POLITICA- Pagina 144

I cattolici dopo Berlusconi

Quando si parla di cattolici e del ruolo politico che hanno avuto nella storia democratica del
nostro paese, c’è una data che non può non essere ricordata e che ne sancisce una netta
discontinuità rispetto ad un passato recente e meno recente. Ovvero, le elezioni del 1994 che
sanciscono da un lato l’esordio di un nuovo sistema elettorale e, dall’altro, il decollo di un vero
bipolarismo nel nostro paese. Due eventi che, però, hanno certificato l’avvio di una stagione
politica che è stata anche e particolarmente caratterizzata dalla figura politica e carismatica di
Silvio Berlusconi. Chi lo nega o è un ipocrita o è un ingenuo.
Ora, è indubbio che la scomparsa di Berlusconi è destinata a cambiare, e forse anche in
profondità, le coordinate della politica italiana. E non solo sul versante dei tradizionali centro
destra o centro sinistra ma, e soprattutto, nell’elettorato italiano. Un cambiamento che prescinde
anche dai tatticismi e dai posizionamenti momentanei dei singoli partiti. E questo perchè la
personalizzazione della politica ha inciso nell’orientamento politico ed elettorale dei cittadini
italiani in questi ultimi anni e il ruolo di leader carismatici come Berlusconi hanno giocato, al
riguardo, un ruolo decisivo se non addirittura determinante.
E si inserisce proprio all’interno di questa cornice il ruolo, la mission e le scelte politiche ed
elettorali dei cattolici italiani nella nuova stagione politica che si è aperta nel nostro paese. Anche
e soprattutto dopo la vittoria del centro destra di Giorgia Meloni da un lato e l’irruzione di una
sinistra radicale, massimalista e libertaria di Elly Schlein dall’altra. Certo, seppur al netto del
profondo e ormai radicato pluralismo delle varie opzioni politiche da parte dei cattolici stessi. Ma
le circostanze che, nel frattempo, sono intervenute sono destinate a cambiare le dinamiche
politiche e, parlando proprio dei cattolici democratici, popolari e sociali, forse è giunto anche il
momento per assumere una iniziativa che può farli ritornare protagonisti nello scenario politico
italiano. Perchè è inutile negare che sino ad oggi, per svariate motivazioni, i cattolici italiani – e la
cultura politica che storicamente hanno sprigionato e declinato nella cittadella politica – hanno
giocato un ruolo sostanzialmente inesistente nel centro destra e del tutto marginale, se non
addirittura ininfluente, nel campo della sinistra. E se c’è un campo dove i cattolici italiani, e la
cultura che li ha accompagnati sin dal secondo dopoguerra, possono e devono avere un ruolo
originale ed importante è il versante del Centro. Un Centro plurale, come ovvio, ma dinamico,
moderno, riformista, di governo e autenticamente democratico. Un Centro che non può e non
dev’essere statico o limitarsi a giocare un ruolo meramente tattico dove prevale la sola rendita di
posizione. Perchè la ‘politica di centro’ che la cultura dei cattolici italiani ha saputo dispiegare nel
corso dei decenni è sempre stata ispirata e si è caratterizzata per la sua vocazione riformista e di
governo. Un Centro, in ultima analisi, che non si contraddistingue solo per la sua equidistanza
dalla destra e dalla sinistra ma, al contrario, che sia in grado di elaborare un progetto di società, e
quindi di governo, attraverso la sua cultura e la sua storia.
Ecco perchè oggi ci sono le condizioni per ricostruire il Centro e una ‘politica di centro’ nel nostro
paese che non mette in discussione il principio della democrazia dell’alternanza ma che, al
contempo, deve essere in grado di battere alla radice quella radicalizzazione della lotta politica
che è solo funzionale alla deriva del bipolarismo selvaggio e alla subcultura degli ‘opposti
estremismi’ purtroppo molto gettonato dall’attuale guida della sinistra e da alcuni settori della
destra. Un Centro, infine, che è credibile, autorevole e coerente con le sue origini se viene
arricchito dalla cultura, dalla storia, dall’esperienza e dalla tradizione del cattolicesimo
democratico, popolare e sociale del nostro paese.
Per questi motivi i cattolici, laicamente e senza alcuna presunzione od arroganza culturale,
possono e devono ritornare protagonisti nella cittadella politica italiana.

