ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 301

Torna il Festival delle migrazioni

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DAL 21 AL 26 SETTEMBRE 2021 A TORINO

 

Sei giorni per raccontare i diversi aspetti del fenomeno migratorio, dallo scrittore Farhad Bitani allo storico Marco Buttino, dalla giornalista Sabika Shah Povia alla cantautrice Awa, dal ricercatore Gabriele Proglio all’attore Shi Yang Shi.

Scheda stampa e foto: https://bit.ly/3zYNHdd

 

Dal 21 al 26 settembre 2021 torna a Torino per la sua terza edizione il Festival delle Migrazioni, sei giornate di eventi, tra incontri, spettacoli, proiezioni e workshop negli spazi di San Pietro in Vincoli, Scuola Holden, Polo del ‘900 e Ufficio Pastorale Migranti, scegliendo anche quest’anno come sue sedi principali Porta Palazzo e Borgo Dora, quartieri simbolo della multietnicità.

Il Festival delle Migrazioni è ideato e organizzato dalle compagnie A.C.T.I. Teatri Indipendenti, AlmaTeatro Tedacà.

Attraverso l’attenta costruzione di un programma quanto più possibile variegato e polifonico, all’interno del quale i veri protagonisti abbiano ampio spazio e voce per poter raccontare sé stessi e la loro storia, anche quest’anno il Festival delle Migrazioni si propone di fare un punto della situazione, partendo da ciò che accade oggi per indagare a fondo le problematiche legate al fenomeno migratorio o semplicemente per conoscerne meglio le varie sfaccettature.

Non mancano in programma i momenti dedicati all’attualità, con incontri sulla drammatica situazione degli sbarchi (sabato 25, ore 16, Scuola Holden; tra i relatori Luciano Scalettari, presidente ResQ People e la giornalista Sabika Shah Povia), sull’analisi sociopolitica delle cause e delle evoluzioni che hanno portato al conflitto in Afghanistan (domenica 26, ore 18, Scuola Holden; con l’autore Farhad Bitani, Claudio Bertolotti, direttore di START InSight e ricercatore ISPI, Mauro Berruto, già Ct della nazionale di pallavolo) e anche sulle condizioni di lavoro, delle modalità di paga e assunzione e di quale accoglienza ricevono nelle cittadine del Saluzzese con Guebrila Gamen, che porterà la sua testimonianza di bracciante a Saluzzo e Rosarno, lo storico Marco Buttino e il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni (domenica 26, ore 16, Scuola Holden).

L’ambiente è il protagonista dell’incontro Non siamo tutti sulla stessa barca (venerdì 24, ore 17, Scuola Holden), tratto dall’omonimo libro di Giorgio Brizio pubblicato da Slow Food Editore, che mette in rilievo lo stretto legame fra migrazioni e crisi climatica. Tra i relatori, Cecilia Strada e Alessandro Rocca di ResQ People e Ines Gobetti di Fridays for Future. Migrazioni, sovranità alimentare e decolonizzazione sono al centro dell’evento di mercoledì 22 alle ore 21,30 (Polo del ‘900) con la proiezione di Couscous: seeds of dignity e l’incontro con il regista Habib Ayeb in dialogo con Gabriele Proglio (Università del Gusto).

Spazio anche all’arte: sabato Awa, giovane cantautrice afrodiscendente, darà voce a culture, storie, identità e parole delle nuove generazioni in un talk in cui il pubblico potrà interagire attraverso la costruzione di una playlist musicale. Ogni giorno del festival, inoltre, sono previsti concerti e rappresentazioni teatrali, come Non abbiate paura, dedicato al trentennale dello sbarco della nave Vlora carica di migranti provenienti dall’Albania o Arle-Chino, traduttore – traditore di due padroni, in cui l’attore di origine cinese Shi Yang Shi narra la complessità di un’identità plurima in Italia.

Sabato 25 settembre torna la Cena delle cittadinanze, appuntamento segnante della manifestazione: una lunga tavolata imbandita nel cortile di San Pietro in Vincoli all’insegna della convivialità e delle cucine del mondo.

 

Appuntamenti gratuiti su prenotazione su www.festivaldellemigrazioni.it

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Il Festival delle Migrazioni, nato dall’esperienza de La foresta che cresce (progetto Migrarti / Mibact) è ideato e organizzato da Acti Teatri Indipendenti, AlmaTeatro e Tedacà. Le due precedenti edizioni si sono svolte a Torino nel 2018 e 2019 con un programma di appuntamenti di teatro, arte, letteratura, incontri e momenti di convivialità dedicati al tema delle migrazioni. 

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Il Festival delle Migrazioni è un invito collettivo a incontrarsi per riflettere sulle resistenze culturali, sulla convivenza, sul concetto di comunità e accoglienza, che vede in dialogo la popolazione italiana autoctona, le persone di diverse provenienze che da anni sono residenti qui, le seconde e terze generazioni, chi da poco è arrivato in Italia, i migranti, intesi come soggetti attivi del nostro territorio e non oggetti da studiare o raccontare. Allo stesso tempo il festival dedica spazi di approfondimento ai molteplici aspetti che riguardano le migrazioni anche da un punto di vista giornalistico o accademico, mettendo in dialogo docenti, giornalisti e addetti ai lavori.

