LIFESTYLE- Pagina 211

La trappola dei ricordi

Se la memoria ti porta per antichi passi

Ci sono cascato ancora una volta. Tanto, lo so bene, sono sempre loro a vincere. Sì, proprio loro, i ricordi. Quei dannati, benedetti ricordi che anche oggi mi hanno portato qui. Via Madama Cristina, al civico 34, a Torino. Febbraio 2021. E’ l’ultimo sabato di zona gialla in città. Da lunedì primo marzo, si diventa arancioni. Mio Dio, quando finirà questo terribile incubo della pandemia? Ci penso un attimo, solo un attimo, e subito ricomincia il gioco perverso (forse ridicolo) di  sempre.

Di ogni volta che vengo qui. E mi capita non di rado, in questi anni che hanno superato di gran lunga quelli della prima e della seconda  giovinezza. Dovrei già essermi stufato, eppure eccomi ancora qui. Come calamitato da forze invisibili e misteriose. Ancora una volta ad assecondare l’amara dolcezza dei ricordi. O meglio, la trappola dei ricordi, in un rapido emozionante flashback che mi porta indietro di oltre sessant’anni. Ed eccolo. E’ sempredannatamente teneramente lui. Lui che sul marciapiedi di fronte mi appare nell’innocente freschezza dei suoi 7 – 8 anni. Siamo a metà anni Cinquanta del secolo scorso. Il traffico delle auto sulla via scompare all’improvviso, quasi del tutto. Pantaloni corti, maglietta a righe e a maniche corte, una timida frangetta sulla fronte. Una palla a rombi bianco-neri fra le mani.

Eccolo, ancora una volta. Ma cribbio! Come fa a esserci sempre, quando  io passo da queste parti? E io, fesso che sono, mi fermo e lo osservo, parlandogli con gli occhi. Questa volta, per giunta, dietro la mascherina FFP2, come in un bel sognoche torna e ritorna e che comincia il suo percorso fra mente, cuore e rocambolesche giravolte di emozioni.Sempre uguale, sembra non essersi mai spostato di lì, il ragazzino. Ne ricordo bene il sorriso, la timidezza, la scrupolosa  attenzione a non scendere sulla strada e a non “dare retta agli sconosciuti”, come sempre gli raccomanda la mamma. Seduto su uno dei due paracarri in pietra posti a proteggere a fine ‘800 le carrozze dei signorotti che da lì entravano per accedere nel cortile alle scuderie e che stanno alla base di quell’immenso, pesante portone con decori stampati probabilmente in ghisa (mi suggerirà poi l’amico-fraterno, architetto e pittore Pippuzzo Leocata) in stile fine Liberty – inizi Déco (mi suggerirà sempre il buon Pippuzzo), mi sta osservando fisso. Abbozza un sorriso e un accenno di saluto con la mano. Sì, sono ancora qui. Contento?Ancora una volta hai vinto. Mannaggia, ‘sta trappola dei ricordi! Ridi, ridi pure, mentre aspetti il papà che con il tram (forse l’1) arriva proprio lì, davanti a quel portone che sembra racchiudere gli spazi di un bunker, al termine del suo turno di lavoro alle carrozzerie di Mirafiori.

Poco distante, alla tua destra, oltre la Caffetteria dell’Ateneo– anch’essa ferma lì nel tempo e dove al giovedì sera s’andava a vedere in Tv il “Lascia o raddoppia?” del Mike nazionale attraversato quel tratto del corso Marconi ( ch’é oggi isola pedonale) c’è la tua scuola.Sembri indicarmela. La storica elementare “Rayneri”, oggi Istituto Comprensivo “Manzoni”. Come se non lo sapessi! Guarda che in quella scuola ci sono andato anch’io, per cinque anni. Tu ed io. Gli stessi che oggi si fissano sornioni, sogghignando. Io over 70, tu sessant’anni abbondanti in meno. Io e te. La  stessa persona. Mi giro e mi ritrovo specchiato nella vetrinascintillante di un nuovissimo post-millenial negozio di elettronica e pc (no, allora non c’era, figuriamoci!) e mi vien da ridere. Vecchio rinco – mi dico – che ti trovi sempre più spesso a rincorrere il subdolo richiamo dei ricordi. Come Ulisse con le Sirene. Solo che lui furbo (certamente più di te) riuscì a resistere al loro maliardo canto. Tanto che le leggendarie creature figlie del dio Acheloo e di Melpomene, indispettite, si uccisero gettandosi a mare. Tu invece no! E mentre mi perdo in queste folli elucubrazioni, ecco che  dal portone della “Rayneri”, quello riservato ai maschietti (l’altro era solo per le femminucce) mi pare di vedere uscire due grandi maestri, il tondetto, dal sabaudo stile cavouriano, Mela e il burbero ma dolcissimo Persenda che ci avviò ai piaceridella Musica. Io (tu) imparai a suonare –parolona grossa – niente meno che l’ocarina, comprata forse nell’antica cartoleria di via Madama ancora lì a due passi, poco distante dal vecchio palazzo dove abitava il tuo (mio) amico del cuore, il bravo e buono La Marca. Ritorno su di te. Ti sbracci. Saluti. Lanci la palla al papà che, in uno sferragliare di ruote Atm poco cambiato nel corso deltempo, è appena sceso dal tram e corre ad abbracciarti.Ultimo flash, ultima scontata sequenza, l’aprirsi del megagalattico portone, un saluto al vecchio bonario e simpatico portinaio che fu “ragazzo del 99” e via su per il lungo tragitto delle scale. Fino al quinto piano. Anche oggi è andata. Sono certo che ci rivedremo. Patrizia, la donna che mi sopporta e supporta da quarant’anni, haintanto scattato con lo smartphone (no, non chiedermi cos’é…allora non c’era) alcune foto e le sta inviando via whatsapp (no, lascia stare, anche questo non c’era) alle mie adorate Enina e Bea. Certo, mi piacerebbe anche poterle inviare alla mia mamma  e al mio papà. Ma dove oggi stanno loro questi  social non sono ancora arrivati.Lì penso siano arrivati solo i social dell’anima, quelli sì. E a portarli in alto è proprio il soffio lieve dei ricordi. Ne sono sicuro. Proprio quella balorda ma magnifica trappola dei ricordi!

