La sezione locale di Volt Italia, il primo partito Paneuropeo, giovedì 9 maggio alle ore 20.45 alla sala polifuzionale Loft di Via Principessa Clotilde 80 organizza #startEUp – Innovazione Under 30, Politica e Impresa.
Si tratta di una tavola rotonda con alcuni dei più brillanti giovani innovatori piemontesi, per scoprire che il nostro Paese può e deve scommettere su giovani, cultura, formazione ed impresa per potersi rialzare. Gli ospiti della serata saranno:
Federica Vinci, Presidente di Volt Italia, partito nazionale del network di Volt Europa, il primo partito paneuropeo fondato da Andrea Venzon.
Fabio Daniele, cofondatore di Apical, startup per i professionisti di viaggi ed eventi
Gianluca Manitto, CEO e cofondatore di EpiCura, startup per facilitare l’accesso ai servizi sanitari e socio-assistenziali.
Giovanni Rastrelli, amministratore delegato di EDIT Torino, Eat Drink Innovate Together, una realtà per favorire il networking e promuovere percorsi. enogastronomici di qualità
Modererà la serata Riccardo Pinto, city lead di Volt Torino.
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Primo Maggio a Torino, le reazioni della politica
Torino – Ferrero (la Sinistra): basta repressione, il primo maggio è delle lavoratrici e dei lavoratori
“La piazza del primo maggio è delle lavoratrici e dei lavoratori, non è la Questura che può decidere, manu militari, chi può manifestare o meno in base alle opinioni che vengono espresse dai diversi spezzoni di corteo”, così Paolo Ferrero, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea al termine del corteo del primo maggio a Torino. Per Ferrero “si è ripetuto anche quest’anno un comportamento increscioso da parte delle forze di polizia con le cariche rivolte contro il movimento No Tav. Cariche del tutto ingiustificate, motivate solo dalla volontà di dividere in due il corteo tra buoni e cattivi. Una divisione che rifiutiamo con forza. La lotta contro il Tav è la lotta contro il partito trasversale degli affari, contro la distruzione ambientale, per l’affermazione di una prospettiva di lavoro pulito, dignitoso, ecocompatibile . Basta con la repressione di un movimento che rappresenta un riferimento e una speranza non solo per la Valsusa ma per l’insieme del nostro Paese”.
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“Se partecipiamo si lamentano, se non partecipiamo si infuriano. Quelli della sinistra italiana si lagnano sempre di noi, invece che guardare a casa propria e alle loro enormi contraddizioni interne. Non ultima la questione Tav che anche oggi ha visto una parte della sinistra violenta, i no Tav, tentare di sfondare il corteo e la parte vicina alle banche, più interessata alla nostra presenza che ai reali problemi del lavoro”. Così Roberto Rosso, candidato alla Regione Piemonte per Fratelli d’Italia e presente al corteo torinese del primo maggio, commenta le critiche dell’Anpi. “Secondo loro noi non avremmo dovuto partecipare, come se l’associazione partigiani avesse l’esclusiva sul mondo del lavoro. Però se non ci fossimo stati, saremmo stati tacciati di scarso interesse per un tema invece fondamentale: meno tasse, meno burocrazia, più facilità di assunzione e maggiore convenienza a lavorare in Italia. Sono queste le ricette di Fratelli d’Italia, piaccia o meno al Pd o agli ex partigiani”. Rosso spiega: “Non avendo argomenti concreti, sanno soltanto guardare alle nostre presenze o assenze. Un rito che si ripete ogni anno tra il 25 aprile al primo maggio. Forse questo modo di fare politica da barzelletta, però, ultimamente non li sta premiando molto alle urne. Tanti lavoratori onesti ci votano e noi abbiamo il dovere di rappresentarli anche ai cortei”.
