IL TORINESE… CON LA CODA
Trattiamo oggi un argomento complicato e di cui si parla molto, ma spesso si fa una gran confusione, ovvero alcune tra le malattie infettive più comuni del gatto.
Trattiamo oggi un argomento complicato e di cui si parla molto, ma spesso si fa una gran confusione, ovvero alcune tra le malattie infettive più comuni del gatto.
La miniera di talco di Garida apre in versione serale per una visita guidata: un emozionante percorso nel cuore della montagna dove un tempo si estraeva il talco.
La visita, in tutta sicurezza, permette di entrare nelle gallerie scavate per raggiungere il filone di talco e di immaginare come vivevano i minatori. Ci sono ancora alcuni segni della presenza dell’uomo: i puntelli di legno di castagno (che sibila se sottoposto a pressione e quindi era un buon allarme in caso di pericolo), un vecchio secchio arrugginito, un vagoncino che serviva a portare all’esterno le macerie o i blocchi di talco. Si distinguono sulle rocce i segni per i candelotti di dinamite e le spolette.
Il percorso, adatto a tutti, comprende un piccolo tratto a piedi in esterna, dal punto di ritrovo
presso la Finestra della Resistenza, attraverso borgata Prialli fino all’imbocco della miniera. Qui alcuni vagoncini Decauville accolgono i visitatori che vengono muniti di caschetto con luce per l’ingresso vero e proprio. Circa 800 metri, pochissimo dislivello, è adatto a
tutti, ben equipaggiati con scarponcini impermeabili.
La ventilazione naturale è ottima, non vi è affatto sensazione di chiusura o soffocamento, anche se in alcuni punti il soffitto è basso, ma basta piegarsi un poco. La visita interna dura circa un’ora.
A seguire, alle 21 presso la Casa Alpina Evelina Ostorero di Forno di Coazze, cena con un ricco menù (Tagliere di salumi; trancetti di polenta con fonduta; tartare di fassona; fujot di salsiccia alla senape; agnolotti di arrosto con ragù casereccio; gnocchi con fonduta di toma stravecchia; arrosto di lonza alla birra con patate; torta della casa; vino, acqua, caffè e amaro).
Il costo totale dell’esperienza è di 35 € (10 € per la visita e 25 € per la cena).
Prenotazioni entro il 12 febbraio presso l’Ufficio Turistico di Coazze al numero 011 9349681 o alla mail turismo@comune.coazze.to.it
Al Bioparco Zoom il Carnevale si articolerà in otto giornate di festeggiamenti magici che animeranno tutto il mese di febbraio, a partire da sabato 10, quando il Bioparco riaprirà le porte per festeggiare la ricorrenza.
Numerosi gli appuntamenti dedicati al mondo della magia in tutte le sue forme. Vi saranno eventi quotidiani per i bambini, come il “face painting”, laboratori di magia e la baby dance. Gli amanti dell’illusionismo potranno scegliere di seguire spettacoli come “Il Mago Giullare” e “Blase of Sparks: i fili della magia”, un’esibizione che unisce teatro fisico al duello magico e che vede protagonisti sei maghi, intenti a scontrarsi in combattimento a colpi di incantesimi. Non può esistere un Carnevale senza maschere, per questo i bambini mascherati potranno partecipare a una gara per il miglior costume con categorie come miglior costume originalità (verrà premiato il migliore della categoria per l’idea più originale, inaspettata e creativa di travestimento), miglior costume fedeltà (verrà premiato il migliore della categoria per la somiglianza con il personaggio scelto e l’accuratezza nel riprodurre il travestimento) e miglior costume fai da te. I vincitori riceveranno in premio l’ingresso allo spettacolo di magia del circolo Amici della Magia di Torino e un abbonamento annuale al Bioparco.
Martedì 13 febbraio, alle ore 15:50, si terrà uno spettacolo speciale “La porta della magia”, in collaborazione con il circolo Amici della Magia, un viaggio per tutta la famiglia in cui l’illusione, il divertimento e il sogno si intrecciano lasciando gli spettatori a metà tra stupore e meraviglia.
