Martedì 25 giugno a Torino


Così Vittoria Nallo, neo consigliera regionale del Piemonte per Stati Uniti d’Europa, con Francesco Merlo (+Europa), Davide Neku (Italia Viva), Cristina Peddis (LibDem), Roberto Goghero (PSI) e Lorenzo Cabulliese (Aglietta) che aggiungono: “La rimozione dagli incarichi di nomina non è in alcun modo riparazione sufficiente. La presenza del professor Zucchetti nel Politecnico garantisce presidio di posizioni filo puntiniste, violente e sessiste nel cuore della comunità scientifica torinese e italiana. Si auspica che il Senato Accademico e il Rettore del Politecnico di Torino mostrino il buonsenso necessario per imporre la decadenza o la sospensione dalla carica accademica di Zucchetti, così come previsto dall’articolo 36 dello Statuto del Politecnico per i casi di violazione del Codice Etico.”
Leggi l’articolo di Adolfo Spezzaferro direttore de “L’identità”:

Non è questione di agitare il tricolore e di cantare l’Inno di Mameli come fossimo in guerra, perché la discussione tra unità e federalismo è cosa antica e parte da Mazzini e Cattaneo. Che oggi si riproponga non deve scandalizzare, anche se il livello degli interlocutori oggettivamente è molto diverso. La nuovissima legge Calderoli sulla Autonomia differenziata ha suscitato e susciterà aspri dibattiti come accade in democrazia. Il nome di Calderoli non è in effetti una garanzia, visti i precedenti relativi ad una legge elettorale, definita dallo stesso ministro, “una porcata”.
POLITICA – ESTERI
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https://www.lidentita.it/il-mondo-vuole-la-pace-in-ucraina-ecco-perche/
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Il presidente della repubblica francese Macron sempre più in affanno ha concesso la commenda di un ordine minore francese a Scurati, non osando pensare alla Legion d’onore, l’unica che riconosce i meriti come il Cavalierato di gran croce in Italia forse per dispetto alla presidente del consiglio italiana accusata di censura da Scurati. Si tratta di un riconoscimento minore che viene dato ai provveditori agli studi che hanno avuto rapporti culturali periferici con gli enti scolastici francesi. Invece lo Scurati si è esibito con le insegne come fosse stato un trionfo. Certo non è un grande scrittore, ma uno scrittore omologato e condabnato a ripetere stancamente la solita vulgata all’infinito. Scurati non rappresenta oggi il meglio della cultura italiana, ma la sua retroguardia. Chissà se il riconoscimento francese servirà a far vendere a Scurati che verrà invitato per il li libro, ma a far parte del fronte popolare, una parola che fa venire i brividi e che ci ricaccia indietro di decenni.
Stellantis, Grimaldi e Ravinale: Lo spot della Grande Panda a Torino è una presa in giro spudorata alla città. “Continua la spudorata presa in giro di Stellantis alla città e all’Italia. La nuova Fiat Grande Panda elettrica e ibrida, pensata e progettata a Torino, viene in realtà prodotta in Serbia. Eppure l’ex capitale dell’auto fa da fondale per il filmato pubblicitario. La società cerca di convincere gli italiani con il Made in Italy, ma per ora gli investimenti e le produzioni nel nostro Paese sono solo sulla carta, e insufficienti a rilanciare l’occupazione. Intanto, Stellantis ha scelto la Polonia per la produzione delle auto elettriche Leapmotor: un’altra occasione sottratta per lavoratori e lavoratrici in Italia. Siamo stanchi degli annunci e delle ritirate, Mirafiori e Torino meritano ben altro” – lo dichiarano il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, e la neoconsigliera regionale di AVS e Capogruppo di Sinistra Ecologista a Torino, Alice Ravinale.
IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni

Nella primavera del 1994 Berlusconi vinse le elezioni politiche contro la “gioiosa macchina da guerra” della sinistra, che riteneva di aver già trionfato. Vinse a capo di una coalizione di salvezza nazionale con leghisti e missini che poteva suscitare dubbi, garantiti da lui. Dopo pochissimi mesi il governo entrò in crisi anche a causa di alcuni ministri. Il risultato storico di aver fermato la sinistra era stato comunque raggiunto. A volere la crisi fu soprattutto Bossi che domenica ha detto di votare il partito di Berlusconi alle Europee. L’intervista al Cardinale Ruini, 92 anni, uscita oggi ci da’ un particolare di non lieve importanza: il presidente Scalfaro, tradendo in modo clamoroso il suo ruolo di arbitro, tento’ il suo coinvolgimento nel defenestrare Berlusconi. Spero non sia vera quella dichiarazione perché i sistemi di Scalfaro, cattolico integralista e ministro degli interni accusato di una gestione di fondi mai chiarita per la quale a pagare fu il prefetto Malpica, sono davvero lontani da quelli di una repubblica democratica. Dopo qualche tempo Berlusconi venne accostato alle banane anche se quella Repubblica e’ da accostare a Scalfaro. Non stupiamoci: oggi è rivalutato e solo una piccola parte di faziosi, che porta l’odio oltre la morte, parla di lui come di un nemico della democrazia.