ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 616

“Doniamo a chi si dona” per i 35mila preti diocesani

don-angiolinoPer la TV e il web nuove immagini sulla vita e la missione dei sacerdoti. Come don Angiolino Cobelli a Rivoli che ha promosso la realizzazione di un orto parrocchiale per sostenere le famiglie con problemi economici

 

Un mese con i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in Parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione. Come ogni anno torna la campagna di comunicazione per le Offerte Insieme ai sacerdoti destinate al sostentamento del clero diocesano. C’è un’intera comunità con il suo parroco al centro del nuovo spot tv sulle Offerte, con l’oratorio e gli abitanti del quartiere. Nel filmato una bambina del catechismo segue il sacerdote nella sua giornata tipo, dalle visite agli anziani alla pastorale giovanile, dal soccorso ai più poveri all’altare dove eleva il calice. “Doniamo a chi si dona” è la sintesi della campagna 2016 della Chiesa italiana. Uno spot per tornare a sottolineare l’impegno quotidiano di ogni “buon pastore” che ha scelto di essere al servizio del Vangelo e degli uomini, in ogni situazione, dalle più normali a quelle umanamente più problematiche. Alla fine dei 15 e 30 secondi una voce recita: “Doniamo a chi si dona” con un invito a donare attraverso il sito www.insiemeaisacerdoti.it. Qui, oltre a tutte le informazioni sulle Offerte Insieme ai sacerdoti (storia, dati, modalità per donare, ecc.), è interessante seguire, nell’arco delle 24 ore, la laboriosa giornata di alcuni sacerdoti.

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Tante immagini reali ed emozionanti, che accompagnano il visitatore nella vita di coloro che sono chiamati ad annunciare la buona novella con la parola e le opere. “Tutti coloro che apprezzano l’operato dei sacerdoti sapranno che possono contribuire al loro sostentamento. Ogni Offerta, anche di minimo importo, è un aiuto concreto verso di loro” spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione della CEI.  Tra i 35 mila preti diocesani sostenuti nella loro missione con le salsasiochiesaOfferte per il sostentamento ci sono sacerdoti come Don Angiolino Cobelli, parroco di San Bartolomeo Apostolo a Rivoli che ha promosso, insieme al gruppo Caritas locale, la realizzazione di un orto parrocchiale per sostenere le famiglie con problemi economici. È stato utilizzato un terreno di circa mille metri quadri annesso alla chiesa, alle pendici della collina di Rivoli. Gli ortaggi coltivati e raccolti da quattro anni vengono distribuiti alle famiglie in difficoltà seguite dai volontari. «Il nostro obiettivo – spiega don Angiolino– non è solo quello di produrre verdure. Con quest’idea si vuole coinvolgere chi ha bisogno di aiuto, facendolo sentire utile attraverso il lavoro pratico, in modo che non si senta assistito, ma partecipe in qualche misura del proprio sostentamento. Inoltre l’orto è un mezzo anche per impegnare qualche adulto rimasto senza lavoro in modo proficuo e a servizio degli altri. Sono molte le persone che in vari modi appoggiano questa attività. Anche don Cobelli quando le incombenze parrocchiali glielo consentono indossa tuta, scarpe da contadino e imbraccia vanga e zappa: sì perché nell’orto di San Bartolomeo non si usano utensili meccanizzati ma i tradizionali mezzi di coltivazione, più impegnativi, ma che rendono meglio il valore anche simbolico del sudore della fronte con cui ci si guadagna da vivere. I prodotti dell’orto vanno ad integrare le due distribuzioni mensili di pacchi viveri a cura della Caritas parrocchiale nonché quella settimanale di pane, messo a disposizione da un vicino ipermercato. Sulle reti nazionali per 3 settimane, e per tutto il 2017 su TV 2000, l’invito a domandarsi da dove vengono le risorse per sostenere i sacerdoti e donare un piccolo contributo, verrà anche dallo spot girato a basso costo nelle versioni da 15 e 30 secondi. Da un’idea di Alessandro Sortino, il filmato è stato realizzato da Giuseppe Carrieri. Direttore della fotografia è Giancarlo Migliore e fotografa di scena Giorgia Benazzo.

