ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 617

“Cartoni di Natale”: si replica la raccolta

Cooperativa Arcobaleno, Amiat-Gruppo Iren e Città di Torino

negozi commercio vetrinaConsiderati i positivi risultati registrati l’anno scorso, Cartoni di Natale sarà riproposto anche per le Festività 2016/2017 con l’attivazione di un servizio straordinario per la raccolta degli imballaggi in cartone presso gli esercizi commerciali situati nelle zone maggiormente interessate dagli acquisti natalizi. Promotore dell’iniziativa è la Cooperativa Arcobaleno (che ormai da più di 20 anni gestisce la raccolta di questa frazione nell’ambito del progetto Cartesio) in collaborazione con AmiatSocietà del Gruppo Iren e Città di Torino. Obiettivo del progetto è aumentare la raccolta differenziata (e quindi il recupero) dei cartoni in un periodo, quello natalizio, in cui il loro utilizzo aumenta contestualmente alla crescita dei consumi . Il progetto Cartoni di Natale, che sarà avviato il 12 dicembre e proseguirà fino al 2 gennaio, coinvolgerà oltre mille esercizi distribuiti in dieci vie e corsi della città, non soltanto del centro. L’iniziativa si concretizzerà in una raccolta straordinaria di carta e cartone e sarà effettuata durante l’orario di chiusura dei negozi per la pausa pranzo, secondo un calendario concordato. Nei prossimi giorni gli operatori commerciali interessati dall’iniziativa riceveranno un opuscolo informativo che riporta indicazioni ed orari del servizio. “Con Cartoni di Natale– ha dichiarato il presidente di Amiat Lorenzo Bagnacani – intendiamo aiutare le utenze commerciali, di sicuro molto impegnate in questo periodo, a seguire i corretti comportamenti di differenziazione dei rifiuti, dimostrando come un’intensificazione delle attività e delle vendite possa portare anche notevoli benefici in termini di quantità e qualità di rifiuto differenziato raccolto”. “Con questa iniziativa – ha affermato l’assessora all’Ambiente Stefania Giannuzzi – l’Amministrazione Comunale intende venire incontro agli esercizi commerciali con un servizio aggiuntivo a quello quotidiano che permette di incrementare la percentuale di raccolta differenziata, a cui le famiglie torinesi hanno già positivamente aderito, oltre a favorire il radicamento di buone pratiche”. Tito Ammirati, presidente della cooperativa sociale Arcobaleno, ha sottolineato: “È di nuovo uno sforzo che facciamo volentieri per aiutare la nostra città a superare i tempi difficili che ancora la attanagliano. Arcobaleno c’è.”  Cartoni di Natale si affianca all’ormai tradizionale servizio di Cartacinesca, attivo tutto l’anno su venti vie e corsi cittadini, che prevede la raccolta – nelle ore a cavallo della pausa pranzo – di cartoni da imballaggio prodotti dalle vendite della merce.

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                         Le vie coinvolte dal Progetto Cartoni di Natale sono le seguenti:

 

Corso Belgio

Corso Casale (tra piazza Borromini e Motovelodromo)

Via Cecchi (tra piazza Baldissera e via Cigna)

Corso De Gasperi

Via Duchessa Jolanda (tra corso Inghilterra e via Principi D’Acaja)

Via Guala (tra corso Traiano e piazza Guala)

Via Principi D’Acaja (tra corso Francia e via Cavalli)

Via Napione

Corso Raffaello (tra corso Massimo d’Azeglio e via Nizza)

Corso Sebastopoli (tra corso Siracusa e via Tripoli)

 

