POLITICA- Pagina 622

“Potere al Popolo ha raccolto 90 mila firme”

Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista ed esponente di Potere al Popolo ha rilasciato questa dichiarazione:

“A Torino l’appello firmato da oltre cinquanta – ma tant@ altri stanno firmando in queste ore – tra funzionari e attivisti sindacali, delegati Rsu e Rsa,tutti di area Cgil, a sostegno della lista di “Potere al Popolo” non fa notizia. Una vera e propria vergogna che è la palese dimostrazione della faziosità e dell’oscurantismo praticato dalla maggior parte degli organi di informazione. Per molti di questi organi “Potere al Popolo” non esiste, pure essendo l’unica lista presente in tutta Italia dopo aver fatto il pieno nella raccolta firme, per la precisione dopo aver raccolto oltre 90 mila firme. In compenso l’informazione, su alcuni giornali, viene data prendendo ad esclusivo riferimento la presenza di quattro schieramenti o forze politiche. Tutto il resto non esiste o più precisamente non esiste “Potere al Popolo”, i candidati che ne fanno parte, le iniziative che vengono promosse, i lavoratori e le lavoratrici che lo sostengono. Vi pare informazione? No di certo. Questa è censura, il non voler rendere conto che la crisi e il discredito della politica politicante sta aprendo varchi di nuova partecipazione e di nuova volontà di cambiamento. Ci dispiace per lorsignori. Questi varchi non saranno certo rinchiusi dal clima di censura”.

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In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

SANITA’, RUFFINO (FI): L’ASSESSORE ALLA SANITA’ TROPPO IMPEGNATO NELLA CAMPAGNA ELETTORALE PER RIAPRIRE IL REPARTO DI OFTALMOLOGIA AL SAN LUIGI DI ORBASSANO

L’assessore alla Sanità sarà troppo impegnato nella campagna elettorale per pensare alla salute dei piemontesi?“. A chiederselo é la candidata alla Camera dei Deputati per Forza Italia, Daniela Ruffino.

Il nodo del contendere é chiaro: “Il 19 gennaio era stata recapitata dalla Regione Piemonte la richiesta della direzione dell’Ospedale San Luigi di Orbassano, per la riapertura del reparto di Oftalmologia. La Regione ad oggi non avrebbe risposta di fatto bloccando la riattivazione delle sale operatorie e quindi arrecando nuovo sconcerto tra il personale sanitario e confusione tra i malati e i loro familiari“. Conclude Ruffino: “Saitta aveva assunto in Commissione e in Consiglio regionale impegni precisi sulle tempistiche per la riattivazione del reparto di Oftalmologia a Orbassano. Una promessa ribadita in occasione dell’inaugurazione del pronto soccorso. Denunciamo invece che quanto detto é rimasta lettera morta. L’attività dell’assessorato alla Sanità non può bloccarsi a causa della campagna elettorale. Sempre sperando che il Partito Democratico non abbia nuovamente cambiato idea e non voglia più provvedere a riattivare un servizio d’eccellenza che veniva offerto al San Luigi“.

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Museo Egizio: + Europa con Emma Bonino: “Peggiore il silenzio di Forza Italia delle minacce di FdI”

 
Manifestazione a sostegno del direttore Greco

Il minacciato licenziamento da parte di Fratelli d’Italia del direttore del Museo Egizio Christian Greco è insieme una manifestazione di analfabetismo giuridico e di irresponsabilità politico-istituzionale. Come in teoria anche la Meloni dovrebbe sapere il direttore del Museo non è nominato dal Ministro della Cultura e non può essere da questi licenziato. E soprattutto il suo lavoro dovrebbe essere valutato in base al valore e al prestigio culturale e all’efficienza economica dell’istituzione, non in base a criteri “etnico-razziali”.

Lo dichiarano Carmelo Palma Igor Boni, candidati per la lista “+Europa con Emma Bonino” in Piemonte.

