POLITICA- Pagina 517

Salvini Vs Zingaretti nei comizi in Piemonte

“Alla sinistra sono rimaste solo le urla e gli insulti”, afferma Matteo Salvini, a Fossano per un comizio elettorale. “Abbiamo già vinto a Fossano come in Italia, perché quando vai in piazza – ha detto – devi proporre delle idee sulle tasse, sul lavoro e sull’Europa, sulle banche e sulla giustizia. Invece le uniche idee che hanno loro sono ‘fascisti’, ‘razzisti’ e ‘no no no’, ma noi abbiamo bisogno di una vagonata di sì”. Sul versante politico opposto Nicola Zingaretti, segretario del Pd, è intervenuto a Torino, dove ha esortato a votare per Sergio Chiamparino: “Avere un buon governatore fa la differenza e non  è vero che la crisi è stata affrontata da tutti nello stesso modo: c’è chi ha avuto buone amministrazioni e l’ha affrontata meglio. In Piemonte abbiamo un grande presidente, che ha difeso la regione non solo risanandola, ma ricollocandola in Europa. Difendete questa terra – ha concluso – Non fatela cadere in mano a chi sta distruggendo l’Italia”.
   

Parlano gli "esclusi" di Librolandia

“Le censure? Sono brutte e questa è la dimostrazione che il mio libro può e deve entrare ovunque”. Così Chiara Giannini, autrice del libro “Io sono Matteo Salvini” pubblicato da Altaforte, la casa editrice esclusa dal Salone del Libro, entrata oggi alla rassegna libraria in veste privata. E aggiunge:  “Ho portato una copia del mio libro  per far vedere a chi me lo impedito, compresoiil signor Lagioia e la sindaca Appendino, che la cultura spacca tutti  i ponti e può entrare ovunque”.
Intanto verrà presentato domani al circolo Asso di Bastoni il libro “Inferno spa” con l’autrice Francesca Totolo e Andrea Antonini responsabile editoriale di Altaforte Edizioni. Introdurrà la conferenza Marco Racca, candidato alle europee per CasaPound.”Domani presenteremo un altro libro edito da Altaforte Edizioni presso il nostro circolo Asso di Bastoni in via Cellini 22”, dice  Matteo Rossino, responsabile provinciale del partito della tartaruga frecciata.
Marco Racca, coordinatore regionale del partito e candidato alle europee, ha aggiunto: “La conferenza di oggi è stata un vero successo, a cui ha assistito una sala gremita che ha potuto ascoltare le parole, tra gli altri, del consigliere comunale di Torino Roberto Rosso e dell’ex deputato Corsaro. La recente censura al Salone del Libro da parte della politica ha scosso molti, che si sono riscoperti affamati di libertà di pensiero. Per questo motivo siamo felici di annunciare la presentazione di un’altra pubblicazione di Altaforte Edizioni, “Inferno spa” della “Dama Sovranista” Francesca Totolo”.
(foto: il Torinese)

Cdx: "Più autonomia, più fondi europei, meno burocrazia"

“Il progetto  per dare al Piemonte  un’altra velocità”. Cirio presenta il listino del presidente
Un’economia in frenata che ci rende il fanalino di coda delle regioni del nord Italia e una crescita demografica lenta che nei prossimi anni aumenterà del 50% gli over 75: è la fotografia oggi di un Piemonte che ha bisogno di un cambiamento, di un’altra velocità. Per farlo le parole chiave saranno: autonomia, fondi europei, delegificazione e sburocratizzazione. I quattro punti cardine del Piano strategico di rilancio del nostro territorio che, nella futura Giunta regionale che la coalizione di Centrodestra si candida a guidare, avranno una delega specifica
«Per candidarsi a governare bisogna essere chiari e noi vogliamo dire ai piemontesi sia quelle che riteniamo le priorità per il nostro territorio, ma anche dove andremo a prendere i soldi per realizzarle. E non sarà dalle loro tasche – sottolinea il candidato alla presidenza della Regione, Alberto Cirio, che ha presentato il suo “listino” dei candidati alle Regionali  –. I cassetti a cui attingere oggi non possono che essere due: quello dell’autonomia, ricontrattando con Roma, in modo meno timido rispetto a quanto ha fatto la Giunta uscente, le materie e le risorse da gestire direttamente per il Piemonte. E poi i fondi europei, che oggi usiamo poco e con troppa lentezza e su cui metterò a frutto tutta l’esperienza maturata in questi miei ultimi cinque anni a Bruxelles,  al Parlamento europeo. Infine meno burocrazia e meno leggi per una Regione che non sia di ostacolo, ma “amica” e al servizio di cittadini, imprese ed enti locali. Io, se i piemontesi mi daranno fiducia, vorrei essere ricordato non come il presidente che avrà fatto più leggi, ma come quello che le avrà tolte».
Per accedere in modo più efficace ai Fondi europei si punterà a una lobby Piemonte a Bruxelles, un gruppo di lavoro in cui riunire grandi aziende internazionali, associazioni di categoria, istituzioni, università e mondo accademico, con l’obiettivo di scrivere insieme all’Ue le linee guida della futura programmazione.

