ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 68

Nuova Acropoli-Torino Spazio Pubblico: raccolti 23 sacchi di spazzatura all’Arrivore

Dopo due mesi di pausa, la squadra Nuova Acropoli-Torino Spazio Pubblico scende in campo per affrontare rifiuti e arbusti che coprono le sponde del laghetto al parco Arrivore!

In questa occasione, il gruppo ha deciso di concentrarsi sulla pulizia ecologica per ripulire l’area che circonda il lago. Inoltre, si sono addentrati in una zona che non avevano mai esplorato perché solitamente coperta da una vegetazione molto fitta. Il gruppo ne è uscito vincitore, portando nel punto di raccolta rifiuti ben 23 sacchi di spazzatura!

Siamo estremamente orgogliosi di questo gruppo perché sono un esempio di come la costanza porti ottimi risultati!  (Facebook Torino Spazio Pubblico)

Educatori professionali, 75 posti all’Upo

«Con riferimento al fabbisogno formativo del profilo di Educatore Professionale che, negli anni, non era soddisfatto, nell’anno accademico 2023/24, con l’attivazione del Corso di laurea in educazione professionale da parte dell’Università del Piemonte Orientale, sono stati attivati 75 posti, ampliando pertanto la capacità formativa che potrà tendenzialmente essere perseguita anche per l’anno accademico 2024/2025».

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione consiliare sugli educatori professionali.

Il Comitato Pellerina raccoglie le firme

Per fare un albero ci vuole il seme
Per salvare il nostro verde ci vuole la tua firma
Dal  27 gennaio avviamo, a Partire dal Parco della Pellerina, area giostre, la raccolta delle firme
per presentare il Referendum propositivo vincolante per l’amministrazione comunale, sulla
salvaguardia del verde della Città e contro la cementificazione delle aree libere iniziando dalla
tutela del Parco Carrara.
Poichè gli attuali amministratori, di concerto con la Regione, non intendono rispettare gli impegni
elettorali sul consumo del suolo, saranno i cittadini ad esprimersi in proposito.
Potrete apporre la Vostra firma per Salvare la Pellerina e tutti i parchi della Città, le aree verdi, così
come richiesto dal testo referendario, presso tutte le circoscrizioni, l’URP di Piazza Palazzo di Città,
la sede UIC di Via Cigna 37 -TO, la piattaforma digitale del Comune reperibile sul sito
www.comune.torino.it/elezioni e nelle varie postazioni mobili che saranno comunicate di volta in
volta sui social FB, Telegram e Whatsapp. Non fare mancare la Tua firma.
Aiutaci a salvare il verde della Città.

Comitato Referendario Salviamo la Pellerina e il Verde di Torino

La Regione: inaccettabile slittamento riapertura Frejus

«Un ulteriore allungamento dei tempi di riapertura della linea ferroviaria storica del Fréjus, interrotta da agosto per la frana in territorio francese, è inaccettabile. Così come lo è il metodo con il quale questa notizia viene diffusa da Sncf, alla vigilia di un incontro binazionale organizzato proprio per un confronto su tempi e modalità di ripristino della circolazione». Lo dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti e infrastrutture Marco Gabusi
«Il governo francese, poco più di un mese fa, a Torino durante la riunione della Cig Torino-Lione, aveva comunicato la riapertura della linea per l’autunno 2024. Già allora la Regione, e le istituzioni italiane, a partire dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, avevano manifestato la propria insoddisfazione per i tempi troppo lunghi, a fronte dell’urgenza di ripristinare un collegamento indispensabile per il nostro sistema economico e per le relazioni transfrontalieri. In quella sede – ricordano Cirio e Gabusi – la Regione si era messa a disposizione per collaborare con i francesi allo scopo di velocizzare il più possibile gli interventi. Anche di questo si sarebbe parlato, e si parlerà, nella riunione prevista il 29 gennaio. Scoprire dai giornali che non solo non esiste la disponibilità ad anticipare i tempi rispetto all’autunno, ma che questi potrebbero addirittura dilatarsi, è inaccettabile e la Regione Piemonte è a fianco del governo italiano per chiedere ai francesi maggiore collaborazione per riaprire prima possibile il collegamento e individuare soluzioni temporanee che consentano quanto prima la circolazione dei treni, pur con dei vincoli. I francesi infatti sicuramente ricorderanno quando, nel 2020 a seguito della tempesta Alex, l’Italia ha fatto quanto possibile per garantire la circolazione dei treni verso la Val Roja altrimenti isolata: grazie all’impegno di Rfi, infatti, i treni viaggiavano, seppure a 10 chilometri all’ora, da Limone a Tenda per portare i generi di prima necessità. Chiediamo ora ai francesi lo stesso sforzo e la stessa collaborazione, a sostegno del nostro sistema produttivo e del diritto alla mobilità transfrontaliera».