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Gli spot in formato web verranno promossi anche su Facebook: www.facebook.com/insiemeaisacerdoti. La pagina è molto seguita e racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere presentate ogni mese nello spazio “Insieme a Don” con foto, interviste, documentari. Tutte queste iniziative, promosse dal Servizio Promozione Sostegno Economico della CEI, hanno come obiettivo quello di continuare a diffondere la conoscenza delle Offerte Insieme ai sacerdoti destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, strumento chiesa torinoperequativo e di solidarietà nazionale scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività dei sacerdoti diocesani. Infatti da circa 30 anni i sacerdoti non ricevono più lo stipendio dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte. Le offerte sono deducibili e si possono versare tramite conto corrente postale, bonifico bancario, con un contributo diretto agli Istituti diocesani sostentamento clero e con carta di credito, anche attraverso il sito web www.insiemeaisacerdoti.it.

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Le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a nome proprio o della propria famiglia. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II. Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria. L’8xmille oggi è strumento ben noto e non costa nulla di più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più, ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa il 3% del fabbisogno, e dunque per remunerare il clero salvario chiesa2diocesano bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma il loro significato indica un’ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. I contributi versati vengono inviati all’Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte oggi sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa per il Vangelo e per i fratelli, oltre che circa 600 missionari nel Terzo Mondo. Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno.

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Per maggiori informazioni e approfondimenti consultare il sito:www.insiemeaisacerdoti.it.

 

REGIONE, PARCO DELLA SALUTE: CONTINUA IL PERCORSO VERSO LA GARA

LA STAZIONE APPALTANTE SARA’ L’AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA CITTA’ DELLA SALUTE 

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Sarà l’azienda ospedaliera universitaria della Città della Salute e della Scienza la stazione appaltante del primo lotto del nuovo Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino. Lo ha deciso  la Giunta regionale, su proposta del presidente Sergio Chiamparino e dell’assessore alla Sanità Antonio Saitta. La stazione appaltante opererà in stretto coordinamento con la Regione, attraverso la molinette2Cabina di regia e la segreteria tecnica istituita a marzo del 2015, assicurando la massima condivisione delle scelte e il coinvolgimento di tutti gli enti coinvolti nella programmazione e nella realizzazione dell’opera. Potrà avvalersi nelle varie fasi del procedimento degli enti strumentali e delle società partecipate della Regione. A motivare la scelta della Giunta è stato in primo luogo il processo di riorganizzazione interno compiuto negli ultimi anni dall’azienda della Città della Salute, in modo specifico per quanto riguarda le misure adottate in tema di molinettevalutazione dei rischi e di anticorruzione e trasparenza, che ne fanno un soggetto particolarmente idoneo a garantire il corretto svolgimento delle procedure di gara e della successiva gestione dei contratti. L’azienda, in quanto ospedaliera universitaria, ha inoltre la possibilità di rappresentare e interloquire direttamente con tutti i soggetti che fanno parte del progetto. Già da settembre ha costituito un gruppo di lavoro proprio in vista della realizzazione del futuro Parco della Salute, le cui competenze e conoscenze verranno messe a disposizione. Secondo quanto previsto dalle normative, l’azienda ora presenterà all’Anac la richiesta di qualificazione come stazione appaltante.

www.regione.piemonte.it

(foto: il Torinese)

Capodanno da record: 92% di camere prenotate negli hotel di Torino

hotel 2La notte del 31 dicembre registra il 92% delle stanze d’albergo occupate a Torino, e si sfiora il 90% di occupazione anche nel periodo 28 dicembre-3 gennaio. I dati sono forniti da Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti., a dimostrazione  che “l’interesse di molti visitatori per la nostra città va oltre Capodanno”. Nell’ultimo fine settimana dell’anno si spera così che ci siano positive ricadute sul commercio torinese.

