ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 554

E venne il giorno del nucleare piemontese

E venne il giorno del nucleare. O meglio della candidatura di Casale Monferrato per la realizzazione sul suo territorio di una macchina radiogena Dtt (sigla che sta a significare Divetor tomakak test) per sperimentazioni in merito alla fusione nucleare. Martedì il Consiglio regionale dovrà indicare il sito casalese per il Piemonte e questo sarà in corsa con quelli di altre regioni, Liguria, Emilia Romagna e Toscana, Campania, Puglia, Veneto e Sardegna. Si tratta di un investimento, che come era stato anticipato la scorsa settimana in commissione ambiente a Casale, dovrebbe portare lavoro per 1500 persone e 500 milioni di euro, come minimo. Ma si tratta anche di un intervento che, sia pure si parli di “nucleare pulito” qualche perplessità la pone, soprattutto se si tiene conto del luogo che viene proposto, capofila di un Sito di interesse nazionale e martoriato dalla presenza di quasi un secolo dell’ex stabilimento Eternit. Giovedì sera si è tenuto un consiglio comunale a Casale in forma aperta, durato due ore e mezza, convocato dal presidente Fabio Lavagno, su espressa richiesta di Legambiente Casale Monferrato, Legambiente del Vercellese, Legambiente Ovadese e Valle Stura, Legambiente Val Lemme, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Comitato di vigilanza sul nucleare, Pro Natura provincia di Alessandria. Il dibattito, nel quale sono intervenuti ambientalisti, esperti, il presidente di Confindustria Alessandria Luigi Buzzi, Silvana Accossato, presidente della Commissione ambiente di Palazzo Lascaris , il consigliere regionale Massimo Berutti, non ha fugato tutti i dubbi, anche perché non c’era l’Enea che il progetto lo ha scritto. In Consiglio Regionale la discussione in Commissione – e sarà la Regione comunque a dire l’ultima parola sulla candidatura di Casale Monferrato – l’analisi della problematica era stata fatta soltanto ventiquattro ore prima del consiglio comunale aperto di Casale, in Commissione ed era stata licenziata a maggioranza. Non sono intervenuti, per la verità, anche amministratori del Casalese, eppure la decisione non riguarda soltanto la città di Casale Monferrato ma anche un’area ben più vista. La decisione da parte del consiglio comunale casalese, pertanto, è stata a lunedì 22 gennaio, quando i vari gruppi consiliari e l’amministrazione si dovranno confrontare sulla base dei dati acquisiti e poi votare. Le perplessità, però rimangono. “La radioattività c’è, anche se qui non si tratta di fissione ed i rifiuti dovranno venire smaltiti in loco, c’è incertezza sul sito, nel senso che il sindaco Titti Palazzetti non ha indicato se sarà l’area Pip 5 o l’ex Gaiero di Oltreponte come pareva in un primo piano, ha detto solo che lo si saprà nei prosismi giorni, e poi c’è un deficit di democrazia partecipativa, in quanto di questo insediamento non se n’è quasi parlato e l’unica assemblea pubblica è stata quella indetta da Legambiente nel maggio del 2017” dice Vittorio Giordano di Legambiente Casale. Giordano, poi, lamenta che la Sen – Strategia energetica nazionale, che guarda sino al 2030 – 2035, non citi, se non in minima parte la fusione, prevedendo invece lo sviluppo delle energie rinnovabili. E annuncia, qualunque sia l’esito del voto un convegno di approfondimento e conoscenza.