Il voto alle donne, un lungo cammino verso la parità

lascaris-aulaNell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso per le scuole, bandito dalla Consulta delle Elette, “1946 – 2016. 70 anni di voto alle donne. Il lungo cammino verso la parità”. “Ringrazio i ragazzi e le ragazzi delle scuole che hanno partecipato al nostro bando – ha detto la presidente della Consulta Elette Stefania Batzella – hanno realizzato ottimi video che ci ricordano, con strumenti moderni, l’importanza del primo voto delle donne italiane 70 anni fa. Inoltre sono l’occasione per celebrare qui tutti insieme i vent’anni della Consulta delle Elette”.  Le scuole partecipanti hanno realizzato un video della durata massima di 60 secondi sul tema dell’anniversario dell’introduzione del suffragio femminile in Italia. In totale hanno partecipato al concorso 69 video di 32 scuole superiori del Piemonte e sono stati coinvolti 510 studenti. I premi assegnati alle scuole (da 400 e 2mila euro) sono destinati all’acquisto di materiale ed attrezzature didattiche. Le scuole vincitrici: Istituto Leardi di Casale Monferrato (Al), classe 5 A Grafica e Comunicazione docente prof. Ilenio Celoria, Liceo Valdese di Torre Pellice (TO), classi V docente prof. Martino Laurenti, ITIS E.Majorana di Grugliasco (TO), classe IV C I docente  prof.ssa  D’Orta, Liceo Beccaria Govone di Mondovì (CN), classe III D docente prof.ssa Valeria Orsi, Liceo artistico Alfieri di Asti, classe V M docente prof.ssa Gianna Gandini. Hanno premiato gli studenti la presidente della Consulta delle Elette Stefania Batzella, le consigliere Angela Motta, Valentina Caputo, Silvana Accossato, Nadia Conticelli e le partigiane Maria Airaudo e Nicoletta Soave Liberati, testimoni dirette del primo voto femminile nel 1946. Erano presenti la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino e il consigliere Andrea Appiano. La cerimonia di premiazione è stata aperta dai Pequeñas Huellas (Piccole impronte), orchestra e coro composti da bambini di tutto il mondo che utilizzano la musica come strumento di pace, fratellanza e cultura.

 

FC – www.cr.piemonte.it

Team Italy, tre medaglie d’oro in Svezia

Complessivamente il Team Italy ha presentato in gara tre altoatesini ed otto piemontesi. Tutti si sono fatti valere in una rassegna che in tre giorni di gare è stata visitata da ben 75.000 persone.

Il successo è andato oltre le aspettative per la squadra italiana ai campionati europei dei mestieri Euroskills di Göteborg. Il Team Italy è infatti tornato a casa dalla Svezia con ben tre medaglie d’oro.

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Gli altoatesini Nadine Lanziner e Stefan Chisté, al pari della piemontese Denise Giacosa, sono riusciti a sbaragliare la concorrenza ed a mettersi al collo l’oro dopo tre giorni di gara con i migliori talenti europei nei rispettivi mestieri di competenza. La giovane acconciatrice Nadine ha dovuto realizzare complessivamente sei diverse pettinature. Il pavimentista Stefan si è dovuto cimentare nella realizzazione di tre diverse tipologie di pavimenti, il parquet, il linoleum e la moquette. La receptionist Denise ha infine dovuto affrontare diverse situazioni simulate con degli ospiti, tra cui l’organizzazione di check-in e check-out, la gestione di lamentele da parte di clienti insoddisfatti e le prenotazioni telefoniche o le richieste d’informazioni per un tour della città.Tutti e tre hanno svolto i propri incarichi alla perfezione, meritando senza alcun dubbio il successo.La soddisfazione è stata doppia per Nadine Lanziner, che oltre alla medaglia d’oro tra gli acconciatori ha saputo meritare anche quella di “Best of Nation”, assegnata in ogni edizione al migliore competitor di ogni Paese.

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Si può dire che il modello della formazione duale funziona, come ha riferito Jasmin Fischnaller, presidente dei Giovani Artigiani lvh.apa e Delegata Euroskills : “Siamo davvero molto orgogliosi della nostra squadra. Questo successo testimonia una volta in più le grandi capacità dei nostri giovani talenti. Siamo inoltre molti felici che per la prima volta anche una concorrente proveniente da un’altra provincia italiana abbia ottenuto un simile risultato. Mi voglio congratulare con questi tre ragazzi e con i loro insegnanti Margit Gostner, Andreas Holzer e Luisella Rossi. Questi risultati eccellenti sono la dimostrazione che il modello della formazione duale funziona, a maggior ragione quando gli insegnamenti vengono impartiti all’insegna della qualità.”Entusiasta per il risultato ottenuto è stata anche Maria Stella Falcomatà, presidente degli Acconciatori lvh.apa: “Oro, oro, oro: infinitamente oro! Insieme alla nostra sezione di mestiere abbiamo lavorato a lungo con questa fantastica ragazza. Ora dopo due anni Nadine è riuscita a salire sul tetto d’Europa. Sono davvero orgogliosa del suo risultato, lo ha pienamente meritato. Per tutta la competizione ha dimostrato massima concentrazione ed ha fatto vedere che alla fine la fatica paga, trionfando nonostante una concorrenza elevatissima. Un ringraziamento anche all’allenatrice Margit Gostner, capace di portarla sul tetto d’Europa!”

