LIFESTYLE- Pagina 164

“I Sabati e le Domeniche del Villaggio”, 14 camminate per le colline torinesi

“Cammino Don Bosco”

Sulle strade di “Colori e Sapori” 

Da domenica 16 aprile a domenica 22 ottobre

Chieri (Torino)

Titolo quasi “leopardiano” (non fosse per l’aggiunta delle “domeniche”), “I Sabati e le Domeniche del Villaggio” vede protagonisti i Comuni della collina torinese aderenti al progetto “Strade di Colori e Sapori”. In cosa consiste? In 14 camminate lungo il “Cammino Don Bosco” studiate e realizzate dall’associazione sportiva dilettantistica “Nordic Walking Andrate”.

Il primo appuntamento è per domenica 16 aprile, con “Cammina Santena”, con partenza alle ore 9 dall’ingresso del “Castello Cavour”; l’ultimo, domenica 22 ottobrea Cinzano.

In mezzo, gli appuntamenti di Pecetto T.sePralormoPavaroloMarentinoPino T.seTrofarelloRiva presso ChieriCarmagnolaCambianoArignanoSciolze, e Chieri, dove sabato 21 ottobre , in occasione di “Cammina Chieri”, verranno premiati  i partecipanti con il maggior numero di presenze.

 Le camminate sono gratuite. L’unico costo a carico dei partecipanti – pari a 12 euro– è rappresentato dal Kit del camminatore” (assicurazione valida fino al 31 dicembre 2023, credenziale e Guida escursionistica del “Cammino Don Bosco” con cartina).

Infoiscrizioni e programmi sulle camminate: tel. 334/6604498 – info@camminadonbosco.eu – www.camminadonbosco.eu

“Questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio di promozione del territorio del chierese-carmagnolese. Attraverso l’organizzazione di camminate e biciclettate che vedono protagonisti i Comuni aderenti al protocollo di ‘Strade di Colori e Sapori’, uniamo l’attività fisica alla possibilità di approfondire la conoscenza del territorio a partire dalle eccellenze agroalimentari locali e alle fiere e sagre costruite attorno ad esse – spiega l’assessora al Turismo del Comune di Chieri Elena Comollo – Il tutto all’insegna del turismo lento, che attraversa i nostri paesaggi e si ferma ad apprezzarne i prodotti ma anche il suo patrimonio culturale, ambientale e produttivo”.

In occasione di “Cammina Santena”, che avrà luogo domenica 16 aprile, nel “Salone Diplomatico” di “Palazzo Cavour” si svolgerà un convegno (ore 15) sul futuro del progetto “Strade di Colori e Sapori”, in cui verranno presentati, alla presenza del sindaco santenese Roberto Ghio, gli esiti dello studio relativo alla valutazione delle possibilità di “gestione associata” delle aree boscate ricadenti lungo l’itinerario escursionistico “Cammino Don Bosco”.

g.m.

Nelle foto:

–       Veduta dal “Cammino Don Bosco”

–       Elena Comollo

Vacanze, no stress

Si avvicina il periodo delle vacanze estive e, come ogni anno, si ripropone il problema di scegliere la località, ed entro certi limiti il periodo.

Qualche decennio fa dalle grandi città ci si spostava semplicemente in qualche località alpina o di mare, nel raggio di un centinaio di chilometri o meno, perché il fine unico della vacanza era, appunto, riposarsi, fuggire dall’afa cittadina, evitare i negozi chiusi per due-tre settimane e, magari, trovarsi con le persone che ogni anno affluivano nella stessa località.

Col passare del tempo, vacanza è diventato sinonimo di viaggio o di soggiorno organizzato e sono così cominciate le invasioni barbariche della Sardegna, delle Baleari, delle isole greche, della Croazia e di altri Paesi che si prestano, almeno sulla carta, a consentire il meritato riposo a quanti vi giungono sostituendo ettari di vegetazione con il cemento.