 

(foto: il Torinese)

Emigrazione, i piemontesi nel mondo

E chi l’ha detto che i piccolissimi comuni non possono realizzare delle operazioni ad ampio respiro culturale, nonostante l’enorme penuria di risorse economiche. A Brozolo, comune della Valcerrina appartenente alla Città Metropolitana di Torino, questa affermazione viene smontata se si visita la mostra “Anche da Brozolo son partiti … Emigrazione piemontese nel mondo”, realizzata grazie all’impegno del consigliere comunale Guido Balzola e della sua consorte Ileana Maccagno che, lavorando intensamente sei mesi circa, sono riusciti ad allestire un momento culturale che va al di là dei confini del comune e ricostruisce un pezzo di storia del Piemonte dell’ultimo secolo e mezzo.

brozolo

L’evento ospitato nella sala consiliare e nella Biblioteca è la terza tappa di un viaggio ideale iniziato nel 2014 quando vennero raccolte foto e documenti riguardanti la vita del paese e proseguito nel 2015 con la concomitanza dei cento anni dell’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale, la “Grande Guerra”. Quella del 2016, invece, racconta le storie – come evidenzia Guido Balzola – “di coloro che lasciarono Brozolo alla volta degli Stati Uniti o dell’America del Sud, dell’Uruguay, del Brasile, dell’Argentina, partendo da porti come Genova, Marsiglia o Le Havre, per arrivare negli Stati Uniti dopo 15 o 18 giorni di navigazione o in Sud America dopo un mese in mare”. La ricca documentazione raccolta dagli organizzatori consente di distinguere una prima emigrazione negli Stati Uniti intorno alla metà dell’Ottocento, che si integrò molto meglio di quella successiva nel tessuto del giovane stato americano e poi quella dei primi anni del Novecento. E con questa seconda ondata, non tanto per povertà quanto per cercare un futuro migliore in più ampi spazi, partirono da Brozolo Francesco Faldella, Alberton Crovello, Romano Crovello, Augusto Allegranza, Francesco Allegranza, Maggiorino Bongiovanni, Marina Bongiovanni, tutti con una dotazione chi di trenta dollari (cifra che nell’Italietta di inizio secolo era certamente ragguardevole) chi si sessanta dollari, giungendo ad Ellis Island, l’isola davanti alla Statua della Libertà a New York, dove venivano “passati al setaccio” dalle autorità americane dell’immigrazione e poi proseguivano nel Nuovo Mondo giungendo in diverse destinazioni. Ma l’opera di recupero della memoria non si ferma al Nord America. Così dalla lettura dei tabelloni si può apprendere che il Penarol, squadra pluricampione d’Uruguay, deve il suo nome agli immigrati piemontesi di Pinerolo, che la Bagna Cauda viene servita a una non grandissima distanza dallo Stretto di Magellano, quasi ai confini del mondo, che la dinastia dell’attuale Papa Francesco è iniziata in Valcerrina con la nascita di un tal Giovanni Battista Bergoglio l’1 maggio 1685 a Robella   che tal Charlie Siringo, piemontese di origine fu cacciatore di taglie per i Pinkerton e fu sulle tracce di Butch Cassidy, il numero uno dell’Orda Selvaggia. Nella Biblioteca, poi, vengono proiettati filmati che ricordano i motivi della mostra che rimarrà aperta sabato 31 dicembre dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, domenica 1 gennaio, venerdì 6, sabato 7, domenica 8, sabato 14 e domenica 15 dalle ore 15 alle 18.