Massimo Iaretti

 

 

 

“La Musica dei Giusti” per il Giorno della Memoria

“La Musica dei Giusti” per il Giorno della Memoria al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino Appuntamento alle 21.00 di Sabato 27 Gennaio – Giorno della Memoria  – nel salone dei Concerti del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di piazza Bodoni a Torino con  “La Musica deiGiusti”, rappresentazione musicale e drammaturgica di dieci figure di Giusti fra le Nazioni ( Perrone, Hosenfeld, Perlasca, i coniugi Petrauskas, Schindler, Angela, Bartali, Von Einem e Wallenberg) . L’evento concertistico,  nell’ambito delle Serate Musicali dell’ente, è a cura del Conservatorio “Giuseppe Verdi” in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato Resistenza e Costituzione, la Comunità Ebraica di Torino, l’Istoreto e il Centro Internazionale di Studi Primo Levi. I  Giusti tra le Nazioni sono uomini e donne non ebrei che hanno contribuito a salvare vite di donne, bambini e uomini ebrei. In Israele, dal 1963, lo, Yad Vashem esamina i documenti relativi a questi personaggi e li dichiara Giusti tra le Nazioni piantando un albero sulla collina dello Yad Vashem per ricordarli.

Ingresso libero.

Info: www.conservatoriotorino.gov.it – claudio.voghera@conservatoriotorino.eu

Midollo, neurochirurgia e ricerca alleate

Con l’intervento di Hervé Barmasse l’alpinista “figlio del Cervino”

NELLA VITA, IN MONTAGNA… E NELLA RICERCA L’IMPOSSIBILE NON ESISTE

Le sue spettacolari avventure in cima al mondo, dalle vette dell’amato Cervino fino in Pakistan, Cina e Patagonia, lo hanno reso celebre. Hervé Barmasse, alpinista ma anche scrittore, fotografo e regista (ha debuttato nel 2015 con il libro “La montagna dentro” e girato i film pluripremiati “Linea Continua” e “Non così lontano“) racconta le sue sfide all’impossibile, a tu per tu con i suoi limiti, la paura e l’amica montagna. Perché l’alpinismo è avventura, passione, amore, ma anche fatica e rischio: è il coraggio dell’uomo che mette in gioco la propria vita.

Ma l’alpinista “figlio del Cervino” – ospite il 23 gennaio del NICO, l’Istituto di Neuroscienze dell’Università di Torino – parlerà anche di una sfida speciale, quella con la patologia vertebromidollare, vinta grazie ai progressi della neurochirurgia, all’esercizio e alla forza di volontà.

Le lesioni del midollo spinale – dovute a incidenti stradali, sportivi o in casa – rappresentano un problema di drammatico impatto sulla sanità pubblica: causano infatti gravi disabilità, con importanti ripercussioni sociali, assistenziali ed economiche. «Una delle più grandi sfide della ricerca è riuscire a stimolare la rigenerazione delle fibre nervose lesionate tramite terapie sperimentali innovative» sottolinea il prof. Alessandro Vercelli, direttore scientifico del NICO, l’Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi – Università di Torino. «Per affrontarla al meglio abbiamo deciso di unire le forze, creando un gruppo di ricerca che metta insieme approcci complementari: quello clinico del neurochirurgo con quello della ricerca di base, sviluppata da anatomici e fisiologi del NICO».

Terranno a battesimo il nuovo gruppo di ricerca il Rettore dell’Università di Torino e Presidente della Fondazione Cavalieri Ottolenghi Gianmaria Ajani, il Vice Presidente della Fondazione Paolo Bertolino e il prof. Giancarlo Panzica, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”. Il neurochirurgo Diego Garbossa (Direttore della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università di Torino – Città della Salute e della Scienza di Torino) e le ricercatrici Marina Boido e Annalisa Buffo (NICO – Dipartimento di Neuroscienze) spiegheranno al pubblico il passaggio dall’approccio clinico alla ricerca di base sui traumi midollari e la rigenerazione nel midollo spinale.

