Sbloccati i fondi per le piccole stazioni sciistiche. Parere favorevole, nella seduta della Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale, presieduta dal presidente Stefano Allasia, al provvedimento urgente a favore degli impianti delle microstazioni montane.
Una decisione unanime. su proposta dell’assessore regionale al Bilancio e alle attività produttive Andrea Tronzano, che ha presentato il provvedimento identico all’analogo licenziato a maggio dalla terza Commissione e decaduto con la vecchia legislatura.

Una procedura abbreviata, in attesa della costituzione delle Commissioni permanenti, possibile per l’unanime volontà dei gruppi e giustificata dalla necessità di rendere possibile alle piccole stazioni alpine la preparazione della prossima stagione invernale. Proprio per questo motivo è stato mantenuto l’identico testo del provvedimento che era stato predisposto dalla precedente Giunta regionale.

Immagini da un “mondo dei vinti” che ha lasciato un’eredità fatta di resti di teleferiche, piazzole delle carbonaie, polloni di faggio ricresciuti dopo il taglio del tronco principale, a testimonianza dei grandi disboscamenti. Con il tempo la natura si è ripresa i boschi e i pascoli abbandonati, cambiando fisionomia al paesaggio. Quasi un messaggio per gli uomini che, con la scelta del parco, hanno compreso la necessità di difendere e preservare questa preziosa riserva di biodiversità. Avere cura del vallone dell’Alleigne o dell’area valgrandina del parco, preservandoli anche per le generazioni future, equivale a porre attenzione alle scelte che si compiono oggi, affinché non ne venga compromessa l’eccezionale qualità ambientale. Regola aurea soprattutto quando si parla del turismo. Negli ultimi tempi, la montagna come destinazione di vacanza non impegnativa – weekend, long-weekend, settimane bianche – ha riconquistato fascino e interesse presso un pubblico vasto dopo aver patito molto la concorrenza delle mete esotiche, più o meno vicine e a buon prezzo.