Cannabis, botta e risposta Lega – Radicali

Molinari (Lega), su cannabis 5s e Pd stessa posizione per qualche voto in più? 

“Oggi a Macerata chiusi altri tre cannabis shop. Siamo sulla buona strada. Il consumo di stupefacenti va bloccato in ogni modo. Se Pd e M5S per qualche voto in più decidono di incentivare l’uso, la vendita e la coltivazione di droga sappiano che avranno sempre il no della Lega. Non si tratta di una battaglia politica ma di buon senso. Preferiamo difendere i nostri ragazzi anche a costo di risultare impopolari per alcuni. E’ nostro dovere far capire ai giovani che l’uso di sostanze stupefacenti porta solo morte e devastazione. Lo Stato non può essere complice di chi vende prodotti che rovinano la vita dei nostri figli”. Lo dichiara Riccardo Molinari capogruppo alla Camera della Lega.
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Silvja Manzi (segretaria di Radicali Italiani e candidata nel listino di Sergio Chiamparino per “+Europa SI’ TAV”) e Silvio Viale (fra i capolista di +Europa SI’ TAV a Torino e provincia).
Dopo ogni sparata proibizionista di quel furbone di Matteo Salvini, si scatena la ridda di commenti e strepiti sul web, che serve a rilanciare le farneticazioni di chi non si è mai occupato seriamente di politiche sulle droghe ma sono di come speculare sulle paure dei cittadini. Le parole stanno a zero. Per i cittadini di Torino ma anche dell’intero Piemonte la risposta migliore alla propaganda di Salvini fatta sulla pelle delle persone consiste nella partecipazione a questi due prossimi appuntamenti:
– il corteo del “Fuma Parei” (traduzione per i non piemontesi: “Facciamo così”) per la legalizzazione della canapa, che partirà sabato 11 maggio alle ore 16:00 da Piazza Vittorio Veneto per raggiungere Piazza Castello e sostare sotto la Prefettura e sotto la Giunta Regionale;
– la “Festa antiproibizionista” che terremo martedì 14 maggio, alle ore 20:00, nella sede di “+Europa” di Torino (Via San Dalmazzo n. 9/bis/b), dove distribuiremo ai cittadini gli stessi prodotti disponibili nei “cannabis shop”. Sarà presente Antonella Soldo (tesoriera di Radicali Italiani). 
Noi non siamo razzisti, può venire alla nostra festa anche Salvini!
 

MOSCHEA, OGGI A BARRIERA MANIFESTAZIONE FDI DAVANTI AL FUTURO CENTRO ISLAMICO

“Stasera alle ore 19 si terrà un presidio-manifestazione di Fratelli d’Italia in via Porpora 29/21 dove rischia di aprire l’ennesima moschea torinese, nell’indifferenza delle Istituzioni”, dicono i promotori Maurizio Marrone, dirigente nazionale FDI, Augusta Montaruli, parlamentare FDI, e Valerio Lomanto, Capogruppo FDI in Circoscrizione 6, che attaccano “Nonostante il gruppo islamico abbia costruito il luogo di culto senza chiedere o aspettare alcuna autorizzazione, il Vice Sindaco Montanari ha fatto capire che alla fine la moschea aprirà ugualmente con una sanatoria, alla faccia della petizione popolare del quartiere. Noi invece ribadiamo ai cittadini di Barriera che non permetteremo mai ai buonisti pentastellati e democratici di trasformare il quartiere in una banlieu coranica”.
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Destra alle prese con polemiche e inchieste mentre il Pd incomincia la lunga marcia