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Appuntamento martedì 23 gennaio alle 11:00 presso l’Aula Magna dell’Istituto di Anatomia dell’Università (piano terra – Corso Massimo D’Azeglio 52, Torino).
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni: www.nico.ottolenghi.unito.it

La Giornata della Memoria con Fondazione Crt

Dal 22 al 30 gennaio la Fondazione CRT porta la Giornata della Memoria nelle scuole: oltre 3.000 studenti di quattordici istituti delle medie e superiori del Piemonte e della Valle d’Aosta assisteranno alla lezione concerto “La nota dolente”, realizzata dalla Cooperativa La Fabbrica dei Suoni, nell’ambito del Progetto Diderot della Fondazione CRT, che da quest’anno vede la partecipazione della Fondazione CRC per le progettualità sulla Provincia di Cuneo.

Questa lezione concerto si dipana fra narrazione, musica dal vivo e mimo, per raccontare la complessità delle esistenze umane durante la Shoah. Tre saranno gli elementi protagonisti di questa toccante performance, che non vuole essere un concerto commemorativo, ma una dolente narrazione, che riporta in vita, seppure per poco, volti, nomi e vicende profondamente umane: la voce di un’ebraista e cantante del gruppo klezmer Mishkalé (Maria Teresa Milano), la musica dell’Ensemble di Musica da Camera, formato da giovani musicisti (Stefano Arato, fisarmonica; Federico Macagno, clarinetto e clarinetto basso; Marcello Trinchero, tromba e flicorno; Flavio Pannacci, trombone ed euphonium), studenti di Conservatorio di II livello e l’arte gestuale e corporea di un mimo (Silvana Scotto in arte Sosol mimo clown). Arrangiamento musicale a cura del M° Antonello Mazzucco.

“Varcare la soglia delle aule per parlare di Shoah è un compito particolarmente delicato e difficile, che deve rifuggire dal banalizzare o ritualizzare questo appuntamento spogliandolo del suo vero significato: un messaggio di cui deve farsi carico l’intera società civile, partendo dai banchi di scuola – sottolinea il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia – ‘La nota dolente’, iniziativa sviluppata nell’ambito del progetto Diderot della Fondazione CRT, intende avvicinare le nuove generazioni all’eredità della storia attraverso il linguaggio universale dell’arte, della musica”.

È prevista una replica serale dello spettacolo, aperta al pubblicomartedì 23 gennaio alle ore 21, presso il Teatro Civico di Busca (CN). Ingresso libero sino a esaurimento posti.

Di seguito l’elenco degli appuntamenti che si terranno nelle scuole:


22 gennaio

• Alessandria: Istituto Comprensivo “Carducci – Vochieri” – Scuola Secondaria di I Grado, recita ore 8.30 (141 studenti) Aula Magna – Piazza Massimo d’Azeglio, 15 Alessandria;
• Mombercelli (AT): Scuola Secondaria di I grado C. Zandrino”, recita ore 11.20 (150 studenti) presso la Chiesa Parrocchiale di San Biagio – Via Umberto I, 20 – Mombercelli

23 gennaio
• Dronero (CN): Scuola Secondaria di I grado “G. Giolitti”, recita ore 8.30 (262 studenti) presso il Cinema – Teatro “Iris” – Piazza Martiri della libertà, 5 Dronero;
• Piasco (CN): Istituto Comprensivo Costigliole – Venasca, Scuola Secondaria di I grado di Costigliole e di Piasco, recita ore 11 (150 studenti) presso Sala Polivalente – Via Umberto I, 145 Piasco

• Venasca (CN): Istituto Comprensivo Costigliole – Venasca, Scuola Secondaria di I grado di Venasca e Sampeyre, recita ore 14.30 (150 studenti) presso Salone Comunale – Via G. Marconi, 19 Venasca

24 gennaio
• Torino: Scuola Secondaria di II Grado “IPSSEOA Colombatto”, recita ore 9.30 (170 studenti) presso Piccolo Teatro Operti – Corso Siracusa, 213 Torino
• Torino: Scuola Secondaria di I grado “IC Manzoni”, recita ore 11.00 (200 studenti) presso Teatro Agnelli – Via Paolo Sarpi, 111 Torino;

