ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 281

Bonus regionale da 2000 euro ai negozi dei centri commerciali chiusi durante la pandemia

L’assessore al Commercio Vittoria Poggio: «Una ulteriore integrazione di 1 milione per sostenere gli operatori del territorio»

Dalle ore 14.00 di lunedì 15 novembre 2021 gli esercizi di vendita al pubblico all’interno dei centri commerciali, soggetti a chiusura durante l’emergenza sanitaria da COVID-19, potranno presentare domanda per l’ottenimento di un Bonus una tantum a loro riservato nell’ambito delle «Misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19». Lo sportello telematico per la presentazione delle domande resterà aperto fino alle ore 12.00 di martedì 30 novembre.

«Questa nuova misura per la quale abbiamo stanziato 1 milione – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggiointegra quelle già messe in campo per sostenere le diverse categorie di attività commerciali danneggiate, dalle discoteche ai negozi di abbigliamento, con l’obiettivo di supportare gli operatori di un settore importante per il nostro territorio».

L’importo di 2.000 euro per ciascun soggetto può essere richiesto presentando domanda sulla piattaforma dedicata (https://www.spid.piemonte.it/gasp_regione/start.do), alla quale si accede tramite identità digitale (SPID – Carta di Identità Elettronica (CIE) – Certificato Carta Nazionale Servizi). A copertura delle richieste la Regione ha stanziato una somma complessiva di 1 milione di euro. Lo sportello telematico per la presentazione delle domande resterà aperto fino alle ore 12.00 di martedì 30 novembre.

Adidas apre uno dei suoi più grandi outlet store a Vicolungo

The Style Outlets

2 Ampliamento e restyling per adidas a Vicolungo The Style Outlets,
uno dei due centri che il leader europeo di settore NEINVER gestisce in Italia.
Il brand di abbigliamento sportivo tra i più amati di sempre, presente nel centro dal 2013,
è pronto ad accogliere i clienti di Vicolungo il 25 novembre con un nuovo format e un
rinnovato look&feel, in uno store di 630 metri quadrati di superficie. Il nuovo store si
sviluppa su spazi molto più ampi rispetto ai precedenti (+ 91% rispetto alla superficie
precedente) e caratterizzati da un concept all’avanguardia, sia grazie agli spazi in-store,
sia grazie alla torre esterna che sarà una vetrina esclusiva per i prodotti iconici del
marchio e le capsule collection.
Il reopening di adidas conferma una delle vocazioni di Vicolungo The Style Outlets,
quella sportiva. Nelle 150 boutique del centro, gli ospiti possono trovare non solo
abbigliamento tecnico e calzature dei brand sportivi più prestigiosi, ma anche capi casual
e alla moda. Una proposta completa, capace di accontentare sia gli amanti dell’athleisure
e dei look sporty chic, sia gli atleti (o aspiranti tali) degli sport più diversi: dal running, al
fitness, passando per il trekking, il nuoto e il golf, sino allo sci e all’outdoor.

Economia piemontese in recupero nel 2021 ma a diverse velocità

L’economia piemontese nella prima parte dell’anno ha recuperato una parte significativa della perdita causata dalla pandemia, un recupero che, pur a velocità diverse, ha interessato tutti i principali settori.

Le prospettive per i prossimi mesi sono favorevoli ma c’è il problema dell’approvvigionamento delle materie prime e dell’aumento dei prezzi. Presentato oggi il Rapporto: “L’economia del Piemonte – Aggiornamento congiunturale”. Il documento, elaborato dalla Sede di Torino della Banca d’Italia, analizza l’evoluzione della recente congiuntura economica in Piemonte…

… continua a leggere:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/11/18/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/economia-piemontese-in-recupero-nel-2021-ma-a-diverse-velocita-e-resta-il-problema-delle-materie-p.html

Industria Felix premia il Piemonte che riparte e compete: 9 imprese al top

Giovedì aprirà i lavori in Luiss il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Messina

Le aziende premiate sono 2 di Asti, 3 di Cuneo, 2 di Novara, 1 di Torino e 1 di Vercelli