Campagna elettorale in Piemonte. Continua il confronto tra Matteo Salvini e Sergio Chiamparino. Ogni tanto alza il ditino  Alberto Cirio aspettando che il Berlusca gli dia manforte con una Forza Italia sempre più nel pallone. Il Cavaliere non molla mai, ma arriva la tegola dalla magistratura che picchia duro tra Lombardia e Piemonte.  Tra Milano, Varese, Novara, Asti ,Torino diversi arresti e alcune richieste di carcerazione per esponenti azzurri. Non che Matteo (Salvini) Fregoli in arte Rambo, con la magistratura stia meglio.  Il caso Siri sta lievitando con Banca d’Italia e procura di Milano perplessi su dove arrivino i soldi per l’ acquisto di uno stabile in provincia di Milano.  Per la prima volta nei sondaggi i leghisti perdono un punto. Ovviamente tutto virtuale.   Il Fregoli candidato in tutte le circoscrizioni ha  due certezze.  Farà il pieno delle preferenze e sicuramente nel Parlamento europeo non ci metterà piede. Anche per lui il giorno è fatto di 24 ore. Ma non crolla, titanico.  Caratteraccio che non ama essere contraddetto. Ma decisamente leale con chi non lo tradisce e Siri ne è un caso emblematico. Persino Giorgetti dice: decide Lui. Come è lui che ha scelto una casa editrice fascista. Vero, non vuol dire che Rambo sia fascista ma è altrettanto vero che se l’ ha scelta un motivo ci sarà.  No? Vaneggio? Non mi pare proprio. Non penso che voglia sdoganare i fascisti. Penso che più prosaicamente cerchi anche i loro voti. E arriviamo al Salone del Libro. Chi ha firmato il contratto con la casa Editrice di CasaPound non ha fatto una gallata.  Qui libertà di stampa o qualità dei libri pubblicati non c’ entra nulla. Il cuore del problema sono le dichiarazioni dell’editore che sostiene che il male dell’ Italia è l’antifascismo.  Testuali parole. Viene immediatamente in mente la famosa frase di Antonio Gramsci davanti al tribunale Speciale. Voi fascisti porterete l’ Italia alla rovina.  Toccherà a noi ricostruirla.  Parole profetiche. E nella ricostruzione non  c’ erano solo i comunisti ma tutti i democratici. Con buona pace di chi sostiene la sola contrapposizione tra fascisti e comunisti. Continuano le menzogne e la non opportunità dell’ aver invitato chi disprezza la democrazia che gli permette di dire le proprie stupidaggini. Le dimissioni sono state (a mio modestissimo parere) opportune.  Una forma di protesta come l’ andare in massa al Salone del Libro per rimarcare la Costruzione Italiana basata sull’ antifascismo è tra le più belle del mondo.  Del resto al referendum Salvini e suoi sodali votarono NO come molti comunisti  hanno fatto. E ben vengano le manifestazioni di contestazione democratica e dunque non violenta.
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Nel mentre Chiampa ed Appendino denunciano penalmente.  Mi pare ovvio che non si possa affittare a chi facendo apologia di fascismo compie un reato. Scatto d orgoglio della Sindaca giudicata pubblicamente imbarazzante dai sui sodali pentastellati.  Almeno da una parte. E più si vede e si sente  Chiara meno si vede e si sente il suo vicesindaco Montanari. Oramai è chiaro che non sono complementari, bensì alternativi. E il fuoco amico é una costante della politica italiana. Un po’ tutti sbrindellati.  Tutti ma non i leghisti, comunque incasinati dalle indagini che arrivano dalla Lombardia. Magari non direttamente, per ora riguardano in particolare  politici di Forza Italia.  Per ora complicanze di carattere politico. Si rafforza sicuramente in Piemonte il voto disgiunto e Chiampa gongola. Sa perfettamente che se vincesse il suo ruolo di leader nazionale si rafforzerebbe.  Intanto Bertola “vedo gente…faccio cose”. Insomma tante frecce nel suo arco non le ha. I lavori Tav continuano . Il commissario governativo per il Terzo Valico non è stato nominato. Lo sblocca cantieri una bufala tremenda. Sui vaccini come prima. Le mense di Torino nel marasma totale e sulla viabilità lasciamo perdere.  Gli rimangono i soliti no come inceneritore o Città della Salute. Nulla di nuovo sotto il sole. I candidati del Pd sono concentrati nel gioco perverso delle preferenze. Una sola preferenza e per le  candidate le cose si complicano. Tranne per la Canalis, forte della sua componente e di nuove entrate come i pugliesi di Barriera di Milano. Salizzoni e Gallo hanno buone possibilità di  essere eletti. Con il geniale chirurgo che ha sancito il superamento di una certa sinistra sbrindellata.  Rifondazione nell’oblio più totale. Grimaldi e Accossato che si giocano ai dadi l’ unico posto in Consiglio. E Roberto Placido vende cara la pelle a Rivoli, dove sarà determinante per il ballottaggio. Anche a Biella è previsto il ballottaggio tra Corradino della Lega e Gentile ex Forza Italia con liste locali e civiche. Persa Biella il Pd non governerà alcun comune capoluogo in Piemonte. La Lunga Marcia del PD  per ritornare in auge è cominciata. nel segno dell’incertezza.
Patrizio Tosetto