Gianni Milani

 

Terra Madre Salone del Gusto: programma ricco, mi ci ficco!

Ospiti del calibro di Max Casacci e Mario Tozzi, iniziative come il Parlamento del cibo in Uganda e golosi appuntamenti per imparare preparazioni da tutto il mondo. Cosa aspettate?

Food Talk

11 marzo ore 15 – John Kiwagalo – Il Parlamento del cibo

Coordinatore dei Mercati della Terra in Uguanda e dello Slow Food Youth Network Africa, John Kiwagalo ci racconta quali iniziative stanno mettendo in campo per innescare una presa di coscienza collettiva sull’importanza dell’agricoltura sostenibile e del cibo locale, al quale deve essere garantito l’accesso per tutti. In Uganda, infatti,  sono ancora numerosi i problemi di accesso a un cibo sano, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione. Vaste aree del Paese, inoltre, sono occupate da monocolture come la canna da zucchero, che stanno rapidamente soppiantando le coltivazioni locali, danneggiando la biodiversità e l’ambiente. Per saperne di più collegatevi a questo link. 

 

Le cose che abbiamo in comune

11 marzo ore 18,30 – Max Casacci e Mario Tozzi, un dialogo sui suoni della terra

Vi proponiamo un dialogo davvero curioso tra il musicista Max Casacci e il geologo e divulgatore Mario Tozzi. L’elemento di comunanza è il lavoro Earthphonia, scritto a quattro mani – con numerosi altri contributi scientifici e non – e pubblicato per Slow Food Editore. Curiosi? Vi aspettiamo a questo link! 

 

Webinar

11 marzo, ore 10.30 – La ricerca intorno al cibo – Il packaging sensoriale

Se siete interessati al tema del packaging, non perdetevi il quarto di una serie di incontri a cura di MatTo, la Materioteca del Politecnico di Torino e della Camera di Commercio di Torino, dedicato al tema delle anticipazioni sensoriali, al ruolo di vista, udito e tatto nel packaging. Iscrizioni aperte fino al 10 marzo. Tutte le informazioni disponibili a questo link. 

 

Come si fa?

Ecco in cosa potrete cimentarvi questa settimana: dalla Giordaniadue preparazioni tipiche delle aree rurali, ossia il qors al-nar – il “pane di fuoco”, realizzato con farine integrali e cotto pazientemente sulla cenere di carbone – e il samneh – e il ghee locale, di cui ci viene mostrata la preparazione fin dalla mungitura delle capre e attraverso i diversi passaggi; dall’Emilia Romagna, una nuova ricetta artusiana, la 709, le pere in due consistenze, da abbinare preferibilmente a un bicchiere di Albana passito; sono liguri i raviolini cervella ed erbette in brodo, una ricetta ottima da gustare, e ottima pure per contrastare lo spreco alimentare; infine è un ponte tra Marche e Stati Uniti la pasta e patate con frutti di mare e zafferano, cucinata con molti prodotti dell’Arca del Gusto e dei Presìdi. Ad offrirci questa deliziosa ricetta è il Pastificio di Martino, partner di Terra Madre.

 

Eventi delle Condotte

Molti anche gli eventi organizzati dalle Condotte Slow Food. La magia di un seme, 9 marzo h. 17:30, a cura di Condotta Slow Food Valle dell’Adige Alto Garda; Agrumi da gustare, 9 marzo h. 21, Agrumi da cucinare, 11 marzo h. 21, e Agrumi da conoscere, 13 marzo h. 17, a cura di Comune Cannero Riviera e Condotta Slow Food Lago Maggiore e Verbano; Mondo Evo: viverlo, usarlo, degustarlo, 11 marzo h. 20:45, a cura di Condotta Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche; Experience Wine Box 2, 12 marzo h. 18:30, a cura di Condotta Slow Food Ravenna e Slow Food Godo e Bassa Romagna.

