ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 519

Margherita per Airc: un fiore per la ricerca

AICG sostiene AIRC e la ricerca sul cancro con la margherita solidale italiana 100%

Dall’8 marzo al 25 aprile torna la «MARGHERITA per AIRC».

Per il sesto anno consecutivo AICG (Associazione Italiana Centri Giardinaggio) e i suoi associati, da sempre sensibili alle tematiche sociali e alle iniziative benefiche, rinnovano il sostegno alla ricerca sul cancro di AIRC.

E lo fanno ancora una volta scegliendo la margherita, fiore della purezza per eccellenza e prodotto made in Italy al 100%.

In provincia di Torino partecipano all’iniziativa Peraga di Mercenasco Torino e Viridea con i garden di Settimo Torinese e Collegno.

 

In Piemonte partecipano anche Miretti giardini di Busca in provincia di Cuneo, Hortilus garden di Ivrea e Fasoli piante di Novara, Azienda Floricola Donetti di Romagnano Sesia e Az. Agr. F.lli Zanet di Prato Sesia  in provincia di Novara.

 

RISULTATI 2018

Lo scorso anno la “MARGHERITA per AIRC” è stata presente in più di 70 centri di giardinaggio AICG e nesono stati venduti 27mila esemplari, grazie ai quali sono stati raccolti più di 30.000 euroFondi che hanno consentito di finanziare la terza e ultima annualità di una borsa di studio assegnata alla dottoressa Olga Tanaskovic (Istituto Europeo di Oncologia), impegnata in un progetto di ricerca sui meccanismi biologici alla base della leucemia.

MADE IN ITALY

La «MARGHERITA per AIRC», l’eccellenza interamente italiana – proviene dalla Riviera Ligure, in particolare dalla piana di Albenga, dove ogni anno ne vengono prodotti circa 10 milioni di vasi e garantita da FDAI – Filiera Agricola Italiana Spa, sarà contrassegnata da un’etichetta firmata FDAI e AICG. Si conferma quindi la grande attenzione di AICG per la produzione italiana e il made in Italy.

Ogni pianta di Margherita recherà un’etichetta “parlante” con QR code, grazie al quale sarà possibile accedere a una serie di contenuti speciali: testi, video e immagini per scoprire più nel dettaglio il progetto, le caratteristiche e le informazioni sulla coltura e sulla manutenzione della margherita, oltre alle informazioni su Aicg, Airc e il progetto di ricerca finanziato in questi anni.

 

TESTIMONIAL

La Margherita solidale avrà anche quest’anno il supporto di un’altra Margherita: la campionessa mondiale di scherma Margherita Granbassi, da anni al fianco di AIRC nella doppia veste di ambasciatrice e volontaria.

COME E DOVE

Saranno anche quest’anno più di 70 i centri giardinaggio associati ad AICG (l’elenco completo è sul sito www.aicg.itdove si potranno acquistare le piante di MARGHERITA solidale al prezzo di 4.50 euro: per ogni margherita venduta, 1.50 euro sarà devoluto ad AIRC per sostenere una nuova borsa di studio istituita grazie all’impegno di AICG.

Per informazioni:

AICG Associazione Italiana Centri Giardinaggio

www.aicg.it – segreteria@aicg.it – Tel. +39.031.301037

 

La fiera dalla parte degli animali

Atuttacoda è la manifestazione nata per essere dalla parte degli animali, per farli conoscere e rispettare in un modo più consapevole e attento

Giunta con successo alla sua terza edizione a Torino, si moltiplica nel 2019 con tappe in Romagna, Toscana e Veneto. Il 13 e 14 Aprile torna anche lo Spin OFF all’aperto, realizzato in collaborazione con il Comune di Carmagnola, nei 60.000 metri del meraviglioso Parco cittadino Cascina Vigna. L’obiettivo resta quello di divertirsi promuovendo l’attenzione verso il mondo degli animali d’affezione, e non solo, valorizzando le eccellenze che operano sul territorio italiano. Grandi e rinomate aziende, infatti, saranno presenti in fiera a contorno di moltissime attività. Atuttacoda è, infatti, una fucina di eventi cruelty free volti ad avvicinare bambini e adulti agli amici con la coda in modo responsabile ma soprattutto con tanto intrattenimento. Molte le esibizioni e gli spettacoli cane padrone, dall’agility alla dog dance passando per la pet therapy sino al battesimo dell’acqua con la possibilità di far nuotare il proprio cane nella piscina insieme ai volontari della Sics, la celebre squadra di salvataggio in acqua. E poi raduni, sfilata pro adozione e tanto ancora. Oltre ai cani, la Fiera ospiterà cavalli, asini, alpaca e potremo persino ammirare il volo libero dei rapaci durante le loro esibizioni didattiche. Tutto nel massimo rispetto dei nostri amici con la coda. Per le famiglie tantissime attività ad hoc e, grande novità di questa edizione, decine di attività sportive a misura di bambino, tutte da provare gratuitamente durante Atuttacoda grazie. E poi cibo italiano di strada, spettacoli, intrattenimento, e domenica 14 anche il Mercato della Terra di Bra della condotta Slow Food. Sabato 13 dalle 18.30 l’ingresso sarà gratuito e inizierà la serata musicale con esibizioni di ballo e musica live con i divertentissimi Re Beat.Insomma, un evento arricchito da una concreta componente ludico formativa e sociale, oltre che di spettacolo e di numerose attività a scopo benefico. La manifestazione, in cui ricordiamo la vendita di animali non è consentita, diventa sempre più ricca e sempre più dalla parte degli animali.   Gli orari della Manifestazione sono Sabato 13 dalle 10.00 alle 24.00, con ingresso libero dalle 18.30 e interruzione di parte delle attività per la serata musicale e domenica 14 dalle 10.00 alle 19.00. Il biglietto intero costa 6 euro ma è possibile scaricare il coupon sconto a 4 euro direttamente dal sito www.atuttacoda.it
Bimbi sino a 3 anni gratis e ragazzi fino ai 14 anni solo 3 euro.
Tutte le info su:
sito ufficiale www.atuttacoda.it,
pagina facebook https://www.facebook.com/atuttacodaexpo/
instagram https://www.instagram.com/atuttacoda_/
 
