ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 553

Esiste la vita nell’universo?

Appuntamenti a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna Via Maria Vittoria 12 

Piero Galeotti, astrofisico e docente universitario


L’associazione Cromie – Vivere a Colori, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, organizza un incontro-conferenza del Prof. Piero Galeotti, noto astrofisico e docente
universitario su “Esiste la vita nell’universo?”. Segue dibattito con il pubblico. Il Ponzano Jazz Trio formato da Federico Ponzano al sax, Roberto Reverso alla chitarra e Andrea De Ferrari Calvo al contrabbasso esegue brani attinenti al tema dell’incontro. Questa formazione è coinvolta nel progetto delle ” Vitamine Jazz” dell’ Ospedale S.Anna , che riprenderà la programmazione i primi di novembre con la direzione artistica di Raimondo Cesa. Al termine, piccolo rinfresco gentilmente offerto dall’ Osteria Rabezzana di via San Francesco d’Assisi 23 a Torino. L’ingresso è gratuito, i posti sono limitati, occorre prenotare al 338/2539740. I soci di Cromie hanno la priorità.

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Piero Galeotti, Professore di Fisica Sperimentale all’Università di Torino, svolge attività scientifica nel campo della fisica astroparticellare. E’ famoso per le ricerche di astrofisica neutrinica effettuate nel laboratorio del Monte Bianco e in quello del Gran Sasso per studiare le fasi evolutive finali di stelle che possono esplodere come Supernove. Altre ricerche riguardano lo studio dei raggi cosmici di altissima energia dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). E’ autore di libri e pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. Associato al CERN e Vice Presidente del Planetario di Torino. Ha partecipato e partecipa tuttora come relatore di conferenze e incontri in diversi Paesi del mondo. In riconoscimento della sua attività di ricerca, didattica e divulgativa l’Unione Astronomica Internazionale ha attribuito il suo nome al pianetino JR134 (20461) scoperto nel maggio 1999.

Una Manovra per La Vita

 

Domenica 14 ottobre 2018 in piazza San Carlo, a Torino, e in altre piazze italiane

Si chiama “Una Manovra per La Vita” ed è l’iniziativa – promossa dalla Simeup (Società Italiana Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica) in collaborazione con la Pediatria d’Urgenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino e la Croce Verde Torino – che dalle ore 10 alle ore 17 di domenica 14 ottobre in piazza San Carlo, a Torino, promuoverà la manovra necessaria ad impedire il soffocamento da inalazione di corpi estranei, un fenomeno generato dall’ostruzione completa delle vie aeree, che in Italia provoca ogni anno la morte di circa trenta bambini. Nei tre stand di piazza San Carlo – allestiti da ospedale Infantile Regina Margherita e Croce Verde Torino – gli operatori saranno a disposizione dei cittadini e spiegheranno come eseguire la manovra di disostruzione delle vie aeree in caso di inalazione dei corpi estranei. Lo faranno anche con alcune prove pratiche realizzate con l’ausilio di manichini pediatrici. “Quando c’è ostruzione completa – spiega Antonio Urbino, past-president Nazionale SIMEUP e primario della Pediatria d’Urgenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita – i tempi d’azione sono davvero limitati e se si agisce immediatamente, le possibilità di salvare il bambino crescono in modo notevole: “Ecco perché è opportuno che la manovra di disostruzione da corpo estraneo delle vie aeree sia conosciuta da quanta più gente possibile”, conclude il dottor Urbino. Ed è questo il motivo per cui è nata “Una Manovra per La Vita”: domenica 14 ottobre, per l’undicesimo anno consecutivo, l’iniziativa sarà presente in più di 40 piazze italiane. Da anni un appuntamento fisso sulla preziosa strada della prevenzione.

 