 

 

Laboratori del Gusto

27 marzo ore 14 – Alla scoperta del sakè

Lo sapevi che il sakè si ottiene dalla fermentazione del riso? E che nel sakè non conta solo la varietà di riso, ma quanto ne viene scartato per la produzione? E che alcuni possono essere degustati a 10°-12° mentre altri a 50°, riscaldati a bagnomaria? Per scoprirne i segreti prenota il kit di degustazione entro il 21 marzo e partecipa a questo appuntamento organizzato da Compagnia dei Caraibi. 

La più importante manifestazione dedicata al cibo buono, pulito e giusto, è organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte con il patrocinio di Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. L’edizione 2020 di Terra Madre Salone del Gusto è possibile grazie al sostegno delle aziende che credono nel progetto. Tra tutte citiamo i Platinum partner: Pastificio Di Martino, Unicredit, Lavazza, Acqua S.Bernardo, Quality Beer Academy; i Gold partner: Agugiaro&Figna, Astoria, BBBell. Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Con il contributo di IFAD, UE. In collaborazione con SANA e Turismo Torino e Provincia.

Raccontare il vino attraverso un viaggio

Continua in tutta Italia la ventesima edizione del concorso letterario nazionale promosso da Go Wine

“BERE IL TERRITORIO”
Raccontare il vino attraverso un viaggio

 

L’associazione Go Wine lancia oggi martedì 16 febbraio 2021 la ventesima edizione del Concorso letterario nazionale Bere il Territorio.

E’ un progetto culturale che ha sempre accompagnato la vita dell’associazione fin dalla sua costituzione e che giunge nel 2021 ad un traguardo importante.

Riportiamo a seguire il Bando di Concorso che illustra le modalità di partecipazione e le informazioni legate alla sezione generale ed alle sezioni speciali.

Il Bando viene divulgato più avanti rispetto ai tempi abituali delle scorse edizioni, la scadenza è fissata al prossimo 30 aprile. La cerimonia di premiazione si svolgerà in estate e sarà fissata compatibilmente con la situazione pandemica purtroppo ancora in corso.

Vi invitiamo a partecipare e a diffondere l’iniziativa.

Il Concorso conferma gli obiettivi di sempre che si rinnovano ogni anno e si misurano sempre con nuovi protagonisti: far crescere la cultura del consumo dei vini di qualità e contribuire, mediante il tema della narrazione, a valorizzare storia, tradizioni, paesaggio, vicende socio-culturali dei territori del vino.

 

BANDO DI CONCORSO

1. La ventesima edizione del concorso letterario “Bere il Territorio” è promossa dalla Associazione Go Wine.

I partecipanti dovranno redigere un testo-racconto in forma libera che abbia per tema un viaggio in un territorio del vino italiano, raccontando esperienze, evidenziando il rapporto con i valori cari all’enoturista: paesaggio, ambiente, cultura, tradizioni e vicende locali.

 

Sono previste due categorie, in base a distinte fasce di età:

giovani dai 16 ai 24 anni;

per tutti i soggetti di età superiore ai 24 anni.

 

2. Ogni concorrente o gruppo potrà partecipare con un solo elaborato inedito, in lingua italiana, della lunghezza minima di due cartelle (3600 battute) e massima di 5 cartelle (9000 battute), redatto anche su supporto magnetico.

 

3. E’ inoltre istituita, a latere del concorso generale, una sezione speciale riservata agli studenti degli Istituti agrari italiani (di età compresa fra i 14 ed i 20 anni).

Verranno selezionati elaborati che trattino il tema dei vitigni autoctoni. Con l’invito agli studenti a svolgere un approfondito e originale lavoro di ricerca su vitigni autoctoni della propria zona di provenienza o di altre aree. Nell’elaborato essi potranno tenere conto delle conoscenze acquisite durante il corso di studio e trattare l’argomento attraverso uno specifico elaborato.

La partecipazione al Concorso è consentita a singoli studenti oppure a piccoli gruppi non inferiori a 5 persone. Gli elaborati dovranno avere la medesima lunghezza di cui all’art. 2, salvo eccezioni dettate dal lavoro di ricerca a cui sono chiamati.

 

4. Ogni testo dovrà contenere, in calce, le generalità del concorrente: nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono ed eventualmente il riferimento dell’Istituto agrario di appartenenza (per la sezione speciale dell’art. 3).

 

5. Gli elaborati dovranno pervenire, in tre copie dattiloscritte e su supporto magnetico, entro il 30 aprile 2021, tramite posta, al seguente indirizzo:

 

Concorso “Bere il territorio” – Go Wine

Via Vida, 6 – 12051 Alba (Cn).

 

6. Gli elaborati saranno sottoposti al vaglio della giuria composta da Gianluigi Beccaria e Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Stampa), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

 

7. Saranno selezionati dalla sezione generale I DUE MIGLIORI TESTI, uno per ciascuna categoria: i vincitori riceveranno ciascuno un premio di euro 500,00.

 

7a). Sarà selezionato dalla sezione speciale riservata agli Istituti agrari IL MIGLIORE LAVORO DI RICERCA: il vincitore (o il gruppo) della sezione speciale riceverà un premio di euro 500,00.

 

8. È inoltre istituito un premio speciale a favore di un libro edito durante l’anno 2020 che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione.

L’autore riceverà un premio in denaro di euro 500,00.

