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Dopo lo stop al blocco degli Euro 5 la Regione mette in campo nuove misure contro le emissioni inquinanti

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Cirio: «Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l’intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte»

Il decreto approvato  dal Consiglio dei ministri impegna le Regioni del bacino padano – Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto – ad aggiornare i propri piani per la qualità dell’aria permettendo di valorizzare le tante misure ambientali messe in campo nel biennio 2021-2023 alternative al blocco dei veicoli. Ne consegue che le auto e i mezzi diesel Euro 5 potranno continuare a circolare in Piemonte, cosi come nelle altre Regioni del bacino padano, fino all’autunno 2025.

«Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all’intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l’intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del governo che è prontamente intervenuto, con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte.
Questo risultato – prosegue il presidente – è il frutto del lungo e complesso lavoro, fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente, dai tecnici della direzione regionale e Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni – grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr – in particolare quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute – conclude – Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto di misure per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti».

L’assessore all’ambiente Matteo Marnati illustra i provvedimenti già messi in campo per ridurre le emissioni inquinanti e anticipa alcune misure che saranno messe in campo nelle prossime settimane. «Abbiamo già rottamato 704 autobus del trasporto pubblico con nuovi mezzi a basse emissioni e altri 749 saranno sostituiti entro il 2024 – spiega l’assessore Marnati – e abbiamo prorogato gli incentivi regionali per la sostituzione di stufe e impianti di riscaldamento inquinanti su cui abbiamo investito complessivamente 9 milioni di euro. A questo si aggiungono gli interventi del superbonus 110 per cento che contribuiscono alla riduzione delle emissioni generate dagli edifici. Ora, come richiesto dal governo, siamo pronti per rivedere il piano tutela dell’aria del 2019 – conclude l’assessore – per integrarlo con misure alternative e più efficaci al blocco dei diesel Euro 5».

Tre minori condannati per la bici lanciata dai Murazzi

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Il tribunale dei minori di Torino ha condannato per tentato omicidio i tre ragazzi che lo scorso 21 gennaio gettarono una bici dai Murazzi, colpendo alla testa lo studente universitario Mauro Glorioso. Queste le condanne: 9 anni e 9 mesi, 9 anni e 4 mesi e 6 anni e 8 mesi. Erano stati chiesti dalla procura 13 anni per il 17enne, per lui la condanna più alta, e 9 anni per il 15enne e la ragazza, che ha ottenuto  la condanna più leggera. La difesa aveva chiesto la messa in prova per i giovani. Le motivazioni saranno note tra 90 giorni.

(Foto Fabio Liguori)

Il Governo cancella il blocco dei Diesel Euro 5 in Piemonte

È stato il ministro delle Imprese e del Made in Italy a dare la notizia ieri in un question time in Parlamento: in Piemonte non scatterà il blocco della circolazione per i diesel Euro 5 previsto per il 15 settembre.

“La prossima settimana si potra’evitare il blocco” (con un decreto, ndr) ha detto Adolfo Urso –  anche se il Governo è fermo nell’impegno di tutelare l’ambiente, dato che tanti risultati significativi sono stati raggiunti grazie alle misure in vigore. È nostra intenzione aumentare gli incentivi per consentire ai possessori di auto Euro 0, 1, 2 e 3 di migliorare il parco auto circolante”, ha detto il ministro.

Le Regioni si incontrano a Torino

L’Italia delle Regioni”

Al via la II edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome: ponte per il futuro infrastrutturale del Paese

