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ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 617

La nuova Fiat è la Diocesi: ha 5200 “dipendenti”

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L’ “esercito” dell’arcivescovo: 798 religiosi, 1.484 religiose, 125 monache, tre eremiti, due dei quali donne

 

Di questi tempi si può dire che sia paragonabile a quel che resta della Fiat a Torino. E’ la diocesi torinese, che conta  5.200 “dipendenti”, considerando tutte le organizzazioni di religiosi e religiose che ne fanno parte. Il ritratto della “santa guarnigione” è stato fatto da monsignor Cesare Nosiglia, in presenza del vicesindaco Elide Tisi, alla vigilia del 2015, l’ anno che papa Francesco (in giugno a Torino) vuole sia dedicato alla vita consacrata. Sono 116  le congregazioni di cui 35 maschili, 81 femminili; 295  le comunità; 13  i monasteri . E poi 798 religiosi, 1.484 religiose, 125 monache, tre eremiti, due dei quali donne. Eppure si sta vivendo una crisi di vocazioni e le parrocchie saranno razionalizzate. Anche per i costi.

 

(Foto: il Torinese)

Lenci, bambole che passione

La mostra benefica in Prefettura nei giorni 22 e 23 novembre è aperta al pubblico dalle ore 9.00 alle ore 19.00

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La mostra “Passione bambole”,organizzata dall’Associazione Malaika Angels Onlus e dal Comitato Provinciale della Croce Rossa di Torino, è ospite nei sontuosi saloni della Prefettura nei giorni 22 e 23 novembre e aperta al pubblico dalle ore 9.00 alle ore 19.00.La mostra è  caratterizzata da un notevole numero di bambole in bisquit e cartapesta, per lo più di origine tedesca e francese, e in panno Lenci, della famosa Ditta Lenci di Torino. Le bambole sono tutte rappresentative di un periodo storico (1860 – 1930) segnato da grandi mutamenti socio – economici, nel quale la manifattura delle bambole compì gran parte della sua parabola e conobbe sicuramente il suo apogeo.

 

Le collezioni, tuttora capaci di grande fascinazione, sono messe a disposizione da alcuni collezionisti privati e dalla gentile concessione del Museo “Casa Rognoni” appartenente al Comune di Novara. Una mostra diretta non solo a far conoscere oggetti di grande bellezza ma soprattutto avente carattere benefico, all’interno della quale sono messi a disposizione di tutti i partecipanti dei calendari e cartoncini augurali natalizi realizzati da Caterina Lamanna Amelio, Presidente dell’Associazione Malaika Angels Onlus. Il ricavato delle donazioni sarà   devoluto all’Associazione stessa, per l’allestimento di materiale sanitario e medicinale del dispensario “Pino e Franco Health Care Center”, fatto costruire dalla stessa presidente Caterina Amelio in memoria del marito Prefetto Giuseppe Amelio e del fratello Franco,nella località di Shakahola in Kenya,e inoltre al Comitato Provinciale della C.R.I. Di Torino.

 

All’inaugurazione,che si svolgerà  il 22 novembre alle ore 11, alla presenza della Padrona di casa, il Prefetto Paola Basilone e di numerose autorità cittadine di Torino e Novara, verrà  presentata l’iniziativa e lo scopo della stessa mostra da parte del Presidente Regionale della C.R.I., Antonino Calvano e della Presidente dell’Associazione Malaika Angels Onlus , Caterina Lamanna Amelio.

                                                                     Helen Alterio  

Solidarnosc 25 anni dopo il crollo del comunismo

La Polonia dopo la caduta del comunismo. Mostra presso l’Istituto Alfieri Carrù Onlus

 

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In occasione del 25° anniversario della Liberazione dal comunismo della Polonia, è stata inaugurata a Torino, presso l’Istituto Alfieri Carrù Onlus, la mostra SOLIDARNOŚĆ NEI DOCUMENTI DELLA FONDAZIONE FELTRINELLI, curata da Krystyna Jaworska e da Donatella Sasso.