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“La medaglia d’oro vinta da Denise Giacosa agli Euroskills – ha dichiarato Pentenero, assessora al Lavoro della Regione Piemonte – rappresenta un riconoscimento importante per il sistema della formazione professionale della nostra Regione che, come ho avuto modo di sottolineare in più occasioni, rappresenta un’eccellenza da valorizzare, per la sua capacità di avvicinare i giovani al mondo del lavoro, riducendo la distanza tra apprendimenti teorici e pratici. I campionati dei mestieri, che coinvolgono circa 35 istituzioni scolastiche e 200 ragazzi nelle competizioni regionali, inoltre, favoriscono il dialogo tra agenzie formative e scuole. A nome della Regione, mi congratulo con Denise e con tutti gli otto giovani che, con i rispettivi tutor, hanno rappresentato il Piemonte alle gare europee di Göteborg”.“Siamo molto orgogliosi – ha aggiunto Claudio Spadon, direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro, che cura l’organizzazione del team piemontese – della medaglia d’oro conseguita da Denise, dell’impegno delle ragazze e dei ragazzi del Team Italia che hanno portato il loro entusiasmo e professionalità ai Campionati europei dei Mestieri. E’ un risultato straordinario per il Piemonte, alla sua seconda partecipazione agli Euroskills, che premia inoltre il lavoro di squadra tra Agenzia Piemonte Lavoro, gli istituti scolastici e le agenzie formative che hanno determinato il successo dell’iniziativa”.

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Per quanto riguarda il terzo altoatesino in gara, il lattoniere di Renon Johannes Mair ha mancato per una questione di millimetri il diploma d’eccellenza, ma ha comunque centrato un prestigioso 5° posto. I mestieri in cui hanno gareggiato gli italiani sono stati: Pavimentista, Acconciatore, Hotel Receptionist, Cameriere, Cuoco, Estetista, Grafico, Meccanico d’auto, Muratore e Operatore socio sanitario.

Vito Piepoli

 

Il marketing e la magia del Natale

la Paura del Futuro. Questo sentimento lo proviamo, bene o male, tutti perché ciò che non conosciamo, il più delle volte, ci spaventa 

di Antonio DE CAROLIS

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ALBERO 1 NATALE

Quando si arriva a questo punto dell’anno, le affermazioni che più comunemente ci capita di sentire sono: “Il 2016 è volato via e non me ne sono neanche accorto” oppure “Meno male che il 2016 è finito perché è stato un anno molto difficile” o ancoraQuesto è stato un anno molto importante per me, spero continui così“.Ovviamente non sono che alcuni esempi, ma queste e altre forme similari tendono a esprimere un unico concetto ancestrale: la Paura del Futuro. Questo sentimento lo proviamo, bene o male, tutti perché ciò che non conosciamo, il più delle volte, ci spaventa. Esempi tangibili possono essere l’attesa di un esame per il quale, pur essendo preparati, non sappiamo come sarà impostato, oppure il pensiero di incontrare qualcuno che può o deve, esprimere una valutazione su di noi…Dovessimo presentare il concetto con un’immagine e una relativa didascalia, probabilmente sarebbe quella di due dita incrociate completate da un pensiero augurale del tipo “Speriamo vada tutto bene“, proprio per superare lo stato di disagio.

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L’arrivo del Natale, invece, è sempre “fantastico”. Sin da bambini, infatti, aspettavamo questo momento ricco di calore, amore e bontà verso gli altri. Personalmente, nella mia infanzia vivevo il giorno dell’Anniversario della “Nascita del Bambino Gesù” con una grande gioia e speranza nel cuore. Rappresentava per me il simbolo del bene al quale tutti s’inchinavano e dal quale tutti, grandi e piccini, erano stimolati ad aprirsi agli altri con bontà, per ricevere il meritato dono che Babbo Natale, in qualità di “postino del mondo dei Buoni”, alla guida di una meravigliosa slitta volante trainata da renne parlanti, ci recapitava a casa. Una sorta di e-commerce ante litteram, dove qualcuno comprava un oggetto e te lo faceva recapitare a casa passando attraverso il camino, in fascia oraria 23.30 – 03.30 . Ricordo una volta di avere lasciato, con forte disappunto di mio padre, la porta di casa aperta; quando mi chiese perché lo avevo fatto mi giustificai dicendo che non era colpa mia se non avevamo un camino…