 

9. I testi rimarranno a disposizione dell’organizzazione del concorso e non verranno restituiti. I concorrenti, accettando senza condizione il presente regolamento, concedono, sin d’ora e senza nulla pretendere, i diritti di pubblicazione a Go Wine.

 

10. I vincitori, che saranno avvertiti tramite raccomandata, saranno premiati durante la cerimonia che si terrà ad Alba nel corso della estate 2021.

 

11. I giudizi della giuria, che selezionerà le opere, sono insindacabili.

 

12. Per quanto non previsto dal presente regolamento, le decisioni spettano autonomamente alla segreteria del concorso.

 

L’iniziativa si svolge con il sostegno della

e delle cantine italiane che sostengono i progetti culturali di Go Wine

 

Abbona Anna Maria, Alario, Ar.Pe.Pe., Ascheri, Astoria, Barone di Villagrande, Biovio, Enzo Boglietti, Borgo San Daniele, Bric Castelvej, Bric Cenciurio, Bricco Maiolica, Ca’ ed Curen, Ca’ Lojera, Ca’ Lustra, Cantine Monfort, Capezzana, Casa Cecchin, Cascina Alberta, Cascina Castlèt, Cascina del Monastero, Cecchetto Giorgio, Centovigne, Chiarlo Michele, Collis, Conte Collalto, Contucci, Cooperativa del Nebbiolo di Carema, Cordero di Montezemolo, Correggia, Marisa Cuomo, D’Alfonso del Sordo, Dezzani, Donnafugata, Emo Capodilista – La Montecchia, Endrizzi, Eucaliptus – Dario di Vaira, Cantina Fasoglio, Fattoria di Magliano, Fattoria di Montechiari, Fattoria Palazzo Vecchio, Fattoria Villa Ligi, Felline, Felsina, Forteto della Luja, Francone, Frecciarossa, Gigante Adriano, Guerrieri Rizzardi, Gulfi, I Pastini, Il Palagione, La Canonica, La Costa, La Masera, La Parrina, La Source, La Spina, La Tordera, La Tosa, La Viarte, Le Bertille, Leone De Castris, Les Crêtes, Librandi, Lis Neris, Lunae Bosoni, Maciot, Maculan, Maeli, Malvirà, Manara, Manzone Giovanni, Manzone Paolo, Marchesi Alfieri, Marchesi di Barolo, Marello, Marengoni, Marotti Campi, Martilde, Moccagatta, Montecappone, Montenidoli, MonteRosola, Montetondo, Mormoraia, Negro Angelo & Figli, Negro Maria Luigina, Pakravan-Papi, Palladino, Paltrinieri, Pileum, Podere Riosto, Podere Riparbella, Podere Selva Capuzza, Poderi Luigi Einaudi, Poderi Moretti, Poggio La Luna, Poggio Ridente, Porro Guido, Diego Pressenda, Rebollini, Ricci Curbastro, Rinaldi Francesco & Figli, Sarotto Roberto, Scubla, Serio & Battista Borgogno, Sobrero Giorgio, Sordo Giovanni, Stanig, Tenuta Bossi – Marchesi Gondi, Tenuta Il Falchetto, Tenuta Iuzzolini, Tenuta Monteti, Tenuta Roveglia, Tenuta Sant’Antonio, Terre Bianche, Torraccia del Piantavigna, Torre Varano, Travaglini Giancarlo, Travignoli, Umani Ronchi, Vagnoni Fratelli, Venica & Venica, Ventolaio, Verdi Bruno, Vietti, Vigna Petrussa, Villa Forano, Villa Matilde, Villa Sparina, Vivallis, Zenato, Zeni Fratelli, Zorzettig, Zymè.

Un canale Youtube torinese per raccontare il vino

Luca Balbiano, giovane imprenditore a capo dell’omonima cantina, lancia il canale Youtube per raccontare il vino come aggregatore di cultura. Un percorso intrigante che intreccia le storie racchiuse in una bottiglia con personaggi straordinari, eventi epocali e piccole e grandi rivoluzioni: dallo sport al cinema, passando per l’arte, la letteratura fino alla tecnologia e all’astronomia. Si comincia l’8 Marzo con la storia di Madame Clicquot Ponsardin, la donna che ha rivoluzionato il mondo delle bollicine.

Torino, 8 Marzo 2021 – Cavalcare le onde del vino per degustare sorsi di cultura e meraviglia,realizzando un reportage dove il vino si fa inchiostro della storia dell’uomo.È questa la filosofia di Winewave, nuovo canale Youtube ideato e realizzato da Luca Balbiano, imprenditore della Cantina Balbiano di Andezeno (To) che, a partire da oggi lunedì 8 marzo, racconterà quale incredibile blend di mistero, scoperta, successo e riscatto sia il vino.

