ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 644

Liberi dentro. Riflessioni sul carcere

“Il carcere è come una malattia e, come tutte le malattie, è difficile da raccontare a chi non l’ha vissuta”. Con queste parole il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano ha accolto gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza di Torino che hanno assistito – venerdì 10 marzo nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris – alla proiezione del docufilm “Spes contra spem – Liberi dentro” di Ambrogio Crespi, frutto del dialogo e della riflessione comune di detenuti e operatori penitenziari della Casa di reclusione di Opera (Mi).

L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio del garante regionale per i detenuti in collaborazione con il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, è stata aperta con i saluti del presidente e della vicepresidente dell’Assemblea regionale Mauro Laus, che presiede anche il Comitato regionale per i diritti umani, e Daniela Ruffino.

“Non esiste Costituzione, in nessuna parte del mondo, che non preveda che della libertà si possa essere privati per ragioni serie, previste dalle leggi e con la garanzia che i dirtitti individuali siano rispettati – ha sottolineato Laus -. Ma non può esistere nessuna Costituzione, nessuna legge, in nessuna parte del mondo, che possa prevedere che una donna o un uomo possano essere privati della loro dignità. Questo è il cuore della questione dei diritti umani da cui tutti i passi successivi dipendono: alzare una barriera a difesa della dignità della persona che non possa essere violata, nemmeno quando si pone a tutela del più spietato dei malviventi”.

Moderati da Mellano, sono intervenuti Claudio Sarzotti, ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Torino e presidente di Antigone Piemonte, Rita Bernardini, Sergio d’Elia e Sergio Segio rispettivamente presidente, segretario e membro del direttivo dell’Associazione Nessuno tocchi Caino per evidenziare la necessità di un carcere autenticamente rieducativo e capace di offrire possibilità di riscatto e inserimento anche e soprattutto ai 1.277 condannati all’ergastolo ostativo.

Prodotto da Nessuno tocchi Caino e Indexway e presentato con successo alla 73^ Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma, “Spes contra spem” propone le testimonianze incrociate di detenuti e operatori penitenziari della Casa di reclusione di Opera (Mi) e si compone d’immagini e interviste con detenuti condannati all’ergastolo, il direttore del carcere, agenti di polizia penitenziaria e il presidente del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Santi Consolo, che ha sottolineato più volte che “il problema non è tanto l’ergastolo quanto l’ergastolo ostativo, che uccide la speranza della libertà nella persona e ne annienta la volontà”.

Dalle testimonianze è emerso con chiarezza non solo un cambiamento interiore dei detenuti – nel loro modo di pensare, di sentire e di agire – ma anche la rottura esplicita con logiche e comportamenti del passato e una maggiore fiducia nelle istituzioni e la constatazione che l’istituzione carcere può rendere possibile il cambiamento e riconversione di persone detenute in persone autenticamente libere.

All’evento erano presenti, tra gli altri, i consiglieri regionali Stefania Batzella e Gian Paolo Andrissi e i garanti comunali dei detenuti d’Ivrea (To) Armando Michelizza e di Saluzzo (Cn) Bruna Chiotti.

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“Finalmente” arrivano i corsi di guida per donne insicure al volante

Si tratta di un corso dedicato a tutte coloro che -ovviamente già in possesso della patente- non si sentono ancora sicure alla guida della loro auto, che sono stanche di sentirsi dire dal proprio marito o dal proprio fidanzato di non essere capaci a guidare