Torino, 30 settembre – 3 ottobre

Dopo il successo dello scorso anno a Milano, torna in veste rinnovata “L’Italia delle Regioni”, il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che animerà Torino dal 30 settembre al 3 ottobre. Quest’anno la manifestazione si dipanerà da Piazza Castello, che nel fine settimana si trasformerà in un “Villaggio delle Regioni”, all’insegna delle eccellenze territoriali, ai luoghi simboli della Storia d’Italia. Dal sontuoso Palazzo Reale al Teatro Carignano, che ospiteranno, lunedì e martedì, due giornate di incontri istituzionali di grande caratura passando per l’Archivio di Stato dove si terranno i tavoli tematici con Presidenti e assessori regionali e stakeholder. Tema centrale della kermesse sarà quello delle infrastrutture, materiali e immateriali, e le proposte delle regioni per l’ammodernamento del Paese. Protagonisti saranno i giovani con le loro proposte sui temi chiave del Festival che vanno dalle grandi opere infrastrutturali agli interventi di valorizzazione e sviluppo del territorio. Una vetrina speciale sarà dedicata al metaverso per offrire ai visitatori uno sguardo interattivo e inclusivo sulle specificità territoriali. L’edizione 2023, nella giornata conclusiva, celebrerà con orgoglio i 40 anni della Conferenza Stato – Regioni con una seduta storica all’interno del Parlamentino Subalpino, che riapre le porte dopo oltre un secolo.

Sarà un Festival delle Regioni ad ampio respiro, innovato e aperto, che analizzerà e lavorerà sulle prospettive del nostro Paese – dichiara Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni -. Intendiamo fornire delle proposte concrete nel segno riformatore del documento finale della prima edizione di Milano. Puntiamo la bussola su infrastrutture e grandi eventi, che portino sviluppo e difendano il territorio. Accettiamo quindi la sfida del Pnrr, dall’assistenza territoriale all’attrazione di talenti e investimenti. Anche sull’internazionalizzazione dobbiamo mettere in gioco la nostra capacità di fare sistema Paese, di essere al centro di vetrine mondiali, di studiare e applicare strategie istituzionali comuni su eventi e manifestazioni di interesse internazionale. Dobbiamo sfruttare insieme tutte le possibili opportunità di crescita e sviluppo, dando risposte ai problemi dei cittadini, ascoltando esperti e i suggerimenti delle imprese.  Le Regioni vogliono essere dei motori del cambiamento, che favoriscano la realizzazione di progetti, programmi e grandi eventi nel nostro Paese”.

Per la prima volta nella storia del Piemonte tutti i presidenti di Regione saranno a Torino e questo è un risultato importante nel rispetto della storia di una terra in cui è nata l’Italia e del lavoro che come governo regionale stiamo facendo perché il Piemonte continui ad essere centrale nelle dinamiche politiche nazionali” ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Il programma de “L’Italia delle Regioni”

https://bit.ly/3Ep4DNR

Dal 30 settembre al 3 ottobre la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dà appuntamento a Torino per la II edizione de “L’Italia delle Regioni”. L’evento annuale nazionale, quest’anno organizzato in collaborazione con Regione Piemonte, rappresenta un’importante occasione per avviare, all’interno di una cornice di alta caratura istituzionale, un confronto con gli interlocutori di riferimento, pubblici e privati. L’obiettivo è quello di elaborare e costruire proposte utili a potenziare il ruolo, l’identità e le diverse specificità delle venti Regioni e delle due Province autonome che compongono l’Italia.

Il fil rouge della seconda edizione sarà il tema delle infrastrutture nelle sue diverse articolazioni: dalla mobilità alla logistica, dall’energia all’ambiente, dalla sanità all’innovazione, dalle reti della conoscenza a quelle della ricerca. Il festival si propone come veicolo di dialogo e collaborazione tra regioni e province autonome per dare vita ad una piattaforma di posizionamento strategico rispetto alle politiche del prossimo futuro. L’appuntamento di Torino sarà̀ l’occasione in cui la Conferenza delle Regioni, accanto al Governo, condividerà la messa a terra di moderne ed innovative soluzioni per favorire lo sviluppo del Paese, sfruttando anche la fondamentale leva dei fondi del PNRR e della Programmazione europea. Altro focus importante sarà̀ quello dedicato ai grandi eventi in programma per i prossimi anni e al ruolo che i territori giocheranno in questa cruciale sfida.

