ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 476

Quali possibilità oltre le sbarre?

PER PARLARE DI CARCERE E SECONDE OPPORTUNITA’ ALL’INTERNO DELLE SCUOLE

Il progetto, “POSSIBILITA’ OLTRE LE SBARRE” promosso dal Fondo Musy con la collaborazione di Compagnia San Paolo di Torino e protagonista di una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, mira a sensibilizzare 1.500 ragazzi delle scuole superiori torinesi sul tema della possibilità di riscatto per chi ha vissuto l’esperienza del carcere.

Raccontare il mondo del carcere a 1.500 ragazzi che frequentano la IV° e la V° superiore in 7 scuole torinesi, per sensibilizzarli circa un tema che spesso conoscono solo tramite gli articoli e i servizi di cronaca nera, ma che racchiude un universo di possibilità e opportunità per chi ha vissuto e vive l’esperienza della detenzione. Questo è l’ambizioso obiettivo del progetto “Possibilità oltre le sbarre”, promosso dal Fondo Alberto e Angelica Musy con la collaborazione di Compagnia San Paolo di Torino nell’ambito dell’iniziativa Crowdfunding 2019 e attualmente protagonista di una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.

Il Fondo Musy, nato nel 2014 in memoria di Alberto Musy, avvocato e consigliere comunale della città di Torino scomparso prematuramente nel 2012 per un attentato, nasce con l’intento di favorire il reinserimento sociale delle persone detenute grazie allo studio e al lavoro, per dimostrare che nella vita vale sempre la pena dare e darsi una seconda opportunità. In questi cinque anni, grazie al Fondo Musy sono state istituite 14 borse di studio per altrettanti studenti detenuti nel carcere di Torino e artisti del calibro di Paolo Conte, Neri Marcorè e Stefano Bollani sono stati coinvolti in attività filantropiche e di raccolta fondi. Per iniziativa del Fondo Musy, inoltre, è stato scritto e prodotto lo spettacolo teatrale “Game Over: per un nuovo inizio”, che si rivolge agli adulti di domani per parlare di seconde opportunità, riscatto, ma anche di errori, speranze, voglia di partecipare. Scritto e interpretato da Elisabetta Baro e Franco Carapelle dell’Associazione Teatro e Società, con intermezzi di improvvisazione rap a cura di Alp King, “Game Over: per un nuovo inizio” racconta, tramite una narrazione parallela, due storie vere: quella di Alberto Musy e della sua famiglia e quella di Flavio, un giovane che sta scontando una lunga pena in carcere. Un racconto che regalerà spazio per riflettere sulle seconde possibilità della vita, mostrando come a volte agli errori si possa porre rimedio.

In due anni, lo spettacolo è stato replicato 18 volte, per un totale di 2.500 studenti coinvolti. L’intento, tuttavia, è di incontrare altri 1.500 ragazzi, portando in tour la pièce in 7 scuole superiori torinesi e organizzando un grande evento finale nel Carcere di Torino il prossimo 21 marzo, al quale parteciperanno i detenuti studenti del Polo Universitario nel Carcere di Torino, una rappresentanza degli studenti incontrati nelle scuole, quanti lavorano nell’ambito dei progetti sostenuti dal Fondo e altri ospiti illustri.

Grazie alla campagna di crowdfunding attiva su Produzioni dal Basso, sarà possibile supportare concretamente il progetto, aiutando gli organizzatori a sostenere le spese legate a ciascuna replica dello spettacolo. Contribuire a portare in tour “Game Over: per un nuovo inizio” significa impegnarsi attivamente per condividere un messaggio di positività e ottimismo proprio con coloro che si propongono di prendere in mano la propria vita e le proprie scelte.

Per maggiori informazioni sulla campagna di crowdfunding e sulle ricompense previste:

https://www.produzionidalbasso.com/project/possibilita-oltre-le-sbarre-il-fondo-musy-per-le-scuole-su-carcere-pregiudizi-e-scelte-di-vita/

Regione, Caucino: “Più sostegno a disabili, bambini malati e famiglie”

“I percorsi di inserimento lavorativo avviati in questi cinque anni di attività dei Magazzini di Oz sono un’importante risorsa per il nostro territorio, perché rendono il lavoro un diritto di tutti, aiutando, per esempio, le persone con disabilità a realizzarsi”. Così si è espressa Chiara Caucino, assessore alle Politiche della Famiglia, dei Bambini e della Casa, Sociale, Pari Opportunità, nel corso della presentazione dei 5 anni di attività dei Magazzini di Oz e dei 15 di CasaOz, tenutasi questa mattina a Torino.

