“Alla sinistra sono rimaste solo le urla e gli insulti”, afferma Matteo Salvini, a Fossano per un comizio elettorale. “Abbiamo già vinto a Fossano come in Italia, perché quando vai in piazza – ha detto – devi proporre delle idee sulle tasse, sul lavoro e sull’Europa, sulle banche e sulla giustizia. Invece le uniche idee che hanno loro sono ‘fascisti’, ‘razzisti’ e ‘no no no’, ma noi abbiamo bisogno di una vagonata di sì”. Sul versante politico opposto Nicola Zingaretti, segretario del Pd, è intervenuto a Torino, dove ha esortato a votare per Sergio Chiamparino: “Avere un buon governatore fa la differenza e non è vero che la crisi è stata affrontata da tutti nello stesso modo: c’è chi ha avuto buone amministrazioni e l’ha affrontata meglio. In Piemonte abbiamo un grande presidente, che ha difeso la regione non solo risanandola, ma ricollocandola in Europa. Difendete questa terra – ha concluso – Non fatela cadere in mano a chi sta distruggendo l’Italia”.
Parlano gli "esclusi" di Librolandia
Sandro Fontana, il libro
Cannabis, botta e risposta Lega – Radicali
Molinari (Lega), su cannabis 5s e Pd stessa posizione per qualche voto in più?
“Oggi a Macerata chiusi altri tre cannabis shop. Siamo sulla buona strada. Il consumo di stupefacenti va bloccato in ogni modo. Se Pd e M5S per qualche voto in più decidono di incentivare l’uso, la vendita e la coltivazione di droga sappiano che avranno sempre il no della Lega. Non si tratta di una battaglia politica ma di buon senso. Preferiamo difendere i nostri ragazzi anche a costo di risultare impopolari per alcuni. E’ nostro dovere far capire ai giovani che l’uso di sostanze stupefacenti porta solo morte e devastazione. Lo Stato non può essere complice di chi vende prodotti che rovinano la vita dei nostri figli”. Lo dichiara Riccardo Molinari capogruppo alla Camera della Lega.
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Silvja Manzi (segretaria di Radicali Italiani e candidata nel listino di Sergio Chiamparino per “+Europa SI’ TAV”) e Silvio Viale (fra i capolista di +Europa SI’ TAV a Torino e provincia).
Dopo ogni sparata proibizionista di quel furbone di Matteo Salvini, si scatena la ridda di commenti e strepiti sul web, che serve a rilanciare le farneticazioni di chi non si è mai occupato seriamente di politiche sulle droghe ma sono di come speculare sulle paure dei cittadini. Le parole stanno a zero. Per i cittadini di Torino ma anche dell’intero Piemonte la risposta migliore alla propaganda di Salvini fatta sulla pelle delle persone consiste nella partecipazione a questi due prossimi appuntamenti:
– il corteo del “Fuma Parei” (traduzione per i non piemontesi: “Facciamo così”) per la legalizzazione della canapa, che partirà sabato 11 maggio alle ore 16:00 da Piazza Vittorio Veneto per raggiungere Piazza Castello e sostare sotto la Prefettura e sotto la Giunta Regionale;
– la “Festa antiproibizionista” che terremo martedì 14 maggio, alle ore 20:00, nella sede di “+Europa” di Torino (Via San Dalmazzo n. 9/bis/b), dove distribuiremo ai cittadini gli stessi prodotti disponibili nei “cannabis shop”. Sarà presente Antonella Soldo (tesoriera di Radicali Italiani).
Noi non siamo razzisti, può venire alla nostra festa anche Salvini!
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità gli italiani che giocano sono circa 18 milioni e mezzo, ovvero il 36,4% della popolazione (43,7% uomini, 29,8% donne); di questi, 13.453.000 rientrano nella categoria del giocatore “sociale”, ovvero saltuario. I giocatori stimati a “basso rischio” sono il 4,1% (2 milioni circa), i giocatori a “rischio moderato” rappresentano il 2,8% (1 milione e 400mila), quelli “problematici” sono il 3%, ovvero circa un milione e mezzo. Tra i giocatori problematici la fascia 50-64enni è la più rappresentata con il 35,5%.
Altri aspetti andrebbero sottolineati, per comprendere la gravità della situazione che ha condotto alla legge. Dai 3,9 miliardi di euro spesi in Piemonte nel 2010 per lotterie, scommesse e pronostici, si è passati a oltre 5,3 miliardi nel 2015. Solo a Torino, sono presenti 1590 locali al cui interno sono installate circa 6/7000 macchine da gioco.
Soprattutto, la crisi economica ha aggravato il fenomeno, mettendo a rischio un numero di persone sempre più elevato, tra cui molti minori, e ha indotto le famiglie a tagliare le spese per cibo, viaggi, addirittura a rinunciare ai farmaci.
