“Destra e Sinistra davanti al sovranismo” – Idee e proposte per un PD che sfidi paure, disuguaglianze e solitudini E’ questo il titolo di un importante evento organizzato dal Gruppo del Partito Democratico della Camera dei Deputati per il prossimo 13 Luglio a Baveno presso il Grand Hotel Dino. Al centro della discussione, nel cuore dell’Alto Piemonte, il futuro del Partito Democratico come alternativa politica al nuovo spettro che si aggira per l’Europa: il Sovranismo. Ricco il programma che prende il via alle 15.30 con i saluti del Segretario del PD del VCO Giuseppe Grieco. Autorevoli gli interventi previsti, che verranno moderati da Luigi Bobba (sottosegretario al Welfare nella XVII legislatura). Tra gli altri sono previsti i contributi di Antonio Noto (Fondatore di IPR Marketing), Mauro Magatti (Sociologo dell’Università del Sacro Cuore di Milano), Augusto Ferrari (Assessore all’Assistenza in Regione Piemonte), Cristina Bargero (Autrice del libro “il Piemonte oltre la crisi”), Nicoletta Favero (Senatrice della XVII legislatura) e Sergio Chiamparino (Presidente della Regione Piemonte). Dopo il dibattito, al quale sono stati invitati a partecipare i segretari democratici delle province dell’Alto Piemonte, le conclusioni previste per le ore 18.30 saranno affidate all’On. Enrico Borghi (Ufficio di presidenza del Gruppo PD alla Camera) e Graziano Delrio (Capogruppo PD alla Camera dei Deputati). I posti disponibili per l’evento sono limitati, per chi volesse partecipare è obbligatorio mandare conferma entro e non oltre Martedì 10 Luglio all’indirizzo infoenricoborghi@gmail.com
Chiesta a Saitta la stabilizzazione dei borsisti e di tutto il personale precario che ha raggiunto in Istituto livelli insostenibili (più del 25% del personale è precario) oltre 100 unità di personale
Martedì scorso è approdata in Consiglio Regionale l’annosa questione dei 83 borsisti in servizio all’Istituto zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Con un’interrogazione urgente la consigliera di Liberi e Uguali Silvana Accossato ha posto all’attenzione dell’Assessore Saitta la situazione di questi ricercatori in condizioni di precarietà e di discriminazione rispetto ai dipendenti dell’Ente a parità di mansioni e di lavoro svolto.Si tratta di persone che, pur essendo in possesso di un contratto di “assegno di ricerca” destinato a seguire progetti di studio, in virtù di un regolamento interno sono equiparati al personale dipendente nei doveri (40 ore a settimana di lavoro, timbrature, ecc…) ma non nei diritti (non hanno diritto alla mutua né a ferie retribuite).“Una vera e propria discriminazione, che pone questi ricercatori in condizioni di debolezza nei confronti dell’Ente e di grave preoccupazione per il loro futuro, visto che questa condizione di precarietà va avanti, per alcuni di loro di progetto in progetto, da molti anni” – spiega Accossato.Nella sua interrogazione la consigliera ha inoltre sottolineato come “vi sia un forte rischio di incappare in una class action tesa al riconoscimento dei diritti di questi lavoratori, vista la giurisprudenza recente in materia” – con tutto ciò che questo comporterebbe per l’Istituito e anche per la Regione Piemonte da cui dipende.Nella sua risposta l’Assessore Saitta, dopo aver precisato che la questione ha trovato soluzione nella Finanziaria 2018 e che mancherebbero solo due decreti attuativi e il recepimento nel CCNL, ha auspicato una risoluzione definitiva entro la fine dell’anno.“La Regione deve continuare a farsi carico di questa situazione visto il suo ruolo di vigilanza sullo zooprofilattico ” – ribadisce Silvana Accossato a nome dell’intero gruppo di Liberi e Uguali, non nascondendo le preoccupazioni in merito alla possibilità che i borsisti possano realmente essere ricompresi nella dicitura dei lavoratori atipici per cui la finanziaria prevede il progetto di stabilizzazione, vista la loro condizione contrattuale.