Il supporto agli studenti in difficoltà cognitive

DAL PIEMONTE In Sala della Resistenza del Municipio di Alba, mercoledì 10 ottobre, si registrava una strana aria. Sembrava di essere in prossimità del Natale, periodo in cui tutti diventano più buoni. L’argomento era il sostegno agli studenti in difficoltà di apprendimento per alcune tipologie, oggi “mediche”: dislessia, disgrafia, disortografia, autismo e via di seguito. Mentre oggi portano al sostegno, con insegnanti specificamente ad hoc, una volta relegavano al <<banco degli asini>>, una sorta di gogna, riservata a quegli studenti incolpevoli e che la società di allora giudicava riprovevoli e da punire, come ha ricordato il presidente del Comitato di Sorveglianza di Egea Olindo Cervella. Anche l’intervento dell’amministratore delegato Pierpaolo Carini era “scolastico”, tanto da citare Odisseo il viaggiatore che ci mise trent’anni per il viaggio andata e ritorno a Itaca. Se Ulisse è ‘ l’icona del viaggiatore curioso di apprendere, quale migliore augurio agli studenti che iniziano il loro percorso scolastico? Sempre Carini ha ribadito “il sostegno all’assistenza scolastica appartiene al nostro modo di essere: siamo un’azienda che eroga servizi essenziali, ma prima ancora una realtà che mette al centro il benessere della persona e del territorio”. Il progetto si sostegno agli studenti in “difficoltà di apprendimento” ammonta a 80 mila euro messi a disposizione dal Gruppo Egea e 270 mila stanziati da parte del Comune di Alba. Il dirigente scolastico, Alessandro Zannella del Liceo “Leonardo Di Vinci” di Alba, si è espresso a favore del rapporto pubblico privato che una volta era visto come riprovevole ed invece è, come in questo progetto, vantaggioso per la collettività Fra i grandi assenti, don Lorenzo Milani con la sua “Lettera ad una professoressa” dava la stura ad un nuovo metodo di insegnamento e l’avvio ad una nuova sensibilità verso gli studenti che oggi, non si chiamano più “remigini”, come ai miei tempi, ma sempre sono bisognosi di cure e attenzioni. Tanti auguri.

Tommaso Lo Russo

 

Progetto Diderot, prenotazioni sold out

In meno di un’ora più di 700 insegnanti delle elementari, medie e superiori del Piemonte e Valle d’Aosta hanno iscritto le classi on line

 

Esauriti in tempo record i 110.000 posti gratuiti messi a disposizione dal Progetto Diderot della Fondazione CRT per gli studenti dai 6 ai 20 anni del Piemonte e della Valle d’Aosta.Durante il “click day” in meno di un’ora più di 700 insegnanti delle scuole elementari, medie e superiori hanno iscritto on line le proprie classi alle attività proposte dal progetto, in ambiti quali l’arte, l’astronomia, la matematica, la corretta alimentazione, l’imprenditorialità. Il tutto, con il duplice obiettivo di avvicinare i ragazzi in modo creativo e stimolante a discipline non sempre inserite nei programmi curricolari e, nello stesso tempo, approfondire le materie tradizionali con metodologie innovative. Saranno in totale 16 le linee didattiche, molte delle quali rinnovate nella loro veste, con l’obiettivo di rendere maggiormente incisiva l’offerta formativa attraverso l’approfondimento di specifiche tematiche. Il progetto Diderot ha interessato finora complessivamente oltre 880.000 studenti, oltre 43.000 classi e più di 58.000 insegnanti, per un impegno complessivo di oltre19 milioni di euro della Fondazione CRT.

Il ritorno della gotta

«Le malattie reumatiche colpiscono a tutte le età, ma quelle tipiche dell’anziano arrivano a ciel sereno e sono in aumento. La vita media si sta allungando, e deve essere di qualità», avverte Enrico Fusaro, Direttore della Reumatologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino

 Che l’aspettativa di vita sia aumentata è un dato di fatto: i dati Istat dicono che si va dagli 82,3 anni per gli uomini con livello di istruzione alto ai 79,2 anni per i meno istruiti, mentre per le donne si passa rispettivamente a 86,0 e 84,5 anni. Ma si può dire che sia cresciuta anche la qualità di quegli anni in più? A quanto pare, no. Non per tutti, perlomeno. Tra le cause che fanno arrivare a questa considerazione vi è anche l’incremento delle malattie reumatiche tipiche di chi ha già visto molte primavere, e che compromettono il benessere psicofisico degli anziani ricadendo anche su quello di chi si prende cura di loro. Urge, dunque, riflettere su queste tematiche. Per questo motivo, il 12 ottobre, in concomitanza con le celebrazioni della Giornata Mondiale delle Malattie Reumatiche che con il claim “Don’t Delay, Connect Today”, ricordano ancora una volta l’importanza della diagnosi precoce, gli esperti reumatologi e geriatri provenienti da molte parti della Penisola si riuniranno per una due giorni di lavori e di confronto nelle sale congressuali dello Starhotels Majestic di corso Vittorio Emanuele II a Torino, nell’ambito del VI° Convegno sugli “Approcci interdisciplinari in reumatologia. Geriatria e malattie reumatiche”. Tra le 150 patologie reumatiche conosciute, che colpiscono 5 milioni di italiani di cui 365.000 in tutto il Piemonte e più di 190.000 nella sola città di Torino, quali sono quelle che si presentano solo con l’andare in là degli anni? «Una di queste è la polimialgia reumatica, che interessa 10 abitanti su 100.000 già a partire dai 50 anni in su, e che riguarda perlopiù le donne in un rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini» fa notare Enrico Fusaro, Direttore della Reumatologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. «Fino a non molto tempo fa era considerata una forma infiammatoria dell’apparato muscoloscheletrico, mentre oggi gli ultimi studi rivelano che si tratta di una forma attenuata di arterite gigantocellulare». I dati dicono anche che 1 paziente su 5 affetto da polimialgia reumatica sviluppa un overlap, una sovrapposizione, con l’arterite gigantocellulare. Ma di che si tratta? «È una malattia che richiede una diagnosi precoce ed un trattamento molto tempestivo con cortisonici. Non conosciamo la causa dell’arterite gigantocellulare, ma consiste in una vasculite, ossia in un’infiammazione delle arterie di grosso calibro, che può avere un’evoluzione piuttosto veloce. Può portare nell’arco di pochi giorni a un’occlusione dell’arteria colpita, causando ictus, o può far sopravvenire una cecità causata dal danno a carico dei vasi dell’occhio», spiega Enrico Fusaro. I sintomi sono una cefalea di fortissima intensità, “mai provata così dolorosa” riferisce chi ne è stato colpito, febbre, stanchezza, inappetenza e calo di peso. Tra le malattie degli anziani, nota già al tempo degli Egizi e che fino a poco tempo sembrava assestata su numeri contenuti, si assiste a un ritorno della gotta con un trend in salita. Una forma di artropatia metabolica cronica, che oggi colpisce 15 uomini e 4 donne ogni 1000 abitanti. «È dimostrata un’origine genetica, ma l’incremento di questa patologia negli ultimi decenni è anche dovuto ai cambiamenti delle abitudini alimentari, caratterizzate da un maggior apporto calorico. Tant’è che anche in Paesi come la Cina, dove era assente fino a non molto tempo fa, si sta verificando proprio per questo cambio di scelte a tavola», spiega il Direttore della Reumatologia delle Molinette, Fusaro. Sottolineando inoltre che ciò che alimenta la maggiorfrequenza della gotta è l’aumento dei casi di iperuricemia, dovuta ad un’elevata presenza di acido urico nel sangue, causata anch’essa perlopiù da un’alimentazione poco equilibrata. Anche di iperuricemia ne sono più affetti gli uomini (166 su 1000 abitanti) che le donne (76 su 1000 abitanti). «Può portare alla calcolosi e ad un’insufficienza renale ed a complicazioni cardiovascolari. Voglio, dunque, ribadire l’importanza della diagnosi precoce e del passaggio ad abitudini alimentari più sane. La nostra dieta mediterranea è quella che si è rivelata migliore per contrastare molti delle problematiche dell’età avanzata», suggerisce di nuovo Enrico Fusaro. Crescono anche malattie come le osteoartrosi, ossia i processi degenerativi a carico delle cartilagini e delle strutture articolari legate perlopiù all’avanzare dell’età. Quella del ginocchio, per esempio, interessa il 44% delle donne ed il 31% degli uomini, quella dell’anca si verifica a 600 donne e 400 uomini su 100.000 abitanti, quella della colonna si è visto che si presenta intorno ai 65 anni di età e colpisce il 57% dellle donne ed il 19% degli uomini, mentre quella della mano riguarda il 33% delle donne ed il 22% degli uomini. Una delle confusioni più frequenti, ancora oggi, è quella tra artrosi e artriti: vogliamo chiarirla? «Succede spesso che si faccia confusione, o che si dica che sono gli acciacchi dell’età. Ma non è così», sostiene Enrico Fusaro: «L’artrite è un’infiammazione, che molto spesso si associa a malattie sistemiche, cioè di tutto l’organismo, che possono essere immunomediate come l’artrite reumatoide o metaboliche, come l’artrite gottosa, a titolo di esempio. Mentre l’artrosi è un processo degenerativo di cartilagini e strutture articolari», spiega il reumatologo. Come si curano? «Le artritioggi possono essere tenute sotto controllo grazie ai farmaci di nuova generazione, per l’artrosi è molto importante la prevenzione, vale a dire il controllo del peso, il movimento regolare, l’abolizione del fumo». Si presenta anche l’osteoporosi con l’avanzare dell’età. Interessa il 10% della popolazione generale, di cui il 30% è una donna nel post menopausa, mentre ne è colpito 1 uomo su 8. «In una percentuale che si aggira tra il 17 ed il 33% le donne che ne sono affette sviluppano fratture, mentre in circa il 10% dei casi l’osteoporosi si presenta con un frattura dell’anca, del femore o delle vertebre. Come per le artrosi è molto importante fare prevenzione, oltre che intraprendere una cura adeguata. Fare una costante e moderata attività fisica, come camminare per esempio, adottare uno stile alimentare equilibrato e ricco di minerali che possano aiutare le articolazioni ed abbandonare comportamenti scorretti come il fumo, sono accorgimenti che aiutano le ossa a rimanere in buona salute per più tempo», consiglia Enrico Fusaro.