Tra le novità dell’edizione 2023 c’è il “Villaggio delle Regioni”: sabato 30 settembre, domenica 1 e lunedì 2 ottobre, Piazza Castello sarà allestita con stand promozionali disposti in modo da evocare la forma geografica dell’Italia. Ciascuna Regione e Provincia autonoma avrà l’occasione di offrire ai visitatori la possibilità di conoscere le eccellenze locali tramite piccole degustazioni, incontri informativi e presentazioni tematiche con la finalità divulgativa del ruolo e delle competenze delle regioni. Si darà vita ad un ricco palinsesto di incontri e workshop, che vedrà la partecipazione attiva di tutti i presidenti, pensato per avvicinare il mondo istituzionale ai cittadini. La Conferenza si avvarrà della collaborazione del Ministero dello sport per le attività legate all’avviamento sportivo in età evolutiva e della Federazione nazionale degli infermieri (FNOPI) per quanto concerne i temi sanitari.

All’interno del villaggio ci sarà un’area dedicata al metaverso, una porta virtuale sul futuro delle regioni. Questo approccio innovativo incrocia il passato e il futuro, permettendo ai visitatori, tramite l’utilizzo di visori VR, di immergersi nell’esplorazione virtuale delle ricchezze storiche, artistiche e paesaggistiche dei diversi territori italiani. L’iniziativa mira a stimolare la consapevolezza del lavoro che le regioni italiane stanno portando avanti nel campo dell’innovazione digitale ma rappresenta anche un’occasione di discussione su come la tecnologia possa giocare un ruolo cruciale nello sviluppo infrastrutturale nazionale.

La sera del 30 settembre, inoltre, è in programma all’Auditorium Rai uno spettacolo di benvenuto, organizzato dalla Regione Piemonte, che coinvolgerà, in una serie di esibizioni, gruppi di cultura popolare provenienti dalle varie regioni italiane.

Lunedì 2 ottobre il festival si sposterà su un piano prettamente istituzionale dando il via, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ad una due giorni di lavoro e confronto che vedrà coinvolti il Governo, i Presidenti e gli Assessori regionali, gli stakeholders di rilevanza nazionale e internazionale. In questa cornice verrà presentato il primo Rapporto IPSOS “L’Italia delle Regioni: rapporto sullo stato del Paese e la sua percezione” in termini di infrastrutture, sviluppo e prospettive future. Il documento fornirà una visione dettagliata dei progressi compiuti per comprendere le sfide e le opportunità che il Paese dovrà saper cogliere da qui in avanti.

Sono previste quattro tavole rotonde dedicate ai temi delle grandi infrastrutture, le manifestazioni internazionali, il ruolo delle Regioni per lo sviluppo economico, il Pnrr e il welfare che vedranno confrontarsi il Governo e i presidenti di regione. Inoltre, anche quest’anno, si riuniranno cinque tavoli di lavoro dove, a partire dai risultati del rapporto Ipsos, i Ministri, le istituzioni regionali e i rappresentanti del mondo pubblico e privato si confronteranno su questioni cruciali quali lo sviluppo sostenibile, la tutela del territorio, il sostegno alle persone, l’attrazione dei talenti e l’internazionalizzazione delle imprese. L’obiettivo è sintetizzare una visione condivisa che possa essere raccolta dalla Conferenza delle Regioni per il futuro confronto con il Governo e il Parlamento.

Co-protagonisti dei tavoli di lavoro saranno cinque giovani under 30 selezionati attraverso la call for ideas “I Giovani costruiscono il futuro delle Regioni” che la Conferenza ha voluto fortemente per ascoltare la voce delle giovani generazioni sui temi di rilevanza regionale.  Il concorso, dedicato ai ragazzi e le ragazze tra i 18 e i 28 anni, resterà aperto fino al 15 settembre: per partecipare al bando è necessario inviare un progetto o un’idea innovativa in merito ai cinque temi chiave su cui verteranno i tavoli di lavoro del Festival utilizzando l’apposito modulo presente sul sito regioni.it. Le cinque persone selezionate, una per ciascun tavolo, avranno l’opportunità di presentare a Torino il proprio progetto ai tavoli di lavoro tematici e di confrontarsi con i presidenti e assessori di Regione e con i protagonisti sia del settore pubblico che privato.

