POLITICA- Pagina 473

Scuola, Lega: “ministro Azzolina sconnessa dalla realtà”

 “Manifestiamo grande preoccupazione per la riapertura delle scuole in provincia di Torino perché la ministra Azzolina dimostra, ancora una volta, di ignorare la realtà dei territori e di avere le idee molto confuse. Studenti, insegnanti, famiglie e sindaci restano abbandonati e senza certezze. 

Dopo la follia del plexiglas, ora parla di un 15% di studenti che non troveranno spazio a scuola. Temiamo poi per il futuro delle nostre scuole di montagna, dove si stanno riducendo classi e insegnanti con paventati trasferimenti verso i grandi centri che comporterebbero sia lo svilimento dei territori stessi sia il concentramento di studenti, con relativi disagi, in città. Se conoscesse la realtà della scuola, il ministro farebbe l’esatto opposto, come per altro proposto dall’Unione dei Comuni montani, riorganizzando gli studenti nelle scuole di residenza, sfruttando anche gli spazi aperti dei piccoli Comuni. A maggior ragione chiediamo al governo di dare parere favorevole all’emendamento della Lega al decreto Rilancio, attualmente accantonato, che prevede un fondo di mezzo miliardo per i comuni fino a 20 mila abitanti per la messa in sicurezza di strade, scuole ed edifici pubblici”. Lo dichiarano i deputati torinesi della Lega Alessandro Benvenuto, Gualtiero Caffaratto ed Elena Maccanti.

Il passo del gambero

FRECCIATE  Il centrodestra in Consiglio Regionale del Piemonte ritira l’emendamento sul gioco legale e promette una riforma entro l’estate. Un passo indietro e mezzo avanti.

L’arciere

Le migrazioni di Cirio

FRECCIATE   Forse il governatore Cirio ha una nuova casa politica: Fratelli d Italia. Li ha proprio passati tutti i partiti del centro destra. Lega, Forza Italia e adesso Fratelli d’Italia. Ma non era un moderato?  Non ha chiesto, non ottendendole, le dimissioni di quelli del partito della Meloni che inneggiavano al Duce? Sottigliezze: se Parigi val bene una messa, Torino val bene un accordo con Giorgia, la pasionaria di Garbatella.

L’arciere

Azzardo e sanità, Gallo: “Prevalse le ragioni del centrosinistra”

“Finalmente si torna al confronto in Aula e commissione sulla normativa sulla ludopatia. Via all’indagine conoscitiva in IV Commissione per capire cosa è successo e per migliorare il sistema sanitario regionale”.

 

“Il ritiro dell’emendamento sul gioco d’azzardo è una vittoria del centrosinistra e delle opposizioni. Voler modificare la normativa sulla ludopatia attraverso un emendamento all’Omnibus rappresentava un’inaccettabile forzatura.

Finalmente ha prevalso il buon senso e si torna al confronto, in Aula come in Commissione, dove potranno essere ascoltate le voci delle tante realtà associative e degli operatori. Ora discuteremo ma partendo dai dati per capire cosa ha funzionato e cosa no nella normativa approvata nella scorsa legislatura, e che noi continueremo a difendere”. Lo afferma il Presidente del gruppo regionale PD Raffaele Gallo in occasione del dibattito in Consiglio regionale sul disegno di legge “omnibus”, collegato alla legge di stabilità regionale.

“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto sull’indagine conoscitiva sulla sanità che verrà avviata in seno alla IV Commissione e che sarà guidata da un esponente delle opposizioni. Finalmente la destra ha compreso il vero spirito della nostra proposta, non fare processi a qualcuno ma capire con spirito costruttivo cosa è successo e cosa non ha funzionato, in modo tale da poter elaborare proposte migliorative del sistema sanitario regionale. Si concludono così tre settimane difficili nel corso delle quali si stavano scrivendo delle brutte pagine nel rapporto tra maggioranza e opposizioni, senza mai voler affrontare le questioni nel merito, quasi questo fosse motivo di fastidio. Oggi abbiamo finalmente ridato centralità all’Aula e alla dialettica tra maggioranza e minoranza”.

“Resta il rammarico di non esser riusciti a far desistere la maggioranza dal modificare la normativa sull’attività venatoria. Nella precedente legislatura era stata costruita una legge equilibrata, che non voleva essere contro i cacciatori ma a favore del turismo. La cancellazione del divieto di caccia nelle ultime due domeniche di settembre è un passo indietro ma nonostante il nostro impegno non è stato possibile trovare una sintesi”.

 

Proiettile a casa dell’ex pm Rinaudo, la solidarietà di Allasia

LA CONDANNA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE

Esprimo vicinanza e solidarietà all’ex pm Antonio Rinaudo e ferma condanna per il vile gesto intimidatorio di cui è stato fatto oggetto. Un atto ripugnante e infame sul quale è necessario che venga fatta piena luce, perché la violenza e le minacce sono sempre inaccettabili. Un episodio sconcertante, rivolto ad un servitore dello Stato che per molti anni ha dato un importante contributo in processi come quello alle Brigate rosse e ai più recenti per gli assalti ai cantieri della Tav. Purtroppo l’ex magistrato non è nuovo a questo genere di intimidazioni, mi auguro che i responsabili vengano assicurati quanto prima alla giustizia.

