POLITICA- Pagina 9

Collegno, Tovaglieri e Cerutti (Lega) a sgombero alloggi occupati da rom

“Con la Lega vince la legalità, difesi i diritti dei più fragili” 
 

Collegno (To), 6 dic – Oggi a Collegno presidio dell’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri insieme al consigliere regionale del Piemonte Andrea Cerutti e al consigliere comunale di Collegno Bruno Benuzzi durante lo sgombero di due famiglie rom che avevano occupato abusivamente un alloggio popolare in seguito allo smantellamento del campo abusivo in cui vivevano. “Siamo qui per mandare un messaggio importante a tutte le persone perbene, che rispettano le regole, pagano le tasse e si mettono in graduatoria per ottenere un alloggio popolare – ha dichiarato Tovaglieri. – Le occupazioni abusive sono un reato grave, che ha anche costi sociali elevati: non solo danneggiano i più fragili, sottraendo alle famiglie in graduatoria il diritto di vedersi assegnato un alloggio, ma costano anche migliaia di euro alla collettività, che si trova a dover pagare per l’esecuzione degli sgomberi. L’operazione di oggi, infatti, peserà per circa 10 mila euro sulle tasche dei cittadini di Collegno. Con la Lega le leggi si rispettano, non ci possono essere zone franche, né Stato nello Sato. Saremo sempre dalla parte dei cittadini onesti, mai con chi protegge e coccola gli abusivi”, ha concluso l’europarlamentare leghista. “Oggi è una giornata importante per Collegno – ha sottolineato Andrea Cerutti – perché ha vinto la legalità. Gli alloggi popolari occupati tornano infatti a essere messi a disposizione di chi ha diritto all’assegnazione, come avevamo promesso in campagna elettorale. Grazie al ministro Piantedosi, alla Prefettura, alle Forze dell’Ordine e alla Regione Piemonte per l’operazione di oggi, che ripristina il rispetto delle regole e manda un segnale forte di tutela degli onesti e di contrasto ai fenomeni di abusivismo. Ancora una volta, la Lega c’è”.

 
Nella foto, Isabella Tovaglieri con Bruno Benuzzi, Andrea Cerutti e Manolo Maugeri

AVS: “Stellantis non è in crisi, scarifica i lavoratori per scelta”

Questa mattina abbiamo partecipato all’Assemblea delle delegate e delegati sindacali del settore Automotive. Stellantis non è in crisi per il passaggio all’elettrico: negli ultimi 4 anni ha versato 23 miliardi di euro di utili agli azionisti, tutti tassati in Olanda. Ad essere in crisi sono le nostre fabbriche per precise scelte di Stellantis, che ha delocalizzato e smesso di investire su Torino e sull’Italia. Non è crisi, non c’entra nulla il green deal europeo, è una scelta lucida per fare ancora maggiori profitti, sulla pelle di lavoratori e lavoratrici e delle imprese dell’indotto, che da mesi non ricevono pagamenti.
Tutto questo è successo nel silenzio delle istituzioni, che hanno lasciato fare a un’azienda che si prende finanziamenti pubblici ma mai responsabilità sociali.
Diciamo da tempo, anche nei nostri ruoli istituzionali, che è ora di cambiare passo: servono piani industriali seri, progettazione e sviluppo, piani di assunzioni e continueremo a insistere, a partire dalla convocazione del Consiglio aperto, a cui i vertici della società devono partecipare per rispetto degli oltre 50.000 lavoratori piemontesi dell’automotive.
Grazie ai sindacati per non mollare in questa battaglia cruciale per la dignità e per il futuro.
ALICE RAVINALE Capogruppo AVS Regione Piemonte
VALENTINA CERA Consigliera AVS Regione Piemonte