 

Fra i tanti amici di Solidarnosc presenti, c’erano anche don Fredo Olivero e Giampiero Leo, ai quali qualche anno fa è stata assegnata la targa d’onore e di gratitudine di Solidarnosc: a don Fredo Olivero per la sua attività rivolta in particolare nella C.I.S.L., e a Leo in quanto animatore del “Comitato Amici della Polonia” e presentatore della mozione che portò a conferire la cittadinanaza onoraria di Torino a Lech Walesa. 

 

In ragione di questi fatti, a Leo è stata inoltre conferita pochi anni fa, dal nuovo Presidente della Polonia, la “Gran Croce al merito” della Repubblica Polacca. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, l’Assessore della Regione Piemonte Giovanni Maria Ferraris, Marco Brunazzi, Krystyna Jaworska, Donatella Sasso, Ulrico Leiss de Leimburg, Wanda Romer Sartorio e Ognisko Polskie w Turynie.

 

Giampiero Leo è stato pubblicamente ringraziato per il contributo concreto che ha dato alla causa del Solidarnosc, dimostrando di non essere il classico politico che alle parole non fa seguire i fatti, ma una persona seria e coerente, che per anni si è impegnata in prima persona in questa importante battaglia. La mostra rimarrà aperta dal 15 al 22 novembre 2014, dalle ore 16.00 alle 19.00.

 

Claudia Caci

Casorati, il fascino malinconico e riservato di Torino

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La città sabauda fu terreno fertile per il ritorno all’ordine e ai valori plastici del 900 con rivisitazioni neo-quattrocentesche di Piero Della Francesca e secentesche di Wermeer nella atemporale “ Silvana Cenni”, di Mantegna negli scorci azzardati de “ La fanciulla dormiente”, di Ingres nell’eleganza de “ Il Concerto”. Tutte opere, come egli confessava, che potevano scaturire solo a Torino

 

La mostra di Felice Casorati in corso ad Alba fa ricordare quanto Torino è stata determinante per la sua arte a partire dal 1918. In altre città in cui il pittore soggiornò, a causa degli spostamenti del padre ufficiale, Milano, Reggio Emilia, Napoli, la stessa Padova che pure era in stretto contatto con Venezia, centro culturale di maggiore importanza, non trovò affinità elettiva come in Torino; l’atmosfera silenziosa, riservata, un po’ misteriosa si adattava perfettamente alla sua indole riflessiva e malinconica. Lo stesso fascino lo subì Nietzsche e pure De Chirico allorché s’ispirò alle Porte Palatine per “ La torre rossa” dove nella piazza deserta ed enigmatica  si inserisce, unica presenza, il Caval d’ Brons  di Carlo Alberto ed anche per “ Nostalgia dell’infinito” rievocazione della Mole Antonelliana.

 

Casorati si trovò subito a proprio agio nella città facendo amicizia con personaggi influenti quali l’architetto Annibale Rigotti promotore di salotti culturali, Alfredo Casella, Alberto Sartoris, e con Piero Gobetti con cui condivise in parte le idee politiche senza però prendere forti posizioni contro il regime comportandosi con diplomazia.L’incontro più fruttuoso fu con Riccardo Gualino che gli farà da mecenate commissionandogli molti ritratti e affreschi per il teatrino di casa sua.La scuola di pittura che aprì in Via Galliari annoverò allievi come Lalla Romano, Daphne Maugam e Sergio Bonfantini mentre fu a contatto con Paolucci, Menzio, Levi, Chessa che poco dopo, insieme alla Boswel e a Galante, divennero “I sei di Torino”

 

Nello studio di Via Mazzini 52, cuore della città, assorbì l’atmosfera ovattata e silenziosa cui diede corpo ai dipinti malinconici ed essenziali con allusioni alle quadrettature urbanistiche e alle architetture che tanto affascinarono Nietzsche. La città sabauda fu terreno fertile per il ritorno all’ordine e ai valori plastici del 900 con rivisitazioni neo-quattrocentesche di Piero Della Francesca e secentesche di Vermeer nella atemporale “ Silvana Cenni” (nell’immagine), di Mantegna negli scorci azzardati de “ La fanciulla dormiente”, di Ingres nell’eleganza de “ Il Concerto” Tutte opere, come egli confessava, che potevano scaturire solo a Torino.