Aspettando il Salone del Vino 2024 di Torino dal 2 al 4 marzo

 

 

Il Salone del Vino di Torino giunge alla sua seconda edizione con una settimana diffusa di eventi in tutta la città a partire da martedì 27 febbraio, culminante nel Salone del Vino, nel weekend di sabato 2 fino a lunedì 4 marzo prossimi.

Molte le novità di questa edizione 2024, con l’obiettivo di consolidare la manifestazione che lo scorso anno ha riscosso un grande successo di pubblico con oltre 13.000 presenze. La “mission” del Salone del Vino 2024 è quella di raccontare il Piemonte del vino in tutte le sue sfaccettature e la sua unicità, facendo scoprire al grande pubblico e agli operatori del settore le radici profonde di un territorio che guarda al futuro attraverso la lente d’ingrandimento della sostenibilità. Saranno coinvolte nella fiera più di 500 cantine, tra le OGR di Torino e il museo del Risorgimento, con un ricco programma diffuso di eventi.

Da martedì 27 febbraio la città di Torino sarà animata di momenti di approfondimento quali le cene con i vigneron ed eventi che coinvolgeranno centinaia di luoghi della cultura, a partire dal Circolo dei Lettori, Combo, Off Topic, piole e grandi ristoranti, enoteche e spazi informali in cui la degustazione dei vini sarà accompagnata dalla musica.

Il ricco programma sarà lo strumento per indagare la sostenibilità ambientale, economica e sociale grazie anche al neonato comitato scientifico, e alla collaborazione, tra gli altri, con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari di Torino, il Politecnico di Torino, il Dipartimento di Architettura e Ingegneria di Parma. Sabato 2 e domenica 3 marzo saranno protagoniste le due giornate di esposizione vitivinicola del Salone del Vino e dedicata a tutti gli amanti del vino. Lunedì 4 l’intera giornata sarà dedicata agli operatori professionali che, da quest’anno, vedrà aprirsi le porte anche al comparto internazionale. Grazie alla partnership con più di 25 realtà di promozione, quali Consorzi del vino, enoteche regionali e associazioni di valorizzazione del territorio, la tre giorni sarà il più grande palco di rappresentazione del Piemonte del Vino.

Grande novità di questa edizione 2024 sarà la presenza di una regione ospite, la Valle d’Aosta: con le sue cantine vinicole e i grandi spirits. Il Salone del Vino diventa inoltre “cashless”, con una piattaforma digitale dedicata al pubblico e alle cantine, che offrirà possibilità di scambio e approfondimento.

 

Mara Martellotta

Appalti digitalizzati: interviene Uncem

 TROPPO TEMPO PER OTTENERE CIG E CARICARE DATI SULLE PIATTAFORME. CHE SI BLOCCANO. COMUNI NEL CAOS. MA I CORSI A PAGAMENTO PROLIFERANO

Come spesso è successo negli ultimi anni, a fronte del grande caos che tocca gli Enti locali, con numerose fasi di picco, c’è sempre chi ne trae benefici. Non sorprende Uncem che di fronte al dramma che molti Comuni stanno vivendo per la mancanza di piattaforme veloci e semplici per la gestione degli appalti digitali, a causa dell’eliminazione dello smart cig e per le lungaggini burocratiche dovute a sistemi gestionali dei dati non adeguati, c’è chi ne trae benefici. In particolare le società che stanno offrendo corsi a pagamento sull’attuazione del nuovo codice dei contratti. Nessuna sorpresa per Uncem, ma la situazione non è certo la migliore e più efficace per dare servizi e muovere serenamente le macchine amministrative degli Enti locali. Si moltiplicano corsi a pagamento, destinate ai Comuni, per spiegare come funziona il nuovo MEPA Acquisti in rete e per dire come si fanno tutti i passaggi per ottenere il CIG. Certo ci sono anche corsi gratuiti, ma quelli a pagamento sono svariati. E il personale degli Enti, compresi i Sindaci che sono in prima fila nel prendere CIG e caricare dati, per mancanza di dipendenti, si adegua. Iscrivendosi e pagando i corsi. Sul CIG Uncem ripete: deve essere eliminato per affidamenti sotto i 5mila abitanti. Finora nessuna risposta da Ministeri e da ANAC. I Comuni e tutti gli Enti locali, tutta la PA restano bloccati. E questo invece sorprende Uncem, che avrebbe auspicato ben altri sistemi di transizione verso il digitale, per gli appalti e per tutto quanto riguarda le Autonomie territoriali. Disponibili e aperte, ma questa volta veramente amareggiate di fronte a quanto, alle loro spalle, nei cloud sparsi nel Paese dove sono appoggiati i sistemi informativi e le basi di dati, sta avvenendo. La Politica intervenga.