Gioco d’azzardo, Grimaldi (LUV): "Non si torna indietro" 

 Il rapporto pubblicato dall’Istituto Eurispes sul gioco pubblico e le dipendenze in Piemonte riporta dati che sono stati all’origine della decisione della Regione di legiferare con urgenza su questa materia. 
  
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità gli italiani che giocano sono circa 18 milioni e mezzo, ovvero il 36,4% della popolazione (43,7% uomini, 29,8% donne); di questi, 13.453.000 rientrano nella categoria del giocatore “sociale”, ovvero saltuario. I giocatori stimati a “basso rischio” sono il 4,1% (2 milioni circa), i giocatori a “rischio moderato” rappresentano il 2,8% (1 milione e 400mila), quelli “problematici” sono il 3%, ovvero circa un milione e mezzo. Tra i giocatori problematici la fascia 50-64enni è la più rappresentata con il 35,5%. 
  
Altri aspetti andrebbero sottolineati, per comprendere la gravità della situazione che ha condotto alla legge. Dai 3,9 miliardi di euro spesi in Piemonte nel 2010 per lotterie, scommesse e pronostici, si è passati a oltre 5,3 miliardi nel 2015. Solo a Torino, sono presenti 1590 locali al cui interno sono installate circa 6/7000 macchine da gioco. 
  
Soprattutto, la crisi economica ha aggravato il fenomeno, mettendo a rischio un numero di persone sempre più elevato, tra cui molti minori, e ha indotto le famiglie a tagliare le spese per cibo, viaggi, addirittura a rinunciare ai farmaci. 
  
Al contrario, il gioco d’azzardo legale ha mantenuto quasi stabile il suo giro d’affari. Per non parlare degli affari illegali. Riciclaggio di denaro sporco, usura, estorsione, imposizione sul territorio sono le attività dalle quali la criminalità trae grandi profitti grazie all’azzardo. Le mafie ritengono il gioco d’azzardo un business altamente redditizio. Le numerose indagini di Polizia e Magistratura hanno messo in evidenza la capacità delle organizzazioni criminali di operare su tutto il territorio nazionale, con un interesse prevalente per il gioco online e per il settore degli apparecchi da intrattenimento, le cosiddette “macchinette”. 
  
Per questi motivi era necessario intervenire, come è stato fatto, dapprima aumentando l’Irap agli esercizi commerciali che ospitano slot machine e video lottery, poi vietando la collocazione di apparecchi vicino a luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto e ospedali, infine introducendo il divieto a qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura delle sale da gioco e all’installazione degli apparecchi. 
  