Non si capisce, tuttavia, per quale ragione una persona (nel caso di gruppi c’è sempre qualcuno che lancia l’idea) scelga la località più gettonata di quell’anno, che avrà di conseguenza un affollamento maggiore di quello che avresti in città in quel periodo, prezzi carissimi per la legge della domanda e dell’offerta, servizi che a quel punto diventano insufficienti o di qualità scadente e, dulcis in fundo, stress al posto del ventilato relax.

Se fate caso, ogni anno c’è almeno una località presa di mira dai vacanzieri da tastiera: Formentera piuttosto che Cap d’Adge, la Corsica piuttosto che la Sardegna, il Salento, la Grecia.

Ho cominciato a viaggiare per vacanza ormai quarant’anni fa ed ho sempre scelto località a me sconosciute che, a seconda dello stato d’animo di quell’anno, offrissero natura oppure cultura, relax o divertimento oppure la possibilità di migliorare un idioma.

Complice la chiusura estiva di alcune grandi aziende che obbligavano ad andare in ferie ad agosto, tradizione finalmente interrotta dal compianto Sergio Marchionne, si aveva l’abitudine di andare in ferie nel periodo più affollato, più caro e, spesso, non migliore come meteo.

Ora la concentrazione di vacanzieri si è dilatata su più periodi dell’anno ma l’abitudine di scegliere località alla moda non è venuta meno.

In particolare, non è chiaro il motivo per cui le ferie siano quasi un obbligo, al punto che molte famiglie chiedono un prestito per recarsi in vacanza: non puoi semplicemente fare gite in giornata, approfittando magari del tempo libero per visitare le valli vicino casa, oppure andare in località meno richieste o, semplicemente, restare nelle città spesso svuotate per visitare musei, mostre, arte e storia?

E’ una pratica che all’estero è piuttosto normale, almeno tra quanti conosco in Germania, Svizzera, Francia ed altri Paesi nei quali, guarda caso, i tour operator non hanno le dimensioni di quelli nostrani.

In un periodo di crisi, qual è quello attuale, chiedere un prestito per andare in vacanze stressandosi poi per poter pagare le rate è un controsenso, ma lo sarebbe anche in un periodo non critico. Il consumismo, il marketing esasperato che ci fa sentire inadeguati, inferiori agli amici, se non andiamo in vacanza in posti esotici o alla moda, l’idea che restare in città durante le due settimane di ferie sia da perdenti ci porta ad adottare comportamenti deleteri per la nostra autostima, per la nostra economia e, talvolta, per la nostra salute.

Volersi paragonare sempre agli altri, non capire che l’unicità di ognuno di noi è un valore e non un disvalore cui porre rimedio ci porta necessariamente a subire la vita che altri hanno deciso per noi, anziché vivere la nostra da protagonisti.

Se dedicassimo anche solo una sera a programmare serenamente il viaggio con largo anticipo, almeno per la località ed il periodo, scegliendo i dettagli anche in seguito, potremmo finalmente parlare di vacanza anziché inserire negli extra persino la tortura del controesodo.

Sergio Motta

Amici a 4 zampe per supportare le persone fragili

Il Piemonte rivoluziona l’assistenza rivolta allle persone più fragili: nei piani di supporto alla loro condizione saranno inclusi anche gli animali d’affezione.

Pertanto, al momento della presa in carico da parte dei servizi la persona assistita dovrà dichiarare anche il proprio animale domestico, che verrà così inserito nel percorso predisposto dalla Regione, che prevede l’accesso agli ambulatori veterinari sociali e il rifornimento di cibo.

L’assessore regionale alla Famiglia con delega al Benessere animale precisa che con il finanziamento della Regione il Banco alimentare del Piemonte darà sostegno non solo agli utenti in difficoltà alimentare, ma anche ai loro animali con la fornitura di cibo, giochi e cucce.

Cannelloni primaverili con fave e piselli

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I cannelloni rappresentano un primo piatto classico, con l’arrivo della primavera il ripieno diventa piu’ leggero, profumato, ricco di vitamine

La primavera è alle porte. Sulle bancarelle dei mercati fanno capolino tante nuove verdure e legumi quali fave e piselli freschi, alimenti preziosi per la salute; come resistere alla tentazione di portarli in tavola protagonisti dei piatti piu’ fantasiosi? I cannelloni rappresentano un primo piatto classico, con l’arrivo della primavera il ripieno diventa piu’ leggero, profumato, ricco di vitamine per un piatto tutto sapore e delicatezza.