Giorgio Merlo

Grattacielo Regione, Canalis (Pd): “Adeguare la struttura ai disabili”

Il grattacielo della Giunta regionale ha ancora molti scalini e elementi inadeguati alla disabilità.

 

 Non solo il nuovo grattacielo della Giunta regionale non ha ancora il parcheggio per le bici, ma presenta molti ostacoli strutturali per chi ha disabilità, siano essi lavoratori o visitatori.

Ci sembra quindi inopportuno e quasi sfrontato che, mentre le persone con disabilità non riescono ancora ad accedere senza problemi al proprio luogo di lavoro, si organizzino tour propagandistici come quello guidato qualche giorno fa dal Presidente Cirio.

Come al solito, il desiderio irrefrenabile di comunicare prevale sulle reali capacità di governo di questa Giunta.

Auspichiamo che vengano messe in atto, in tempi brevi, le modifiche necessarie per rendere il grattacielo davvero fruibile da tutti.

Monica CANALIS – CONSIGLIERA REGIONALE DEL PD

L’Europeismo di Giorgio Amendola, il convegno

Presso il Senato della Repubblica si terrà giovedì 22 giugno

 

La Fondazione Giorgio Amendola organizza un convegno sull’”Europeismo di Giorgio Amendola-Europa dei popoli e nuovo ordine mondiale”, promosso dalla Fondazione Giorgio Amendola, giovedì 22 giugno alle 15.30 a Palazzo Giustiniani, presso il Senato della Repubblica, nella Sala Zuccari, in via della DOGANA Vecchia ª Roma.

I temi della distensione e del disarmo sono sempre stati centrali nel pensiero di Giorgio Amendola. Il convegno si propone di riprendere i temi della geopolitica che hanno dominato il periodo della guerra fredda e della distensione, mostrando una grande attualità a distanza di decenni. Nell’attuale situazione può essere di ausilio riflettere sui temi e suggestioni del pensiero di Amendola, come quelli di una Europa dei popoli, protagonista attiva del superamento delle crisi, dei processi di distensione e della ricerca di nuovi equilibri. Contribuiranno esperti e specialisti delle relazioni internazionali, coordinati da due membri del Comitato Scientifico della Fondazione, i professori Giovanni Cerchia e Giovanni Matteoli e il convegno sarà un’occasione anche per ragionare sul ruolo del Mediterraneo e dell’Italia nello scacchiere internazionale.

Modera la dottoressa Marcella Marcelli.

Gli interventi iniziali saranno affidati a Prospero Cerabona, presidente della Fondazione Amendola, e al Senatore Andrea Giorgis

Silvio Magliano, politica e volontariato

Ritratti torinesi

Silvio Magliano ama definirsi “un amico in Regione”: riassume così il suo impegno in Consiglio Regionale e il suo metodo di lavoro che parte sempre dall’ascolto delle persone..

Oltre a essere Capogruppo dei Moderati in Consiglio Regionale, è un Volontario. È, infatti, Consigliere del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To, che sostiene, supporta e promuove le oltre 1.500 associazioni del territorio della provincia di Torino.

La sua prima esperienza istituzionale è stata quella di Consigliere di Circoscrizione 3 dal 2006; nel 2011 è stato eletto per la prima volta Consigliere Comunale a Torino. Il secondo mandato consecutivo inizia nel 2016, primo per preferenze tra i Moderati e secondo in assoluto.

“Si chiude un anno – precisa Silvio Magliano – nel quale ci siamo molto impegnati sul tema della salute, includendo anche la salubrità dei luoghi di lavoro e la problematica dell’amianto, affrontata più volte nelle ultime settimane.