La prima puntata “La vedova e la sciabola” esce in occasione della festa della donna, per omaggiare una delle protagoniste più eccezionali della storia del vinoMadame Clicquot Ponsardin, colei che ha risagomato il mondo dello Champagne. Nel corso dell’episodio Balbiano racconterà in modo semplice, informale e coinvolgente come le vicende di questa intraprendente imprenditrice francese si intreccino a doppio filo con Napoleone, la Rivoluzione francese e la nascita della famosissima pratica del sabrage (la così detta “sciabolatura”), tecnica di apertura di champagne e spumanti che spopola sui social. Una prima puntata che darà il via, settimana dopo settimana, a un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio, dove il vino farà da filo conduttore per raccontare storie di vita, di sport, di cinema e di costume. Storie di donne e uomini che con passione, abnegazione e, a volte, un pizzico di fortuna, hanno messo la loro impronta indelebile in questa splendida epopea: da Van Gogh a James Bond, passando per Lebron James, Thomas Jefferson e molti altri ancora. Ogni episodio si concluderà con una degustazione per riscoprire bottiglie più o meno note, arricchite di nuove emozioni.

Promuovendo la cultura del vino sul web e rompendo i dogmi della narrazione tecnica e professionale, Winewave è la prosecuzione ideale di Stappatincasa, iniziativa social lanciata da Balbiano esattamente un anno fa, in risposta al primo lockdown e che ha raccolto un grande seguito tra gli enoappassionati e i semplici curiosi.

Winewave nasce dal desiderio di raccontare il vino senza troppi tecnicismi e, allo stesso tempo, senza banalizzarlo: approcci che, in molti casi, hanno allontanato le persone dal suo mondo e non hanno reso giustizia alla sua magnifica storia– racconta Luca Balbiano – Così come è avvenuto esattamente un anno fa con Stappatincasa, la mia intenzione è quella di narrare le innumerevoli e sensazionali storie che si nascondono dietro un semplice calice di vino. Un modo per incuriosire, divertire e, nello stesso tempo, fare cultura intorno a questo mondo così affascinante e complesso. In Winewave la bottiglia sarà come la punta di un compasso che traccia un cerchio in cui sono contenuti la storia, l’arte, la musica, le emozioni e lo stile che l’hanno fatta nascere. Perché il vino non è una linea retta. È un’onda”.

LA PRIMA PUNTATA DI WINEWAVE – “LA VEDOVA E LA SCIABOLA” – SARA’ DISPONIBILE AL LINK https://youtu.be/zPu7DhF2WtY  

#pepesandwich, il panino con il peperone al posto del pane

www.instagram.com/fierapeperone   www.facebook.com/fiera.peperone

L’organizzazione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola ha lanciato sui social network il #pepesandwich, una nuova idea per la realizzazione di panini e sandwiches con l’utilizzo del peperone al posto del pane.

Croccante, buono, facile da preparare e più salutare di un classico panino, viste le numerose proprietà nutraceutiche del peperone, gluten free e con basso apporto di carboidrati e calorie.

Ognuno può decidere di farcirlo a piacere e mangiarlo dove desidera, anche per strada…

 


La Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola ha recentemente lanciato sui social network una nuova idea culinaria: il #pepesandwich, il peperone-panino realizzato sostituendo il pane con il peperone.

Un “panino” salutare e facile da preparare, gluten free e con un minor apporto di carboidrati, calorie e sale.

Due fette di peperone sono resistenti, adatte a sostituire il pane e danno al sandwich una bella croccantezza.

Ognuno può decidere di farcirlo a proprio piacimento e mangiarlo quando e dove desidera, anche per strada.

 

Sull’account www.instagram.com/fierapeperone e sulla pagina www.facebook.com/fiera.peperone sono stati pubblicati dei post con fotografie di deliziosi peperoni-panini. L’organizzazione della Fiera si augura che l’idea possa piacere e che numerose persone provino a prepararseli, magari postandone le foto con l’hashtag #pepesandwich per creare occasioni di condivisione con tutti gli interessati a nuove e gustose ricette di questo “nuovo” panino.

 

Una buona idea per chi cerca di perdere peso e di aggiungere ingredienti più sani alla propria alimentazione.

Una buona idea anche per le persone intolleranti al glutine, che spesso hanno difficoltà a trovare un pane gluten free che non abbia ingredienti elaborati, che non costi troppo e che abbia un buon sapore.

Un’ottima idea anche per vegani, vegetariani e per chi segue la dieta chetogenica punta alla drastica riduzione dei carboidrati.

 

È necessario utilizzarle peperoni crudi o solo leggermente grigliati se non si vogliono perdere le loro numerose proprietà nutrizionali e nutraceutiche, tra le quali:

– sono ricchissimi di vitamina A e soprattutto di vitamina C, tanto che un solo peperone è abbastanza a garantirne il fabbisogno giornaliero, con conseguente capacità di aumentare la resistenza alle infezioni, di irrobustire i muscoli e combattere i radicali liberi grazie alle proprietà antiossidanti, oltre a ritardare l’invecchiamento e combattere le malattie cardiache;

– grazie al contenuto di vitamina B6 e di magnesio, migliorano l’assorbimento del ferro, aiutando anche a combattere i sintomi della sindrome premestruale;

– uno studio li ha indicati utili nella riduzione del rischio di contrarre alcune forme di tumore, ad esempio quella al cervello, causata probabilmente dalle nitrosammine che il peperone inibisce;

– uno studio ha dimostrato che la loro sostanza luteolina è utile a rallentare l’invecchiamento delle cellule del cervello e a migliorare la memoria;