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Ingredienti per 15 cannelloni:

1 confezione di sfoglia fresca per lasagne “pronte in teglia” (15 sfoglie)

200gr. di ricotta fresca

200gr. di fave fresche

200gr.di piselli freschi

200gr. di broccoli

800ml di besciamella

100gr.di fontina Aosta

50gr. di parmigiano grattugiato

Burro, sale,pepe q.b.

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Cuocere a vapore i broccoli e i piselli, sbollentare le fave e privarle della pellicina, lasciar raffreddare. In una ciotola mescolare la ricotta con il sale, il pepe, un cucchiaio di parmigiano e la fontina tagliata a dadini; unire i broccoli sminuzzati, le fave e i piselli, aggiustare eventualmente di sale. Farcire Ie sfoglie con il ripieno, arrotolare e formare 15 cannelloni, sistemarli in una teglia per lasagne precedentemente imburrata, coprire con la besciamella e il rimanente parmigiano. Cuocere in forno a 180/200 gradi per circa 30’ fino a completa doratura.

 

Paperita Patty

 

Il gioiello diventa Sensual… con le creazioni firmate Barbara Lorenzo

Eleganza, anticonformismo, sensualità. I gioielli, da sempre, completano ed impreziosiscono il look femminile. A Torino, la creativa Barbara Lorenzo, dopo aver lanciato, in piena pandemia, il suo brand CreaTo, presenta ora le sue nuove ed ultimissime collezioni. La presentiamo nell’intervista che segue.

Come e quando nasce la passione per i gioielli?

Ho iniziato a creare gioielli nel 2005, nel corso degli anni ho sperimentato tantissime tecniche e utilizzato innumerevoli materiali.

Hai scelto come nome del brand CreaTo. Ce lo spieghi?

CreaTo, creatività, passione, originalità e innovazione a Torino. Questa è la mia città adottiva, io nasco a Firenze ma da bambina mi sono trasferita con la mia famiglia a Torino. La storia della moda italiana nasce proprio a Torino. Il capoluogo piemontese è, da sempre, simbolo di eleganza e raffinatezza. Proprio a Torino, il 3 marzo 1911, per la prima volta una donna italiana indossò un paio di pantaloni femminili. Un gesto nuovo ed originale, una vera e propria rivoluzione nel campo della moda italiana. Il fatto che sia successo a Torino non è casuale. Torino ha la mente aperta verso la novità, curiosa del mondo, non ha paura di cambiare pur rimanendo fedele alle proprie tradizioni, ciò che sto apprezzando grazie ad un compagno sabaudo.

Che tipo di gioielli ti piace creare?

Amo creare gioielli semplici e originali che possono essere indossati tutti i giorni, utilizzando materiali “non preziosi”.

A chi ti ispiri?

A Coco Chanel. Lei, con le sue inimitabili perle e il suo stile, mi ha ispirato e mi ispira. Le mode passano, lo stile resta.

Quali studi hai fatto?

Ho frequentato per 3 anni la scuola d’arte collegata all’istituto delle belle arti. Nella vita di tutti i giorni ho un lavoro che richiede grande responsabilità, ma poi trovo rifugio nel creare i miei gioielli, questo mi permette di esprimere la mia creatività e la mia sensibilità.

Qual è la tua idea circa i gioielli?

I gioielli non sono fatti per dare alle donne un ‘aura di ricchezza ma per renderle belle.


Quali materiali preferisci usare per le tue creazioni?

Pietre dure, laviche, alluminio, cordini di juta ed alcantara, il caucciù, la resina ed altri metalli. Presto realizzerò anche gioielli con materiali sostenibili e provenienti dall’economia circolare. Trovo molto stimolante sviluppare qualcosa che provenga da uno scarto e che possa dare vita a qualcosa di nuovo, semplice ma elegante.