25 gennaio
• Vercelli: Scuola Secondaria di I grado “Pertini”, recita ore 8.45 (188 studenti) presso Aula Magna – Corso Tanaro, 3 Vercelli
• Varallo (VC): Scuola Secondaria di II grado “D’Adda” recita ore 12.45 (230 studenti) presso Teatro Civico – Piazza Vittorio Emanuele II, 18 Varallo (VC)

26 gennaio
• Bra (CN): Scuola Secondaria di II grado – IPS “V. Mucci”, prima recita ore 10.00, seconda recita ore 11.30 (650 studenti) presso Centro Polifunzionale – Largo della Resistenza, 15 Bra;

29 gennaio
• Asti: Liceo Scientifico Statale “F. Vercelli” recita ore 10 (120 studenti) presso Cinema Parrocchiale Lumière Corso Dante Alighieri, 188 Asti

• Trino Vercellese (VC): Scuola Secondaria di II grado – Istituto alberghiero ” S.Ronco” recita ore 13.00 (250 studenti) presso Teatro Civico – Corso Italia, 72 Trino (VC)

30 gennaio
• Madonna dell’Olmo (CN): Scuola Secondaria di I grado – Istituto Comprensivo Cuneo Oltrestura recita ore 8.30 (218 studenti) presso Salone dell’Associazione Pro Loco – Via della Battaglia, 1 Madonna dell’Olmo;
• Cuneo: Scuola Secondaria di I grado – Terzo circolo di Cuneo recita ore 11.30 (161 studenti) presso Aula Magna – Via Vittorio Bersezio, 33 – Cuneo.

Il progetto Diderot della Fondazione CRT ha coinvolto, in oltre 10 anni, 770.000 studenti, oltre 37.000 classi, più di 52.000 gli insegnanti, per un impegno complessivo di circa 18 milioni di euro della Fondazione.

Calenda chiede a Embraco di sospendere i licenziamenti

Il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ha richiesto ad Embraco, l’ azienda del gruppo Whirlpool che ha annunciato circa 500 esuberi,   di stoppare la procedura di licenziamento al fine di consentire di valutare eventuali iniziative di reindustrializzazione. Il ministro ha incontrato una delegazione dell’azienda con il direttore generale di Embraco Europe, Emerson Zappone, e  ha chiesto di indicare quali elementi e iniziative potrebbero consentire di mantenere la produzione in Italia. Embraco dovrebbe rispondere la prossima settimana.

Consumatori, ecco il reddito di inclusione

Di   Patrizia   Polliotto*
Per contrastare efficacemente la povertà dal 1° Dicembre 2017 è disponibile il cosiddetto ‘reddito di inclusione’. Il nuovo tipo di sussidio a l momento viene riconosciuto ai nuclei familiari che rispondano a determinati requisiti relativi alla situazione economica. In particolare, il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore dell’ ISEE , in corso di validità, non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. In prima analisi, sono prioritariamente ammessi al REI i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni. Il provvedimento prevede dunque specifiche regole attuative. Non potranno ottenere il Rei i proprietari di imbarcazioni, o auto e moto immatricolati nei 24 mesi precedenti la richiesta del sussidio. A poter avanzare tale richiesta di sussidio sono i cittadini italiani, i comunitari e gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno.
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*   Avvocato,   Fondatore   e   Presidente   del   Comitato   Regionale   del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
COMITATO REGIONALE DEL PIEMONTE
TEL. 011 5611800, Via Roma 366 – Torino
EMAIL: UNC.CONSUMATORITORINO@GMAIL.COM

MPS, parte civile ancora possibile

La Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, Patrizia Polliotto, ricorda il termine per insinuarsi nel processo contro il Monte dei Paschi di Siena

 