Nella giornata conclusiva del festival si celebrerà il 40º anniversario della Conferenza Stato – Regioni, l’organismo che incarna la collaborazione tra i diversi livelli di governo e che ha contribuito a plasmare negli anni il futuro dell’Italia. Si è scelto per l’occasione un luogo simbolico, dove l’Italia stessa ha visto la luce: il Parlamentino Subalpino che sarà riaperto eccezionalmente, dopo più di cento anni, per ospitare la prima seduta pubblica nella storia della Conferenza Stato – Regioni. Sarà possibile, infatti, seguire eccezionalmente i lavori in streaming: una opportunità per tutti coloro che sono interessati ad essere parte integrante del dialogo tra le regioni e ad assistere al processo decisionale che traccia la strada verso il futuro infrastrutturale del Paese. Al termine della giornata ci sarà un simbolico passaggio di consegne tra il Piemonte e la Puglia, Regione che ospiterà nel 2024 la terza edizione dell’evento.

Le giornate del 2 e 3 ottobre, ad eccezione del pomeriggio del lunedì in cui i tavoli di lavoro saranno a porte chiuse, verranno trasmesse in streaming sul sito della Conferenza delle Regioni; sulla pagina Facebook sul canale YouTube.

L’evento sarà raccontato anche sui canali social FacebookTwitter X e LinkedIn della Conferenza delle Regioni. L’hashtag ufficiale dell’evento è #ItaliadelleRegioni.

Nel nome della Città il nuovo cartellone di Mito SettembreMusica 2023

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Con la riscoperta delle piazze per i concerti, come piazza San Carlo a Torino

 

L’edizione di Mito  Settembre  Musica 2023 si estenderà per sedici giorni, con meno appuntamenti rispetto alle scorse edizioni, a causa del budget ridotto messo a disposizione,  ma riporterà le note nella centrale piazza San Carlo a Torino.

Le location cittadine scelte saranno tredici, tra cui il Conservatorio, l’Auditorium, teatri, ma anche il Tempio Valdese, la Scuola Holden e il ritorno di piazza San Carlo, sabato 9 settembre con Stefano Bollani e l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino in concerto.

Milano  e Torino saranno unite nei luoghi simbolo della loro storia, l’inaugurazione alla Scala con l’Orchestra del Teatro Regio e la chiusura all’Auditorium del Lingotto con la Filarmonica della Scala.

Mito 2023 si svilupperà dal 7 al 23 settembre prossimi,  con la configurazione della ripetizione di tutti i concerti torinesi a Milano e viceversa. Il Conservatorio ospiterà un quarto degli eventi.L’inaugurazione è  doppia, con replica a Torino all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, l’8 settembre prossimo, con la proposta del musical di Leonard Bernstein “Wonderful Town”. Il brano, presentato in forma di concerto, narra di due sorelle originarie dell’Ohio giunte a New York per cercare fortuna.

Sarà  eseguito sotto forma di concerto dall’Orchestra e Coro delTeatro Regio. Le musiche di Clyne, Gershwin e Dvorakillumineranno  di magia piazza San Carlo, con l’orchestra Nazionale della RAI condotta da Juraj Valcuha e Stefano Bollanial pianoforte. Risuoneranno in piazza San Carlo le note della Rapsodia in Blu di Gershwin e quelle della Sinfonia del NuovoMondo di Dvorak, costituendo un momento davvero emozionante per gli spettatori.

Nel programma sono presenti conferme quali i recital per pianoforte, la presenza di importanti orchestre e solisti quali Ivo Pogorelich e Alexandre Tharaud.

Vivranno molte capitali in musica, come la Buenos Aires del tango e di Piazzolla, con Richard Galliano impegnato al bandoneon, la Russia  di Tchaikovsky  e Dvorak, con la RoyalPhilarmonic Orchestra diretta da Vasily Petrenko e Julia Fischer al violino ; la Praga nella sua versione popolare di Smetana e Dvorak, con la Filarmonica della Scala, una Parigi reinventata dal concerto per due pianoforti e Orchestra scritto da Bryce Dessner e eseguito dalle sorelle Labeque.

