ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 597

Amigurumi e candele portafortuna. Idee regalo scaramantiche e sfiziose

 

SETTIMA PUNTATA – Viaggio nel vasto mondo degli hobbysti, tra chi per sopravvivere alla crisi sta cercando di trasformare in mestiere una passione

Sono passati otto anni da quando ha incominciato a girare i mercatini degli Operatori del proprio ingegno. All’inizio era un hobby, oggi è diventata una necessità. Al punto che quando a Torino non ci sono eventi va a cercar fortuna altrove, verso Verbania o in Liguria. “Si incomincia a marzo e si va avanti senza sosta fino a Natale. Gennaio e febbraio a casa, a curare l’influenza presa a dicembre, che è il mese peggiore perché fa freddo, ma è anche il periodo in cui si lavora di più, soprattutto nel mio settore: creo articoli regalo”, racconta Rosalba Stabile, 49 anni, che per promuovere i suoi prodotti si è creata una vetrina su Facebook, “Sfizipazzi”. A Rosalba fantasia e creatività non mancano. E’ partita con il découpage, per dar libero sfogo all’immaginazione e reinterpretare vecchi oggetti per farli rivivere attraverso un nuovo look. Poi è passata alla bigiotteria, che ora ha messo in liquidazione perché in lei sono nate nuove passioni: quella per l’uncinetto, attrezzo con cui realizza pupazzi “amigurumi”; e quella per la lavorazione della cera, elemento base delle sue candele con dedica. “Amigurumi è un passatempo molto popolare in Giappone, una tecnica che adesso sta prendendo piede anche in Europa”, spiega Rosalba. Il nome è il risultato della combinazione delle parole giapponesi “ami”, che significa lavorare all’uncinetto, e “nuigurumi”, che vuol dire peluche: giocattoli lavorati all’uncinetto, come pupazzi, bambole, piccoli animali. In perfetto stile giapponese, il tipico amigurumi ha corpo cilindrico e testa grande, come nei fumetti e nei cartoni animati nipponici.

Gli occidentali, importando la tecnica, hanno dato la loro impronta rendendo più sinuose le forme di oggetti che vengono creati e collezionati perché, come dicono i giapponesi, “kawaii”, letteralmente “carini”. “Lavorare all’uncinetto mi piace tantissimo, non smetterei mai: mentre incomincio un pupazzo penso già a come fare il prossimo”, dice Rosalba, che tra un amigurumi e l’altro trova anche il tempo di dedicarsi alla seconda passione del momento. “La candela – precisa – è un complemento d’arredo che trovo delizioso e che può essere posizionato in qualsiasi angolo della casa: scalda l’atmosfera e rende l’ambiente più accogliente quando è spenta; accesa riflette una luce tenue che ha uno straordinario potere rilassante”. Le materie prime si reperiscono con facilità: cera d’api, paraffina, stoppini, essenze profumate. “Una candela profumata è sempre un bel regalo. E poi – conclude Rosalba – quelle che faccio io sono diverse da tutte le altre, hanno qualcosa in più: un messaggio portafortuna, una dedica che inserisco nella cera mentre la fondo nello stampo e che rimane nel tempo, anche dopo che l’ultimo pezzetto di candela si è sciolto. Un particolare che le rende un dono molto apprezzato, d’effetto e soprattutto scaramantico”.

 

Paola Zanolli

POIRINO, PROGETTO BLUE ECONOMY PER IL RILANCIO DEL PIANALTO

Rilanciare l’area del Pianalto di Poirino  e le sue produzioni, grazie al progetto in collaborazione tra il Politecnico, associazioni e istituzioni locali, che verrà presentato il 15 maggio alla Sagra dell’Asparago e della Tinca di Poirino.