Numerose sono le richieste di assistenza pervenute al Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori in riferimento al procedimento penale che vede come protagonisti gli ex vertici e manager del Monte dei Paschi di Siena. Il Giudice per l’Udienza Preliminare ha dichiarato, in data 24 novembre 2017, la nullità della richiesta di rinvio a giudizio, formulata dal P.M. dott. Civardi, nei confronti dell’imputato Salvadori Paolo, disponendo la restituzione degli atti al P.M. procedente e fissando l’udienza il giorno 9 febbraio 2018, alle 9.30, davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare, dott. Alessandra Del Corvo. Il reato configurato a carico di Salvadori Paolo, per il quale è stata dichiarata la nullità della richiesta di rinvio a giudizio, è il delitto di manipolazione del mercato.

L’Avvocato Patrizia Polliotto, professionista del diritto bancario e societario nonché Fondatore e Presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Piemonte invita “Tutti i risparmiatori ed azionisti coinvolti da tale evento a costituirsi parte civile nel procedimento penale al fine di ottenere l’eventuale condanna di tali soggetti oltre al riconoscimento del risarcimento del danno ed al ristorno delle perdite subite. Tale processo rappresenta una buona opportunità per i risparmiatori di far valere i propri diritti”. A tale scopo, chi interessato, dovrà conferire la procura ed inviare la documentazione entro e non oltre il giorno 22 gennaio 2018 contattando gli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori – Comitato Regionale del Piemonte con sede in Torino, Via Roma n. 366 al n. 0115611800 o la Delegazione di Pinerolo al n. 0121376264, o in alternativa inviando una e-mail all’indirizzo uncpiemonte@gmail.com. Il pool di autorevoli legali di UNC PIEMONTE è disponibile altresì a fornire informazioni e delucidazioni in merito alla vicenda, rispondendo direttamente alle richieste dei consumatori.

 

Fca, 5% di vendite in più

Fca ha venduto 1.044.714 auto nel 2017 nell’Europa dei 28 più Paesi Efta. L’ incremento è del 5,2% rispetto al 2016 e la quota è salita dal 6,6 al 6,7%. A dicembre le immatricolazioni del gruppo erano 62.219, ovvero il 16,1% in meno dello stesso mese del 2016 e la quota è scesa dal 6,2 al 5,5%. Alfa Romeo traina le vendite, con  82.166, il 27,2% in più del 2016. Si tratta della maggiore crescita tra tutti i costruttori. Bene  anche Fiat (+4,5%) e Jeep (+3,5%) che segna il miglior anno di sempre. Fiat 500 e Panda guidano il segmento A con il 29,1% di quota nell’anno. Invece  500L, 500X e Renegade sono sempre tra le più vendute dei loro segmenti.

 

(foto: il Torinese)

“Il treno di Teresio”. Una mostra sulla deportazione

Il treno di Teresio. Qui non ci sono che uomini. I ribelli del trasporto Bolzano- Flossenbürg, 5-7 settembre 1944” è il titolo della mostra che verrà presentata giovedì 25 gennaio, alle ore 11.00, presso il Liceo classico “Giovanni Plana” di Alessandria . Dopo il saluto del preside Roberto Grenna e del Presidente dell’ISRAL Mariano G. Santaniello, la mostra verrà presentata dai curatori,Maria Antonietta Arrigoni e Marco Savini,  dell’Aned  di Pavia. La mattinata verrà conclusa dagli interventi di Luciana Ziruolo e Cesare Manganelli dell’ISRAL. L’iniziativa, promossa per il Giorno della Memoria dall’Istituto storico della resistenza di Alessandria “Carlo Gilardenghi” e dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, ripercorre in modo analitico la storia del trasporto n.81 (secondo una numerazione attribuita ad un lavoro di ricostruzione di un ex deportato) partito da Bolzano il 5 settembre 1944 e arrivato a Flossembürg il 7 settembre. I 432 deportati (immatricolati con i numeri dal 21402 al 21834) erano rappresentativi di tutte le componenti della Resistenza italiana ed europea: membri dei CLN, partigiani, antifascisti impegnati nell’aiuto di prigionieri alleati ed ebrei. Provenivano da tutte le regioni, appartenevano a tutte le classi sociali ed erano espressione degli orientamenti politici e ideali dell’antifascismo. Questo lavoro di ricerca, condotto dall’Aned di Pavia,  consente di conoscere in modo approfondito e analitico le biografie dei deportati, la loro vicenda politica, l’arresto, l’arrivo a Flossembürg e il percorso successivo. La collocazione della mostra all’interno del Liceo “Plana” risponde, peraltro, alla volontà di farne uno strumento didattico per tutti gli studenti della provincia di Alessandria.

