POLITICA- Pagina 159

Rai, Gallo (pd): “Mi sarei aspettato più impegno dalla Regione”

“Che cosa intende fare la Giunta regionale per rilanciare il Centro di Produzione Rai di Torino? Ogg  in sede di sindacato ispettivo, ho posto questa domanda all’Assessore regionale alla Cultura per fare chiarezza sul futuro della Rai in Piemonte” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Lo storico Centro di Produzione di via Verdi, infatti, sta conoscendo, da tempo, un profondo declino con conseguente importante diminuzione occupazionale (circa il 50% dell’organico in 10 anni): il personale andato in pensione non è stato sostituito e, nonostante la sede Rai possa contare su professionalità che la renderebbero un centro di eccellenza, le attività assegnate sono diminuite. A tutto questo dobbiamo aggiungere la scelta di spostare trasmissioni di Torino verso altre sedi” prosegue l’esponente dem.

“Ritengo fondamentale – afferma Gallo – una rinnovata interlocuzione tra la politica piemontese e i vertici Rai per ottenere garanzie sul futuro della produzione televisiva e di fiction sul nostro territorio: dobbiamo tutelare le centinaia di dipendenti Rai piemontesi, ma anche le decine di pmi dell’indotto della produzione radio-televisiva. Il ruolo di Torino, infine, deve essere evidenziato nel prossimo contratto di servizio da approvare entro la fine dell’autunno e nel piano industriale”.

“L’Assessore regionale alla Cultura, purtroppo, ci ha confermato soltanto quello che sappiamo già: è prevista la continuazione di un un’interlocuzione, che dura ormai dal 2022, da parte della Regione per continuare un percorso che consenta di capire in quale direzione voglia andare la Rai. Mi sarei aspettato, invece, almeno l’impegno a richiedere con forza alla Rai di prevedere nuovi investimenti che consentano il rilancio di uno storico servizio che deve essere sostenuto, sia attraverso il potenziamento occupazione che attraverso l’assegnazione di nuove produzioni” conclude Gallo.

Magliano: Giochi 2026, Bob a Cesana soluzione migliore per tutti

La speranza di vedere alcune gare delle Olimpiadi Invernali 2026 in Piemonte è ancora viva ed è una prospettiva che mi fa piacere ben oltre il desiderio campanilistico di vedere coinvolto il Piemonte in questo grande evento di interesse mondiale: Cesana è l’ipotesi migliore dal punto di vista economico, organizzativo, logico e tecnico. Ci fa piacere la determinazione del Presidente Cirio e la coesione di gran parte delle forze politiche per il raggiungimento dell’obiettivo, nella convinzione condivisa che non avrebbe alcun senso “cedere” all’estero alcune delle gare dei prossimi Giochi. Abbiamo inoltre l’opportunità, che non possiamo perdere, di rimediare in pur piccola parte all’assurdo “no” ai Giochi che risale agli anni dell’Amministrazione Appendino.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

 

Lear, Grimaldi (Verdi Sinistra): “Il disimpegno di Stellantis travolge tutto l’indotto”

“Alla scomparsa del polo Maserati segue inesorabilmente il rischio di una drammatica crisi per la Lear di Grugliasco. Gli ammortizzatori finiranno il 31 dicembre come la produzione dei sedili delle Maserati Ghibli e Quattroporte endotermiche. I modelli Gran Cabrio e Gran Turismo ibridi garantiranno lavoro per poche decine di lavoratori sugli attuali 420. La dirigenza ha il dovere di far conoscere il suo progetto per Grugliasco, se ne ha uno. D’altra parte i sedili si continueranno a produrre anche se le macchine non avranno motore endotermico, basterebbe smettere di frenare sulla transizione raccontando falsità. La progressiva fuga di Stellantis continua a produrre drammi sociali senza che il gruppo se ne assuma alcuna responsabilità. E le rappresentanze sindacali degli operai della Lear hanno chiesto il 20 luglio al MIMIT l’apertura di un tavolo di crisi e ancora non hanno ricevuto risposta” – così il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Ruffino (Azione): “Da Taranto a Grugliasco senza politica industriale”