Giachino: Torino deve avere un ruolo centrale nella Stellantis del dopo Tavares

 ERRORI GRAVI /CHI CAPISCE DOPO 
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Caro Direttore,
Il volantino sindacale che convoca l’ Assemblea dei Delegati ha un titolo giusto anche se tardivo SENZA INDUSTRIA NON C’È FUTURO. Lo avessero detto a Castellani quando presentando il suo primo Piano decennale negli anni  90 disse che bisognava dare per scontato che in futuro l’industria non avrebbe avuto tanta importanza , e puntava tutto su turismo, cultura e loisir sul modello di Barcellona dimenticando che Barcellona aveva la sua Mirafiori nel porto che in questi trent’anni ha continuato a crescere mentre Mirafiori a causa di tanti errori calva la produzione essenza tanti scioperi a difesa. Ieri un amico mi ha ricordato che Gianni Agnelli diceva che i politici preferivano chiedergli maggiore attenzione da parte de La Stampa. In effetti non c’è giornale in Italia che abbia dato tanto spazio ai propri Sindaci (tutti di sinistra). Se Agnelli fece l’errore di sostituire GHIDELLA con ROMITI, a Torino la sinistra voleva togliersi il peso della One Company town senza accorgersi che la crescita economica della Città era inferiore alla media nazionale . Alteo grave errore quello del governo giallorosso che al momento della vendita a Peugeot non mise la golden power , il modo affinché l’Italia pareggiasse il ruolo della Francia dentro Stellantis.  Altro gravissimo errore la Decisione europea di puntare tutto sull’elettrico voluta dai socialisti e dalla PD con l’ok di Lorusso che ha fatto diminuire la vendita delle auto con motore endotermico mentre le auto elettriche stentano a vendere.  Così la Wolsfagen in Germania chiude stabilimenti, così la Nissan , in Italia non sono stati chiusi stabilimenti solo perché il Governo Meloni chiedeva a Tavares di aumentare la produzione.
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Altro grave errore alla fine del 2021 nessuno si accorse che nella Legge di Bilancio di Draghi non ci era una lira per gli incentivi al settore. Solo la mia protesta è proposta accolta nella Mozione Molinari portò poi al fondo GIORGETTI di 8,7 miliardi che servi a aiutare là domande nel 2022 -2023. A sinistra , dove sono abituati a capire dopo, si sono sottovalutati i fondi per gli incentivi e così negli ambienti industriali al punto che il Presidente di Confindustria li ha criticati pesantemente salvo ricredersi quando il Governo ha ridotto il fondo Giorgetti . Ora anche il PD chiede gli incentivi. Ma il silenzio del PD su Stellantis e’ assordante ma il colmo lo raggiunge Lo Russo che critica il governo per essere stato troppo polemico con Stellantis.
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Per fortuna il sindacato , non esente da colpe, deve difendere il lavoro e stamane al Sacro Volto discute del ruolo della industria. Mi auguro che il luogo del dibattito aiuti molti che hanno sorriso sovente a Tavares, che hanno sottovalutato la importanza del fondo Giorgetti per l’auto e la importanza della linea Urso , capiscano finalmente e appoggino senza se e senza ma la linea del Governo di cambiare in Europa la decisione sull’auto elettrica . Il Governo che intanto in Finanziaria ha aumentato il fondo per l’auto  per il 2025 a 750 milioni di euro.
Ora da Torino deve arrivare la richiesta che Stellantis assegni all’Italia la Direzione europea del Gruppo valorizzando il Centro ricerche e Design di Torino. Non basta dire che vogliamo salvaguardare la occupazione dobbiamo chiedere un ruolo importante dentro Stellantis , un ruolo che valorizzi le capacità e il know how torinese e italiane nella industria della mobilità del futuro.
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Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO
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Nella foto di copertina con i delegati metalmeccanici 

Fdi, Automotive: Cina e Green Deal spaventano

Ravello: “Green Deal attuale è folle corsa con i paraocchi. Ridiscutere rotta e tempi” Sacchetto: “Ottimisti nell’esercitare il nostro ruolo di ente Regione in una partita complessa ma non persa”

Si è svolta  in III Commissione, l’audizione dei rappresentanti delle Associazioni datoriali maggiormente rappresentative delle imprese industriali e dell’artigianato per un approfondimento sulla crisi nel settore dell’automotive.

Il vicepresidente dell’Unione Industriale di Torino, Alberto Dal Poz, ha rappresentato un quadro nel quale emerge la Cina come nuovo leader mondiale del settore con oltre 26 mln di veicoli venduti nel 2023. Dal Poz ha ribadito a necessità di ragionare in termini di filiere, anche quelle trasversali, visto i tempi difficili che sta attraversando il mercato europeo, per le aziende che si occupano di batterie per auto elettrice. Il rappresentante di via Fanti si è detto fiducioso riguardo ai prossimi passi dell’Europa, ricordando il prossimo tavolo per l’automotive annunciato da Ursula von del Leyen.

Il presidente di Api Torino, Alberto Russo, ha auspicato una moratoria degli interessi sugli investimenti e sui mutui. Il presidente di Cna Piemonte, Giovanni Genovesio, ha chiesto, invece, che la Regione si faccia portavoce presso i soggetti istituzionali delle necessità di adottare correttivi sulla politica monetaria, in particolare sui tassi vista l’impennata dei costi del denaro ed ha concluso dicendo di guardare con attenzione al Piano regionale sulla qualità dell’aria che potrebbe avere un impatto economico importante.