Piove governo ladro
Il famoso detto popolare , dalle origini incerte e che affondano fino all’antico Egitto passando per l’antica Roma , viene collocato temporalmente a metà del XIX secolo. Correva il 1861 quando , a Torino , una manifestazione di mazziniani fu annullata a causa della pioggia. Il “Pasquino” , famoso giornale satirico , pubblicò una vignetta di Casimiro Teja, la sua statua la potete ammirare in Piazza IV marzo a Torino, che prendeva in giro i mazziniani con la frase ” piove governo ladro”. Ebbe un tale successo che divenne il motto della rivista ed il simbolo della parodia degli italiani contro il governo ed in generale contro il potere. Con questo intento l’ho usata qualche giorno fa in risposta ad un commento su Twitter. Sembrava che il tutto si risolvesse in un simpatico scambio di commenti via Twitter ed invece ho ricevuto alcuni messaggi di sostegno all’attuale governo e che mi rimproverano di usare politicamente la famosa frase. Avendo avuto l’occasione di osservare altre volte lo stesso comportamento la cosa mi porta a fare qualche considerazione . Molti sostenitori grillini , per fortuna non tutti, hanno un atteggiamento acritico quasi fideistico e non capiscono che ora al governo ed il “potere” sono loro e di conseguenza il detto popolare , che non tramonta mai, è rivolto a loro. Se poi , a parte un po’ di “sparate” e tante dichiarazioni, non hanno ancora combinato molto è responsabilità loro e gli italiani pazienti aspettano. Nel frattempo i cambiamenti climatici hanno determinato un aumento della pioggia e della grandine e di conseguenza i “piove governo ladro” fioccano ed aumentano d’ intensità . Come interpretare quanto sta accadendo ? Come una semplice questione metereologica o come un segno premonitore sull’operato di questo governo?
Olimpiadi e altri imbarazzi in due anni di governo
STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Dal 19 giugno 2016 Chiara Appendino è Sindachessa di Torino. In due anni che cosa ha fatto? Di importante, intendo. Che progetto ha ideato se non addirittura realizzato? Bella domanda a cui difficilmente potremo rispondere. Da palazzo civico solo imbarazzanti silenzi che sottintendono che comunque è colpa di Fassino, dell’eredità lasciata. Certo, è anche colpa degli uffici preposti se certe cose non hanno funzionato. Insomma, Sindachessa, consiglieri comunali e assessori passavano forse di lì per caso e si sono affezionati decidendo di fermarsi. Ogni tanto fanno finta di bisticciare, ma tanto nulla cambia. Hanno espresso il loro massimo sulla candidatura olimpionica. Appendino: se non appoggiate la mia scelta sulle olimpiadi mi dimetto. Risposta dei dissidenti: pazienza. Pronto intervento di Di Maio, tutto rientrato. Consiglio comunale senza Sindachessa, uno scherzetto. Del resto si sa che quando i gatti mancano i topi ballano. E quindi? Nessuna conseguenza, nessuna dimissione. Anzi, purtroppo una conseguenza c è: stata, la figuraccia di tutta la città di Torino con possibili riflessi negativi da parte del Cio e del Coni. Appendino sempre più nervosa. Si sapeva che la strada olimpica era in salita. Sono passati solo 12 anni dalla precedente edizione e un aspetto positivo senza dubbio c’era: impianti esistenti e dunque contenimento dei costi. Ma si sa che la saggezza non è più una caratteristica dei politici attuali. Sicuramente questa spaccatura favorirà gli altri candidati, italiani e non. Possibilità di recuperare? La vedo dura ma sono sempre contento di sbagliarmi. Tornando alla domanda iniziale: cara Sindachessa, che ha fatto di “grande” per la città in questi due anni? Si attende risposta. Ma non sono fiducioso che arrivi.
Riceviamo e pubblichiamo – “Le dichiarazioni del sottosegretario Edoardo Rixi, rilasciate questa mattina nel corso di un’intervista al giornale on-line Lo Spiffero, lasciano davvero inquieti. Il Sottosegretario leghista ai Trasporti dichiara che, mentre il Terzo valico é strategico per il nostro Paese, la TAV lo sarebbe certamente meno e, comunque, su quest’ultima opera si dovranno attendere valutazioni, che arriveranno entro la fine dell’anno. Il Sottosegretario da un lato salva il Terzo valico (e noi ne siamo molto contenti), che é opera che lo tocca da vicino, essendo egli ligure, ma dall’altro esprime affermazioni sulla Torino-Lione che ci saremmo attesi da un grillino, non da un esponente di un partito che, fino al momento di andare al Governo, aveva, sempre e in ogni sede, difeso il collegamento Italo-francese. Ogni giorno diventa più evidente che il Patto di Governo tra Cinquestelle e Lega contiene un scellerato accordo che, per accontentare i grillini, sacrifica il Piemonte, preparandosi ad accantonare il collegamento Torino-Lione. Il Piemonte, il suo futuro, le sue imprese e i suoi cittadini vengono sacrificati sull’altare del contratto di governo nazionale. La cosa sconcertante, infine, sono i tempi: il Ministro Toninelli aveva affermato a Torino che, in due settimane, avrebbe fatto una nuova valutazione benefici-costi su Torino-Lione e Terzo Valico, poi, alla Camera, era stato più vago sui tempi, oggi il suo Sottosegretario annuncia che dovremo aspettare fino alla fine dell’anno per sapere se “lor signori” sono disposti a proseguire con i lavori sulla Torino-Lione. Nel frattempo a noi risulta che nulla si stia muovendo dentro il Ministero. La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati é – guarda caso – l’unica Commissione a non essere convocata per questa settimana, perché attende che il Ministro Toninelli si liberi per venirci a relazionare sulle sue intenzioni. Ma il Ministro fugge. Come Gruppo del Partito Democratico abbiamo chiesto di portare la Commissione parlamentare a fare un sopralluogo alle opere del Terzo valico e della Torino-Lione, sia sul versante francese che su quello italiano. Vorremmo tanto che tutti i parlamentari si rendessero conto di quanto queste opere siano già avviate e che comprendessero l’entità dei danni che sarebbero causati da una decisione di abbandonarle.”