 

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Facebook: Festival delle migrazioni

Instagram: @festivaldellemigrazioni

www.festivaldellemigrazioni.it

 

Fondazione Crt, il bando cantieri per l’ambiente e il territorio

Rivolto ai Comuni sotto i 3.000 abitanti, chiude il 29 ottobre

 
 È aperto fino al 29 ottobre (sul sito www.fondazionecrt.it) il nuovo bando “Piccoli Comuni – cantieri per l’ambiente e il territorio” della Fondazione CRT, che destina fino a 20.000 euro per ciascun intervento di prevenzione e salvaguardia del suolo messo in campo dagli Enti locali del Piemonte e della Valle d’Aosta con meno di 3.000 abitanti.

 

Il progetto della Fondazione CRT ha permesso di realizzare complessivamente 1.281 interventi in difesa del suolo, con uno stanziamento complessivo di Fondazione CRT pari a 13 milioni di euro. In particolare, negli ultimi mesi sono stati avviati già 100 cantieri per il territorio e il riassetto idrogeologico: opere di messa in sicurezza e mitigazione dei rischi naturali, quali alluvioni, frane, smottamenti, incendi, ripristino dell’alveo dei corsi d’acqua, consolidamento dei versanti dei fiumi, prevenzione degli incendi, tutela delle risorse idriche.

Consumi o scegli? Gli incontri di Altromercato

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ALTROMERCATO INAUGURA IL CICLO DI INCONTRI “CONSUMI O SCEGLI?”, DEDICATI AL CONSUMO CONSAPEVOLE E ALLE SCELTE SOSTENIBILI, OSPITATI SULLA PIATTAFORMA “ATTIVIAMO ENERGIE POSITIVE”

Una serie di appuntamenti virtuali per raccontare come scegliere da che parte stare.

Il consumo consapevole, le scelte sostenibili, il lato oscuro del mercato e le alternative per renderlo migliore.

 Per condividere esperienze e strumenti del Commercio Equo e Solidale con chi ha voglia di cambiamento

 

 Altromercato, la maggiore organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia e la seconda al mondo, e “Attiviamo Energie Positive”, spazio digitale gratuito di co-progettazione, formazione e divulgazione dei temi dell’innovazione sociale, con un focus particolare su terzo settore e pratiche di economia ideato da Produzioni dal Basso, presentano un ciclo di incontri intitolato “Consumi o scegli?”.

Consumo consapevole, scelte sostenibili e Commercio Equo e Solidale come strumenti reali per un cambiamento concreto, per modificare il mercato e mettere al centro delle scelte le persone e l’ambiente, un percorso guidato dalla voce e dall’esperienza di chi da oltre 30 anni lavora quotidianamente in questa direzione.

Il ciclo si aprirà il 21 settembre alle 18 con un incontro intitolato “Consumi o scegli?”.

Su questa domanda si interrogheranno Paolo Iabichino, Direttore Creativo e Scrittore Pubblicitario e Alessandro Franceschini, Presidente Altromercato. Un dialogo attorno al ruolo attivo del consumatore di oggi, sul potere delle scelte di acquisto che ognuno di noi possiede per influenzare i brand indirizzandoli verso scelte etiche e sugli stessi brand che decidono di agire e di prendere posizione. L’esempio della genesi della Campagna di Comunicazione integrata e l’azione di brand activism compiuta da Altromercato come case history.

La partecipazione agli incontri è facile e gratuita e non richiede alcuna registrazione. 

L’interazione con i relatori sarà possibile tramite chat.

RELATORI:

Paolo Iabichino, Direttore creativo, scrittore pubblicitario e co-fondatore dell’Osservatorio Civic Brands assieme a IPSOS 

LINKEDIN: https://www.linkedin.com/in/iabicus/ 

Alessandro Franceschini, Presidente Altromercato e Coordinatore del Comitato Brand Identity Altromercato. Da quasi 30 anni è impegnato attivamente nel panorama del Commercio Equo e Solidale Italiano.

LINKEDIN: https://www.linkedin.com/in/alessandro-franceschini-equo/ 

Per maggiori informazioni sugli incontri: https://www.attiviamoenergiepositive.it/laboratori/altromercato/ 

ALTROMERCATO

Altromercato è la principale realtà di Commercio Equo e Solidale italiana e tra le più grandi al mondo. È una Impresa Sociale formata da 94 Soci e 225 Botteghe, gestisce rapporti con oltre 140 organizzazioni di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo. Il lavoro di centinaia di migliaia di artigiani e contadini viene rispettato ed equamente retribuito, perché si basa su una filiera trasparente e tracciabile, che tutela i produttori, l’ambiente e garantisce la qualità dei prodotti. 