 
 

Politica e attualità, incontro con Fusaro

Il filosofo parteciperà ad un dibattito moderato dal giornalista Orlando Perera 

Due generazioni diverse si confronteranno domenica 7 aprile prossimo alle 17 a Germagnano presso l’Hotel delle Valli, in via Celso Miglietta 67.  Dialogheranno il filosofo Diego Fusaro, docente di filosofia presso l’Istituto Alti Studi Strategici e Politici di Milano e tra i membri del progetto “Eticonomia” ed il giornalista Orlando Perera, nell’ambito di un dibattito cui interverranno anche Fabrizio Bertot, autore del libro intitolato “Ucraina”, il vicepresidente dell’associazione Alta Italia Maurizio Marrone ed il presidente della Fondazione Giorgio Amendola Prospero Cerabona. Parteciperanno inoltre all’incontro il responsabile dell’Associazione Nazionale “Futura” Ennio Galasso, l’urbanista Giorgio Sandrone ed il segretario CNA di Torino Paolo Alberti. Fabrizio Bertot, già sindaco di Rivarolo Canavese e membro del Gruppo del Partito Popolare Europeo dal 2013 al 2014, potrà arricchire l’incontro con un intervento in merito alla sua esperienza europea,   mentre gli avvocati Maurizio Marrone ed Ennio Galasso parleranno dei temi giuridici della loro formazione. Prosprero Cerabona condurrà un intervento sulle espressioni associative, Giorgio Sandrone sui temi urbanistici e della Tav, il segretario CNA Paolo Alberti esporrà temi relativi alla piccola e media industria. Il presidente del Centro Studi Ivano Verra ed il segretario Giancarlo Togliatti evidenzieranno l’importanza di organizzare un evento come questo nel territorio delle Valli, in quanto non di respiro locale, ma di portata nazionale ed internazionale per l’ampiezza delle tematiche trattate. Il pubblico è   invitato a partecipare.
 

Mara Martellotta

Torna la magia della Partita del cuore

/

Iniziata la prevendita dei biglietti della sfida del 27 maggio fra Nazionale Italiana Cantanti e Campioni per la Ricerca, che hanno come guida tecnica le coppie Morandi-Masini e Platini-Vialli. Capitani delle due squadre Paolo Belli e Andrea Agnelli. Il ricavato dell’evento andrà alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e a Fondazione Telethon

