RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
L’attività si è quindi spostata in Piazzale Valdo Fusi, dove Verra e Paragone hanno tenuto un comizio per spiegare le priorità di Italexit a Torino. Tra i presenti, vari rappresentanti delle categorie produttive, del mondo sanitario, della pubblica amministrazione, del volontariato e del commercio locale. Verra si è soffermato in particolar modo sulla questione lavoro: “Per anni ci hanno detto che rinunciando ai nostri diritti avremmo avuto più lavoro: oggi però ci troviamo senza diritti e senza lavoro. Reputo inaccettabile avere 50 mila disoccupati nella capitale dell’industria italiana: come Sindaco introdurrò dei programmi di lavoro garantito per coinvolgere la popolazione disoccupata in progetti di pubblica utilità e restituire reddito e dignità a queste persone”. Paragone si è infine congedato ringraziando per la calorosa accoglienza: “Dal coraggio, dalla tenacia e dal valore dei Torinesi parte la sfida di Italexit contro questo sistema ormai alla deriva”.
“Con l’inserimento del tratto italiano della Tav tra le 44 opere da commissariare è stata riaffermata, per l’ennesima volta, la capitale importanza di questa infrastruttura, capace di proiettare il nostro paese in un futuro fatto di modernità e investimenti. Se la nomina di un commissario contribuisce a fare chiarezza intorno all’opera, anche il governo faccia la sua parte comprendendo come sia importante cambiare passo verso quella zona grigia che da sempre fa da sponda alle proteste. È giunta l’ora che i numerosi tavoli tecnici a cui le amministrazioni comunali sono state negli anni chiamate, si traducano in sostegno attivo al progetto e rispondano alle domande che molti si fanno: chi rema contro, oltre ai soliti noti, antagonisti e spesso violenti? Sitaf perché sospende le gare, creando altra confusione? Il ministro Giovannini dovrà trovare le risposte che consentano all’opera di ripartire spedita”.