Altromercato propone prodotti che hanno una caratteristica comune: sono buoni per chi li sceglie e per chi li produce. La sua gamma si compone di prodotti alimentari, molti dei quali biologici, anche freschi e una selezione di prodotti tipici italiani (Solidale Italiano), una linea di igiene e cosmesi naturale (Natyr), articoli di artigianato per la casa e ricorrenze, abbigliamento e accessori della linea di moda etica On Earth. 

Le principali referenze sono presenti anche in 1500 punti vendita della grande distribuzione e 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie, Gruppi di Acquisto Solidale. 

Con Altromercato si alimenta un’economia sana, un circolo virtuoso – dal produttore al consumatore – che dura da trent’anni, uno stile di vita sostenibile per tutti. 

 

Il latte, fattore di salute

L’Accademia di Medicina di Torino organizza un corso nazionale di aggiornamento per Medici Chirurghi intitolato “Il latte, un fattore di salute” che si svolgerà per via telematica il 22, 28 settembre e 6 ottobre, dalle 17 alle 19. Il corso è coordinato da Gianni Bona, Direttore Emerito Clinica Pediatrica, Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara e Giuseppe Poli, Professore Emerito Università di Torino. Al prof. Bona si alterneranno come moderatori Claudio Fabris, Professore Emerito Università di Torino e Aishah Pathak, Esperta in Dialogo e Comunicazione Internazionale.

Articolato in tre incontri, il programma prevede un’analisi aggiornata dei davvero molteplici aspetti clinici e biologici del latte in generale, con particolare approfondimento su quello umano, ponendo però in risalto anche l’innovazione tecnologica raggiunta dall’industria a proposito dell’alimento latte, il più antico ma sempre tra i più attuali. Saranno esposte nel dettaglio le ultime acquisizioni sulle effettive capacità antivirali e di riduzione del rischio di malattie croniche dell’adulto/anziano esercitate dall’assunzione del latte, specie alla nascita e nei primi mesi/anni di vita. Infine, verrà fatta una panoramica sull’attuale consumo di latte (specialmente bovino) nelle varie fasce d’età e sui continui progressi della ricerca scientifica volta al miglioramento della qualità di questo prezioso elemento.

Per partecipare al corso, la cui adesione è gratuita fino ad esaurimento dei posti disponibili e che erogherà 9 crediti formativi ECM occorre iscriversi al sito del provider www.symposium.it/eventi.

Si potrà seguire il primo incontro anche accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione di Green Pass. Gli incontri successivi verranno tenuti solo in modalità web.

Nuovi corsi al Tullio De Mauro

LA SCUOLA STATALE PER GLI ADULTI. DA SETTEMBRE NUOVI CORSI IN PRESENZA E ONLINE.

Corsi in presenza e corsi online. Così il CPIA3-Torino Tullio De Mauro, la scuola statale per l’istruzione degli adulti che serve l’area di Torino sud- Moncalieri- Chieri- Carmagnola, si prepara a ripartire da settembre. Nessun corso sarà sacrificato a causa della pandemia, si sceglieranno le modalità migliori e più sicure per andare incontro alle esigenze di tutti gli studenti. Come ogni anno, si potranno frequentare la terza media, i corsi di italiano per stranieri e, naturalmente, i corsi di lingue straniere e informatica, anche con possibilità di conseguire certificazioni di alto livello, i corsi di educazione finanziaria e micro credito.

In più, quest’anno ci sono importanti novità: a seguito dell’accordo con l’IIS E. Majorana di Torino, partirà il primo anno di un percorso che in tre anni porta al conseguimento del diploma di maturità nel settore Tecnico Economico. “La novità è che il primo anno partirà in orario diurno“, dice la preside del CPIA, prof.ssa Elena Guidoni. “Con questa scelta vorremmo andare incontro alle esigenze degli studenti e soprattutto delle studentesse che vogliono diplomarsi ma non possono frequentare i corsi di sera: mamme con figli piccoli, persone che lavorano in orario serale, ecc. Il percorso vedrà coinvolti i professori del CPIA e del Majorana. Valuteremo il numero di iscritti. Se il percorso avrà successo proseguiremo attivando anche il secondo e il terzo anno al mattino.”

Tutti i corsi di alfabetizzazione, scuola media e superiore e italiano per stranieri sono gratuiti. Per i corsi di informatica e lingue straniere in genere è richiesto un contributo materiali anche se cerchiamo di andare incontro sempre andiamo incontro alle esigenze di tutti gli studenti. “Lavoriamo con utenti italiani, migranti, richiedenti asilo e cerchiamo di offrire a ciascuno un percorso personalizzato. L’anno scorso abbiamo fornito connessioni e apparecchiature elettroniche per le lezioni a distanza e abbiamo avuto un tasso di successo scolastico molto alto”.

