POLITICA- Pagina 12

Ravinale (Avs): “Il Piemonte non ha bisogno di un nuovo termovalorizzatore”

Il Piemonte non ha bisogno di un nuovo impianto di termovalarizzazione e si è ancora in tempo per fermare un progetto, previsto dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani e di Bonifica delle aree inquinate approvato dalla Regione nel 2023, che risulta superfluo e che danneggerebbe cittadini e ambiente.
Oltre ad aver sottoscritto la mozione del collega Unia per chiedere di stoppare l’opera, ho depositato un’interrogazione in cui pongo alla Giunta 4 domande chiare su punti che oggi restano oscuri:
1. lo scenario del PRUBAI si basa sul fatto è previsto un fabbisogno “non soddisfatto attraverso l’impiantistica esistente” pari a 143.512 tonnellate per anno. Ma questo presupposto è già smentito dai fatti. Il Piano prevede una necessità di incenerimento dei rifiuti pari a 593.512 t/a, un totale che tiene conto della previsione di produzione di 2.000.000 di tonnellate/anno di RSU, una RD pari all’82% con uno scarto del 18,5% e una popolazione stimata al 2035 di 4.200.000/4.400.000 abitanti. E, sempre nel Piano, si indica che il termovalorizzatore di TRM S.p.A. del Gerbido sarebbe in grado di bruciare 450.000 t/a di rifiuti.
Peccato che secondo i bilanci depositati da TRM, nel 2022 sarebbe stata trattata una quantità di rifiuto pari a 604.532 tonnellate e nel 2023 una quantità di rifiuto pari ad 600.164 tonnellate, già superiore al fabbisogno previsto dallo scenario di Piano. Perché dunque procedere se l’inceneritore del Gerbido è già oggi sufficiente?
2. Un nuovo inceneritore andrebbe esplicitamente contro l’obiettivo primario delle politiche europee e nazionali in materia di cambiamento climatico, cioè la riduzione delle emissioni gas ad effetto serra pari al 55% entro il 2030 ed il loro azzeramento entro il 2050, e contro la Strategia Regionale sul Cambiamento Climatico approvata dalla Giunta nel 2022. Come è possibile che di questo non si sia tenuto conto, già in sede di approvazione del PRUBAI?
3. Gli incentivi GRIN (ex certificati verdi), di cui TRM ha finora ampiamente beneficiato, si sono azzerati già nel 2023 e dal 2028 anche i gestori degli inceneritori dovranno corrispondere le somme previste dal sistema ETS dell’UE. Questi maggiori costi ricadranno sulla cittadinanza?
4. Quali e quanti investimenti pubblici sono previsti per la realizzazione della nuova linea? 
Ci aspettiamo risposte chiare da parte della Giunta, perché se non sono stati valutati correttamente questi requisiti saremmo di fronte all’ennesima scelta fatta per la convienza di pochi e ai danni del Piemonte.
Alice Ravinale

Taglio Irpef, Ruffino (Az): “Governo prende in giro ceto medio”

Va dato atto alla maggioranza che è davvero imbattibile quanto a propaganda. Però puoi gabbare gli italiani una volta ma non per sempre. Suggerirei a Tajani e agli altri esponenti del governo di riporre le fanfare sul taglio Irpef, veda presa in giro al ceto medio. Ridurre l’ aliquota dal 35 al 33%, ammesso che l’operazione vada in porto e sia compatibile con i saldi di bilancio, altro non significa che restituire una parte, non tutto, dei tagli fatti con la legge di bilancio su detrazioni e deduzioni. Tolgono 10 con la destra e restituiscono 5 con la sinistra. È un eterno gioco delle tre carte, indegno per governare una grande democrazia.
on. Daniela Ruffino (Azione)

Giachino: “l’Aeroporto di Torino sviluppi nuovi e più interessanti collegamenti”

Lettera aperta al Sindaco e al Presidente della Regione

Carissimi,
gli aeroporti come ogni altra attività economica contribuiscono al PIL cittadino e regionale.  L’aeroporto di Torino, solo 13* in Italia con volumi di traffico molto inferiori alle Città italiane, da un contributo al PIL regionale più basso di quello che potrebbe.
Un aeroporto che ha chiuso il cargo aereo, che in questi anni è cresciuto molto negli altri aeroporti come ricordano ancora oggi i giornali economici. Vendere le quote azionarie come è stato fatto negli anni scorsi non vuol dire disinteresse per una infrastruttura strategica per un territorio come il nostro che da anni purtroppo cresce meno della media nazionale.
Non ritenete di chiedere un incontro agli azionisti, che tra l’altro gestiscono altri aeroporti? Tra questi azionisti vi è anche il S. Paolo.
Vi ringrazio molto della attenzione e auguro buon lavoro.
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Mino Giachino
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Opposizioni in Consiglio regionale: “Apertura in commissione bilancio”