ORDINE DEI COMMERCIALISTI DI TORINO: “PUBBLICITA’ CAAF CGIL E’ OFFENSIVA”

“Pubblicità inopportuna, fuorviante e offensiva”. L’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, per bocca del suo Presidente Luca Asvisio, prende posizione contro un volantino della Cgil, diffuso in Emilia Romagna e poi ripreso sui social network e in rete. Per pubblicizzare i servizi dei propri Caaf anche fra chi ha una partita Iva, l’organizzazione sindacale scrive fra l’altro: “Alla CGIL non sarai seguito come da un semplice commercialista, ma entrerai in un ufficio con un team di esperti che ti fornirà assistenza contabile e fiscale”. “Innanzi tutto – prosegue Asvisio – è una totale mancanza di rispetto nei confronti dei Commercialisti e di tutti i lavoratori che operano all’interno degli studi professionali. In quel documento si vuol far credere che gli esperti siano altrove rispetto ai nostri studi, dove invece operano professionisti competenti e qualificati. Ricordo che per diventare Commercialista occorre aver partecipato ad uno specifico percorso formativo, aver svolto un periodo di tirocinio professionale e aver superato un esame di Stato. Inoltre, al fine di mantenere l’iscrizione, il Commercialista ha obblighi di aggiornamento professionale continuo, deve essere assicurato ed è soggetto al rispetto di un codice deontologico, se lo viola va incontro alle sanzioni comminate dal Consiglio di Disciplina dell’Ordine”. “I Caaf – conclude il Presidente dei Commercialisti torinesi – svolgono servizi e non prestano consulenze professionali; siamo, dunque, su due livelli diversi e non paritari”. L’iniziativa della Cgil sarà esaminata del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Commercialisti per eventuali azioni a tutela dell’immagine della categoria.

Per una sanità più attenta a chi non vede

L’azienda ospedaliera si impegna a ridurre le barriere architettoniche all’interno delle sue strutture

Una sanità più attenta alle necessità di chi non vede o vede poco. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto dall’azienda ospedaliero-universitaria “Città e della Salute e della Scienza” di Torino e dall’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino. L’accordo prevede una serie di accorgimenti dedicati ai disabili visivi, che potranno ricevere assistenza durante tutto il percorso sanitario, dalla prenotazione delle visite fino all’accesso in ospedale.

 

Inviare un’impegnativa medica tramite mail o fax, prenotare una visita ambulatoriale: per chi ha una minorazione visiva, azioni come queste possono rappresentare un ostacolo. Ecco allora l’importanza di un canale preferenziale. Telefonando agli Urp (Uffici Relazioni col Pubblico) dei vari presìdi sanitari facenti capo alla Città della Salute, sarà possibile concordare le modalità di invio dell’impegnativa (se richiesta) e ricevere assistenza nella prenotazione di esami, visite o trattamenti sanitari.

 

Non solo: l’azienda ospedaliera si impegna a ridurre le barriere architettoniche all’interno delle sue strutture. Nel caso degli ambulatori oculistici (dove la presenza di pazienti con disabilità visiva è particolarmente alta), sarà istituito un servizio di accompagnamento: in sostanza chi non vede o vede poco potrà richiedere un aiuto per muoversi all’interno della struttura e trovare, ad esempio, l’ambulatorio desiderato. Inoltre sarà installata una cartellonistica adatta agli ipovedenti, con caratteri ingranditi e ad alto contrasto.

 

Ma l’accordo prevede anche un’altra, importante innovazione. Sempre all’interno del servizio di oculistica, al secondo piano dell’ospedale San Lazzaro, è stato aperto uno sportello informativo, gestito dall’UICI. Tutti i lunedì dalle 9 alle 12 i pazienti potranno ricevere assistenza su tanti aspetti della riabilitazione visiva, dall’autonomia personale alle possibilità tecnologiche. Lo sportello è stato inaugurato oggi, alla presenza di….

