ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 4

Nuove difficoltà per il settore edile

Parla di “un’altra incertezza per il settore”, Antonio Mattio, presidente di Ance Torino, alla notizia della sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato cinque articoli della legge regionale del Piemonte del 2022 sulle “Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia”. La legge  riduceva i vincoli per il recupero di fabbricati e porzioni di edifici. Ora i progetti  già avviati  dovranno essere riadattati. Inoltre in molti casi erano già stati sospesi in attesa della sentenza. 

L’assemblea annuale di Ance Torino ha evidenziato per il settore una situazione di incertezza che indica le previsioni di investimenti in costruzioni in Piemonte a -8,4 per cento per il 2024, rispetto alla media italiana del -7,4 per cento. Ciò è dovuto alla fine della stagione dei bonus, non sufficientemente compensata, sostiene l’Ance, dall’espansione creata dal Pnrr ed effetto, per il privato, dell’aumento dei tassi di interesse.

Team Mobilità Futura, piena operatività per un trasporto green

Il Team Mobilità Futura, cuore del Centro di Innovazione per la transizione green del trasporto pubblico costituito da Gtt e Fondazione Links, lanciato lo scorso settembre e finanziato con 1,2 milioni di euro dalla Fondazione Compagnia di San Paoloin accordo con la Città di Torino, è pienamente operativo. Nei tempi previsti si è infatti conclusa la selezione delle dieci figure che compongono il Team, che stanno già attivamente lavorando al progetto Tpl Carbon Free. L’obiettivo è arrivare entro il 2030 alla neutralità carbonica del trasporto pubblico torinese.

Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro di aggiornamento sulle attività del progetto cui hanno partecipato i rappresentanti degli enti coinvolti: Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Serena Lancione, Amministratore Delegato di GTT, e Stefano Buscaglia, Direttore Generale di Fondazione LINKS. In questa sede è stata ripercorsa la selezione effettuata tra oltre 200 curriculum vitae visionati e 60 colloqui. I dieci selezionati hanno ricevuto oltre mille ore di formazione tecnica e hanno avuto l’opportunità di visitare due aziende leader del trasporto pubblico locale in Italia ed Europa.

I dieci componenti del Centro stanno ora proseguendo il percorso di training on the job che durerà di due anni presso Fondazione Links, che oltre alla formazione specifica, prevede periodi di affiancamento operativo presso Gtt con il supporto di figure senior dell’azienda. Al termine di questo percorso, i neoassunti entreranno volontariamente a far parte dell’organico di Gtt. L’attività del centro segue tre tematiche principali:

  1. Transizione energetica ed ecologica;
  2. Innovazione del servizio offerto;
  3. Innovazione del modello operativo.

Seguendo questi tre filoni sono già stati avviati undici progetti, di cui sei operativi definiti “cantiere”, e cinque “di ricerca congiunta”. I primi vedono i ricercatori di Links fornire supporto operativo a Gtt su attività quali l’autoproduzione di energia elettrica tramite la costruzione di nuovi impianti fotovoltaici presso i depositi, il rinnovo dei sistemi digitali della metropolitana e l’adeguamento al Decreto Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) di tutti i sistemi a guida vincolata. Con i “progetti di ricerca congiunta”, che hanno un orizzonte temporale più, si punta a delineare gli scenari di sviluppo su tematiche quali climate neutrality, accessibilità, equità e inclusione, oltre all’efficientamento del servizio. Tra le varie attività, c’è lo studio in corso per elaborare scenari alternativi per raggiungere un “sistema energetico a emissioni nette zero”, che analizza le azioni necessarie per azzerare le emissioni dell’azienda valutando tutte le tecnologie disponibili. In parallelo, si sta pianificando l’infrastruttura di alimentazione necessaria nei prossimi anni.

In questi progetti sono coinvolti anche i principali stakeholders locali, tra cui Città Metropolitana, Regione Piemonte, 5T, Agenzia per la Mobilità Piemontese, Infra.TO, IRETI e Confservizi. A supervisionare i lavori un comitato scientifico di alto profilo internazionale con rappresentanti nominati da Comune di Torino, Gtt, Fondazione Links e Politecnico di Torino.