Con la sentenza Schmidheiny, si è concluso un percorso di due anni e 41 udienze. La legge 257/92 e la messa al bando ormai dell’amianto risale a trent’anni fa, ma di malattie provocate dall’amianto si continua ancora a morire: dal 1990 fino ad oggi si sono registrate nel solo Piemonte oltre 300 nuove diagnosi. Numeri che, nella loro drammaticità, dimostrano l’urgenza di convocare al più presto un Tavolo Strategico, con la partecipazione attiva degli Assessori regionali alla Sanità e all’Ambiente. La tendenza degli ultimi anni è stata aggravata dalla pandemia, che ha provocato incontri meno frequenti, e deve essere subito invertita. Urge procedere alla bonifica dei siti ancora contaminati in Piemonte, che sono almeno 60 mila, e risulta fondamentale recuperare un rapporto di dialogo con le istituzioni e le associazioni dei familiari delle vittime dell’amianto”.

“Un altro campo nel quale siamo stati molto attivi – aggiunge il Consigliere Silvio Magliano – è quello ospedaliero e delle liste d’attesa, oltre che del riconoscimento salariale e della sicurezza dei medici che operano nei Pronto Soccorso del nostro territorio. In questo caso abbiamo richiesto anche un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine nei Pronto Soccorso”

“Ci sta a cuore – spiega il Capogruppo dei Moderati in Regione Silvio Magliano – il tema della turnazione e ricollocazione professionale del personale GTT che, per età o per altre ragioni, è diventato inidoneo alla guida dei mezzi. Il nuovo accordo di fine maggio, sottoscritto da una risicata maggioranza di sigle sindacali, potrebbe far aumentare il tempo medio di lavoro per autista. Questo comporterebbe un peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti e del servizio per l’utenza. Riteniamo sia necessario procedere a nuove assunzioni e a un adeguamento salariale per chi da troppo tempo non vede aumentare il proprio stipendio. Ci rende perplessi la decisione di esternalizzare alcuni servizi, come il controllo dei biglietti a bordo. Questo tipo di operazione non ha molto senso in presenza di personale che è in attesa di una nuova collocazione nell’organigramma aziendale e in assenza di un miglioramento del servizio”.

“Combattiamo con forza – spiega Silvio Magliano – anche la occupazione abusiva delle case popolari. Ci aspettiamo da ATC l’impegno di ristrutturare in tempi brevi il maggior numero di alloggi. Abbiamo chiesto lo sgombero di tutte le occupazioni abusive, per tutelare le famiglie che, invece, ne hanno diritto.

Nelle case ATC di corso Agnelli 156, sede di 351 unità abitative, dodici appartamenti sono abusivamente occupati. Ho presentato un Question Time per chiedere soluzioni. Lo scorso 6 giugno gli inquilini di corso Giovanni Agnelli hanno ricevuto in buca una lettera di diffida da parte di Iren, con una quantificazione di 45.147 euro d’insoluto e la prospettiva di un’interruzione del servizio in assenza della dimostrazione dell’avvenuto pagamento entro 15 giorni.

Gli inquilini hanno sempre puntualmente pagato e la stessa ATC dichiara di aver provveduto a versare quanto dovuto. La preoccupazione è massima tra i residenti, che temono l’interruzione dell’energia elettrica o della fornitura di acqua calda presso le loro abitazioni, pur consapevoli di aver sempre pagato le bollette. Resta da chiarire se il debito sia relativo all’energia elettrica o al teleriscaldamento (entrambi servizi erogati presso questi caseggiati da IREN) o se siano da escludere connessioni tra le occupazioni abusive delle dodici unità abitative presso i caseggiati di Mirafiori Nord e la quantità di energia consumata, senza diritto, negli ultimi mesi”. Anche in questo caso Silvio Magliano ha presentato un Question Time in Consiglio regionale per sapere dalla Giunta come si intenda procedere per scongiurare l’interruzione della fornitura di energia elettrica e acqua calda ai residenti nei caseggiati ATC.

“Siamo inoltre favorevoli a puntare sulle rinnovabili – spiega Silvio Magliano affrontando il tema energetico – e ci piacerebbe che anche il nucleare entrasse senza pregiudizi e preclusioni ideologiche nel dibattito politico. La tecnologia di quarta generazione ha grandi potenzialità e Inghilterra e Francia sono pronte a impiegare tecnologie prodotte da una realtà, Newcleo, che ha la sede principale proprio a Torino.