Torino Outlet Village investe sull’e-mobility

Con l’arrivo di 8 colonnine Supercharger Tesla V4 Torino Outlet Village è il più grande Charging Hub del Nord-Ovest. 24 ore su 24, 21 colonnine a disposizione di chi deve ricaricare la propria auto.

 

Sin dalla sua apertura nel 2018 Torino Outlet Village ha investito nella mobilità elettrica con l’installazione delle prime colonnine Duferco. Proprio in questi giorni verranno installate 8 colonnine Tesla Supercharger di nuova generazione adatte a qualsiasi vettura, anche per i clienti non Tesla. Si tratta, per la casa americana, del quarto Hub nel torinese, il primo installato in Piemonte dotato dei nuovi Supercharger V4 – l’ultima generazione della tecnologia Supercharger, da 250 kW, in grado di caricare la batteria di una vettura elettrica fino a 275 km in appena 15 minuti – e uno dei primi in Italia insieme a Milano, Genova e Roma.

“Si tratta di un importante investimento in termini di smart mobility – dichiara Luca Frigeri, direttore Torino Outlet Village – che, grazie alla recentissima installazione di 8 nuove colonnine Supercharger Tesla, rende il nostro outlet un punto di riferimento per tutti coloro che hanno una vettura elettrica. Il nostro obiettivo è posizionarci sempre più come un punto di riferimento per il territorio, non solo per lo shopping ma per tutti i servizi che il nostro outlet può offrire, ai torinesi e ai turisti. La nostra posizione strategica, a pochi passi dall’autostrada e dalla tangenziale, permette all’Outlet, che ha una forte vocazione turistica, di essere anche un hub molto importante per tutti i viaggiatori che hanno bisogno di ricaricare la propria vettura!”.

Gli appuntamenti che celebrano l’inaugurazione delle colonnine Supercharger Tesla saranno numerosi: dal 26 gennaio sul piano commerciale e fino al 16 febbraio ci saranno in esposizione la Model Y e la Model S e i clienti avranno già l’opportunità di prenotare il test drive; nel weekend del 10 e 11 febbraio Torino Outlet Village ospiterà i test drive Tesla e i clienti potranno provare Model Y, l’auto più venduta in assoluto in Europa nel 2023, e Model 3, la celebre berlina recentemente rinnovata.

www.torinooutletvillage.com

TORINO OUTLET VILLAGE

Via Torino 160. Settimo Torinese (TO)

 

 

Torino Outlet Village

Torino Outlet Village, il più recente tra i progetti di Arcus Real Estate, è un complesso di 20.000 mq distribuiti su un unico livello a cielo aperto. Attraversato da una promenade lunga 290 metri, accoglie negozi delle migliori marche e servizi di ospitalità pensati per offrire ai propri visitatori un’esperienza di shopping unica. Riconosciuto come una delle principali “shopping tourism destination” del nord Italia, il Village si trova a soli 10 minuti da Torino e a 50 minuti da Milano. Tra i servizi offerti anche l’Area Kids, la Nursery, l’Info Point multilingue, la possibilità di prenotare un personale shopper, il servizio “hands-free shopping” per un’esperienza senza l’ingombro degli acquisti effettuati e il servizio di navette che lo collega al centro cittadino. Il progetto architettonico è firmato dall’architetto Claudio Silvestrin, uno dei maggiori esponenti italiani dell’architettura contemporanea.

Arcus Real Estate

Arcus Real Estate è una società italiana della “galassia” Percassi fondata nel 2006 specializzata nella commercializzazione e gestione di progetti immobiliari per il retail di lusso, outlet e full price. Tra i progetti di successo della società vi sono Sicilia Outlet Village (2010) che conta oggi oltre 140 boutique dei marchi più prestigiosi, Torino Outlet Village (marzo 2017) che ha confermato ogni attesa di successo e Roma Outlet Village entrato recentemente nel portafoglio dei progetti dell’azienda ed attualmente oggetto di un restyling completo, oltre alla recente commercializzazione della terza fase di Orio Center che ha portato la presenza di marchi premium per la prima volta in un centro commerciale.

