POLITICA- Pagina 526

“No alla liberalizzazione della caccia in Piemonte”

“Le Associazioni aderenti al Tavolo Animali e Ambiente chiedono ai Consiglieri Regionali di non autorizzare il massacro della fauna selvatica della nostra Regione”

Il Tavolo Animali e Ambiente, cui aderiscono le Associazioni ENPA, LAC, LAV, Legambiente L’Aquilone, LIDA, OIPA, Pro Natura e SOS Gaia, ha inviato ai Consiglieri della Regione Piemonte una lettera contenente l’invito a votare contro le modificazioni sulla legge venatoria che verranno portate in settimana all’approvazione del parlamento subalpino.

In particolare, le Associazioni chiedono che si ascolti il parere del mondo scientifico (possibilmente prima che i danni siano ormai irreversibili, come la recente pandemia di Coronavirus ci insegna), unanimemente schierato contro le modifiche. In particolare, per quanto riguarda l’estensione della possibilità di caccia a ben 15 specie attualmente protette, quasi tutte di uccelli. Tutte specie in evidente sofferenza numerica e presenti nel nostro territorio spesso con numeri molto limitati. Emblematico il caso dell’allodola, piccolo uccello insettivoro che pesa meno della cartuccia con cui verrebbe disintegrato, la cui popolazione in Piemonte negli ultimi 20 anni si è dimezzata. Lo stesso vale per pernice bianca, moriglione e pavoncella. Di lepri variabili nessuno sa con esattezza quante siano, anche se il numero è certamente esiguo: in queste condizioni un banale ed ovvio principio di precauzione suggerirebbe il blocco immediato di ogni prelievo venatorio. Nessuna di queste 15 specie è responsabile di danni all’agricoltura o ad altre attività antropiche degni di rilievo: il loro prelievo venatorio, quindi, assume unicamente finalità di tipo ludico e nessuna giustificazione di riequilibrio ambientale o faunistico può essere addotta in suo appoggio.

Il Tavolo Animali e Ambiente, nel caso in cui i consiglieri decidessero comunque di appoggiare le modifiche, ha posto una semplice domanda: “perché consentire ai cacciatori di sterminare piccoli uccelli come merli ed allodole e specie a rischio di estinzione?”.

Il Tavolo Animali & Ambiente ha inoltre promosso la petizione online “FERMIAMO LA STRAGE DI UCCELLI IN PIEMONTE”.
E’ possibile firmare qui:
https://www.change.org/p/fermiamo-la-strage-di-uccelli-in-piemonte

Per il Tavolo Animali & Ambiente
Piero Belletti
PRO NATURA Piemonte

Non lasciamo sola Hong Kong

In questi giorni stiamo assistendo ad una progressiva erosione dei diritti umani e civili ad Hong Kong. Nella ricorrenza del trentunesimo anniversario del massacro di Piazza Tiananmen, il consiglio legislativo della città ha approvato una legge che criminalizza ogni modifica al testo dell’inno nazionale cinese e sanziona chi lo canta con poca convinzione.

Inoltre, la nuova legge sulla sicurezza nazionale promossa da Pechino in violazione dei trattati internazionali, prevede una sostanziale estensione di quelle misure di repressione del dissenso attualmente in vigore nella Cina continentale anche al territorio di Hong Kong. Gli effetti di questa legge sono già visibili: attivisti, studenti e intellettuali hanno dovuto cancellare i propri profili social o assumere identità false per evitare ritorsioni. Ci sono fondati timori che, oltre agli arresti di massa che vedono coinvolte centinaia di persone, si siano verificate violenze fisiche e sessuali nei confronti dei manifestanti trattenuti negli istituti di pena.

Solo pochi paesi, tra cui Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia e Canada, si sono schierati apertamente contro questa escalation di violenza e repressione. L’Unione Europea ha espresso preoccupazione e rammarico nei confronti dell’ennesima violazione di accordi internazionali da parte della Cina, senza però prendere provvedimenti sostanziali.