L’assessore Caucino ha poi sottolineato “come sia fondamentale, sul territorio piemontese, la presenza di luoghi di accoglienza e di sostegno per le famiglie e i loro piccoli che affrontano una malattia. L’attività di queste strutture è resa possibile anche grazie agli educatori professionali e alla grande opera svolta dai volontari ai quali va tutto il mio plauso”.

Durante l’incontro sono stati presentati i dati relativi all’organizzazione della struttura e ai servizi che i Magazzini e CasaOz hanno messo a disposizione dei cittadini.

L’Associazione CasaOz Onlus nasce nel 2005 con lo scopo di diventare un sostegno concreto per i bambini e le loro famiglie: chi assiste infatti il proprio piccolo in ospedale può riposarsi e socializzare, chi viene da lontano trova invece ospitalità nelle ResidenzeOz.

I Magazzini di via Giolitti 19/A, comprendono ristorante, emporio, spazio libri e sale dedicate a percorsi di formazione. Ogni “passaggio” nelle strutture dei Magazzini permette di destinare parte dei ricavati al sostegno di CasaOz e delle sue attività.

dr 

Trenitalia: treni av non saranno tagliati

 ROSSO (FI): “LE NOSTRE SOLLECITAZIONI VANNO A SEGNO”
“Esprimo soddisfazione per l’esito dell’audizione di Trenitalia in Commissione Trasporti a Montecitorio avvenuta questa mattina. Nei giorni scorsi, come giá avvenuto sull Torino-Lione abbiamo fatto fronte comune insieme alle categorie produttive denunciando un piano corse dei treni ad Alta Velocitá che avrebbe fortemente penalizzato Torino. Trenitalia oggi ha presentato in Commissione un piano completamente diverso con i treni verso Milano che rimangono gli stessi e che anzi vengono incrementati verso Roma. Permane una riduzione del 60% dei Torino-Venezia. Su questo punto abbiamo chiesto di valutare di spostare su Stazione Garibaldi lo snodo ferroviario per riuscire a ridurre il disagio. Ci sarà invece da battagliare ancora per il riprostino dei Frecciabianca verso Lecce, soppressi due anni fa. Infine resta la preoccupazione per la Canavesana, la cui gestione è passata da GTT a Trenitalia. Il passaggio avverrà solo a fine del 2020. Bisogna fare di piú visto che i pendolari di quella tratta non possono vivere un limbo”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Roberto Rosso, vicecoordinatore regionale degli azzurri in Piemonte e componente della Commissione Trasporti alla Camera.

Animal Save e Climate Save: “No alle atrocità del mattatoio”

Il 7 Dicembre alle ore 14.30 in piazza Castello i gruppi Animal Save e Climate Save di Torino si uniranno per manifestare il proprio dissenso nei confronti delle atrocità inflitte agli animali del mattatoio di via Traves in seguito al processo che ha interessato i gestori della suddetta struttura.

Il principale obiettivo sarà informare di quanto accaduto nel mattatoio per non permettere che tutto ciò possa essere dimenticato e che venga riconosciuto il coraggio dei veterinari che hanno denunciato, nonostante le ripetute minacce, rischiando il proprio posto di lavoro.

Noi di Torino Animal Save vogliamo portare alla luce questo avvenimento, evidenziando il fatto che non si tratti di un caso isolato. Molte, infatti, sono le realtà dove il rispetto e il benessere animale vengono messe da parte per meri interessi economici e non sempre abbiamo la fortuna di avere delle persone che le testimonino.

Per questo Torino Animal Save si propone da oggi come sportello per accogliere le denunce di coloro che hanno avuto modo di assistere a violenze inflitte agli animali. Potete segnalarci le vostre testimonianze inviando una mail a torinoanimalsave@gmail.com oppure scrivendo direttamente sulla nostra pagina Instagram @torinoanimalsave. È di estrema importanza riportare ogni singola infrazione affinché sia fatta giustizia in luoghi in cui gli animali vengono privati di ogni diritto fondamentale.

“Facevano docciare gli animali con acqua gelida mentre fuori c’erano -3°C perché secondo i proprietari questo rendeva la carne più rossa”. Queste sono le parole di uno dei testimoni al processo sul macello di Torino riportate da Animal Equality. Vogliamo ricordare che, spesso, gli animali aspettano giorni interi al freddo prima di giungere alla loro destinazione finale, stipati dentro camion in assenza di acqua e cibo, in condizioni igienico-sanitarie precarie tra i loro stessi escrementi. Tra le pratiche comunemente applicate, oltre al digiuno forzato e al forte stress psicologico nell’attendere il proprio turno assistendo alla morte dei propri compagni, possiamo citare l’elettrocuzione per i maiali, la pistola a proiettile retrattile per le mucche e i vitelli e la vasca di acqua elettrificata per polli e galline. Sono solo alcune delle pratiche standard che gli animali devono subire nella loro breve vita. Ricordiamo, inoltre, che spesso il guadagno degli operai in questi luoghi dell’orrore dipende dalla produzione giornaliera e, pertanto, non vi è alcun riguardo nel trattamento dell’animale non visto più come un soggetto ma oggetto e mezzo di guadagno. Pensate, ad esempio, alla rabbia che potete provare nel vedere il vostro cane o gatto, preso a calci, spinto o ripetutamente pungolato con scariche elettriche, per riflettere sul fatto che ogni animale è in grado di provare quello stesso dolore. Gli animali al macello cercano di scappare e raramente si dirigono da soli verso il luogo della loro morte. Per questo motivo nelle condizioni in cui i lavoratori sono sottoposti a lavorare, la velocità e l’apatia spingono gli operai a gesti violenti.

I veterinari sono le uniche persone che possono entrare in questi luoghi lontani dagli occhi dei consumatori e solo loro hanno il potere di poter denunciare lo sfruttamento e la mercificazione animale che, ancora oggi, fanno purtroppo parte della normativa vigente.

Vi invitiamo, dunque, a essere presenti al presidio per poter incoraggiare sempre più veterinari a non astenersi dal segnalare abusi e ingiustizie e per poter riflettere insieme su tali tematiche che coinvolgono la vita di milioni di animali ogni giorno.

Sara e Francesco di Torino Animal Save

Da Banca Sella un finanziamento alle Pmi per pagare le tredicesime

Un finanziamento per supportare le piccole e medie imprese nel pagamento delle tredicesime o per il versamento annuale del Tfr (Trattamento di Fine Rapporto) ai propri dipendenti. È l’iniziativa di Banca Sella che, come ogni anno in occasione di queste scadenze, mette a disposizione delle Pmi un finanziamento su misura per far fronte più agevolmente a questi impegni.

 

Grazie a questa iniziativa, le Pmi potranno chiedere un finanziamento da destinare al pagamento delle tredicesime in coincidenza dello stipendio del mese di dicembre. Questo finanziamento può inoltre essere utilizzato per il versamento della quota annuale del Tfr per i dipendenti che aderiscono al Fondo Pensione Eurorisparmio di Sella Sgr, la società di gestione del risparmio del gruppo Sella. La somma richiesta potrà essere rimborsata dall’impresa in un massimo di cinque rate mensili a partire dal mese di febbraio 2020.

 

Il finanziamento per il pagamento delle tredicesime da parte delle Pmi, già realizzato negli anni passati, va ad aggiungersi alle altre iniziative sul fronte del credito a breve termine alle imprese con il sostegno al working capital e al finanziamento delle scorte.

La fiera del verde e dell’agricoltura

 Casale Monferrato dal 3 al 5 aprile 2020

MONFERRATO GREEN FARM

Nella Sala Guala del Comune di Casale le prime anticipazioni di un evento   che vuole valorizzare Casale ed il Monferrato Casalese 

 

Martedì 3 dicembre nella Sala Guala del Comune di Casale Monferrato è stata presentata, nelle sue linee generali, ‘Monferrato Green Farm’, manifestazione  che si terrà al Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato dal 3 al 5 aprile prossimi, organizzata da D&N Eventi con l’obiettivo di valorizzare Casale Monferrato ed il territorio del Monferrato Casalese che ha avuto l’ambito riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.

E’ con questo spirito che D&N Eventi sta lavorando a pieno ritmo per organizzare la prima edizione di questa fiera settoriale dedicata al verde e all’agricoltura’ ma con un parterre allargato ad artigianato, industria e commercio al servizio dell’agricoltura.