Industria Felix premia il Piemonte che riparte e compete: sono 9 le imprese al top. Le aziende premiate sono 2 di Asti, 3 di Cuneo, 2 di Novara, 1 di Torino e 1 di Vercelli. C’è un’Italia che riparte e compete, con imprese performanti a livello gestionale, affidabili finanziariamente secondo Cerved e talvolta anche sostenibili. Sono 160 le società di capitali con sede legale in Italia che si sono distinte tramite i risultati di bilancio e che saranno premiate giovedì 25 novembre a Roma all’Università Luiss Guido Carli nell’Aula Magna Mario Arcelli. Tra queste primeggiano le aziende presenti con la sede legale in regioni come Lombardia e Campania con 22 premiate a testa, seguite da Lazio e Veneto. Queste imprese sono state scelte tra i settori strategici, insignite dell’Alta onorificenza di bilancio del Premio Industria Felix – L’Italia che compete, che è un riconoscimento assegnato sulla base di criteri oggettivi e che tiene conto di un incontrovertibile algoritmo di competitività, del Cerved Group Score Impact (l’indicatore di affidabilità finanziaria di una delle più importanti agenzie di rating in Europa) e in alcuni casi del bilancio/report di sostenibilità o della Dichiarazione non finanziaria per le aziende che ne sono in possesso.

La seconda edizione nazionale di Industria Felix, la prima in presenza ma trentasettesima manifestazione nel complesso, sarà aperta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Assuntela Messina e vedrà la partecipazione tra gli altri del vicepresidente nazionale di Confindustria Vito Grassi, del presidente del Copasir Adolfo Urso e di altri ospiti di alto profilo. L’evento è organizzato dal trimestrale di economia diretto da Michele Montemurro Industria Felix Magazine (che venerdì 26 novembre uscirà in edicola in tutta Italia in supplemento a Il Sole 24 Ore), in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Associazione culturale Industria Felix, con i patrocini di Confindustria e Simest, con le media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews, con la partnership istituzionale di Regione Puglia, con la partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Sustainable Development, Egea Commerciale.

Qui di seguito i nomi delle 160 aziende premiate distinte per regioni e province.

Abruzzo (5)

Chieti (3): F.LLI DE CECCO DI FILIPPO – FARA SAN MARTINO – S.P.A., CANTINA TOLLO S.C.A., CEIT S.P.A.

Pescara (1): PESCARA ENERGIA S.P.A.

Teramo (1): GRAZIANO RICAMI S.P.A.

Campania (22)

Avellino (3): ACCA SOFTWARE S.P.A., I.P.S. S.R.L., TORELLO TRASPORTI S.R.L.

Napoli (9): BELLEVUE S.P.A., CIAO PEOPLE S.R.L., DIELLE S.R.L., ESSETI FARMACEUTICI S.R.L., MOSTRA D’OLTREMARE S.P.A., OPTIMA ITALIA S.P.A., RUSSO HOTELS S.R.L., SO.RE.SA. S.P.A., TERMINAL NAPOLI S.P.A.

Salerno (10):  ASIS SALERNITANA RETI E IMPIANTI S.P.A., AVINO S.R.L., CONSAC GESTIONI IDRICHE S.P.A., EXTREMEBIT S.R.L., G.AL.POS. S.R.L., SAN GIORGIO S.P.A., SANTA CATERINA S.P.A., SHOPNOW S.R.L., TRANS ITALIA S.R.L., VILLA CIMBRONE S.R.L.

Emilia-Romagna (13)

Bologna (3): ARGECO S.P.A., CER MEDICAL S.R.L., VRM S.P.A.

Ferrara (1): VISIRUN S.P.A. (VERIZON CONNECT ITALIA S.P.A.)

Forlì Cesena (1): NEW TIME S.P.A.

Modena (1): CERAMICHE CCV CASTELVETRO S.P.A. 

Piacenza (2): DALMINE LOGISTIC SOLUTIONS S.R.L., RAJAPACK S.R.L.

Ravenna (1): ORION ENGINEERED CARBONS S.R.L.

Reggio Emilia (3): SBE VARVIT S.P.A., SMALTICERAM UNICER S.P.A., ZAPI S.P.A.