Takeoff per la crescita delle startup

Torino, luglio 2024 – Dal simulatore aerospaziale in realtà virtuale all’innovativo sistema di controllo dell’assetto e dell’orbita a 2 propulsori: sono queste alcune delle soluzioni selezionate per la terza edizione di Takeoff, il programma di accelerazione della Rete Nazionale Acceleratori di CDP VentureCapital per startup dell’aerospazio e dell’advancedhardware gestito da Plug and Play a Torino che neidue anni scorsi ha già sostenuto la crescita di 19 startup con un investimento totale di oltre 3.5 milioni di euro.

 

Le realtà finaliste, scelte tra le 85 che si sonocandidate, sono: Alpha Impulsion, startup basata aTolosa e a Torino specializzata in tecnologie di propulsione spaziale autofagica ibrida; la milanese Capsule Corporation, attiva nell’ambito dei sistemi di propulsione ad acqua per satelliti; la romana Delta Space Leonis, che collega i sensori IoT di tutto il mondo utilizzando satelliti innovativi; da Southampton, con base anche a Torino, Meta Futura Aerospace, che ha ideato un sistema di controllo dell’assetto e dell’orbita a 2 propulsori che sostituisce i meccanismi a 8 propulsori; la padovana Spaider, che sviluppa algoritmi di intelligenza artificiale per processi di progettazione e simulazione ingegneristica; basata a Torino, SpaceVerse-AI, che ha creato un simulatore aerospaziale basato su LLM e su tecnologia di realtà virtuale; la capitolina Space 11, piattaforma che fonde tecnologie spaziali, droni e robot per creareDigital Twinper le città intelligenti e l’industria 4.0;e infine la forlivese P2M, che crea hardware esoftware dedicati alla gestione, archiviazione etracciamento delle informazioni tecniche.

Per supportare la loro crescita, le startup riceveranno un investimento iniziale tra 120.000 e 150.000 euro e avranno accesso a un programma di accelerazione della durata di 5 mesi presso le OGR Tech, hub per l’innovazione delle OGR Torino sostenuto anche dalle agenzie spaziali ASI (Agenzia Spaziale Italiana) ed ESA (Agenzia SpazialeEuropea).

Inoltre, le startup più promettenti potranno accedere a unulteriore investimento fino a 800.000 euro.

Promossa dai co-investitori UniCredit e Fondazione CRT, tramite il braccio operativo Sviluppo e Crescita, da Plug and Play Tech Center in qualità di co-investitore e gestore operativo del programma diaccelerazione, e dalle OGR Torino in qualità diInnovation and Networking Partner, l’iniziativaprevede la possibilità di accedere a corsi di formazione, mentorship, supporto nello sviluppo delle soluzioni e di progetti pilota con Leonardo,Avio e Unione Industriali Torino, i partner diTakeoff Accelerator.

La selezione delle startup che prendono parte aibatch della Rete Nazionale Acceleratori di CDPVenture Capital è sempre un momento entusiasmante in cui si pongono le basi per il successo di un programma. Takeoff può contare su partnership di valore e forti sinergie fra investitori e attori coinvolti, che contribuiscono a raggiungere gli obiettivi comuni: far decollare le imprese selezionate, ponendole nelle migliori condizioni possibili, contribuendo alla crescita dell’innovazione in un settore come l’aerospazio in cui molte sono le nuove frontiere da conquistare”, ha affermato Stefano Molino, Senior Partner eResponsabile Fondo Acceleratori di CDP VentureCapital.

“L’obiettivo di Takeoff è quello di sostenere la crescita delle startup più promettenti nei settoridell’aerospazio e dell’advanced hardware, offrendo loro non solo investimenti, ma anche l’accesso a unnetwork di esperti e partner industriali di alto livello. Il programma ha già accelerato 19 startup grazie alla collaborazione con Leonardo, Avio eUnione Industriali Torino, i nostri partner. Le realtàselezionate per questa terza edizione di Takeoff sono caratterizzate da una varietà e un’innovativitàstraordinarie. Siamo fiduciosi che il percorso di crescita che intraprenderanno le condurrà versotraguardi sempre più ambiziosi, ha affermatoEugenia Forte, Director di Takeoff Accelerator.