La chiusura sarà  affidata venerdì 22 settembre all’Auditorium RAI del Lingotto,  con la Filarmonica della Scala guidata da Andres Orozco Estrada e al partecipazione del grande virtuoso del violoncello Mario Brunello in un    programma di serata, tutta praghese, sarà rappresentato da due brani di Dvorak, il Concerto per violoncello e orchestra e la Settima Sinfonia.

È “Città” il tema di questa edizione del Festival Mito Settembre Musica, in programma dal 7 al 22 settembre prossimi. Sarà un viaggio musicale che si apre al mondo grazie a musica di eccellenza, coinvolgendo il pubblico in una fruizione sempre più condivisa.

“La musica  classica – spiega  il direttore artistico Nicola Campogrande, al suo ultimo mandato – appartiene al mondo. I compositori la inventano in qualche luogo,  il pianoforte,  il tavolo da lavoro, in capitali quali  Vienna o Parigi, Mosca  o Napoli, Praga o New York.

Gli interpreti viaggiano e fanno conoscere i brani, diffondendoli, e talora capita che l’origine di una partitura, la sua storia e la città  in cui è  nata vengano messe in secondo piano. Quest’anno Mito Settembre Musica si muove idealmente raggiungendo molte altre città del mondo,  costruendo percorsi, lanciando sfide in cui la bellezza deve sempre essere goduta dal vivo, partecipi e coinvolti, emozionati nel segno dell’eccellenza, della qualità e dell’immaginazione”.

“Lo schema del Festival – spiega la presidente Anna Gastel – rimane lo stesso delle passate edizioni,  con concerti a Milano e Torino con prime esecuzioni  e brani più  conosciuti; artisti nazionali e internazionali,  che hanno creato un vero  e proprio Festival nel Festival”.

A Torino i nuovi tram Hitachi: dalla prossima settimana in servizio sulla linea 9

Sono stati presentati oggi i nuovi tram che entreranno in servizio dall’11 settembre sulla linea 9.

Durante un breve tour in centro città i nuovi veicoli sono stati mostrati alla stampa alla presenza del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, dell’Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti Chiara Foglietta e dell’Amministratore Delegato di GTT Serena Lancione.

“Oggi è una giornata molto importante – ha esordito il sindaco Lo Russo – . La presentazione dei nuovi tram rappresenta il simbolico avvio di un progetto molto ampio che cambierà radicalmente tutto il comparto del trasporto pubblico torinese. Il rinnovo della flotta, l’integrazione con una strategia di sviluppo della città, l’infrastrutturazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie sono gli elementi che ne caratterizzeranno lo sviluppo nei prossimi anni. Entro la fine di quest’anno entreranno in servizio 30 nuovi tram, ma i mezzi nuovi che circoleranno nei prossimi tre anni saranno centinaia, nell’ottica di fornire alla città un trasporto pubblico efficiente, puntuale ed ecologico”.

I nuovi tram, prodotti da Hitachi Rail nello stabilimento di Napoli, sono lunghi 28 metri e possono ospitare fino a 200 passeggeri. Sono dotati di tecnologie all’avanguardia e soluzioni che garantiscono efficienza, sicurezza e il massimo comfort. Il design moderno e innovativo è caratterizzato da ampie vetrate che offrono una grande luminosità interna e una vista panoramica dell’ambiente circostante.

In totale GTT potrà contare su 70 di questi nuovi tram grazie a risorse che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha destinato alla Città di Torino. Il finanziamento in due tranche, di 175 milioni di euro complessivi, prevede una prima fornitura di 30 veicoli e una seconda fornitura di 40 veicoli.

Attualmente la prima tranche è in consegna e i primi 16 mezzi sono già a Torino. Il tram presentato stamattina sarà il primo a entrare in servizio il giorno 11, altri due mezzi hanno già completato le prove di collaudo e sono in attesa del NOE (Nulla Osta all’Esercizio) della Commissione di Agibilità. Le immissioni proseguiranno di pari passo con i collaudi. Altri 14 tram arriveranno entro il 31 dicembre 2023, mentre i restanti 40 arriveranno tra il 2024 e il 2025.