Anteprima Torino Fashion Week al Teatro Sociale di Pinerolo

Dal 5 al 26 settembre 2021. In mostra lo stile italiano indipendente tra arte, cibo e colori

Le sfilate della TFW, in digital streaming, si svolgeranno a Palazzo Madama | Torino | 15-21 novembre

Taglio del nastro venerdì 10 settembre ore 18 per la Rassegna “Artigianato Pinerolo”

TModa, CNA Torino e CNA Federmoda, con il supporto della Camera di commercio di Torino, sono orgogliosi di portare a Pinerolo in occasione della Rassegna dell’Artigianato l’Anteprima della Torino Fashion Week 2021, l’evento più importante a livello piemontese per la promozione del made in Italy nel comparto moda-accessori che ha saputo affermarsi anche nel panorama internazionale.

La sesta edizione della TFW si terrà anche quest’anno in versione 100% digital a causa della pandemia di Coronavirus dal 15 al 21 novembre. Un’edizione che avrà però due anteprime «reali»: la prima a Pinerolo attraverso la mostra “La moda tra arte, cibo e colori. Peccati di gusto e per gli occhi”, fruibile da tutti; e la seconda, su inviti, il 13 novembre alle ore 19, nella Sala Grande del Circolo dei lettori, in via Bogino 9 a Torino, con un defilé in presenza e la premiazione degli stilisti.

La sala “Caramba” del Teatro Sociale di Pinerolo, accoglie dal 5 al 26 settembre gli abiti e gli accessori moda che solcheranno in modalità virtuale la catwalk di Palazzo Madama, una sfilata che sarà possibile vedere in diretta streaming sul sito www.torinofashion­week.eu


CNA Torino nel presentarli in anteprima, ha deciso di giocare con i colori delle mele, frutto tipico del territorio, e di tutte le altre eccellenze enogastronomiche del Pinerolese, e di far incontrare questi colori e le emozioni che in noi suscitano con altri colori, quelli dei tessuti e degli accessori moda, per realizzare una grande mostra che è al tempo stesso vetrina e provocazione.
Una vetrina di bellezza e di bontà firmata dalla scenografa Eleonora Rasetto per la curatela di Vitaliano Alessio Stefanoni che diventa provocazione per gli occhi e per i sensi, con le creazioni a tema food di Non Mangiarlo by Crisiplastica, le immagini del fotografo pubblicitario Guido Siviero e le poltrone progettate e realizzate interamente in Italia dal designer italo­iracheno Hussain Harba progettate e realizzate interamente in Italia e l’abito scultura creato con le stoffe di Tessitura Corte dall’Istituto di Taglio e Confezione Ferrero Floriana di Pinerolo che accoglie i visitatori all’ingresso della mostra.

Come una grande tavola imbandita, questa sala propone al pubblico un menù d’eccezione i cui ingredienti non sono soltanto i frutti della terra e della sapiente trasformazione delle mani degli artigiani, ma anche i tessuti e le loro forme eleganti che gli stilisti della edizione 2021 della Torino Fashion Week hanno saputo loro attribuire con talento e creatività.

 

Orari:

venerdì, 15­-20
sabato, 10­-13 e 15­-20
domenica, 10­-13 e 15-­20
Ingresso gratuito

 

Elenco degli stilisti associati a CNA Federmoda
protagonisti della “Sfilata made in Italy” a La Rinascente nell’ambito della Torino Fashion Week e partecipanti all’Anteprima al Teatro Sociale di Pinerolo:
Adelyur Fashion by Adele Vasilache
Anyta Style by Sara Marrari
Cristina Doneddu
Soho by Daniela Bosco
Verman Style by Mioara Verman

Special Guest:
Hussain Harba

 

Informazione promozionale

 

Smog, il Piano e i danni all’agricoltura

Il piano per la qualità dell’aria crea pesanti danni al comparto cerealicolo zootecnico piemontese

 

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte: “Inascoltate le nostre proposte. Le misure straordinarie antismog nella loro formulazione attuale non solo risultano molto difficili da applicare dal punto di vista agronomico, ma rischiano anche di causare un danno economico rilevante alle aziende agricole”.

Confagricoltura ritiene che ci siano le condizioni tecniche per una loro modulazione e chiede l’immediata convocazione di un tavolo di confronto, seppur tardivo, per discutere dell’argomento. “È indispensabile applicare le misure straordinarie per la qualità dell’aria in modo uniforme in tutte le regioni del bacino padano per poter rispondere in modo adeguato sia alle esigenze di carattere ambientale, sia agli obblighi derivanti dalla procedura di inflazione”.

 

 

Il 15 settembre sono sntrate in vigore le misure antismog definite dalla Regione Piemonte il 26 febbraio scorso con l’adozione delle disposizioni straordinarie per la tutela della qualità dell’aria.

“Constatiamo con rammarico – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – che finora non sono state prese in considerazione le nostre proposte volte a centrare l’obiettivo del contenimento dell’inquinamento attenuando nel contempo i danni subiti dalle imprese agricole. Dall’incontro che abbiamo avuto lunedì 13 settembre con il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori all’agricoltura Marco Protopapa e all’ambiente Andrea Marnati purtroppo non sono emerse novità rispetto alla situazione della primavera scorsa. Il settore primario – sottolinea Enrico Allasia – non deve subire altre penalizzazioni perché le responsabilità politiche di questa situazione, che si sono accumulate nel corso degli anni, sono enormi e oggi le misure, purtroppo, non sono rinviabili: per l’agricoltura però esistono soluzioni praticabili, che chiediamo di applicare senza indugio”.

