POLITICA- Pagina 4

Solidarietà a Ranucci. Senza se e senza ma

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Pier Franco Quaglieni

Credo che sia e debba essere unanime la condanna dell’attentato – sia pure fortunatamente mancato – al giornalista Sigfrido Ranucci e a sua figlia. La libertà di stampa è un valore assolutamente irrinunciabile per ogni democrazia. Il clima di odio e’ palpabile. Esso è prodotto dagli estremismi, dagli “opposti estremismi” come diceva Spadolini. Il governo non c’entra. Questo è un dato di fatto oggettivo al di là di battute estemporanee non opportune. L’intolleranza nei confronti di chi scrive e manifesta le proprie idee appare evidente. Non voglio anch’io sentirmi vittima, ma nel giro di una settimana ho ricevuto insulti pubblici e privati. In termini così aspri non mi era mai capitato. Eppure ho vissuto il periodo del ‘68 e del terrorismo. Ho vissuto da vicino il ferimento a morte di Carlo Casalegno a cui l’Ordine dei Giornalisti ha intitolato una delle sale di Palazzo Ceriana – Mayneri. Ho ricordato spesso Casalegno, considerato da un direttore de “La stampa” “un uomo di destra”. Io stesso che ero oratore ufficiale, non ebbi il coraggio di obiettare nulla al giornalista. La condanna dell’estremismo deve sempre andare oltre le semplificazioni manichee.La moglie di Casalegno Dedy fu esterrefatta. Etichettare le vittime della violenza è stato un gioco pericoloso in passato e resta un qualcosa di profondamente sbagliato anche oggi. Ha ragione Luciano Violante nel valutare negativamente le affermazioni apodittiche della Segretaria del Pd. Sono sbagliatissime le tesi dell’avvocato degli Italiani Conte sulle querele, legittimi strumenti per tutelare la propria dignità personale, considerata la depenalizzazione dell’ingiuria. La querela non è una minaccia alla libertà di stampa, specie quando il querelante offre la facoltà di prova. Un grande giurista diceva “Querelare o scomparire”. La tolleranza di chi non querela non è buonismo, ma indica a volte la paura di scoperchiare il vaso di Pandora. Queste osservazioni sono un piccolo e modesto contributo ad un dibattito che è giusto avviare con fermezza ed aperture non ideologiche, guardando non solo alla delinquenza politica, ma anche a quella criminale che Ranucci ha denunciato con coraggio. Non ho quasi mai condiviso nei suoi contenuti il giornalismo di Ranucci, ma credo che oggi non si possa non stare, senza se e senza ma,  dalla parte di Ranucci e di tutti i giornalisti al di la’ dei colori politici.

Giornata dell’Ascolto: AVS in visita al Ferrante Aporti

In occasione della prima giornata regionale dell’Ascolto, le consigliere di AVS Ravinale (nella foto), Cera e Marro si recheranno in visita all’IPM Ferrante Aporti di Torino.

“Cogliamo l’occasione della Giornata dell’Ascolto per ribadire che ai e alle più giovani serve attenzione, ascolto, coinvolgimento. La mera repressione non può essere la risposta per chi ha tutta la vita davanti. Al tempo del nostro ultimo sopralluogo, nell’istituto torinese circa l’80% dei ragazzi detenuti erano minori stranieri non accompagnati: è la cartina di tornasole dell’assenza di strutturali politiche sociali, educative e di accoglienza. Non solo, oltre il 70% dei ragazzi scontano in carcere misure cautelari perché non c’è alternativa: mancano del tutto le comunità educative e terapeutiche che dovrebbero accoglierli. La Regione con l’approvazione della legge che istituisce la giornata dell’ascolto vuole dare il segnale di consapevolezza della necessità di occuparsi delle persone sole, chiediamo che questi minori non vengano lasciati soli e indietro”

Pentenero e Ravetti (Pd): “Confusione sui sottosegretari”