Anche quest’anno non mancheranno i numerosi “cosplayer”, che animeranno due aree tematiche per una passeggiata avventurosa in un mondo immaginario nel quale sarà possibile incontrare Spider Man, Thor, Mulan, Biancaneve, Elsa, Silente e tantissimi altri tra supereroi, principesse e personaggi fantasy.
Prima di lasciare il parco, ci si ritrova a far merenda al Mora Mora Village, con crepes colorate, bacchette di marshmallow e cioccorane.
Giorni di apertura: da sabato 10 a martedì 13 febbraio / sabato 17 e domenica 18 febbraio / sabato 24 e domenica 25 febbraio, dalle 10:30 alle 17:30.
MARA MARTELLOTTA
A partire da venerdì 9 febbraio Viridea propone in tutti i punti vendita (nel Torinese a settimo e Collegno) una straordinaria esposizione di orchidee, dedicata agli appassionati di questo fiore tropicale.
Il festival è un invito a conoscere da vicino tante specie differenti, anche insolite e poco conosciute, e lasciarsi conquistare dalle loro fioriture incredibili.
In occasione della mostra mercato i Viridea Garden Center accoglieranno un assortimento di oltre trenta diverse orchidee, dalle più note Phalaeonopsis, una varietà molto apprezzata perché in grado di assorbire sostanze nocive presenti negli ambienti domestici, al Cymbidium e Dendrobium, ad altre specie meno note, quali la Bletilla, la Cambia, la Ludisia, l’Oncidium, l’Epidendrum, il Paphiopelidum, il Pleione e Zygopetalum.
Non mancheranno neanche delle varietà speciali come le orchidee Vanda, che non necessitano di un substrato e possono vivere appese con le radici libere.
Il festival delle orchidee si terrà in tutti i Viridea Garden Center da venerdì 9 a domenica 18 febbraio, fino a esaurimento scorte. Saranno disponibili orchidee di varie tipologie e dimensioni, con prezzi a partire da 12.90 euro.
Maggiori informazioni su www.viridea.it
MARA MARTELLOTTA
Con Fondazione TRG di Torino, da sabato 10 a martedì 13 febbraio
La Fondazione TRG propone due attività per festeggiare il Carnevale.
Sabato 10 e domenica 11 febbraio, alle 16:30, andrà in scena alla Casa del Teatro lo spettacolo di circo-teatro “INCOMICA”, della Compagnia Eccentrici Dadarò.
In scena tre personaggi, un po’ angeli e un po’ diavoli, ma sempre e comunque clown. Prima bambinetti della scuola materna con fiocchi, grembiuli e un enorme lecca-lecca da contendersi, poi adolescenti inquieti e ribelli che si scatenano sulle note del rap e poi, ancora, adulti annoiati dalla quotidianità e, infine, vecchietti mai arresi con velleità di giovinezza.
Prima dello spettacolo, a partire dalle 15:30, il pubblico potrà partecipare al Photoset, al Truccabimbi e ai laboratori creativi, mentre al termine dello spettacolo si svolgerà la sfilata delle maschere e l’imprevedibile battaglia di coriandoli.
Da sabato 10 a martedì 13 febbraio, attrici e attori della Fondazione TRG, in coproduzione con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, si esibiranno in più momenti della giornata in “Scherzo – avventure di Carnevale alla Reggia di Venaria”, meravigliando i visitatori con alcuni giochi teatrali e trascinandoli in un’avventura inaspettata, facendo della visita una esperienza di puro divertimento. Il pubblico presente sarà coinvolto a sorpresa, in vari momenti della giornata, in gag e scene comiche, vivendo una burla orchestrata a corte, dove si è sparsa la voce che sia in arrivo un importante ambasciatore per incontrare Re e Regina che, purtroppo, non sono presenti alla Reggia di Venaria. Il Gran Cerimoniere dovrà fornire indicazioni ai servitori presenti in Reggia per improvvisare un’elegante festa di musiche e danze per l’ambasciatore. Ognuno, come in un gran Carnevale, fingerà per l’occasione di essere quel che non è, credendo così di salvare la Corona.