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La capogruppo del M5s al Comune di Torino poteva risparmiarsi le sue critiche infondate e immotivate alle forze dell’ordine meritevoli invece di encomio per come hanno saputo contenere e neutralizzare i soliti gruppi di violenti e facinorosi pronti a menar le mani. Volevano inquinare la manifestazione per la festa dei lavoratori, che non appartiene a nessun partito ma appartiene solo ed esclusivamente al mondo del lavoro, e sono stati tempestivamente bloccati dalle forze dell’ordine, cioè da quella categoria di lavoratori che anche oggi ha lavorato con la consueta abnegazione.Non voglio partecipare alle polemiche strumentali pro o contro il Pd, perché è dalla strumentalizzazione di giornate di festa come questa che si è finito col togliere significato a tutto, al 25 aprile o al Primo maggio. La politica manifesta ancora una volta un livello spaventoso di immaturità perché una campagna elettorale permanente sta distruggendo valori e simboli attorno ai quali è stato costruito nel tempo il senso di appartenenza a una stessa comunità. È venuto il momento di dare un colpo di freno, di restituire il senso vero e compiuto alle feste che da decenni riuniscono gli italiani per festeggiare la liberazione o il mondo del lavoro, senza dividersi, almeno nelle celebrazioni, e senza prestarsi agli strumentalizzi di questa o quella forza politica.
Da Oggi è definitivamente disponibile il Programma Elettorale del Partito Animalista, lista candidata in Tutta Italia alle prossime Elezioni Europee di Maggio. Dopo essere stato approvato in tutta Italia per le Europee, il Partito Animalista ha stilato con gli altri partiti della Animal Politcs EU il programma per l’Italia, definitivamente disponibile per gli elettori. Il Portavoce, Avv. Cristiano Ceriello, ha spiegato come “quello animalista sia uno di pochi gruppi europei che sta presentando agli elettori un programma comune che proverà a realizzare nei prossimi 5 anni”. Tutto nasce dal Manifesto Europeo che nel Parlamento di Bruxelles, il 4 Aprile 2019, undici Partiti Animalisti Europei hanno sottoscritto (e per l’Italia il Partito Animalista Italiano”), dando vita ad un unico soggetto europeo. “Per coerenza con gli elettori – prosegue Ceriello – abbiamo pubblicato quelli che sono gli obiettivi che tutti ci prefiggiamo, visto come i sondaggi europei ci dicono che gli deputati europei animalisti saranno almeno 7 nel prossimo Europarlamento. In verità, vediamo pochi programmi in giro e pensiamo sia importante dire ai cittadini cosa vogliamo fare a Bruxelles e non parlare di temi di politica nazionale che, in verità, non sono di competenza del Parlamento Europeo”. Innalzare lo stato giuridico delle specie con l’applicazione dell’art. 13 del Trattato di Lisbona; fine degli allevamenti intensivi e da pelliccia; fine dei trasporti a lunga distanza di animali vivi; così come combattere a livello europeo il commercio illegale di animali domestici e mettere fuori mercato i pesticidi pericolosi, sono alcuni dei temi fondamentali del programma su cui, per i prossimi 5 anni, ognuno degli undici Partiti proverà a battersi fuori e dentro il Parlamento Europeo.

"Il 66% degli italiani non vuole abbandonare l'UE"
« Ci vuole maggiore coraggio. Gli europeisti devono affrontare la sfida europea che abbiamo davanti con maggiore coraggio e determinazione. Questo lo dobbiamo a tutti gli italiani e agli europei che credono nell’Unione europea». A dirlo è Mercedes Bresso, eurodeputata uscente e candidata per il Partito Democratico alle prossime elezioni europee del 26 maggio, commentando i dati dell’analista Arnaldo Ferrari Nasi di www.analisipolitica.it pubblicati venerdì 26 aprile – da ItaliaOggi.
« Secondo Nasi il 66% degli italiani sarebbe pro-Europa e il 33% vorrebbe gli Stati Uniti d’Europa. Non solo, perché anche tra gli elettori leghisti il trend sarebbe lo stesso: solo il 25% dei leghisti vorrebbe l’uscita dall’Italia dall’Europa. Numeri che confermano una cosa: l’Unione europea è l’unico orizzonte possibile» – ha continuato Bresso.
« L’Europa che conosciamo ha ampi margini di miglioramento ed è per questo motivo che è necessario un impegno di chi ha vere competenze per rendere il progetto europeo più vicino ai cittadini e alle loro esigenze. Questo però non vuol dire gettare via il bambino con l’acqua sporca e gli europei questo lo sanno. Secondo Eurobarometro infatti soltanto il 19% della popolazione italiana sarebbe per l’ItalExit, l’uscita dall’Unione europea. Questo perché l’Europa ormai fa parte della nostra quotidianità sotto mille punti di vista» – ha proseguito Mercedes Bresso.