Il 27 maggio prossimo all’ Allianz Stadium di Torino si rivivrà l’atmosfera magica della Partita del Cuore, il più importante evento italiano di sport, spettacolo e solidarietà, che vedrà scendere in campo la Nazionale Italiana Cantanti contro i Campioni per la Ricerca. Tutto il ricavato dell’evento (incasso, sms solidali) sarà destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e a Fondazione Telethon, impegnate da anni nella lotta contro il cancro e le malattie genetiche rare. La Partita del Cuore, giunta alla 28/ma edizione, è stata presentata  nella Sala delle Colonne del Comune di Torino, alla presenza della sindaca, Chiara Appendino. Fa tappa nel capoluogo piemontese, dopo i grandi successi del 2013, del 2015 e del 2017. Molte le sorprese che si attendono nelle due formazioni, i cui capitani sono Paolo Belli e Andrea Agnelli. La Nazionale Cantanti sarà allenata dal mitico Gianni Morandi, affiancato da Marco Masini. Il tre volte Pallone d’oro Michel Platini guiderà i Campioni per la Ricerca e avrà come vice Gianluca Vialli. Fra i Campioni per la Ricerca hanno già annunciato la loro presenza i piloti della Ferrari, Sebastian Vettel e Charles Leclerc. La superstar Cristiano Ronaldo darà il calcio d’ inizio. La Sindaca di Torino, Chiara Appendino, appassionata di calcio e lei stessa praticante, ha dato il benvenuto: “E’ per me motivo di orgoglio partecipare alla presentazione di questa competizione sportiva ispirata dalla nobile missione di sostenere la ricerca scientifica.  Sottolineo ancora una volta l’importanza e i valori della solidarietà in cui crede tutta la comunità torinese.  Auspico che i cittadini rispondano con entusiasmo all’iniziativa filantropica, che lega il calcio a una giusta causa, quella della preservazione della salute: è necessario assicurare fondi alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro e a Fondazione Telethon, con l’obiettivo di superare gli incassi, già notevoli, dell’ultima edizione della Partita del cuore”. “Sono felice che la Nazionale Cantanti – ha dichiarato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – abbia deciso di riportare a Torino la Partita del Cuore, confermando la volontà di organizzare con noi questo evento con cadenza biennale. Continuiamo un percorso insieme per dare, attraverso questo evento unico di sport e solidarietà, un contributo fondamentale all’Istituto di Candiolo, dove ricerca e cura convivono fianco a fianco per combattere nel modo più efficace possibile la difficile battaglia contro il cancro. Anche quest’anno sarà una serata speciale, sono tantissimi i nostri amici che hanno deciso di scendere in campo con noi in questa nuova sfida. La sensibilità e la generosità di chi ci sostiene ci aiuterà, ancora una volta, a raggiungere traguardi importanti. Grazie!”. “Per Fondazione Telethon – ha sostenuto Francesca Pasinelli, Direttore Generale – è un orgoglio essere ancora una volta beneficiari della fiducia e del sostegno degli italiani, attraverso questa iniziativa che mette insieme i valori più puri dello sport, tra cui proprio la solidarietà. Da anni la Partita del Cuore e Fondazione Telethon viaggiano insieme per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare che, proprio a causa della loro rarità, spesso non ricevono l’attenzione che meriterebbero. Il sostegno da parte degli italiani in questo senso è per noi prezioso e ci mette nelle condizioni migliori per continuare a lavorare sulla messa a punto di terapie e dare risposte concrete ai pazienti, mantenendo fede alla nostra promessa”. ” La prima manifestazione fu nell’86 – ha ricordato Gianluca Pecchini, Direttore Generale della Nazionale Cantanti – quando nacque l’amicizia con Candiolo. La Partita del Cuore del  2015 e’ rimasta l’edizione dei record: l’incasso di 2,1 milioni non è mai stato superato. La speranza e l’obbiettivo della  28/ma Partita del Cuore  è quello di battere questo record a favore della ricerca”. La Rai – rappresentata in conferenza stampa dal Vicedirettore di Rai 1, Claudio Fasulo – svolgerà un ruolo importante trasmettendo la Partita del Cuore con la contemporanea raccolta delle offerte tramite sms solidali. Main sponsor dell’iniziativa sono Esselunga, da anni vicina alla Nazionale Italiana Cantanti, e Jeep, che sposa per la seconda volta il team dei Campioni per la Ricerca e che da sempre sostiene le attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Sms solidale
Per un mese, dal 9 maggio al 9 giugno, si potranno inviare sms solidali al numero che sarà reso noto nei prossimi comunicati. Tutto il ricavato andrà alle due Fondazioni.
Biglietti
E’ già iniziata con successo la prevendita dei biglietti. E’ possibile  acquistarli nelle ricevitorie della rete  Listicket, e online su sport.ticketone.it  e tramite call center al numero 892.101
I prezzi variano dai 12 euro ai 20 euro in base ai settori: tribuna Ovest (20 euro); tribuna Est (15 euro); tribuna Nord (12 euro); tribuna Sud (12 euro). Per i biglietti per le persone con disabilità visitare il sito www.maniamicheonlus.org.

Asportato rene in laparoscopia su un paziente sveglio di 170 kg

Presso l’ospedale Molinette di Torino

Per la prima volta al mondo asportato un rene in laparoscopia su un paziente sveglio di quasi 170 kg con un tumore, presso l’Urologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Si è trattato di un intervento innovativo e di frontiera senza precedenti.  Si è trattato di un paziente, di 62 anni di Torino, affetto da una grave forma di obesità (pesa quasi 170 Kg) e con significativi problemi di respirazione. Quando un paio di mesi fa gli é stata riscontrata una massa al rene sinistro fortemente sospetta per tumore, é iniziato il dramma della scelta terapeutica. Se da un lato l’asportazione chirurgica rappresentava l’unica possibilità di cura e la via laparoscopica una scelta obbligata per evitare un accesso chirurgico molto invasivo, le condizioni del paziente rendevano comunque estremamente rischiosa un’anestesia totale, via obbligata per questa tipologia di intervento. Il dottor Fabio Gobbi, esperto di anestesie periferiche della Rianimazione ospedaliera (diretta dal dottor Pier Paolo Donadio), ha proposto di tentare un approccio innovativo per la laparoscopia addominale oncologica urologica: un intervento totalmente in anestesia spinale che permettesse al paziente di restare sveglio, evitando così la narcosi che avrebbe avuto un rischio elevato di essergli fatale. Alcuni giorni fa il paziente è entrato in sala operatoria consapevole che se l’intervento non fosse stato realizzabile come pianificato, si sarebbe resa necessaria un’intubazione dalla quale avrebbe potuto non risvegliarsi più. Anche perché, non essendo riportati in letteratura mondiale casi di precedenti interventi di laparoscopia urologica addominale a paziente sveglio, l’urologo, il professor Paolo Gontero (Direttore Urologia universitaria dell’ospedale Molinette), non era in grado di prevedere se l’anestesia periferica gli avrebbe consentito di espandere a sufficienza la cavità addominale per consentirgli lo spazio necessario per condurre la nefrectomia laparoscopica. Uno dei fattori limitanti era poi rappresentato dalla breve durata dell’anestesia che avrebbe richiesto un’esecuzione dell’intervento in tempi rapidi, nonostante le difficoltà dovute all’obesità. Grazie ad un’azione perfettamente sincronizzata delle tempistiche tra l’anestesista il dottor Gobbi ed il professor Gontero, l’intervento è stato coronato da successo, asportando il rene malato a paziente sveglio. Il decorso postoperatorio si è svolto in modo regolare, grazie all’assistenza del reparto di Nefrologia universitaria diretta dal professor Luigi Biancone.
“L’anestesia periferica è stata la chiave di successo di questo intervento laparoscopico, consentendo di ridurre l’impatto chirurgico in un paziente che per la sua fragilità non avrebbe probabilmente superato l’intervento” afferma il professor Gontero. “La collaborazione multidisciplinare è ciò che ha permesso di sperimentare con successo un approccio assolutamente innovativo, che consentirà di effettuare interventi di laparoscopia oncologica urologica anche in altri pazienti con rischio operatorio molto elevato”.

