bambini nella manifestazione, anche e soprattutto per contribuire ad instaurare fin da subito un legame forte con tutto ciò che li circonda».

Il Festival è supportato da un Comitato Scientifico composto da accademici e professionisti di rilievo provenienti da università e istituzioni locali, tra cui l’Università di Torino e il Politecnico di Torino, a garanzia della qualità e dell’approfondimento scientifico delle proposte.

Il programma dell’edizione 2025

Rispetto alle prime due edizioni, Il Festival del Verde di Torino e area metropolitana passa da una a tre settimane con nuove collaborazioni a partire dal Salone del Libro OFF e Museo Lavazza.

La terza edizione prende il via con il ‘Festival del Verde Edu’: la settimana dal 5 all’11 maggio, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche educative della Città di Torino, sarà interamente dedicata ad attività̀ laboratoriali ed eventi divulgativi per avvicinare i più piccoli al mondo del verde cittadino. Gli appuntamenti si svolgeranno sia all’interno di orti e giardini scolastici di Torino e dell’area metropolitana che negli spazi delle associazioni e dei musei civici, tra cui il Museo A come Ambiente, il Museo Regionale di Scienze Naturali, la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Castello di Miradolo – Fondazione Cosso e il MAO – Museo di Arte Orientale. La settimana dedicata all’educazione termina il 10 maggio con una festa finale che si terrà nella Piazza Verde di Nuvola Lavazza, in collaborazione con il Museo Lavazza, dove saranno proposti laboratori e visite gratuiti.

Dall’11 al 25 maggio il Festival del Verde, in collaborazione con l’Assessorato al Verde Pubblico della Città di Torino,offre una serie di visite guidate straordinarie ai cantieri di rigenerazione del verde in tre parchi storici cittadini: Valentino, Parco Rignon e Tesoriera mentre domenica 11 maggio sarà possibile partecipare a una visita guidata unica nel suo genere al Vivaio Regio Parco, un luogo chiuso al pubblico ma che custodisce la “memoria del verde” della città di Torino e oggi è al centro di un progetto di valorizzazione. Venerdì 16 maggio alle 15.30 alla Traversa Michelotti – sponda destra – ponte della Gran Madre sarà possibile riscoprire il legame profondo tra il verde e il blu di Torino con i ricercatori di Alpstream con i quali si osserveranno da vicino gli indicatori di qualità che ci raccontano la vita del fiume.

Un viaggio inedito all’interno di 14 tra parchi e giardini della città è poi offerto da Torino Spazio Pubblico, un progetto di cittadinanza attiva promosso dalla Città di Torino a cui, dal 2013 a oggi, hanno aderito quasi 3.000 volontari per prendersi cura del verde urbano e non solo. Sarà possibile unirsi ai volontari del servizio in tutto il verde cittadino: dai giardini di Barriera di Milano e Mirafiori fino alla collina e al centro storico. Il 20 maggio ai Giardini Cavour, in collaborazione con la Circoscrizione 1 e con il progetto di Cittadinanza Attiva di via Calandra, per l’iniziativa itinerante Verde in movimento ci sarà un intervento sul perché il verde in città” di Paola Bonfante, biologa vegetale, docente emerito dell’Università degli Studi di Torino e Accademica dei Lincei.

Domenica 25 maggio, inoltre, in collaborazione con AFC Torino S.p.A. (Servizi cimiteriali della Città di Torino) sarà possibile partecipare a una visita guidata, tenuta da esperti dell’Università di Torino e dell’IPLA, al verde cimiteriale del Cimitero monumentale di Torino che ospita alberi secolari e una biodiversità vegetale ancora da scoprire. L’iniziativa rientra anche nella Week of Discovering European Cemeteries, la settimana dedicata alla scoperta dei cimiteri europei.

Sempre in ambito di trasformazioni urbane, all’interno del Festival del Verde, sarà presentata un’anteprima del Piano del Verde e del Blu elaborato dalla Città di Settimo Torinese, uno strumento innovativo di gestione paesaggistica dell’ecosistema urbano.

Dal 9 al 20 maggio il Festival organizza anche la rassegna “Pagine Verdi”, una serie di appuntamenti con libri e autori che parlano di piante e natura che saranno proposti anche per il palinsesto del Salone del Libro OFF. Presentazioni di libri, silent reading, book-nic nella natura saranno occasioni per scoprire racconti inediti sul verde urbano, alberi monumentali, piante acquatiche e del prezioso plancton. Tra gli autori presenti ci saranno Tiziano Fratus, Danilo Zagaria, Silvia Fogliato, Giorgia Bollati, Marta Ferrero, Carla Subrizi, Michele Cerruti. Pagine verdi può contare su una serie di location esclusive, tra le altre, come l’Accademia di Agricoltura di Torino, il PAV – Parco di arte vivente, The Heat Garden, la sede dell’Associazione marinai d’Italia sul Po e il vivaio di Torino Spazio Pubblico Laboratorio Verde. Alla rassegna partecipano anche le biblioteche civiche dei comuni di San Mauro Torinese e di Rivalta di Torino.