Massimo Iaretti

 

 

Volo Torino-Mosca ogni sabato

caselle aero2Ogni sabato dal 24 dicembre verso l’aeroporto di Mosca Domodedovo

Il network internazionale dell’Aeroporto di Torino continua ad espandersi ed aggiunge una nuova importante destinazione: Mosca. La compagnia aerea russa S7 Airlines opera  dal 24 dicembre il nuovo collegamento diretto tra lo scalo torinese e l’aeroporto di Mosca Domodedovo, che rappresenta anche la base principale del vettore e dalla quale è possibile proseguire per numerose destinazioni in Russia e verso i paesi limitrofi. Il nuovo volo tra Torino e la capitale russa permetterà di dare nuovo impulso ai flussi turistici sulla tratta in entrambe le direttrici e di offrire un nuovo collegamento diretto alle aziende del territorio con interessi nell’area. I voli verranno effettuati con aeromobili Airbus A320 da 158 posti ogni sabato secondo il seguente orario (espresso in orario locale):
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Torino Mosca 12.40 – 18.20       Sabato
Mosca Torino 10.00 – 11.50 Sabato

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La durata del volo è di circa 3 ore e 50 minuti. Il collegamento è operativo tutto l’anno e i biglietti sono acquistabili sul sito internet della compagnia all’indirizzo www.s7.ru.

Innovazione e ricerca: convenzione tra Librolandia e Università

L’Università degli Studi di Torino e la Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura hanno siglato una convenzione triennale che definisce un rapporto continuativo di collaborazione scientifica nella progettazione del Salone Internazionale del Libro di Torino. L’accordo, firmato dal Rettore dell’Università Gianmaria Ajani e dal Presidente delle Fondazione, Mario Montalcini, prevede azioni sinergiche di didattica e ricerca in diversi settori: SALONE LIBRO XXdall’editoria ai nuovi media, dalla comunicazione ai big data, dalle nuove forme di lavoro all’ecosistema delle start up. Università e Salone si alleano in modo organico attraverso una convenzione che consente di progettare insieme e di sviluppare, nell’arco di più anni, attività comuni. Fra le principali segnaliamo: lo sviluppo di strumenti di comunicazione digitale attraverso app, progetti, azioni di monitoraggio ed engagement delle community social. Il potenziamento della collaborazione con il Master di Giornalismo “Giorgio Bocca”, che già da anni contribuisce al Salone per l’attività formativa e la realizzazione di contenuti giornalistici. La possibilità di effettuare indagini sull’impatto economico e sociale del Salone, anche alla luce delle prospettive aperte dalle nuove normative sulla ricaduta sociale dei progetti.

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Lo sviluppo congiunto – nell’ambito del Salone – di eventi e iniziative di peculiare interesse per il ruolo svolto dall’Università. E infine il potenziamento delle attività di tirocinio degli studenti universitari presso il Salone. «I recenti indirizzi della politica a sostegno dell’innovazione», ha dichiarato Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino, «hanno visto l’affermazione della centralità dell’istituzione accademica che, come sede di conoscenza specialistica e di know-how di alto livello, riveste un ruolo universitàprimario nei processi di sviluppo del sistema socio-economico e culturale. Con l’accordo firmato oggi l’Università intende sviluppare interventi coordinati con la Fondazione attivando e coinvolgendo l’insieme quanto più ampio possibile delle competenze disponibili in Ateneo e sul territorio». Il Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Mario Montalcini, spiega l’importanza dell’accordo: «Con questa convenzione prosegue l’azione volta a creare o consolidare reti stabili fra il Salone e le più importanti realtà culturali, scientifiche, economiche e di ricerca di Torino e del Piemonte. I contenuti dell’accordo sono tali che non solo innovano in profondità il senso del radicamento del Salone nel suo territorio, ma soprattutto generano ricadute sostanziali sulle attività».