Industriarsi per vincere

Nei giorni scorsi Carlo Robiglio, Presidente Nazionale Piccola Industria, ha presentato il libro “Industriarsi per Vincere. Le Imprese e La Grande Guerra” edito da Interlinea

Con lui, presso la Sala Giovanni Agnelli del Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino, per il ciclo degli appuntamenti del mercoledì mattina, il Generale di Brigata Roberto De Masi, Capo di Stato Maggiore dell’Istituto di Formazione dell’Esercito Italiano e Andrea Pozzetta ospitati da Giancarlo Bonzo  Amministratore Delegato del Centro.
Il libro è un viaggio, un documentario illustrativo che racconta, per la prima volta, l’importante ruolo dell’industria italiana negli anni della Grande Guerra, una testimonianza corredata da oltre 100 immagini e riproduzioni d’epoca, molte delle quali inedite, provenienti dagli archivi industriali. Oggetti, arnesi e materiali di ogni tipo: borracce, piccozze, biciclette, navi, aerei, divise in grigioverde, documenti e cartoline storiche. Rappresentazioni e simboli degli Italiani in guerra, emblemi di una intera generazione di soldati e di civili coinvolti ed impegnati al fronte interno. Non solo un percorso esplicativo ed un memoriale, ma anche considerazioni e analisi sull’Italia della Prima Guerra Mondiale, il paese dei nostri genitori o dei nostri nonni,   e di tutto quello che abbiamo ereditato, compresa la traccia e le prove dell’immane impegno che il nostro paese ha dovuto sostenere. I numeri di questo sacrificio collettivo sono notevoli: 5.903.000 chiamati alle armi, 680.000 caduti, 350.000 orfani. Fu una guerra di materiali nella prima fase che ebbe poi una evoluzione tecnico tattica in seguito agli sviluppi nel settore degli armamenti e della comunicazione a lunga distanza, con l’introduzione del Radio Telegrafo, un conflitto che portò con sé mutazioni sociali importanti come la considerevole presenza femminile in ambito pubblico e nel mondo del lavoro. In questo periodo bellico drammatico e di perdite, molte furono le invenzioni di oggetti e mezzi che ci accompagnano ancora nella vita quotidiana: la lametta da barba, le scatole per il cibo o l’utilizzo dei Raggi X, il metal detector, l’orologio da polso sono solo alcuni di questi. In ambito strettamente militare ci furono le prime riprese aeree, l’utilizzo frequente dei prefabbricati di montagna, le vie d’acciaio come le teleferiche, essenziali per l’approvvigionamento del cibo e l’evacuazione dei feriti. Inoltre, a causa dell’altissimo numero di feriti, molti dei quali gravissimi, una nuova specializzazione della chirurgia, quella ricostruttiva, fu approfondita e migliorata e grazie a questo progresso medico scientifico dettato dalle necessità di quell’epoca oggi è possibile intervenire in maniera decisiva su aeree del corpo deturpate da incidenti con operazioni di medicina plastica ed estetica.

Maria La Barbera

 
 

Farmacie rurali, un presidio necessario

Le farmacie rurali rappresentano un presidio importantissimo per le aree montane del Paese. Nei piccoli Comuni sono punto di riferimento della comunità, storico e del futuro, al pari di municipio, chiesa, caserma dei carabinieri, ufficio postale. Per questo Sunifar-Federfarma, rete delle farmacie, e Uncem, assieme a Cittadinanzattiva, a Roma hanno sottoscritto un patto per portare nuovi e migliori servizi nelle farmacie rurali, punto di riferimento in particolare per le fasce più deboli della popolazione. Il Presidente Uncem Marco Bussone ha avviato una preziosa intesa assieme a Silvia Pagliacci, Presidente Sunifar, con l’appoggio del Presidente nazionale Federfarma Marco Cossolo e del Segretario regionale del Piemonte, Andrea Garrone. Le farmacie rurali, tramite la loro associazione, lavoreranno anche con la Strategia nazionale per le Aree interne, al fine di inserire nelle Strategie d’area nuove opportunità. In particolare, l’azione si muove su cinque fronti: p revenzione, servizi di front-office, diagnostica e tele-assistenza, assistenza domiciliare, emergenza-urgenza. All’interno di queste macro-aree sono stati individuati alcuni servizi di particolare utilità per le popolazioni locali: test diagnostici di prima istanza, screening di prevenzione di patologie di forte impatto sociale (per la prevenzione); prenotazioni, pagamento ticket, ritiro referti (per i servizi di front office); prestazioni di telemedicina, come ecg, holter cardiaco e pressorio, telespirometria (per la diagnostica e la teleassistenza); consegna di farmaci, dispositivi, materiale per medicazioni e consulenza sanitaria su interazioni, alimentazione (per l’assistenza domiciliare); defibrillatori ed effettuazione di piccole medicazioni (per l’emergenza-urgenza).  “Se coinvolte in queste attività le farmacie rurali, disponibili per vocazione a farsi carico dei problemi dei cittadini nelle zone disagiate, possono svolgere pienamente il ruolo di centro di aggregazione socio-sanitaria e costituire un punto di riferimento pressoché esclusivo per l’intera comunità, diventando un problem solver, cioè una struttura polifunzionale che dà risposte a tutti i tipi di problematiche, uno sportello che indirizza il cittadino sul percorso più adatto per i suoi problemi”, sottolinea Silvia Pagliacci. “Apriamo una nuova strada – evidenzia Marco Bussone – È necessario per i Sindaci e le Amministrazioni locali costruire pezzi di collaborazione con il sistema privato per garantire nuovi servizi. Così facciamo con Sunifar-Federfarma. Lo abbiamo già sperimentato con Poste, servono nuovi patti per generare opportunità e benessere sui territori. Le farmacie rurali sono importantissime e possono loro stesse essere ‘case della salute’, snodo della telemedicina e della teleassistenza. Uncem firma questa nuova alleanza su temi fondamentali per i nostri paesi”.