“Donne al volante..pericolo costante”. Quante volte abbiamo sentito, utilizzato e scherzato sopra a questa frase per commentare magari una donna alla guida di una vettura. Da dove nasca questo detto non si sa, il perché lo si usi è facilmente immaginabile: è un pensiero piuttosto diffuso e comune tra la maggior parte delle persone, che il gentil sesso al volante sia meno capace e per così dire più “pericoloso” rispetto ad un uomo. Ebbene su questa teoria (non ancora scientificamente provata ma attualmente in fase di studio), le autoscuole Solferino hanno cercato di trovare una soluzione e hanno proposto un vero e proprio “corso di recupero” per tutte quelle donne che vogliono dire addio alle paure che insorgono quando si trovano alla guida. Si tratta di un corso dedicato a tutte coloro che -ovviamente già in possesso della patente- non si sentono ancora sicure alla guida della loro auto, che sono stanche di sentirsi dire dal proprio marito o dal proprio fidanzato di non essere capaci a guidare; per tutte quelle donne diciamo un po’ più mature, che magari hanno preso la patente molti anni fa ma che poi per motivi personali, familiari e via dicendo, hanno parcheggiato l’ auto nel garage dimenticandosi, per così dire, come ci si comporta alla guida di una macchina. Il volantino con il suo disegnino un po’ d’altri tempi, volutamente stereotipato (vi è raffigurata una donna al volante con l’aria un po’ spaurita e con un buffo cappellino sulla testa) è molto chiaro e diretto : “Donne al volante..” recita il titolo. E poi più sfumato : “Sicurezza costante”. Più in basso ovviamente qualche domanda che lascia intendere lo scopo del corso : ” Paura di guidare?” e ancora : “Parcheggiare è il tuo incubo?”. Ovviamente gli ideatori del progetto hanno garantito che non esiste nulla di discriminatorio in tutto questo, anzi si dovrebbe considerare un vero e proprio kit di lezioni “in rosa” proposto dalla rete nazionale “La nuova guida” , e a cui le autoscuole Solferino hanno aderito. “La società ora è cambiata – spiega a Repubblica il titolare Mario Forneris- Un tempo la patente si prendeva, magari su consiglio dei genitori, anche in modo facile, poi però mancava il conseguimento dell’abilità alla guida. Le ragioni per cui una donna poteva smettere di guidare potevano essere tante. Molte ad esempio hanno abbandonato l’auto dopo un grave incidente” – E prosegue- “Ovviamente anche se la pubblicità è dedicata alle donne, il corso si rivolge anche a quegli uomini che vogliono combattere stress e ansia al volante”. Insomma, ripetiamo, non c’è nulla di discriminatorio, maschilista o retrogrado in tutto questo. Come hanno più volte sottolineato i sostenitori del progetto, il corso non è solo rivolto a tutte quelle donne che a causa di un incidente o per svariati motivi hanno dimenticato come si guida e non si sono esercitate abbastanza nel fare parcheggi o nello stare in mezzo al traffico, ma anche a tutti quegli uomini che sono affetti da un po’ d’ansia mentre si trovano alla guida della propria auto. D’altronde che importanza può avere il fatto che il volantino sia tutto al femminile e che sia rivolto direttamente alle donne, rappresentate per di più dallo stereotipo di una donnina spaurita, vestita anni 50′? Quindi caro gentil sesso, dopo anni di estenuanti battaglie per avere riconosciuti gli stessi diritti degli uomini, almeno adesso potrete ambire a saper guidare come loro.

 

Simona Pili Stella

Fiat Torino e Zonta Moncalieri per i diritti delle donne

Prosegue l’impegno della Fiat Torino nel sociale a fianco di realtà che lottano per tutelare diritti universali. In tale ottica lunedì prossimo la Fiat Torino ospiterà la campagna “Zonta Says No to Violence against Women”. Una serata all’insegna della sensibilizzazione sulla violenza di genere organizzata dallo Zonta Moncalieri, organismo che unisce donne impegnate in diverse professioni inserite nella più vasta confederazione di club Zonta International.

Durante la partita contro la Dolomiti Energia Trentino saranno appesi striscioni, fatto visionare un video sulla campagna italiana “Giù le mani dalle donne” e vi sarà un piccolo banchetto informativo. Ogni anno, in Italia, cento donne vengono uccise dagli uomini che sostengono di amarle, a migliaia quelle sfregiate, aggredite, picchiate, perseguitate. Secondo dati Istat, solamente nel nostro Paese 7 milioni di donne hanno subito una forma di abuso. Perché la violenza non è solamente quella fisica, ma è il mobbing e la discriminazione sul posto di lavoro, la pressione psicologica subita nella propria casa, i fischi per strada e gli sguardi indesiderati alle proprie gambe. Lo Zonta Moncalieri, fondato nel 2004, offre alle donne servizi di assistenza, patrocini, borse di studio. La vision dell’organizzazione internazionale immagina un mondo dove ogni donna sia in grado di raggiungere il suo pieno potenziale, che raggiunga posizioni decisionali in condizioni di parità con gli uomini, che non abbia più paura. Un evento, quello del PalaRuffini, che vedrà impegnato l’intero Distretto 03 dello Zonta.

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Appuntamento da non perdere dunque,lunedì 13 dalle 20.45 al Pala Ruffini.