Agli emendamenti delle opposizioni per il potenziamento dei servizi di salute mentale in Piemonte. “Ora ci aspettiamo l’approvazione in aula”

 

6 febbraio 2024 – Oggi in Commissione si è entrati nel vivo della discussione relativa agli investimenti sulla salute mentale: le Opposizioni in Consiglio regionale (Pd, Avs, M5S, Stati Uniti d’Europa per il Piemonte) hanno depositato emendamenti e ordini del giorno al riguardo, anche a fronte dell’appello lanciato da oltre 60 associazioni lo scorso novembre.

 

La situazione attuale è allarmante: dal 2019, il personale dei Dipartimenti di salute mentale è diminuito dell’11% e la spesa regionale per questi servizi è significativamente inferiore alla media nazionale.

I dati parlano chiaro: nel 2022, la spesa per la salute mentale in Piemonte si è attestata a circa 64 euro per persona, con un calo dell’8,4% rispetto alla media nazionale, che è pari a 70 euro. Inoltre, solo il 2,7% del Fondo Sanitario Regionale è destinato alla salute mentale, contro il 3% della media nazionale. Queste cifre evidenziano una chiara sottovalutazione delle problematiche legate alla salute mentale, con conseguenze dirette sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Le criticità sono molteplici: la presenza di posti letto residenziali è superiore del 55% rispetto alla media nazionale, i pazienti restano nelle residenze per periodi prolungati (+64%), e si registra un incremento preoccupante dei ricoveri in reparti non psichiatrici (+143%). Questi dati ci costringono a riflettere sulle gravi carenze strutturali e sulle difficoltà quotidiane che affrontano i cittadini piemontesi.

 

Per affrontare questa emergenza, le opposizioni propongono in particolare che, a partire dall’anno 2025, venga vincolata una quota pari ad almeno il 4% del fondo sanitario nazionale per i servizi di salute mentale. Registriamo un’apertura sul punto da parte dell’assessore al bilancio, e continueremo a lavorare in questa direzione.

 

Gianna PENTENERO – Presidente Gruppo Pd

Alice RAVINALE – Presidente Gruppo AVS

Sarah DISABATO – Presidente Gruppo M5S

Vittoria NALLO – Presidente Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte

San Luigi Orbassano, Valle (Pd): “adeguare retribuzioni personale”

“Se lavori al San Luigi ti pagano meno che in qualsiasi altra Azienda sanitaria in Piemonte” denuncia il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“Oggi sono stato all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano per conoscere le sue attuali criticità. Si tratta di una struttura di eccellenza e sede universitaria di livello.  A renderla meno attrattiva però – spiega Valle – sono le retribuzioni, che sono tra le più basse della Regione Piemonte, sia per il personale del comparto sanitario che per la dirigenza. Differenze importanti, anche nell’ordine di alcune centinaia di euro al mese”.

“Questo, insieme al fatto che ormai vengono stipulati solo più contratti a tempo determinato per pochi mesi, fa sì che il personale spesso preferisca trasferirsi in altre aziende sanitarie con condizioni economiche più favorevoli, rendendone, così, difficoltosa la stabilizzazione” denuncia il vicepresidente della Commissione sanità.

“Il livello dei fondi contrattuali è dovuto al fatto che il presidio di Orbassano nasce come centro pneumologico, al quale vengono destinati i fondi come sanatorio, e la situazione non è cambiata quando è diventata azienda ospedaliero-universitaria” prosegue l’esponente dem.

“L’organizzazione sindacale CISL FP AMTC aveva organizzato una raccolta firme, ottenendone quasi 500, e scritto una lettera all’allora Assessore alla sanità Luigi Icardi per chiedere la revisione dei fondi contrattuali dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga e il suo adeguamento a quelli dell’Asl TO3” aggiunge Daniele Valle.