Confagricoltura ricorda che le regioni del bacino padano (Piemonte Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) hanno sottoscritto un accordo per l’attuazione di misure congiunte per il miglioramento della qualità dell’aria, definendo una serie di misure che si sviluppano su tre assi: ambiente, con interventi per contenere soprattutto l’inquinamento dovuto agli impianti di riscaldamento; trasporti, con iniziative per contenere le emissioni di ossidi di azoto dovute al traffico veicolare; agricoltura

“La questione – sostiene il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro – è delicata e richiede la massima responsabilità: i nostri tecnici hanno stilato un documento di proposte praticabili che abbiamo illustrato ai vertici politici della Regione. Le nostre indicazioni partono dalla considerazione che le misure straordinarie antismog nella loro formulazione attuale non solo risultano molto difficili da applicare dal punto di vista agronomico, ma rischiano anche di causare un danno economico rilevante alle aziende agricole: riteniamo che ci siano le condizioni tecniche per una loro modulazione e per questo chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo di confronto, seppur tardivo, per discutere dell’argomento”.

Confagricoltura in una nota spiega che con la deliberazione della giunta regionale del 26 febbraio scorso sono state approvate una serie di disposizioni straordinarie per la tutela della qualità dell’aria, che per il settore agricolo si traducono essenzialmente in divieti, applicati nei periodi di superamento delle soglie di inquinamento, riguardanti la combustione all’aperto di paglie e residui colturali e la distribuzione in campo di tutte le matrici fertilizzanti contenenti azoto (reflui e digestati, sia palabili, sia non palabili, concimi minerali, ammendanti e correttivi). Le misure – sottolinea Confagricoltura – sono state adottate praticamente senza possibilità di confronto e discussione.

Entrando nello specifico Confagricoltura rileva che nell’estendere l’obbligo di interramento immediato a tutti i concimi azotati non si è tenuto conto del fatto che questa operazione risulti agronomicamente impossibile qualora vi sia già una coltura in atto (per esempio grano o orzo).

Anche la letamazione dei prati in primavera, pratica agronomica non solo consigliata, ma addirittura raccomandata per quanto riguarda le coltivazioni biologiche, risulterebbe irrealizzabile, oltre che distruttiva per il cotico erboso, se il letame dovesse essere interrato.

Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia evidenzia che le misure straordinarie per la qualità dell’aria dovrebbero essere applicate in modo uniforme in tutte le regioni del bacino padano per poter rispondere in modo adeguato sia alle esigenze di carattere ambientale, sia agli obblighi derivanti dalla procedura di inflazione.

“Esaminando dei provvedimenti adottati dalle altre regioni – spiega il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro – si può notare che il quadro non è omogeneo. La Regione Lombardia prevede il divieto di spandimento degli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione in tutti i casi di superamento dei limiti di inquinamento dell’aria. Sono però state definite con precisione le matrici fertilizzanti soggette alle limitazioni, tra l’altro con l’esclusione dei letami, e consentite numerose modalità di applicazione al terreno oltre all’iniezione e interramento immediato, tra le quali la distribuzione localizzata su colture in atto”.

Anche l’Emilia-Romagna, pur estendendo territorialmente le misure come Piemonte e Lombardia, ha limitato il divieto allo spandimento dei liquami, facendo salva l’applicazione con interramento immediato o iniezione diretta.

Confagricoltura ritiene che vi siano spazi per una parziale revisione della delibera del Piemonte o comunque per la definizione di indicazioni operative più dettagliate riguardo alle fertilizzazioni, prendendo in considerazione quanto stabilito dalle altre regioni. “Inoltre – afferma Allasia – riteniamo che si possa anche prendere in considerazione, quale modalità non dannosa per l’ambiente, la distribuzione controllata dei concimi minerali in prossimità di eventi piovosi, previsti dal servizio meteo regionale; la loro distribuzione con pressoché  immediata infiltrazione negli strati superficiali del terreno contribuirebbe a migliorare la qualità dell’aria e consentirebbe un assorbimento più veloce dell’azoto con limitate dispersioni in atmosfera. Alla Regione chiediamo di ascoltare le proposte degli agricoltori, che sono i primi custodi dell’ambiente: il comparto cerealicolo zootecnico con gli attacchi dei selvatici in costante aumento e una crisi di mercato che non dà tregua è già in profonda crisi e non è in grado di sopportare altri danni”.