Tra le sale, i personaggi appariranno all’improvviso conducendo i visitatori verso la festa finale, che si terrà nella Galleria Grande, dove avverrà lo svelamento dello scherzo. Durante tutta la giornata ci sarà un laboratorio di costruzione di maschere ispirate ai mascheroni, presenti nell’architettura della Reggia. “Scherzo – avventure di Carnevale alla Reggia di Venaria” è un progetto del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, in coproduzione con la Fondazione TRG di Torino.
La drammaturgia è a cura di Pasquale Buonarota, Claudio Dughera e Alessandro Pisci. Parteciperanno anche i danzatori della Compagnia Egri BiancoDanza. L’evento è compreso nel biglietto di visita della Reggia e sarà riproposto a più ripetizioni nel corso dei giorni indicati. Le modalità di visita al complesso della Reggia restano invariate.
Info: lavanderia.it – residenzerealisabaude.com
Mara Martellotta
Mike Tyson in questi giorni è a Torino per girare il film Bunny Man. Tra selfie con i fan all’uscita dal Principi di Piemonte dove alloggia e scene da girare sul set ha trovato il tempo per una cena a base di pesce al ristorante da Dino. “Questa città è bellissima”, ha detto. Nella foto di Facebook lo vediamo posare insieme allo staff del ristorante.
E’ storia antica, è poesia. Grappoli ghiacciati, neve, luce del chiarore della luna. Nasce così il “vino del ghiaccio” valsusino. La viticoltura, nell’alta Val di Susa ha origini remotissime sui ripidi versanti lungo il cammino della Dora Riparia che percorre la valle, e questo quando ancora nell’astigiano non si parlava di coltura delle viti essendo quelle terre ancora acquitrinose. Secoli e secoli fà, sono state le comunità monastiche che assistevano i pellegrini, furono le locande sorte per alloggiare e sfamare i viaggiatori a dare impulso alla produzione e allo smercio del vino, quando i viandanti percorrevano la via franchigena verso la Francia e viceversa. Il vino del ghiaccio, prodotto anche in altre parti del mondo, tra cui il Canada, è particolare per molti aspetti che lo differenzia sostanzialmente dagli altri vini. Le uve si lasciano sui tralci fino all’inverno inoltrato e la vendemmia avviene a temperature di – 8 gradi circa e nelle ore notturne, di solito al chiarore della luna o all’alba e assolutamente a mano. Le uve raccolte vengono poi subito pigiate ancora ghiacciate ed il mosto ottenuto si pone a riposare sino all’autunno successivo. Di un colore tra il rosato ed il dorato, l’azione del freddo gioca un ruolo importante in quanto libera al massimo tutto il suo tenore zuccherino. Infatti gli acini rimasti al sole, al freddo, al disgelo, sono intensamente ricchi di profumi. Spesso si vedono le viti avvolte da reti per ripararle dagli uccelli che potrebbero danneggiarne gli acini.
Questo vino si accompagna ai dessert ma anche ai formaggi mediamente erborinati e serviti con la marmellata di mirtilli o di altri frutti di montagna. E’ sicuramente un vino ” da meditazione” figlio del freddo e dell’inverno ma anche della passione e della cura di chi lo produce, partendo dalle locali uve Avanà. Chiomonte ne è la culla a beneficio di tutta la valle. Lunga vita al prezioso vino del ghiaccio valsusino nonostante le temperature poco invernali di questa stagione e lunga vita agli agricoltori, ai produttori, a quanti lavorano ed amano questa antica terra valsusina, ricca di storia, di bellezza e di produzioni uniche, tramandate nei secoli.