(foto: il Torinese)

“Cartoni di Natale”: si replica la raccolta

Cooperativa Arcobaleno, Amiat-Gruppo Iren e Città di Torino

negozi commercio vetrinaConsiderati i positivi risultati registrati l’anno scorso, Cartoni di Natale sarà riproposto anche per le Festività 2016/2017 con l’attivazione di un servizio straordinario per la raccolta degli imballaggi in cartone presso gli esercizi commerciali situati nelle zone maggiormente interessate dagli acquisti natalizi. Promotore dell’iniziativa è la Cooperativa Arcobaleno (che ormai da più di 20 anni gestisce la raccolta di questa frazione nell’ambito del progetto Cartesio) in collaborazione con AmiatSocietà del Gruppo Iren e Città di Torino. Obiettivo del progetto è aumentare la raccolta differenziata (e quindi il recupero) dei cartoni in un periodo, quello natalizio, in cui il loro utilizzo aumenta contestualmente alla crescita dei consumi . Il progetto Cartoni di Natale, che sarà avviato il 12 dicembre e proseguirà fino al 2 gennaio, coinvolgerà oltre mille esercizi distribuiti in dieci vie e corsi della città, non soltanto del centro. L’iniziativa si concretizzerà in una raccolta straordinaria di carta e cartone e sarà effettuata durante l’orario di chiusura dei negozi per la pausa pranzo, secondo un calendario concordato. Nei prossimi giorni gli operatori commerciali interessati dall’iniziativa riceveranno un opuscolo informativo che riporta indicazioni ed orari del servizio. “Con Cartoni di Natale– ha dichiarato il presidente di Amiat Lorenzo Bagnacani – intendiamo aiutare le utenze commerciali, di sicuro molto impegnate in questo periodo, a seguire i corretti comportamenti di differenziazione dei rifiuti, dimostrando come un’intensificazione delle attività e delle vendite possa portare anche notevoli benefici in termini di quantità e qualità di rifiuto differenziato raccolto”. “Con questa iniziativa – ha affermato l’assessora all’Ambiente Stefania Giannuzzi – l’Amministrazione Comunale intende venire incontro agli esercizi commerciali con un servizio aggiuntivo a quello quotidiano che permette di incrementare la percentuale di raccolta differenziata, a cui le famiglie torinesi hanno già positivamente aderito, oltre a favorire il radicamento di buone pratiche”. Tito Ammirati, presidente della cooperativa sociale Arcobaleno, ha sottolineato: “È di nuovo uno sforzo che facciamo volentieri per aiutare la nostra città a superare i tempi difficili che ancora la attanagliano. Arcobaleno c’è.”  Cartoni di Natale si affianca all’ormai tradizionale servizio di Cartacinesca, attivo tutto l’anno su venti vie e corsi cittadini, che prevede la raccolta – nelle ore a cavallo della pausa pranzo – di cartoni da imballaggio prodotti dalle vendite della merce.

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                         Le vie coinvolte dal Progetto Cartoni di Natale sono le seguenti:

 

Corso Belgio

Corso Casale (tra piazza Borromini e Motovelodromo)

Via Cecchi (tra piazza Baldissera e via Cigna)

Corso De Gasperi

Via Duchessa Jolanda (tra corso Inghilterra e via Principi D’Acaja)

Via Guala (tra corso Traiano e piazza Guala)

Via Principi D’Acaja (tra corso Francia e via Cavalli)

Via Napione

Corso Raffaello (tra corso Massimo d’Azeglio e via Nizza)

Corso Sebastopoli (tra corso Siracusa e via Tripoli)

 