Infine, il presidente di Cna Torino, Nicola Scarlatelli ha ricordato come quella di Stellantis non sia la prima difficoltà affrontata dal territorio che in precedenza ha superato quelle di Fiat e di Fca.

Per il gruppo di Fratelli d’Italia hanno partecipato il vice Capogruppo Roberto Ravello e il consigliere e presidente della III Commissione Industria, Claudio Sacchetto.

Il Grenn Deal, per come attualmente è impostato e imposto, è una folle corsa con ì paraocchi, per di più verso orizzonti sconosciuti. Serve ridiscuterne rotta e tempi di attuazione, c’è il serio rischio di compromettere il tessuto produttivo, economico e sociale dei nostri territori” afferma Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte e Presidente della I Commissione Bilancio

Il fatto che tutta l’Europa dell’auto sia in crisi – continua Ravello dimostra come non sia tanto un problema di politica industriale o di errata programmazione imprenditoriale e politica: sono proprio le regole del gioco ad aver creato delle storture di mercato clamorose. Il Piemonte ha però una grossa opportunità: il disorientamento che ha, di fatto, congelato l’avanzamento tecnologico della filiera negli ultimi anni, può favorire nuove declinazioni operative e nuovi investimenti. Ci sono nuove pagine da scrivere sull’auto, dall’idrogeno al bio-fuel, passando per lo smaltimento e il riciclo delle batterie al litio e, in futuro di quelle solide. Occorre normalizzare il mercato, in questo momento pervaso dall’incertezza, e creare le condizioni per tornare protagonisti”. 

L’audizione di oggi – dichiara Claudio Sacchetto – consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della III Commissione Industria – completa il ciclo con quella precedente coi sindacati lavoratori.

Nel complesso le organizzazioni industriali ed artigiane ci hanno rappresentato difficoltà derivanti dal Green Deal e dalla crisi dei principali Paesi dove l’Italia esporta. Tuttavia la capacità innovativa che ci hanno trasmesso ci fa essere ottimisti nell’esercitare il nostro ruolo di ente Regione in una partita complessa ma non persa” conclude Sacchetto.

Canalis (Pd): “Componentistica rischia di diventare terra di conquista”

Se il Governo nazionale non interverrà in fretta, aumenteranno le acquisizioni cinesi delle nostre aziende della componentistica.

5.12.2024 – A margine dell’audizione delle organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative del mondo dell’industria e dell’artigianato automotive, tenutasi oggi nella Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale, sono emersi i gravi rischi che questo settore sta attraversando.

Non solo il rischio sociale della perdita di migliaia di posti di lavoro (sono 56.300 gli addetti piemontesi impiegati direttamente nelle imprese piccole e grandi dell’automotive), ma anche quello del sacrificio delle preziose competenze di questi addetti, che fanno del Piemonte uno dei cuori pulsanti dell’industria automobilistica europea (in Piemonte ci sono 713 imprese impegnate nell’automotive, il 50% della componentistica automotive italiana, con 20,4 miliardi di euro generati ogni anno).

Se da un lato la nuova Commissione europea sta aprendo alla possibile revisione delle sanzioni energetiche e alla diversificazione delle tecnologie utilizzabili per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, il Governo italiano continua a latitare. Il fondo nazionale per l’automotive è stato falcidiato, mentre gli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche sono stati utilizzati prevalentemente per auto prodotte fuori dall’Italia. Occorrerebbe una seria strategia industriale ed energetica, per aumentare la nostra competitività e rimodulare la produzione, frenando il crollo delle auto prodotte nel nostro Paese.

Nell’attesa di questi interventi di respiro nazionale, speriamo che la giunta Cirio metta in campo azioni urgenti di respiro regionale, quali il sostegno ai distretti di filiera per sopperire alla frammentazione dell’indotto, il sostegno a tecnologie integrative rispetto all’elettrico, come l’idrogeno e i bio-carburanti, il sostegno alle competenze per garantire upskilling e reskilling.

Non bastano gli incentivi all’acquisto di nuove auto e l’esenzione del bollo auto: servono interventi più strutturali, che poggino sulle leve tipiche della Regione, cioè la formazione professionale, lo sviluppo delle attività produttive e l’attrazione degli investimenti.

Temiamo che la Giunta Cirio assista passivamente al drammatico processo di chiusura di aziende e di acquisizione cinese, intervenendo solo ex post sulla gestione delle crisi aziendali.