 

Giuliana Romano

Il vescovo: “Bello se Francesco parlerà di lavoro”

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La visita del pontefice si terrà  a Torino il 21 giugno, in occasione dell’Ostensione della Sindone

 

L’auspicio dell’arcivescovo di Torino: “Sarebbe bello se durante la sua giornata torinese per l’Ostensione della Sindone il Papa potesse fare un incontro con il mondo del lavoro”. Queste le parole – riportate dall’Ansa –  monsignor Cesare Nosiglia, pronunciate durante un incontro all’Ascom. “Sarebbe un bel segnale, ma molto dipenderà dal tempo a disposizione”. La visita del pontefice si terrà  a Torino il 21 giugno, in occasione dell’Ostensione della Sindone.

Le pagine web di Antenna Europa

europa torino castelloIn particolare sono da segnalare, alla homepage, la sezione sezione “News” con notizie europee di rilievo regionale. La pagina “L’Europa in Piemonte” presenta un’inedita mappatura dell’universo di agenzie e sportelli che in Piemonte forniscono servizi e assistenza sulle opportunità dell’Unione europea

 

Il Consiglio regionale ha recentemente creato l’Antenna Europa, un centro d’informazione europea situato presso l’Urp di via Arsenale e realizzato in collaborazione con Europe Direct Torino. Ora il servizio è anche online, per informare i cittadini del Piemonte, gli enti locali, le ong, le scuole e le imprese sulle opportunità offerte dall’Unione europea.

 

Con le sue pagine web Antenna Europa aiuta i visitatori ad orientarsi nella sterminata galassia di iniziative, programmi e finanziamenti europei, con un occhio rivolto ovviamente al territorio piemontese. In particolare sono da segnalare, alla homepage, la sezione sezione “News” con notizie europee di rilievo regionale. La pagina “L’Europa in Piemonte” presenta un’inedita mappatura dell’universo di agenzie e sportelli che in Piemonte forniscono servizi e assistenza sulle opportunità dell’Unione europea.

 

La pagina “Programmi e bandi” è suddivisa nelle due tipologie di bandi, quelli direttamente gestiti dalla Commissione e quelli a gestione regionale, e rinvia, per i primi, alla pagina Grants della Commissione europea, dove sono pubblicati tutti i bandi, e all’ottima selezione offerta dai servizi della Provincia di Torino; per i secondi, la Guida ai finanziamenti regionali rimanda ai programmi gestiti direttamente dalla Regione Piemonte e, sempre per il Piemonte, si rinvia alla documentazione ad oggi disponibile sulla programmazione 2014-2020, oltre che alla Garanzia Giovani Piemonte, che rappresenta una importante novità nell’utilizzo dei fondi europei per l’occupazione giovanile. Infine, la pagina “Documentazione” rinvia alle pubblicazioni del Consiglio regionale su materie europee, alle pubblicazioni dell’Unione europea, offrendo anche una selezione di pubblicazioni e siti multimediali utili per i cittadini e per le scuole.

 

(Foto: il Torinese)

 

(gturroni – www.cr.piemonte.it)

Tutto esaurito per l’Art Bucket Challenge!