Bambini e futuro? C'è "Be children"

Edi Righi, imprenditore e mecenate, racconta la innovativa Onlus che insegna ai piccoli a diventare uomini

‘Verba docent, exempla trahunt’, scriveva in tempi lontani Sant’Agostino. Le parole conducono, l’esempio trascina, questo è certo. La storia insegna e conferma che sono sempre i cuori nobili a imbarcarsi nelle avventure più grandi.
Specialmente quelle combattute in nome di chi ha fame: di cibo, di acqua, di lavoro e di dignità. Come quello verace di Edi Righi, 67 anni, nativo di Poviglio (RE), fondatore e Presidente di ‘Digital Broker for Children prima’ e di ‘Be Children’ adesso, una Onlus davvero singolare per il metodo con cui trasferisce a culture e popolazioni lontane non abbienti i principi, i mezzi e gli strumenti con cui costruirsi e maturare la propria indipendenza a 360°, alla luce della scala dei valori universali che nella vita contano sopra ogni cosa e fanno la differenza.
Ora per tutti professione pensionato (anche se instancabilmente prodigo nell’aiutare il prossimo), un passato importante da dipendente prima e soprattutto per una lunga carriera con plurime esperienze di pregio nel settore agroalimentare, turistico ambientale escursionistico e naturalistico. Turismo alternativo, insomma, ambito che oggi anche in Italia va per la maggiore e che vede in lui uno dei suoi primi entusiasti, pionieristici precursori.
Buongiorno, Dottore. Da imprenditore a benefattore, il salto è importante. Com’è avvenuto?
Tradisco origini rurali, la mia è una famiglia di contadini e operosi coltivatori. Nella vita ho cercato di unire la vocazione innata al mercato del turismo con l’esperienza maturata nella gestione di aziende agricole e agrituristiche: un connubio in cui ho potuto convogliare ed esprimere tutta la professionalità e il background acquisiti lungo il sentiero dell’esistenza. L’aver orientato con la maturità i miei viaggi intorno al mondo fa parte del processo di formazione culturale e della visione interiore del mondo che una persona si costruisce attraverso il know-how experience che deriva dal percorso imprenditoriale.
Quali le radici di ‘Be Children Onlus’?
La maggior parte delle attività in capo a tale organizzazione non lucrativa di scopo sociale sono legate ad ambienti cattolici, con una accentuata visione terzomondista. Prima di essa è stato il tempo di ‘Digital Broker For Children’, che della suddetta Onlus è stata il fortunato progenitore, nata in seguito all’omonima e stimata azienda torinese che è storicamente stata il primo broker telefonico italiano: compagnia, così come l’ente benefico a essa correlata fondata fra gli altri anche dal sottoscritto e dall’Ingegner Cristiano Bilucaglia, con cui coltivo un fertile e solido rapporto di amicizia che prosegue indefesso dal 2005 proprio poiché fondato su un comune tessuto e orizzonte valoriale umano e professionale, che fa dell’economia della condivisione il suo attore e motore principale.
Sono soprattutto i Paesi poveri i beneficiari dei vostri atti di mecenatismo…
‘Be Children nasce nel 2014 assieme a ‘uBroker SRL’, la start-up milionaria torinese che per prima nel mondo ha ideato un collaudato sistema di fidelity program capace di azzerare le bollette di luce e gas, Canone Rai e accise incluse: altra idea geniale dell’amico Bilucaglia che, dopo aver ideato l’EuroCredito, la prima moneta complementare italiana con cui ha salvato oltre 3mila PMI dalla crisi, gli è valsa nel 2015 il titolo di ‘Imprenditore dell’Anno’ e innumerevoli riconoscimenti da parte delle principali associazioni consumeristiche italiane. Siamo attivi su più fronti: in Asia, Africa e America Latina.
            Quali, al momento, le esperienze più significative?
La nostra mission riguarda in primis interventi mirati costituiti da attività di incremento di benessere e miglior condizioni a favore dei bambini che vivono in stato di sofferenza dal punto di vista economico e sociale. E tutto questo concentrando l’azione su dei temi molto precisi. Cambogia, per noi, ha significato bimbe sottratte all’egida della prostituzione, piaga terribile e dilagante in quelle zone difficili. In Congo, Stato infestato da continue guerriglie quotidiane e altrettante lotte clandestine, abbiamo costruito una scuola per l’infanzia primaria alla periferia di Goma, una città incredibile perché possiede ricchi giacimenti e riserve naturali di coltan, materia prima fondamentale nella realizzazione di microchip e cellulari, con un altissimo potere di conduzione elettrica.
Mentre in Tanzania, invece?
‘Be Children’ fa del diritto imprescindibile all’istruzione il perno del proprio agire. Qui le scuole hanno un costo elevato, più o meno 100 dollari all’anno a bambino (che qui sembrano pochi, ma in quel territorio molto disincentivano l’iscrizione scolastica). Per le famiglie che si sono impegnate concretamente a mandare a scuola i propri pargoli, abbiamo pertanto provveduto a regalare una capra gravida per ogni bambino, contando sulla capacità vivace di riproduzione di questi mammiferi e del latte da essi derivato a fini alimentari e commerciali: come dire, sic et simpliciter abbiamo generato in loco una microeconomia funzionale e rodata tale da coprire le spese sostenute dai genitori per la frequentazione dei figli all’ scolastico.