Il gioiello è un accessorio anche da uomo?

Assolutamente sì.

Che cosa esprime nella donna e cosa comunica nell’uomo?

Nella donna sicuramente eleganza e femminilità. Invece l’uomo che indossa un gioiello, bracciale collana o anello che sia, è audace e sicuro di sé.

Vuoi parlarci delle ultime due collezioni – Arte e Sensual -?

La collezione Arte nasce dall’amore per artiste geniali quali Frida Khalo.
Sono quadrati in legno con la tecnica della foglia oro su cui è ritratta l’immagine di artisti e opere famose come: Fida Khalo,  Hayez, Van Gogh,  Klimt, Vermeer, Botticelli.

Invece la Sensual?

La collezione Sensual, riprende le body chain apparse per la prima volta nei primi anni 2000. L’uso della catena esiste da sempre nel mondo della moda, la borsa con la catena di Chanel era anticonformista. L’idea base è quella di un gioiello che vuole vestire e non adornare, costringere o coprire il corpo. Abbinate ai grandi trend del decennio, come la vita bassa e i top a farfalla, erano indossate da celebrities come Christina Aguilera, Beyonce, Shakira e Paris Hilton, soprattutto al mare sui costumi da bagno. Dal 2022 i bijoux per il corpo non sono più solo per la spiaggia. Ciò mi ha ispirato a creare un gioiello-accessorio in grado di rendere unico anche un semplice tubino nero. Nell’ultimo anno si è riscoperto il significato di questo elemento ritmico quale segnale di una femminilità forte e potente che vuole accompagnare una generazione di donne che ha fame di libertà ed autodeterminazione. Negli anni ‘70 le catene erano rock and roll, oggi sono sensuali, da qui il nome della mia collezione. Come sempre il gioiello spesso è un simbolo.

Per chi fosse interessato a conoscere le sue creazioni di Barbara Lorenzo, l’appuntamento è per giovedì 20 aprile tra le 17.00 e le 22.00, presso La Reserve in via Avogadro 10, a Torino.

Alessandro Sartore


Serata evento di Crida a Torino ispirata a Marella Agnelli

Crida Milano, il brand di Cristina Parodi e Daniela Palazzi, ispirato all’inconfondibile eleganza e artigianalità della moda Made in Italy, arriva a Torino il 17 aprile, dalle 17:00 alle 20:00 con una speciale serata-evento.

 

La cornice è la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Nello spazio dedicato a linguaggi culturali contemporanei e alle principali tendenze artistiche, si terrà un esclusivo cocktail party di presentazione dell’attuale collezione Primavera-Estate 2023 del brand.

 

Riviera, questo il nome della proposta di stagione, riporta immediatamente alla mente l’Emilia-Romagna, la regione che ha ispirato la collezione estiva. L’arte dell’accoglienza, la simpatia, l’ottimismo e il buon cibo che caratterizzano questa terra si riflettono subito nella gamma vastissima di colori brillanti: rosa acceso, verde mela, giallo oro, bruciato ma anche azzurro e blu elettrico. Non manca il rosso del modello Maranello, un omaggio alla terra simbolo della velocità e dei motori.

 

Spazio poi anche le anticipazioni della prossima stagione, con i modelli della collezione autunno-inverno 2023-2024, dedicata proprio al capoluogo Piemontese ed ispirata ad una donna che in questa regione ha vissuto ed ha lasciato un’impronta di eleganza assolutamente unica: Marella Agnelli.

 

Raffinatissima, mai troppo appariscente e soprattutto dotata di uno stile personale e riconoscibile, Marella Caracciolo di Castagneto è stata molto più della moglie dell’avvocato Agnelli. Cosmopolita, collezionista d’arte, designer e fotografa è stata l’incarnazione stessa di uno stile ancora attualissimo e contemporaneo che ha fortemente ispirato il brand.