 

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La preoccupazione però, era sempre forte fino al giorno di Natale perché non sapevo ancora come “Il grande Valutatore” avesse valutato la mia prestazione di bambino al parametro ” Obbedienza e Disciplina”. Era qualcosa di molto simile a un MBO aziendale (Management by objectives) perché mi avrebbe premiato con un bel dono in caso di raggiungimento dell’obiettivo qualitativo o, viceversa, punito con un pezzo di carbone, nero come la pece, consegnatomi dalla Befana che, probabilmente per il ruolo che ricopriva, non consideravo simpatica e neppure, con tutta la sincerità di un bambino, “una bella signora”. Questa visione fantastica è ancor oggi valida per molti bambini, ma cosa è rimasto per noi adulti? Crediamo di poter dire: Quello che il marketing utilizza per farci rivivere quella bellissima esperienza. Film al cinema e in televisione ambientati in posti fantastici con distese di neve e elfi sorridenti, abeti avvolti da migliaia di luci, luminarie artistiche nelle nostre città, vetrine colorate e scintillanti, musiche e cori di Natale per le vie cittadine, concerti di Natale organizzati daalberone aziende, privati, istituzioni e associazioni, radio con stazioni dedicate alle musiche natalizie e molto altro ancora… Nonostante le brutte notizie che, attraverso quotidiani e telegiornali, ci arrivano ogni giorno, ovunque ci siano persone durante il periodo natalizio si respira aria di Festa e di speranza, e poco importa se qualcuno dice: “Sono solo Feste commerciali che hanno l’unico scopo di farti spendere soldi”. Un saggio diceva “Se vuoi vivere bene, devi vedere il mondo con gli occhi del bambino” e siamone certi, il suo spirito è sempre vivo in noi, anche se talvolta facciamo di tutto per reprimerlo.

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Il Buon Marketing fa bene! Ci aiuta a riscoprire situazioni e sentimenti che sono sopiti in noi. Ci aiuta a rivivere situazioni belle che abbiamo già vissuto o magari solo e sempre desiderato. Lasciamoci trasportare da questo clima così “perfetto” da risultare irreale. Usiamo la nostra immaginazione e trasformiamoci in generatori di relazioni umane. Facciamo sì che il marketing faccia il suo effetto stimolandoci a fantasticare per qualche giorno e lasciandoci vivere sensazioni positive.Potremmo scoprire che, talvolta, basta davvero poco per vivere meglio.

Buon NATALE a tutti da Marketing People.

 

 