« Ciò non vuol dire che una fetta di popolazione, a tratti consistente, non sia euroscettica. Lo scontento che serpeggia nelle nostre società è dovuto soprattutto alla crisi economica degli ultimi anni. Chi però non è soddisfatto dell’Europa non vuole abbandonare l’UE, vuole risposte alle loro esigenze. È per questo che dobbiamo lavorare su quattro importanti principi. L’Europa dovrà essere federale, sociale, ci dovrà proteggere contro gli effetti negativi della globalizzazione e dovrà essere leader nella lotta al cambiamento climatico. Questi devono essere i quattro pilastri sui quali lavorare per convertire gli euro-scettici in europeisti. Il Partito Democratico, che è l’unico partito che dice chiaramente di volere gli Stati Uniti d’Europa, è l’unica risposta possibile per quel 33% di europei che vogliono gli Stati Uniti d’Europa» – ha concluso Mercedes Bresso.




Salvini apre la campagna elettorale

Sono 15 le liste presentate per le Regionali e cinque i candidati presidenti. Massimiliano Panero di Casapound Destre Unite, ad oggi è escluso poiché la commissione elettorale ha bocciato la lista, ma lui farà ricorso al Tar. Sergio Chiamparino è sostenuto da sette liste del centrosinistra: Pd, Moderati, +Europa Si Tav, Chiamparino per il Piemonte del Sì, Demos, Liberi Uguali Verdi e L’Italia in Comune. Alberto Cirio, assessore nella precedente legislatura regionale di Roberto Cota, è candidato per il centrodestra, sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Udc e Sì Tav Sì Lavoro per il Piemonte nel Cuore. Si presenta alle Regionali anche il Popolo della Famiglia di Adinolfi, con Valter Boero, docente universitario, per la carica di presidente. Intanto il candidato
alla presidenza della Regione, Giorgio Bertola, di M5s, ha presentato il proprio listino di candidati e si è detto “orgoglioso di presentare rappresentanti di tutte le otto province, tutte le età e professioni, persone convinte della necessità di un cambiamento sociale. E spero anche sia l’ultima volta che in Piemonte si debba presentare un listino: noi crediamo che i 50 consiglieri debbano essere eletti direttamente dai cittadini”. Nel listino pentastellato ci sono 7 uomini e 3 donne. La più giovane, Roberta Cavuoti, ha 26 anni, ed è esperta in materia tributaria e fiscale. Il più anziano è invece Giuseppe Paschetto, professore di matematica di Biella di 64 anni.
Clelia Ventimiglia
TRA I CAPILISTA LA SCRITTRICE ELENA LOEWENTHAL, VIRGINIA CAMOLETTO (LA PIU’ GIOVANE CANDIDATA DELLE REGIONALI) E SILVIO VIALE
La Lista +EUROPA, che sostiene la candidatura di Sergio Chiamparino a Presidente della Regione, ha deciso di inserire la scritta “SÌ TAV” all’interno del simbolo elettorale per rimarcare la necessità strategica per il Piemonte e l’Italia di essere collegati con la linea Torino-Lione alla rete di trasporti ad alta velocità europea.
“Piemonte regione d’Europa” sarà lo slogan utilizzato in campagna elettorale per sottolineare la necessità per la nostra regione di rimanere ancorata alle regioni più ricche dell’Europa continentale, auspicando una integrazione sempre più stretta dell’Unione Europea, avendo come obiettivo gli Stati Uniti d’Europa.
Tra i candidati capilista sono presenti, tra gli altri:
Elena Loewenthal (capolista a Torino e Cuneo), scrittrice e traduttrice, collabora con il quotidiano La Stampa e con Tuttolibri, vincitrice nel 2003 del premio Grinzane Cavour con il suo primo romanzo “Lo strappo dell’anima. Una storia vera”;
Virginia Camoletto (capolista a Torino), studentessa, la più giovane candidata alle elezioni regionali che ha compiuto la maggiore età il 24 aprile;
Silvio Viale (capolista a Torino), ginecologo radicale, responsabile dell’IVG al Sant’Anna di Torino che con la sua battaglia ha consentito la legalizzazione in Italia dell’aborto farmacologico;
Antonello De Stefano (capolista a Novara), scrittore, sindacalista, già assessore alla cultura ad Arona;
Roswitha Flaibani (capolista a Vercelli), garante comunale delle carceri, storica militante radicale vercellese.
Nel listino del Presidente Chiamparino è candidata la torinese Silvja Manzi, Segretaria di Radicali Italiani nonché amministratrice nazionale di +EUROPA.