“Ragioni di parte hanno impedito di scrivere un Regolamento migliore

«La maggioranza ha voluto piegare il Regolamento sui Sottosegretari a ragioni politiche, dimostrando, ancora una volta, di non essere all’altezza della situazione. Avremmo potuto scrivere questo Regolamento subito, insieme e bene, facendo prevalere l’autorevolezza dell’istituzione consiliare rispetto alle ragioni delle battaglie di parte. Questa discussione, invece, è durata fin troppo per ragioni squisitamente politiche, che riguardano i rapporti tra gli attuali Sottosegretari, la Giunta e la maggioranza. E qui non c’entrano niente i costi della politica. Il Piemonte sarà l’unica Regione che, attraverso un regolamento, esclude specifici incarichi affidabili ai Sottosegretari. La Toscana nel 2022 ha modificato lo Statuto, prevedendo una funzione specifica: i Sottosegretari coadiuvano il Presidente principalmente nel rapporto con il Consiglio regionale. In Lombardia la delega ai rapporti con il Consiglio regionale è affidata a uno dei 4 Sottosegretari. Qui non si è voluto seguire nessuna di quelle strade. Per uscire da questo pantano in cui la maggioranza si è infilata, sarebbe saggio decidere di considerare il Regolamento come “sperimentale” per un anno, al fine di poterci rimettere mano tra un anno e migliorarlo».

Gianna PENTENERO

Capogruppo PD  Consiglio regionale del Piemonte

Domenico RAVETTI

Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte

Al via le consultazioni sul Piano sociosanitario

Prima tappa, in Città Metropolitana di Torino, del percorso di consultazioni della quarta Commissione dedicate all’esame e all’adozione del nuovo Piano sociosanitario regionale 2025-2030, il documento strategico che definirà l’organizzazione e le priorità del sistema sanitario piemontese per i prossimi anni.

All’incontro hanno preso parte l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, il presidente della Commissione Sanità, Luigi Icardi, e i vicepresidenti Davide Zappalà e Daniele Valle, insieme a numerosi consiglieri di tutte le forze politiche.

Questo primo appuntamento è stato dedicato agli Enti locali, alle Università e ai direttori di Asl e ospedali. Nel corso delle prossime settimane saranno ascoltati ordini professionali, sindacati, associazioni di categoria e realtà del terzo settore, per raccogliere osservazioni e proposte utili alla redazione del documento definitivo.

In mattinata sono stati auditi: Jacopo Rosatelli, assessore della Città di Torino, Elena Piastra presidente Ali Piemonte, Matteo Chiantore sindaco di Ivrea, Alessandro Errigo sindaco di Rivoli, Marco Bussone presidente nazionale Uncem, Franca Biglio presidente Anpci, Paola Cassoni vice rettrice Area medica e direttrice Scuola medicina, Filippo Molinari vicedirettore per piano strategico di Ateneo del Politecnico di Torino.

Nel pomeriggio sono intervenuti: Adriano Leli direttore generale Azienda sanitaria Zero, Roberto Gioachin direttore sanitario Azienda Zero e direttore Struttura complessa di emergenza sanitaria territoriale 118, Michele Morandi direttore sanitario Asl Città di Torino, Carlo Conte direttore amministrativo Asl To 3, Luigi Vercellino direttore generale Asl To 4, Bruno Osella direttore generale Asl To 5, Salvatore Nieddu direttore generale Istituto di Candiolo, Anna Sapino direttore scientifico Istituto di Candiolo, Roberto D’Angelo direttore amministrativo Aou San Luigi, Luca Maina responsabile SS Pianificazione strategica e governance Aou San Luigi e Marina Raciti direttore qualità risk management e accreditamento Aou Città della salute e della scienza di Torino.

Sono intervenuti per chiarimenti: Monica Canalis Gianna Pentenero (Pd), Alice Ravinale (Avs), Roberto Ravello (Fdi) e gli stessi presidente Icardi e vicepresidente Valle.

Ufficio Stampa CRP

Forza Italia: a Torino gli Stati Generali della casa

«La casa non è soltanto un bene materiale o un investimento, ma un diritto fondamentale, il primo pilastro della vita delle famiglie e della coesione sociale del Paese. È da qui che vogliamo ripartire per costruire un’Italia più giusta, moderna, sostenibile e vicina alle persone».

Lo ha dichiarato il senatore Roberto Rosso, Responsabile nazionale del Dipartimento Casa e vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, presentando gli Stati Generali della Casa, in programma sabato 25 ottobre al Teatro Carignano di Torino a partire dalle ore 9.30, di cui è promotore e organizzatore.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il ministro Paolo Zangrillo, il presidente della Regione Alberto Cirio e il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri.

«Con il titolo “Semplificare per abitare” – ha spiegato Rosso – vogliamo guardare in una direzione precisa: ridurre la burocrazia, riqualificare il patrimonio esistente senza ulteriore consumo di suolo, e rilanciare l’edilizia sociale e sostenibile. La casa deve tornare a essere un diritto accessibile e concreto per tutti gli italiani».