– hanno un’alta capacità di reintegrare l’acqua, essendone composti al 92%, e sali minerali quali fosforo, magnesio, ferro, calcio e potassio. Sono quindi ottimi diuretici e ottimi per combattere la ritenzione idrica e aiutare a purificare il corpo dalle scorie;

– contengono la capsaicina, molto più ricca nei peperoncini, con proprietà antibatteriche, antidiabetiche, analgesiche e antitumorali;

– uno studio pubblicato sul Journal of Food Science ha rilevato che, per il loro contenuto di beta-carotene, capsantina, quercetina e luteolina, prevengono il colesterolo cattivo;

– hanno solo 20 calorie ogni 100 grammi e pochissimo grasso;

– il loro alto contenuto di fibre aiuta a produrre sazietà, mentre combatte la stitichezza;

– fanno bene alle donne in gravidanza e alla crescita dei bambini grazie al loro contenuto di acido folico

 

 

Carmagnola è una città molto bella e ricca di storia, divenuta nota anche per la coltivazione del peperone, raccolto manualmente rispettando il severo disciplinare di produzione del Consorzio dei Produttori e apprezzato per caratteristiche uniche di qualità e genuinità delle sue cinque tipologie riconosciute: il Quadrato, il Quadrato Allungato, il Trottola, il Tumaticot e il Corno di Bue (il lung), quest’ultimo incluso tra i presidi Slow Food e tra i prodotti del Paniere della Provincia di Torino.

 

Dal secondo dopoguerra ha avuto inizio il lavoro di promozione del Peperone che è divenuto un vero e proprio marchio del territorio. Risale al 1949 la prima mostra dedicata al peperone, all’interno della tradizionale Fiera Autunnale, che nel 1959 assunse il nome di “Sagra del Peperone” e dall’anno 2010 si fregia del riconoscimento di “Manifestazione Fieristica di Livello Nazionale”.

Il grande lavoro svolto dall’amministrazione comunale ha fatto crescere esponenzialmente la Sagra in termini di dimensioni e qualità, trasformandola nella più grande manifestazione italiana dedicata ad un prodotto agricolo e in un vero e proprio festival che negli ultimi anni ha proposto eventi gastronomici, culturali, artistici ed esperienze creative e coinvolgenti per tutte le età.

Dal 2017 è stata rinominata “Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola” e dal 2014 al 2018 sono state condotte qualificate ricerche universitarie sui suoi effetti economici, sociologici e turistici che hanno stimato un impatto economico sul territorio di più di 25 milioni di euro sui cinque anni di rilevazione.

 

Dal 28 agosto al 6 settembre 2020, il protrarsi dell’emergenza e delle disposizioni anti Covid-19 hanno impedito alla 71^ edizione della Fiera di svolgersi sulla base dei consolidati format degli ultimi anni.

 

È stata un’edizione “Speciale e Diffusa”, si è svolta in parte sotto forma digitale e in parte “in presenza” ed ha ottenuto tantissimi apprezzamenti da parte di addetti ai lavori, dei cittadini e dei visitatori per l’organizzazione responsabile e per le iniziative proposte, molte delle quali indirizzate alla valorizzazione del territorio della provincia di Torino e dei suoi prodotti.

La laurea di Sara vale il doppio

Roma, Università Roma Tre. Ore 12 del 4 marzo. Sara Tosetto proclamata Dottoressa in Scienze politiche relazioni internazionali

Tesi  di Laurea: Il reditto di cittadinanza e Bonus Renzi, come lo Stato interviene a sostegno delle Famiglie. Complimenti , figlia mia. Sono un uomo felice e realizzato. Grazie Sara e grazie alla tua mamma, che poi sarebbe mia moglie Paola Riceputi. Grazie per avermi sopportato da 29 anni e per essere madre irreprensibile e puntualmente presente. Non è da poco. Grazie cara Sara di esserti laureata in uno dei periodi più brutti della nostra Storia. Direi che vale il doppio, visto le enormi difficoltà del presente. Proprio cosi , almeno per me questa laurea vale il doppio. Un piccolo modo per restare e combattere il coronavirus. Roma, ora è un’altra città. Come è un’altra Italia. Queste “piccole cose” sono l’indispensabile premessa per quella ripresa necessaria come il pane per vivere. Ripresa non solo economica, ma direi morale. Ora più che mai ripresa morale equivale a fare il proprio dovere, per sé stessi e per gli altri. Grazie Sara di esserti laureata facendo il tuo dovere.
Dovere era una parola deserta. Ora una parola fondamentale. Riprenderci la nostra Vita. Ottimo arrivo per un futuro, possibile. Per un futuro che vogliamo.

Patrizio Tosetto

Le nuove coppette di Marchetti sono un omaggio a Torino

Torino è protagonista delle nuove coppette gelato di Alberto Marchetti firmate dall’illustratore Giovanni Gastaldi. Quattro storie di quattro personaggi, ambientante in alcuni degli angoli più caratteristici della città – Piazza San Carlo, Porta Nuova, Lungo Dora e Porta Palazzo – prendono vita sulle nuove coppette del Maestro Gelatiere torinese.