Il voto alle donne, un lungo cammino verso la parità

lascaris-aulaNell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso per le scuole, bandito dalla Consulta delle Elette, “1946 – 2016. 70 anni di voto alle donne. Il lungo cammino verso la parità”. “Ringrazio i ragazzi e le ragazzi delle scuole che hanno partecipato al nostro bando – ha detto la presidente della Consulta Elette Stefania Batzella – hanno realizzato ottimi video che ci ricordano, con strumenti moderni, l’importanza del primo voto delle donne italiane 70 anni fa. Inoltre sono l’occasione per celebrare qui tutti insieme i vent’anni della Consulta delle Elette”.  Le scuole partecipanti hanno realizzato un video della durata massima di 60 secondi sul tema dell’anniversario dell’introduzione del suffragio femminile in Italia. In totale hanno partecipato al concorso 69 video di 32 scuole superiori del Piemonte e sono stati coinvolti 510 studenti. I premi assegnati alle scuole (da 400 e 2mila euro) sono destinati all’acquisto di materiale ed attrezzature didattiche. Le scuole vincitrici: Istituto Leardi di Casale Monferrato (Al), classe 5 A Grafica e Comunicazione docente prof. Ilenio Celoria, Liceo Valdese di Torre Pellice (TO), classi V docente prof. Martino Laurenti, ITIS E.Majorana di Grugliasco (TO), classe IV C I docente  prof.ssa  D’Orta, Liceo Beccaria Govone di Mondovì (CN), classe III D docente prof.ssa Valeria Orsi, Liceo artistico Alfieri di Asti, classe V M docente prof.ssa Gianna Gandini. Hanno premiato gli studenti la presidente della Consulta delle Elette Stefania Batzella, le consigliere Angela Motta, Valentina Caputo, Silvana Accossato, Nadia Conticelli e le partigiane Maria Airaudo e Nicoletta Soave Liberati, testimoni dirette del primo voto femminile nel 1946. Erano presenti la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino e il consigliere Andrea Appiano. La cerimonia di premiazione è stata aperta dai Pequeñas Huellas (Piccole impronte), orchestra e coro composti da bambini di tutto il mondo che utilizzano la musica come strumento di pace, fratellanza e cultura.

 

FC – www.cr.piemonte.it

Team Italy, tre medaglie d’oro in Svezia

Complessivamente il Team Italy ha presentato in gara tre altoatesini ed otto piemontesi. Tutti si sono fatti valere in una rassegna che in tre giorni di gare è stata visitata da ben 75.000 persone.

Il successo è andato oltre le aspettative per la squadra italiana ai campionati europei dei mestieri Euroskills di Göteborg. Il Team Italy è infatti tornato a casa dalla Svezia con ben tre medaglie d’oro.

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Gli altoatesini Nadine Lanziner e Stefan Chisté, al pari della piemontese Denise Giacosa, sono riusciti a sbaragliare la concorrenza ed a mettersi al collo l’oro dopo tre giorni di gara con i migliori talenti europei nei rispettivi mestieri di competenza. La giovane acconciatrice Nadine ha dovuto realizzare complessivamente sei diverse pettinature. Il pavimentista Stefan si è dovuto cimentare nella realizzazione di tre diverse tipologie di pavimenti, il parquet, il linoleum e la moquette. La receptionist Denise ha infine dovuto affrontare diverse situazioni simulate con degli ospiti, tra cui l’organizzazione di check-in e check-out, la gestione di lamentele da parte di clienti insoddisfatti e le prenotazioni telefoniche o le richieste d’informazioni per un tour della città.Tutti e tre hanno svolto i propri incarichi alla perfezione, meritando senza alcun dubbio il successo.La soddisfazione è stata doppia per Nadine Lanziner, che oltre alla medaglia d’oro tra gli acconciatori ha saputo meritare anche quella di “Best of Nation”, assegnata in ogni edizione al migliore competitor di ogni Paese.

