Apprezziamo le aperture dell’opposizione, ma contestiamo la visione salvifica con la quale il Pd approccia la sua discussione al Bilancio; è infatti orba, in quanto non tiene conto delle valide proposte della maggioranza di governo
Il centrodestra con le misure contenute nel bilancio e nel piano della competitività agisce con efficacia sull’emergenza economica pre e post Coronavirus.Il bilancio prevede investimenti sui lavori pubblici utili a far ripartire il lavoro delle micro e piccole imprese, anche artigiane, oltre a una serie di misure a favore del turismo, del commercio, della cultura e di altri settori strategici della nostra regione. Il piano della competitività, che presenteremo a breve, contiene scelte politiche molto chiare che guardano al futuro, ma non dimenticano la necessità delle imprese di sopravvivere al presente. Sull’emergenza coronavirus agiamo con tutti gli strumenti che le leggi consentono alla regione Piemonte; tra le altre, avviamo la moratoria sui mutui in capo alla Regione, attiviamo il fondo regionale di garanzia che dà molta forza alle imprese sulla liquidità a loro necessaria, e mettiamo a disposizione un contributo importante per abbassare il costo dei prestiti che le aziende hanno con le banche. Non ultima, ci sarà una misura, fortemente voluta dal presidente Cirio, dedicata al rafforzamento dell’immagine del Piemonte nel mondo; l’abbiamo abbondantemente finanziata e partirà una volta finita l’emergenza.
Sull’Irap, la maggioranza ha già ragionato in modo concreto e la proposta è stata fatta per garantire nuovi investimenti e favorire l’assunzione di personale. Riteniamo che, per come il Pd declina l’intervento, il rischio di cadere in una misura iniqua tra settori economici investiti dalla crisi coronavirus sia molto alto. In ogni caso c’è la nostra disponibilità a un confronto successivo all’approvazione del Bilancio perché esistono i tempi tecnici per poter realizzare un’eventuale rimodulazione prima della scadenza del pagamento delle rate a carico delle imprese
Naturalmente, chiediamo con forza l’intervento del Governo nazionale che diventa indispensabile per attivare azioni fiscali, sulla cassa integrazione in deroga, e su tutto ciò che è utile per allargare efficacemente le azioni a contrasto dell’emergenza. Auspichiamo che il Pd perori la causa piemontese nei confronti dell’esecutivo nazionale che il Presidente Cirio ha attivato con l’incontro di oggi con il Presidente del Consiglio.
Siamo quindi disponibili ad un confronto, purché sia rapido e rispetti le prerogative politiche di ciascuno, in modo da approvare in tempi brevi il bilancio per fare ripartire la nostra economia, le nostre imprese e dare serenità ai cittadini piemontesi.
Andrea Tronzano
assessore regionale al Bilancio
Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, ha espresso parole di apprezzamento nei confronti della recente vasta operazione antidroga dei Carabinieri che ha portato a dieci arresti. Ecco cosa ha detto
Se la situazione non fosse drammatica come è, si potrebbe dire che siamo di fronte a una commedia, una pochade anche se di infimo ordine. Un governo indeciso a tutto, dalla comunicazione alle misure sanitarie da adottare, sta portando gli italiani allo scoramento e conferisce tinte ancora più fosche all’emergenza coronavirus.
Lei è Livia Turco. È stata ministro della Repubblica. Prima alle Pari opportunità con D’Alema Presidente del Consiglio. Poi alla Sanità con Prodi. Deputata e senatrice. Consigliere regionale in Piemonte. Membro della segreteria nazionale del PCI. Ma per me soprattutto la mia amica Livia Turco da Morozzo in provincia di Cuneo. Per me quasi unicamente la mia amica, al di là dei suoi ruoli
Veniamo a oggi. Allora, Livietta, che fai ? “Pensionata e presidente della Fondazione Nilde Jotti e poi volontaria all’Istituto nazionale Povertà ed integrazione”. Insomma non stai mai con le mani in mano. Iscritta al Pd, sì. Ma chissà se ci si ritrova davvero. Sul resto è proprio così. Non riesce a stare con le mani in mano. Da presidente della Fondazione Nilde Jotti ora è alle prese con l’organizzazione di iniziative della prima Presidente della Camera. Il 10 Aprile 1920 nasceva a Reggio Emilia. 100 anni. Un secolo, e che secolo. Altro patrocinio del Presidente della Repubblica e iniziative di ricordo per far conosce ulteriormente il suo pensiero politico. Nilde Iotti con il suo alto senso della Stato. Rispettosa dei ruoli tra politica e politici e tra partiti e Stato. L’episodio che racconto è esemplificativo. I parlamentari comunisti delegavano il Pci ad incassare lo stipendio mensile. Il partito si teneva generalmente tra il 50 e il 70%. Fino alla Presidenza di Nilde Iotti. Si impose e ribalto’ tutto. Il motivo abbastanza ovvio. L’ accordo tra deputato e partito era successivo. Non solo una questione formale. Un conto è lo Stato un conto il partito. Cento anni che sembrano 10 secoli. La Presidenza di Livia Turco come ideale prosecuzione. Partendo da Morozzo e transitando per Torino, Livia Ministro non si è mai montata la testa. A Roma gira con mezzi pubblici. Forse non ha neppure la patente. Ed in treno è rigorosamente in seconda classe. Altra occasione per stare in mezzo alla gente ed essere contenta quando un giovane immigrato le racconta orgoglioso di essere diventato cittadino italiano. Appunto, un altro mondo, forse ultimamente minoritario ma non per questo un mondo sbagliato. Quando si sbaglia si sbaglia, ancorché a sbagliare è la maggioranza. A noi, forse minoranza, piace quel mondo. Livia lo rappresenta, non è da poco.