Il Consiglio regionale condanna unanimemente gli attacchi terroristici di Hamas contro la popolazione israeliana.
La convergenza, dopo un articolato dibattito, è stata trovata su un ordine del giorno ispirato dal Comitato Diritti Umani e Civili e illustrato da Sara Zambaia (Lega), vicepresidente del Comitato stesso.
Il documento esprime vicinanza alle vittime e condanna fermamente l’operato criminale del gruppo terroristico e dei gruppi ad esso collegati.
Ribadisce, inoltre, il categorico rifiuto della violenza come strumento di azione politica e impegna Giunta regionale e Comitato a sostenere iniziative di pace a favore del popolo israeliano e degli innocenti palestinesi.
L’Aula in precedenza ha approvato tre ordini del giorno a firma Alessandro Stecco (Lega), Domenico Rossi (Pd) e Sarah Disabato (M5s) contro tutte le forme di violenza e di condanna dell’aggressione subita da stud.enti e studentesse al Campus Einaudi dell’Università di Torino
“Dopo mesi di battaglie da parte soprattutto dei cittadini, dei sindacati territoriali e le forze di minoranza in Consiglio comunale “a sorpresa”, a latere di un’altra manifestazione, nei giorni scorsi il Presidente Cirio ha annunciato la riapertura h24 del pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè dall’8 gennaio prossimo – afferma la Presidente di LUV Silvana Accossato firmataria dell’interrogazione in Consiglio regionale discussa ieri. “Peccato che, viste le grandi difficoltà in termini di personale e di bilancio delle Asl piemontesi, ci pare oltremodo ottimistica la risposta dell’assessore Icardi di gestire il nuovo servizio con l’estensione dell’appalto attuale e con personale infermieristico interno” – spiega.
“Non possiamo che essere soddisfatti della battaglia vinta dal territorio, ma non vorremmo che una volta passate le elezioni si scopra che il personale e le risorse per andare avanti non ci siano più – prosegue Silvana Accossato.
“Con L’avvicinarsi delle elezioni e vista l’improvvisa capacità della giunta Cirio di risolvere questioni, quasi quasi suggerirei anche ad altri territori colpiti dai tagli di questa giunta di tornare alla carica…– chiosa l’esponente di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale – così forse c’è la possibilità che qualche taglio venga cancellato e la salute dei piemontesi ne abbia qualche vantaggio”.
Letizia Moratti entra in Forza Italia
“Bentornata Letizia. È un grande piacere poter riabbracciare nella nostra famiglia le tue competenze e la tua professionalità che non potrà che fare bene al partito in particolare per l’imminente rinnovo del Parlamento Europeo. A dispetto dei soliti gufi continua la fuga in Forza Italia di tutti quei moderati che hanno vissuto negli scorsi anni una vera e propria diaspora. Questo ritorno dimostra che non esistono altri pseudo nuovi centri. Ogni tornata elettorale qualcuno ci prova ma Forza Italia continua ad essere l’unica realtà credibile per i moderati italiani. E con una Schlein che sposta sempre più a sinistra il baricentro del Partito Democratico siamo la scelta naturale per tutti quei centristi che non si arrendono ad una Italia estremizzata”. Ad affermarlo il senatore Roberto Rosso, vicecoordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte.
“Manifestare è un diritto, non un pericolo per l’ordine pubblico da reprimere con la forza”, sostiene la consigliera Ravinale. “ Non è la prima volta che a Torino si assiste ad un uso della forza sproporzionato da parte delle Forze dell’Ordine nella gestione dell’ordine pubblico, che non appare necessitato dalla pericolosità della situazione”.
“Con l’atto discusso e approvato oggi in Sala Rossa – sottolinea Ravinale – non solo esprimiamo preoccupazione per la gestione dell’ordine pubblico con adozione di atteggiamenti aggressivi – in questo caso rivolti ad una platea di manifestanti non armati e in molti casi minorenni, tale da provocare diversi feriti e contusi – ma chiediamo anche che il Parlamento adotti finalmente il numero identificativo per gli agenti delle Forze dell’Ordine. Ricordiamo infatti che il Parlamento Europeo già nel 2012 chiese agli Stati membri di garantire un codice alfanumerico personale alla polizia. L’Italia, nonostante l’eccezionale gravità di quanto accaduto durante il G8 di Genova, le cui violenze sono rimaste largamente impunite, non si è ancora dotata di una legge che preveda tale numero identificativo. Siamo vergognosamente uno dei pochi Stati membri a esserne a oggi sprovvisto”.