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
     La chiusura annunciata dello stabilimento Maserati di Grugliasco è solo l’ultimo capitolo, almeno si spera, dei fallimenti registrati dal governo Meloni sulla politica industriale. Viene da credere che le responsabilità del governo siamo per certi versi superiori a quelle della proprietà della Maserati. Il ministro Urso non poteva scegliere denominazione peggiore per il suo ministero: da quando la destra governa l’Italia il “Made in Italy” è sempre più “made abroad”. Dossier scottanti (Tim, Ilva di Taranto, caso Marelli e, da ultimo, la Maserati) sono pieni di polvere sul tavolo del ministro. Il governo non tocca palla mentre per vicende meno importanti i governi europei, penso a Francia e Germania, mobilitano i ministri competenti e i rispettivi premier. Urso sgrana discorsi uno dopo l’altro ma l’industria dell’auto emigra, Taranto non si capisce quale futuro avrà e di Tim, e della fibra, si ignora il destino.

Iannò, Torino Libero Pensiero: “Dopo due anni ‘revisione’ alla Giunta Lo Russo”

“Ci lamentavamo dei cinque anni dell’Amministrazione pentastellata e credevamo che il capoluogo piemontese avesse toccato il fondo. Ci siamo sbagliati, l’Amministrazione Lo Russo pare stia portando al termine l’opera di decadimento della città con il vuoto cosmico di programmazione e visione del futuro. Il rappresentante del centro sinistra torinese insieme alla sua squadra si è comportato peggio di Cimabue. Ma gli va riconosciuto un grande merito, sa essere un gran affabulatore, apparire in interviste quotidianamente piene di paroloni e con tale convinzione al fine di confondere l’interlocutore. Vedi “agenda digitale, innovazione urbana, sostenibilità ambientale,  mobilità urbana sostenibile, servizi per l’inclusione e l’innovazione sociale e per la rigenerazione urbana” tutti punti della campagna elettorale, ma di cosa stiamo parlando?

Intanto, dobbiamo fare la conta dei danni e delle ire dei torinesi. Ad iniziare agli attacchi al verde pubblico (vedi corso Belgio e parco del Meisino) e contemporaneamente abbiamo dovuto fare i conti con una giungla cittadina.

L’aumento di tutto ciò che si poteva aumentare, in ultimo il biglietto Gtt e i parcheggi nelle strisce blu, azienda che si trova con un debito monstre e di piano industriale non se ne parla e una metropolitana part time con l’eterno problema delle scale mobili sempre ferme.

Sul piatto tante altre cose su cui non si lavora. Una mobilità sempre più caotica, evviva le piste e le corsie ciclabili, anziani, bambini tutti sulle due ruote, giusto per mettere sempre più in difficoltà la viabilità urbana e senza contare le eterne buche, mai riparate.

La mancanza di un piano adeguato per i senza tetto, che hanno preso ormai la loro residenza in ogni dove.

Le periferie sempre più degradate, una città dei grandi eventi ereditati dalla precedente Giunta e una manifattura sempre più in fuga (in ultimo il Goethe Institute).

Per non parlare del proseguimento del Sistema Torino con le nomine nelle posizioni apicali di società pubbliche, società partecipate e fondazioni culturali, sempre e solo di una certa ideologia, ovviamente.

Il problema mai risolto delle anagrafi con le carte d’identità e i cambi di residenza da incubo, come una roulette russa.

Torino sempre meno attrattiva e con una fuga in avanti di tante aziende, a proposito Sindaco di Stellantis ne vogliamo parlare, o facciamo finta che sia definitivamente chiusa?

L’elenco potrebbe risultare lungo e noioso, ma un punto va aggiunto, notizia di questi giorni. I disagi delle mense scolastiche, con i bambini costretti, loro malgrado, a fare lo sciopero del panino, praticamente sono state toccate tutte le fasce di età della popolazione.

Sarebbe, forse, ora di scendere dal piedistallo, visto che il suo gradimento è sceso nella 47^ posizione della classifica dei sindaci e un buon bagno di umiltà nell’affrontare i problemi della città per cui è stato eletto. Auguri per l’altra metà del mandato, sperando non sia peggio di questa!