Intervento toccante quello di Maurizio Motta,  autore dell’autobiografia intitolata ‘Solo con gli occhi’ nella quale racconta le difficoltà quotidiane che incontra un malato di SLA. Momento “magico” l’esibizione del Mago Alexander che, ricordando un suo spettacolo in Kenia, ha creato da un pezzo di carta una splendida nevicata

 

arte challenge
Al teatro ‘Le Serre’ di Grugliasco veniamo accolti da un gruppo di personaggi variopinti abbigliati in stile steampunk, che ci guidano all’interno del tendone che ospita l’evento. Aspettando che il pubblico prenda posto veniamo intrattenuti da un mago elegantissimo e bravissimo che, con maestria, ci stupisce con trucchi di prestidigitazione. Presentatore della serata Beppe Braida, che magistralmente conduce con professionalità e simpatia trasformando in spettacolo anche i piccoli inconvenienti tecnici dovuti alla complessità dello show.

 

Sul palco si alternano comici, gruppi musicali, cantanti e artisti circensi, che danno vita a performances di altissimo livello, con un impatto sul pubblico altamente emozionante.Significativo l’intervento del vicepresidente dell’ Associazione AISLA, Vincenzo Soverino,  e particolarmente toccante quello di Maurizio Motta, che è inoltre autore dell’autobiografia intitolata ‘Solo con gli occhi’ nella quale racconta le difficoltà quotidiane che incontra un malato di SLA.Momento “magico” l’esibizione del Mago Alexander che, ricordando un suo spettacolo in Kenia, ha creato da un pezzo di carta una splendida nevicata.

 

Sarebbe troppo lungo raccontare nel dettaglio le varie esibizioni, che hanno trascinato il pubblico in un’alternanza di risate, commozione e pathos, da quelle di Franco Neri a Claudio Sterpone, da Max Pieriboni a Gianpiero Perone, dai Rimozione Koatta ai Dayslived, da Bobby Soul ai Farinei dla Brigna, da Bianca a Keiko, da Ilenia Speranza al Clown Carillon. E tanti altri ancora… per un totale di 50 artisti.Una menzione particolare e doverosa ai Mammuth, ideatori e mentori dell’iniziativa che, oltre alla loro bravura indiscussa, hanno dimostrato di possedere una sensibilità verso questa malattia così terribile ed invalidante. È auspicabile che il prossimo anno ci si ritrovi ancora una volta per una seconda edizione di “Una secchiata d’arte per la SLA”.

 

Chiara Mandich
Maria Ferreri

Cacciatore d’arte e di emozioni

cacciatore1cacciatore2Ieri come oggi Franco Cacciatore continua a dipingere, vendere e spedire i suoi quadri in tutta Italia, con la particolarità che il laboratorio di un tempo non esiste più, sostituito da una vetrina “virtuale” come quella di Facebook su cui si trova la sua biografia, compresa la formazione artistica ed i riconoscimenti ottenuti nell’arco di una vita estremamente intensa

 

Chi ha avuto la fortuna di conoscere Franco Cacciatore nella sua Ortigia non lo dimentica per il resto della vita. Questo è ciò che è accaduto a me nel 2006 durante una breve vacanza a Siracusa. All’epoca era facile imbattersi in quest’uomo dalle mille risorse artistiche camminando per le strade di Ortigia, attratti dai dipinti esposti fuori dalla sua bottega, il laboratorio in cui dipingeva. La cosa per me insolita era l’uso della carta papiro originale di Siracusa come tela su cui il pittore raffigurava scene di vita quotidiana e scorci della splendida Sicilia. In quella circostanza rimasi affascinata da un dipinto che ritraeva un uomo ed una donna abbracciati nella Ortigia di Levante. Decisi di farmelo inviare a Torino tramite corriere.