“Più della minaccia sgangherata del partito della Meloni, a fare impressione oggi è il silenzio tombale di Forza Italia e degli altri partiti del centro-destra, che a quanto pare ritengono anch’essi che un’istituzione culturale debba subordinare le promozioni commerciali a un criterio discriminatorio. Ovviamente – concludono Palma e Boni – a Christian Greco va il massimo della solidarietà di + Europa e ci auguriamo che entro pochi giorni si possa organizzare una manifestazione di sostegno al direttore del Museo Egizio, che ci impegniamo a promuovere con altri candidati e forze politiche della coalizione.”

APPELLO PER LA DIFESA DELL’IDENTITÀ LIBERALE

Oggi, 9 febbraio, data simbolica per la Libertà perché ricorre la proclamazione della Repubblica Romana, noi liberali, iscritti al Partito Liberale Italiano, desideriamo esprimere il nostro forte disagio in merito alle decisioni prese dal partito in questa campagna elettorale fortemente condizionata dall’ennesima legge elettorale illiberale. Per onore di coerenza e per la passione verso gli ideali del Liberalismo, mai dimentichi del valore incorruttibile dell’intransigenza che ha da sempre contraddistinto i fautori della difesa e della promozione delle Libertà dell’uomo, non possiamo nascondere lo sgomento di fronte alla scelta di candidature di esponenti del PLI sotto la bandiera della Lega attraverso presumibili “accordi politici” o “intese elettorali”, la cui natura, le cui condizioni e i cui contenuti non sono stati nemmeno previamente deliberati dagli Organi collegiali previsti dallo Statuto. Abbiamo a cuore il mantenimento dell’identità liberale del nostro partito, convinti che ciò debba avvenire anche quando si tratta di prendere decisioni,specialmente se si tratta di elezioni politiche, laddove i principi del Liberalismo debbono essere la condicio sine qua non affinché si decida un programma o un’alleanza elettorale. È, pertanto, opportuno ricordare la centralità del Manifesto Liberale di Oxford del 30 novembre 1997, contenente l’Agenda liberale per il XXI secolo, al fine di “riflettere sulle risposte liberali alle sfide e alle occasioni che si presentano alla soglia di un nuovo millennio”. Siamo convinti che “l’unico partito di centro che si possa pensare”, per citare Benedetto Croce, tra i padri fondatori del Partito Liberale Italiano, ha senso solo se presente e attivo in quanto partito, ed in quanto partito né di sinistra né di destra.

 

Roma, 9 febbraio 2018

 

Massimiliano Giannocco

componente della Direzione nazionale del PLI)

BATZELLA (MLI), OLIMPIADI – “NO ALLA CANDIDATURA DI TORINO PER LE OLIMPIADI INVERNALI 2026”

“CI SONO PROBLEMI PIU’ SERI E URGENTI DA RISOLVERE. L’INCOERENZA DEL M5S”

Come è possibile che gli errori del passato non siano serviti a nulla e che sia già stato dimenticato il forte indebitamento, che ancora stiamo pagando, provocato dall’edizione del 2006 delle Olimpiadi? I danni provocati dall’evento sono ancora sotto gli occhi di tutti, e c’è chi oggi lancia la sfida della candidatura di Torino per le Olimpiadi 2026. Ma a stupirmi ancora di più è che a lanciare e sostenere la proposta siano proprio alcuni amministratori del M5S, che non ha certo lesinato dure critiche a chi le Olimpiadi a Torino le aveva volute e ottenute.

No, la mia posizione non è favorevole. Ne sono la prova gli impianti realizzati per l’occasione, oggi in stato di degrado e abbandono, a Cesana, così come a Sauze d’Oulx e a Pragelato. Per non parlare del Villaggio Olimpico di Torino.