La ripartenza del mondo del cibo al Festival del giornalismo alimentare

La sesta edizione dal 27 al 28 settembre con due anteprime il 24 e 25 Per la prima volta il Festival sarà anche in diretta streaming

AL CENTRO DEL FESTIVAL 2021: IL MONDO DEL CIBO CHE GUARDA ALLA RIPARTENZA
Torino, Circolo dei Lettori – Via Giambattista Bogino, 9
Sarà un’edizione per molti versi speciale la sesta del Festival del Giornalismo Alimentare, in programma lunedì 27 e martedì 28 settembre presso il Circolo dei Lettori di Torino, con due importanti anteprime venerdì 24 presso Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, e sabato 25 presso “100 vini & Affini” da Green Pea.
Molti saranno, infatti, i cambiamenti rispetto al passato, alcuni dettati dalle esigenze di sicurezza per contrastare la pandemia, altri nati dal desiderio di essere ancora più al centro della notizia e raccontare, attraverso la voce diretta dei protagonisti, un mondo del cibo che ha sofferto e che ha trovato nuove strade per ripartire.
La prima grande novità è il periodo dell’anno in cui si svolge, settembre invece che il canonico febbraio. Un mese che, da sempre, è momento di bilanci ma anche foriero di nuove idee e strategie, ancora di più quest’anno in una situazione di emergenza.
La seconda importante novità riguarda il metodo di fruizione. Per la prima volta nella sua storia, infatti, l’intero Festival sarà anche trasmesso in streaming, offrendo a tutti gli interessati che non possono partecipare fisicamente, di assistere in remoto ai lavori, porre domande ai relatori e sentirsi parte integrante della manifestazione anche a distanza.
I TEMI E LE RICERCHE DEL FESTIVAL
30 panel di lavoro e circa 120 relatori. Mai come quest’anno il Festival sarà ricco di spunti e approfondimenti di interesse per la platea di addetti ai lavori, dai giornalisti ai blogger, dai comunicatori enogastronomici alle aziende alimentari, così come per le istituzioni e per i cittadini particolarmente sensibili al tema. Al centro del dibattito sarà, naturalmente, il mondo del cibo oltre la pandemia, attraverso analisi, ricerche commissionate e racconti di esperienze dirette. Ma anche l’informazione sulla ricerca scientifica e sulla salute in ambito alimentare e le tendenze di consumo che si stabilizzeranno dopo la pandemia. Sono numerose le ricerche che saranno presentate durante la due giorni al Circolo dei Lettori: strumenti utili per analizzare cambiamenti e reazioni di tutto il mondo food durante il periodo della pandemia e ipotizzare gli scenari futuri di un settore in costante divenire.

Tra queste, il report “Media & Food” realizzato in esclusiva per il Festival con la collaborazione del Master Alimentazione e Dietetica Applicata e il master Cibo & Società dell’Università Bicocca di Milano, grazie ai dati forniti da L’Eco della Stampa, e finalizzato a comprendere quanto e come i media italiani abbiano informato sul mondo alimentare durante il periodo di pandemia, misurandone l’impatto, intercettando i temi più discussi e analizzando le modalità di informazione. Altroconsumo presenterà in anteprima i risultati della propria ricerca dedicata alle nuove abitudini alimentari che rimarranno dopo la pandemia, mentre il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP porterà i risultati dello studio commissionato a Nomisma inerente alle tendenze di consumo dei prodotti italiani all’estero, primi tra tutti la mozzarella di bufala campana. L’Associazione Comunicazione Pubblica e l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli presenteranno poi la ricerca sull’informazione e il cibo nell’anno della pandemia, strumento utile per comprendere quali siano state le informazioni in ambito alimentare più ricercate dagli utenti durante la pandemia. Il turismo enogastronomico dopo la crisi è invece oggetto dell’interessante ricerca condotta da Roberta Garibaldi, docente universitaria appena nominata consulente del ministro del turismo per il turismo enogastronomico e autrice del rapporto sul turismo enogastronomico italiano, i cui risultati saranno presentati al Festival.
Non solo ricerche e report ma anche dibattiti sui temi più caldi dell’attualità, come il panel sugli sprechi del cibo, argomento delicato per cui il Festival si è speso fin dalla prima edizione, la transizione ecologica dal punto di vista alimentare, l’innovazione green in agricoltura, le politiche locali del cibo in Italia e tutti gli aspetti agroalimentari del Recovery Plan.
Tra i temi di estrema attualità, spicca anche il ruolo della FAO, attraverso il faccia a faccia con il vicedirettore dell’Organizzazione Maurizio Martina.
Momenti di confronto verteranno sulla salute e la ricerca scientifica per capire quale sia la comunicazione più adatta per informare il pubblico su questi temi così importanti, con l’interessante esempio della campagna europea verso i consumatori
enoteche regionali che si interrogheranno su come comunicare l’enorme patrimonio vinicolo piemontese, o quella di FICO (Fabbrica Italiana Contadina) che racconterà il proprio rilancio sull’onda del cibo made in Italy. Grande spazio, come sempre, alle tematiche legate alle professioni della comunicazione del cibo. A cominciare dalle guide gastronomiche, che nelle loro recensioni dovranno sempre più dare spazio alla sostenibilità, alla salute e ai diritti dei lavoratori, per passare ai mestieri del comunicatore e dell’ufficio stampa, ulteriormente cambiati dopo la pandemia. Verrà anche fatto il
punto sulla candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco, mentre i professionisti
Anche la salute delle piante, minacciate dai virus, finirà sotto la lente d’ingrandimento del Festival,
#EUChooseSafeFood.
mentre l’EFSA porterà una propria testimonianza sulla percezione della nostra salute alimentare.
Non mancheranno focus su prodotti di punta dell’enogastronomia italiana come il riso e il vino,
ma anche frutta e verdura, alle prese con le sfide dell’innovazione sostenibile e dei cambiamenti
climatici. Spazio poi alle testimonianze dirette di aziende, come quella delle