 

Ieri come oggi Franco Cacciatore continua a dipingere, vendere e spedire i suoi quadri in tutta Italia, con la particolarità che il laboratorio di un tempo non esiste più, sostituito da una vetrina “virtuale” come quella di Facebook su cui si trova la sua biografia, compresa la formazione artistica ed i riconoscimenti ottenuti nell’arco di una vita estremamente intensa. A gestire la pagina è la nipote Giovanna, disponibile a dare qualsiasi genere di informazione sulle opere. Classe 1933, questo energico pittore siracusano continua a sorprendermi e ad affascinarmi non solo per le doti artistiche, ma soprattutto per la voglia di mettersi in gioco, avvalendosi di strumenti attuali, quali Facebook, per far parlare ancora di sé esponendo opere ricche di pathos, dai tipici contorni siciliani. Non si può non rimanere affascinati da un uomo di talento ed instancabile che tra meno di un mese festeggerà il suo ottantunesimo compleanno. Tanti auguri a Franco Cacciatore, pittore d’altri tempi!

 

Angela Barresi

Forum islamico, sotto la Mole i protagonisti dell’economia

islamA Torino sono circa 80mila le persone di religione islamica, vale a dire più o meno il 10% della popolazione

 

Sono sei i Paesi decisivi per la crescita  dell’economia e della finanza islamica: Qatar, Indonesia, Arabia Saudita, Turchia, Emirati Arabi e Malesia. Paesi destinati a far parte  delle venticinque economie mondiali a crescita rapida. Si stima che  raggiungeranno nel 2018 un Pil di 4.800 miliardi di dollari, avvantaggiati anche da una popolazione giovane di 420 milioni di persone circa, con flussi commerciali pari a 3.600 miliardi di dollari e attività bancarie per 6 mila miliardi. 

 

Come cambiano le cose. I nostri vecchi non lo avrebbero immaginato (e neppure noi, fino a pochi anni fa). A Torino sono circa 80mila le persone di religione islamica, vale a dire più o meno il 10% della popolazione. Il Comune – iniziativa unica al mondo nel suo genere – ha quindi pensato di promuovere il Turin Islamic Economic Forum (TIEF 2014), dedicato alle prospettive commerciali con l’economia islamica ispirata alla Shari’a (legge sacra). Un’economia che, va detto, rappresenta il 15% del Pil mondiale ed è molto attiva in settori tipicamente italiani quali la moda, il food e la cosmetica. 

 

Spiegano in municipio: “L’intermediazione finanziaria, secondo la Shari’a, deve essere legata alla presenza concreta di un’attività reale, indirizzata a finalità precise e il riferimento all’asset e alla condivisione del rischio contraddistinguono l’Islamic finance rispetto all’intermediazione finanziaria convenzionale.Torino, città in costante trasformazione, può assicurare a tutto il mondo finanziario numerose opportunità d’investimento e non intende perdere l’occasione di offrirle anche a un partner così importante, come lo è quello rappresentato dal mondo islamico”.

 

L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Camera di Commercio e l’Università. Saranno in città  i più importanti protagonisti della finanza e dell’economia dei paesi arabo-islamici. L’intento è di fare una panoramica sulla finanza islamica in Europa e sullo sviluppo dell’imprenditoria socialmente responsabile. Il forum si svolgerà sotto la Mole, al centro Torino Incontra di via Nino Costa  lunedì 17 e martedì 18 novembre. Polemiche sono state sollevate dai consiglieri di opposizione in Comune: Ricca (Lega), Magliano (Ncd), Marrone (Fdi) e Tronzano (Forza Italia) hanno sottolineato l’importanza di dedicare iniziative alle realtà produttive torinesi e piemontesi. Ma nel mondo qualcosa è cambiato.