Si è tornati a parlare, recentemente, di Disability Card, a proposito della quale il Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli e il sottosegretario agli Affari Esteri della Finlandia Pekka Puustinen hanno concordato l’urgenza di un’estensione a tutta la UE.

“Se le potenzialità della Carta Europea della Disabilità sono e restano straordinarie – sottolinea il capogruppo dei Moderati Magliano – questo strumento, senza la possibilità di essere utilizzato davvero sul territorio, e non solo in via teorica, non potrà diventare il mezzo attraverso il quale le persone con disabilità possano immediatamente certificare, senza necessità di altri strumenti verbali cartacei, la propria condizione, mostrando il QRcode e ottenendo le agevolazioni dovute”.

“Un altro aspetto che ci fa assolutamente piacere – prosegue Silvio Magliano – è l’investimento della Regione a favore degli oratori, che si è stabilizzato intorno ai 700 mila euro. Questa cifra, secondo noi, dovrebbe crescere in prospettiva, fino a tornare al milione di euro del 2017. Due anni fa è stato approvato in Aula un mio ordine del giorno che richiedeva ulteriori risorse da reperire per la LR 26 / 02 sulla valorizzazione e riconoscimento della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle parrocchie, dagli istituti cattolici e da quegli enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di Oratorio. Senza un sostegno adeguato queste realtà rischiano di essere costrette a ridurre la loro attività ordinaria e i progetti di inclusione sociale”.

Ultimo tema, ma non per importanza, che sta a cuore ai Moderati è quello della Linea 2 della Metropolitana, che ritengono debba arrivare a Pescarito. I Moderati chiedono che le attività commerciali penalizzate dai lavori in corso siano adeguatamente e puntualmente ristorate dal punto di vista economico e si impegneranno per questo obiettivo.

Mara Martellotta

 

Una serata in memoria del decano Dc Piero Lanza

A un anno di distanza dal suo ritorno alla casa del Padre, una serata in memoria di Piero Lanza, decano democratico cristiano,  consigliere, assessore, cultore della storia moncalierese, uomo dell'”esperienza al servizio della comunità” come recita il titolo: il Presidente del Centro Culturale San Francesco del Carlo Alberto,  Antonio Guzzo e il  delegato popolare per Moncalieri e Nichelino, Enrico Cerrato, la introdurranno. Interviene a commentare la proiezione eccezionale dell’intervista inedita a Lanza su vari aspetti moncalieresi, contenuta nell’archivio della storica sezione “Rista” dei Popolari di Moncalieri,  Giancarlo Chiapello, segreteria nazionale popolare e autore del libro citato da Lanza, “Mario Becchis. Il Sindaco intellettuale”. Intervento della famiglia. Una bella occasione per salvaguardare le proprie radici e ricordare chi ha fatto tanto per la propria comunità, anche nell’ottica dell’ottocentesimo della città impastato di queste belle testimonianze! Appuntamento mercoledì 29 giugno ore 21 presso la Sala Zaccaria, via Real Collegio 28, Moncalieri.

Il Consiglio comunale di Torino: “Inopportuno il lutto nazionale per Berlusconi”

Il Consiglio comunale considera inopportuna la proclamazione da parte del governo del lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi, considerato una figura divisiva per il Paese, esprimendo inoltre solidarietà al professor Tomaso Montanari per gli attacchi subiti in seguito alla scelta di imbandierare a mezz’asta l’Università di Siena. Contrario alla repressione di qualsiasi forma di dissenso, il documento votato oggi a maggioranza in Sala Rossa, auspica che la decisione del rettore senese non venga sanzionata penalmente.

L’ordine del giorno, primo firmatario Andrea Russi (M5S), ha ricevuto 23 voti a favore e 10 dieci contrari. Al netto delle assenze, hanno votato a favore PD, M5S, Demos-Alleanza dei Democratici, Sinistra Ecologista, +Europa&Radicali, Torino Domani. Contrari Forza Italia, Fratelli d’Italia, Torino Bellissima, Lega, Torino Libero Pensiero. I Moderati non hanno partecipato al voto.