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Si può dire che il modello della formazione duale funziona, come ha riferito Jasmin Fischnaller, presidente dei Giovani Artigiani lvh.apa e Delegata Euroskills : “Siamo davvero molto orgogliosi della nostra squadra. Questo successo testimonia una volta in più le grandi capacità dei nostri giovani talenti. Siamo inoltre molti felici che per la prima volta anche una concorrente proveniente da un’altra provincia italiana abbia ottenuto un simile risultato. Mi voglio congratulare con questi tre ragazzi e con i loro insegnanti Margit Gostner, Andreas Holzer e Luisella Rossi. Questi risultati eccellenti sono la dimostrazione che il modello della formazione duale funziona, a maggior ragione quando gli insegnamenti vengono impartiti all’insegna della qualità.”Entusiasta per il risultato ottenuto è stata anche Maria Stella Falcomatà, presidente degli Acconciatori lvh.apa: “Oro, oro, oro: infinitamente oro! Insieme alla nostra sezione di mestiere abbiamo lavorato a lungo con questa fantastica ragazza. Ora dopo due anni Nadine è riuscita a salire sul tetto d’Europa. Sono davvero orgogliosa del suo risultato, lo ha pienamente meritato. Per tutta la competizione ha dimostrato massima concentrazione ed ha fatto vedere che alla fine la fatica paga, trionfando nonostante una concorrenza elevatissima. Un ringraziamento anche all’allenatrice Margit Gostner, capace di portarla sul tetto d’Europa!”

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“La medaglia d’oro vinta da Denise Giacosa agli Euroskills – ha dichiarato Pentenero, assessora al Lavoro della Regione Piemonte – rappresenta un riconoscimento importante per il sistema della formazione professionale della nostra Regione che, come ho avuto modo di sottolineare in più occasioni, rappresenta un’eccellenza da valorizzare, per la sua capacità di avvicinare i giovani al mondo del lavoro, riducendo la distanza tra apprendimenti teorici e pratici. I campionati dei mestieri, che coinvolgono circa 35 istituzioni scolastiche e 200 ragazzi nelle competizioni regionali, inoltre, favoriscono il dialogo tra agenzie formative e scuole. A nome della Regione, mi congratulo con Denise e con tutti gli otto giovani che, con i rispettivi tutor, hanno rappresentato il Piemonte alle gare europee di Göteborg”.“Siamo molto orgogliosi – ha aggiunto Claudio Spadon, direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro, che cura l’organizzazione del team piemontese – della medaglia d’oro conseguita da Denise, dell’impegno delle ragazze e dei ragazzi del Team Italia che hanno portato il loro entusiasmo e professionalità ai Campionati europei dei Mestieri. E’ un risultato straordinario per il Piemonte, alla sua seconda partecipazione agli Euroskills, che premia inoltre il lavoro di squadra tra Agenzia Piemonte Lavoro, gli istituti scolastici e le agenzie formative che hanno determinato il successo dell’iniziativa”.

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Per quanto riguarda il terzo altoatesino in gara, il lattoniere di Renon Johannes Mair ha mancato per una questione di millimetri il diploma d’eccellenza, ma ha comunque centrato un prestigioso 5° posto. I mestieri in cui hanno gareggiato gli italiani sono stati: Pavimentista, Acconciatore, Hotel Receptionist, Cameriere, Cuoco, Estetista, Grafico, Meccanico d’auto, Muratore e Operatore socio sanitario.

Vito Piepoli

 

Il marketing e la magia del Natale

la Paura del Futuro. Questo sentimento lo proviamo, bene o male, tutti perché ciò che non conosciamo, il più delle volte, ci spaventa 

di Antonio DE CAROLIS

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Quando si arriva a questo punto dell’anno, le affermazioni che più comunemente ci capita di sentire sono: “Il 2016 è volato via e non me ne sono neanche accorto” oppure “Meno male che il 2016 è finito perché è stato un anno molto difficile” o ancoraQuesto è stato un anno molto importante per me, spero continui così“.Ovviamente non sono che alcuni esempi, ma queste e altre forme similari tendono a esprimere un unico concetto ancestrale: la Paura del Futuro. Questo sentimento lo proviamo, bene o male, tutti perché ciò che non conosciamo, il più delle volte, ci spaventa. Esempi tangibili possono essere l’attesa di un esame per il quale, pur essendo preparati, non sappiamo come sarà impostato, oppure il pensiero di incontrare qualcuno che può o deve, esprimere una valutazione su di noi…Dovessimo presentare il concetto con un’immagine e una relativa didascalia, probabilmente sarebbe quella di due dita incrociate completate da un pensiero augurale del tipo “Speriamo vada tutto bene“, proprio per superare lo stato di disagio.