Idee innovative, frutto di un equilibrio sapiente di semplicità, immediatezza e innovazione.
Sono state queste le premesse di fatto che, dopo quattro anni di intensa, e altrettanto silente, operosa attività, a gennaio 2018 ci hanno consentito di avviare le procedure di legge per il riconoscimento ufficiale della nostra ONLUS, traguardo tagliato nel luglio del medesimo anno. E, per festeggiare questo passo importante, ci siamo regalati altri due progetti.
Può approfondire, Presidente?
Il primo, intitolato ‘Una storia di cuore a Leh’, riguarda la capitale del distretto indiano del Ladakh. Una città che, per via del fatto che si trova a 3.500 metri di altitudine, ha una popolazione affetta in numero significativo da cardiopatie, minori in gran numero inclusi. C’è un solo ospedale militare, che per lo più rifiuta i civili se non in rarissimi e gravissimi casi. Grazie al nostro contributo, è stato possibile avviare un iter di ampliamento del nascente ospedale civile insieme alla ‘Ladakh Heart Foundation’. Siamo attivi anche in Colombia.
Con che ruolo e scopo, precisamente?
In quelle terre dilaniate da continui conflitti interni abbiamo recentemente portato a compimento l’iniziativa ‘Giochiamo, ma non alle guerra’, consistente nella formazione di un gruppo affiatato di 100 bambini leaders nelle scuole deputati a formare i loro coetanei proprio perché dotati degli strumenti valoriali, culturali e sociali atti a disinnescare efficacemente la cultura della contrapposizione e del conflitto, sradicandola dal territorio per evitare fenomeni di dannosa moltiplicazione già in tenera età in quelli che un giorno saranno gli adulti di domani.
            Quali i suoi compagni di viaggio, in questa preziosa avventura targata ‘Be Children Onlus’?
Fu l’amico e socio Fabio Spallanzani, tenace emiliano come me, uomo dotato di un’invidiabile capacità di sintesi e gestione della quotidianità, a presentarmi Cristiano Bilucaglia: intelligenza intuitiva allo stato puro, molto forte, avanguardisticamente capace com’è di precorrere le evoluzioni delle situazioni che gli stanno attorno, e di come esse possano evolvere. A mio avviso formano un duo che si complementa molto bene. Ci unisce l’amore per il prossimo, e l’innata passione per il tennis, nei rarissimi momenti liberi.
               Un po’ come dire, generosità e lealtà.
Grazie alla sensibilità del CDA di ‘uBroker Srl’, possiamo contare su stanziamenti derivanti da parte degli utili aziendali. L’azzeramento delle bollette di luce e gas, oltre a fare felici gli italiani, regala sorrisi e concrete speranze anche al di là del mondo. Ogni progetto di ‘Be Children’ è tarato su economie di scala sostenibili, dove con poco a tanti è possibile fare moltissimo, agendo con successo su più versanti solidali contemporaneamente e su piani di scopo differenti.
Un’ultima domanda, Dottor Righi. Che cosa bolle in pentola per il futuro?
Il Madagascar è la meta del progetto ‘Facciamo scuole e cura’, ed è impostato con un’associazione benefica locale reggiana che si chiama ‘AMGA – Amici di Don Ganapini’, un missionario tuttora vivente impegnato da anni nell’edificazione e ristrutturazione di fabbricati a uso scolastico primario in due quartieri di Antananarivo, due quartieri della capitale. Poiché il fine è quello di “fare dei problemi un’opportunità”, come ripete spesso da una vita intera Cristiano Bilucaglia, forniremo i materiali necessari al completamento delle costruzioni, lasciando le opere di muratura nelle mani dei genitori dei bimbi che lì andranno a studiare. E vivere così l’esperienza umanamente edificante di una scuola convissuta e sudata. Vista come non un dono calato dall’alto, senza fatica né sudore, bensì come il frutto di un operato condiviso a più cuori e a più mani. Ma c’è di più.
Ci dica, Presidente.
Sempre nel medesimo Paese africano, per un ospedale con pochissime disponibilità di ricovero insistente su un’area densamente abitata attorno a cui gravitano 50mila abitanti che ha pochissimi posti, abbiamo già stanziato i budgets necessari a garantire le forniture di gasolio per l’alimentazione dei gruppi elettrogeni necessari per la corrente elettrica, e la dotazione di vaccini e medicini basiche primarie per la cura delle patologie più frequenti del territorio e di cui c’è sempre bisogno. Porteremo a compimento ambedue le attività entro un biennio, e il resto lo mettiamo nelle mani della Divina Provvidenza che, come dice San Giuseppe Benedetto Cottolengo, “fa sempre bene tutte le cose”.
Ha citato il primo grande Santo Sociale Piemontese, che con San Giovanni Bosco ha cambiato il mondo moderno, entrambi primi esempi di riuscito welfare
Non sono cattolico, buddista né di qualunque altra confessione o movimento religioso: ma, pur avendo una visione laicistica della vita, apprezzo chiunque faccia del bene e fa qualcosa di buono per gli altri. Per chi lo desidera, è possibile sostenere ‘Be Children Onlus’ destinando il proprio 5×1000. Tutte le informazioni sul sito www.bechildren.org. Un piccolo gesto, un grande aiuto.