Le priorità per la Regione Piemonte sono altre. La mancanza di lavoro è una delle piaghe più urgenti, sulla quale concentrare energie, risorse e strategie. Il tasso di povertà delle famiglie piemontesi ha ormai raggiunto livelli inimmaginabili. Sono tantissime le persone senza fissa dimora, che dormono in strada al freddo e che non possono permettersi neppure i beni di prima necessità. E sono tanti anche i cittadini che rinunciano a curarsi, perché non hanno i soldi per le medicine. Di fronte a tutto questo c’è chi pensa di buttare via denaro pubblico per altre iniziative di facciata, come i “Giochi 2026” che, come abbiamo visto, non hanno portato alcun beneficio, ma soltanto tanti costi e altrettanti debiti. A meravigliarmi davvero è, lo ribadisco, l’incoerenza del M5S.

Stefania Batzella

Consigliera regionale Movimento Libero Indipendente

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Che noia la campagna elettorale prefabbricata

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto

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Mancano una ventina di giorni effettivi di campagna elettorale, per ora fiacchina, ma non c’è da stupirsi.  Gli ardori della campagna referendaria sono oramai un lontano ricordo. La fanno da padrone gli argomenti nazionali, parlano solo i leader alla televisione. Gli stessi  sono incuranti di spararla grossa. Al mio  paese una volta si chiamava demagogia.Ma tant’è, non è più tempo per le cose serie.  Continua ad essere serio votare, ma la pazienza dei cittadini è messa a dura prova. Pazienza sempre democratica, anche perché non votare può essere una manifestazione di civile dissenso.E poi, dai, diciamocelo in un proporzionale senza preferenze c’ è ben poca democrazia. E mancando la scelta per il candidato si toglie pathos alla campagna . Tutto stabilito a tavolino, tutto concordato preventivamente. Si, forse non saranno totalmente sicuri di come andrà a finire, ma il canovaccio è già scritto. Ma – attenzione – non vuol dire che proprio nulla stia accadendo. Piccoli incontri, magari a casa di tizio o caio giusto per convincere gli indecisi, che sono tantissimi. Poi la concorrenza tra gli schieramenti. Lega e Forza Italia concordi nel non essere d’accordo su nulla. Alla ricerca del primato elettorale. Salvini non la manda a dire: chi dei due partiti avrà più voti esprimerà il Presidente del Consiglio. Presidente della Repubblica permettendo. Con Fratelli d’Italia che non vuole essere solo i terzo incomodo. Noi con l’Italia è la quarta gamba del tavolo. Quante sigle “Italia” per il nordico Salvini lontano dai tempi di Pontida . Ma si sa, Roma val bene una messa. Anche con i pentastellati non si scherza.Contro la casta ed i politici di professione e dopo 12 mila aspiranti candidati, gli uscenti si sono riproposti con qualche ” spruzzata” di societa civile. A Torino scricchiola il loro consenso nelle periferie ed i mercati dopo i permessi dei grandi centri commerciali virano verso la lega. Forconi erano e forconi rimangono. Più che meno tasse vorrebbero l’abolizione delle tasse. I pentastellati non si preoccupano, li aspettano altri lidi molto più altolocati. Danno l’incarico a Francesco Gallieri di organizzare l’ incontro in Gran Bretagna dove  Di Maio comunica a tutta la finanza internazionale che prima scherzavano ed ora sono un partito di governo. L’ organizzatore non scherza in quanto a rapporti. Classe 1982 é di famiglia torinese buona, collaboratore niente popodimeno che di Giulio Tremonti, arrabbiato con il Berlusca che non l’ha ripreso. Collaborazioni editoriali con Belpietro e  Limes. E poi il centro sinistra. Qualcuno nel Pd é moderatamente contento di come stanno andando le cose.Ad esempio Luca Cassiani che dopo 4 anni di fermo diventerà consigliere regionale.E garante del senatore Stefano Esposito.Loro sono certi. Se il pd scenderà al di sotto del 25% Renzi dovrà trovarsi un altro mestiere. Se sopra, segretario a vita. Con Gariglio che non mollando la segteteria regionale pensa già alle regionali, portandosi avanti con il lavoro.E poi l’indistruttibile Mimmo Portas a cui hanno promesso che il Ministro Padoan opterà per altri collegi.Tutti o quasi tutti avranno in posto al sole. I sondaggi: fa cappotto il centro destra con dei magri 20% pentastellati. Lberi ed Uguali da un minimo del  4 ad un massimo dell’8.Pd al palo ed un 2% da dividere tra casa Pound, Potere al Popolo i comunisti di Rizzo, sinistri di critica anticapitalista, repubblicani ecc. Briciole lasciate sul tavolo dei grandi.Con una mia personale domanda:  perché si presentano?  Forse la risposta sta nei rimborsi elettorali previsti dalla legge.Poco di nobile. Incertezza assoluta. Come la carambola sul biliardo le palle rinbalzano da un punto all’altro. E dopo il voto?  Mi sa che le forze politiche sono comunque   condannate  nel trovare un accordo per evitare nuove elezioni. Le forze politiche tedesche hanno scelto stabilità anche per rispondere a populismi e nuovi fascismi che traggono linfa vitale dall’instabilità politica. All’entrata del Museo di Tel Aviv  sulle persecuzioni naziste c’è una piccola targhetta. Con tre cifre:8 16 33. In Germania negli anni trenta si votò tre volte in tre anni. Le cifre sono la percentuale ottenuta dai nazisti alle votazioni.Forse la storia non si ripete ma qualche insegnamento dobbiamo trarlo. Troppe promesse elettorali.Troppe notizie palesemente false.Troppe prese in giro. Ma chi vota dovrà chiedere poi di garantire governabilità. Governabilità per l’economia. Governabilità per investimenti. Governabilità per la comunità italiana ed europea e per la nostra democrazia.