 

«E’ un nostro dovere mettere le persone con disabilità nelle condizioni migliori per accedere alle strutture ospedaliere ed ai servizi – dichiara il dott. Silvio Falco, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria “Città della Salute e della Scienza – Il protocollo d’intesa sottoscritto con l’UICI nasce proprio da queste necessità per migliorare e rendere più fruibili l’accesso ed il percorso sanitario nei nostri ospedali. Il tutto all’insegna dell’umanizzazione della sanità e delle cure».

 

«Cura e riabilitazione sono due facce di un medesimo percorso – osserva l’avv. Franco Lepore, presidente UICI Torino – Con il nuovo sportello informativo abbiamo un’opportunità in più per mettere le nostre competenze al servizio di chi ne ha bisogno. Così, in un unico luogo, i pazienti con disabilità potranno incontrare la professionalità di oculisti ed ortottisti, ma anche scoprire strategie utili e capire di non essere soli ad affrontare le sfide quotidiane. Più in generale – prosegue il presidente Lepore – siamo felici dell’attenzione e della sensibilità dimostrata dalla Città della Salute. La sanità è un aspetto fondamentale della vita ed è giusto che anche chi ha una disabilità possa affrontare il percorso di cura con serenità e, per quanto possibile, in autonomia».

 

Caffè Hag, Appendino: “Situazione vergognosa”

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, si augura  che “azienda e sindacati trovino una soluzione per tutelare i posti di lavoro: non  è comprensibile che un’azienda delocalizzi,  in più in un’ assenza di una situazione di crisi”. La prima cittadina con l’assessore al Lavoro Alberto Sacco si è recata ai cancelli della fabbrica Hag di Andezeno, dove si sta svolgendo un presidio permanente dei lavoratori. “Il 22 ottobre – scrive la sindaca su Facebook – ci sarà un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico e, come città di Torino, ho dato  disponibilità ad intervenire come parte attiva. Siamo al fianco dei lavoratori e ci impegniamo a trovare una soluzione a questa vergognosa situazione”.

 

Foto: il Torinese

Incontro politico al ministero per Comital e Lamalu

Alla riunione in Regione Piemonte su Comital e Lamalu è stato confermato, a seguito all’approfondimento di ieri a Roma con i tecnici del ministero del Lavoro, che le disposizioni sulla cassa integrazione contenute nel «Decreto Genova» non possono applicarsi alle procedure concorsuali. Le organizzazioni sindacali e l’assessora al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, hanno espresso l’intenzione di chiedere un incontro urgente al ministero del Lavoro per effettuare valutazioni di carattere politico.Durante la riunione il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne ha sottolineato che «oltre alla questione del reddito dei dipendenti, non più procrastinabile, sta emergendo un rilevante problema  di carattere ambientale, qualora gli impianti venissero spenti e non fossero più seguiti dagli addetti alla manutenzione».

Commercialisti nel mondo che cambia

Ne parlerà il business coach e formatore Mario Alberto Catarozzo il 15 ottobre

L’Accademia dei Dottori Commercialisti di Torino A.N.Do.C promuove un seminario ed evento formativo lunedì 15 ottobre prossimo dalle 15 alle 18, presso la Sala Convegni BPM in piazza San Carlo 196, dal titolo “La comunicazione efficace nella gestione dello studio professionale”, di cui sarà relatore il business coach e formatore Mario Alberto Catarozzo. La partecipazione al corso è gratuita ed il seminario è accreditato dall’Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili di Torino. Verranno affrontate due tematiche, una sull’ “Anno zero dei commercialisti. Lo sviluppo della professione alla luce di un mercato che cambia” e la seconda sulle “Tecniche e principi di business”. Mario Alberto Catarozzo è un coach professionista, laureato in giurisprudenza, che vanta una lunga esperienza maturata nella comunicazione e nell’editoria giuridica. Si occupa di formazione sui temi della comunicazione, della negoziazione, della leadership, del public speaking e conflict management, della gestione dei laboratori. Da anni è attivo come coach presso studi legali, studi di commercialisti, di consulenti del lavoro e notai, come supporto nei processi di crescita e sviluppo. Dirige ed è autore di volumi della collana “Studi professionali” edita da Alpha Test Editore, oltre ad essere coordinatore scientifico della Karakter Coaching School.

Mara Martellotta