Rimini (1): SANTA MONICA S.P.A.

Friuli Venezia Giulia (4)

Pordenone (2): AMBIENTE SERVIZI S.P.A., ECO SINERGIE S.C.A.R.L.

Trieste (1): EDIZIONI EL S.R.L.

Udine (1): M.E.P. S.P.A. 

Lazio (20)

Frosinone (2): ALPINE S.R.L. (TIMESPORT24), INTERMODALTRASPORTI S.R.L.

Latina (2): ACQUALATINA S.P.A., HAUPT PHARMA LATINA S.R.L.

Roma (16): ACQUE ALBULE S.P.A., C.S.I. COMPAGNIA SURGELATI ITALIANA S.P.A. (FINDUS), CLINICA VALLE GIULIA CASA DI CURA S.P.A., ECOGEST S.P.A., GRUPPO BUFFETTI S.P.A., I.B.N. SAVIO S.R.L. (ISTITUTO BIOCHIMICO NAZIONALE), IERVOLINO ENTERTAINMENT S.P.A. (IERVOLINO & LADY BACARDI ENTERTAINMENT S.P.A.), LANCIO ENTERTAINMENT S.P.A., PEDEVILLA S.P.A., PHENOFARM S.R.L., ALCEF GROUP S.P.A., SAVIO INDUSTRIAL S.R.L., SE.GI. S.P.A., ULTRAGAS C.M. S.P.A., VILLA MARGHERITA S.P.A., ZOETIS ITALIA S.R.L.

Liguria (3)

Genova (2): DOCKS LANTERNA S.P.A., SILOMAR S.P.A.

La Spezia (1): CAMPO DEL VESCOVO CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE A R.L.

Lombardia (22)

Bergamo (4): CACCIAMATTA S.R.L., CATELLANI & SMITH S.R.L., DESPE S.P.A., SANDRINI METALLI S.P.A.

Brescia (2): PORTAMB S.R.L., R.M.B. S.P.A.

Como (2): AEREA S.P.A., COMO ACQUA S.R.L.

Cremona (1): ENERCOM S.R.L.

Milano (10): BRACCHI S.R.L., EUROVETROCAP S.P.A., FRACHT ITALIA S.R.L., FRAMIS ITALIA S.P.A., GRAFICHE PIZZI S.R.L., ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA S.R.L., NITROLCHIMICA S.P.A., TECHEDGE S.P.A., TRENORD S.R.L., WIIT S.P.A.

Monza e Brianza (1): IMPORT FOR ME S.R.L.

Pavia (2): SEA VISION S.R.L., VAR S.R.L.

Marche (3)

Ancona (1): NUMANABLU S.P.A.

Ascoli Piceno (1): CIIP S.P.A.

Fermo (1): S.T.E.A.T. (Società Trasporti Ete Aso Tenna) PUBBLICI TRASPORTI S.P.A.

Molise (1)

Isernia (1): ICM S.P.A. 

Piemonte (9)

Asti (2): AR S.R.L., G.A.I.A. Gestione Ambientale Integrata dell’Astigiano S.P.A.

Cuneo (3): CASA DI CURA PRIVATA CITTA’ DI BRA S.P.A.,  NUTKAO S.R.L., TECNOEDIL S.P.A.

Novara (2): ITAL ARGILLE S.R.L., PROCOS S.P.A.

Torino (1): B. ENERGY S.P.A.

Vercelli (1): C.G.T. S.P.A.

Puglia (15)

Bari (6): ACQUEDOTTO PUGLIESE S.P.A., AZIENDA MUNICIPALE GAS S.P.A. (RETEGAS BARI), DICIOLLA S.R.L., INCENTIVE PROMOMEDIA S.R.L., OROPAN S.P.A., SOFT LINE S.P.A.

Brindisi (1): VINICOLA MEDITERRANEA S.R.L.

Foggia (2): ECODAUNIA S.R.L., SOCIETÀ COOPERATIVA A RESPONSABILITA’ LIMITATA APULIA

Lecce (4): ANTICA AZIENDA AGRICOLA VITIVINICOLA DEI CONTI LEONE DE CASTRIS S.R.L., DEGHI S.P.A., LEO SHOES S.R.L., N & C S.R.L.