decarolisAntonio DE CAROLIS

Presidente CDVM Club Dirigenti Vendite e Marketing

presso Unione Industriale di Torino

www.cdvm.it

Riviste le specie tutelate dalla caccia

cinghiali cacciaCon l’abrogazione della legge regionale 70/1996 sulla caccia, dal 2012 alcune specie tutelate in Piemonte erano state reinserite nel calendario venatorio della Regione.
Grazie all’approvazione del disegno di legge n. 219, martedì 20 dicembre, il Consiglio regionale regola nuovamente le specie cacciabili, ripristinando la tutela su tredici di esse e “sanando un’anomalia”, come ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero. Il provvedimento è stato approvato con 33 voti a favore e 4 contrari (Forza Italia e Lega). Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri del Partito Democratico Paolo Allemano, Vittorio Barazzotto, Andrea Appiano, Nadia Conticelli, Giovanni Corgnati: “Durante la discussione in Commissione, per rispetto dell’opposizione, non abbiamo fatto forzature e abbiamo richiamato la legge in aula. Speriamo di cominciare quanto prima la discussione sulla legge organica. L’assessore ha fatto bene a portare in aula il provvedimento anche solo per salvare poche unità da qui a gennaio, oggi siamo al picco più alto di specie cacciabili nella nostra regione”. Per Gianluca Vignale e Diego Sozzani (Forza Italia) “ci muoviamo in una legislazione dello Stato, che definisce quali sono le specie interessate dall’attività venatoria. Secondo l’Ispra la caccia nella nostra regione è addirittura diminuita. Il provvedimento può avere un effetto per una decina di giorni, è cacciatoriuna legge ideologica. Avevamo un impegno che era quello di discutere le tre proposte di legge che giacciono in Commissione, siete invece l’unica amministrazione anticaccia di tutta Italia”. “Abbiamo presentato due emendamenti di merito – ha spiegato Giorgio Bertola del Movimento 5 Stelle – questo provvedimento per noi è parziale, non è neanche un viatico per il percorso più ampio sulla legge. Ci sono tre testi in commissione su cui dovremo lavorare quanto prima per regolamentare in maniera organica la materia”. Il capogruppo Sel Marco Grimaldi, che con Bertola ha presentato un emendamento che ha inserito il merlo tra le specie protette, ha richiamato l’attenzione sui ritardi “avremmo potuto avere una legge sulla caccia dal 1 agosto, e non è successo. Per cui bene che si faccia questa modifica. Dopo 20 anni in Piemonte si è tornati a cacciare le anatre. Con questo provvedimento poniamo un punto oggi e non rimandiamo tutto a gennaio. È vero che ci sono sempre cose più importanti, dovevamo approvare questa legge a luglio e abbiamo sbagliato ad accettare i ricatti”. In conclusione per Alfredo Monaco di Rete Civica “è surreale tutta la pantomima messa in atto dal centrodestra. L’assessore infatti ha semplicemente fatto una legge normale dichiarando il divieto di caccia per alcune specie che sono già in sofferenza numerica a causa dell’antropizzazione o dell’esubero di altre specie”.

fmalagnino – www.cr.piemonte.it

Alluvione, Chiamparino chiede integrazione di fondi per i danni

chiampa lausIl presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha richiesto al Dipartimento della Protezione Civile, come anticipato nei giorni scorsi, una integrazione che consenta di inserire nella dichiarazione di stato di emergenza anche le aree escluse dal primo decreto.

 “Consideriamo i 51 milioni stanziati dal Governo in seguito agli eventi alluvionali del 23, 24 e 25 novembre scorso come una prima tranche”– ha commentato Chiamparino -. Il Consiglio dei Ministri ha infatti riconosciuto lo po666stato di emergenza solo per le aree colpite nelle province di Cuneo e Torino, ma il maltempo ha causato danni in altre zone interessate dal deflusso dei fiumi Po, Tanaro e Bormida anche in comuni delle province di Asti e Alessandria. 

Nel frattempo i 10 milioni stanziati dalla Giunta Regionale – ha aggiunto l’Assessore alla Difesa del Suolo Francesco Balocco – saranno utilizzati in via prioritaria per coprire i fabbisogni relativi agli interventi di somma urgenza delle zone escluse dal decreto del governo”.

Per quanto riguarda i danni all’agricoltura, l’assessore regionale Giorgio Ferrero precisa che sono state avviate le procedure per far fronte ai danni nelle zone colpite, indipendentemente dal decreto del governo sullo stato di calamità. 

(foto: il Torinese)

 

Presto la distribuzione di cannabis ad uso terapeutico

farmaciaDopo una prima fase sperimentale, la Regione Piemonte estenderà a breve anche a tutte le farmacie territoriali la distribuzione di cannabis ad uso terapeutico, come previsto dalla legge regionale n.11 del 2015. Al momento il servizio viene effettuato unicamente nelle farmacie ospedaliere.

Ad annunciarlo è stato l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, partecipando il 18 dicembre ad un convegno organizzato dall’Ordine dei Farmacisti della provincia di Torino: “Quanto emerso dal convegno conferma la bontà della scelta di limitare a sei aree di patologie l’utilizzo della cannabis terapeutica, senza fughe in avanti. Gli studi scientifici infatti non sono sempre coincidenti. Anche per questo daremo un contributo per rafforzare le evidenze scientifiche a livello nazionale, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza degli effetti delle terapie”.