È importante che il Governo italiano assuma una linea chiara a sostegno dell’autonomia di Hong Kong e della tutela dei diritti umani. E’ nostro auspicio inoltre che, in questo momento critico, la stampa italiana tenga alta l’attenzione su un tema così importante, perché le battaglie per la democrazia e la libertà non si vincono senza il supporto di una informazione corretta e coraggiosa. Viceversa è sotto gli occhi di tutti il fatto che – tranne poche, meritevoli eccezioni – l’attenzione dei mass media verso le iniziative a sostegno del reale rispetto dei diritti di ogni essere umano, è molto bassa – quando, in alcuni casi, addirittura inesistente –  specie se si toccano sensibilità di Paesi o potentati pronti a far scattare rappresaglie di vario tipo. Cionondimeno in Italia, da mesi il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, Radicali Italiani e le associazioni Adelaide Aglietta, AiresVen e Marco Pannella, insieme a movimenti di vario orientamento che si battono anche per la libertà religiosa, promuovono iniziative a sostegno della causa di Hong Kong. Speriamo vivamente che vogliate aiutarci a far conoscere queste iniziative, in modo che ad esse si uniscano al più presto anche altri movimenti, associazioni, istituzioni, partiti e, in ultima analisi, tutte le persone che ritengono irrinunciabile – in qualsiasi Società e parte del mondo – il rispetto delle dignità di ogni essere umano.

Chiara Ardito, Patrizia De Grazia, Giampiero Leo, Mario Barbaro, Igor Boni, Bianca Briceno, a nome di tutte/i i promotori della campagna di solidarietà alla popolazione di Hong Kong

Fase 3, Ruffino (Fi): “Più risorse ai Comuni”

“Siamo ormai in piena Fase 3, ma per i Comuni il governo non ha ancora previsto le risorse adeguate per far fronte a tutte le nuove emergenze derivate dal flagello del Coronavirus.

In questi mesi Anci ha dialogato in modo costruttivo con Palazzo Chigi, ma adesso oltre ai buoni propositi occorre essere più incisivi e portare a casa i fondi diventati ormai vitali per tante realtà.
Gli sportelli unici territoriali per le attività produttive sono in affanno; chi vuole avviare una nuova attività – penso soprattutto a giovani e donne – non ha a disposizione incentivi che possano in qualche modo favorire l’imprenditoria; servono fondi immediati per avere una vera formazione degli amministratori locali; occorre inoltre rilanciare, anche nei piccoli Comuni, il turismo.
Il governo batta un colpo e Anci si dia una mossa, non c’è altro tempo da perdere”.
Lo afferma in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

Tre sedute a Palazzo Lascaris

Il Consiglio regionale la prossima  settimana si riunisce tre volte in videoconferenza, ma con la presenza in Aula dei capigruppo.

Sono infatti state convocate le sedute di martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 giugno. All’ordine del giorno dell’Assemblea presieduta da Stefano Allasia, le norme sulla Semplificazione contenute nel Disegno di legge 83 “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020”. Tutte e tre le sedute sono convocate dalle 10 alle 20, martedì inoltre sono previste le interrogazioni alle 9,30.

Lunedì 15 giugno è invece convocata la prima Commissione, presidente Carlo Riva Vercellotti, per l’informativa della Giunta regionale e i conseguenti approfondimenti in materia di Irap.

C’era una volta il sistema Torino

Sono solo un centinaio di paginette, ma ogni torinese di nascita o di adozione dovrebbe leggerle

Potrebbe essere uno stimolo per non far cadere più in basso la città, culla di ogni inizio. Conoscere i retroscena di una politica scontata è fondamentale per saper decidere con chi schierarsi per salvare il salvabile…
Questo libretto, chiaro e senza pretese, esce in anticipo rispetto alla prossima imminente campagna elettorale. Il  monito potrebbe essere: torinese avvisato, torinese salvato.
L’ autore, Augusto Grandi – giornalista, per tanti anni al Sole 24 Ore – , con linguaggio scorrevole  mette in guardia il cittadino ignaro sulle manovre non sempre limpide che operano nella ormai decaduta prima capitale d’Italia. Una città sabauda nello spirito, ma arrendevole nelle azioni. Commoventi le citazioni dei versi di Gipo Farassino che a distanza di decenni calzano a pennello alla Torino che ha tanto amato, attuali nonostante siano stati scritti oltre 50 anni fa. Il libro non dà delle soluzioni ma utili riflessioni.
Consiglio:  staccatevi dal video, spegnete il cellulare, investite 12 Euro e godetevi la lettura su una panchina dei parchi cittadini.Vi sentirete ristorati e più colti di tutto ciò che vi circonda…
Gabriella Daghero
Edizioni: Centro studi Vox populi

Università, Lega Giovani: “Revoca borse di studio giusta per chi commette reati”

 La Lega Giovani prende posizione sulla proposta di revoca delle borse di studio per gli studenti universitari che violano i regolamenti di ateneo o commettono reati e violenze nelle sedi universitarie. Ad intervenire è il consigliere regionale Matteo Gagliasso, che ricorda l’odg presentato dalla Lega in consiglio regionale lo scorso febbraio, dopo gli scontri avvenuti presso la Palazzina del Campus Einaudi di Torino.