 

Presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, attuale presidente della fondazione e dello IEO-CCM, l’Istituto Europeo Oncologia-Centro Cardiologo Monzino, la serata diventa anche occasione per Crida Milano non solo di presentare le proprie collezioni, ma anche di vendere una selezione dei propri modelli a scopo benefico. Il 10% del ricavato sarà, infatti, devoluto all’IEO-CCM, per continuare a promuovere la ricerca su malattie che, proprio grazie ai ricercatori e al sostegno che ricevono, sono sempre più curabili.

Dolore e rinascita

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano
C’è un incanto che inebria nel morire all’IO, rinascere alla vera vita, assistere alla propria trasformazione.
Generalmente, questo avviene quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.
Il dolore rovescia la vita, ma può determinare il preludio di un rinnovamento.
Voliamo sempre alto e facciamoci portare laddove potremo sempre altalenarci con la consapevolezza che tutto può rinfiorarsi…

La tecnica dell’acquerello si impara a Miradolo

Dal 15 al 30 aprile la Fondazione Cosso ospiterà uno scenario nel verde per sperimentare la  tecnica dell’acquarello

 

Dal 15 al 30 aprile prossimo il castello di Miradolo , in provincia di Torino, si trasformerà in uno scenario perfetto per sperimentare la tecnica dell’acquerello. La Fondazione Cosso proporrà, infatti,un corso di base ad acquerello di 4 incontri e un corso di secondo livello, en plein air, per imparare a osservare i fiori e le piante che si risvegliano in primavera, facendo scoprire i colori di questa stagione e della natura e sperimentando le tecniche di colore per creare un erbario grafico.

Gli incontri sono in programma il 15, 22, 29 e 30 aprile, dalle 10 alle 12, a cura di Elena Tortia.

Costo degli incontri a persona per 4 incontri: 40 euro

Castello di Miradolo, via Cordonata 2, San Secondo di Pinerolo.

Prenotazioni obbligatorie prenotazioni@fondazionecosso.it

Sabato 15 e domenica 16 aprile la Fondazione Cosso presenterà  la conclusione del progetto Ulisse  alla  scoperta della mostra “Christo e Jeanne- Claude Projects” oltre duecento studenti hanno progettato e organizzato quattordici passeggiate narrative,  di cui cinque dedicate specificamente alle famiglie, con bambini dai 5 ai dieci anni.

Prenotazione obbligatoria: 0121 502761

Prenotazioni@ fondazionecosso.it

 

MARA MARTELLOTTA

Pasquetta di tanti anni fa, tra cibo e giochi si gustava aria di libertà

Più che Pasqua festeggiavamo Pasquetta. Sono passati 60 anni. Quanti ricordi con quella voglia di evadere dalla città. Ciò che era importante non era sono il pic-nic sui prati. Era l’attesa dell’evento. Prima fra tutte la cucina. Non che io partecipassi. Troppo piccolo e poi era una questione di donne, almeno ai nostri tempi. Per il vino ci pensavano gli uomini, in particolare mio padre. Non che fosse un bevitore, aveva bocca buona e in quegli anni imbottigliava del vino. Una damigiana di 48 o 54 litri di dolcetto bastava per tutto l’anno. In fabbrica non c’erano le mense ed il baracchino la faceva da padrone. Niente vino a pranzo e in bicchiere a cena, ma doveva essere quello buono. Le comitive erano formate dai 3 – 4 nuclei familiari. Generalmente ci si muoveva con 3 auto stipate di persone e di “strumenti”  per fare il cosidetto pranzo al sacco. Mio padre ha avuto solo la patente A per le moto.
L’auto era degli zii paterni. 1100 grigio. Guidava zio Roberto e davanti mio padre. Dietro la Zia Teresina e mia madre ed attaccato al fininestrino destro il sottoscritto.
Mi piaceva vedere durante il viaggio fantasticando. Ho sempre avuto una fervente immaginazione. Mi chiedevo e tutto sommato mi chiedo ancora quali storie ci possono essere dietro i volti delle persone.
L’obbiettivo era un prato generalmente dalle parti di Viu’ nelle Valli di Lanzo con un fiume o più precisamente un rio. Allora l’acqua abbondava. Se poi c’era anche una fonte era l’ideale. Il rio serviva per rinfrescare le bottiglie di vino. La fonte per fare l’acqua Visci’ con le apposite bustine.
Acque minerali? Anni dopo ne conobbi l’esistenza. Non mi ricordo di grigliate. Tutto da casa. Dalle trote in campione agli zucchini. Allora non ero un mangione ma l’antipasto in scatola di Ghiotto era per me il massimo. Deliziosi gli zucchini in carpione della zia e poi di volta in volta si aggiungevano pietanze preparate da amici di famiglia. Chissà perché mi ricordo del pollo in gelatina. E mangiando si gustava aria di libertà. Per noi Gagnu il mangiare durava poco. Dopo mezz’ora lasciavamo i grandi per giocare. Uno dei giochi più gettonati era nascondino. Poi indiani e cowboy. Libertà e divertimento, una breve sosta per il dolce.
Sempre per allora , quasi quasi non esistevano le torte o merendine confezionate.
Pasticceria o più probabilmente fatte in casa.
Quasi vietate le bibite gassate e la Coca-Cola sostituita dal chinotto. Dopo questa breve pausa riprendevamo  a giocare con i grandi che giocavano a carte o discutevano quasi sempre di politica e quasi mai di calcio.
Si aspettava l’imbrunire. Auto caricate e si ritornava A Torino. Alla prima curva mi ero già addormentato. Sperando di divertirmi anche l’anno successivo.