Premio per l’Ortopedia al Mauriziano

L’American Academy of Orthopaedic Surgeons, il Congresso più importante al mondo di Ortopedia, premia il team di Ortopedia e Traumatologia, diretto dal professor Roberto Rossi

L’Ortopedia universitaria dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dal professor Roberto Rossi) riceverà nei prossimi giorni il primo Premio internazionale come miglior video di protesica di ginocchio come tecniche all’avanguardia, durante il Congresso più importante al mondo di Ortopedia e Traumatologia (American Academy of Orthopaedics and Traumatology Meeting), che si terrà quest’anno a San Diego (California). Previsti circa 30 mila ortopedici da tutto il mondo.

Il riconoscimento è riferito alle ricostruzioni e riparazioni dell’apparato estensore del ginocchio nei primi impianti di protesi di ginocchio o nelle revisioni, casi molto complessi. Questa problematica è una delle complicanze da gestire per salvare una protesi di ginocchio. Al Mauriziano nell’ultimo anno sono triplicate le richieste di interventi di questo tipo ed i pazienti arrivano non solo dal Piemonte ma anche da tutta Italia. Questo è motivo di orgoglio e prestigio per il Centro di riferimento di chirurgia del ginocchio del Mauriziano. L’artrosi di ginocchio e la traumatologia sportiva del legamento con riparazione cartilaginea e di ricostruzione sono in continuo aumento.

Ma non solo. L’équipe del Mauriziano, in collaborazione con i colleghi del San Luigi di Orbassano (diretti dal professor Filippo Castoldi), ha ottenuto altri due riconoscimenti: uno sulla chirurgia artroscopica del gomito ed uno sul trattamento chirurgico delle fratture di spalla, tecnica innovativa creata con il primario dell’ospedale di Ciriè dottor Marco Assom.

L’unione di centri ha determinato il successo di quest’anno.

Tief, bilancio positivo

Si è svolto a Torino,il 6 e 7 marzo 2017,presso il Centro Congressi Torino Incontra, la terza edizione del TURIN ISLAMIC ECONOMIC FORUM, il primo in assoluto ad essere promosso da una municipalità. Il Forum, organizzato da Città di Torino, Università degli Studi, Camera di Commercio di Torino e Assaif (Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria), ha lo scopo di fornire a rappresentanti di istituzioni e a imprese piemontesi, italiane, europee e del mondo islamico, la possibilità di approfondire la conoscenza delle opportunità offerte , a Torino e in Piemonte, da settori dell’economia importanti e in espansione, al fine di favorire investimenti e sviluppo del territorio. Tra questi il Parco della Salute pensato dalla Regione Piemonte, Altec Aerospazio che ha presentato l’accordo con la Malesia per le città spaziali e i voli suborbitali in partnership con la Virgin, e il progetto del Museo dello Spazio a Torino. “Il Turin Islamic Economic Forum – ha sottolineato la Sindaca Chiara Appendino – ci ha dato infatti una nuova occasione per mostrare quanto – in termini di progetti, know-how e opportunità per investitori pubblici e privati – è offerto dai settori aerospazio, biomedicale, automotive, delle energie rinnovabili e negli altri ambiti segnalati dal nostro programma “Open for Business”. Durante la “ due giorni” si è anche discusso di finanza islamica e di inclusione. Abdullah Mohamed al Awar, Ceo del Dubai Islamic Forum, ha illustrato lo strumento principe attraverso cui poter fare passare gli investimenti : i Sukuk, Bond islamici, basati su beni materiali e non sulla speculazione finanziaria, proibita dal Corano. Al TIEF inoltre è stato presentato un ddl che dovrebbe facilitare l’apertura in Italia ( Torino conta di ottenere la prima) di banche di finanza islamica. Si tratta di evitare la doppia tassazione e consentire al tempo stesso alle banche “tradizionali” di aprire “ islamic windows”. Particolarmente importante è stato il memorandum siglato nella seconda e ultima giornata del Forum fra la Sindaca Appendino , il Ceo del Dubai Islamic Economy Development Centre, Abdulla Al Awar , e Alberto Brugnoni , Direttore generale di Assaif . L’intesa impegna reciprocamente le istituzioni e l’associazione a organizzare nel corso dei prossimi appuntamenti con il “ Turin Economic Islamic Forum” e il “ Global Islamic Economy Summit”, incontri Business to Business di una giornata, chiamati Tief Dxb quello di Dubai e Gies To quello di Torino. Un’interessante proposta è stata poi quella illustrata dalla Direttrice del Centro di conservazione e restauro di Venaria, Elisa Rosso: il Centro offre il proprio know how di altissimo livello maturato dai restauratori che vi lavorano per andare in soccorso al mondo dell’arte nel mirino dell’ Isis, ad esempio per salvare e recuperare i tesori di Palmira, o a rischio per altri fattori magari solo ambientali. “ In pratica – ha spiegato la Direttrice – proponiamo un intervento suddiviso in tre fasi: progettazione e realizzazione di un laboratorio di restauro mobile personalizzato secondo le esigenze del committente, attività di formazione per restauratori e tecnici locali intensiva al nostro centro di Venaria, supporto a distanza per tre anni. Si tratterebbe di un’unità mobile, consistente in un paio di camper dotati di attrezzature scientifiche e strumentazioni specifiche, una sorta di laboratorio in grado di ospitare fino a 12 tecnici , pensato per intervenire sul campo”. Iniziativa che i rappresentanti delle istituzioni arabe presenti in sala hanno subito giudicato interessante. Anche molto interessante è stata l’idea di dar vita a un circuito di mostre fra Torino e i paesi islamici. A lanciare la proposta durante il panel del TIEF dedicato all’ecosistema museo per lo sviluppo economico, è stata la Direttrice dei Musei Reali torinesi, Enrica Pagella, che ha ricordato il suo recente viaggio nel Bahrein per presentare le collezioni sabaude. “ La sceicca del Bahrein – ha detto la Dott.ssa Pagella – mi ha invitata a tenere una conferenza sui Musei Reali e io la inviterò a Torino a parlare dei loro siti archeologici”. Il TIEF si è concluso con una Tavola rotonda sul “ Connecting People Trough Sport “. Moderava l’Assessore allo Sport della Città di Torino Roberto Finardi. Relatori Chiara Appendino, Andrea Agnelli e Abdulla Mohammed Al Awar. Arrivederci alla quarta edizione del TIEF, dunque!