“E’ una misura a tutela dei diritti e della sicurezza di chiunque, tanto di chi esercita quel diritto sancito dalla nostra Costituzione di manifestare il proprio pensiero, quanto di ogni agente che rispetta la legge e svolge con cura e rispetto il proprio lavoro”, conclude Alice Ravinale.
Così Gian Luca Vignale , fondatore del “Piemonte nel Cuore ”, ha aperto a Volpiano (To) il dibattito su “L’ importanza delle liste civiche dei territori ”.
Fissolo: Tombini scoperti nella Circoscrizione 8
Da Palazzo Civico
Foto dei residenti della Circoscrizione 8 segnalano da mesi la presenza di tombini fognari senza coperchi: in via Principe Tommaso ai civici 11 e 24, in via Galliari ai civici 4 e 10bis, in via Berthollet 12, via Baretti 33 e Corso Vittorio Emanuele II 19.
La rete fognaria e le sue infrastrutture rappresentano un pilastro fondamentale per la nostra città e ne garantiscono il suo regolare funzionamento.
Inoltre, i tombini fognari privi di coperchio sono un rischio per la sicurezza dei pedoni.
Ci credete? Abbiamo anche l’articolo 2 del Regolamento n. 100 della Città che vieta di rimuovere “i chiusini delle pubbliche fogne”.
L’Assessore Tresso ha risposto con una nota di Smat che non sono più pervenute recenti segnalazioni dai cittadini. Esempio? Via Galliari – ultima segnalazione è datata 2006. Per questo la situazione è tutta sotto controllo.
“Trovo scandaloso che la Città e la Smat si muovano solo una volta ricevute segnalazioni dalla cittadinanza e trovo oltremodo offensivo verso i cittadini che non esista una procedura semplice e chiara per segnalare le varie anomalie in Città” – ha dichiarato il Capogruppo Fissolo.
Foto odierne dei residenti dimostrano infatti che in via Galliari il tombino di competenza comunale continua ad essere scoperto. “Sappiamo che il Comune ha poco personale ed è difficile controllare ogni singola operazione. Per questo è importante che i cittadini abbiamo un’indicazione chiara dei contatti a cui rivolgersi per segnalare le varie situazioni presenti in Città” – conclude Fissolo.
Aree montane, Pd: “Incognita risorse”
ROSSI-GALLO (PD): “ TEMPISTICHE ELETTORALI”
9 ottobre 2023 – “Più si avvicinano le elezioni più aumentano le proposte dal sapore elettorale da parte della maggioranza. Ci aspetteremmo, invece, che almeno in questi ultimi mesi di legislatura il centrodestra affrontasse finalmente i problemi reali che pesano sulla sanità piemontese: liste d’attesa, scarsità di personale e riorganizzazione, per citarne alcuni” dichiarano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente della Commissione sanità e Segretario regionale Pd Domenico Rossi.
“Il centrodestra – proseguono gli esponenti dem – ha voluto l’esame della proposta di legge Preioni sull’organizzazione del Servizio sanitario regionale, nelle aree marginali montane, un provvedimento che prevede misure temporanee per sopperire alla carenza di personale sanitario, in particolare nelle aree marginali del Piemonte. Certo si tratta di una misura che nel merito potrebbe anche essere condivisibile, ma che è sospetta nella tempistica e lascia aperte due questioni importanti, quella delle risorse in un contesto di bilancio molto preoccupante per il Piemonte, aggravato dai disavanzi delle asl e dai tagli del governo e l’assenza di un piano regionale e di una riorganizzazione globale della sanità piemontese che il Partito Democratico chiede ormai da anni”.
“Se la destra avesse voluto investire nelle aree montane ci saremmo aspettati un provvedimento di giunta nelle fasi iniziali della legislatura e non lo smantellamento dei servizi sanitari a cui abbiamo assistito a partire proprio dal VCO. Abbiamo ripetutamente chiesto al centrodestra di scrivere con tutti gli attori interessati una nuova sanità, ma è ormai chiaro che l’unico interesse di questa Giunta è quello di approvare provvedimenti spot fini a se stessi e non di programmare una nuova sanità” concludono Gallo e Rossi.