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L’arrivo del Natale, invece, è sempre “fantastico”. Sin da bambini, infatti, aspettavamo questo momento ricco di calore, amore e bontà verso gli altri. Personalmente, nella mia infanzia vivevo il giorno dell’Anniversario della “Nascita del Bambino Gesù” con una grande gioia e speranza nel cuore. Rappresentava per me il simbolo del bene al quale tutti s’inchinavano e dal quale tutti, grandi e piccini, erano stimolati ad aprirsi agli altri con bontà, per ricevere il meritato dono che Babbo Natale, in qualità di “postino del mondo dei Buoni”, alla guida di una meravigliosa slitta volante trainata da renne parlanti, ci recapitava a casa. Una sorta di e-commerce ante litteram, dove qualcuno comprava un oggetto e te lo faceva recapitare a casa passando attraverso il camino, in fascia oraria 23.30 – 03.30 . Ricordo una volta di avere lasciato, con forte disappunto di mio padre, la porta di casa aperta; quando mi chiese perché lo avevo fatto mi giustificai dicendo che non era colpa mia se non avevamo un camino…

 

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La preoccupazione però, era sempre forte fino al giorno di Natale perché non sapevo ancora come “Il grande Valutatore” avesse valutato la mia prestazione di bambino al parametro ” Obbedienza e Disciplina”. Era qualcosa di molto simile a un MBO aziendale (Management by objectives) perché mi avrebbe premiato con un bel dono in caso di raggiungimento dell’obiettivo qualitativo o, viceversa, punito con un pezzo di carbone, nero come la pece, consegnatomi dalla Befana che, probabilmente per il ruolo che ricopriva, non consideravo simpatica e neppure, con tutta la sincerità di un bambino, “una bella signora”. Questa visione fantastica è ancor oggi valida per molti bambini, ma cosa è rimasto per noi adulti? Crediamo di poter dire: Quello che il marketing utilizza per farci rivivere quella bellissima esperienza. Film al cinema e in televisione ambientati in posti fantastici con distese di neve e elfi sorridenti, abeti avvolti da migliaia di luci, luminarie artistiche nelle nostre città, vetrine colorate e scintillanti, musiche e cori di Natale per le vie cittadine, concerti di Natale organizzati daalberone aziende, privati, istituzioni e associazioni, radio con stazioni dedicate alle musiche natalizie e molto altro ancora… Nonostante le brutte notizie che, attraverso quotidiani e telegiornali, ci arrivano ogni giorno, ovunque ci siano persone durante il periodo natalizio si respira aria di Festa e di speranza, e poco importa se qualcuno dice: “Sono solo Feste commerciali che hanno l’unico scopo di farti spendere soldi”. Un saggio diceva “Se vuoi vivere bene, devi vedere il mondo con gli occhi del bambino” e siamone certi, il suo spirito è sempre vivo in noi, anche se talvolta facciamo di tutto per reprimerlo.

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Il Buon Marketing fa bene! Ci aiuta a riscoprire situazioni e sentimenti che sono sopiti in noi. Ci aiuta a rivivere situazioni belle che abbiamo già vissuto o magari solo e sempre desiderato. Lasciamoci trasportare da questo clima così “perfetto” da risultare irreale. Usiamo la nostra immaginazione e trasformiamoci in generatori di relazioni umane. Facciamo sì che il marketing faccia il suo effetto stimolandoci a fantasticare per qualche giorno e lasciandoci vivere sensazioni positive.Potremmo scoprire che, talvolta, basta davvero poco per vivere meglio.

Buon NATALE a tutti da Marketing People.

 

 

decarolisAntonio DE CAROLIS

Presidente CDVM Club Dirigenti Vendite e Marketing

presso Unione Industriale di Torino

www.cdvm.it