Finanziate ricerche innovative del PoliTo

Due docenti del Politecnico di Torino, Francesco Andriulli (Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET) e Elena Simone (Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT) si sono aggiudicati i finanziamenti “Proof of Concept” dello European Research Council.

Si tratta di prestigiosi riconoscimenti – ciascuno del valore di 150 mila euro – conferiti a ricercatori e ricercatrici che hanno già vinto un progetto ERC, che finanzia la ricerca cosiddetta “di frontiera”, che si propongono di esplorare il potenziale di commercializzazione o di innovazione sociale del loro progetto iniziale. Il finanziamento PoC può essere utilizzato, ad esempio, per testare e validare un’idea da portare sul mercato, coinvolgere partner industriali, altre organizzazioni della società o policymaker che possano aiutare a trasformare un’idea in un’innovazione utile per l’industria o la società.

 

I progetti vincitori sono rivolti rispettivamente allo sviluppo di innovative tecniche di imaging avanzato per lo studio del cervello umano, per quanto riguarda il PoC “TurboEEG” del professor Andriulli; mentre il PoC “NewOilFactory” della professoressa Simone si occupa di produrre soluzioni per cibi funzionali a basso contenuto di grassi saturi per contrastare il problema dell’obesità.

 

“Sono davvero grato per questo ulteriore finanziamento dell’ERC – sottolinea il professor Francesco AndriulliQuesto sostegno ci consentirà di impattare con le nostre scoperte un settore importante come il neuroimaging e di rendere i nostri risultati disponibili a tutti con un software Open Source”.

 

“Il progetto nasce da alcune attività di ricerca nell’ambito del progetto ERC CryForm, relative alla cristallizzazione di grassi alimentari per il settore dolciario – spiega la professoressa Elena Simone Il design di strutture alimentari innovative e più salutari è un argomento che mi appassiona molto e sono felice di poterlo affrontare con il progetto NewOilFactory”.

 

 

UN ELETTROENCEFALOGRAMMA NON INVASIVO PER IL PROGETTO “TurboEEG”

Più nello specifico, l’obiettivo del progetto TurboEEG“A fast open-source brain imaging package for electroencephalography” – di Francesco Andriulli, professore ordinario del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET – è di risolvere i problemi computazionali per l’EEG, elettroencefalogramma da potenziali superficiali del cuoio capelluto, una tecnica non invasiva per la visualizzazione dell’attività elettrica del cervello. Il progetto si propone di creare e distribuire il primo pacchetto EEG open source a complessità ridotta, al servizio della comunità scientifica e medica, che velocizzerà la procedura standard rendendo al tempo stesso disponibili EEG a risoluzione altissima.

Il nuovo strumento open source avrà un impatto sostanziale sulla società, rendendo disponibile la tecnologia EEG ad alta risoluzione in ambienti in cui non è disponibile la massima potenza di calcolo, come piccoli ospedali, ambulatori, scuole e università. Il nuovo strumento open source avrà infatti un forte impatto anche sull’istruzione, la formazione professionale, contribuendo alla ricerca sul cervello umano.

Il finanziamento PoC è collegato al progetto ERC Consolidator del professor Andriulli concluso nel 2023: 321 – “from Cubic To Linear complexity in computational electromagnetics” (per ulteriori informazioni sul progetto “321”, clicca qui)

ALIMENTI CON MENO GRASSI SATURI GRAZIE AL PROGETTONewOilFactory”

Elena Simone, professoressa ordinaria del Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT, ha invece ottenuto l’ERC PoC con il progetto NewOilFactory“Novel production routes for the fabrication of tailor-made, crystalline, self-structuring oleogels for functional food and pharmaceutical applications”, che punta a sviluppare nuovi processi industriali per la produzione di oleogelcristallini e autostrutturanti. Gli oleogel, ottenuti appunto a partire da un olio liquido e un agente gelificante, sarebbero utili a riformulare alimenti con lo scopo di ridurre il consumo di grassi saturi promuovendo diete per contrastare il problema dell’obesità. In Europa si stima che il 53% della popolazione sia sovrappeso o obesa e il costo sanitario di questo problema sta diventando sempre più oneroso.