Helen Alterio

Settecento “agenti pulenti” per i 100 anni di Lions

Sensibilizzare i giovani alla conoscenza, al rispetto e alla salvaguardia dei monumenti è l’obiettivo di “Missione Agenti Pulenti”, service a favore dei giovani e dell’ambiente che intende promuovere dei momenti di confronto e di educazione sui temi della conoscenza della nostra storia, del rispetto degli spazi comuni, dei beni di interesse storico artistico e in generale di educazione alla cittadinanza.

Il progetto “Missione Agenti Pulenti – Proteggiamo i monumenti” trova ispirazione dagli obiettivi internazionali del Lions Club International, che quest’anno per il Centenario della sua fondazione ha focalizzato i service su quattro macro-aree: ambiente, fame, vista e giovani. E li adatta al contesto italiano particolarmente ricco di testimonianze materiali della nostra storia: un vero e proprio ambiente culturale che va fatto conoscere e rispettare innanzitutto ai nostri giovani cittadini.

Il service, che quest’anno giunge alla terza edizione e ha coinvolto nel 2016 circa 600 ragazzi degli ultimi anni della scuola primaria, viene portato avanti con la collaborazione degli insegnanti di classe, che svilupperanno la conoscenza storico-artistica del monumento prescelto, ma anche con il determinante coinvolgimento istituzionale dei funzionari tecnici delle Soprintendenze del Piemonte e della Valle d’Aosta e dei docenti-restauratori del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, sede dell’omonimo corso di laurea magistrale dell’Università di Torino. La “Missione” si articola in tre fasi, in un arco temporale di tre mesi (marzo-maggio). La prima fase, quella della Conoscenza, è svolta in aula dai docenti della scuola e serve a raccontare le caratteristiche dei monumenti. Poi si passa a Imparare e Responsabilizzare, una fase di incontro tra i ragazzi e i funzionari della Soprintendenza finalizzata all’approfondimento del tema del rispetto e della tutela dei Beni Culturali e a illustrare le modalità di intervento e a conoscere i materiali. Infine la fase più importante, quella di Intervento, che è il momento di reale partecipazione attiva degli studenti che operano sotto la guida esperta di tutor restauratori. L’iniziativa ha ottenuto, anche per quest’anno, il patrocinio della Regione Piemonte, della Regione Valle d’Aosta e dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte. I partecipanti all’incontro di lunedì 13 marzo potranno eccezionalmente visitare i Laboratori del Centro che ospitano importanti opere d’arte in restauro, mentre 36 ragazzi delle classi 3a  G e 4a G della scuola elementare VIII Marzo di Venaria Reale saranno i primi AGENTI PULENTI del Centenario Lions: dopo aver seguito le lezioni dei restauratori si cimenteranno presso i laboratori del Centro Conservazione e Restauro con le attività pratiche e più divertenti sperimentando varie operazioni di pulitura.

