Magliano: “il Consiglio dice sì alla mia proposta”
Importante vittoria della buona politica: approvato all’unanimità il mio Ordine del Giorno sull’aggiornamento del contributo economico per l’acquisto dei dispositivi protesici per sordociechi. L’atto afferma un altro importante principio, già riconosciuto a livello europeo: la sordocecità è una disabilità specifica e peculiare. In questo modo favoriamo, tra l’altro, l’inserimento lavorativo delle persone sordocieche.
Ventinove voti su 29: unanimità assoluta. Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato il mio ordine del giorno che impegna la Sindaca a interloquire con la Regione Piemonte a proposito dell’opportunità di aumentare il contributo per l’acquisto delle protesi digitali e degli impianti cocleari per le persone sordocieche. Un adeguamento urgente, visto l’alto costo degli impianti (fino a 7mila euro per un impianto cocleare) e alla luce del fatto che la cifra è, ancora, la stessa del 1992.L’atto va inteso anche come azione volta a favorire l’inserimento lavorativo e sociale delle persone sordocieche.Nel nostro paese e sul nostro territorio i casi di sordocecità sono molti (11mila, secondo recenti studi) e comunque molti più rispetto alla comune percezione. Saluto con soddisfazione l’approvazione del mio ordine del giorno anche perché si afferma per la prima volta un principio già considerato pacifico a livello europeo: la sordocecità è una disabilità sensoriale specifica, con una sua peculiarità.Le protesi digitali, che hanno una maggiore versatilità e che possono aggiornate attraverso una costante e continua regolazione in base agli eventuali peggioramenti, sono le protesi più confacenti per chi, oltre a non sentire in modo sufficiente, non vede. Quando questi dispositivi non sono più sufficienti il paziente ha come ultima alternativa l’impianto cocleare. Ma anche in questo caso vi sono alcuni problemi: lo Stato eroga dal 1992 l’equivalente di 650 euro a protesi (1.300 euro per entrambe) a fronte di un costo che va dai 5.500 euro ai 7.000 euro a seconda della gravità della minorazione uditiva.Oggi il Consiglio Comunale invita la Sindaca Appendino e la Giunta a interloquire con la Regione affinché si prenda in considerazione l’aggiornamento di questo contributo: 1.300 euro, cifra considerevole a livello assoluto, non sono molti se consideriamo il costo, di certo non alla portata di tutti, delle protesi.
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Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Questa mattina il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio è arrivato a Torino per presentare il Fondo Nazionale per l’innovazione.
Ad accoglierlo davanti alle Ogr una delegazione del movimento giovanile di Forza Italia con un manifesto che denuncia il 31% di disoccupazione giovanile in Piemonte e chiede lo stop al reddito di cittadinanza.“Il reddito? Lo vogliamo dal lavoro e non di cittadinanza – afferma Tommaso Varaldo, coordinatore del movimento giovanile a Torino – in Piemonte nel 2018 la disoccupazione giovanile si è attestata al 31% e hanno cessato l’attività 26mila imprese. Sono dati allarmanti” “Il reddito di cittadinanza è inversamente proporzionale al lavoro, non crea occupazione e non abolisce la povertà – continua Varaldo – La soluzione al problema della disoccupazione si chiama lavoro e il lavoro lo creano le imprese che vanno supportate con incentivi, abbattimento della pressione fiscale e della burocrazia, con infrastrutture moderne”“I giovani hanno voglia di lavorare. I giovani hanno voglia di veder valorizzate le loro competenze e capacità in questo Paese. I giovani hanno voglia di un’Italia che investe nei migliori – conclude Varaldo – 1 non vale 1 come ci vuole far credere il Ministro Di Maio”
Le primarie Pd hanno registrato in Piemonte 81.500 votanti, dei quali più di 50 mila a Torino e provincia. Il nuovo segretario nazionale del partito Nicola Zingaretti, ha vinto in tutti i 317 seggi. A Torino il numero dei votanti è stato di 22.780, I dati sono ancora provvisori ma sarannno confermati in giornata.