Una possibile strategia per combattere questi problemi alimentari arriva proprio dalla riformulazione degli alimenti grassi con una minore quantità di grassi saturi e totali. Si tratta di una sfida rilevante, poiché i grassi forniscono proprietà funzionali caratteristiche, che sono difficili da replicare con ingredienti diversi.

L’uso di oleogel in sostituzione dei grassi puri è una valida opzione. Gli oleogel sono infatti materiali con un ridotto contenuto di acidi grassi saturi e possono essere ulteriormente lavorati per ottenere ingredienti alimentari più complessi con un ridotto contenuto calorico e interessanti proprietà organolettiche (detti “oleocolloidi”). L’applicazione degli oleogel è ancora limitata a causa di diversi limiti normativi, tecnologici e ambientali.

“NewOilFactory” si pone l’obiettivo di superare queste limitazioni sviluppando nuovi processi produttivi per la produzione di oleogel cristallini e autostrutturanti, ottenuti esclusivamente da oli liquidi sostenibili, senza utilizzare acidi grassi idrogenati o costosi agenti gelificanti, ponendo quindi un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e al contenimento dei costi di produzione.

Il finanziamento PoC è collegato al progetto ERC della professoressa Simone CryForm – “Crystal Engineering the New Generation of Sustainable, Biocompatible and Stimuli Responsive Formulations for the Delivery of Active Ingredients” (per ulteriori informazioni sul progetto CryForm”, clicca qui).

 

125 anni di Fiat, il ministro Urso: “ha fondato l’industria, deve assumersi la responsabilità del rilancio dell’auto”

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A cura di Lineaitaliapiemonte.it

Le celebrazioni per i 125 anni del marchio Fiat (uno dei 15 comprendendo anche la Cinese leapmotor di proprietà di Stellantis) si aprono con l’intervento del ministro del Made in Italy Adolfo Urso che ricorda quanto l’azienda Fiat sia stata presente nella vita dell’Italia e degli italiani.

La presenza degli stabilimenti Fiat in Italia ha significato anche un indotto di migliaia di posti di lavoro fatto di piccole imprese, una realtà, ricorda il ministro, che va oggi assolutamente salvato perché connaturato al sistema economico italiano: “In questi 125 anni la Fiat ha dimostrato una grande capacità di adattamento mantenendo alta la bandiera del made in Italy nel mondo e ha trovato un gran enorme giovamento nell’essersi identificata con l’Italia”.

Il ministro ricorda le personalità che hanno caratterizzato l’azienda, da Romiti a Marchionne: “La storia, ci insegnano loro, è fatta dalle persone. Oggi ricordiamo quello che era l’auto italiana, l’orgoglio del Paese e la Fiat era l’industria italiana e l’Italia era con la Fiat. Adesso dobbiamo ritrovare la necessaria coesione e la responsabilità sociale per consentire che questa storia continui anche con Stellantis. Stiamo lavorando da un anno, ha ricordato il ministro, perché ciò accada. Ora è il momento delle scelte e delle responsabilità”.

Urso ha ricordato che circa un anno fa aveva consegnato a Tavares l’articolo 1 della Costituzione Italiana che recita che l’Italia è fondata sul lavoro: “L’impresa che ha fondato l’industria italiana deve assumersi la responsabilità sociale del rilancio dell’auto italiana.

L’auto torni ad essere l’orgoglio dell’Italia il sogno dell’Italia”

Torna Expocasa: le novità della 61° edizione

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Torna il Salone più longevo del nord Ovest d’Italia dedicato alle migliori proposte di arredamento, alla progettazione e alla ristrutturazione. Organizzato da GL events Italia, l’appuntamento è all’Oval Lingotto Fiere di Torino dal 28 settembre al 6 ottobre 2024.