 

Pino IANNO’ Torino Libero Pensiero

 

Suicidio assistito, presidio Luca Coscioni

Dalle ore 9:30 di domani 7 novembre l’Associazione Luca Coscioni terrà un Presidio davanti al Consiglio Regionale, Via Lascaris 9 (Ingresso consiglieri), in vista della votazione prevista intorno alle 10,30 sull’ammissibilità della proposta di legge regionale di iniziativa popolare LIBERI SUBITO, denominata “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242/2019 della Corte Costituzionale”. Nell’ambito delle competenze delle Regioni, la proposta di legge mira a definire ruoli, tempi e procedure delineate dalla Corte Costituzionale attraverso una sentenza immediatamente esecutiva, ferma restando l’esigenza di una legge nazionale che elimini le discriminazioni tra malati ad oggi sussistenti.

L’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, tramite il Comitato Promotore Piemonte, il 28 Agosto scorso ha depositato presso la sede del Consiglio Regionale del Piemonte, oltre 11.300 firme, in luogo delle ottomila previste, di cittadini iscritti nelle liste elettorali per l’elezione del Consiglio Regionale del Piemonte. Hanno sottoscritto l’iniziativa 31 sindaci e abbiamo raggiunto quasi 600 comuni della Regione.

La presente proposta è stata dichiarata ammissibile dai Consigli Regionali di Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia e dalla Commissione di Garanzia piemontese.

“In mancanza di risposte complete ed in tempi certi – si legge in una lettera inviata dal Comitato Promotore ai consiglieri regionali -, i pazienti corrono il rischio di subire un veloce peggioramento delle proprie condizioni cliniche che, come nel caso sopra esposto, verranno privati definitivamente del diritto di scegliere sul proprio fine vita, costretti ad affrontare un’agonia contro la propria volontà, come capitato ad esempio a Sibilla Barbieri, cui è stato negato l’accesso alla morte volontaria assistita nonostante fosse in possesso dei requisiti stabiliti dalla Corte Costituzionale nella sentenza Cappato/Antoniani, e a Federico Carboni, conosciuto inizialmente come “Mario”, malato tetraplegico marchigiano, il primo paziente che, nel giugno 2022, ha potuto accedere alla morte volontaria medicalmente assistita solo a seguito di un iter durato oltre 22 mesi dall’inoltro della sua richiesta all’azienda sanitaria, plurime diffide e messe in mora e la proposizione di ben due ricorsi cautelari d’urgenza.

Suicidio assistito: +Europa a Torino davanti a Palazzo Lascaris

“PRESENTI AL PRESIDIO DI MARTEDÌ 7 NOVEMBRE IN DIFESA DELLA PROPOSTA DI LEGGE “LIBERI SUBITO” SOTTOSCRITTA DA 11.000 CITTADINI PIEMONTESI”

Martedì 7 Novembre ore 9.30 saremo presenti davanti Palazzo Lascaris con l’Associazione Luca Coscioni, promotrice della proposta di legge “Liberi Subito” sul suicidio medicalmente assistito, e con tutti coloro che vorranno manifestare in difesa dell’ammissibilità di un’iniziativa che ha raccolto più di 11.000 firme dei cittadini piemontesi. Proprio a quell’ora il Consiglio Regionale voterà infatti l’ammissibilità della legge che ha già superato il vaglio della Commissione di Garanzia. È una proposta di legge che non aggiunge nessun diritto ma detta tempi certi per un diritto già esistente, come da sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale (detta anche sentenza Cappato/Antoninani) e che quindi rientra a pieno titolo nel novero delle competenze sanitarie in capo alle Regioni. Saremo lì per dare forza ai consiglieri regionali che dovranno votare l’ammissibilità della proposta.

Europa Verde, a Collegno presentato un nuovo percorso politico

Sabato 4 novembre 2023, il Co-portavoce  Metropolitano di Torino di Europa Verde Frosina Fabrizio,  ha incontrato il Referente di  Collegno Fabio Finiguerra in compagnia di alcuni storici Verdi Di Collegno, per  afftontare alcune tematiche generali partendo dalla legge per il clima, presentata alcune settimane dal gruppo parlamentare, alle tematiche locali.