Cattolici presenti in più liste. Si lavora per il nuovo partito. “Rete Bianca Piemonte, in vista delle elezioni regionali, ha avanzato la proposta di riunificare in una unica lista le varie sigle riconducibili al mondo cattolico democratico e popolare. Una lista non identitaria, come ovvio, laica ma caratterizzata sotto il profilo politico e programmatico. Una proposta, questa, frutto anche della riflessione e dell’appello lanciati recentemente al convegno di Rete Bianca dal cardinal Severino Poletto e condiviso da molti esponenti, autorevoli e qualificati, del mondo cattolico piemontese e nazionale. Ora, la proposta di una lista unitaria non ha trovato adesione in altri gruppi e liste che puntano, almeno per le elezioni regionali, ad una presenza autonoma e, di conseguenza, frammentata. Alle luce di questa situazione, emergono 2 considerazioni politiche. Innanzitutto nessuna lista alle prossime elezioni regionali piemontesi potrà rivendicare di essere la depositaria esclusiva ed unica della rappresentanza di questa area culturale e politica. In secondo luogo, com’è altrettanto evidente, le candidature di esponenti del mondo cattolico democratico e popolare saranno presenti in alcune liste e nei vari schieramenti. Al riguardo, e’ persin ovvio sottolineare e richiamare un aspetto: e cioè, prosegue il dialogo e il confronto con queste realtà, gruppi e movimenti per arrivare alla definizione a livello locale – e soprattutto nazionale – di un partito laico e di ispirazione cristiana in vista delle prossime consultazioni amministrative, dal Comune di Torino ad altri importanti comuni che andranno al voto nei prossimi mesi, e soprattutto politiche. Un progetto politico, questo, che registra la convergenza di buona parte dei soggetti che già operano a livello territoriale e disseminato in tutta Italia. Rete Bianca Piemonte, comunque sia, prosegue il lavoro di ricomposizione politica, culturale ed organizzativa del mondo cattolico democratico e popolare piemontese in vista delle prossime consultazioni amministrative torinesi e partecipa attivamente a questo obiettivo su scala nazionale con altre realtà impegnate sul medesimo terreno in vista delle possibili elezioni politiche. Un obiettivo politico condiviso da molte sigle, realtà, associazioni e dalle stesse liste civiche che si presenteranno alle prossime elezioni regionali piemontesi nei vari schieramenti”.
Giorgio Merlo
Giampiero Leo
La tarantella della politica
Giovani legislatori a Palazzo Lascaris
La competizione “Open Legislation”, organizzata dall’Elsa Torino, riguarda cinque squadre di studenti universitari di materie giuridiche che redigono un progetto di legge su un tema specifico scelto da un Comitato scientifico
Il miglior elaborato viene scelto da un Collegio giudicante per proseguire con la simulazione del procedimento legislativo. L’8 marzo, dalle 9 alle 13.30 nell’Aula di Palazzo Lascaris, si tiene la fase conclusiva del concorso nella quale il progetto di legge ritenuto vincente viene discusso e votato dagli studenti partecipanti, che si immedesimano nel ruolo di consigliere regionale, seguendo l’iter del regolamento dell’Assemblea legislativa, adattato alla competizione. Alla fase finale partecipano il presidente del Consiglio regionale Nino Boeti e il componente dell’Ufficio di presidenza Giorgio Bertola. Il tema scelto quest’anno sul quale sono stati predisposti i progetti di legge è in materia di diritto dell’ambiente, sul quale sono stati svolti degli incontri preparatori per i concorrenti. L’Elsa, The European law students’ association, è la più grande associazione al mondo di giovani giuristi. Indipendente, apartitica, non governativa, aconfessionale e senza scopo di lucro, Elsa nasce per completare la formazione degli studenti in materie giuridiche, colmando il gap tra il mondo universitario e quello lavorativo. Dal 1981, data della sua fondazione, opera su tre livelli (locale, nazionale, internazionale) e consente di connettere in un unico grande network più di 40 mila soci, tra studenti e neolaureati, in 44 Paesi europei. Nel corso della manifestazione, alle 10, si tiene una rappresentazione dello spettacolo “Monumentale dimenticanza” della compagnia teatrale ArteMuda.
La Commissione Ambiente del Consiglio regionale ha approvato il “Piano per la Qualità dell’aria”
“Questo provvedimento rappresenta uno degli atti che il nostro Gruppo vuole approvare entro la fine della legislatura perché non si rimandano le scelte per la salute delle persone. Pensare alla qualità dell’ambiente in cui viviamo significa pensare alla salute dei cittadini” ha spiegato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti. “Il Piano – ha proseguito Ravetti – interviene su 47 misure legate a diversi ambiti: trasporti, energia, industria, agricoltura, riqualificazione urbana e ha lo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni ambientali, raggiungendo gli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 dell’Onu e dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile “. “In questo contesto più generale – ha concluso Domenico Ravetti – si colloca anche il tema della mobilità sostenibile legato alla necessità di compiere le scelte migliori per tutelare ambiente e salute. I provvedimenti dei Comuni, tra i quali l’introduzione o la rimodulazione della Ztl, per avere un effetto positivo devono essere preceduti da un Piano urbano della mobilità sostenibile, che, da normative nazionali, dovrà essere approvato entro il 5 ottobre 2019. Un Piano che tenga conto di di una visione globale della mobilità urbana, con obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ivi comprese le esigenze di chi nei centri storici vive e lavora. Auspichiamo che tutte le amministrazioni vogliano contribuire, al di là di interessi particolari, a rendere il Piemonte un luogo migliore”.