“Riteniamo che il sostegno economico per garantire il diritto allo studio, erogato dall’ente della Regione Edisu, debba necessariamente affiancarsi al rispetto della legge e dei suoi organi nel più ampio ambito di garanzia dei diritti costituzionali. Per questo, nell’ordine del giorno che abbiamo presentato, chiediamo che siano revocati i bandi per gli studenti che vengano arrestati o attori di gravissime condotte dal punto di vista disciplinare. Successivamente c’è stata una proposta della Regione Piemonte direttamente ad Edisu che va nella medesima direzione. Pertanto, informiamo i nostri colleghi consiglieri che Edisu segue le linee guida della Regione e li invitiamo -invece di improvvisarsi costituzionalisti- a chiarire se stanno dalla parte degli studenti che per protestare utilizzano la voce, oppure con quelli che sono pronti ad esercitare la violenza, ai danni anche dei loro colleghi pacifisti”.

Alessio Ercoli, responsabile università della Lega Giovani Piemonte, specifica che “non si tratta di fare processi o sostituirsi ai tribunali, ma di impedire che chi va in università a creare disordini -ostacolando gli studenti che vogliono poter seguire le lezioni o dare gli esami- possa ricevere le borse di studio al pari dei colleghi che in università ci vanno per studiare e se devono protestare lo fanno in modo civile. Chi paventa dubbi di costituzionalità ancora prima di aver letto il bando di Edisu, dimostra poco rispetto per i tecnici al lavoro nella sua compilazione, oppure di voler soltanto fare proclami senza sapere di cosa si stia parlando. Se non stupisce vedere contraria la sinistra, fulminea nel condannare la violenza ma solo se perpetrata da alcuni soggetti, meraviglia invece leggere alcune dichiarazioni del M5S: fino a poco tempo fa giustizialista, ora stampella dei centri sociali, senza più neanche quei pochi valori che una volta simulava”.

“Ecco i voucher-sconto per l’acquisto di nuovi abbonamenti GTT”

“Dopo la mia richiesta in merito, l’Amministrazione risponde alla mia mozione sul tema, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale il mese scorso e dunque diventata vincolante. I Moderati hanno da subito avanzato la proposta di un rimborso per gli abbonamenti ai mezzi pubblici non utilizzati durante il lockdown”

Buona notizia: dopo il “sì” unanime della Sala Rossa, lo scorso mese, alla mia mozione sul tema, la Sindaca Appendino ha annunciato la distribuzione di appositi voucher che garantiranno sconti sull’acquisto di nuovi abbonamenti GTT per coloro che non li avevano potuti utilizzare lockdown. Questa è dunque la modalità scelta dalla Sindaca per rispondere alla mia richiesta in merito, che l’approvazione della Sala Rossa ha reso vincolante. Coloro che avevano scelto di utilizzare il trasporto pubblico per recarsi al lavoro o a scuola non hanno poi di fatto utilizzato, durante l’emergenza da COVID-19, quanto acquistato. Soprattutto le famiglie numerose hanno dovuto affrontare esborsi importanti. Mi auguro che, come da mia mozione votata dal Consiglio, i voucher annunciati coprano realmente e completamente, per una cifra equivalente, i mesi di abbonamento pagati e non fruiti. Vigilerò affinché tutto si faccia in tempi brevi.

Silvio  Magliano  Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino

Ruffino (Fi): “Liberare le risorse per il ponte di Alpignano”

“Questa è la prima occasione che il ministro de Micheli ha per dimostrare che, oltre al piano Colao, la maggioranza ha autonomia di idee e visione. Dunque, liberi subito le risorse per permettere l’intervento sul ponte di Alpignano di Torino che spezza in due la città, crea enormi disagi e perdita di opportunità per una città già in difficoltà, e per i comuni limitrofi.

Città metropolitana e Ministero debbono agire velocemente, almeno per ripristinare il passaggio dei mezzi leggeri”.
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“Le infrastrutture e la loro messa in sicurezza devono essere priorità del governo. Il ponte di Alpignano era a priorità elevata: due milioni di euro di stanziamento, diluiti tra il 2019, e il 2021 e probabilmente non sufficienti. Sono passati altri mesi senza far nulla.
Presenterò un’interrogazione al ministro De Micheli in commissione, ma auspico che la risposta arrivi prima. I territori stanno vivendo una dura crisi, Alpignano ora è retto da un commissario prefettizio, per l’ennesima volta: serve maggiore attenzione e azione. Questo chiederò al Governo”.
Lo dichiara in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

Gallo (Pd): “Per il centrodestra tutto tranne la commissione covid”

“Avremmo dovuto votare la costituzione della Commissione di indagine o di inchiesta sull’emergenza Covid-19 perché, come abbiamo più volte ribadito, è fondamentale approfondire i vari aspetti legati all’emergenza COVID. 