Si tratta, quindi, di una manifestazione di territorio e per il territorio, che intende coinvolgere non soltanto chi vive e lavora con l’agricoltura, ma anche chi ama la natura, il giardinaggio e tutto ciò che è il mondo green.

‘Monferrato Green Farm” ha il patrocinio della Provincia di Alessandria, della Città di Casale Monferrato, Camera di Commercio di Alessandria, dell’Associazione dei Comuni del Monferrato, dell’Unione dei Comuni della Valcerrina  e si avvale della collaborazione di Confartigianato Imprese Alessandria, Confagricoltura Alessandria, Coldiretti Alessandria, Asproflor, Coniolo Fiori, Istituto tecnico agrario Vincenzo Luparia, Asspo e ha come partner Vivai Varallo, Sanber, Costanzo Savio e Doriano, D&N Marketing, Monferrato Hospitality & HandMade, MM Service oltre ad altri partner e sponsor le cui adesioni sono ancora  in via di definizione.

A presentare l’evento sono intervenuti il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, che ha ricordato l’importanza che l’agricoltura ha storicamente nel tessuto socio-economico di Casale Monferrato, Nicoletta Cardillo, amministratore di D&N Eventi  che ha sottolineato come questa voglia essere una manifestazione di territorio e ne ha delineato le linee generali, mentre il direttore tecnico di ‘Monferrato Green Farm’ Luciano Grilli ha sottolineato la sua peculiarità di evento culturale ma con appuntamenti anche pratici ed un occhio particolare nei confronti del verde e Massimo Iaretti, consigliere delegato a cultura e turismo dell’Unione dei comuni della Valcerrina ha sottolineato l’importanza che ha la manifestazione per la valorizzazione dell’intero territorio monferrino.

La formula scelta è quella che da anni si è rivelata vincente nelle manifestazioni che si svolgono al Pala Fiere e consiste nell’ingresso gratuito e nel percorso obbligatorio a giorni alterni.

Il padiglione espositivo sarà allestito con soluzioni tecniche e decorative di  eco-design intonate al tema e finalità della manifestazione stessa.

 

Monferrato Green Farm non è solo un contenitore puramente commerciale con aziende del settore quali vivai,fiori,piante ornamentali attrezzi e macchinari agricoli ecc.. ma propone anche un taglio decisamente culturale.

Infatti durante i tre giorni si alterneranno convegni, workshop, attività ludo- didattiche ed iniziative coordinate da  esperti che presenteranno relazioni e  conferenze su temi d’attualità in agricoltura e nella cura del verde ,il tutto all’insegna della Green economye e dello sviluppo sostenibile.

Prevista anche un’area dedicata ai piccoli animali da cortile all’interno del Palafiere e una fattoria didattica esterna, il Signore che propone entrambe le aree è un espositore che partecipa abitualmente ad importanti fiere del settore del Verde.

E non mancherà un occhio di riguardo per le generazione future grazie alla collaborazione con il mondo della scuola.

Difatti Con il patrocinio del Miur –  Ufficio scolastico provinciale di Alessandria è stato bandito il concorso ‘Idea Verde’, rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Alessandria, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani a valorizzare e rispettare l’ambiente che li circonda. La mission è quella di individuare un spazio verde o dismesso della propria città ed immaginare come potrebbe essere trasformato per il benessere della comunità. I lavori, esposti al Polo fieristico Riccardo Coppo durante Monferrato Green Farm saranno sottoposti al giudizio di una giuria dedicata ed alla votazione del pubblico. E’ previsto un montepremi di duemila euro per le scuole classificate prime

“In famiglia all’improvviso”, incontro sul tumore al polmone

All’AOU San Luigi Gonzaga appuntamento informativo per pazienti e caregiver

 

Si terrà a Orbassano (Torino) giovedì 5 dicembre, alle ore 15.00, presso l’AOU San Luigi Gonzaga – Regione Gonzole 10, Aula Pescetti, l’evento informativo organizzato nell’ambito della campagna informativa In famiglia all’improvviso, promossa da Salute Donna Onlus, Salute Uomo Onlus e WALCE – Women Against Lung Cancer in Europe onlus, con il supporto non condizionato di MSD Italia, con l’obiettivo di aiutare pazienti e familiari a comprendere la tipologia di tumore e a condividere con il medico la terapia più appropriata. Medici, pazienti e caregiver si confronteranno sui momenti chiave dell’esperienza di malattia, ovvero sospetto diagnostico, diagnosi effettiva e tipizzazione, terapia, convivenza con la malattia, diritti del paziente, supporto psicologico.

Fulcro della campagna è la web fiction omonima in dieci puntate tra dramma e commedia realizzata per cambiare la narrativa sul tumore del polmone, malattia che coinvolge tutta la famiglia, raccontando le tappe del nuovo percorso di diagnosi e cura. All’incontro parteciperanno il regista Christian Marazziti (reduce dal successo di “Sconnessi”, miglior opera prima del 2018) e gli attori Fabrizio Nardi e Nico De Rienzo e saranno proiettati alcuni episodi della web fiction.

INTERVERRANNO

ANNAMARIA MANCUSO PRESIDENTE SALUTE DONNA E SALUTE UOMO ONLUS

SILVIA NOVELLO PROFESSORE ORDINARIO ONCOLOGIA MEDICA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO, DIPARTIMENTO DI ONCOLOGIA, RESPONSABILE SSD ONCOLOGIA POLMONARE, AOU SAN LUIGI GONZAGA DI ORBASSANO, PRESIDENTE WALCE ONLUS

ROBERTO ARIONE DIRETTORE SANITARIO AOU SAN LUIGI GONZAGA DI ORBASSANO

NICOLETTA LUPPI PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO MSD ITALIA

CHRISTIAN MARAZZITI REGISTA AUTORE E INTERPRETE DI “IN FAMIGLIA ALL’IMPROVVISO”

MARIA VITTORIA PACCHIANA PARRAVICINI PSICOLOGO CLINICO/PSICONCOLOGA, SSD ONCOLOGIA TORACICA, AOU SAN LUIGI GONZAGA, TORINO

CON LA PARTECIPAZIONE DEGLI ATTORI

FABRIZIO NARDI, NICO DI RIENZO

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“In famiglia all’improvviso”

5 DICEMBRE – ORE 15.00

AOU SAN LUIGI GONZAGA, ORBASSANO (TO) – REGIONE GONZOLE, 10 – AULA PESCETTI

Incontro aperto al pubblico

Caat, bilancio e prospettive per il futuro

Il CAAT di Torino, dall’accordo raggiunto per il rinnovo dei contratti di locazione alla conversione in un mercato ortofrutticolo 4.0

 

Il CAAT,   Società Consortile Centro Agroalimentare di Torino, si appresta a chiudere l’anno 2019 con un bilancio positivo e con ottime prospettive per il futuro, essendo stato siglato l’accordo con l’Associazione Piemontese Grossisti Ortoflorofrutticoli per il rinnovo dei contratti di locazione commerciale per i prossimi 12 anni (6+6). Tali contratti di locazione, in linea con quanto previsto nel piano industriale e di sviluppo del CAAT, garantiscono la sostenibilità economica e finanziaria per i prossimi dodici anni, permettendo altresi’ importanti investimenti per lo sviluppo del Centro.

“Il nuovo contratto di locazione – spiega il presidente del CAAT l’ingegner Marco Lazzarino – rappresenta un importante traguardo raggiunto dalla nostra società consortile, in quanto centra un duplice obiettivo; da un lato garantisce la sostenibilità del Centro nel lungo periodo e pone solide basi per lo sviluppo, dall’altro tutela i grossisti insediati nel centro, ancora segnati dalla crisi che ha colpito il settore negli ultimi anni.”

“Il rinnovo dei contratti di locazione – precisa il presidente del CAAT Marco Lazzarino – consente, inoltre, alla nostra Società consortile di attuare una pianificazione degli investimenti sulle strutture, compresi importanti interventi di manutenzione straordinaria.

Un primo obiettivo che ci proponiamo nel prossimo biennio è quello di trasformare il CAAT in un vero e proprio polo logistico, vale a dire in un polo di servizi capace di espandersi su tutto il Nord Ovest italiano, in cui il mercato virtuale vada gradualmente ad affiancarsi a quello fisico, per favorire l’incremento delle vendite, attraverso nuovi canali. Vogliamo realizzare, infatti, la creazione di una piattaforma digitale capace di integrarsi con quella logistica già esistente, che sia in grado di diffondere sulla rete la conoscenza dei prodotti in tempo reale, superando le distanze geografiche presenti tra venditori ed acquirenti. In questo modo i potenziali compratori esteri potranno valutare le offerte ed il tipo di merce proposte dai grossisti e sceglierle anche a distanza”.