PATRIZIO TOSETTO

Cantina Riboli scalda i motori con il raduno di auto storiche Rust&Dust

Il 16 aprile un aperitivo tra le vigne per gli appassionati di auto storiche

 

Cantina Riboli, giovane cantina vitivinicola piemontese, è lieta di ospitare il raduno Rust&Dust Monferrato Classic Car “Insieme per Luciana” presso la sua sede di Sessame, in provincia di Asti, il prossimo 16 aprile.

La manifestazione, giunta ormai alla sua 9ª edizione, è stata istituita in memoria di Luciana Gibelli, grande appassionata delle auto storiche e moglie del presidente del club, Walter Cazzola.

L’appuntamento è alle 9:00 in piazza a Bistagno. Successivamente, l’evento si sposterà verso la Cantina Riboli per un aperitivo tra le vigne, durante il quale i partecipanti potranno gustare i prodotti di eccellenza della zona e conoscere meglio il territorio circostante. La giornata poi proseguirà con altre interessanti tappe.

La collaborazione tra Cantina Riboli e il club Rust&Dust Monferrato Classic Car è frutto di una grande passione condivisa per le auto storiche e per la valorizzazione del territorio e della sua storia. Le auto d’epoca, infatti, rappresentano un patrimonio culturale inestimabile e sono una testimonianza del passato da preservare e valorizzare, proprio come la produzione vitivinicola, che da sempre è una delle eccellenze della zona.

“Siamo orgogliosi di ospitare il raduno Rust&Dust Monferrato Classic Car ‘Insieme per Luciana’ presso la nostra cantina”, dichiara Roberto Riboli. “La passione per le auto storiche e quella per il vino si incontrano e si fondono, rappresentando due dei tesori del nostro territorio. Siamo davvero felici di contribuire a questo evento e di accogliere i partecipanti tra le nostre splendide vigne per un aperitivo all’insegna della convivialità. Sarà una gioia condividere l’amore per queste passioni e per il nostro bellissimo territorio!”

“Il nostro club sta crescendo e vuole trasmettere ai più la passione per le auto storiche e il piacere di stare insieme”, ha dichiarato Marco Riboli (socio e consigliere Rust&Dust Monferrato Classic Car e fondatore di Cantina Riboli). “Se sei un appassionato di auto storiche come noi e sei della zona, non puoi assolutamente perderti il primo appuntamento della stagione!”

L’evento “Insieme per Luciana” è aperto a tutti, soci e non soci del club.

Per maggiori informazioni e per iscriversi, è possibile visitare il sito web del club www.rustanddust.it o scrivere all’indirizzo rust-dust@libero.it.