Al contrario, il gioco d’azzardo legale ha mantenuto quasi stabile il suo giro d’affari. Per non parlare degli affari illegali. Riciclaggio di denaro sporco, usura, estorsione, imposizione sul territorio sono le attività dalle quali la criminalità trae grandi profitti grazie all’azzardo. Le mafie ritengono il gioco d’azzardo un business altamente redditizio. Le numerose indagini di Polizia e Magistratura hanno messo in evidenza la capacità delle organizzazioni criminali di operare su tutto il territorio nazionale, con un interesse prevalente per il gioco online e per il settore degli apparecchi da intrattenimento, le cosiddette “macchinette”.
Per questi motivi era necessario intervenire, come è stato fatto, dapprima aumentando l’Irap agli esercizi commerciali che ospitano slot machine e video lottery, poi vietando la collocazione di apparecchi vicino a luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto e ospedali, infine introducendo il divieto a qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura delle sale da gioco e all’installazione degli apparecchi.
“Abbiamo sempre difeso il lavoro e non ci sottrarremo dalla ricerca di soluzioni per i distributori e i manutentori che si trovano in difficoltà, ma l’allarmismo sulla chiusura di migliaia di bar ed esercizi non è giustificato” – dichiara Marco Grimaldi (LUV), relatore di maggioranza della legge regionale per regolamentare il gioco d’azzardo. – “Da sempre abbiamo detto che, se necessario, avremmo aperto un tavolo di crisi, ma questo va fatto basandosi su numeri reali. E non si può non tenere conto del fattore culturale degli interventi, che hanno lo scopo di tutelare chi è più vulnerabile”.
MERCOLEDI’ 8 MAGGIO LUIGI LAVECCHIA NE DISCUTE CON SILVIO VIALE E IGOR BONI (candidati di +Europa rispettivamente alle regionali e alle europee)
L’evento si terrà mercoledì 8 maggio, dalle ore 21:00 alle ore 23:00, presso il centro culturale “L’Arteficio”, A Torino, in via Bligny n. 18.
Luigi Lavecchia (libero professionista) presenterà la sua proposta con l’aiuto di slides e poi ne discuterà con il pubblico, interloquendo con Silvio Viale (tra i capolista di “+Europa SI’ TAV” alle elezioni regionali) e Igor Boni (candidato alle elezioni europee per la lista “+Europa – Italia in comune”).
Modererà l’incontro Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta).
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A poco più di due settimane dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo,Sofia Rastello, 23 anni di Torino ed Ilaria Orsi, 23 anni, di Trana, si avvalgono della Festa dell’Europa, celebrata ogni anno il 9 maggio, per lanciare un appello ai candidati alle elezioni europee nella circoscrizione Nord-Occidentale. Sofia e Ilaria sono due degli oltre 250 Giovani Ambasciatori dell’organizzazione anti-povertà ONE che stanno esortando i candidati alle elezioni europee ad impegnarsi a porre fine alla povertà estrema entro il 2030 attraverso la sottoscrizione di una dichiarazione di intenti. Quasi 200 candidati provenienti da 20 paesi europei hanno già risposto all’appello di Sofia, Ilaria e degli altri giovani attivisti, promettendo di impegnarsi, se eletti, a garantire che l’Ue giochi un ruolo da protagonista nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, primo tra tutti l’eliminazione della povertà estrema in ogni sua forma. Tra le firme italiane si annoverano quelle di: Giuliano Pisapia e Franco Roberti (capilista PD rispettivamente per le circoscrizioni nord-occidentale e meridionale); Emma Bonino (capolista Più Europa per la circoscrizione centrale); Lara Comi e Alessandra Mussolini (candidate con Forza Italia rispettivamente nelle circoscrizioni nord-occidentale e centrale); Dario Tamburrano e Dino Giarrusso (candidati con il Movimento 5 Stelle rispettivamente nelle circoscrizioni centrale e insulare). L’appello dei Giovani Ambasciatori è sostenuto dalla maggior parte dei cittadini europei. Il 71% di questi, infatti, ritiene che investire nella lotta alla povertà estrema nei paesi in via di sviluppo debba essere una priorità dell’Ue, come ha rivelato l’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro. Sofia e Ilaria commentano: “Siamo molto fiere del lavoro che noi e i nostri colleghi Youth Ambassador di tutta Europa stiamo facendo in vista delle elezioni europee. Vogliamo utilizzare la ricorrenza della Festa dell’Europa per ricordare ai candidati che, insieme, possiamo cambiare il mondo per il meglio e per esortarli a far sì che l’Europa continui a giocare un ruolo di primo piano nella lotta alla povertà estrema.” Aggiunge Friederike Röder, Direttrice dell’Ue e la Francia per ONE: “I candidati alle elezioni dovrebbero ascoltare i nostri Giovani Ambasciatori: sono loro elettori e hanno un messaggio chiaro. L’Europa deve continuare a porsi da guida nella lotta per un mondo migliore per tutti noi, sia in patria che all’estero. I candidati hanno la responsabilità di ascoltare le richieste dei giovani e unirsi a loro in questa lotta. L’Ue è un leader in materia di cooperazione internazionale e i Giovani Ambasciatori stanno facendo la loro parte per assicurarsi che rimanga tale. Anche i candidati si batteranno per mantenere questo primato europeo?”