Monica CANALIS – vice presidente commissione industria Consiglio regionale

Radicali italiani, il congresso a Torino

Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre si terrà a Torino, presso Starhotels Majestic (Corso Vittorio Emanuele II, 54 – Torino) il XXIII Congresso di Radicali Italiani, dal titolo:

“Democrazia liberale senza confini – Resistere agli autoritarismi globali e locali”

Programma

Venerdì 6

Ore 15: Relazioni introduttive del Segretario Matteo Hallissey e del Tesoriere Filippo Blengino.

Dalle ore 18 dibattito generale e interventi di:

Stefano Lo Russo (Sindaco di Torino)

Elsa Fornero (Economista)

Alessandro Cecchi Paone (Giornalista)

Sabato 7

Dalle 11, dibattito generale e interventi di:

Riccardo Magi (Deputato e Segretario di +Europa)

Carlo Calenda (Senatore e Segretario di Azione)

Benedetto Della Vedova (Deputato di +Europa)

Francesca Pascale (Attivista per i diritti civili)

Oleksii Ustenko (Parlamentare ucraino)

Andrea Romano (Presidente di Muoversì)

Domenica 8

Dalle ore 9 dibattito generale e interventi di: Luigi Marattin (Deputato, Orizzonti Liberali) , Giuseppe Benedetto (presidente fondazione Einaudi), Luca Ricolfi (politologo).

Entro le ore 17, chiusura dei lavori con:

Votazione sui documenti e sugli organi del Congresso

Proclamazione degli eletti a Presidente, Segretario e Tesoriere di Radicali Italiani

Ospiti confermati

Elsa Fornero (Economista, già Ministro)

Riccardo Magi (Deputato, Segretario di +Europa, ex Segretario Radicali Italiani)

Carlo Calenda (Senatore, Segretario di Azione)

Alessandro Cecchi Paone (Giornalista, opinionista)

Francesca Pascale (Attivista per i diritti civili)

Giulia Pastorella (Deputata di Azione)

Stefano Lo Russo (Sindaco di Torino)

Benedetto Della Vedova (Deputato di +Europa, già Sottosegretario agli Affari Esteri)

Oleksii Ustenko (Parlamentare ucraino)

Maurizio Basile (Vicepresidente Camere Penali)

Elisabetta Zamparutti (Nessuno Tocchi Caino)

Vittoria Nallo (Consigliera regionale di SUE)

Giulia Marro (Consigliera regionale di AVS)

Lorenzo Mineo (Eumans)

Antonella Soldo (Presidente di Meglio Legale)

Michele Boldrin (Economista)

Andrea Romano (Presidente di Muoversi)

Luca Romano (Avvocato dell’atomo)

Simone Romagnoli (presidente Giovani ACLI)

Marco Chiauzza (sinistra per Israele)

Pino de Michele (Alleanza dei Democratici)

Chantal Balbo di Vinadio è la nuova Coordinatrice alle Politiche Sociali della Circoscrizione 1

Si dimette la neo eletta in Consiglio Regionale Vittoria Nallo 

Il Consiglio della Circoscrizione 1 Centro Crocetta, riunitosi questa sera, ha eletto Chantal Balbo di Vinadio, Consigliera della Lista Civica per Torino, come nuova Coordinatrice alla Sanità, Servizi Sociali e Integrazione.

La neoeletta Coordinatrice succede a Vittoria Nallo, Consigliera Regionale del Piemonte, che assumerà il ruolo di Capogruppo, e lavorerà a fianco di Francesco Martinez, Coordinatore all’Urbanistica, Lavori Pubblici, Viabilità e Mobilità della Circoscrizione 1 dal 2016 e Vice Presidente nella scorsa consiliatura.

“L’avvicendamento alla guida del Coordinamento alle Politiche Sociali – dichiarano in una nota congiunta Vittoria Nallo, Chantal Balbo di Vinadio e Francesco Martinez – rappresenta una conferma del ruolo politico della LISTA CIVICA PER TORINO nata nel 2021, in Circoscrizione 1. In questi due anni e mezzo – prosegue la nota – abbiamo lavorato con determinazione e compattezza per il nostro territorio, ponendo al centro l’attenzione verso le persone più fragili, i temi legati alla gestione dello spazio pubblico ed alla sicurezza. È nostra intenzione – concludono – continuare a lavorare in questa direzione, consolidando una piattaforma politica e programmatica che ha dimostrato di rappresentare con efficacia le istanze civiche, moderate e riformiste all’interno della coalizione di centrosinistra.”