della Rete del Festival dialogheranno sul loro ruolo e sulle prospettive future. Molto utili, infine, i dibattiti più “tecnici” sul futuro dell’INPGI, l’istituto di previdenza dei giornalisti, e sul lavoro giornalistico che proprio durante la pandemia ha dimostrato tutta la sua importanza per la collettività.

LE ANTEPRIME DEL FESTIVAL
La sesta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare vivrà anche due importanti anteprime, in
programma nelle mattinate di venerdì 24 e sabato 25 settembre.
Venerdì 24 settembre, dalle ore 11: “La Torino del cibo che vogliamo”
Presso Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, le associazioni di categoria e di promozione sociale che si occupano di temi alimentari condivideranno le proprie proposte ed esprimeranno pubblicamente le richieste alla futura amministrazione comunale, per una Torino che possa tornare ad avere un ruolo di primo piano a livello nazionale nel settore enogastronomico.
L’evento potrà essere seguito solamente in diretta streaming sul sito
www.festivalgiornalismoalimentare.it
Sabato 25 settembre, dalle ore 9: “Parliamo di sostenibilità. Mattinata al Festival”
(“100 VINI E AFFINI” presso GREEN PEA – Via Ermanno Fenoglietti 20 – Torino)
Presso “100 Vini e Affini” insegna del Gruppo Affini all’interno del Green Retail Park “Green Pea”, una mattinata dedicata alla sostenibilità alimentare grazie alla presenza e al contributo di alcune delle principali eccellenze enogastronomiche torinesi. Tra colazione e aperitivo si andrà alla scoperta delle proposte più green di alcuni Maestri del Gusto di Torino e provincia, selezionati dalla Camera di commercio di Torino. Si assaporeranno i cocktail innovativi e sostenibili del cocktail bar Affini, brand punto di riferimento della mixologia torinese. Si gusteranno le creazioni di chef Luca Andrè del ristorante Soul Kitchen di Torino con i fiori di Insalata dell’Orto. Durante la mattinata sarà inoltre presentato il “Ricettario culturale dedicato alla cucina sostenibile”, nato dalla collaborazione tra il Festival del Giornalismo Alimentare e Libricette, la libreria web dedicata ai ricettari di cucina creata dalla comunicatrice enogastronomica Paola Uberti. Un’opera a diffusione gratuita che vuole informare e offrire soluzioni pratiche per essere più sostenibili e consapevoli in cucina.

A condurre l’incontro, lo speaker radiofonico ed esperto di comunicazione nel mondo food Marco Fedele, autore e conduttore dei format radiofonici Cocina Clandestina e Food News Tasta la
Notizia

ATTENZIONE: Per assistere in presenza a questo evento è necessario accreditarsi scrivendo a stampa@festivalgiornalismoalimentare.it.
L’accesso alla sala è consentito soltanto ai detentori di Green Pass e muniti di mascherina chirurgica o FFP2.

PATROCINI, SPONSOR E PARTNER
Il Festival del Giornalismo Alimentare è realizzato con il supporto della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Circolo dei Lettori, con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT. Ha ottenuto il patrocinio del Dipartimento editoria e informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Salute, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Torino, Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Associazione Stampa Subalpina. Sponsor: Corteva Agriscience, Iren, Amiat, Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP, Insalata dell’Orto. Con il supporto scientifico di Crea, EFSA, Fondazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Fondazione Umberto Veronesi, Ambasciatori del Gusto, Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, Altroconsumo, Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Università Campus bio-medico di Roma, ADA (Master in alimentazione e dietetica applicata), Master Cibo & Società, Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Torino.
INFORMAZIONI UTILI
Per assistere ai panel in streaming basterà accedere alla home page del sito www.festivalgiornalismoalimentare.it e scegliere di seguire uno dei due panel in contemporanea. In alternativa si può seguire la diretta di alcuni panel selezionati sulla pagina Facebook del Festival del Giornalismo Alimentare.
Per assistere in presenza è necessario accreditarsi entro giovedì 23 settembre, utilizzando il form pubblicato sul sito del Festival (www.festivalgiornalismoalimentare.it). Attenzione: i posti sono limitati.

IMPORTANTE: Per poter partecipare in presenza ai lavori del Festival è obbligatorio presentarsi con il Green Pass e muniti di mascherina chirurgica o FFP2.

“Costruire un futuro: bambini e sostenibilità”. Il primo Festival della Sostenibilità a Torino

È organizzato dall’ Associazione di genitori Manzoni People

Tra il 15 e il 25 di settembre 2021, in Aiuola Ginzburg (davanti alla Casa del Quartiere) e Corso Marconi, 15 laboratori gratuiti pensati per i bambini. Per accompagnarli in un percorso che li sensibilizzi sull’importanza della sostenibilità, con tanti partner di eccellenza e il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Piemonte
15 laboratori gratuiti organizzati dall’Associazione di genitori Manzoni People e pensati per i bambini, distribuiti in 8 giornate per scoprire il significato di educazione ambientale, stradale e alimentare. Un ricco calendario studiato insieme a partner di eccellenza come Iren, Eataly, CAAT – Centro Agro Alimentare Torino, Fiab Torino Bike Pride; con il supporto laboratoriale di Museo A come Ambiente e Guido Gobino come special guest.

Chieri: “Memory: alleniamoci a non dimenticare”

Il bando della Regione Piemonte che coinvolgerà gli studenti degli istituti superiori del territorio

Chieri (Torino)

Si intitola “Memory: alleniamoci a non dimenticare” il progetto con cui il Comune di Chieri si è aggiudicato il bando della Regione Piemonte, “Ogni giorno è il giorno della memoria”, ottenenendo un contributo di 8.350 Euro. Obiettivo del progetto – che prende il nome dal noto gioco di carte che permette  di allenare la memoria visiva a riconoscere e a memorizzare un ricordo – è quello di consentire agli studenti degli istituti superiori del chierese, ovvero il “Liceo Statale Monti”, l’“Istituto Superiore Vittone” e il “Liceo Paritario Pascal”, di approfondire il fenomeno dell’antisemitismo, indagagandolo nelle sue varie sfaccettature e osservandolo da diverse prospettive, in particolare da quelle che trovano maggiore eco nel contesto odierno. Tre sono i percorsi formativi laboratoriali, in programma. Coordinati dal “Servizio Biblioteca” e “Archivio Storico” del Comune di Chieri, coinvolgeranno 30 alunni per ogni istituto scolastico sui seguenti filoni narrativi: “Propaganda & Hate speech” (dalla propaganda nazifascista che ha identificato il “nemico” nell’ebreo fino ai fenomeni di “hate speech” a cui assistiamo tutti i giorni sui social); “Antisemitismo e odio del diverso” (dalla tragica storia della nave Saint Louis ai nuovi e pericolosi sentimenti di razzismo ed emarginazione); “Resistenza di ieri e di oggi” (rievocando i movimenti che si organizzarono in reti clandestine di combattenti e di aiuto nei Paesi occupati, incluso il territorio chierese, si porteranno alla luce i movimenti di resistenza contemporanei per analizzarne similitudini e differenze). Il percorso formativo vedrà il coinvolgimento operativo dell’associazione giovanile “Treno della Memoria” e dell’ “ASCS-Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo”, nonché della sezione locale dell’“A.N.P.I” , della “Fine Art Gallery” un polo culturale che negli anni ha costruito una propria collezione fotografica di più di 250mila immagini tra cui un reportage dedicato ai campi di sterminio in Polonia, e del progetto del “Parco della Rimembranza”, promosso da un appassionato cittadino con l’intento di far “parlare” il luogo di commemorazione ai caduti delle due Guerre Mondiali, anche tramite il coinvolgimento di giovani volontari delle scuole superiori. A caratterizzare in senso innovativo il progetto è il fatto che, alla fase di approfondimento teorico sugli eventi storici che hanno generato il fenomeno dell’antisemitismo e di comparazione con l’attualità, seguirà un momento di “rielaborazione” attraverso diversi linguaggi espressivi, dal teatro alla musica rap fino alla street art. Ogni laboratorio, infatti, realizzerà uno o più prodotti multimediali che saranno divulgati attraverso i canali di comunicazione social delle scuole e dei partner. Infine, sarà organizzato un evento aperto alla cittadinanza realizzato in modalità itinerante per riscoprire i luoghi e le implicazioni dell’antisemitismo e più in generale della seconda Guerra Mondiale sul territorio chierese, producendo anche targhe dotate di un QRCode, installate in luoghi simbolici della città, che rimanderanno ai contenuti multimediali del progetto. “Ci fa molto piacere – spiegano l’assessore alla Cultura Antonella Giordano e l’assessore alle Politiche giovanili e all’associazionismo Paolo Rainato – che la Regione Piemonte abbia premiato il progetto presentato da Chieri. Progetto che consentirà alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di approfondire e confrontarsi, con modalità innovative, su tematiche fondamentali come l’antisemitismo e il razzismo, che la cronaca dei nostri tempi dimostra essere ancora oggi tragicamente attuali. Il confronto tra gli eventi che hanno portato alla seconda guerra mondiale e i fenomeni dell’attualità, può portare le nuove generazioni ad interrogarsi e a comprendere meglio da un lato gli avvenimenti storici e dall’altro il contesto in cui vivono e che contribuiscono a creare”.                                       g.m.

Nelle foto:

–         Il Municipio di Chieri

–         Antonella Giordano, Assessore alla Cultura del Comune di Chieri