“Ritengo tuttavia – ha aggiunto Saitta – che su questi temi sia sempre più necessario rafforzare il ruolo dello Stato. Lo dico come assessore e come coordinatore nazionale: non possiamo assistere a un’Italia a due velocità, con alcune Regioni che fanno una legge e altre no. Serve una legislazione nazionale chiara, esattamente come per i vaccini. Il federalismo sulla cannabis non ha senso”.

gianni.gennaro@regione.piemonte.it

(Foto: il Torinese)

Il web si mobilita per 4 progetti culturali no profit

borgate-2Laboratori di cucina africana, sonorizzazione di parchi e giardini, possibilità di assistere alle prove dei concerti, un festival letterario delle borgate alpine: ecco i 4 progetti culturali no profit per i quali il 16 dicembre scatta la raccolta fondi online. Sono i vincitori del bando + Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT ed Eppela che, per contatti, progetti e raccolta, è la prima piattaforma italiana di crowdfunding reward based (e nella cinquina delle principali a livello europeo).Progetti interessanti che per tramutarsi in realtà hanno però bisogno dell’aiuto di tutti. Come? Con il coinvolgimento dei cittadini tramite il web, perché saranno proprio gli utenti online con le loro donazioni a decretarne il successo. Le campagne di crowdfunding dureranno 40 giorni durante i quali raccogliere i fondi sulla piattaforma eppela.com. I sostenitori saranno anche i primi beneficiari dei progetti, e non dovranno fare tutto da soli: è infatti previsto il cofinanziamento delle offerte raccolte in base al meccanismo del matching grant, per cui raggiunto il 50% dell’obiettivo fissato, interviene poi la Fondazione Sviluppo e Crescita Crt con il restante 50%. Vediamo allora più da vicino i progetti culturali e sociali che potrebbero divenire realtà.

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borgate-3Ricette d’Africa è proposto da Renken onlus, l’associazione di cooperazione internazionale senza fini di lucro nata a Torino (nel 2006) che oggi opera in Senegal per migliorare la qualità di vita della popolazione. Soci fondatori e volontari lavorano nell’ottica della sensibilizzazione ed educazione alla cittadinanza globale. Trait d’union del progetto è il cibo, grazie al quale portare storie di latitudini diverse ad un tavolo comune. Il sogno è quello di una scuola di cucina interculturale, in cui miscelare i sapori, ma soprattutto avviare al lavoro le donne migranti. Uno spazio professionale in cui amalgamare esperienze, tradizioni, segreti antichi e creazioni innovative in una sorta di sincretismo culturale-culinario. Questo è l’aspetto romantico del progetto… quello pratico è che i fondi saranno utilizzati per 10 percorsi di formazione rivolti ad altrettante donne africane per trasformarle in professioniste che a loro volta tengano corsi di cucina alle italiane. E potranno ampliare la sfera lavorativa anche con servizi di catering multiculturali, aperitivi, cene, feste, o entrare nelle case per cucinare in linea con progetti che sono già realtà di successo (come l’iniziativa “Indovina chi viene a cena”).

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Play on air ovvero musicisti che si esibiscono davanti a chi ha partecipato al Crowfunding su Eppela borgate-5-ma non solo- perché l’iniziativa è rivolta al più ampio pubblico attivo, quello che si muove per andare ai concerti e vive la musica in modo consapevole. L’idea è di Reset Festival, uno dei massimi promotori italiani di musica emergente, che ha pensato di offrire ai musicisti del proprio network e al pubblico un’esperienza nuova: sonorizzare alcuni tra giardini, parchi e zone verdi più belli dell’area metropolitana di Torino. Di più… gli artisti saranno affiancati da rappresentanti di associazioni culturali e ambientaliste che quei luoghi curano e proteggono. Ed ecco la musica che si trasforma in occasione da non perdere perché suo corollario saranno storici, architetti e guide che, in mini lezioni tematiche, vi faranno scoprire e conoscere più a fondo gli angoli del Piemonte.Tutto all’insegna del mix vincente: natura, tradizione ed innovazione.

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borgate-6Open check vale a dire porte aperte a chi vuole assistere ai soundcheck dei concerti più importanti della stagione. L’idea è di Goodness, l’associazione che organizza e cura la programmazione musicale del CAP10100, uno dei principali spazi di aggregazione giovanile di Torino. Insieme a Teatro Orfeo (che si occupa più della parte teatrale e coreutica) si è pensato di aprire le porte al pubblico anche nelle fasce orarie in cui normalmente si fanno le prove e si allestiscono gli spettacoli. Una chance in più per chi, per vari motivi, non può andare ai concerti serali, o per scopi professionali e di studio vorrebbe assistere al backstage. La campagna di crowfunding mira a rendere economicamente sostenibili questi momenti “esclusivi” e intimi di accesso alle prove: chi contribuisce entra a far parte di una lista e si assicura un posto in front row. Inoltre gli appuntamenti saranno accompagnati da esperti del settore che risponderanno a tutte le vostre curiosità sul mondo della musica live.