Ravinale (Avs): “blandi tentativi contro chiusura uffici postali”

Oggi in Consiglio Regionale, in risposta a un question time che ho presentato, è arrivata la conferma che i blandi tentativi della Regione Piemonte di trattenere Poste Italiane dal chiudere 5 uffici a Torino e 2 a Novara non hanno portato ad alcun risultato concreto: nella riunione convocata dall’assessore Bussalino lo scorso 29 novembre Poste ha ribadito di voler modificare il piano di “razionalizzazione”, limitandosi unicamente alla disponibilità di mettere più bancomat sul territorio. La cosa più grave è che di fronte alla domanda su che cosa abbiano intenzione di fare ora ci saremmo aspettati dalla Giunta almeno la promessa di attivarsi con il Governo, azionista di maggioranza di Poste. Invece è arrivata soltanto la rassegnazione. 
Poste Italiane non può rispondere a logiche aziendali e di mercato: gli uffici postali sono un presidio fondamentale per la cittadinanza e questo deve essere il primo interesse da tutelare, ma a quanto pare invece la Regione è comprensiva verso le presunte necessità “aziendali” di Poste e intende lasciar chiudere, il prossimo 16 dicembre, i cinque uffici di Torino.
Pochi minuti prima la Giunta Regionale aveva stigmatizzato il comportamento di Diageo, che ha comunicato l’intenzione di chiudere il proprio stabilimento nel cuneese: non lo capiscono che il piano razionalizzazione di Poste, vale a dire una società pubblica, va nella stessa direzione? Che la chiusura di uffici porterà a diminuire i posti di lavoro e a peggiorare le condizioni di lavoro degli uffici che restano aperti dovendo servire un bacino sempre più ampio?
Noi continueremo a insistere in ogni sede, a partire dal Parlamento dove stiamo ancora attendendo che il Governo risponda all’interrogazione presentata dall’on. Marco Grimaldi, perché Poste Italiane riveda questa decisione e al Governo di intervenire per garantire la tutela di questi servizi essenziali, difendendo il diritto di ogni cittadino a vivere in una comunità connessa e inclusiva.
Alice Ravinale
Presidente Gruppo consiliare regionale
Alleanza Verdi Sinistra

Sergio Bartoli: “Coperture dei depositi di concime: accolte le richieste degli agricoltori”

 

La richiesta avanzata dai rappresentanti degli agricoltori, durante l’audizione con il Consiglio regionale fortemente voluta dal Consigliere regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente, ha ricevuto una prima risposta concreta.

 

La Giunta regionale ha approvato una Delibera che propone una modifica al Piano Stralcio dell’Agricoltura. Tale provvedimento introdurrebbe, in alternativa alla copertura dei depositi di liquami utilizzati come concime per ridurre le emissioni di ammoniaca, l’adozione di metodi innovativi. Tra questi, ad esempio, l’impiego di enzimi specifici in grado di controllare le reazioni chimiche responsabili della produzione di ammoniaca. Questi metodi saranno ammessi solo se supportati da studi scientifici condotti da università o enti di ricerca, e se garantiranno una riduzione delle emissioni pari o superiore a quella ottenibile con le coperture.

 

Prima di entrare in vigore, la Delibera dovrà essere sottoposta all’esame della V Commissione Consiliare per un parere vincolante.

 

“Stiamo lavorando – spiega Sergio Bartoli – per arrivare rapidamente a un provvedimento che introduca modifiche necessarie per sostenere il comparto agricolo e le famiglie che vi operano, ascoltando con attenzione le loro richieste. Durante l’esame in Commissione, valuteremo con gli altri Commissari se saranno necessari ulteriori miglioramenti alla normativa, sempre a beneficio degli agricoltori e di un settore strategico per il nostro territorio. Questa è soltanto una delle modifiche al Piano Stralcio che stiamo valutando, nell’ottica di venire incontro alle esigenze degli agricoltori: approfondiremo al meglio nel prossimo futuro le altre istanze che ci sono state presentate nel corso dell’audizione”.

 

“Questo passo – conclude Bartoli – rappresenta un esempio di come il Consiglio regionale, grazie a una stretta collaborazione interna e a un clima costruttivo, sia in grado di rispondere rapidamente alle necessità di cittadini e imprese. L’ascolto delle parti interessate resta un pilastro del nostro metodo di lavoro per il Piemonte.”

 

Il provvedimento si inserisce in un percorso di aggiornamento del Piano Stralcio dell’Agricoltura, adottato dal Consiglio regionale lo scorso giugno, per integrare le nuove indicazioni provenienti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Queste novità includono l’introduzione di tecniche alternative emergenti volte a ridurre l’impatto ambientale delle emissioni legate agli allevamenti.