Torino 2024: quali sono i settori più promettenti in questo inizio anno?

Informazione promozionale

Torino è una città che ha sempre saputo reinventarsi nel corso della sua storia, passando da capitale industriale a polo di innovazione e cultura. Anche in questo inizio 2024, la città “del Gianduiotto e dell’Automobile” offre diverse opportunità di sviluppo e crescita per i settori commerciali che sanno cogliere le sfide e le tendenze del presente e del futuro.

Vediamo quali sono alcuni di questi.

Informatica Spaziale

Il settore dell‘informatica spaziale, che abbraccia tecnologie di realtà virtuale e mista, è in ascesa a Torino. Le applicazioni di queste tecnologie spaziano dal gaming alla medicina, dall’istruzione alla manifattura. L’annuncio di Apple di introdurre il suo primo computer spaziale, l‘Apple Vision Pro, nel 2024, ha catalizzato ulteriormente l’interesse e gli investimenti in questo settore. Le imprese che si dedicano all’informatica spaziale a Torino stanno vedendo una crescente domanda, contribuendo al posizionamento della città come hub tecnologico all’avanguardia.

Investimenti Industrie e Arredi per Ufficio

In tandem con la crescita di questi settori, molte industrie a Torino stanno investendo in soluzioni pratiche per ottimizzare i loro spazi di lavoro. Emerge, dunque, nella curva dei business in crescita il settore dei componenti industriali. Richieste come le scaffalature metalliche o i soppalchi industriali, ad esempio, stanno avendo un enorme domanda d’acquisto, diventando elementi essenziali per organizzare e gestire in modo efficiente materiali e attrezzature d’impresa.

Parallelamente, in questo contesto, anche la domanda per l’arredo ufficio Torino sta incontrando un business promettente. Questo perché dal 2023 sono cambiate molte esigenze per gli spazi aziendali. Il luogo di lavoro è diventato un vero e proprio biglietto da visita da mostrare ai clienti, un ambiente confortevole è un elemento essenziale per favorire il benessere dei dipendenti e acquisti di natura sostenibile è eticamente una priorità.

Non è solo una questione estetica, dunque. Ma un modo per migliorare l’ergonomia e la funzionalità degli ambienti di lavoro.

Veicoli Elettrici

il settore dei veicoli elettrici (EV) è in forte espansione, grazie alla crescente domanda di mobilità sostenibile e alla riduzione dei costi delle batterie. Torino è una città che ha una lunga tradizione nel settore automobilistico e che sta puntando sullo sviluppo delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, sia pubbliche che private.

Si prevede che il mercato delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici pesanti varrà poco meno di 7,4 miliardi di dollari nel 2024.

Turismo Culturale

Il turismo culturale a Torino è un motore di sviluppo economico e sociale, evidenziando il ricco patrimonio storico, artistico e naturale della città. Attrazioni come musei, palazzi, chiese e parchi la rendono una meta ideale per i visitatori interessati a scoprire la sua identità unica. Nel 2023, secondo Istat, il turismo culturale a Torino ha registrato una crescita del 12%, superando la media nazionale. Questo trend conferma il ruolo significativo che il patrimonio culturale svolge nel posizionare Torino come una destinazione di grande attrattiva per chi cerca esperienze culturali ricche e autentiche.

Turismo enogastronomico

Si tratta di un settore che valorizza le eccellenze culinarie e vinicole di una destinazione, attraendo visitatori interessati a scoprire e degustare i prodotti tipici e le tradizioni gastronomiche locali. Il turismo enogastronomico è un fattore di attrattività e di sviluppo territoriale, che genera ricadute positive sulle filiere agroalimentari e sulle attività ricettive. Torino è una città che offre una ricca offerta enogastronomica, con prodotti di qualità come il vino, il cioccolato, il caffè e il vermouth, e con eventi e manifestazioni dedicate alla cultura del cibo e del bere. Dopo la crisi causata dalla Pandemia, questo settore sta avendo diversi investitori e risultati promettenti, non solo per il business nazionale ma anche per quello internazionale, merito di questa crescita sono da attribuire alle attività commerciali e pubblicitarie sul web e social network.

Torino si conferma così una città dinamica, innovativa e competitiva, capace di guardare al futuro con fiducia e determinazione.