Un progetto realizzato con la stessa cura e filosofia con cui Alberto prepara i suoi gelati: le coppette in ceramica sono prodotte da Besio 1842, storica azienda artigiana monregalese a gestione famigliare che ancora oggi porta avanti la vera tradizione dell’antica ceramica, e magistralmente decorate dal talentuoso Giovanni Gastaldi, già illustratore per importanti marchi come San Bernardo ed Einaudi e per la rivista The Economist.

Un progetto tutto piemontese, un’idea regalo, un omaggio alla città e un pezzo di design insignito di un importante riconoscimento. Il progetto creativo è stato infatti selezionato tra i vincitori della sessantaduesima edizione del prestigioso concorso internazionale Illustration Annual indetto dalla rivista di design americana Communication Art. Si tratta di uno dei principali riconoscimenti al mondo dedicati agli illustratori, anche in ambito pubblicitario, che ha selezionato le coppette di Marchetti tra i 120 migliori  lavori su quasi 5000 iscritti.

Il set di 4 coppette è in vendita presso tutti i negozi Alberto Marchetti e sul sito www.albertomarchetti.it

Un tocco di torinesita’ alla Milano Fashion week

Alla Milano Fashion Week 2021 la torinesita’ era presente con le collezioni della primavera  estate 2021 della casa cosmetica di Palazzo Rosa-Le Stanze della Cosmetica,  fondata da Carlo Rosa

Alla Milano Fashion Week anche il cuore torinese era pulsante con la presenza della collezione primavera estate 2021 della casa di cosmetica per il viso e il corpo “Palazzo Rosa -Le Stanze della Cosmetica”, fondata da Carlo Rosa.

Alla Milano Fashion Week le aziende italiane dell’alta modahanno voluto comunicare un messaggio di ottimismo e di bellezza, nonostante la pandemia in corso. Dal 23 febbraio a lunedì primomarzo i brand internazionali si sono susseguiti, mostrando le loro collezioni 2021/2022, attraverso piattaforme dedicate sui loro siti internazionali e sui propri canali social. 61 sfilate e 57 presentazioni hanno arricchito un calendario di livello internazionale, che si è  aperto con un omaggio a Beppe Modenese, Presidente onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana, scomparso nel novembre 2020.

Tra gli eventi organizzati ha avuto un gran rilievo il Fashion Lounge Cocktail al PN32 di corso Porta Nuova 32, a Milano, nei locali della celebre casa di comunicazione del Conte Filippo Bruno di Tornafonte e organizzato dalla Gran Dama della Corona d’Italia Cristina Vittoria Tatalov Bertotti Egger. Numerosi i nomi di rilievo che hanno partecipato all’evento, tra cui Eleonora Riccio per il fashion, Filberg Design con i suoi splendidi foulard di seta, Miss Conturbante , Orequo e diversi altri. Nel famoso appartamento, appena entrati, si veniva subito accolti dall’angolo della bellezza, patrocinato da Palazzo Rosa-Le Stanze della Cosmetica, con una elegante esposizione di tutta la collezione primavera estate 2021 di Palazzo Rosa per il viso e il corpo e delle collezioni di innovativi e monoattivi, tutti prodotti bio, naturali.

Sono stati proposti astucci rigorosamente fatti a mano in Italia, nel totale rispetto da parte della Maison  del made in Italy, contenitori solo in vetro, solo serigrafie e nessuna etichetta. L’atmosfera dell’ambiente era aromatizzata dal nuovo profumo naturale per ambienti realizzato da Palazzo Rosa alla Rosa Damascena, il cui esemplare nel palazzo deriva da un’antica tradizione che lo fa risalire alla Rosa damascena portata nell’Ottocento da Bernardino Drovetti al ramo materno della famiglia del fondatore di Palazzo Rosa-Le Stanze della Cosmetica, Carlo Rosa. Sono stati offerti i cremini piemontesi e lo spumante rigorosamente con il marchio Palazzo Rosa, seguendo la tradizione nobiliare e di stile del Palazzo.

“Siamo qui a Milano alla Fashion Week per dare un messaggio di speranza e ottimismo, nonostante la pandemia – ha precisato Carlo Rosa, il fondatore della Maison – e per poter ripartire proprio dalla bellezza, che rappresenta un patrimonio universale, ma sicuramente costituisce anche una delle caratteristiche peculiaridella cultura italiana. È fondamentale il passaggio dalla nostra bellezza interiore a quella esteriore, per concludere con l’approdo all’universo della moda”.

La partecipazione di Palazzo Rosa-Le Stanze della Cosmetica alla Milano Fashion Week ha riscosso un gran successo e tra i vari cosmetici proposti, sia appartenenti alla linea corpo sia alla linea viso, particolare attenzione ha richiamato la crema autoabbronzante bio di Palazzo Rosa, che può essere spruzzata anche indossando vestiti bianchi, capace di donare una colorazione dorata naturale non soltanto alla donna, ma ancheall’uomo di oggi, che avverte l’esigenza di sentirsi sempre pronto,anche all’ultimo minuto.