Taranto (2): ECOLOGICA S.P.A., PROGEVA S.R.L. 

Sardegna (3)

Cagliari (2): COSIR S.R.L., SHIFT S.P.A.

Sassari (1): VERDE VITA S.R.L. 

Sicilia (8)

Agrigento (1): TRAINA S.R.L.

Catania (3): BRUNO S.P.A., ETNALAND S.R.L., REM RADIOTERAPIA S.R.L.

Palermo (3): GRIMALDI EUROMED S.P.A., I.S.M.E.T.T. S.R.L., MARIA ELEONORA HOSPITAL S.R.L.

Siracusa (1): IREM S.P.A.

Toscana (7)

Arezzo (1): L.E.M. S.R.L

Firenze (3): BERINGER BLASS ITALIA S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA (CASTELLO DI GABBIANO), ENEGAN S.P.A., PUBLIACQUA S.P.A.

Livorno (2): A.S.A. AZIENDA SERVIZI AMBIENTALI S.P.A., SCAPIGLIATO S.R.L.

Siena (1): SIDERURGICA FIORENTINA S.P.A.

Trentino-Alto Adige (4)

Bolzano (2): EISACKWERK S.R.L., INFRANET S.P.A.

Trento (2): CANTINA TOBLINO S.C.A., UNIFARM S.P.A.

Umbria (4)

Perugia (3): MANINI PREFABBRICATI S.P.A., OFFICINE MECCANICHE AERONAUTICHE S.P.A., UMBRAGROUP S.P.A.

Terni (1): PAOLINI S.P.A.

Veneto (17)

Padova (7): GOTTARDO S.P.A., INTERPORTO PADOVA S.P.A., KERING EYEWEAR S.P.A., RESIDENCE S.R.L., SERIPLANET S.R.L., SISET S.P.A., UNOX S.P.A.

Treviso (2): MONTELVINI S.R.L., ROTAS ITALIA S.R.L.

Venezia (3): MARINA DI VENEZIA S.P.A., SANTA MARGHERITA S.P.A., VEGA CARBURANTI S.P.A.

Vicenza (5): CITY GREEN LIGHT S.R.L.,  IL CEPPO S.R.L.,  MEDIO CHIAMPO S.P.A., SALVAGNINI ITALIA S.P.A.,  SERENISSIMA RISTORAZIONE S.P.A.

Iren promuove una campagna contro l’abbandono dei rifiuti

In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), Amiat Gruppo Iren promuove una campagna contro l’abbandono dei rifiuti, presentando tre divertenti spot ispirati ad altrettante fiabe tradizionali. Obiettivo è sensibilizzare i cittadini verso comportamenti più rispettosi dell’ambiente e contrastare il fenomeno dei rifiuti abbandonati, in particolare quelli ingombranti.

Amiat ha quindi ideato tre video pillole che verranno divulgate attraverso i canali social del Gruppo e che si ispirano ad altrettante favole famose: Raperonzolo, la Bella Addormentata nel bosco e Aladdin. Ogni scena, tuttavia, ha un epilogo diverso e del tutto inaspettato rispetto a quello tradizionale, proprio a causa di rifiuti abbandonati.

Il perché arriva nel finale: se tutti adottassero un comportamento responsabile, potremmo vivere davvero in un mondo da favola.

Al fine di valorizzare e diffondere la campagna, d’intesa con il Comune di Torino, si è dato corso ad alcuni flash mob nel centro storico nei quali è stata riproposta, grazie alla presenza di alcuni attori professionisti, la scena de “La Bella addormentata”, con momenti interattivi che hanno coinvolto cittadini e studenti.