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LUNEDÌ 13 MARZO – ORE 11,00

CENTRO CONSERVAZIONE E RESTAURO DELLA REGGIA DI VENARIA

VIA XX SETTEMBRE, 18 VENARIA REALE, TORINO

Conferenza Stampa per la presentazione del Service Lions

“MISSIONE AGENTI PULENTI PROTEGGIAMO I MONUMENTI”

Interverranno il Governatore del Distretto Lions Gabriella Gastaldi; il presidente del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, Stefano Trucco; la referente del progetto per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Torino, Valeria Moratti; il Soprintendente della Valle d’Aosta, Roberto Domaine; un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale.

 

Festa della Donna – Jiggeni Afrik

Sabato 11 marzo, dalle 16 fino alle 22, l’Associazione dei Senegalesi di Torino (AST) organizza la celebrazione della Festa della Donna – Jiggeni Afrik, nel Centro Interculturale in corso Taranto 160. Sarà l’occasione per festeggiare il ruolo delle donne africane e, in particolare, delle donne senegalesi, oltre che favorire il dialogo e l’incontro fra le culture in una società sempre più multietnica. L’incontro offrirà la possibilità di confrontare la comunità senegalese e gli studenti del programma di mobilità internazionale New African Diasporas – Transnational Communities, Cultures and Economies” coordinato in Italia dal CSA. Gli studenti provengono da molte Università negli Stati Uniti e sono ospitati presso alcune famiglie della comunità. Le attività avranno inizio con il saluto da parte delle autorità regionali, cittadine e consolari, oltre che da parte dei rappresentati del Centro Interculturale, dell’AST e del CSA, introdotto dal gruppo Combo Jazz diretto da Fulvio Chiara, a cura dei Corsi di Formazione Musicale della Città di Torino.

Il pomeriggio proseguirà con lo spettacolo “Giovine Italia”, grazie al contributo di Alma Teatro, e un intervento di Nelly Diop, intellettuale che introdurrà il tema della giornata. Le attività culturali proseguiranno con Ciooluk demb (Gli abiti di ieri) un’esibizione dei costumi del Senegal indossati da alcune studentesse della diaspora. Costumi e musica di accompagnamento saranno forniti dall’AST. Verrà presentato un intervento sul “Protagonismo delle Donne in Africa e nel Mondo”. Sarà proiettata la presentazione video di “Afropolitan LAB”, di Andrea Ciommiento, e sarà proposto lo spettacolo “Arte Migrante”. Infine si esibiranno altre comunità della Africa Nera. La giornata si concluderà con unaperitivo accompagnato da un concerto di musica tradizionale senegalese. Una giornata  per immergersi nelle immagini e nei colori delle donne africane, nelle sonorità del continente senza trascurare il piacere dei profumi e dei sapori.L’evento, con il patrocinio della Città di Torino e di Regione Piemonte, è realizzato in collaborazione con il Centro Piemontese di Studi Africani (CSA) e il Centro Interculturale della Città di Torino.

MC www.comune.torino.it

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INFO: Associazione dei Senegalesi di Torino (AST)

segreteria@ast-torino.org

La scuola all’estero

Esperienze in altri Paesi e importanza delle lingue straniere

Vivere all’estero è una esperienza straordinaria anche per i figli. Conoscere nuovi amici, confrontarsi con nuove culture rappresenta uno stimolo formidabile e crea le migliori condizioni per la costruzione di una mentalità aperta alle diversità. Per la scelta della scuola è opportuno esaminare tutte le possibilità che un paese offre: scuola in lingua italiana, o in lingua inglese o inglese/lingua del posto. La scelta di una scuola italiana certamente offre la comodità della accessibilità alla comprensione ma l’opportunità di far imparare ai propri figli una o due lingue straniere apre le porta alla comunicazione interpersonale con persone di altri paesi, alla possibilità di collocarsi  nelle migliori università del mondo e soprattutto di avere un passaporto sicuro per il mondo del lavoro . Inglese, arabo, cinese, spagnolo, tante lingue da imparare, moltissime occasioni per il futuro!