La votazione è stata preceduta da un ampio e serrato dibattito. Il confronto non si è limitato al documento ma si è esteso a una valutazione politica dello scomparso ex presidente del Consiglio e fondatore di Forza Italia, risultando a tratti teso. L’opposizione di centrodestra, dopo alcuni interventi ha abbandonato l’aula per poi farvi ritorno.

Contro l’ordine del giorno presentato da Russi e firmato da vari consiglieri e consiglieri, oltre che in difesa della figura e del lascito politico di Silvio Berlusconi, si sono espressi Garcea e Tronzano (FI), Catizone (Lega), Crosetto e Liardo (Fd’I), Iannò (Libero Pensiero), Abbruzzese e Firrao (To Bellissima). A favore del testo, con toni critici sull’eredità politica di Berlusconi e attestati di solidarietà con Tomaso Montanari, sono intervenuti Conticelli, Ledda, Borasi e Patriarca (PD), Ravinale e Diena (SE), Sganga (M5S), Ciampolini (TO Domani), Apollonio (Demos-AD). I Moderati (Fissolo e Garione si sono detti perplessi sull’opportunità del documento, preannunciando il loro non voto.

Valle Sarno (Pd): Icardi non incontra i lavoratori Cup

Il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele Valle e il consigliere Pd Diego Sarno:: “Sbagliato l’affidamento triennale: o una proroga per un bando migliore o reinternalizzare il servizio.”

 

«A distanza di un mese dall’audizione in Consiglio regionale dei lavoratori del call center del CUP Piemonte, il centro unico prenotazioni, l’assessore Icardi non ha trovato tempo nella sua agenda per incontrare le organizzazioni sindacali e ascoltare dalla loro voce la criticità di un servizio fondamentale per i cittadini piemontesi. Criticità che sono state ribadite oggi durante l’audizione in IV Commissione. Cirio e Icardi preferiscono annunciare risultati “straordinari” sul fronte delle liste di attesa, anziché rendere più efficiente il servizio delle prenotazioni. Per farlo, occorre affrontare alcuni nodi, a cominciare dal potenziare la presenza degli operatori durante i giorni infrasettimanali. A luglio scade l’attuale appalto e Icardi sembrerebbe orientato ad un affidamento triennale alle condizioni esistenti, quindi confermando tutto ciò che non funziona! Una scelta sbagliata: si opti per una proroga di sei mesi, così da poter predisporre il nuovo bando tenendo conto delle attuali problematiche, nonché dell’esperienza maturata durante la pandemia; oppure si abbia il coraggio di reinternalizzare il servizio (lo hanno fatto ad Alba e in Puglia), una soluzione avrebbe il merito di sottrarre i dipendenti a questi continui cambi d’appalto e di condizioni di lavoro».

Daniele VALLE – vice Presidente Consiglio regionale

Diego SARNO – vice Presidente VI Commissione

Ruffino (Azione): “Schlein esca da tunnel ambiguità”

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
     La segretaria del Pd Elly Schlein non ha molto tempo davanti a sé per uscire dal tunnel dell’ambiguità in cui ha infilato il suo partito. Lo spirito di solidarietà nazionale costruito con il sostegno all’Ucraina è una e non la sola delle migliori eredità lasciare da Mario Draghi. Ogni passo indietro sul sostegno all’Ucraina è un duro colpo alla credibilità del Pd come forza di governo e all’Italia come Paese affidabile. Schlein deve scegliere fra la coerenza della linea politica e il suo abbandono per consegnarsi alla deriva grillina

Giachino: “Governo Meloni riprenda politica per la sicurezza stradale”