A Orbassano arriva il BiblioHUB!

La Biblioteca su ruote arriva in piazza Umberto I. Alle ore 17 inaugurazione dello scaffale dedicato alla Comunicazione Alternativa Aumentata

Lunedì 8 aprile in piazza Umberto I arriverà il BiblioHUB, una vera e propria “Biblioteca su ruote”! In particolare il BiblioHUB è una struttura mobile polifunzionale e multimediale di informazioni su cultura, tempo libero e servizi al cittadino, punto di prestito di libri, raccolte tematiche (per esempio sul bullismo), laboratorio ludico-didattico per bambini. E ancora, può offrire e-books scaricabili con QR-code, lettura digitale su ereader, vetrina di bookcrossing, hotspot wi-fi, internet-point, opere di arte contemporanea, giochi da tavolo, proiezione di video. Rappresenta un vero e proprio luogo d’incontro e di socializzazione. Il BiblioHUB è un progetto di livello nazionale: la Biblioteca su ruote sarà, nei prossimi giorni, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Area Metropolitana Torinese (Area SBAM Ovest) a Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Rivalta di Torino, Villarbasse e Volvera. In maggio BiblioHUB sarà presente al Salone del Libro di Torino (dal 9 al 13) per poi spostarsi dal 14 al 19 nei dintorni di Moncalieri, sempre in cooperazione con il Sistema Bibliotecario Area Metropolitana Torinese. Il tour seguirà quindi in Lombardia, nelle aree di Brescia e poi Milano, con una puntata anche in Sardegna, per poi proseguire lungo tutta Italia. A Orbassano, lunedì 8 aprile, il BiblioHUB sarà aperto al pubblico dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.30 con libri, letture animate, punto prestiti e informazioni realtà virtuale e tante sorprese! Inoltre dalle 15 alle 17, appuntamento con la storia di Orbassano: lo storico orbassanese PierCarlo Barberis risponderà a curiosità e particolarità sul passato e le tradizioni del territorio.Alle ore 16, appuntamento per i più piccoli (anni 0-3) con Filastrocche per tutti con Nati per Leggere Piemonte (a cura dell’Associazione Educazione Progetto con il contributo della Compagnia di San Paolo. Alle ore 17 “Libri per tutti!”: inaugurazione dello scaffale in CAA – Comunicazione Alternativa Aumentata, progetto della Fondazione Paideia (con la presenza della Dott.ssa Anna Peiretti della Fondazione Paideia)

“E’ un vero piacere rientrare nel percorso del BiblioHUB – dichiara l’Assessore alla Cultura, Stefania Mana -. La presenza di questa vera e propria Biblioteca su ruote può davvero rappresentare un’occasione concreta per avvicinare sempre più persone alla lettura: in questo senso la nostra Amministrazione sta investendo molto, grazie al lavoro e all’impegno del personale della nostra Biblioteca Comunale, per incentivare l’avvicinamento alla lettura e far crescere la passione per i libri attraverso appuntamenti, iniziative e attività rivolte a tutti i tipi di target, dai giovanissimi agli adulti, dagli appassionati di argomenti particolari agli amanti dei classici, dagli incontri con gli autori del territorio alla Festa del Libro, che ricordo sarà dall’11 al 14 aprile prossimi. Vi invitiamo quindi a venirci a trovare all’interno del BiblioHUB, ma anche e sopratutto a continuare a usufruire dei servizi, tanti e diversi, offerti dalla nostra Biblioteca nella sua nuova sede in strada Piossasco 8: impegniamoci tutti insieme affinchè la lettura diventi un’azione quotidiana, una buona abitudine volta alla crescita di una cultura diffusa, armonica e concreta della nostra società.”
 