Palazzo Rosa-Le Stanze della Cosmetica crea prodotti cosmetici dal proprio laboratorio, che risultano di elevata qualità, concepiti e realizzati in Italia, utilizzando materie selezionate e sicure, frutto della ricerca, in linea con principi naturali e etici. I prodotti realizzati da Palazzo Rosa sono green, naturali, ecosostenibili e uniscono la cultura millenaria naturale delle antiche stanze della cosmesi italiana con gli ultimi ritrovati della probiotica, nel totale rispetto del made in Italy.

Il messaggio, che il fondatore della Maison Palazzo Rosa -Le Stanze della Cosmetica Carlo Rosa ha voluto comunicare alla Milano Fashion Week , è stato quello di una ripresa e di un rilancio post pandemia, capaci di passare attraverso il concetto di armonia e bellezza della persona, non prescindendo assolutamente dalla cura nei confronti di se stessi e della propria pelle, per affrontare le sfide quotidiane che la vita odierna propone a ciascuno di noi.

Mara Martellotta 

Ritornano ad Orbassano i Mercatini di Antiquariato

 Anche quest’anno ritornano ad Orbassano i tanto attesi appuntamenti con i Mercatini di Antiquariato!

I mercatini si tengono il secondo sabato del mese in Piazza della Pace (area mercatale) e la quarta domenica del mese nel centro cittadino.
Per non mancare gli appuntamenti da segnare sono:

Centro cittadino (domenica)
28 febbraio
28 marzo
25 aprile
23 maggio
27 giugno

Piazza della Pace (sabato)
13 marzo
9 aprile
8 maggio
12 giugno

Per maggiori informazioni:

Gli studenti dell’Alberghiero “Giolitti” alla Finale Nazionale del Cooking Quiz Digital

Nonostante le difficoltà dovute al Covid-19, prosegue senza sosta il progetto di PLAN Edizioni in collaborazione con ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Dopo aver acquisito le nozioni principali spiegate da Chef e Docenti di ALMA, gli studenti vengono sottoposti a verifica immediata attraverso la modalità dei quiz multi-risposta. Un’esperienza di gamification formativa ed innovativa che innesca anche una sana competizione tra i ragazzi: un modo per stare vicini agli studenti in un momento particolare come quello attuale.

Venerdì è stato il turno degli studenti dell’IIS “Giolitti” di Torino che hanno partecipato al format con grande entusiasmo insieme ai colleghi dell’IPSSEOA “Savioli” di Riccione (RN) e dell’IIS “Greggiati” di Ostiglia (MN).

Le classi 4^B Enogastronomia e 4^A Sala-Vendita sono riuscite ad ottenere il punteggio più alto aggiudicandosi quindi il Pass per la Finalissima Nazionale di Maggio, dove in rappresentanza del proprio Istituto dovranno “battersi” contro le migliori classi di tutta Italia.

 Il tour del Cooking Quiz Digital, partito il 14 gennaio scorso, raggiungerà oltre 20.000 studenti in tutta Italia.

Per il suo valore didattico, formativo ed etico è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e del Turismo.

Una novità della 5^ edizione è il focus dedicato alle buone norme di Raccolta Differenziata degli imballaggi in alluminio, plastica, vetro ed acciaio che vengono utilizzati ogni giorno in cucina, grazie alla collaborazione dei Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Recupero ed il Riciclo degli Imballaggi, CIAL, COREPLA, COREVE e RICREA. Vaschette e pellicole in plastica, bottiglie e vasetti in vetro, scatolame in acciaio, vaschette e foglio in alluminio, sono solo alcuni esempi degli imballaggi che noi tutti usiamo ogni giorno in cucina, non soltanto per preparare al meglio i nostri piatti ma anche per conservare e proteggere il cibo. Grazie agli imballaggi in vetro, acciaio, alluminio e plastica, infatti, si combatte lo spreco alimentare e il nostro cibo dura di più. I Consorzi Nazionali che partecipano al Cooking Quiz garantiscono l’avvio al riciclo di tutti questi imballaggi, consentendo un enorme risparmio di materia ed energia, e rendendo il nostro Paese un esempio virtuoso in tutto il Mondo.

È on line l’APP “cookingquiz” il modo divertente ed innovativo per misurarsi e soprattutto per vincere tanti fantastici premi! Quesiti preparati appositamente dagli Chef Docenti ALMA e dai professori degli Istituti Alberghieri coinvolti nel Cooking Quiz mettono alla prova l’utente sulla propria preparazione su temi di cucina, sala e pasticceria. In palio, tutti i giorni Buoni Amazon di 10€ e 20€, un voucher vacanza per il vincitore settimanale. Inoltre gli studenti a Maggio potranno aggiudicarsi un’esperienza formativa presso ALMA e crociere a Barcellona. Tutti i dettagli su cookingquiz.it

Anche in questa Edizione partner importanti hanno deciso di affiancare Cooking Quiz: cameo Professional, Cial Consorzio Imballaggi Alluminio, CNA Agroalimentare, Coal, Cooperlat, Corepla Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, Coreve Consorzio per il Riciclo del vetro, Granarolo, Italia Zuccheri, Montasio – Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio, Oleificio Zucchi,  Qui da noi Cooperative Agricole, Ricrea Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio, Unicam.