Non resta che procedere in questo nuovo anno per capire meglio gli effettivi sviluppi!

Occupazione in Piemonte a gennaio 2024: cresce la domanda sia nei servizi che nell’industria

Metà dei contratti a tempo determinato

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Sono circa 38.590 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per gennaio 2024, valore che sale a 95.940 se si considera l’intero trimestre gennaio-marzo 2024 secondo i dati di Unioncamere e Anpal. Resta il problema della difficoltà di reperimento che riguarda oltre la metà delle assunzioni previste. La domanda di lavoro a gennaio 2024 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 50% delle entrate programmate

Il trend delle assunzioni previste per il prio mese di questo 2024 appare positivo sia a livello mensile (+1.250 entrate rispetto a gennaio 2023, per una variazione tendenziale del +3,3%), sia su base trimestrale (+4.310 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), in analogia rispetto a quanto avviene a livello complessivo nazionale (+0,9% su gennaio 2023 e +5,3% rispetto a gennaio-marzo 2023).

Le entrate ipotizzate in Piemonte a gennaio 2024 rappresentano il 22,1% delle 174.500 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 7,6% del totale di quelle nazionali (508mila circa).

Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, basato sulle interviste effettuate su un campione di imprese nel periodo 13-30 novembre 2023.

Il 65,6% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 21,1% lavoratori somministrati, il 4,7% collaboratori e l’8,6% altri lavoratori non alle dipendenze.

Metà dei contratti a tempo determinato

La domanda di lavoro a gennaio 2024 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 50% delle entrate programmate (in calo rispetto ai mesi precedenti), seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 38% dei casi (in aumento rispetto ai periodi precedenti). L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 9% delle entrate (stabile), mentre gli altri contratti detengono una quota residuale del 3% del totale complessivo regionale.


Le entrate per titolo di studio

Delle  38.590 entrate previste in Piemonte nel mese di gennaio 2024 il 19% è costituito da laureati (in crescita rispetto al 16% di dicembre 2023), il 31% da diplomati (in aumento, era il 29% il mese precedente), le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 33% e il 16% (in netto calo).

Maggiore richiesta nel settore dei servizi

Considerando i dati del trimestre gennaio-marzo 2024 emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 61.150 entrate, il 63,7% del totale (3.230 unità in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’industria prevede 34.790 entrate, generando il 36,3% della domanda totale e segnando un aumento di circa 1.070 unità rispetto al periodo gennaio-marzo 2023.

Tra i servizi, il comparto che assorbirà la fetta più rilevante delle 95.940 entrate previste nel trimestre gennaio-marzo 2024 è quello dei servizi alle persone, con 13.320 ingressi (13,9% del totale), seguiti dal commercio, con 12.730 entrate e una quota del 13,3% del totale e dai servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici, per cui le imprese intervistate presumono di dover effettuare 10.600 assunzioni (l’11,0%).

All’interno del comparto industriale si distinguono le industrie meccaniche ed elettroniche con 8.390 entrate previste nel periodo in esame e il settore edile con 8.430 assunzioni nel trimestre e una quota del 8,8% del totale.

Il 19% delle entrate previste a gennaio 2024 in Piemonte sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 26% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti produrranno il 32% delle entrate e solo il 10% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici costituiranno il 13% delle assunzioni del mese.

Un terzo degli assunti sotto i 30 anni

Circa un’assunzione su tre (33,2%) interesserà giovani con meno di 30 anni. Nel 20% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato.

Si richiede esperienza

Per il 63,6% circa delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 26,6% dei neo assunti sarà chiamato ad applicare soluzioni creative e innovative, il 14,0% coordinerà altre persone.

Aree di occupazione

Il 41% delle entrate sarà inserito nell’area della produzione di beni ed erogazione del servizio, il 18% nelle aree commerciali e della vendita, il 16% in quelle tecniche e della progettazione. La logistica assorbirà il 12% circa delle assunzioni programmate per il mese di gennaio 2024, l’area amministrativa e quella direzionale genereranno rispettivamente il 6% e il 7%.

Mismatch tra domanda e offerta di lavoro

Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che, a gennaio 2024, riguarda circa il 51,1% delle assunzioni. La difficoltà di reperimento è in aumento sia rispetto al mese precedente (49,2%), sia di 1,8 punti percentuale rispetto a un anno fa (49,3%). Ancora una volta, il dato piemontese risulta più elevato rispetto a quello medio nazionale (49,2%).