I Governi delle ultime due legislature hanno fatto troppo poco 
Non è possibile perdere oltre tremila persone ogni anno.
Nel 2001 l’Italia era ai primi posti in Europa per numero di incidenti stradali e per morti .Oltre 7000 vittime sulla strada. Il Governo Berlusconi ha il merito di avere introdotto nel 2003 la PATENTE A PUNTI  una norma che ha influito moltissimo sulla psicologia dei conducenti così da ridurre drasticamente incidenti e mortalità.
Nel 2008 quando gli effetti psicologici della norma cominciavano a rallentare grazie a una scelta positiva della Commissione trasporti della Camera presieduta dall’on. Valducci il Presidente della Camera FINI concesse la legislativa alla Commissione così che in poco più di un anno approvammo oltre 70 modifiche al Codice che dopo alcune modifiche del Senato venne portato alla approvazione definitiva il 27 luglio del 2010. Ricordo con orgoglio di aver seguito per conto del Governo due anni di duro lavoro in commissione e in Aula ma con la soddisfazione di aver salvato parecchie vite. La Legge 120/2010 entrò in vigore il 29 agosto 2010 e la norma che chi guida non beve influì sulla psicologia dei giovani diminuendo le stragi del sabato sera, come affermò la Vice  capo della Polizia Stradale al Corriere della Sera. Si scese a 3385 morti del 2013. Quindi in in 10 anni due leggi del Governo Berlusconi approvate dal Parlamento ridussero i morti da 7.100 a 3385. Negli ultimi dieci anni l’aggiornamento delle norme e soprattutto la mancata decisione di intervenire severamente sull’uso del telefonino , mentre si guida , la riduzione della mortalità è diminuita di sole 500 unità. Nel 2022 infatti i morti a causa di incidenti stradali sono stati 2875, ancora troppi. Come se ogni anno l’Italia perdesse un Comune come Bardonecchia.  Giovani vite umane perse per sempre. Conto molto sul Governo Meloni affinché riprenda celermente, anche attraverso un Decreto legge, una forte politica per la Sicurezza stradale.
 
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Italia Lib Pop: “Rapine e furti a Borgo Campidoglio. Il Comune che fa?”

Torino è una città del cui degrado si parla e si agisce solo quando colpisce il centro o, se ne parla senza risolvere il problema, quando colpisce le estreme periferie, come Barriera di Milano. Del degrado che colpisce i quartieri semicentrali, invece, non se ne parla mai, con il risultato che chi questi quartieri li vive e li fa vivere, si sente abbandonato a se stesso.
Italia Liberale e Popolare sta raccogliendo svariate segnalazioni di situazioni di degrado e criminalità che sembrano sfuggire dal controllo di un’amministrazione, evidentemente, attenta solo ad altro, ed in base alle quali stiamo provvedendo ad organizzare iniziative specifiche. È il caso di Borgo Campidoglio, quartiere nel quale la sicurezza di cittadini e commercianti sembra essere diventata una chimera”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta i ripetuti episodi di microcriminalità che avvengono da mesi in zona.
Negli ultimi 3 mesi di quest’anno, si segnalano almeno una decina di rapine e furti ad esercizi commerciali della zona, spaccate e furti alle auto in sosta, oltre ad un notevole incremento del numero di scippi occorsi ai frequentatori del mercato di Corso Svizzera, ed alla frequentazione di Borgo Vecchio da parte di senzatetto e spacciatori.
“Una situazione che non è più tollerabile, sopratutto se condita da un rumoroso silenzio istituzionale, che sottolinea la totale mancanza di attenzione riservata nei confronti di chi non si sente più sicuro a vivere, lavorare e frequentare il quartiere”, aggiunge Desirò.
Di fronte a dati simili non può che sorgere spontaneo il risentimento degli abitanti, che chiedono a gran voce che la situazione sia al più presto affrontata in tavoli di sicurezza che portino ad un incremento dei controlli nel quartiere.
“La sicurezza ed il ripristino dell’ordine pubblico e del decoro urbano, devono essere affrontati con urgenza anche quando non colpiscono i “salotti buoni” della Città. Italia Liberale e Popolare continuerà nella sua azione di presidio nella speranza che l’attuale amministrazione esca dalle stanze di Palazzo Civico e si confronti con i reali problemi quotidiani che i cittadini onesti affrontano ogni giorno”, conclude Desirò.
Chi vive in CampidoglioBorgo San PaoloPozzo StradaSanta Rita e zone limitrofe, non può essere considerato un cittadino di serie B a cui non garantire la possibilità di vivere in sicurezza e lontano dal degrado oggi imperante.
Italia Liberale e Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte