ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 479

Frecciarossa ridotti? Dibattito in Consiglio comunale

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico

Su richiesta dalla consigliera Federica Scanderebech, l’assessore Alberto Sacco ha riferito in Aula in merito alla situazione dei treni ad alta velocità Frecciarossa e Italo in partenza da Torino, con l’entrata in vigore imminente del nuovo orario invernale.

Sacco ha spiegato che l’interlocuzione con Trenitalia è continua; anche negli ultimi giorni, dopo le notizie apparse sugli organi di informazione, è avvenuto uno scambio immediato di comunicazioni. Ieri mattina la società ferroviaria ci ha scritto che saranno 55 i collegamenti attivi tra Torino e Milano, con i nuovi orari invernali in vigore dal prossimo 15 dicembre. La direttrice Torino-Milano è, e resta di primaria importanza per Trenitalia.

Al dibattito sono intervenuti diversi consiglieri comunali:

Federica Scanderebech (Gruppo misto di minoranza – Rinascita Torino): La preoccupazione è alta e non è sufficiente sapere che saranno 55 le corse, senza conoscere l’eventuale entità dei tagli al servizio o del ripristino di corse un tempo soppresse. In questi giorni le associazioni di categoria si sono mobilitate perché stiamo parlando di una direttrice fondamentale; Torino non può restare ai margini in una rete nella quale siamo il centro strategico.

Stefano Lo Russo (Pd): E’ una questione rilevante e occorre che la Giunta si faccia parte attiva nella definizione del nuovo orario e delle nuove tratte. Stiamo parlando di una direttrice fondamentale, tra la Francia e la Slovenia; è importante sapere se le 55 tratte previste saranno di più o di meno rispetto a oggi. Non dimentichiamo infine il costo dei biglietti sempre più alto, la città dovrebbe svolgere un controllo delle tariffe. Restiamo in attesa dei risultati del lavoro dell’assessore.

Osvaldo Napoli (Forza Italia): Sono preoccupato per le notizie sui collegamenti ferroviari Torino-Milano, la nostra città sembra essere sempre più ai margini. Una situazione che fa il paio con l’aeroporto di Caselle, uno scalo che sembra non avere un reale sviluppo.

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino): Il tema del collegamento di Torino non è un’esclusiva di Trenitalia. Anzi, occorre affrontare la questione generale della mobilità, collegata all’inquinamento nella nostra città, tra i più elevati d’Europa. Serve un’interlocuzione con tutti gli operatori, per non penalizzare Torino.

 

(foto:  il Torinese)

“Dire Dio, oggi”. Il senso religioso nel mondo contemporaneo

A Torino convegno di studi sul dialogo ecumenico, religioso e laico

 

Giovedì 28 e venerdì 29  Casa Valdese in Corso Vittorio Emanuele II, 23

Il Centro Culturale Protestante di Torino e il Polo Teologico di Torino promuovono un convegno di studi sul modo in cui si dice e si pensa Dio nelle società contemporanee,ospitando oratori di un certo spessore. Il Convegno ha il titolo: «Dire Dio, oggi» e si terrà nei giorni Giovedì 28 e Venerdì 29 Novembre 2019 a Torino presso la Casa Valdese in corso Vittorio Emanuele II, 23.

Nell’età della secolarizzazione la parola “Dio” ha conosciuto nel mondo occidentale, e non solo, alterne vicende. Dagli anni ‘50, in rapporto ad un ridimensionamento dell’esperienza religiosa nel mondo cristiano, si è passati dall’affermazione di un ateismo militante all’esperienza paradossale degli “atei devoti” e, in ambito religioso, alla crescita esponenziale dei movimenti carismatici. Oggi, infatti, si parla di una “rivincita di Dio”, esiste un forte domanda di senso, interrogativi e ricerca di una spiritualità nell’ambito di un vivace dibattito a cui partecipano credenti e non credenti.

Al convegno intervengono teologici e pensatori cattolici ed evangelici insieme a filosofi, storici delle religioni e divulgatori e comunicatori esperti in tematiche religiose, tra i quali Massimo Cacciari, Gabriella Caramore, Giovanni Filoramo, Hans Martin Barth, Bruno Karsenti, Paolo Naso, Paolo Gamberini, Fulvio Ferrario, Cristiana Facchini, Paolo Naso, Letizia Tomassone e Roberto Repole.

Il prof. Federico Vercellone, docente di filosofia e presidente del Centro Culturale, ha detto “in un tempo lacerato da guerre e conflitti che spesso hanno uno sfondo religioso, si parla di Dio molto confusamente, come fosse una specie di manichino che si può vestire di abiti diversi. In questo modo l’ignoranza nutre la confusione, mentre sarebbe sempre più necessario capire con cosa si ha davvero a che fare per farsi una idea di dove stiamo andando”.

Il prof. Luca Savarino, presidente del Comitato scientifico del Centro Culturale ha affermato “Il convegno “Dire Dio oggi” prosegue una tradizione del CCP che, ogni 2 anni circa, organizza un evento scientifico internazionale a carattere multidisciplinare su temi di attualità connessi ai fenomeni religiosi. Gli ultimi eventi, prima dell’attuale, ad esempio, sono stati dedicati ad indagare il rapporto fra scienza e fede di fronte allo straordinario progresso della ricerca scientifica, e la relazione fra economia e religione, alla luce delle grandi trasformazioni sociali ed economiche che stanno avvenendo nel corso di questi anni. Ovviamente lo scopo è di produrre utili elementi di riflessione da diffondere attraverso l’insegnamento, la predicazione o anche solo per un arricchimento culturale individuale.”

Il teologo don Roberto Repole: “Il convegno vuole indagare come la riflessione su Dio superi i concetti espressi dalla secolarizzazione così come si era pensata negli ultimi decenni del Novecento. Infatti oggi non esiste un abbandono della fede ma modalità diverse della sua ricerca ed espressione. Sono, infatti, ancora evidenti nel mondo contemporaneo le domande su Dio, il bisogno di spiritualità e il senso religioso”

Il convegno di studi è aperto a tutti e tutte e la partecipazione garantisce dei crediti sia per gli iscritti a ruolo della Tavola Valdese che per gli studenti della Facoltà Valdese di Teologia.

PROGRAMMA

Il tema è stato suddiviso in quattro sezioni

Giovedì 28 novembre 2019, (ore 9,30 – 12,30) – La rivincita di Dio?

È possibile sostenere che la secolarizzazione ha come esito non la fine del religioso, ma l’inizio di una esperienza del rapporto con Dio sempre più personale e meno istituzionalizzata?
Relatori:
  • Massimo Cacciari, Religione della
  • Paolo Gamberini, Approccio post-teista al concetto cristiano di Dio.
  • Bruno Karsenti, Actualité de la critiquereligieuse. Pour une histoire européenne desmonothéismes.

Giovedì (ore 15 – 18) – Dio tra religione e laicità

È davvero possibile sostenere che siamo in presenza di una rinascita del fenomeno religioso in Occidente e, più in generale, nel mondo contemporaneo? Quali forme assume questa rinascita?
Relatori:
  • Giovanni Filoramo, C’è un futuro per Dio? Riflessioni in margine alla nuova spiritualità.
  • Cristiana Facchini, “Gli dei della città”: Secolarizzazione e umanizzazione.
  • Gabriella Caramore, “Dio”: una parola in questione.

Venerdì 29 novembre 2019, (ore 9,30 – 12,30) – Dire Dio: una sfida per i teologi?

In che modo la teologia cristiana è in grado di ripensare la nozione di Dio, in modo da rispondere alle modificazioni dell’esperienza religiosa sin qui descritte?
Relatori:
·         Letizia Tomassone,  La Sapienza chiama. Il femminile divino.·         Hans Martin Barth,  Parliamo meno di “Dio”, parliamo di Gesù Cristo.·         Fulvio Ferrario,  Dire Dio: l’inattualità provocatoria di Karl Barth.

Venerdì (ore 15 – 18) – Dio e l’istituzione

Le Chiese hanno al loro interno la capacità di modificare le loro forme istituzionali per intercettare le modificazioni dell’esperienza religiosa?
Relatori:
  • Roberto Repole, La Chiesa come riflesso di Dio.
  • Paolo Naso, Dire Dio nell’età post-secolare.

Relatori

Massimo Cacciari
Filosofo. Università San Raffaele, Milano
Paolo Gamberini
Professore di teologia sistematica. Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Napoli
Bruno Karsenti
Filosofo e sociologo. École desHautesÉtudes en Sciences Sociales, Parigi
Giovanni Filoramo
Professore emerito di Storia del Cristianesimo. Università di Torino
Cristiana Facchini
Professore di Storia del cristianesimo e delle chiese, Università di Bologna
Gabriella Caramore
Scrittrice e già conduttrice della rubrica radiofonica “Uomini e Profeti”. Roma
Letizia Tomassone Pastora valdese. Professore di Studi femministi e di genere. Facoltà Valdese di Teologia
Hans Martin Barth Professore emerito di Dogmatica e Filosofia della religione. Facoltà evangelica di teologia, Marburgo
Fulvio Ferrario Ordinario di Dogmatica e scienze affini. Facoltà Valdese di Teologia dei Roma
Roberto Repole,
Professore di Teologia sistematica. Torino
Paolo Naso
Professore di Scienza politica. Università La Sapienza, Roma

Mattatoio di Via Traves, “presidio di giustizia per le veterinarie”

Martedì 26 novembre ore 9 alla ASL di Via della Consolata

Riceviamo e pubblichiamo 
L’Associazione Nazionale Graziani Adelina chiama a raccolta le Istituzioni, i cittadini, le Associazioni e i veterinari per un “presidio di giustizia per le veterinarie” che si terrà questo Martedì 26 Novembre alle ore 9 di fronte alla ASL di Via della Consolata 10 a Torino.
“Le veterinarie che hanno avuto il coraggio di denunciare gli orrori del Mattatoio di Via Traves, affrontando anche un processo che ha visto vergognosamente cadere prescrizione i fatti denunciati, devono poter tornare ad effettuare le loro attività previste da contratto e devono essere reintegrate nell’organico di Via della Consolata. Il loro coraggio, guidato dalla loro grande professionalità, ha dato voce al grido di dolore degli animali che per anni hanno subito violenze e vessazioni. Questo è un “presidio di giustizia” con cui chiediamo, oltre al reintegro delle veterinarie e alla revisione del concorso per i nuovi veterinari, anche l’allontanamento immediato del responsabile. Per tutti noi cittadini e per gli animali stessi il reintegro di queste veterinarie rappresenta una garanzia affinché non tornino più gli orrori del passato. Questa è una battaglia di civiltà che tutti i cittadini perbene sono chiamati a combattere.”
Così in una dichiarazione stampa congiunta il Presidente e Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Graziani Adelina Riccardo Ruà e Rachele Sacco

Con Unitre a passeggio sulla luna 50 anni dopo

Lunedì 25 novembre 2019 ore 15,30

Aula Magna Liceo Classico Massimo d’Azeglio – Via Parini 8, Torino

Riprendono, dopo l’inizio dell’anno accademico, gli incontri extracurricolari che l’Unitre Torino organizza per i suoi soci. Lunedì 25 novembre alle ore 15.30 presso l’Aula Magna Liceo Classico Massimo d’Azeglio (Via Parini 8 a Torino) si parlerà del cinquantesimo anniversario del primo sbarco sulla luna con “A passeggio sulla luna, 50 anni dopo”.

L’allunaggio – il 20 luglio 1969 – è stato un momento storico che ha caratterizzato il ‘900: in un secolo dilaniato dai conflitti mondiali e segnato dalla Guerra Fredda, il progresso scientifico e tecnologico hanno portato l’uomo nello spazio e sulla Luna, trasformando in realtà ciò che per anni era stato considerato solo fantascienza. L’Apollo 11 fu la prima missione a portare due astronauti sul suolo lunare, permettendo a Neil Armstrong e Buzz Aldrin di fare una breve passeggiata, raccogliere materiale lunare e rientrare senza problemi con un ammaraggio nell’Oceano Pacifico. “Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità”.

 

L’incontro sarà moderato da Lucia Cellino, Direttore dei corsi Unitre. Interverranno:

Giovanni CANEPA

Docente UNITRE del corso “La conquista dello spazio”

Piero GALEOTTI

Docente UNITRE del corso “L’uomo e il cosmo”

Giorgio RONCOLINI

Docente UNITRE del corso “Fisica e filosofia”

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Dopo la “Maratonina” nuove iniziative sociali

Riceviamo e pubblichiamo

PROTEZIONE CIVILE CON LO SPORT PER L’AMBIENTE IN CITTA’

 #proteggiemigliorailtuoAmbiente. Recitava così il leitmotiv della 6^ edizione della Maratonina della Felicità, che si è corsa domenica 3 novembre. Un messaggio tratto da uno dei capitoli della guida al buon senso intitolata La Via della Felicità, di L. Ron Hubbard, cui l’evento è ispirato.

Ma, anche se sono passate alcune settimane, l’evento non è finito con la corsa organizzata alla Pellerina quella domenica mattina, perché la manifestazione si propone di promuovere e realizzare, grazie al suo ricavato, attività di protezione e miglioramento dell’ambiente durante tutto l’arco dell’anno.

“Nel 2019 abbiamo dato vita a numerosi interventi chiamati ‘Quartiere Pulito’ assieme ad altre realtà ecosolidali – spiega Beppe Tesio, presidente dell’associazione Volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. onlus – Grazie alla Maratonina della Felicità abbiamo donato due alberi alla città, proprio alla Pellerina. Ora, con il ricavato della 6^ edizione stiamo pianificando importanti progetti per il 2020 che, a partire da Borgo Vittoria, dove abbiamo sede, si svilupperanno su tutto il territorio cittadino e non solo. Entro la fine dell’anno annunceremo il programma in dettaglio.”

Una rete tutta al femminile

PRIMO EVENTO NAZIONALE 

IMPRENDITRICI, PROFESSIONISTE, ESPERTE COMUNICATRICI, SPORTIVE E

POLITICHE A CONFRONTO

TORINO – Sabato 23 novembre, 9-18 Toolbox, Via Agostino da Montefeltro 2

Variante D è l’evento nazionale di Rete al Femminile, associazione nazionale dedicata alle donne che lavorano in proprio come libere professioniste, freelance o imprenditrici. Nata a Torino nel 2013 su iniziativa di Gioia Gottini si trasforma in associazione nazionale nel 2016. Opera a livello nazionale e locale, attraverso reti provinciali, con attività concrete di condivisione, aggiornamento professionale e networking, per diffondere la cultura economica imprenditoriale fra tutte le professioniste d’Italia. Oggi sono 24 le reti locali attive su tutto il territorio nazionale,  che raccolgono più di 1000 iscritte.

L’evento vuole essere un’occasione per riflettere sul potere femminile e le sue declinazioni nel lavoro, in particolare nel lavoro in proprio, con proiezioni di video, speech ispirazionali, talk su case history e consulenze individuali gratuite, attraverso sportelli dedicati ai temi del business e della crescita personale.

Perché Variante D?

D sta per DELTA che rappresenta la variante, la variazione. Ciò che può cambiare e far cambiare. Quindi, qualcosa che può portare valore. Ma D sta anche per DONNA. La variante Donna è qualcosa che può aiutare a migliorare il mondo, anche quello degli affari.

La parola e la comunicazione sono il file rouge del programma di sabato 23 novembre. Si comincia alle 10.30 affrontando con Tiziana Montalbano (digital manager dell’Associazione Parole O_Stili progetto di sensibilizzazione contro la violenza delle parole) il tema del potere della comunicazione e l’importanza della scelta delle parole anche nel mondo del lavoro e del business; alle 12.00 si prosegue con l’incontro dal titolo Il potere delle parole nello storytelling di se stesse nel quale Alice Avallone – etnografa digitale, Sara Ricciardi – designer, Manuela Cacciamani – produttrice cinematografica e Chiara Ferriolo, shoes designer e personalità in movimento, a partire da parole o concetti chiave, rifletteranno su come raccontarsi nelle diverse fasi della propria vita professionale. Si chiude alle 12.45 con l’incontro Potere e donna. Due parole, due armi. Possono andare d’accordo? Un talk con donne di “potere” per capire perché una donna che parla di cose importanti, una donna che parla perché la sua opinione conta, è una sovversione pericolosa. Una donna che fa lavori “da uomo” è una “donna con le palle”. Possiamo parlare di donna e potere senza dare un connotato maschile o di cattiveria?

Ne parleranno Gabriella Paruzzi, campionessa di sci di fondo e membro della commissione internazionale del CIO, Irene Pivetti, politica e giornalista, Danila Saba, job coach e presidente di Rete al femminile. Modererà l’incontro Serena Marchi, scrittrice e giornalista.

Il pomeriggio sarà invece interamente dedicato agli sportelli di consulenza individuale e al networking, uno degli obiettivi principali della Rete al femminile che favorisce la nascita di relazioni professionali di qualità creando nuove opportunità di collaborazione e di lavoro, contribuendo a diffondere la cultura economica e imprenditoriale fra le professioniste italiane.

L’evento è stato inoltre organizzato secondo criteri di sostenibilità come la riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale. Sono stati ridotti, quasi eliminati i supporti cartacei come volantini o pubblicità.

Dove necessario è stata scelta carta certificata FSC che garantisce che i materiali provengono da foreste controllate, rigenerate e tracciabili. Foreste in cui ad alberi abbattuti corrispondono alberi piantati.

Il catering proporrà un menù con ingredienti di stagione, a km zero e biologici. Non verrà utilizzata plastica ma solo imballaggi compostabili, acqua in caraffe e caffè equosolidale.

A Torino le investiture al Sovrano Ordine Militare di Malta (SMOM)

16 novembre 2019, Chiesa del Convento di San Domenico a Torino. Una data  di grande rilievo per il  Sovrano Ordine Militare di Malta della Delegazione di Piemonte e Valle d’Aosta, protagonista della cerimonia delle investitura dei nuovi Confratelli e Consorelle.

La chiesa di San Domenico, situata nel cuore del centro storico torinese, rappresenta l’unico esempio di edificio religioso medievale, in stile gotico, della città sopravvissuta fino ai nostri giorni. Costituisce, infatti, non soltanto uno dei luoghi  di culto torinesi più antichi, ma anche uno dei più suggestivi. La cerimonia di investitura, come da tradizione, rappresenta un momento di elevata spiritualità ed aggregazione nello Spirito Melitense per tutta la Delegazione, meritato traguardo di un lungo percorso di preparazione all’ingresso di nuovi membri nel Sovrano Ordine. Nello specifico sono entrati a far parte dell’Ordine sette Cavalieri ed una Dama.

Erano presenti non solo membri dell’Ordine, ma anche Rappresentanze delle Autorità Civili e Militari nella persona del Vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino Viviana Ferrero, in rappresentanza  del sindaco di Torino Chiara Appendino, il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante per la Formazione e per la Scuola di Applicazione dell’Esercito Italiano, Colonnello Matteo Rizzitelli, comandante del Reggimento Nizza Cavalleria, il capitano Guido Grenni per il Corpo militare Ei-Acismom ed il milite Annibale Lo Dico, il Maggiore Francesco Domanico per il Genio Miliare. A questi si è aggiunta una rappresentanza della Croce Rossa Italiana nella persona dell’ispettrice del Comitato di Torino la Sorella Donatella Cambiano e la Sorella Agata Cannas, ed una rappresentanza diplomatica nella persona del Console Generale del Perù Cesar Jordan P.

La Santa Messa è stata officiata da S.Ecc. Rev. ma Mons. Angelo Acerbi, Prelato Emerito del Sovrano Ordine Militare di Malta e concelebrata dal Rev.mo Padre Fra’ Costantino Gilardi O.P, Rev.mo Mons. Giacomo Maria Martinacci Rettore della Consolata, Padre Paul Nde C. S. Sp. Rettore della Chiesa di San Domenico, Don Fabrizio Balestra, parroco di Champoluc.

Il momento più significativo della celebrazione è stato rappresentato, dopo le rituali interrogazioni ai postulanti, dalla consegna delle croci e nell’aver ricordato loro che le otto punte della Croce dell’Ordine rappresentano le otto beatitudini. Per questo motivo la Croce dell’Ordine di Malta è anche conosciuta come croce ottagona o croce Amalfitana. La struttura dell’Ordine è suddivisa per ceti; al “primo ceto” appartengono i “cavalieri di giustizia”,  detti anche “professi”, ovvero cavalieri laici che hanno preso i voti, e i cappellani conventuali professi, che devono emettere la professione dei voti di povertà, castità ed d’obbedienza. Ognuno di essi è un religioso a tutti gli effetti del Diritto Canonico e si attiene alle norme particolari del Codice di Diritto Canonico. I membri del “secondo ceto” si obbligano con una speciale promessa (“di obbedienza”), vincolante in coscienza, a una vita tendente alla perfezione cristiana, secondo il proprio stato,  nello spirito dell’Ordine e nell’ambito delle sue opere, in conformità della propria vocazione e delle direttive dei legittimi superiori. Il “terzo ceto” è costituito da membri laici che non emettono voti religiosi, né promessa, ma si impegnano a vivere secondo i principi della Chiesa e dell’Ordine.

L’Ordine di Malta, pur non esercitando sovranità territoriale, ha, tuttavia, in un certo senso una propria popolazione di circa 13 mila e 500 tra cavalieri e dame, persone dedite a curare i poveri ed a testimoniare la fede cristiana in stretta collaborazione con la Chiesa Cattolica, secondo il motto dell’Ordine “Tuitio Fidei et Obsequiem Pauperum” ( dal latino “difesa della fede ed aiuto ai poveri”).

L’Ordine svolge oggi la propria azione umanitaria in 120 Paesi attraverso l’opera dei suoi membri, di 80 mila esperti volontari e di 42 mila dipendenti, molti dei quali medici e paramedici,  venti ospedali in larga parte esistenti in Africa Occidentale, 400 mila persone formate sulle tecniche di primo soccorso e 5,7 milioni di pasti distribuiti ai bisognosi.

Emanuele Farina Sansone

 

Gli scenari di crisi nel Mediterraneo allargato

ESERCITO, CONFERENZA ALLA SCUOLA DI APPLICAZIONE

 

 Si è svolta nei giorni scorsi, presso l’Aula Magna del Comando della Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la conferenza dal titolo “Gli scenari di crisi nel Mediterraneo allargato”. Relatore il Prof. Andrea Margelletti, Presidente del Ce.S.I. (Centro Studi Internazionali), noto esperto di geo-politica e sicurezza. Il Generale di Divisione Salvatore Cuoci, Comandante dell’Istituto di Formazione, nel suo intervento introduttivo  ha sottolineato come, in un contesto internazionale in continua evoluzione, sia necessario comprendere l’evoluzione della situazione politico-economico-sociale-finanziario-militare e prepararsi per tempo ad affrontare i cambiamenti e le possibili crisi che ne possono scaturire. Successivamente, Il Prof. Margelletti rivolgendosi alla platea, ha illustrato come dalla fine della guerra fredda, siamo entrati in un nuovo mondo da circoscrivere, i cui confini invisibili devono essere interpretati in relazione alla crescente  rilevanza  strategica  assunta  dal  dominio cibernetico  nelle  dinamiche  della  politica  internazionale. Inoltre, analizzando i quattro nuovi attori politici più importanti al mondo: Cina, Europa, Russia e Stati Uniti d’America  ha evidenziato come il gradiente tecnologico con tutte le sue implicazioni, dalla logistica allo sfruttamento delle risorse energetiche, ha e soprattutto avrà un’ importanza fondamentale nel futuro prossimo. Infine, il Prof. Margelletti nel concludere il suo intervento, ha esortato gli Ufficiali frequentatori della Scuola di Applicazione e gli studenti civili della SUISS (Scuola Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche) dell’Università degli Studi di Torino, quale pubblico privilegiato a prepararsi per tempo nel gestire il “cambiamento” quali Dirigenti dell’Esercito Italiano o professionisti della sicurezza.

Polis Policy, quale futuro per la democrazia in Italia

Al via la terza edizione  in programma sabato 23 novembre presso il Cnh Industrial Village

 

È   giunta alla sua terza edizione Polis Policy, l’Accademia di Alta Formazione, in programma sabato 23 novembre prossimo, a partire dalle 9 presso il Cnh Industrial Village, in strada Settimo 223, a Torino.

Il programma della prima sezione di Polis Policy verterà intorno ad un tema molto attuale, quello del futuro della democrazia in Italia. Il primo intervento sarà affidato al giurista Cesare Mirabelli, già Presidente della Corte Costituzionale. Alle 15 prenderà avvio una sessione di lavori di approfondimento e discussione, dal titolo “Agorà”, in cui interverranno Emanuele Boffi, direttore del Mensile Tempi, Francesco Cancellato, vicedirettore di Fanpage.it, Lorenzo Castellani, Docente di Storia delle Istituzioni Politiche presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma. Prima della conclusione interverrà sul tema della democrazia nell’arte il pittore ed architetto torinese Roberto Demarchi.

Tema della seconda sezione, in programma sabato 25 gennaio 2020, sarà il futuro della democrazia in Europa e nel mondo, con la partecipazione dl Direttore della Luiss School of Law, Enzo Moavero Milanesi, già Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel governo Conti. La connessione tra democrazia e web, tematica estremamente delicata nella società contemporanea, sarà al centro della terza sezione, in programma sabato 14 marzo prossimo.