Intanto GTT sta procedendo con la formazione per i primi conducenti e tecnici (possibile solo dopo il rilascio del NOE) e proseguirà a formare nuovo personale di guida.

I nuovi tram GTT saranno inseriti sulle linee 3, 9, 10 e, nel 2024, anche sulla linea 4. La loro immissione in servizio permetterà di sostituire gradualmente i tram “arancioni” della serie 2800, pur prevedendo di mantenerne in esercizio una riserva di circa 10 veicoli e ulteriori 2 come salvaguardia del parco storico.

L’inserimento in linea dei nuovi tram Hitachi Rail è un importante passo avanti verso il modello di mobilità urbana a cui puntano congiuntamente GTT e Comune. Entro il 2026 con 70 tram e 437 nuovi autobus urbani, molti dei quali elettrici, GTT avrà concretizzato un significativo rinnovamento del parco veicoli garantendo l’81% dei viaggi con alimentazione elettrica e una significativa riduzione delle emissioni (-59% di Co2 e -97% di particolato) per viaggi più sostenibili e accessibili.

Anche le dotazioni dedicate alle persone con disabilità o a mobilità ridotta, già presentate alle Associazioni del settore che operano sul territorio e con loro condivise, sono indicative dell’attenzione nel design dei nuovi mezzi. Solo per citarne alcune: doppia postazione per sedia a rotelle, pulsantiera (per prenotazione fermata e assistenza) fuori sagoma per agevolare i passeggeri con una ridotta mobilità degli arti superiori, sedili gialli per le persone con mobilità ridotta (persone anziane, persone con bambini, donne incinte), posto a sedere e spazio (segnalato con adesivo) per il cane guida in prossimità del primo ingresso, sistema di annuncio di prossima fermata e di linea

Il Pnrr soccorre le biblioteche di Torino: più accessibili grazie a 7 milioni e mezzo di euro 

Gli interventi e i progetti di sviluppo del sistema bibliotecario urbano sono al centro degli investimenti previsti dal PNRR, che la Città di Torino ha avviato con il sostegno dei fondi dell’Unione Europea e nazionali. Il Piano Integrato Urbano della Città individua nelle biblioteche di quartiere il fulcro degli interventi previsti, mediante la riqualificazione delle sedi e la rigenerazione delle aree ad esse circostanti. Il Piano rinforza così il ruolo delle biblioteche quali centri di prossimità e di riferimento per i cittadini, capaci di favorire l’aggregazione e la coesione sociale sul territorio.

 

Su queste linee di sviluppo si inserisce la delibera approvata oggi in Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cura della città Francesco Tresso, con cui si dà il via libera al progetto esecutivo relativo ad una serie di interventi di rigenerazione urbana che interesseranno le aree limitrofe alle biblioteche nell’area sud della città, nelle Circoscrizioni 2, 3 e 8.

Gli interventi riguarderanno in particolare la riqualificazione completa dei percorsi di avvicinamento alle biblioteche, con la ricostruzione dei marciapiedi, il rifacimento – dove necessario – delle pavimentazioni in asfalto colato, l’abbattimento delle barriere architettoniche su tutti gli incroci interessati dagli interventi. È previsto anche il rifacimento del manto stradale delle carreggiate e la realizzazione di alcuni passaggi pedonali rialzati, al fine di consentire lo spostamento pedonale in maggior sicurezza.

I materiali utilizzati per le lavorazioni miglioreranno la qualità dell’ambiente, riducendo le emissioni sonore del traffico veicolare e ampliando le superfici permeabili.

L’importo complessivo delle opere, suddivise in 3 distinti lotti, è di 7milioni e 440mila euro.

I lavori riguarderanno le aree limitrofe alle seguenti biblioteche: Carluccio (via Monte Ortigara 95), Geisser (corso Casale 5), Ginzburg (via Lombroso 16), Passerin (via Guido Reni 102), Villa Amoretti (corso Orbassano 200), Mausoleo Bela Rosin (strada Castello Mirafiori 148), Cesare Pavese (via Candiolo 79) e Bonhoeffer (corso Corsica 55).