A fianco del lavoro che tutti i giorni dobbiamo mettere in campo per migliorare il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema. Migliorare l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità è un obiettivo che la Città di Torino si prefigge insieme ad Amiat, agli istituti scolastici e ad altri enti e associazioni che già lavorano sul tema” dichiara Chiara Foglietta, assessora alla Transizione Ecologica e Digitale della Città di Torino. “Un’operazione trasversale che va e andrà a intercettare tutte le fasce di popolazione. Le città svolgono un ruolo fondamentale nella mitigazione dei cambiamenti climatici. La gestione dei rifiuti è uno dei settori con il maggior potenziale per ridurre l’aumento della temperatura e, quindi, contenere il riscaldamento globale. La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti ci dà la possibilità di ricordare i comportamenti responsabili da tenere e ci indica la strategia delle 3R – riduzione, riuso, riciclo – come la strada da seguire e incentivare.”

Con questa campagna vogliamo sensibilizzare i cittadini in merito agli abbandoni di rifiuti, un comportamento scorretto, ma purtroppo diffuso, utilizzando un approccio ironico e accessibile che si rivolge anche alle nuove generazioni. Un’azione che rientra nel più ampio panorama di attività che realizziamo per supportare i territori non solo nella fornitura dei servizi ma anche nella costruzione di politiche ambientali che coinvolgano la cittadinanza” ha sottolineato Christian Aimaro, Presidente Amiat Gruppo Iren. “A Torino la raccolta differenziata è in continua crescita e dal 2020 ha superato il 50%: questo risultato, raggiunto grazie all’impegno di cittadini ed istituzioni e supportato dalla progettualità di Amiat, è la migliore testimonianza di come tutti possano contribuire a ridurre i rifiuti e a fungere da esempio virtuoso”.

 

Link ai filmati:

La Bella Addormentata: https://www.youtube.com/watch?v=7_gWM_r0_XU

Raperonzolo: https://youtu.be/D-dasmdzmk0

Aladino: https://youtu.be/ZDm2weIXwUQ

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti nasce all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare le istituzioni, i consumatori e tutti gli altri stakeholder circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea, che gli Stati membri devono perseguire, anche alla luce delle recenti disposizioni normative (direttiva quadro sui rifiuti, 2008/98/CE).

“Da Lucrezia al codice rosso”. Riflessioni sulla violenza

Venerdì 26 novembre – La Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, insieme all’Università degli Studi di Torino, al Telefono Rosa e alla Società Dante Alighieri – Comitato di Torino, in collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca, organizza un incontro per riflettere sul tema dal titolo “Da Lucrezia al codice rosso”.
Presiederà la conferenza il Dott. Giovanni Saccani, Vice Direttore della Biblioteca e Presidente Società Dante Alighieri – Comitato di Torino.
Interverranno:
• Silvia Giorcelli (Università degli Studi di Torino): “La virtù e la colpa: il modello di Lucrezia”;
• Silvia Cavicchioli (Università degli Studi di Torino): “Il difficile percorso delle italiane dall’unificazione al Codice Rocco”;
• Elena Bigotti (Consigliera di Fiducia dell’Università degli Studi di Torino e Associazione Telefono Rosa di Torino): “Dal delitto d’onore al femminicidio”.
“La violenza sessuale contro le donne e le ragazze affonda le sue radici in secoli di dominazione maschile. Non dimentichiamoci che quelle disuguaglianze di genere che alimentano la cultura dello stupro, costituiscono fondamentalmente una questione di squilibri di potere”. Lo afferma il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne il 17 dicembre 1999 attraverso la risoluzione 54/134.
La ricorrenza viene celebrata il 25 novembre di ogni anno. Questa data non è casuale ma segna un brutale assassinio avvenuto nel 1960, nella Repubblica Dominicana, dove le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e uccise.
La violenza contro donne e ragazze (VAWG) rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano.
Ingresso libero. Richiesto green pass e mascherina.

Laboratorio di Resistenza Permanente incontra i Governatori e Carofiglio

Alla Fondazione E. di Mirafiore Via Alba 15, 12050 Serralunga d’Alba CN

Venerdì 26 novembre h. 19

INCONTRO CON I GOVERNATORI
BONACCINI, CIRIO, TOTI E ZAIA

Sabato 27 novembre h. 18:30

GIANRICO CAROFIGLIO
La Nuova Manomissione delle parole 

La prossima settimana, nel teatro della Fondazione Mirafiore, doppio appuntamento con il Laboratorio di Resistenza permanente.

Venerdì 26 novembre, alle ore 19, un incontro speciale ed eccezionale mette insieme, per la prima volta, quattro governatori di quattro importanti regioni italiane e di diverso orientamento politico, ma molto simili per quanto riguarda la concretezza e l’efficacia di governo.
Alberto Cirio (Presidente Regione Piemonte) e Giovanni Toti (Presidente Regione Liguria) saranno presenti in Fondazione mentre Stefano Bonaccini (Presidente Regione Emilia-Romagna) e Luca Zaia (Presidente Regione Veneto) per impegni istituzionali non potranno essere presenti fisicamente alla serata ma saranno collegati online dalle loro sedi regionali.

Invece, sabato 27 novembre alle ore 18:30, l’ospite sarà lo scrittore Gianrico Carofiglio che terrà una lectio dal titolo: “La Nuova Manomissione della parola”.
Prendendo spunto da suo ultimo libro, Carofiglio analizza alcune parole chiave del lessico civile da una duplice prospettiva: quella della rilevazione del danneggiamento, da un lato, e quella della riparazione e della restituzione della parola al suo autentico significato dall’altro.
Sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida anarchica e coraggiosa riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta e popolo. A partire da queste parole chiave Gianrico Carofiglio costruisce un itinerario profondo e rivelatore attraverso i meandri della lingua e del suo uso pubblico. In un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell’etica e nella politica, da Aristotele a Bob Marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. Salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi.

 

Entrambi gli incontri sono sold out ma è possibile iscriversi alla lista d’attesa tramite il sito www.fondazionemirafiore.it in modo da essere ricontattati in caso di disdette.
Il programma completo dei prossimi appuntamenti alla Fondazione Mirafiore:

Venerdì 3 dicembre – h. 19
Geppi Cucciari, attrice e conduttrice radiotelevisiva
In attesa di titolo

Venerdì 10 dicembre – h. 19
Elsa Fornero, consulente del Consiglio di indirizzo economico
“Ragione e sentimento” nelle riforme economiche del paese

Sabato 11 dicembre – h. 18:30
Alessandro Haber, attore
Volevo essere Marlon Brando

Sabato 18 dicembre – h. 18.30
Mattia Santorileader movimento Le Sardine
Mobilitare per la politica in tempi di antipolitica – tutto quello che non vi hanno mai detto sul movimento delle sardine

Mercoledì 22 o giovedì 23 dicembre – h. 19
Aldo Cazzullo, giornalista
Il posto degli uomini

Venerdì 21 gennaio – h. 19 (data da confermare)
Luigi di Maio, Ministro degli Esteri
In attesa di titolo

Venerdì 28 gennaio – h. 19
Carlo Lucarelli, scrittore
Lèon

Venerdì 4 febbraio – h. 19
David Riondino, cantautore
Io fo buchi nella sabbia

Sabato 12 febbraio – h. 18.30
SERATA LUCIO BATTISTI
Andrea Barbacane, scrittore e nipote di Lucio Battisti
e i musicisti

Sabato 19 febbraio – h. 18.30
SERATA DE ANDRÉ
con
Dori Ghezzi, cantante e moglie di De André
Francesca Serafiniscrittrice e autrice televisiva
Maria Pierantoni Giuacantante

Sabato 26 febbraio – h. 18.30
Antonio Gnoli, giornalista e Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato
In te mi specchio

Venerdì 4 marzo – h. 19
Emanuele Trevi, scrittore
Due vite

Venerdì 11 marzo – h. 19
Roberto Burioni, virologo
In attesa di titolo

Venerdì 18 marzo – h. 19
Enrica Tesio, scrittrice e blogger
Tutta la stanchezza del mondo

Venerdì 25 marzo – h. 19
Milena Bertolini, CT nazionale di calcio femminile
Giocare con le tette

Venerdì 1° aprile – h. 19
“Le mani in pasta”, proiezione del docu-film di Marino Bronzino alla presenza del regista e di tutti i protagonisti: Anton Aron Biondo, Beppe Gallina, Martino Patti, Ivan Milani, Massimiliano Prete, Bruno Ceretto e Oscar Farinetti

Venerdì 8 aprile – h. 19
Joe Bastianich, ristoratore e folksinger

Le attività della Fondazione riprenderanno, poi, con le PASSEGGIATE LETTERARIE nel Bosco dei Pensieri, in programma in seconda parte di stagione, da maggio a luglio: un percorso nella natura alla riscoperta di grandi classici della letteratura mondiale.