 

 

 

 

Consiglio Piemonte, pari trattamento linguistico

Lo scorso anno il Consiglio regionale del Piemonte si è dato l’obiettivo di uniformare il proprio linguaggio in tutte le sue forme espressive dagli atti legislativi a quelli amministrativi e alla modulistica, dal sito web all’attività giornalistica – decidendo di dotarsi di linee guida per l’eliminazione degli stereotipi e di tutte le discriminazioni linguistiche basate sul genere. Il lavoro intitolato “La parola cambia il pensiero” è stato presentato, in occasione della ricorrenza dell’8 marzo, a Palazzo Lascaris.
Il percorso ha preso il via in seguito all’approvazione all’unanimità della mozione n. 231 “Uso del linguaggio di genere”, e ha coinvolto tutte le Direzioni del Consiglio, ultima tappa di un approfondimento già avviato dalla Regione Piemonte negli anni passati in cui sono stati affrontati, a più riprese, il tema della parità di genere e del pari trattamento linguistico.

Il documento è suddiviso in due parti. La prima contiene le linee guida generali, indirizzate all’intero Consiglio regionale, indipendentemente dal ruolo ricoperto e dall’attività svolta. Ognuno è chiamato a un uso consapevole del linguaggio, che integri il linguaggio di genere, in tutte le sue forme espressive, siano esse dirette o mediate dalle tecnologie, formali o informali, rivolte all’interno o all’esterno. La seconda parte contiene linee guida specifiche, destinate rispettivamente ai tre contesti specifici della normativa, dell’ambito amministrativo e della comunicazione, con particolare riguardo all’attività giornalistica. Seppur indipendenti tra loro, i tre ambiti sono complementari e trasversali di tutta l’attività del Consiglio.

Il gruppo di lavoro ha inoltre proposto un adeguamento, e quindi una riscrittura integrale, dello Statuto regionale per garantire, anche all’interno della norma principale della nostra Regione, un linguaggio non discriminatorio e rispettoso dell’identità di genere, senza compromettere la qualità della legislazione.

Nel tempo, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha approvato, con la Deliberazione n. 22 del 1 marzo 2016, la Carta di intenti Io parlo e non discrimino, realizzata con la finalità di eliminare l’uso discriminatorio della lingua da un punto di vista di genere. Oltre al Consiglio regionale, gli enti promotori della Carta sono stati la Regione Piemonte, la Città metropolitana, il Comune di Torino, l’Università degli Studi e il Politecnico.

Contestualmente, la Regione ha poi approvato la legge regionale 23 marzo 2016, n. 5 che contiene norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale. Detta legge, per quanto riguarda il pari trattamento linguistico, prevede l’attuazione di interventi finalizzati a favorire l’adozione da parte del personale regionale non solo di comportamenti ma anche di linguaggi coerenti con i principi contenuti nella legge, tra cui il divieto di discriminazione fondato sul sesso e sull’identità di genere.

Alla presentazione hanno partecipato la consigliera regionale e componente del Comitato Diritti Umani Enrica Baricco, e le consigliere comunali Maria Grazia Grippo ed Eleonora Artesio.

 

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PRODOTTINI FINANZIARI “SEMPLICI E CARINI QUASI QUASI COME TE”

Prodotti finanziari “facili-facili” per i Risparmiatori. Quello di cui qui sotto (che, tra l’altro, non è neppure tra i più complessi), emesso da primaria Banca europea (non importa quale, più o meno “così fan tutte”), è un’esemplificazione di cose che si dovrebbe vietare di collocare al pubblico, sia per la difficile comprensibilità (e questa è già la ‘spiegazione’ che rilascia l’emittente su un suo rotocalco, immaginatevi capirne qualcosa dal Prospetto Consob), sia per la complessità nel calcolo dell’alea del rischio e del valore congruo (mark to market) del prezzo di emissione. Ora: è comprensibile, ma non condivisibile, che lo Stato permetta alla gente di rovinarsi col gioco d’azzardo (solo quello legale fattura in Italia 90 miliardi di Euro), visto che ne trae un utile erariale imponente, ma perchè permettere che altri (che hanno tutto il diritto di farlo, essendo autorizzati e essendo Società che operano per realizzare utili) traggano benefici numerari immensi come parti avvantaggiate nei confronti degli inermi Risparmiatori? La spiegazione ci sarebbe, ma è meglio non pensarci e rimpiangere i tempi del “se potessi avere mille Lire al mese”.

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https://paoloturatitactica.wordpress.com/2017/03/08/prodottini-finanziari-semplici-e-carini-quasi-quasi-come-te/