La Maggioranza, invece, ha anteposto a un tema tanto delicato la richiesta di procedere a esaminare l’istituzione della Commissione Autonomia e, su indicazione dell’Assessore Marrone, il disegno di legge “omnibus”. Per il centrodestra evidentemente non ha grande importanza approfondire questi aspetti sanitari?” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

Mio Dio come siamo caduti in basso

Mio Dio come siamo caduti in basso. Per il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio la Germania confina con l’Italia. Non ne possiamo più, sfiancati da questa loro ignoranza crassa e devastante. Come faranno a decidere del nostro futuro è la successiva domanda che tragicamente ci facciamo.

Mio padre mi diceva sempre: prima ti laurei e poi fai la rivoluzione. E  nelle medie inferiori l’insegnante di applicazione tecniche ci faceva fare il traforo sulle cartine in laminato di legno. In quel modo conoscevamo la geografia nel dettaglio. Per sapere cosa fare bisogna sapere dove siamo.

Non che fossimo grandi studiosi, ma quel minimo studiavamo. Luigi Di Maio venditore di bibite era e venditore di bibite è rimasto. Intanto si palesa Il Chiampa nazionale agli Stati Generali del PD. Nulla dice, ma già il suo silenzio è oggetto di interpretazioni. Splendido individualista con solide basi culturali e solidi rapporti politici e sociali. Un Padre tutelare di questa ammaccata Torino. I pentastellati da par loro sostengono che Torino ha ancora bisogno di loro. Bene, vediamo quanti voti prendono e poi si decide. Personalmente nutro forti dubbi sulla nostalgia dei torinesi per i 5 stelle. Decisamente tutto può succedere e l’ impressione che se il PD fa l’alleanza con Appendino si carica di legna verde.

Febbricitante anche il centro destra. Leghisti e Fratelli d’ Italia bisticciano su tutto. Finita la spinta propulsiva di Salvini orav uole contare solo la Meloni. Con due problemi di fondo. Primo, avere per amici i fasci non le porta bene. Secondo da Aosta, passando per Torino, ed arrivando a Trapani molti suoi esponenti politici sono indagati per rapporti con la criminalità organizzata. Vero che un indizio non è prova di colpevolezza, ma molti indiziati possono fare una prova, magari non sufficiente per una condanna in tribunale, ma sufficiente per farsi qualche domanda politica. Questo centro destra potrebbe approfittare dello sbandamento della sinistra. Ieri ha fatto fa spalla votando Appendino, ora potrebbe giocare in proprio. Difficile se non impossibile trovare un candidato locale. Ma ecco che spunta il nome di Massimo Giletti. Torinese non è ma è pur sempre rampollo della buona borghesia biellese. Poi una grande qualità: piace molto a Matteo Salvini e, per esclusione logica non piace alla Meloni. Le premesse ci sono tutte. Persino Berlusca ricorda al Capitano che non voleva Cirio come candidato. Ma si sa che, ora, è un altra storia.

Classe operaia disperata. Continua l’emorragia di posti di lavoro. Metalmeccanica nel buio profondo. Dall’Ilva all’Embraco continua la disperazione. Arrabbiati gli imprenditori e la
ristorazione con più di 10 dipendenti, quasi certamente lascia a casa qualcuno. Piccoli imprenditori che si lamentano: abbiamo anticipato la cassa e non abbiamo, per ora, visto
niente. E i sindacati? Anche loro molto arrabbiati, ma tanto, tanto impotenti. Avrebbero dovuto cambiare 30 anni fa. Poca cosa i gilet arancioni come è poca cosa Pappalardo che, se ricordo bene, è lo stesso che ha rincorso il nostro deputato di forza Italia Osvaldo Napoli. Voleva arrestarlo in nome del Popolo. Piccoli ducetti avanzano. L’Arma dei Carabinieri precisa che per un anno è stato sospeso dal servizio. Anche dallo stipendio? Non è dato sapere, mentre si sa che è in pensione ed essendo tra carabiniere e deputato sempre a libro paga di noi italiani, fa un po’ di caciara per non pagare dazio. Se dovessi trovare un’ immagine per rendere  l’idea di questo insieme direi la lava incandescente e ingestibile che dove arriva distrugge tutto e tutti. Bisognerebbe aspettare che finisca. Poi quando è solidificata uno non sa che farsene. Mi sa che la mia iniziale speranza che il coronavirus fosse una disgrazia da utilizzare per un rilancio complessivo era solo una pura illusione.

Patrizio Tosetto