I fondi M5S per la tutela del territorio

“Quasi ogni anno il Piemonte viene colpito da alluvioni e fenomeni legati al dissesto idrogeologico con gravi ripercussioni sull’ambiente e sulle infrastrutture.  Abbiamo deciso di dare un forte segnale restituendo parte del nostro stipendio per questa importante voce di bilancio”. Così il gruppo regionale M5s,  che  ricorda che la Giunta regionale del Piemonte ha inserito nel bilancio di previsione 102.948.77 euro per le emergenze da calamità naturali ed interventi di ripristino “soldi restituiti dal Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle. La tutela del territorio è una priorità del Movimento 5 Stelle, in futuro si dovrà investire maggiori risorse nella prevenzione e sempre meno in opere inutili”.

Sgravi e posteggi per salvare il commercio

Corso Grosseto e dintorni: sulla durata dei lavori pende la spada di Damocle dell’amianto e del ricorso da parte del Comune di Venaria. Gli esercenti hanno bisogno di ossigeno: la Giunta che cosa risponde?

Sgravi fiscali e disponibilità di posti auto: queste le due priorità per cercare di salvare il tessuto commerciale di corso Grosseto. Mentre residenti ed esercenti chiedono tempi certi, sulla durata del cantiere pendono non una ma ben due spade di Damocle: la presenza di amianto alla base del Cavalcavia e il ricorso presentato da parte del Comune di Venaria. Si parla di ritardi che potrebbero misurarsi nell’ordine dei cinque o sei mesi. Solo gli sgravi fiscali e nuovi posti auto a disposizione dei clienti potrebbero dare ossigeno al tessuto commerciale della zona. Ma se per quanto riguarda i posti auto le prospettive non sono negative (c’è già l’ordinanza), sugli sgravi la Giunta fa, ancora, orecchie da mercante: che cosa si aspetta? La totale desertificazione di tutta la zona?

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Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Manuela Morfino – Capogruppo Moderati, Circoscrizione Cinque Torino.

Alberto Masera – Coordinatore III Commissione, Moderati, Circoscrizione Cinque Torino.