“Questo processo innovativo che intendiamo avviare dal gennaio 2020 – aggiunge l’ingegner Marco Lazzarino – prevede un investimento nell’area digitale ed una parallela formazione dei grossisti, che si dovranno trasformare in GROSSISTI 4.0 . Sicuramente questo aggiornamento professionale accompagnerà un naturale passaggio generazionale. Desideriamo, inoltre, partendo proprio da questo significativo risultato raggiunto con il rinnovo ultradecennale dei contratti di locazione, ricostruire l’unità di intenti presente all’interno della società consortile, rafforzando il rapporto di fiducia ormai consolidato con i grossisti. Sono proprio loro a costituire il centro nevralgico della filiera agroalimentare in Piemonte. Tutelare questa filiera operante all’interno del CAAT significa tutelare le migliaia di famiglie ad essa legate; ciò rappresenta un compito assolutamente fondamentale non solo per far progredire l’economia piemontese, ma anche di grande responsabilità sociale, che da sempre abbiamo assunto e fatto nostro”.

“Lavorare in sinergia con i grossisti – spiega il presidente Marco Lazzarino – risulta, inoltre, un metodo vincente anche sul fronte estero. Lo dimostrano i rapporti commerciali che il CAAT è stato in grado di instaurare, in questi anni, con diversi territori esteri, quali Francia, Svizzera, Costa Azzurra e Nord Europa. Proprio in questi giorni, infatti, una delegazione proveniente da Avignone ha fatto visita al CAAT per prendere spunto dal nostro Centro e per instaurare nuovi rapporti di interscambio commerciale con il Piemonte.

Negli ultimi due anni abbiamo, inoltre, promosso una radicale e profonda azione di efficientamento e revisione dei costi, grazie alla quale abbiamo ottenuto significativi risparmi, che verranno impiegati nell’ammodernamento del centro, con una particolare attenzione rivolta al potenziamento delle soluzioni tecnologiche a disposizione dei grossisti, per ampliare la loro attività, generando ricadute economiche positive sul territorio “.

Altrettanta soddisfazione nel raggiungimento dell’accordo per il rinnovo dei contratti di locazione in scadenza a fine novembre al CAAT è stata espressa dal presidente dell’APGO (Associazione Piemontese Grossisti Ortoflorofrutticoli ), dottor Stefano Cavaglia’.

 

Mara Martellotta

 

Nursing Up: “Convocare subito il tavolo di trattativa”

Riceviamo e pubblichiamo

 

“Carenza di personale da risolvere subito. Ora spunta anche il rischio di erogazione delle quote di incentivazione?”

Abbiamo appreso nei giorni scorsi, dalle dichiarazioni pubbliche dell’Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, che “IL SISTEMA PUBBLICO, DA SOLO, NON CE LA FA PIU’!”.

Con questa dichiarazione l’Assessore Icardi è andato molto oltre le nostre aspettative (anche se siamo ancora in attesa della convocazione ufficiale al tavolo Regionale in Assessorato Sanità) e nei fatti ha confermato quanto sostiene il Nursing UP, oramai da anni: le dotazioni organiche non sono più sufficienti a garantire i servizi sanitari sul territorio regionale e, invece di assumere più personale sanitario nella sanità pubblica, sempre l’Assessore, ha chiaramente dimostrato di volersi rivolgere alla sanità privata, definita sui giornali “una costola irrinunciabile del servizio pubblico”, e prevedendo forse anche più risorse dei 750 milioni che già oggi sono destinati alle strutture accreditate, per colmare le carenze nella sanità pubblica.

Il Nursing Up Piemonte, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, pone una semplice domanda: perché non indirizzare, invece, maggiori risorse economiche ad implementare il personale sanitario del comparto pubblico (infermieri, tecnici di laboratorio, radiologia, tutte quelle figure sanitarie del comparto che sono in cronica carenza) negli ospedali, nei distretti o Case della Salute?