Dall’amianto al nucleare?

Il nucleare, anche se “pulito”, genera sempre dei dubbi, soprattutto in una città che ha già sofferto molto sotto l’aspetto ambientale, come Casale Monferrato, che è conosciuta come “Città Martire” per i numerosi morti d’amianto. Di qui la necessità di un approfondimento ed un dibattito pubblico. Di qui la decisione della conferenza dei capigruppo, insieme al vice sindaco Angelo Di Cosmo ed al presidente del consiglio comunale, Fabio Lavagno, di convocare, per giovedì 18 gennaio, alle ore 20.30, di una seduta legata al bando Enea per realizzare un’infrastruttura strategica legata alla ricerca sulla fusione nucleare, nell’ambito del progetto Dtt. Tale sigla, che sta a significare “Divertor tokamak test facility, comporta un laboratorio scientifico – tecnologico che dovrà essere realizzato in Italia, con sei regioni (tra cui il Piemonte che indicherà Casale Monferrato entro fine mese) che prevede investimenti per cinquecento milioni di euro ed il contributo fondamentale di Eurousion, il Consorzio europeo cui è affidata la gestione delle attività di ricerca della fusione nucleare. Tale tecnologia si basa su iter ed ha come obiettivo l’avvio di una centrale a fusione entro il 2050. Il laboratorio, che si andrebbe ad installare a Casale, avrebbe una vita di circa 25 anni, con scorie radioattive molto ridotte ed un decadimento limitato a pochissimi anni. Per fugare le perplessità, l’amministrazione ha deciso un doppio passaggio. La prima tappa è stata una discussione nella commissione ambiente del consiglio, presieduta da Giuseppe Primatesta, alla presenza del sindaco Titti Palazzetti e di molti assessori, consiglieri e cittadini, essendo pubblica. Sono intervenuti quattro docenti dell’Università del Piemonte Orientale, Michele Arneodo (che è anche ricercatore al Cern di Ginevra), Luciano Ramella, Paolo Trivero e Pietro Cortese, che hanno risposto ai numerosi quesiti posti dall’assessore ai lavori pubblici Sandro Terruggi, dai consiglieri Vito De Luca, Giorgio Demezzi, Fiorenzo Pivetta, Assunta Prato e Giuseppe Ferrigno. In particolare, rispondendo a Prato, che chiedeva se le altre energie rinnovabili fossero un’alternativa al nucleare, Trivero, la rilevato che questo dato non è possibile, come rilevato dal Libro bianco del 2008 della Società italiana di fisica. Il secondo passaggio, invece, sarà il 18 gennaio, con il consiglio comunale aperto, su richiesta di Legambiente. La prima parte della serata sarà riservata ai contributi delle Associazioni ambientaliste che hanno richiesto la convocazione, ai rappresentanti istituzionali, locali e regionali, nonché a professionisti esperti della materia che saranno espressamente indicati, mentre la seconda parte verrà riservata al dibattito consigliare vero e proprio. Non è la prima volta che a Casale si parla di nucleare, avvenne già negli anni Otanta. Ma allora c’era in discussione il sito di Trino – Leri Cavour e si parlava di un impianto a fissione, tutt’altra storia, anche se i dubbi ci sono sempre.

Massimo Iaretti