“Abbiamo sempre difeso il lavoro e non ci sottrarremo dalla ricerca di soluzioni per i distributori e i manutentori che si trovano in difficoltà, ma l’allarmismo sulla chiusura di migliaia di bar ed esercizi non è giustificato” – dichiara Marco Grimaldi (LUV), relatore di maggioranza della legge regionale per regolamentare il gioco d’azzardo. – “Da sempre abbiamo detto che, se necessario, avremmo aperto un tavolo di crisi, ma questo va fatto basandosi su numeri reali. E non si può non tenere conto del fattore culturale degli interventi, che hanno lo scopo di tutelare chi è più vulnerabile”. 
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“IL ROAD PRICING, UNO STRUMENTO PER FINANZIARE LA 2° LINEA METROPOLITANA DI TORINO ”

MERCOLEDI’ 8 MAGGIO LUIGI LAVECCHIA NE DISCUTE CON SILVIO VIALE E IGOR BONI (candidati di +Europa rispettivamente alle regionali e alle europee)
L’evento  si terrà mercoledì 8 maggio, dalle ore 21:00 alle ore 23:00, presso il centro culturale “L’Arteficio”, A Torino, in via Bligny n. 18.
Luigi Lavecchia (libero professionista) presenterà la sua proposta con l’aiuto di slides e poi ne discuterà con il pubblico, interloquendo con Silvio Viale (tra i capolista di “+Europa SI’ TAV” alle elezioni regionali) e Igor Boni (candidato alle elezioni europee per la lista “+Europa – Italia in comune”).
Modererà l’incontro Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta).
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Sofia Rastello e Ilaria Orsi lanciano un appello ai candidati alle elezioni europee

A poco più di due settimane dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo,Sofia Rastello, 23 anni di Torino ed Ilaria Orsi, 23 anni, di Trana, si avvalgono della Festa dell’Europa, celebrata ogni anno il 9 maggio, per lanciare un appello ai candidati alle elezioni europee nella circoscrizione Nord-Occidentale. Sofia e Ilaria sono due degli oltre 250 Giovani Ambasciatori dell’organizzazione anti-povertà ONE che stanno esortando i candidati alle elezioni europee ad impegnarsi a porre fine alla povertà estrema entro il 2030 attraverso la sottoscrizione di una dichiarazione di intenti. Quasi 200 candidati provenienti da 20 paesi europei hanno già risposto all’appello di Sofia, Ilaria e degli altri giovani attivisti, promettendo di impegnarsi, se eletti, a garantire che l’Ue giochi un ruolo da protagonista nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, primo tra tutti l’eliminazione della povertà estrema in ogni sua forma. Tra le firme italiane si annoverano quelle di: Giuliano Pisapia e Franco Roberti (capilista PD rispettivamente per le circoscrizioni nord-occidentale e meridionale); Emma Bonino (capolista Più Europa per la circoscrizione centrale); Lara Comi e Alessandra Mussolini (candidate con Forza Italia rispettivamente nelle circoscrizioni nord-occidentale e centrale); Dario Tamburrano e Dino Giarrusso (candidati con il Movimento 5 Stelle rispettivamente nelle circoscrizioni centrale e insulare). L’appello dei Giovani Ambasciatori è sostenuto dalla maggior parte dei cittadini europei. Il 71% di questi, infatti, ritiene che investire nella lotta alla povertà estrema nei paesi in via di sviluppo debba essere una priorità dell’Ue, come ha rivelato l’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro. Sofia e Ilaria commentano: “Siamo molto fiere del lavoro che noi e i nostri colleghi Youth Ambassador di tutta Europa stiamo facendo in vista delle elezioni europee. Vogliamo utilizzare la ricorrenza della Festa dell’Europa per ricordare ai candidati che, insieme, possiamo cambiare il mondo per il meglio e per esortarli a far sì che l’Europa continui a giocare un ruolo di primo piano nella lotta alla povertà estrema.” Aggiunge Friederike Röder, Direttrice dell’Ue e la Francia per ONE: “I candidati alle elezioni dovrebbero ascoltare i nostri Giovani Ambasciatori: sono loro elettori e hanno un messaggio chiaro. L’Europa deve continuare a porsi da guida nella lotta per un mondo migliore per tutti noi, sia in patria che all’estero. I candidati hanno la responsabilità di ascoltare le richieste dei giovani e unirsi a loro in questa lotta. L’Ue è un leader in materia di cooperazione internazionale e i Giovani Ambasciatori stanno facendo la loro parte per assicurarsi che rimanga tale. Anche i candidati si batteranno per mantenere questo primato europeo?”