I cattolici e le elezioni

Una delle costanti che, da sempre, ha caratterizzato le varie consultazioni elettorali e’ stata la cosiddetta presenza dei cattolici nelle varie liste. Un tema che negli anni e’ stato oggetto di polemiche, di confronto e di dibattito. Certo, le varie stagioni storiche che si sono susseguite hanno segnato in modo diverso la declinazione di questo tema. Dalla presenza massiccia nella Democrazia Cristiana alla stagione breve, ma intensa del Partito Popolare Italiano; dalla confluenza significativa nei partiti del centro destra nel post tangentopoli e in misura minore nell’Ulivo al profondo – e forse irreversibile – pluralismo che caratterizza l’attuale stagione politica. Ora, e’ persin ovvio ricordare che la stagione dell’unità politica dei cattolici e’ finita da un pezzo e sarebbe del tutto anacronistico riproporla. È altresì vero, però, che la cultura del cattolicesimo democratico e del cattolicesimo sociale difficilmente può scomparire all’interno dei vari “partiti personali” e “del capo” che costellano la geografia politica contemporanea. O meglio, questo è l’auspicio e la speranza per non smantellare un presidio culturale e un patrimonio ideale che ha accompagnato tutte le fasi della democrazia italiana nei suoi vari passaggi. Più o meno decisivi nella non breve storia repubblicana. Ma questa presenza politica e culturale, quella dei cattolici democratici e popolari appunto, non può ridursi a giocare un ruolo puramente ornamentale e non potrà non farsi sentire. Senza alcuna deriva clericale o confessionale ma anche senza limitarsi a diventare un mero suppellettile nei futuri assetti politici e parlamentari. Anche nella stagione dei partiti personali dove i capi partito pianificano le candidature e la composizione delle liste, credo sia altrettanto importante evitare la definiva polverizzazione di una tradizione che, con altre ovviamente, continua ad essere costitutiva per la salvaguardia stessa della nostra democrazia. Lo stesso cardinal Bassetti, Presidente della Cei, lo ha evidenziato con chiarezza nel suo ultimo intervento di fronte ai vescovi italiani quando ha invitato i politici in campagna elettorale alla “sobrietà’, nelle parole e nei comportamenti” evidenziando “che non si può comunque scordare quanto rimanga immorale lanciare promesse che già si sa di non riuscire a mantenere”. Un appello, dunque, non all’unità politica dei cattolici ma, al contrario, a far sì che i cattolici in politica siano all’altezza della situazione in qualsiasi partito o schieramento siano impegnati.

 

Giorgio Merlo

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BATZELLA (MLI), SANITA’: “SERVONO MISURE URGENTI CONTRO LE AGGRESSIONI A INFERMIERI E PERSONALE SANITARIO”

“LA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO DEVE ESSERE GARANTITA”

 

All’interno degli ospedali, e in particolare nei pronto soccorso, è necessario garantire – con la massima urgenza – misure idonee a proteggere la sicurezza degli infermieri e di tutto il personale sanitario. L’episodio che si è verificato l’altro giorno nel pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè (Asl TO4), dove un paziente ha aggredito tre infermieri, non è che l’ultimo di una lunga serie. Con sempre maggiore frequenza, infatti, il personale ospedaliero è vittima di aggressioni da parte di utenti che per svariati motivi danno in escandescenza. Il problema è ormai noto da tempo, lo conoscono bene sia l’assessore alla Sanità Saitta, sia i direttori generali delle diverse Aziende Sanitarie e Ospedaliere. E in particolare a conoscere bene il problema è proprio il direttore generale dell’Asl TO 4, che già in più occasioni è stata protagonista sulle cronache quotidiane per aggressioni e violenze contro il personale. Ma nonostante le continue denunce anche da parte delle forze sindacali, ad oggi nulla è cambiato. E’ ora di passare dalle parole ai fatti e di mettere in atto, in tempi rapidi, misure di sicurezza che tutelino il personale sanitario, già costretto a turni di lavoro estenuanti per il sovraccarico di lavoro e per la grave carenza di personale che affligge il comparto sanitario. La sicurezza sul posto di lavoro è fondamentale: deve essere garantita. Non è ammissibile lavorare nel timore di essere aggrediti.

 

 

Stefania Batzella,

Consigliera regionale Movimento Libero Indipendente