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borgate-4Borgate dal vivo è il primo festival delle borgate alpine, momento clou per riscoprire, recuperare e valorizzare 20 location lungo l’arco delle Alpi Occidentali. Dal mare di Cervo alle vette del Cervino, passando per valli e borgate, 4 mesi di attività ed eventi culturali di ampio respiro con autori di fama nazionale e internazionale. Come Giuseppe Culicchia, presidente onorario del festival, Fabio Geda che lo aprirà il 1°giugno e Chiara Gamberale per il lancio al Salone del libro. Ogni appuntamento sarà a misura di borgata e diverso dagli altri: non solo presentazioni classiche ma format studiati apposta per il luogo. Tutto in strategica sinergia con comuni e associazioni del territorio. In scaletta anche workshop per giovani creativi, contest nazionali di scrittura, premi e coordinamento con altri settori artistici, come cinema, teatro, musica e performing art.

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Per ampliare poi il bacino di utenza della rassegna, si è pensato anche allo sconfinato mondo del digitale. Grazie alla partnership con Yeerida -prima piattaforma di streaming letterario gratuito- gli autori di Borgate dal vivo saranno invitati a condividere i testi: come dire, la grande cultura a portata di smartphone.Patron del progetto è l’associazione Revejo, nata un giorno di neve a Beaulard dalle menti del giornalista Alberto Milesi e del redattore di “Che tempo che fa” Stefano Faure. Hanno pensato di creare un’associazione culturale e inventato il neologismo per dire “risveglio del tessuto sociale attraverso la cultura”. Perché si….la cultura può davvero molto e non vi resta che scatenarvi su eppela.com

 

In cammino la proposta di legge per la Sicurezza sul lavoro a scuola

Il deputato Antonio Boccuzzi e Massimo Iaretti (APIDGE) hanno presentato l’iniziativa al collegio Artigianelli di Torino in una conferenza che si è svolta durante le “Settimane della Sicurezza” moderata da Massimiliano Quirico direttore di Sicurezza e Lavoro.

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E’ stato ufficialmente lanciata l’iniziativa di una proposta di legge che introduca la Sicurezza sul lavoro come materia di insegnamento obbligatoria in tutti gli istituti secondari di secondo grado. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il deputato Antonio Boccuzzi e APIDGE Associazione Professionale Insegnanti Discipline Giuridiche ed Economiche ed è sostenuta dalla rivista Sicurezza e Lavoro. L’argomento è stato al centro di un incontro “Sicurezza sul lavoro: una proposta per la scuola”, che si è tenuto venerdì 16 dicembre al Collegio Artigianelli di Torino, nell’ambito dell’edizione 2016 delle “Settimane della Sicurezza”, volute proprio dalla rivista per ricordare il dramma della ThyssenKrupp che si è consumato proprio nella città sabauda il 6 dicembre 2007. A moderare l’incontro c’era il direttore di Sicurezza e Lavoro Massimiliano Quirico che ha introdotto, davanti ad una platea di docenti ed allievi dell’ente di formazione professionale Engim, i relatori su un argomento ancora oggi all’ordine del giorno “con i recenti infortuni che hanno portato alla morte, anche qui a Torino, recentemente”.

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Antonio Medaglia, formatore dell’Engim ha ripercorso la sua esperienza di docente a contatto con ragazzi che avranno un inserimento quasi immediato nel mondo del lavoro e si troveranno poi a contatto con le sue problematiche Antonio Boccuzzi, che oggi è parlamentare, ma che ha vissuto in prima persona il dramma della ThyssenKrupp ha ricordato come a distanza di pochissimi mesi, come ultimo atto del Governo Prodi, a camere chiuse, venne varato il decreto legislativo 81. “Mancano però, ad oggi ha detto ancora diversi decreti attuativi e purtroppo la cronaca di incidenti e morti sul lavoro ha continuato a toccare le pagine dei giornali. La 81 a livello europeo è considerata la legislazione migliore in materia, ma occorrono controlli per evitare una non applicazione ed un’elusione della stessa”. Dopo aver ricordato che non c’è solo il problema dei decessi, ma anche quello delle malattie che colpiscono magari dopo anni, come nel caso dell’Eternit di Casale Monferrato e di Cavagnolo e degli infortuni che possono lasciare delle menomazioni nel fisico e nel morale e del lavoratore, Boccuzzi si è soffermato sulla proposta di legge che sta scrivendo in collaborazione con APIDGE, sottolineando il ruolo che può e deve avere la scuola nel campo della sicurezza sul lavoro e ha evidenziato che “potrebbe anche essere un emendamento all’attuale testo della 81 del 2008, in particolare dell’articolo 11 che preveda, appunto, l’insegnamento obbligatorio in tutte le scuole, piuttosto che un testo autonomo di legge”. E su questo il deputato torinese sta già lavorando in sede romana per arrivare alla definizione del testo.