Dal 28 settembre al 6 ottobre 2024 torna Expocasa, appuntamento più longevo del Piemonte tra quelli rivolti al grande pubblico. Organizzato da GL events Italia negli spazi dell’Oval di Torino, alla sua 61ª edizione il Salone si veste di novità. Per la prima volta ci sarà: la “Cucina di Expocasa“, animata da show cooking con talent e influencer ed eventi; la “Design call“, un contest rivolto a giovani designer per selezionare soluzioni innovative e attente alla sostenibilità; un’area dedicata al modernariato e al vintage; un inedito “Expocasa Off” che coinvolgerà il design in tutto il territorio. L’ingresso resta gratuito.

«Questa manifestazione è una delle nostre rassegne più rilevanti. Attraverso Expocasa siamo orgogliosi di contribuire alla vitalità di una filiera di grande importanza nel sistema economico regionalecommenta Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia -. Per gli espositori infatti, è l’occasione per intercettare nuovi acquirenti e avviare trattative che per molti incidono sul fatturato annuo dal 30 al 60%. Per i visitatori è un’occasione unica di avere a disposizione una grande offerta di qualità e di interazioni con professionisti».

Con 60 anni di esperienza, Expocasa riesce sempre a trovare nuove idee per sedurre il pubblico. Così, per la 61ªedizione amplia i propri confini e si arricchisce diExpocasa Off, un programma di appuntamenti che varca le frontiere dell’Oval conquistando spazi sul territorio piemontese, con quartieri, showroom e negozi che diventano i protagonisti dello stile che contraddistingue la rassegna.

Uno stile che parte dal gusto per il design, tra grandi nomi e nuove proposte. Infatti, Expocasa celebra questo settore, per il quale già nel 2014 Torino è stata designata Creative City UNESCO, diventando l’unica città italiana vincitrice che ha identificato la creatività come fattore strategico per lo sviluppo. L’edizione 2024 del Salone ospita quindi per la prima volta la “Design Call” progettata per selezionare dieci oggetti d’arredo creati da giovani designer under 35, le cui proposte saranno esposte nei 9 giorni del Salone. Oggetti unici che offriranno al grande pubblico una visione innovativa e fresca del mondo del design. La call sarà pubblicata l’1 luglio su Expocasa 2024.

L’amore e la propensione per il design abbraccerà anche la passione per il cibo. Lo farà nella “Cucina di Expocasa” uno spazio speciale che proporrà il susseguirsi di live show giornalieri, con il coinvolgimento di content creator, chef, associazioni gastronomiche, scuole che parteciperanno utilizzando i prodotti e gli arredi dei partner.

Altra novità: accanto al nuovo ci saranno oggetti di antiquariato e modernariato, sulla scia della tendenza ad abbinare elementi contemporanei con stili e influenze del passato per dare vita a spazi che evocano un senso di familiarità, ma con una funzionalità e un’estetica aggiornata.

Imperdibile per il grande pubblico, irrinunciabile per architetti, interior designer e professionisti, Expocasa ancora una volta sarà la vetrina in cui scoprire e acquistare soluzioni di qualità per tutti gli ambienti, usufruire di supporto tecnico per informazioni e consulenza. Due le sue principali anime: l’area arredo e complemento – con cucine, living, camere da letto, camerette, bagno e benessere, falegnameria – e l’area tecnica – con artigianato, domotica, pavimentazioni, materiali e finiture, serramenti, climatizzazione, sicurezza, ristrutturazioni. Due sezioni che si intersecano con percorsi dedicati all’accessibilità e, in collaborazione con Federalberghi, al contract (il comparto turistico-ricettivo).

Tanta scelta in un unico luogo, dove la matericità è protagonista assoluta. In un’era sempre più digitale, infatti, a Expocasa l’esperienza sensoriale si intreccia con l’autenticità dei materiali. Qui, ogni dettaglio è studiato per valorizzare la presenza degli oggetti, invitando i visitatori a riscoprire il piacere della realtà palpabile, accompagnati dall’accoglienza di personale esperto. Il contesto dinamico, proiettato verso il futuro, resta accogliente e vivibile, offrendo un’esperienza coinvolgente, dove innovazione e comfort si fondono, ricercando il costante equilibrio tra modernità e abitabilità.

Expocasa sarà dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 21.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 21.00all’Oval Lingotto di Torino (via Giacomo Matté Trucco, 70). Doppio l’accesso al Salone per facilitare i visitatori che arrivano dalla stazione ferroviaria Torino Lingotto e dalla fermata della Metropolitana Italia 61.

Edilizia, a Torino situazione di incertezza

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Parla di “un’altra incertezza per il settore”, Antonio Mattio, presidente di Ance Torino, alla notizia della sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato cinque articoli della legge regionale del Piemonte del 2022 sulle “Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia”. La legge  riduceva i vincoli per il recupero di fabbricati e porzioni di edifici. Ora i progetti  già avviati  dovranno essere riadattati. Inoltre in molti casi erano già stati sospesi in attesa della sentenza. 

L’assemblea annuale di Ance Torino ha evidenziato per il settore una situazione di incertezza che indica le previsioni di investimenti in costruzioni in Piemonte a -8,4 per cento per il 2024, rispetto alla media italiana del -7,4 per cento. Ciò è dovuto alla fine della stagione dei bonus, non sufficientemente compensata, sostiene l’Ance, dall’espansione creata dal Pnrr ed effetto, per il privato, dell’aumento dei tassi di interesse.

Gestione aziendale, un aiuto da Confartigianato imprese

Confartigianato Imprese Torino inaugura un nuovo servizio di sostegno per imprenditori in difficoltà con l’obiettivo di prestare assistenza manageriale e mentoring sui principali aspetti critici della gestione aziendale. Il servizio, prestato a titolo non oneroso, è riservato alle imprese associate.

 

Si tratta di un’opportunità di aiuto per le imprese resa possibile grazie ad un gruppo di ex Dirigenti Fiat in quiescenza, rappresentato da Luigi Maglione, che hanno manifestato la disponibilità a confrontarsi, condividere valori, mettere a disposizione su base volontaristica le proprie competenze professionali acquisite in anni di lavoro nel gruppo Fiat (oggi Stellantis) al fine di incidere sugli aspetti critici della gestione aziendale.

Il periodo di attività di supporto manageriale è di 40 ore circa ed è rivolto agli associati di Confartigianato Torino che hanno espresso specifiche necessità.

La convenzione tra Confartigianato Torino, rappresentata dal Presidente Dino De Santis, e i volontari mentori, rappresentati da Luigi Maglione, è stata firmata  venerdì 5 luglio nella sede di Confartigianato Torino (Largo Turati, 49).

Una recente rilevazione statistica sulle imprese associate ha evidenziato che il 62,7 % manifesta marcate criticità in ordine a fattori essenziali della gestione aziendale quali:

 

 

 

situazione finanziaria, controllo di gestione, passaggio generazionale, competenze digitali, internazionalizzazione, logistica, business model.

 

Nel dettaglio, la quasi totalità delle attività produttive (legno arredo, servizi alla persona, edilizia, alimentari e trasporti) ha segnalato (90% del campione) che la criticità più severa è

legata al credito e alla finanza; il comporto edile e il settore alimentari ha inoltre individuato nel passaggio generazionale una ulteriore importante problematica legata al proseguimento dell’attività, infine gli installatori di impianti e la metalmeccanica e autoriparazione riferiscono che le criticità più importanti sono legate al controllo di gestione.

 

Confartigianato Torino valuterà le criticità delle imprese che aderiranno al servizio e predisporrà una sintetica scheda preliminare sulla cui base verrà scelto il/la volontario/a da abbinare, in relazione alle specifiche professionalità richieste. Inoltre, curerà l’abbinamento di ogni azienda coinvolta nel progetto con uno o più volontari e, tramite suoi collaboratori, presenterà il/la volontario/a mentore all’impresa.