Patrizia Foresto
Il carro vincitore, a Saluzzo, nella sfilata di domenica scorsa, quello di Luserna San Giovanni – Cavour e ora arriva il turno delle grandi sfilate degli Oratori
E’ ancora gran festa: da sabato 10 a martedì “grasso”, 13 febbraio
Saluzzo (Cuneo)
Dopo la grande sfilata di domenica scorsa, per l’affollato centro storico di Saluzzo, che ha visto l’assegnazione a pieni voti – 100/100 – del tradizionale “Trofeo Rosatello” al carro allegorico (“L’ultimo viaggio”) di Luserna San Giovanni – Cavour, prosegue questa settimana nell’antica capitale del Marchesato il denso programma del “96° Carnevale Città di Saluzzo – 6° Carnevale delle 2 Province”.
Sabato 10 febbraio, alle 10, a Saluzzo, presso l’“Ala di ferro” (il “Mercato Coperto” di piazza Cavour) si terrà la consueta “Colazione di Ciaferlin”, mentre domenica 11, sempre a Saluzzo, dalle 14, prenderà il via il “7° Carnevale degli Oratori” con la sfilata dei carri e gran baldoria nel centro cittadino. Alla sfilata, parteciperanno i carri dell’Oratorio “Don Bosco” di Saluzzo (“Inside Out – Odb”), delle parrocchie di Verzuolo (“I pagliacci di Verzuolo”), dell’Oratorio di Piasco/Rossana (“Inside Out with us”), di quello di San Giacomo Pratavecchia/Sant’Antonio Monastero (“Leg-Oratorio”), di “San Luigi” di Dronero (“Puffolandia”) e “Sacra Famiglia” di Roccabruna (“La carica dei 41”).
Alla stessa ora, a Rivoli, si terrà la grande parata del “70° Carnevale di Rivoli” con chiusura del “Carnevale delle 2 Province”.
Lunedì 12 febbraio, alle 15, al “Pala Crs” di Saluzzo (via Don Giacomo Soleri, 16), ballo dei bambini con Marco Marzi e Marco Skarica e, alle 20 sempre al “Pala Crs”, polentata e gran ballo serale con l’orchestra Aurelio Seimandi.
Martedì “grasso”, 13 febbraio, infine, chiusura del Carnevale con Luna Park (in piazza XX Settembre e in piazza Cavour) per i bambini.
Sottolinea don Marco Casalis, co-parroco di Piasco-Rossana, fra i fondatori del “Carnevale degli Oratori” con il gruppo della “Pastorale Ragazzi Diocesana”: “Il ‘Carnevale degli Oratori’ è una tradizione che unisce per mesi giovani e adulti di ogni età insieme a parroci, catechisti e suore, ma in modo particolare è un appuntamento che lega Parrocchie ed Oratori, tutti coinvolti nella realizzazione dei carri. Un grazie va al vescovo Cristiano Bodo e alla ‘Fondazione Amleto Bertoni’ che continua a credere in questo evento supportandolo ogni anno”.
Intanto, mentre migliaia di persone hanno assistito sabato 3 febbraio a Barge e domenica 4 febbraio a Saluzzo alle sfilate cittadine, per decretare il vincitore del “6° Carnevale delle 2 Province” (dato dalla somma dei risultati delle sfilate di Barge, Saluzzo e Rivoli) bisognerà attendere domenica 11 febbraio al termine della grande sfilata del “70° Carnevale di Rivoli”.
Per maggiori info sugli appuntamenti è possibile contattare la “Fondazione Amleto Bertoni”, organizzatrice del “Carnevale di Saluzzo”: tel. 0175/43527 o info@fondazionebertoni.it
g.m.
Nelle foto:
– Il carro di Luserna San Giovanni-Cavour, vincitore del “Trofeo Rosatello” a Saluzzo
– Il carro di Fossano-Centallo, vincitore del “Trofeo Chiale” per i migliori costumi e coreografie
– Il carro di Scalenghe-Barge, vincitore del “Trofeo Vaudagna”