La principale analisi e’ stata fatta sul alcuni dei temi che I Verdi di Collegno ritengono che la futura governance della città,debba inseire nel proprio programma, come lo sviluppo delle Comunità energetiche,  lo sviluppo della mobilità, al piano regolatore, a pochi giorni dall approvazione della variante dell area ex Mandelli, alla tutela dei parchi cittadini e parco della Dora,  oltre al sostegno delle famiglie ,  al welfare di comunità  ed allo sviluppo sostenibile delle are industriali ma anche alla tutela del commercio  e al sostegno alle attività locali.

Su questi ed altri temi il Referente di Collegno Finiguerra, ed il Co-portavoce Metropolitano Frosina, hanno definito un ciclo di incontri  sul territorio, per ascoltare i cittadini ed illustrare le proposte, partendo anche dai Quartieri,  come Villaggio Dora  rappresentato  da Fabrizio Fantinel che si occuperà di raccogliere e rappresentare le esigenze di un area  di Collegno  che merita grande considerazione.

Alla riunione erano presenti anche due Verdi Storici come Aldo Molino e  Vito Gala, memorie storiche  della ambientalismo  di Collegno che con la loro esperienza supporteranno il  gruppo di Europa Verde di Collegno  che intende riportare con il Simbolo di Europa Verde -Verdi a un riferimento per tutto gli ambientalisti, animalisti e cittadini sensibili alle tematiche ambientali.

 

Merlo: Cirio e Lo Russo, senza ‘coesione istituzionale’ territori penalizzati

La sinistra si rassegni

“La collaborazione istituzionale tra il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Sindaco
di Torino Stefano Lorusso è l’unica strada realisticamente percorribile per cercare di ottenere
risultati concreti che possono ricadere sul territorio. Il Pd della Schlein e i populisti dei 5 stelle
devono farsene una ragione. Non si può tradurre tutta la politica in propaganda e nella sistematica
denigrazione dell’avversario/nemico. E questo perchè il territorio piemontese, come quello della
provincia di Torino, non possono sacrificare sull’altare delle convenienze politiche ed elettorali del
Pd e della sinistra gli interessi concreti e reali dei territori circostanti. E questo vale anche, e
soprattutto, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato e Consigliere Nazionale Anci

Maserati di Grugliasco in vendita online: “Indegno epilogo”

Stellantis, (ex Bertone) / Accossato, Bacchin e Grimaldi: “Stabilimento  di una storia importante. Ora Cirio batta un colpo per impedire degrado e abbandono”
“Era noto da tempo che l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, avrebbe messo in vendita la struttura di corso Allamano entro il 2024. Leggere l’annuncio su un portale immobiliare online, tuttavia, aumenta il senso di amarezza e rabbia” – commentano Silvana Accossato (consigliera regionale Luv), Roberto Bacchin (segretario provinciale Sinistra Italiana) e il vice capogruppo di Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera dei Deputati Marco Grimaldi.
“Si tratta di un doppio fallimento: da una parte, le promesse disattese di ‘piani industriali ambiziosi’ e di “eccellenza mondiale” fatte da FIAT dopo aver acquistato le linee di produzione nel 2009. Dall’altro, la certificazione dell’ennesimo schiaffo incassato in silenzio dalla Regione Piemonte: ricordiamo bene l’incontro con Stellantis avvenuto l’anno scorso che il presidente Cirio ha definito ‘prezioso e fecondo, molto di prospettiva’. Trasferire a Mirafiori i duecento lavoratori rimasti a Grugliasco è il grande risultato che Cirio aveva in mente per rilanciare l’occupazione locale?”
“L’auspicio – concludono Accossato, Bacchin e Grimaldi – “è che lo stabilimento costruito nel 1959 dalla Bertone non diventi un ennesimo luogo di abbandono industriale nel torinese. Serve al più presto una fase di progettazione pubblica e partecipata, in grado di immaginare il futuro di questi spazi di oltre 100mila mq, con la partecipazione di enti locali, Città metropolitana e Regione Piemonte. Purtroppo leggere che sono stati messi in vendita su Internet, tra un appartamento appena ristrutturato e una villetta indipendente, non è certo il migliore dei biglietti da visita”.