“I posti letto Arcuri per la terapia intensiva, previsti per affrontare l’emergenza pandemica, sono ancora in via di realizzazione, come nella metà dei casi piemontesi. In tutto il Piemonte i lavori sono indietro, nonostante siano partiti nel 2020” conclude Valle.

Lista Cirio a sostegno dei 5 punti proposti dal Forum Famiglie

Magliano: “rimodulazione Irpef, osservatorio sul fattore famiglia, trasporti per studenti, libertà di educazione, sanità a misura di famiglia”

Il Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale: “Lavorerò insieme alla Giunta regionale, che già molto ha fatto in tema di natalità e famiglia, perché siano attuate le cinque proposte del Forum delle Associazioni famigliari in Piemonte”

Questa mattina al Tour della Natalità che si è tenuto a Palazzo Madama, il Presidente del Forum delle Associazioni Famigliari del Piemonte, Roberto Gontero, ha lanciato una piattaforma per le famiglie articolata su cinque proposte concrete:

  • Rimodulazione addizionale Irpef per le famiglie con tre o più figli;
  • istituzione dell’Osservatorio sull’attuazione della legge sul fattore famiglia, approvata dalla Regione Piemonte su proposta del Forum durante la presidenza Chiamparino: è necessario fare il punto sull’attuazione e su come i costi dei vari servizi possano essere modulati per favorire la natalità e le famiglie con figli;
  • agevolazioni sul trasporto pubblico per tutti gli studenti;
  • potenziamento del diritto allo studio e della libertà di educazione come misura contro l’abbandono scolastico, poiché alla povertà educativa è associata quasi sempre la povertà economica;
  • sanità e Sistema Piemonte: un sistema sanitario efficiente e con cui è agevole interagire per prenotazioni, visite e per eventuali percorsi di presa in carico e cura è indispensabile per le famiglie come per altre categorie di cittadini più esposti, come gli anziani o i fragili.

“Condivido la piattaforma presentata dal Forum delle Associazioni Famigliari – commenta Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale -; sono tutti temi sui quali mi sono sempre impegnato nella mia attività istituzionale e, ancora una volta, prendo spunto dalle proposte delle Associazioni e dei Volontari per costruire un percorso operativo che condividerò con la Giunta e la Maggioranza”.

“Molto è stato fatto dalla Giunta per la natalità e le famiglie – prosegue Magliano -, ritengo, comunque, che le proposte del Forum Famiglie siano un ottimo punto di partenza su cui lavorare e pongano l’accento su alcuni obiettivi ulteriori da perseguire: la piena attuazione e, se possibile, il potenziamento del Fattore Famiglia, e includo in questo anche la tassazione, è uno degli argomenti che ritengo fondamentali e sul quale mi sono sempre impegnato; il trasporto pubblico e la sanità sono temi ampi su cui, lo sappiamo bene, il Presidente Cirio e gli Assessori competenti stanno lavorando e hanno già preso pubblicamente alcuni apprezzabili impegni”.

“Le associazioni famigliari – conclude Magliano -, pongono l’accento sulla necessità di fare sempre di più e meglio e in questo senso accolgo volentieri le loro proposte su cui mi impegno a lavorare, come sempre nel corso della mia attività istituzionale”.

Askatasuna, Ricca (Lega): “Luci accese in tv in una struttura dichiarata inagibile”

“ma per il sindaco è tutto normale”

Torino, 4 Feb – “Ormai su Askatasuna siamo arrivati al ridicolo, con la messa in onda delle luci accese in una struttura già dichiarata inagibile dalle autorità e un sindaco che, in diretta tv nazionale, anziché assumersi un qualche tipo di responsabilità, fa spallucce e butta la palla in tribuna sciorinando l’elenco dei nomi di chi si è alternato al governo negli ultimi 30 anni senza aver preso posizione sul centro sociale. Falso. Come Lega lo diciamo da sempre e continuiamo a ripeterlo: Askatasuna non è quel ‘bene comune’ che Lo Russo vorrebbe restituire al quartiere, e gli occupanti dello stabile non sono persone comuni ma soggetti che in molti casi hanno subito delle condanne. Quelle luci accese rafforzano le nostre convinzioni ma soprattutto smascherano le reali intenzioni della sinistra che ancora, negli scontri di piazza che si sono succeduti a Torino nei mesi scorsi, aveva deciso di non prendere posizioni chiare contro i violenti di corso Regina 47”. Così Fabrizio Ricca, capogruppo Lega in Piemonte.