Il senatore ha poi illustrato i contenuti dell’evento che unirà confronto e proposte ad altissimo livello e che vedrà riuniti a Torino il vicepremier Antonio Tajani, i ministri Anna Maria Bernini, Gilberto Pichetto Fratin e Paolo Zangrillo, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, il sottosegretario Tullio Ferrante, il responsabile nazionale dei Dipartimenti Alessandro Cattaneo, i capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, l’eurodeputata Letizia Moratti, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e Marco Scajola, assessore Casa Regione Liguria.

L’esponente azzurro, relatore al Senato del Testo Unificato sulla Rigenerazione Urbana, ha ricordato il lavoro svolto in Parlamento «per costruire una cornice normativa semplice, coerente e moderna, capace di trasformare la rigenerazione urbana in un autentico motore di sviluppo».

Rosso ha evidenziato che gli Stati Generali della Casa saranno anche «un momento di dialogo tra politica, mondo produttivo e ricerca», con la lectio magistralis del rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati e del professor Carlos Moreno, urbanista e docente alla Sorbona di Parigi, ideatore del modello della “Città in 15 minuti”.
«Due figure di altissimo profilo – ha aggiunto Rosso – che rappresentano l’incontro tra l’eccellenza della ricerca italiana e la visione internazionale più avanzata dell’urbanistica contemporanea».

Alla giornata parteciperanno anche i vertici di Federcasa, CNA Costruzioni, Agenti immobiliari, Confindustria e Confindustria Assoimmobiliare, Confabitare, Geometri, Architetti, Notai e Ingegneri, ANCE, Confedilizia INVIMIT insieme a docenti della SDA Bocconi e a rappresentanti del mondo sindacale, delle professioni e delle imprese.
Modereranno: Annalisa Bruchi, conduttrice Rai, Claudio Antonelli, vicedirettore Gruppo 24Ore e Pietro Senaldi, condirettore di Libero.

«Da Torino – ha concluso Rosso – prenderanno forma idee e proposte concrete per il futuro delle politiche abitative. Forza Italia vuole essere protagonista e motore di questa nuova stagione della casa, perché semplificare per abitare significa rigenerare per crescere e restituire fiducia e forza propulsiva al nostro Paese».

 Sanità, Grimaldi (AVS): Il caso delle prenotazioni fittizie a Cuneo esige risposte 

“È passato oltre un mese da quando le consigliere regionali di AVS, raccogliendo le segnalazioni di cittadine e cittadini cuneesi, hanno denunciato che l’ASL CN1 e l’Ospedale Santa Croce e Carle avevano dato a diversi pazienti appuntamenti ‘fittizi’ in orari notturni, rispettando così con un escamotage burocratico i tempi previsti per le visite urgenti (entro 10 giorni), ma di fatto rimandando l’accesso reale a ben oltre le scadenze previste. L’interruzione del sistema, in seguito all’interrogazione in Consiglio Regionale, ha fatto sì che ancora oggi sia estremamente difficile ottenere un appuntamento in priorità B, cioè nel rispetto delle tempistiche previste dalla legge. In sostanza, il ricorso a un metodo artigianale ha mandato in tilt l’intera macchina sanitaria, a scapito di pazienti e operatori. A oggi, sarebbero circa 30mila le prenotazioni ‘non reali’ e – tra queste – oltre 7mila le prescrizioni di esami radiologici disdette dalle aziende ospedaliere in quanto definite ‘inappropriate’. Dalla Regione si difendono dicendo che si tratta di una ‘piccola percentuale’, non di una ‘sospensione generalizzata delle agende di prenotazione’, ma se stiamo parlando di decine di migliaia di casi siamo di fronte a un problema sistemico e alla sofferenza di persone in carne e ossa, costrette a rivolgersi al privato. Attendiamo da giorni una risposta dal Ministero – a maggior ragione poiché Schillaci stesso si sarebbe mostrato insoddisfatto delle risponde della Regione e dell’ASL: ci aspettiamo che il diritto alla salute e la fiducia nel sistema sanitario pubblico siano ristabiliti” – lo dichiara il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione.

Il Centro non è la sommatoria delle liste civiche

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo

Da che mondo è mondo, come si suol dire, in politica difficilmente si possono sommare le pere
con le mele. Fuor di metafora, le elezioni locali – comunali o regionali che siano non fa differenza
alcuna – non possono mai essere confuse con le elezioni politiche nazionali. E questo per una
ragione persin troppo semplice da spiegare. Il voto nazionale, infatti, prescinde radicalmente dalle
dinamiche locali e gli stessi protagonisti e leader sono diversi. Molto diversi. Una regola talmente
ovvia e scontata che, quasi puntualmente, chi vince le elezioni locali poi, di norma, anche se non
sempre, perde quelle nazionali. Per le semplici ragioni che ho poc’anzi ricordato.

Ma c’è un’altra regola, altrettanto scontata perchè ha trovato ripetutamente conferma, che porta
a non confondere mai le liste civiche locali con il concreto orientamento di voto di quegli elettori
sul versante nazionale. Del resto, chi si riconosce in una lista civica locale, di norma, somma
esperienze e candidature trasversali riconducibili ad un programma definito e ad un preciso
candidato. Esperienza che, come capita puntualmente, non si ripete nella consultazione nazionale
perchè vengono a mancare quegli elementi decisivi che hanno caratterizzato, appunto, quel voto
locale.

Ora, e partendo proprio dalle ultime elezioni regionali – quella più contesa nelle Marche e quella
del tutto scontata in Toscana – c’è una ulteriore illusione che campeggia. E che riguarda la
coalizione di sinistra e progressista. E cioè, com’è capitato in Toscana, sommare in un ipotetico e
del tutto virtuale Centro a livello nazionale i voti ottenuti dalla lista del Presidente Giani. Lista
legata esclusivamente al profilo politico, civico ed amministrativo del Presidente con l’apporto di
partiti, movimenti, gruppi e associazioni che si riconoscono, appunto, nella sua persona e nel suo
programma. Sommare tutto ciò e trasferirlo meccanicamente in un partito che ufficialmente non è
ancora neanche nato – come ha fatto il capo del partito personale di Italia Viva, Renzi,
sostenendo che il peso di “Casa riformista” e quindi del Centro nella coalizione di sinistra e
progressista a livello nazionale è pari ai voti ottenuti dalla lista del Presidente della Regione
Toscana – più che un ragionamento politico è un esercizio folkloristico. Come, del resto, ha
sostenuto in un’intervista ad un quotidiano nazionale lo stesso Presidente Giani.

Per queste ragioni, semplici ma oggettive, è sempre consigliabile – soprattutto quando si parla di
elezioni locali e di consultazioni nazionali – non confondere i piani. E, meno che mai, pensare che
il consenso ad un partito nazionale possa decollare sommando semplicemente tutto il civismo. E
questo perchè il civismo appartiene rigorosamente e storicamente nel nostro paese alle
esperienze locali mentre le dinamiche nazionali, com’è altrettanto ovvio, sono riconducibili ad altri
criteri e, soprattutto, rispondono ad altre priorità politiche e programmatiche. Come, del resto,
capita da sempre.

Azione alla scuola di Paestum con una nutrita delegazione piemontese

 

Prandi: “Investire nei giovani è la nostra priorità. Serve una nuova classe dirigente all’altezza delle sfide del Paese”

Si sta svolgendo a Paestum, in Campania, la Scuola di Formazione Politica nazionale di Azione, che
ha visto la partecipazione di centinaia di giovani da tutta Italia e degli esponenti di primo piano del
partito, tra cui il Segretario nazionale Carlo Calenda e i parlamentari di Azione, tra cui la parlamentare
torinese di Azione Daniela Ruffino.

Tra i partecipanti, anche una nutrita e qualificata delegazione piemontese, con attivisti, giovani
amministratori, studenti universitari e membri dei coordinamenti territoriali, provenienti da numerose
province della regione. Un’occasione importante per condividere idee, formarsi e contribuire a
costruire il futuro del Partito e del Paese, attraverso una vera a propria competizione a squadre per far
emergere quelle che saranno le proposte del patto generazionale che Azione proporrà in questo
autunno, girando tutte le università italiane.

Il Segretario Provinciale di Cuneo e Vice Segretario Regionale del Piemonte, Giacomo Prandi, ha
commentato così la partecipazione: «Crediamo profondamente che la politica debba tornare a
investire nella formazione e nel coinvolgimento attivo dei giovani. Azione sta dimostrando che non
si limita a parlare di futuro, ma lo costruisce affidando ai ragazzi spazi reali di confronto e
responsabilità. Questa Scuola è stata l’ennesima dimostrazione che nel nostro Partito c’è voglia di
crescere insieme, con serietà e competenza. L’obiettivo è chiaro: formare una nuova classe dirigente
capace, preparata, pragmatica e pronta a prendersi la responsabilità di guidare il Paese nei prossimi
anni, costruendo in prima linea un patto generazionale di proposte per l’Italia e l’Europa. In questo
percorso, il Piemonte c’è, con entusiasmo e determinazione per portare il lavoro fatto in questi giorni
sul territorio.».