Il Festival prosegue con un ampio calendario di talk, visite e laboratori all’insegna del verde. Confermata l’apertura straordinaria dell’Orto botanico dell’Università degli Studi di Torino che dal 20 al 23 maggio offre visite libere. Il pubblico avrà in particolare l’opportunità di provare l’esperienza del Forest Bathing sia al Parco Leopardi a Torino organizzato da Forestamente che nel suggestivo Parco di Villa Melano a Rivoli, organizzato dalla Città di Rivoli e Turismo Ovest che domenica 18 maggio propone anche una passeggiata sulla Collina Morenica, uno degli habitat naturalistici più prossimi alle aree urbane, con guida e degustazione in cascina. Partecipa per la prima volta al Festival del Verde anche il Parco Sonoro di Pecetto, un progetto di parco diffuso che nel week-end del 17-18 maggio offre un itinerario alla scoperta dei ciliegi e delle piante storiche di Pecetto. Un viaggio dove storia, botanica e musica si incontrano. Grazie a speciali cuffie immersive, al termine del percorso, i partecipanti potranno ascoltare una composizione sonora unica: il concerto dei ciliegi di Pecetto dal vivo. Agricoltura al centro anche a Pino Torinese che domenica 25 maggionella cornice verde di Valle Ceppi propone la manifestazione “Dalla Collina alla Tavola” con un’esposizione dei produttori agricoli del territorio e cena a base di prodotti locali.

Inoltre, dopo i risultati ottenuti nell’edizione precedente, il Festival ripropone anche quest’anno il concorso di progettazione ampliandolo a “1 metro quadrato di giardino x 10” rivolto a progettisti, designer del verde e appassionati del mondo vegetale. L’obiettivo del concorso, coordinato dal Comune di San Mauro Torinese, è offrire nuovi spunti per la progettazione di aree verdi che, senza rinunciare all’estetica, siano resilienti e adattabili alle condizioni imposte dai cambiamenti climatici. I progetti vincitori saranno presentati il 9 maggio e verranno poi realizzati in forma permanente o temporanea nei comuni aderenti, a seconda delle volontà delle amministrazioni.

Per tutta la durata del Festival, sotto i portici di via Po e di piazza Vittorio Veneto, si potrà inoltre ammirare Germogli, una street exposition di illustrazioni realizzate in collaborazione con IED Torino che esplorano come il linguaggio visivo possa interpretare e raccontare il verde, celebrandone l’evoluzione e l’adattamento, l’interazione e lo scambio. Le immagini esposte propongono una visione futuristica della natura e sono state create dagli studenti del corso triennale di Illustrazione nell’ambito di un workshop con l’artista Elisa Talentino.

 

VERDE SVELATO

Tra gli appuntamenti più esclusivi dell’edizione 2025 ritornano i circuiti di Verde Svelato in programma durante i tre fine settimana del Festival. Un ciclo di aperture straordinarie di giardini e cortili privati nel centro della città e aree limitrofe che consente ai cittadini di scoprire la bellezza e la storia del verde “segreto” in città. Tra gli appuntamenti più affascinanti ci sono la visita gratuita al Vivaio Comunale (Str. alla Manifattura Tabacchi, 32), che riapre in occasione del Festival del Verde dopo un lungo periodo di chiusura, oltre a location private quali Casa Luzi, Casa Biscaretti e progetti innovativi come il Ranch urbano e la Casetta tra gli alberi.

La programmazione di Verde Svelato prevede tre eventi differenziati: si parte con Torino (10-11 maggio), si prosegue con Cuneo (17-18 maggio) e infine si chiude con Moncalieri (25 maggio).

 

FLOR

Chiude il Festival del Verde, come da tradizione, l’appuntamento con FLOR in programma dal 23 al 25 maggio presso i Giardini dei Musei Reali di Torino. Accanto alla mostra mercato con vivaisti, artigiani e agricoltori provenienti da tutta Italia, l’edizione 2025 di FLOR sarà arricchita da un’ampia e variegata proposta espositiva per raccontare il mondo dei fiori e delle piante attraverso l’arte e la creatività: dalla collezione “Citrus”, dedicata agli agrumi ripercorrendo il collezionismo di queste piante cominciato da Caterina de’ Medici, alla mostra “Erbario”, un manuale di flora selvatica urbana realizzato dagli studenti del 2° anno del corso di Illustrazione di IED Torino. E, ancora, la mostra “Perversioni Vegetali”, un’installazione in collaborazione con il Festival Posizioni per raccontare come si amano le piante, un vero e proprio inno ai valori della diversità.

In occasione di FLOR, inoltre, Orticola del Piemonte contribuirà in modo concreto al restauro del gruppo scultoreo della Fontana dei Tritoni nel Giardino di Levante, splendida opera dello scultore Simone Martinez, posizionata al centro del bacino nel 1757. Inoltre, in base alla testimonianza storica della presenza di ninfee nella vasca sin dal tardo Ottocento, in collaborazione con il vivaio Piante d’Acqua, Orticola reinserirà nella fontana 18 varietà di antiche ninfee, ibridate dal celebre vivaio francese Latour-Marliac tra fine Ottocento e inizio Novecento, che Claude Monet acquistò per i giardini di Giverny e riprodusse nei suoi celeberrimi dipinti. Un modo per restituire alla comunità un piccolo tesoro e rendere ancora più affascinanti i Giardini Reali che ospiteranno la manifestazione.

Foto edizione 2024 © Antonio Pio Roseti 

Tutta la programmazione del Festival del Verde è consultabile al sito www.festivalverde.it