“Il cibo sano, i prodotti e la gastronomia di qualità – ha spiegato Daniela Ruffino, vicepresidente del consiglio regionale del Piemonte – rappresentano un patrimonio unico fatto di tradizione e sacrifici. Poirino si propone come capofila del Pianalto per far nascere nuove opportunità legate al cibo, all’alimentazione, al gusto e al turismo e, grazie all’applicazione, dei princìpi innovativi della Blue Economy sarà possibile creare occasioni per il rilancio di un territorio nel suo complesso. Per fare fronte a una crisi che sembra non voler mollare la presa bisogna unire tutte le risorse, le professionalità e i saperi della nostra gente e delle nostre imprese. In questo modo – conclude Ruffino – sapremo essere competitivi grazie ai prodotti di qualità, ad una loro commercializzazione efficace in abbinamento al turismo culturale, del paesaggio e religioso”

Giovani talenti vanno all’estero. E tornano

La Fondazione Iniziativa Subalpina organizza il Convegno “Cervelli Itineranti”

“Cervelli in fuga” è uno slogan inflazionato ma non per questo meno attuale: è stato tradotto in “Cervelli itineranti” per indicare quei giovani di talento che non solo vanno all’estero a lavorare ma che anche, qualche volta, ritornano in Italia o vorrebbero farlo ma non riescono. Parlare di “Paese per vecchi” è sintomo di rassegnazione e non offre soluzioni. Fondazione Iniziativa Subalpina ha coinvolto significative esperienze giovanili da diversi Paesi, indagando motivazioni e suggestioni.

Dopo il saluto del Presidente della Fondazione Cristiano PICCO, interverranno Gianmaria AJANI, Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Alberto Maria BARBERIS, Presidente dei Giovani imprenditori dell’Unione industriale di Torino, Marco CANTAMESSA, Presidente e Amministratore delegato I3P, Paola DE MICHELI,Sottosegretario all’Economia,Marco GAY, Vicepresidente Esecutivo di Digital Magics, Marco GILLI, Rettore Politecnico di Torino, Barbara GRAFFINO,Presidente e Coordinatrice Associazione YES4TO,Giuseppe LAVAZZA, Vicepresidente Lavazza s.p.a. e Michele VIETTI, anima della Fondazione e già Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. ModeratoreGiuseppe BOTTERO de La Stampa.

 

Il villaggio CircOLIamo in piazza Solferino

Arriva a Torino CircOLIamo, la campagna educativa itinerante del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. Oli lubrificanti usati, rischi per l’ambiente e opportunità per l’economia nazionale e locale sono i temi principali della conferenza stampa che si terrà venerdì 12 maggio alle ore 11 in Piazza Solferino, all’interno del villaggio CircOLIamo, alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Stefania Giannuzzi e di Franco Barbetti, Direttore Tecnico Operativo del COOU.

 

L’evento rappresenta la principale tappa piemontese della campagna educativa itinerante organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di ANCI, che nell’arco di due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati e ottimizzarne la raccolta.

 

Dalle 9 alle 11, all’interno del villaggio CircOLIamo, è previsto l’incontro con i ragazzi delle scuole, che parteciperanno agli educational loro dedicati; i ragazzi si fermeranno al villaggio allestito dal Consorzio e giocheranno a “Green League”, il primo social game finalizzato all’educazione ambientale.

 

Nel corso dell’incontro con la stampa verranno resi noti i dati di raccolta degli oli lubrificanti usati in Piemonte e in particolare in Provincia di Torino. Il Consorzio proporrà, insieme ai relatori, le soluzioni ad eventuali difficoltà o inadempienze. L’olio lubrificante usato è un rifiuto pericoloso che deve essere smaltito correttamente. Se utilizzato in modo improprio può essere estremamente dannoso per l’ambiente e per la salute umana: basti pensare che 4 kg circa di olio – il cambio di un’auto – se versati in mare posso coprire una superficie grande quanto un campo di calcio.

Ricerca pediatrica, concerto dei Carabinieri per Città della Speranza

Una serata all’insegna della musica per sensibilizzare il pubblico sulle gravi patologie tumorali che colpiscono i bambini. È questo l’obiettivo del concerto che il Comando delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri organizza per venerdì 12 maggio a Torino. Alle ore 20.30, nella Chiesa del Santo Volto, si esibirà la Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri di Milano, diretta dal M° Andrea Bagnolo. Saranno ospiti anche i cori “Voci bianche del Coropò”, della “Scuola Protette di San Giuseppe” e della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, con la presenza straordinaria del soprano Stefania Delsanto e della flautista Rebecca Lewis. Il repertorio privilegerà brani e musiche per bambini e ragazzi, invitati a partecipare.