“Polis Policy” costituisce il percorso che l’Associazione “Difendiamo il futuro”, di cui è stato promotore nella sua fondazione il Consigliere comunale ed ora regionale Silvio Magliano, propone in una fase storica contraddistinta da significativi cambiamenti sociali, culturali ed economici.   n un’epoca in cui il concetto di democrazia appare sempre più in bilico ed in cui sovranismi e populismi stanno conquistando la ribalta sociale, anche a causa di un uso sempre più diffuso delle piattaforme digitali, diventa estremamente preziosa un’occasione di discussione delle profonde trasformazioni attualmente in atto.

“Nella giornata di riflessione promossa da Polis Policy – spiega il Presidente di “Difendiamo il futuro” Andrea Donna – verranno affrontati non soltanto il tema della democrazia, ma anche quello delle proposte avanzate dal punto di vista sociale, spesso non del tutto convincenti. Il format della giornata è piuttosto agile. Ad introdurre l’argomento in discussione sarà la sezione intitolata “Vision”, affidata ad un’autorità di assoluto rilievo; ad essa seguirà l’Agora’ che, già nel suo stesso nome, indica un momento di discussione e di confronto tra punti di vista diversi in merito alla tematica affrontata nella sessione dei lavori. Infine il terzo momento conclusivo, dal titolo “Another vision”, propone un approccio alternativo sul focus della sessione attraverso l’angolo di visuale dell’arte. L’artista torinese Roberto Demarchi porrà criticamente in sospensione , come affermava il filosofo Edmund Russerl, il titolo da lui scelto per l’intervento “L’arte deve essere democratica?”, in quanto le parole  “deve” e “democratica” non hanno nulla a che vedere con la parola “arte”, mentre l’unico termine che può intergire con “arte” è il verbo “essere”.”

“Giunta ormai alla sua terza edizione – aggiunge il Presidente di “Dfendiamo il futuro” Andrea Donna – la nostra Accademia di Alta Formazione vuole colmare una lacuna presente nella nostra società, laddove un tempo la formazione su argomenti di natura politica avveniva in seno alle scuole di partito e nel vicino mondo dell’associazionismo. Oggi la nostra Accademia vuole proporre, invece, una riflessione su argomenti sempre più di attualità, ampia ed alla portata di tutte quelle persone interessate ai temi sociali e sensibili all’esigenza di un cambiamento critico e consapevole”.

L’evento è accessibile alle persone con disabilità motorie. Cnh Industria Village, strada Settimo 223, Torino

 

Mara Martellotta

Fattura elettronica, l’obbligo di pagare il bollo

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 sono contenute diverse novità riguardanti anche la fattura elettronica.


Tra le altre, anche una nuova norma che chiarisce cosa accade in caso di mancato, ritardato o incompleto pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche inviate al Sistema di Interscambio. Le modalità di comunicazione, l’ammontare delle sanzioni e le tempistiche sono specificate nell’articolo 17 del decreto fiscale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 ottobre, che ufficializza alcune modifiche all’articolo 12 comma 9 del Decreto Legge 34 del 2019 (il cosiddetto Decreto Crescita).
In caso di mancato pagamento del bollo, l’Agenzia delle Entrate invierà con modalità telematiche un primo avviso bonario, con sanzione ridotta a un terzo e con gli interessi dovuti fino all’ultimo giorno del mese antecedente alla data di elaborazione della “cartella”. Il contribuente avrà così tempo 30 giorni per regolarizzare la propria posizione, effettuando il pagamento per intero o anche solo in parte. Se ciò non dovesse accadere, l’Agenzia delle Entrate proseguirà con l’iter previsto dalla legge, iscrivendo a ruolo a titolo definitivo le cifre da versare.
Se ciò dovesse accadere, dunque, quello che era un avviso bonario si trasformerà in una vera e propria cartella dell’Agenzia delle Entrate e, come tale, seguirà il “percorso standard” previsto dalla normativa in casi come questi. In caso di mancato pagamento del bollo virtuale dovuto all’origine (come nel caso di fatture superiori ai 77,47 euro), la sanzione va dal 100% al 500% dell’imposta dovuto. Va rilevato che queste nuove disposizioni non saranno retroattive, e si applicheranno solamente alle fatture elettroniche inviate al Sistema di Interscambio dopo il 1° gennaio 2020.