Le difficoltà sono legate in primo luogo alla mancanza di candidati (32,9%, sostanzialmente stabile rispetto a dicembre 2023), cui segue l’inadeguata preparazione dei candidati (13,9%, in aumento, invece, rispetto al mese precedente).

Le professioni più difficili da reperire

Nel dettaglio delle singole professioni, si segnalano criticità particolarmente elevate nell’individuazione di operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, che risultano di difficile reperimento nel 78,8% dei casi (per circa 1.050 figure richieste), di operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (73,1%, circa 760 figure richieste), operai specializzati installazione manutenzione attrezzature elettriche /elettroniche (71,9%), fabbri ferrai costruttori di utensili (71,1%), meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (70,7%) e tecnici della salute, con una difficoltà di reperimento del 68,9% e 1.400 figure richieste.

Difficoltà di reperimento per titoli di studio e per qualifica

Per quanto riguarda i titoli di studio, a livello universitario la criticità maggiori si segnalano nel reperimento di laureati nell’indirizzo medico e odontoiatrico (83,0% di difficile reperimento) e in quello delle chimico farmaceutico (75,2%). Difficoltà più elevate rispetto alla media si riscontrano anche per la maggior parte degli altri indirizzi di livello universitario e in particolare per le lauree STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Le imprese lamentano difficoltà anche nel reperimento di candidati con istruzione tecnica superiore (ITS, 74,2%) e, a livello secondario, per gli indirizzi socio-sanitario (70,9%) e turismo, enogastronomia e ospitalità (63,7%).

Per quanto riguarda la qualifica di formazione o diploma professionale, le problematiche maggiori si riscontrano per l’indirizzo riparazione di veicoli a motore (75,2%) e per quello elettrico (70,3%).

Pensioni di reversibilità, tutte le novità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Chi ha redditi propri ha diritto a una pensione di reversibilità decurtata. Anzi, no: l’anno scorso una sentenza della Corte Costituzionale ha costretto il sistema pensionistico a una mini-riforma. Oggi, con notevole ritardo, l’Inps provvedere a porre rimedio.

Fino a non molto tempo fa, la normativa pensionistica imponeva una sforbiciata alla pensione di reversibilità di chi continuasse a incassare redditi propri. Secondo la ratio della legge, la pensione di reversibilità veniva progressivamente ridotta al crescere del proprio reddito.

L’Inps procederà dunque a rimborsare chi abbia ricevuto una pensione di reversibilità a importi ridotti negli ultimi 5 anni.

L’Istituto previdenziale invierà agli aventi diritto un conguaglio con i mancati importi per gli anni dal 2019 al 2023. Dal 2024, invece, i conti verranno fatti secondo i criteri indicati dai supremi giudici.

I tagli erano stati applicati a partire da chi possiede un reddito proprio superiore a 4 volte il trattamento minimo e non fa parte di nuclei familiari con figli minori, studenti o disabili. Questo il limite di reddito di riferimento per ogni anno, oltre al quale sono scattati i tagli: anno 2019 – redditi personali oltre i 20.007,39 euro annui; anno 2020 – redditi personali oltre i 20.107,62 euro annui; anno 2021 – redditi personali oltre i 20.107,62 euro annui; anno 2022 – redditi personali oltre i 20.449,26 euro annui; anno 2023 – redditi personali oltre i 21.985,86 euro annui.

Il conguaglio è dovuto per la pensione di reversibilità (che spetta anche al coniuge separato senza redditi) riconosciuta al coniuge o ad eredi, in assenza del coniuge. Sono due le categorie escluse dai conguagli: chi, negli ultimi 5 anni, abbia incassato un reddito proprio inferiore a 3 volte il trattamento minimo; chi faccia parte di un nucleo familiare in cui sono presenti figli minorenni, studenti o disabili di qualsiasi età.

Tirando le somme, il conguaglio spetterà solo a quella minoranza di persone rimaste vedove di un percettore di pensione dagli importi molto alti, in caso il superstite abbia redditi assai inferiori. Il conguaglio conterrà anche interessi e rivalutazione.

Non occorre fare domanda per ottenere il conguaglio della pensione di reversibilità dal momento che l’Inps procederà in automatico a elargire il dovuto ai beneficiari. Consigliamo tuttavia di verificare i propri diritti, a maggior ragione in caso di situazioni complicate dalla compresenza di pensioni erogate da differenti istituti o in caso di decesso anche del coniuge beneficiario.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.