L’iniziativa, che fa seguito ad un analogo concerto svoltosi con successo a Roma il 27 aprile scorso, mira a dare un messaggio informativo sulle leucemie pediatriche e su quanto viene fatto dalla Fondazione Città della Speranza, onlus vicentina che dal 1994, tramite il fundraising, si pone lo scopo di migliorare le condizioni di cura e assistenza dei bambini malati e di sostenere la ricerca scientifica in ambito oncologico. Per dare risposte sempre più concrete, nel 2012 la Fondazione ha dato vita a Padova ad un suo Istituto di Ricerca Pediatrica che, con i suoi 17.500 mq, è il più grande polo europeo dedicato alla lotta contro le malattie infantili, collegato con i più importanti centri di ricerca internazionali.

L’Arma dei Carabinieri, sempre attenta a dare il suo contributo a quanti si impegnano nel sociale, oltre a promuovere i concerti di Roma e Torino, ha realizzato anche un’agenda contenente semplici consigli per diffondere il patrimonio di conoscenze e di valori civili tra i giovani. L’agenda, che sarà consegnata al pubblico, è impreziosita da disegni e messaggi dei pazienti in cura nella Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova.

“Città della Speranza, nell’accogliere con particolare soddisfazione la consueta disponibilità dell’Arma nel sostenere programmi di così rilevante importanza sotto il profilo umano, morale e assistenziale, ancora una volta ringrazia i Carabinieri per la significativa e preziosa collaborazione, già data anche in passato, consentendo di portare all’attenzione di migliaia di cittadini una problematica particolarmente delicata, qual è la tutela della salute dei bambini meno fortunati che non sempre riescono a ritrovare il sorriso a causa di gravissime malattie purtroppo ancora non curabili – spiega Giovanni Franco Masello, presidente della Fondazione –. Solo la ricerca potrà consentire di arrivare a terapie più efficaci e risolutive, ma sono determinanti la più estesa conoscenza del problema e la generosità di quanti contribuiranno a risolverlo aiutando il lavoro di preziose risorse umane da tempo impegnate nello studio di nuove soluzioni terapeutiche”.

Come partecipare alla governance delle aziende

Assonline (in Italiaonline) e Asati (in Tim) sono solo due delle numerose associazioni di azionisti a essere attiva in Italia, peraltro da molti anni. Tutte queste realtà stanno chiedendo l’introduzione di modifiche statutarie tali da rendere possibili, e non soltanto auspicabili, forme concrete di partecipazione alla governance delle aziende.

 

Se forme di partecipazione “debole”, come diritti di informazione e consultazione o incentivazioni finanziarie partecipative, sono ormai considerate come acquisite, il discorso cambia completamente quando si tratta di valutare forme di partecipazione “forte”, ossia di partecipazione dei lavoratori all’assunzione di decisioni a fianco del (e non di fronte al) management.

 

Che cosa ci riserva il futuro? L’Italia raggiungerà, da questo punto di vista, culture all’avanguardia come Germania e Francia? Che cosa si sta muovendo a livello parlamentare?

 

Se ne parla venerdì 12 maggio, alle ore 10.30, in via Aosta 4 a Milano.

La Croce Verde compie 110 anni

La Croce Verde, fondata da Cesare Lombroso nel 1907, ha 5 sedi operative (Alpignano, Borgaro-Caselle, Ciriè, San Mauro, Venaria),  53 ambulanze, 3 mezzi attrezzati al trasporto disabili e 28 veicoli per servizi socio sanitari e di protezione civile. I volontari sono 1356 e fanno fronte ogni anno a oltre 78mila servizi sanitari e d’assistenza. La Croce Verde si occupa  di trasporti in emergenza e urgenza a fianco del 118, ma anche di  prestazioni convenzionate con le aziende sanitarie locali e  assistenza a  manifestazioni sportive. Per i  110 anni dell’ente, tra gli appuntamenti il convegno sulla riforma del Terzo Settore il 20 maggio presso La Fabbrica delle ‘e’ dove si incontreranno i delegati delle 873 Pubbliche Assistenze Anpas provenienti da tutta Italia.