Dichiara il Presidente di Confartigianato Imprese Torino Dino De Santis: “Le nostre imprese si trovano spesso a fronteggiare problematiche complesse relative alla gestione aziendale e avrebbero la necessità di essere assistite da professionisti preparati in tali materie, che, solitamente chiedono compensi elevati. Per questo abbiamo pensato di siglare questo accordo con alcuni ex dirigenti Fiat in pensione, che affiancheranno le nostre imprese nel superare le criticità rilevate nel sondaggio effettuato su un campione di associati, rappresentativo dei diversi settori merceologici dell’artigianato”.

A Parla Con Me VINSTEIN: innovazione e sostenibilità dell’Agritech

Giovedì 11 luglio, alle ore 18.00, torna “Parla Con Me ®”, il programma condotto da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist e fondatrice del format. In questa nuova puntata, l’attenzione si concentrerà sul tema cruciale del futuro dell’agroalimentare, con un focus particolare sull’innovazione tecnologica e sulla sua impronta rivoluzionaria in questo settore strategico.
Simona Riccio, nota per il suo impegno nella promozione di innovazione e sostenibilità nell’agroalimentare, guiderà la discussione con un panel di ospiti d’eccezione:
• Alessandro Perrino, Manager of Business Innovation Management di Fastweb
• Maria Chiara Gadda, prima firmataria della Legge 166/16 Antispreco e Vice Presidente della Commissione Agricoltura
della Camera
• Giorgio De Ponti, Politecnico di Milano – Scuola del Design – Design for Food
Al centro della puntata ci sarà il progetto VINSTEIN, un’iniziativa lungimirante nata dalla collaborazione tra il dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Pisa, Fastweb, Zelari Piante e Netsens. Obiettivo del progetto è quello di promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel settore Agritech attraverso l’implementazione di tecnologie all’avanguardia come l’Edge Computing, il 5G e l’Intelligenza Artificiale. VINSTEIN si concentra sulla digitalizzazione dei processi agricoli e sull’ottimizzazione delle risorse nei vivai, con l’obiettivo di produrre piante più sane e resistenti, riducendo al contempo il consumo idrico e l’impiego di fertilizzanti e agrofarmaci.
Verrà illustrato il funzionamento dell’Agrilab, un laboratorio sperimentale dotato di tre siti dedicati al test e alla validazione di soluzioni IoT specifiche per il settore vivaistico. L’impiego di sensori iperspettrali e di un “Decision Support System (DSS)” basato su algoritmi di intelligenza artificiale, offrirà spunti concreti per migliorare la gestione delle coltivazioni e per massimizzare l’efficienza produttiva.
Verrà inoltre sottolineato il contributo di Fastweb, tra i principali operatori di telecomunicazioni in Italia e azienda da sempre impegnata nel favorire la digitalizzazione del Paese, nel fornire l’infrastruttura di rete e la piattaforma tecnologica IoT necessarie al funzionamento del DSS sviluppato su piattaforma Cloud Edge e Data Management dell’azienda.

Rallenta il mercato immobiliare a Torino

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“Nei primi mesi di quest’anno il mercato immobiliare torinese ha continuato a manifestare i segnali di rallentamento già evidenziati a fine 2023. In particolare nel settore della compravendita di abitazioni si è assistito ad una contrazione delle transazioni che, unitamente all’arretramento dei tempi di assorbimento e al nuovo ampliamento della forbice tra prezzo richiesto ed effettivo, ha determinato il ripiegamento del mercato. Il calo dell’attività transattiva non si è tuttavia riflesso sulla dinamica dei prezzi e sull’intensità della domanda, che nel corso di questo primo semestre hanno mostrato un trend espansivo” – è quanto emerge dal 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024 di Nomisma.

 

Comparto residenziale

Nella prima parte dell’anno in corso il mercato residenziale torinese ha evidenziato segnali di appannamento. Nel 2023, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, le compravendite sono diminuite nell’ordine dell’8%. Questo è dovuto in parte alla stretta creditizia che ha ridotto la possibilità da parte di alcune famiglie di concretizzare l’acquisto. A questo proposito, Nomisma rileva come la quota di compravendite assistite da mutuo che transita per le agenzie immobiliari, in sei mesi, passa dal 66% al 64% con un conseguente trasferimento di parte della domanda verso il mercato della locazione.