I giovani azzurri visitano il cantiere Tav
Varaldo (FI): “Se entro la fine di marzo non saranno pubblicati i bandi perderemo i primi 300 milioni dei finanziamenti europei. Il Governo non perda altro tempo. Al Vicesindaco di Torino che afferma che la Tav non esiste rispondiamo con le foto della talpa Federica che avanza circa 18 metri al giorno verso il confine con l’Italia”
Oggi una delegazione del movimento giovanile di Forza Italia, guidato dal coordinatore provinciale Tommaso Varaldo, visiterà, insieme al Consigliere della Città Metropolitana di Torino Paolo Ruzzola il cantiere della Torino-Lione a Saint-Martin-La-Porte, in Francia.
“Siamo stanchi dell’immobilismo che viene imposto a tutto il Paese del m5s a suon di continue fake news – continua Varaldo – Tutto il movimento dei NoTav è stato costruito su falsità per procurare allarme e terrore nella popolazione. Prima le bufale delle montagne piene di amianto e di uranio, smentite da migliaia di analisi preliminari e dai fatti: nessuna traccia di amianto e uranio in oltre 15 anni di scavi e nei 20 km di gallerie già scavate”
“Smentiti hanno costruito le fake news sui costi e benefici – continua Varaldo – ci raccontano che il costo per costruire la Tav è di 20 miliardi quando i costi sono scritti nell’accordo internazionale e prevedono una spesa per il nostro Paese di circa 4,6 mld: 2,9mld per la sezione transfrontaliera e 1,7 per la tratta nazionale, che potrebbe passare a 850mln dopo la disponibilità dell’Ue a finanziare al 50% anche le tratte nazionali”
“Smentiti anche sui costi sono partiti con le fake news sui benefici negando il florido scambio commerciale tra Italia e Francia – continua Varaldo – ma i dati sono chiari e in crescita: il 20% del valore degli scambi tra Italia e mondo passa dal confine francese e quasi tutto su gomma in direzione, ad esempio, Spagna, Portogallo e Inghilterra. Ci sono 44 milioni di tonnellate di merci che passano ai valichi con la Francia con oltre 3 milioni di Tir. Verso la Svizzera passano meno di 38 milioni di tonnellate ma grazie alle infrastrutture il 70% del trasporto di queste passa su ferrovia, solo il 30% su Tir”
“Con la nuova linea ferroviaria toglieremo dalla strade migliaia di Tir. Basta pensare che ogni treno porterebbe l’equivalente di 60 Tir – prosegue Varaldo – questo è un bene per l’ambiente, per la sicurezza e per il nostro export. Ma per i No Tav si tratta di un costo per lo Stato perché significa ridurre incassi su pedaggi e accise sui carburanti”
“La nostra presenza oggi ai cantieri della Tav – conclude Varaldo – oltre che per dimostrare che i giovani smentiscono tutte le fake news dei No Tav è anche testimonianza di solidarietà e di ringraziamento per le centinaia di uomini e donne delle Forze dell’Ordine che negli anni passati sono stati feriti in Valle di Susa, da pietre, razzi e petardi per difendere i cantieri e i lavoratori. Noi vogliamo un’Italia ad alta velocità. Con la Tav la direzione è il futuro”
A commentare la presenza dei giovani al cantiere è il Coordinatore Regionale di Forza Italia in Piemonte l’On. Paolo Zangrillo “La visita di una delegazione dei giovani di FI ai cantieri della TAV è un ‘ulteriore testimonianza dell’impegno del nostro partito a rivendicare con vigore e coerenza la necessità di procedere senza indugio alla realizzazione dell’opera – afferma Zangrillo – È proprio con riguardo ai giovani e al loro futuro che possiamo ricercare le ragioni più solide sul perché del SI alla TAV, come infrastruttura essenziale per costruire un contesto di sviluppo e crescita dei nostri territori, e quindi fertile a favorire opportunità di lavoro”
“Le mancanze dell’Amministrazione hanno creato le condizioni per questa miscela esplosiva. Aspetto con preoccupazione il weekend: intervenga la Procura. E troviamo in fretta una destinazione d’uso per l’ex Asilo Occupato”
Una zona ormai fuori controllo. L’Amministrazione, con la sua incapacità di gestire la situazione, ha posto le basi per questo salto di qualità: ora il degrado e l’illegalità diventano terreno fertile per le azioni politiche dei soliti noti (il riferimento è al presidio anarchico di fronte alla Scuola Holden). La miscela è esplosiva, anche perché – ne abbiamo già avuto un assaggio gli scorsi sabati – non sono affatto escluse tensioni tra gli operatori del libero scambio e i militanti. Mi chiedo con preoccupazione che cosa succederà nel weekend, quando centinaia e centinaia di operatori si disporranno tra Canale Molassi e San Pietro in Vincoli. A farne le spese, ancora una volta, residenti e commercianti onesti, quelli che pagano le tasse, rispettano le regole e si spaccano la schiena tutto il giorno senza calpestare i diritti degli altri. Ribadisco che sarebbe utile un intervento della Procura alla luce della palese, ripetuta e continuata situazione di illegalità. L’Amministrazione prenda in mano la situazione, se ne è capace. E si trovi al più presto una destinazione d’uso per l’immobile dell’ex Asilo Occupato.
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Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.