 

(foto: il Torinese)

Meditazioni (recluse) sul Cantico dei Cantici

Il valore degli affetti e il senso di incompiutezza che accompagna i sentimenti di chi vive la reclusione, la loro rappresentazione attraverso i sogni, le fantasie di donne e uomini detenuti e le parole d’amore del Cantico dei Cantici.

E’ l’idea di METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici, l’evento teatrale realizzato da Teatro e Società, con la regia di Claudio Montagna, e il sostegno della Compagnia di San Paolo, che sarà proposto al teatro della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino il 9, 10, 11, 12, 15 e 16 maggio, ore 21.00, a un pubblico di centocinquanta spettatori a sera.

Con METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici, per la prima volta in venticinque anni di regia, Claudio Montagna realizza una rappresentazione esclusivamente ispirata ai temi dell’affettività in carcere, in particolare, degli affetti famigliari e coniugali. «Perdere l’altra metà, chiunque essa sia, genitori, figli, amici, amori, “dimezza” nell’anima e forse nel corpo – spiega Claudio Montagna –  E poi chissà se a fine pena, pur ritrovando l’altro, riusciranno a ritrovare la parte di sé che avevano perduto? Se no, che faranno di sé? E che farà la società?».

METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici è l’opportunità per donne e uomini detenuti di condividere i sogni che celebrano affetti “allontanati”, di solito vissuti in solitudine ma, per una sera, meno sterili perché qualcun altro vi assiste. L’ascolto, sul terreno comune degli affetti, offre al pubblico nuovi punti di osservazione sui reclusi e, più in generale, sulla funzione riabilitativa della pena: «perché – spiega ancora Montagna – solo pensando i detenuti come uomini e donne sarà possibile dopo il carcere accoglierli come cittadini».

E la voce della società civile, con i suoi giudizi, le ragioni e le paure rispetto alla realtà carceraria, sarà rappresentata dagli interventi di un gruppo di studentesse del corso di Filosofia del Diritto, del prof. Claudio Sarzotti – Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, nell’ambito del laboratorio teatrale condotto da Franco Carapelle di Teatro e Società.

Il tema dell’affettività è di attualità e argomento di analisi e proposte degli “Stati Generali dell’Esecuzione Penale”: «Secondo la nostra Costituzione – spiega il prof. Claudio Sarzotti –  il carcere dovrebbe privare il condannato esclusivamente della libertà personale. In realtà lo priva di ben altri diritti e beni sociali. Tra queste privazioni illegittime quello dell’affettività. Diritto che, tra l’altro, coinvolge persone che non hanno commesso alcun reato: i familiari delle persone recluse. Una questione importante, affrontata in altri Paesi europei con lo strumento delle visite coniugali, e che ancora aspetta una risposta dal nostro legislatore».

METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici è allestito da un gruppo di quattordici detenuti del Padiglione A della Casa Circondariale Lorusso Cutugno di Torino, che partecipano al laboratorio teatrale avviato a settembre da Franco Carapelle di Teatro e Società. Al loro fianco sul palco, per la prima volta, otto donne della sezione femminile del laboratorio di canto e recitazione corale, condotto dai musicisti Nicoletta Fiorina e Giovanni Ruffino, con la collaborazione di Adriana Bianco e Maria Paola Melis dell’Associazione Gruppo Abele Onlus. La realizzazione di costumi, arredi e oggetti di scena è stata affidata a una trentina di studenti del Primo Liceo Artistico Torino – Sezione Carceraria mentre si esibirà un gruppo di acrobatica ed espressione corporea, costituito da Diego Bertin, Luca Buccheri, Gloria Giraudo, Francesco Marra, Deborah Palmas coordinato, per la rappresentazione, da Marcello Piras.