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, spiega: “Da recenti comunicati stampa sappiamo dell’avvenuto incontro tra l’assessorato e i Sindacati Confederali, in cui, leggiamo, “è stato avviato un dialogo collaborativo e responsabile”. Ai Confederali è stato enunciato un piano di azione che comprende: investimenti economici alle strutture accreditate cioè della sanità privata – per colmare la carenza cronica del pubblico – peraltro conseguenza di una “legislazione regionale vincolante in tema di limiti alla spesa sanitaria” e anche l’intento di appaltare interi reparti in “partenariato” a società a gestione privata che forniranno dal personale sanitario alle attrezzature”.

Ciò che noi vogliamo sia ben chiaro, invece, è che non siamo d’accordo con questa strategia d’intervento, che non risolve la situazione.

Così non si dimostra volontà di affrontare i problemi in modo collaborativo e responsabile. Le criticità vanno affrontate nelle sedi adeguate, alla presenza dei rappresentanti corretti, discutendo delle necessità più urgenti, come ad esempio quella che riguarda le quote di incentivazione per gli stati di avanzamento, che interessano 46mila dipendenti del comparto sanità. È un problema, questo, che si può risolvere in tempi brevi?

Noi attendiamo la convocazione del tavolo regionale”.

 

 

Il Nursing Up, dunque, chiede con fermezza la riapertura del tavolo di confronto regionale sulle seguenti criticità:

 

  • Carenza personale sanitario del comparto sanità
  • Assunzioni personale sanitario del comparto sanità
  • Riorganizzazioni territoriali
  • Strategie di gestione risorse sanitarie
  • Quote di incentivazione per stati di avanzamento

 

Dalla Cina 120 tour operator al Torino Outlet Village

Arcus Real Estate, società di Percassi che commercializza e gestisce progetti retail di lusso tra cui Torino Outlet Village, ha da sempre collaborato con la comunità cinese per costruire un rapporto di fiducia e di collaborazione, riuscendo negli ultimi anni a ritagliarsi uno spazio di valore con i principali player del mercato turistico cinese.

Per rafforzare la collaborazione, ha recentemente ospitato a Torino Outlet Village un’importante delegazione di oltre 120 dei più importanti tour operator cinesi, venuti dalle principali città cinesi, per scoprire nuove destinazioni in Italia, fuori dai circuiti più noti.

Il 15 Novembre la delegazione cinese, partita da Milano, è stata ospitata a Torino Outlet Village per una giornata di shopping e successivamente si è recata a Torino per una visita guidata della città di Torino alla scoperta di nuovi itinerari turistici da proporre ai propri clienti, soprattutto in vista di Capodanno Cinese 2020  fine gennaio.

La previsione di dati del turismo cinese, estratti da China Tourism Academy e CTRIP, e presentati durante il workshop “China Training Day”, svolto dall’azienda organizzatrice  i2i, sono impressionanti per il prossimo decennio:

Nel 2018 i viaggi effettuati da turisti cinesi all’estero sono stati circa 150 milioni e la previsione è che nel 2030 supereranno i 400 milioni

Ad oggi solo il  9% della popolazione cinese è in possesso di un passaporto ed entro il 2030 i viaggiatori cinesi rappresenteranno un quarto del totale dei viaggiatori su tratte internazionali.

Le 3 principali motivazioni del viaggio per il turista cinese sono

  • Visite culturale e visita di città artistiche 97%
  • Divertimento il 66%
  • Shopping il 41%

a seguire motivi di business e visita famiglia expat

E’ inoltre emerso che la destinazione TOP OF MIND in Europa si attesta essere il Bel Paese.

Il “turismo dello shopping” rappresenta oggi un fenomeno in continua evoluzione e i Luxury Outlets sono  capaci di condizionare sempre di più gli itinerari turistici, soprattutto per i turisti asiatici.

Torino Outlet Village, è considerato una vera e propria meta turistica ovvero una “Shopping Tourism Destination”, capace di attrarre turisti EU ed extra EU alla ricerca di un luogo “incantato” con un’offerta di brand varia e di alto profilo, con servizi di ospitalità a 5 stelle, apertura sette giorni su sette tutto l’anno e soprattutto con prezzi scontati fino al 70% nei negozi.

L’INFO POINT di Torino Outlet Village è diventato recentemente Punto IAT (Punto di Informazione Turistica) in collaborazione con TURISMO TORINO e PROVINCIA, a conferma del fatto che ha sempre sostenuto attivamente il territorio e promosse le eccellenze della propria regione.