“Orbassano è Città che Legge…e lo è non solo tra le mura della Biblioteca Civica, ma anche in piazza! – spiega il Sindaco, Cinzia Maria Bosso – Grazie al BiblioHUB, infatti, la nostra Biblioteca e il suo personale saranno ancor comodi da raggiungere, presenti nella nostra piazza centrale. Ma, soprattutto, Orbassano è Città che Legge PER TUTTI, e lo confermeremo con l’inaugurazione dello scaffale dedicato alla CAA, la Comunicazione Alternativa Aumentata. La CAA è un tipo di letteratura rivolta in particolar modo a bambini e ragazzi, ma anche adulti, che presentano bisogni comunicativi particolari, disabilità cognitive, difficoltà motorie, comunicative e linguistiche. E’ uno strumento efficace per favorire l’accesso alla lettura per chi presenta disabilità, adatto all’inclusione e di supporto allo sviluppo di questi soggetti. Lo scaffale della CAA, che inaugureremo in occasione del BiblioHUB, vedrà poi una sua collocazione all’interno della nostra Biblioteca: vogliamo che diventi punto di riferimento non solo per i bambini e i ragazzi che ne hanno bisogno, ma anche per le famiglie, le insegnanti, i servizi educativi e sanitari, affinchè sia possibile partecipare alla lettura creando momenti di condivisione e complicità. Anche questa iniziativa della CAA rientra nel progetto, avviato dalla precedente Amministrazione, di ‘Orbassano senza barriere’: passo dopo passo, stiamo lavorando affinchè la nostra Città diventi luogo non solo senza barriere architettoniche, ma anche senza barriere culturali e sociali in cui l’inclusione, la collaborazione e la sensibilità verso i bisogni dell’altro siano la base di una Comunità in cui è possibile e piacevole vivere per tutti, indipendentemente dalle necessità di ognuno.”

Smog, inizio anno negativo a Torino. I dati del "Treno verde"

/

Piemonte, Legambiente fa appello a Sindaci e candidati alla presidenza della Regione: “Servono politiche coraggiose e efficaci a favore della mobilità urbana a zero emissioni e per il ripristino delle linee ferroviarie pendolari tagliate”

Brutto inizio d’anno per la città di Torino per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Dall’inizio dell’anno i limiti normativi previsti per il PM10 – 35 superamenti giornalieri ammissibili in un anno – sono stati già abbondantemente superati. Ben 51, infatti, le giornate in cui sono stati oltrepassati i livelli critici di polveri sottili nella centralina di Torino-Grassi. Un andamento purtroppo in linea con i dati raccolti nei monitoraggi ambientali dello scorso anno, e che non deve passare inosservato all’attenzione delle amministrazioni.

Il Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio delMinistero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, è in questi giorni in sosta alla stazione Porta Nuova di Torino. I risultati del monitoraggio scientifico della qualità dell’aria  realizzato grazie al progetto di Citizen Science di Legambiente Volontari per Natura – sono stati presentati questa mattina nella Sala Gonin, all’interno della stazione, da Davide Sabbadin, Portavoce del Treno Verde e Federico Vozza, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, in apertura a “Muoviamoci bene”, secondo Forum per la Mobilità Nuova in Piemonte, iniziativa realizzata grazie al contributo di Fondazione CRT e bluetorino.

L’obiettivo del Treno Verde è sensibilizzare la cittadinanza e valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente. Per questo, il 18 e 19 febbraio scorsi, sono stati realizzati due monitoraggi della qualità dell’aria in 8 punti “sensibili” segnalati dai cittadini e dai circoli di Legambiente per particolari condizioni di traffico, ingorghi, sosta selvaggia. Ogni misurazione delle polveri sottili, della durata di un’ora, ha delineato un quadro dell’inquinamento atmosferico presente nell’area, con particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati.

I valori registrati per le PM10 a Torino oscillano tra 47,63 e 66,85 µg /mc (media oraria). I punti monitorati sono piazza Pitagora (media oraria di 47,63 µg/mc), via Guido Reni (media oraria di 57,68 µg/mc), Rotonda Maroncelli (media oraria di 50,7 µg/mc), corso Vercelli (media oraria di 60,66 µg/mc), piazza Rebaudengo (media oraria di 61,67 µg/mc), piazza Baldissera (media oraria di 66,85 µg/mc), Rondò della Forca (media oraria di 55,12 µg/mc) e piazza Carducci (media oraria di 51,73 µg/mc). Tutti valori alti, condizionati probabilmente anche dalle condizioni meteorologiche poco favorevoli alla dispersione: scarsa ventilazione e assenza di precipitazioni. Il picco più elevato si è registrato alle ore 19:32 in piazza Baldissera (91 µg/mc), punto nevralgico della città dove il traffico, in questa particolare fascia oraria, tende progressivamente ad aumentare a scapito di pedoni, pendolari e ciclisti. Seguono i picchi registrati in piazza Rebaudengo (83 µg/mc, ore 18:34), corso Vercelli (79 µg/mc, ore 17:06), Rondò della Forca (75 µg/mc, ore 9:06), via Guido Reni (74 µg/mc alle 10.02), piazza Carducci (66 µg/mc, ore 10:19) e Rotonda Maroncelli (62 µg/mc, ore 11:56). Aree tutte diffusamente frequentate da pendolari e passanti e nello stesso tempo congestionate dal traffico nelle ore di punta. Nell’insieme, questi numeri sottolineano come, nell’arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente ed inconsapevolmente aria inquinata anche se solamente per pochi minuti.

“Giova ricordare che i nostri rilevamenti non vogliono sostituirsi a quelli di Arpa Piemonte, ma fornire una fotografia puntuale della situazione – ha commentato Davide Sabbadin, portavoce del Treno Verde – che anche a Torino è particolarmente grave per anziani e soprattutto bambini, che hanno la bocca alla stessa altezza dei tubi di scappamento delle auto. Molti studi dimostrano che tantissimi anziani accelerano le proprie patologie, anche fatali, per colpa dell’inquinamento, e che le patologie respiratorie nei bambini negli ultimi anni sono esplose. Dal Treno Verde lanciamo un allarme perché l’inquinamento urbano è un’emergenza che colpisce soprattutto i più deboli”.

 

Legambiente Piemonte