Le nuove sinergie sono state possibili grazie all’importante impegno della Direzione, degli educatori e del Personale di Polizia Penitenziaria. «Il tema dell’affettività in carcere – spiega il direttore Domenico Minervini – è di fondamentale importanza, non solo per la popolazione detenuta ma per noi operatori penitenziari, che possiamo valorizzarlo come formidabile leva per stimolare processi di rivisitazione critica degli atti criminali. Non potendo attendere le auspicate modifiche legislative in materia, ho voluto dare massima attenzione all’affettività in carcere, superando stereotipate limitazioni e realizzando modifiche organizzative e strutturali che potessero agevolare i rapporti affettivi».

Nelle sei serate sarà aperto al pubblico il RISTORANTE LIBERA MENSA interno alla Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

METÀ – Meditazioni sul Cantico dei Cantici è realizzato da Teatro e Società nell’ambito del progetto “IL TEATRO PER UN DIALOGO TRA I DETENUTI E I CITTADINI  SUL VALORE DEGLI AFFETTI”, è promosso con il contributo della Compagnia di San Paolo e condiviso operativamente dalla Direzione, dagli educatori e dagli agenti della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino nell’ambito della Cattedra di Filosofia del Diritto del prof. Claudio Sarzotti.

Tutte le informazioni sul sito:www.teatrosocieta.it

Fondazione Crt: 1,4 milioni di euro per musica e teatro

La Fondazione CRT ha assegnato 1,4 milioni di euro a oltre cento eventi di musica, teatro e danza in programma tra maggio e ottobre in Piemonte e Valle d’Aosta. Questi i risultati della prima tranche di contributi di Not&Sipari 2017, il progetto della Fondazione CRT dedicato alla diffusione delle rassegne culturali e degli spettacoli dal vivo sul territorio, favorendo la crescita qualitativa delle produzioni, il coinvolgimento dei giovani artisti nel circuito professionistico, l’avvicinamento di nuove fasce di pubblico alle manifestazioni e il senso di aggregazione nelle comunità di cittadini. Una seconda tranche di contributi sarà assegnata alle iniziative in programma da novembre 2017 ad aprile del prossimo anno.

Not&Sipari ha sostenuto fino ad oggi 3.200 iniziative per un totale di 33,5 milioni di euro.

 

Con il progetto Not&Sipari  sottolinea il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia – promuoviamo la realizzazione di eventi di musica, teatro, danza, in tutte le loro manifestazioni e generi, per contribuire a stimolare la vivacità culturale delle comunità locali, favorire l’aggregazione giovanile e rafforzare l’integrazione sociale. È uno dei progetti storici della Fondazione CRT che, nel tempo, ha saputo innovarsi e creare valore per il nostro territorio”.

 

“Con Not&Sipari, il nostro obiettivo è  quello di promuovere un’offerta culturale varia e ad alta innovatività, che sappia coniugare qualità delle produzioni e capacità di coinvolgimento di nuove fasce di pubblico, in particolare i giovani – afferma il Segretario Generale Massimo Lapucci -. Tra i criteri che hanno guidato la selezione dei progetti, una particolare attenzione è stata riposta nella capacità di sviluppare reti con enti locali e non profit e nella sostenibilità economica delle iniziative”.

 

A beneficiare del sostegno fino a 40.000 euro di Not&Sipari 2017 sono associazioni non profit, enti locali e istituti didattici di alta formazione che promuovono sia grandi rassegne sia eventi di rilevanza locale, toccando capillarmente tutto il territorio del Piemonte e la Valle d’Aosta.

 

Nel Torinese, ad esempio, hanno vinto il bando della Fondazione CRT il Ritmika Free Music Festival, il Torino Fringe Festival 2017 – Invasioni Teatrali, il Festival delle Colline Torinesi, il Moncalieri Jazz Festival, il Festival Internazionale delle Arti Differenti Sensazioni e alla rassegna di concerti Flowers Festival, nella suggestiva cornice del Parco urbano della Certosa a Collegno.

Nel Cuneese vengono sostenuti il Festival agri-rock Collisioni, capace di richiamare 100.000 visitatori, la magia del Mirabilia International Circus & Performing Arts, che coinvolge 140 artisti delle più importanti compagnie europee, l’Alba Music Festival-Suoni dalle colline di Langhe e Roero.