 

(Foto: il Torinese)

Beyond Reality. Beyond Photography

LO SCHIAVO2LO SCHIAVOLa mostra è il secondo appuntamento del nuovo spazio espositivo di Via Eusebio Bava 8/a, a Torino, e prosegue nel suo intento di promuovere i giovani artisti emergenti, presentando tre progetti fotografici, realizzati da Lo Schiavo, accomunati da un chiaro riferimento alla storia dell’arte e, in particolare, ad alcuni suoi periodi fondamentali in ambito pittorico, oltre che dal desiderio dell’artista di sviluppare un discorso creativo che vada oltre il medium espressivo utilizzato: la fotografia

 

 

Visto l’interesse suscitato e l’ottimo successo riscontrato nell’ambito della recente fiera G@P – Galleries at Paratissima, Burning Giraffe Art Gallery ha deciso di prorogare la mostra Beyond Reality. Beyond Photography dell’artista Giuseppe Lo Schiavo (Vibo Valentia, 1986, vive e lavora a Londra) fino a sabato 22 novembre 2014, in modo tale da dare la possibilità a chi ha apprezzato la selezione di opere presenti a Paratissima, di ammirare l’intera serie di lavori dell’artista.    

 

La mostra è il secondo appuntamento del nuovo spazio espositivo di Via Eusebio Bava 8/a, a Torino, e prosegue nel suo intento di promuovere i giovani artisti emergenti, presentando tre progetti fotografici, realizzati da Lo Schiavo, accomunati da un chiaro riferimento alla storia dell’arte e, in particolare, ad alcuni suoi periodi fondamentali in ambito pittorico, oltre che dal desiderio dell’artista di sviluppare un discorso creativo che vada oltre il medium espressivo utilizzato: la fotografia.

 

La serie Ad Vivum è stata ideata come un viaggio senza limiti spazio-temporali; un ponte che collega i maestri della pittura fiamminga (Vermeer, Jan ven Eyck, Robert Campin, oltre a Tiziano e Antonello da Messina) con la fotografia digitale; un amalgama dell’estetica classica e di modalità espressive tipicamente contemporanee. Nelle immagini convivono luci calde e fredde diffuse e distribuite sui soggetti, come nei ritratti fiamminghi. Sculture di ombre dolci, soggetti immobili, silenziosi e lisci come il marmo.

 

Le opere della serie Levitation sono caratterizzate da una composizione illusoria che trae ispirazione dalla lezione del maestro surrealista Renè Magritte. Le fotografie che la compongono non riproducono la realtà, ma illustrano un universo immaginario, frutto delle infinite potenzialità dello strato subconscio della mente. L’uso del bianco e nero funge da ponte tra il passato pittorico e il presente fotografico, dando vita a un ipotetico scenario futuro dai tratti illusori.

 

La terza serie fotografica, presentata in anteprima assoluta in occasione della mostra presso Burning Giraffe Art Gallery, s’intitola Art Currency e si sviluppa come una provocatoria collezione di ritratti di grandi protagonisti della scena artistica mondiale (da Andy Warhol a Jeff Koons), che trovano il loro supporto ideale, reale e metaforico al contempo, in un “letto” di banconote giustapposte.

 

Giuseppe Lo Schiavo, laureato in Architettura all’Università La Sapienza di Roma, è specializzato in Architectural 3d Visualization. L’unione tra la moderna computer grafica e la fotografia ha reso possibile la realizzazione delle sue sperimentazioni. Per l’artista la macchina fotografica è il braccio del pittore, prima che del fotografo, pronto a dare forma al suo immaginario, nel tentativo di svincolare il mezzo fotografico dalla realtà. I lavori di Giuseppe Lo Schiavo sono stati scelti per numerose mostre in musei e gallerie a livello internazionale, tra cui: la Saatchi Gallery di Londra, l’Aperture Foundation di  New York, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) Cosenza e La Mixer Gallery di Istanbul.

 

 

Giuseppe Lo Schiavo. Beyond Reality. Beyond Photography

Fino a sabato 22 novembre 2014

Orario di apertura: dal martedì al venerdì, 15-19; sabato, 15.30-20

Burning Giraffe Art Gallery (BUG) 

Via Eusebio Bava 8/A, 10124, Torino

http://bugartgallery.com; info@bugartgallery.com; t. 0115832745; c. 3477975704