On. Davide Gariglio
Torino-Lione, Molinari replica a Chiamparino
Ridurre la sperimentazione animale. Proposta di M5S
* Il Piemonte è tra le prime regioni italiane a dotarsi di una legge per la riduzione e la sostituzione, ove possibile, della sperimentazione sugli animali
Il provvedimento, presentato dal M5s e approvato questa mattina dal Consiglio regionale con emendamenti e ad amplissima maggioranza, è stato illustrato all’Assemblea dai relatori di minoranza Francesca Frediani (M5s) e di maggioranza Paolo Allemano (Pd). “Scopo della legge – ha dichiarato Frediani – è rendere possibile un cambio di mentalità, dal momento che in Italia non si investe su sperimentazioni sostitutive all’utilizzo di cavie. Auspichiamo che gli enti pubblici comincino a credere in tipi di ricerca più moderni che non contemplano l’uso di animali e hanno validi fondamenti etici e scientifici”. “Pur condividendo sostanzialmente lo spirito della legge – ha osservato Allemano – l’eliminazione della sperimentazione animale è un obiettivo al momento irrealistico, se si pensa che per la farmacologia rappresenta un obbligo di legge. Per questo abbiamo proposto alcuni emendamenti che tendono piuttosto a una sua limitazione”. Il provvedimento stanzia 350mila euro – 100mila euro rispettivamente per gli esercizi finanziari 2018 e 2019 e 150mila per l’esercizio finanziario 2020 – per pagare borse di studio agli studenti piemontesi presso università europee ,che insegnino metodi sostitutivi all’uso di animali. Ma anche per sostenere linee di ricerca finalizzate alla realizzazione di una rete regionale sui metodi sostitutivi alla sperimentazione animale utilizzati nei Paesi esteri. Si prevede la sottoscrizione da parte della Regione di appositi protocolli d’intesa con università, istituti scientifici ed enti di ricerca pubblici e privati piemontesi: serviranno a promuovere la rete di ricerca alternativa alla sperimentazione animale e a sostenere la formazione degli studenti universitari tramite borse di studio all’estero. È inoltre prevista la costituzione di un Comitato etico regionale, istituito presso l’Assessorato alla Sanità, con il compito di promuovere metodologie sostitutive alla sperimentazione animale, incaricato di predisporre una relazione annuale alla Giunta regionale e alla Commissione consiliare Sanità.Nel corso della discussione generale sul provvedimento i consiglieri Gian Paolo Andrissi e Davide Bono (M5s) hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto in Commissione mentre il consigliere Vittorio Barazzotto (Pd) si è dichiarato convintamene contrario a ogni sperimentazione su animali.
***
(* Notizie dagli uffici stampa della Regione Piemonte e della Città di Torino)
“E’ evidente che il Movimento Cinque Stelle sta isolando Torino relegando il capoluogo piemontese ad un ruolo del tutto subalterno alle altre città del Nord Italia. Sulla Tav e sulle Olimpiadi i pentastellati stanno tumulando la nostra città lasciando a chi succederà loro solo macerie”. Ad affermarlo il capogruppo e il vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Andrea Fluttero e Andrea Tronzano.
“Siamo sbigottiti nel veder definire come imbarazzante il dossier presentato dal sindaco di Torino. A dirlo sono suoi compagni di partito, una situazione surreale – spiegano gli esponenti di Forza Italia -. C’è chi nel Movimento non ha ancora compreso che quando siedi in una istituzione non sei al ‘Bar Sport”, le tue parole hanno un peso e possono penalizzare gli investimenti della Città che rappresenti e con loro migliaia di lavoratori o potenziali occupabili”.
Concludono Fluttero e Tronzano: “Forza Italia appoggerà la candidatura di Torino con convinzione. Deve essere chiaro che però se Torino non si vedrà assegnata le Olimpiadi a causa dei continui attacchi interni alla maggioranza, l’unica soluzione saranno le dimissioni per il sindaco Appendino”.