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Massimo Iaretti, responsabile nazionale APIDGE per la Sicurezza, ha fatto presente che sia significativo il fatto che la proposta di legge nasca in Piemonte e dalla collaborazione con un deputato di questa terra “che nel corso degli anni è stata martoriata da drammi come quello della ThyssenKrupp, dalla vicenda dell’Eternit a Casale Monferrato o a Cavagnolo o dell’Acna di Cengio, industria chimica che ha provocato danni ingentissimi in tutto il Basso Piemonte”. Iaretti, dopo aver ricordato che ha settembre aveva inviato una lettera a tutti i componenti della Commissione Istruzione e della Commissione Lavoro della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, ha evidenziato i motivi dell’impegno di APIDGE: “Nella presentazione delle Settimane della Sicurezza di quest’anno è stata sottolineata più volte la necessità di fare crescere una cultura della sicurezza. E la scuola, ancora prima dell’inserimento nel mondo del lavoro, gioca un ruolo importante. Noi come docenti di diritto, viste anche le notevoli implicazioni giuridiche che questa materia ha, siamo pronti a fare la nostra parte”. Ultimo intervento è stato quello di Rocco Pellegrino, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale RLST per il settore artigianato che ha sottolineato l’importanza del contributo dei lavoratori nel sistema della sicurezza sul lavoro, oltre che gli obblighi del datore di lavoro, rispondendo poi a domande che gli sono state rivolte dai ragazzi. Ed ha evidenziato che “la qualità della formazione è in funzione di quanto chi insegna crede in quello che insegna”. Inoltre ha sottolineato il fatto che l’insegnamento previsto nelle scuole dalla proposta di legge non debba andare a sostituire quello che deve essere per legge somministrato ai lavoratori. Preoccupazione che è stata immediatamente accolta dai proponenti “come ha concluso Iaretti un contributo positivo per il miglioramento del percorso che abbiamo intrapreso con Antonio Boccuzzi“.

Creare impresa grazie a Startmap Piemonte

start-map“Startmap rappresenta per il Piemonte una grande novità nel mondo dell’imprenditoria giovanile”. Con queste parole Alessandro Benvenuto, presidente della Consulta regionale dei Giovani, ha aperto la presentazione della piattaforma Startmap, strumento digitale per conoscere le condizioni necessarie alla creazione d’impresa, realizzato con il supporto della Fondazione Human Plus. Partendo dalla Guida cartacea all’ecosistema piemontese, realizzata nel 2014 grazie alla collaborazione della Consulta con la Regione e l’Agenzia Piemonte Lavoro, è stato possibile mettere a punto uno strumento digitale più fruibile e in continuo aggiornamento. La piattaforma vanta 150 soggetti mappati e tutti i servizi disponibili nell’ecosistema imprenditoriale regionale per fornire informazioni utili a coloro che intendano avviare, o abbiano già avviato, un percorso aziendale. “Ho avuto modo – ha evidenziato Benvenuto – di seguire il progetto fin dal suo inizio e ritengo che, grazie anche al lavoro e alla professionalità della Fondazione Human Plus, il Piemonte oggi offre un servizio studiato per i giovani e il loro approccio al mondo del lavoro”. Alessandro Mercuri, responsabile dell’area StartUp della Fondazione, ha sottolineato come “il Piemonte sia la prima regione ad avere una piattaforma di questo genere, pensata sul modello già avviato con successo in Gran Bretagna, Canada e Israele”. Gli stakeholder possono essere rintracciati sul sistema attraverso dieci categorie di servizi offerti (ad esempio punti informativi, formalità amministrative e risorse finanziarie), tipologia degli attori (supporto al business, associazioni di categoria, finanzia, capitale umano) oppure circoscrivendo la zona di interesse per provincia.

 

DR – www.cr.piemonte.it