Stefano Allasia

Dio salvi i romani e i torinesi

FRECCIATE  Virginia  Raggi, sindaco di Roma incontra in Campidoglio la collega torinese  Chiara Appendino: “Ci attendono sfide future”. Che il Cielo ci preservi da prossime iatture!
L’arciere 

Ospedale unico Asl To5, interviene l’assessore

«Conosciamo bene lo studio per il nuovo ospedale unico di Moncalieri, ma siccome abbiamo già visto avallare la costruzione di un ospedale in cima alla montagna a Ornavasso, oppure sulle palafitte a Verduno, allora permetteteci di approfondire la conoscenza del luogo, prima di decidere».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta alle polemiche dei consiglieri regionali Salizzoni e Sarno e del sindaco di Moncalieri, Montagna, sulla individuazione dell’area per la costruzione del nuovo ospedale unico dell’Asl To5.

«A giudicare dai nomi delle località individuate per gli ultimi ospedali (“Paciarina” a Verduno, “Ranè” a Calamandrana, “Millefonti” a Torino, “Fontanone” a Biella, “Fontanino” ad Asti…) – aggiunge Icardi -, sembra che la scelta sia stata fatta più che dai tecnici, dai rabdomanti. Per questo abbiamo chiesto all’Asl To5 di far redigere, il più rapidamente possibile, una perizia asseverata idrogeologica, idraulica e sismica che vada oltre lo Studio di fattibilità attualmente disponibile in Regione. Vogliamo evitare gli errori del passato e valutare in modo analitico anche le caratteristiche alluvionali della località, ragionando su proiezioni temporali di duecento anni e non certo condizionate dalle scadenze elettorali».

Giachino: “Liguria e Nord Ovest devono reagire”

I RITARDI DI AUTOSTRADE E GOVERNO COSTERANNO MOLTO ALLA LOGISTICA E AL TURISMO

Genova e la Liguria valgono molto di più del PIL che producono e dei posti di lavoro che hanno. La Liguria  con i suoi porti serve al 70% della industria italiana sia per le importazioni di materie prime e semilavorati sia per le esportazioni. A chi se lo fosse scordato ricordo che senza l’aumento delle esportazioni la crescita del PIL italiano negli ultimi dieci anni sarebbe stata negativa. Ecco perché la condizione dei suoi porti , della sua rete autostradale e della sua rete ferroviaria sono una questione nazionale. Le concessionarie autostradali hanno sicuramente molte responsabilità nel non aver fatto, per tempo,  le manutenzioni necessarie e nel non aver avvertito della urgenza di lavori straordinari ma grosse responsabilità hanno Toninelli che subito dopo la tragica caduta del Ponte Morandi avrebbe dovuto far fare le verifiche a tutte le gallerie, ai ponti e ai viadotti che la Ministra Demicheli sta facendo fare in questi giorni, dopo alcune mie lettere scritte al Premier e alla Ministra , perché è chiaro che dal 15 Agosto del 2018 Chi ha viaggiato per lavoro come i trasportatori, come il sottoscritto e tanti altri colleghi, che viaggiano ogni giorno sulla rete autostradale abbiamo viaggiato in condizioni di insicurezza. Ringrazio il Cielo che la caduta del viadotto sulla A6 e la caduta dei calcinacci (2 tonn.) della galleria di Masone (fine anno 2019) non abbiano fatto vittime oltre alle 43 sfortunatissime vittime del 14.8.2018.In tutta questa situazione la Gronda di Genova non è stata inserita nel Pacchetto delle opere che da mesi attende di essere sbloccato dal Governo, mentre il Governo ha dovuto inserire la TAV l’opera più avversata dai 5 Stelle perché dopo le nostre grandi Manifestazioni SITAV, il Senato a stragrande maggioranza aveva bocciato la mozione NoTav dei Grillini .Ecco perché Sono sempre più convinto che alla Liguria oltre al Metodo Genova serva il Metodo TAV che noi SITAV torinesi abbiamo utilizzato per convincere il Paese e il Parlamento sulla strategicita’ della Linea Ferroviaria Torino Lione, mettendo fine a vent’anni di No a tutto.

 
Mino GIACHINO 
Presidente di Saimare spa

Scuola, Ruffino (Fi): “No al taglio di classi nei piccoli Comuni”

“Chiediamo al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, alla luce del periodo durissimo determinato dall’emergenza Coronavirus, maggiore attenzione alle istanze manifestate dai sindaci delle aree montane, che rischiano il taglio delle sezioni a partire da settembre 2020.

Il ministro Azzolina si impegni a mantenere le classi, attivandosi presso le regioni e gli uffici scolastici regionali perché queste realtà vengano tutelate. Sono numerosi i sindaci che, in Piemonte ed altre regioni d’Italia, come quello di Angrogna, in provincia di Torino, rischiano il taglio delle monoclassi, in virtù dei nuovi regolamenti dettati dall’emergenza Covid. Molti sindaci sono impossibilitati ad avere classi numerose ma proprio in virtù della loro specificità vanno tutelati, con risorse adeguate, non penalizzati. Occorre dare certezze alle famiglie e agli studenti di tutto il territorio nazionale: per questo, chiediamo al Governo un cambio di rotta nei confronti dei piccoli comuni, a cominciare dalla scuola”. Lo dichiara, in una nota, Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

Dubbio amletico: Torino conta meno delle altre province?

FRECCIATE  Arriveranno meno finanziamenti dalla Regione Piemonte a Torino e all’area metropolitana torinese per i lavori pubblici. Sarà perchè Torino ha ristretto gli orizzonti strategici e sta diventando una città provinciale o perchè non c’è sintonia politica tra Appendino e Cirio?

L’arciere