 

Nell’Astigiano tra i vincitori dell’edizione 2017 figurano il Terre d’Asti Festival, l’Asti Teatro 39, il Moncalvo in Danza Festival, il progetto Paesaggi e oltre-Teatro e Musica d’estate nelle terre dell’Unesco.

 

Nel territorio di Novara Not&Sipari sostiene il NovaraJazz, con un consolidato mix di concerti, mostre, installazioni, presentazioni letterarie; il Novara Gospel Festival che, oltre ai concerti, propone workshop e masterclass tenute da alcune tra le più note voci gospel al mondo e, infine, il progetto di cittadinanza culturale Teatro sull’Acqua, che porta gli spettatori sulle rive del Lago Maggiore per cinque giorni di rappresentazioni dal 5 all’10 settembre 2017.

 

In provincia di Verbania hanno ottenuto un contributo le settimane musicali dello Stresa Festival, nella suggestiva cornice del Lago Maggiore; nell’Alessandrino il Festival Internazionale Echos 2017 – I Luoghi e la Musica; nel Vercellese i Concorsi internazionali Valsesia Musica e Valsesia Musica Juniores, così come le iniziative musicali all’interno della 41° edizione di Alpàa, manifestazione di grande rilievo che porta ogni anno a Varallo circa 200.000 persone; a Biella il festival musicale #tuttamialacittà. 

 

In Valle d’Aosta sono stati selezionati il Festival CHAMOISic e i Concerti Aperitivo del Cantiere della Musica.

 

Not&Sipari è destinato sia alle grandi istituzioni, sia alle piccole realtà – spesso radicate lontano dai grandi centri – che, con le loro produzioni, sono determinanti per creare aggregazione, tenere vivo il tessuto culturale e garantire l’attività di giovani professionisti nel mondo dello spettacolo. Le proposte sono state valutate anche in base alle ricadute sul territorio in termini di sviluppo economico e all’accessibilità degli eventi da parte delle persone con disabilità motoria, sensoriale, psichica.

Viabilità, edilizia, scuola: la Regione “premia” i comuni che accolgono

A fronte dei continui arrivi di immigrati nel territorio regionale  “crediamo sia fondamentale proseguire nell’accompagnamento alla costruzione di un sistema strutturale di accoglienza – dice l’assessora regionale all’immigrazione, Monica Cerutti – che coinvolga un numero sempre più significativo di Comuni, possibilmente in modo diretto nel sistema SPRAR (Sistema Protezione di Richiedenti Asilo e Rifugiati). 

“Finora abbiamo lavorato in modo molto positivo con Anci e prefetture, – prosegue Cerutti – e intendiamo continuare questa collaborazione, auspicando che tutte le Regioni facciano come noi la loro parte, nelle percentuali previste dall’accordo Stato-Regioni del luglio 2014.

A tale proposito sono stati introdotti  criteri premiali per le amministrazioni locali. In questa direzione, la Giunta regionale ha proceduto al loro inserimento all’interno dell’attuazione dell’intesa tra il Governo e le Regioni per la predisposizione di un programma di finanziamenti agli enti locali per spese di investimento, per un totale di poco più di 25 milioni.

La Regione infatti finanzierà in via straordinaria un programma di contributi a favore dei comuni piemontesi destinati ad attività di viabilità comunale, edilizia municipale, cimiteriale, illuminazione pubblica, edilizia scolastica, socio assosistenziale di proprietà di enti locali o di loro consorzi, di bonifica ambientale, in ambito culturale e turistico, per la prevenzione del dissesto idrogeologico. 

L’Assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte segnala ” l’importanza di aver inserito tra i criteri di assegnazione dei contributi il vincolo di dare precedenza ai Comuni che siano impegnati in progetti di ospitalità nei confronti delle popolazioni migranti in attuazione di programmi statali o regionali”.  L’avviso di finanziamento, che scadrà il 14 maggio, è stato inviato a tutte le amministrazioni comunali della Regione Piemonte.