Il calo dell’attività transattiva non ha ancora avuto effetti concreti sulla dinamica dei valori, che crescono, determinando su base semestrale variazioni positive – seppure contenute – pari al +0,4% per le abitazioni in ottimo stato e del +0,8% in corrispondenza di quelle usate. Segnali di rallentamento arrivano dai tempi medi di vendita, che aumentano sia per le abitazioni con stato manutentivo migliore sia per quelle usate abitabili, passando nel semestre rispettivamente da 4 a 5 mesi e da 4,5 a 5 mesi. Le difficoltà di accesso alla compravendita di larga parte della domanda impongono all’offerta di ridimensionare le aspettative accordando sconti maggiori in fase di trattativa. Il divario tra pezzo richiesto ed offerto cresce, pertanto, dal 5,5% al 6,5% nelle contrattazioni riferite all’acquisto di case in ottimo stato e dall’11% al 12,5% in corrispondenza delle operazioni relative ad abitazioni usate. Se il settore della compravendita sta evidenziando una frenata, sul fronte locativo non si arresta la spinta espansiva. Con riferimento ai valori, nella prima parte dell’anno a Torino i canoni sono cresciuti mediamente del +3,3%, grazie ad un incremento pressoché omogeneo in tutte le aree cittadine. Aumentano lievemente i tempi necessari per affittare un appartamento (da 1,4 a 1,7 mesi per le abitazioni in ottimo stato e da 1,6 a 1,7 per quelle usate), pur rimanendo su livelli esigui e inferiori al dato medio nazionale. Fanno registrare una buona performance anche i rendimenti potenziali lordi da locazione, che negli ultimi sei mesi sono ulteriormente cresciuti, attestandosi al 5,7%.

Comparto non residenziale

Il settore degli immobili non residenziali sta mostrando segnali di ripresa, che si traducono in una timida risalita dell’attività transattiva, oltre che in un aumento dei valori. Nel corso dei primi mesi del 2024 si è assistito ad un incremento medio a livello urbano pari al +1,7%; restano stazionari nell’ordine dei 7 mesi i tempi medi di vendita, così come rimane immutato il divario tra prezzo richiesto e offerto, cha da due semestri si attesta al 16%. Analogamente a quanto accade per il comparto abitativo, l’esuberanza della domanda rispetto all’offerta disponibile ha determinato una pressione rialzista sui canoni di locazione, che in 6 mesi sono aumentati in media del +2,3% con punte che nel Business District hanno raggiunto il 3,3%. Confermano il quadro positivo i tempi necessari per affittare uno spazio direzionale, che nel semestre sono scesi lievemente passando da 4,7 a 4,4 mesi, nonché i rendimenti potenziali lordi da locazione, che rimangono stabili al 5,7%.

Non dissimile dal comparto direzionale appare la situazione sul fronte degli immobili commerciali. A fine 2023 torna ad essere positiva la variazione annuale del numero di compravendite registrata dall’Agenzia delle Entrate (+4,3%). Con riferimento ai valori, i prezzi salgono nel semestre in tutte le zone cittadine, determinando un incremento medio pari al +1,8%. Non subiscono oscillazioni rilevanti i tempi medi per l’acquisto di un locale commerciale, che negli ultimi sei mesi sono passati da 7 a 7,5 mesi, mentre è rimasto immutato, nell’ordine del 15,5%, lo sconto applicato al prezzo di offerta in fase di trattativa. Sul versante locativo, i canoni hanno fatto segnare una variazione del +1,8% su base semestrale e del +2,9% a livello annuale, mentre i tempi di locazione si attestano intorno ai 4,9 mesi. Segnali di consolidamento arrivano dai rendimenti potenziali lordi da locazione, attestatisi anche per questo semestre al 6,9%.

Previsioni settore residenziale

Secondo l’opinione degli operatori torinesi interpellati, il comparto della compravendita nei prossimi mesi evidenzierà ancora segnali di fragilità, con cali delle operazioni e dei valori. Proseguirà, per contro, il buon andamento del settore locativo, per il quale ci si aspetta un ulteriore incremento dei canoni e dei contratti stipulati.