L’assessore Francesco Tresso ha commentato: “Grazie ai fondi del PNRR tra il 2024 e il 2026 realizzeremo interventi di riqualificazione delle strade e dei marciapiedi per complessivi 12 milioni di euro nei dintorni delle biblioteche civiche; nelle prossime sedute di Giunta verrà presentato il progetto esecutivo che riguarderà anche le biblioteche dell’area nord della città. Verranno aperti cantieri di manutenzione straordinaria – continua l’assessore – che miglioreranno l’accessibilità a questi importanti poli di aggregazione, con una particolare attenzione alle persone con disabilità. Ci tengo anche a ringraziare gli uffici per il loro prezioso lavoro che ci ha permesso di rispettare in modo molto preciso i tempi previsti dal PNRR”.

Un video prima della strage: “Se dico ‘treno’ buttatevi di la’”

Un video prima della tragedia. “Ragazzi se vi dico ‘treno’ andate da quella parte eh?”. È stato girato con il cellulare e salvato su Instagram (anche se non postato) da una delle vittime. Quella che si sente sarebbe la voce di uno dei sopravvissuti, il tecnico manutentore  indagato,  la sera del 30 agosto, poco prima della strage di Brandizzo. Il filmato dimostrerebbe che era noto il fatto che un treno dovesse ancora passare. Gli   inquirenti stanno verificando eventuali procedure ignorate e ascoltando la testimone chiave dell’inchiesta, una giovane dipendente delle Ferrovie di 25 anni. Lei dalla sala controllo di Chivasso, la sera del 30 agosto, aveva  lanciato avvertimenti rimasti inascoltati. “L’ho detto  tre volte: i lavori non dovevano cominciare perché era previsto il passaggio di un treno. Da me nessun via libera”.

Uccise padre e zio, dal carcere trasferito alle Molinette

Nelle  scorse settimane aveva ucciso il padre e lo zio che li aveva ospitati a Mondovì. Ora Sacha Chang, 21 anni, è  stato trasferito all’ospedale Molinette di Torino dal carcere in cui era detenuto. Il giovane  soffre di disturbi psichiatrici e i medici devono seguire le sue condizioni in un reparto ospedaliero. Era fuggito per due giorni nei boschi dopo il duplice omicidio, poi è stato arrestato e trasferito  in carcere a Cuneo.

Ambulanti in piazza contro il blocco degli Euro 5

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Il blocco degli Euro 5 previsto in Piemonte dal 15 settembre, in anticipo di due anni rispetto alle limitazioni previste per il 2025, scatena la rabbia degli ambulanti. Il presidente del Goia, Giancarlo Nardozzi: “I costi attuali di un mezzo nuovo o recente sono inaccessibili per la maggior parte di noi e gli incentivi finora accordati non sono sufficienti a far fronte al problema”. Ieri gli ambulanti sono sfilati in corteo da piazza Vittorio fino alla Prefettura.Non è un tema nuovo per gli ambulanti, che insieme ad alcune categorie di artigiani, scontano il fatto di lavorare con mezzi datati di targa ma con pochi chilometri, “i nostri mezzi viaggiano dal magazzino al mercato e lì si fermano per otto ore o anche più, vengono poi rimessi in moto per andare a casa, non siamo certo noi a inquinare” dichiara Nardozzi, presidente nazionale del GOIA FENAPI, l’associazione degli ambulanti, “la nostra è un’attività a basso impatto ambientale, tutto il processo di vendita si svolge a motore spento e all’aria aperta, e bloccarci, oltre a rischiare di farci fallire, è un’azione contraria alla tutela dell’ambiente, infatti nella tragica ipotesi di mercati chiusi, migliaia di famiglie sarebbero costrette a spostarsi con l’auto per rifornirsi, generando così un livello di emissioni ben più elevato.”

A cura di Linea Italia Piemonte