“L’8 gennaio del 2024 – commenta il vicepresidente della commissione Sanità di Palazzo Lascaris – riprenderà a pieno regime l’attività del Pronto Soccorso presso il presidio ospedaliero di Cuorgnè, come annunciato un anno fa dall’assessore Icardi e dal presidente Cirio. Questo riavvio garantirà assistenza 24 ore su 24, rispettando rigorosamente tutte le normative vigenti, compresa la disponibilità della sala gessi e delle altre strutture essenziali.
L’attività di emergenza del presidio sarà gestita dalla società di servizi attuale, mentre l’assistenza medica sarà fornita dai dipendenti dell’Asl. Questo approccio integrato garantirà un’assistenza di alta qualità per i pazienti.
Con la riapertura del Pronto Soccorso, il presidio ospedaliero di Cuorgnè tornerà alle condizioni pre- pandemia, permettendo un aumento sia dei ricoveri sia delle attività chirurgiche. Questo è un passo fondamentale per garantire la salute e il benessere della comunità locale e conferma l’impegno delle autorità nella fornitura di servizi sanitari di qualità”.
“La chiusura del Pronto Soccorso, avvenuta nell’ottobre 2020, a causa della pandemia – commenta il consigliere canavesano della Lega – si è protratta a causa della carenza di sanitari. Avevamo preso un impegno preciso con i canavesani e lo abbiamo perseguito e raggiunto con ostinazione: la riapertura del Pronto Soccorso, testimoniando la determinazione della Regione a garantire l’accesso alle cure mediche necessarie a tutti i cittadini in egual modo, sia in città sia in montagna e nelle aree interne. Una notizia che oggi mi dà un’enorme soddisfazione e che dedico tutta ai cittadini del mio territorio: dopo tanti mesi, anni d’impegno e confronto giornaliero con Sindaci, cittadini e direzione dell’Asl, questa Giunta a trazione Lega ha finalmente raggiunto l’obiettivo per la nostra squadra, ovvero il Canavese!”.
“C’è un solo modo per rafforzare e qualificare una lista di Centro alle prossime elezioni europee.
Ed è quello di costruire una lista il più possibile inclusiva, plurale e competitiva. Purchè, e come
ovvio, ci si riconosca in un progetto centrista, riformista, democratico e di governo. Senza
pregiudizi politici e, men che meno, senza alcuna preclusione personale da parte di chicchessia.
Solo attraverso questa modalità concreta è possibile mettere in discussione quel bipolarismo
selvaggio e maldestro che da ormai troppo tempo caratterizza la politica italiana.
Perchè il Centro, e la stessa ‘politica di Centro’, possono decollare se l’offerta politica ed
elettorale sarà unitaria, coesa, compatta e coerente. L’alternativa a questa modalità politica ed
organizzativa è la dispersione delle forze, la frammentazione del Centro e, di conseguenza, la
potenziale sconfitta elettorale della lista”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale “Tempi Nuovi-Popolari uniti”
Con Israele
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
L’aggressione dei terroristi arabi contro Israele è un fatto gravissimo che tutti o quasi in Italia, per la prima volta, hanno condannato.La convivenza arabo- israeliana è da sempre un problema gravissimo. Più guerre hanno caratterizzato la storia di Israele che ha dovuto sostenere l’attacco aperto e atti di terrorismo da parte dei Palestinesi. Chi vive in Israele vive con l’ansia di saltare in aria, camminando per strada o prendendo un bus. Oggi quello che sta avvenendo è il tentativo di scatenare una guerra, prendendo spunto da Israele. C’è chi torna a parlare di III guerra mondiale anche in rapporto alla Russia di Putin e all’Iran che vorrebbe cancellare lo Stato di Israele. Stiamo vivendo un momento molto difficile, ma non si può dimenticare che la cultura liberaldemocratica da sempre è schierata in difesa dello Stato di Israele come lo fu Pannunzio nel 1967, quando ruppe con Scalfari che divenne filo arabo. Israele è l’unico stato democratico nel Medio Oriente e come tale va difeso. Anche Israele ha commesso i suoi errori, ma la scelta di fondo, la scelta di civiltà è per Israele attaccata ferocemente da un terrorismo che vuole scatenare una guerra. La violenza araba e’ una minaccia grave. Dobbiamo tutti reagire, anche se è facile pensare che qualcuno che finora è stato silenzioso avrà il “coraggio” di parteggiare per gli Arabi. Qualche centro sociale andrà sicuramente in piazza contro Israele. I democratici di ogni orientamento devono testimoniare subito la loro solidarietà per Israele e il proprio impegno per la pace.