La Fondazione e gli spettacoli teatrali per le famiglie

A completamento dell’attività della Fondazione ricordiamo anche gli spettacoli teatrali per bambini e famiglie proposti gratuitamente la domenica pomeriggio alle ore 16:30. Il programma è in via di definizione e sarà annunciato prossimamente.

Ricordiamo infine che gli incontri sono sempre gratuiti e per partecipare occorre prenotarsi tramite sito www.fondazionemirafiore.it ed essere muniti di Green Pass valido. Sono esenti dalla normativa i bambini sotto i 12 anni e i soggetti con idonea certificazione medica.
È inoltre possibile seguire le lezioni anche da casa in streaming tramite il sito.

Per i giornalisti interessati a partecipare non è necessario accreditarsi tramite sito, è sufficiente confermare presenza via mail.

Ufficio stampa Laschicas 
laschicas@adfarm.it
Cocchi Ballaira +39 3356831591 – Federica Ceppa +30 335 5931571

Per info:
Federica Fiocco
fiocco@fondazionemirafiore.it
348 9123955

La presente e-mail, nel rispetto della normativa vigente sulla privacy, è riservata ai destinatari indicati, sono vietati la copia, la divulgazione e qualunque utilizzo non autorizzato. Qualora abbiate ricevuto la presente comunicazione per errore, Vi preghiamo di avvisare il mittente e di cancellarla dal vs. sistema informatico. Nel caso la e-mail contenga allegati, Vi informiamo che gli stessi sono stati trattati per ripulirli da eventuali virus, resta comunque responsabilità del destinatario controllare tramite un programma anti-virus gli eventuali allegati ricevuti.

Il Ringraziamento

IL PUNTASPILLI  di Luca Martina

 

Nei prossimi giorni, giovedì 25 novembre, gli americani festeggeranno, come ogni ultimo giovedì di novembre, l’annuale ricorrenza del Ringraziamento.  

Le origini vengono fatte risalire ad una celebrazione dei raccolti che, nel 1621, fu condivisa tra i coloni inglesi (i “Pellegrini”) di Plymouth e la tribù indigena dei Wampanoag.

L’altro protagonista della festa, l’unico a non esprimere alcun ringraziamento,  è il tacchino, che, secondo la tradizione, fece la sua comparsa sulla tavola imbandita sin dalle origini.

Gli storici raccontano che il primo contatto tra i 50 europei e una novantina di “indiani” ebbe luogo alle porte dell’insediamento fu fonte di forti tensioni ma che alla fine i due gruppi decisero di socializzare condividendo il cibo (costituito per lo più dal pollame) che si erano procacciato nelle vicinanze dell’ accampamento.

Il risultato dell’incontro di civiltà fu un trattato che durò fino al conflitto di re Filippo, nel 1675-76, quando alcune centinaia di coloni e migliaia di indigeni persero la vita durante i combattimenti.

La celebrazione del Ringraziamento divenne dapprima una consuetudine nel New England, teatro del primo banchetto, per poi diventare una festa nazionale, sancita dal Congresso ma soggetta alla volontà dei singoli Stati, nel 1789.

Fu poi l’editrice della popolare rivista Godey’s Lady’s Book, Sarah Josepha Hale, che promosse una campagna per l’adozione di una festa nazionale del Ringraziamento che fu alla fine proclamata dal Presidente Abramo Lincoln nel 1863, in piena guerra civile.

I giorni successivi al Thanksgiving vennero presto dedicati agli acquisti ed iniziarono ad essere celebrati da una annuale sfilata, la Macy’s Thanksgiving Day Parade a New York, sin dal 1924.

Solo parecchi anni dopo, però, a Filadelfia all’inizio degli anni 60, la festività divenne il simbolo del consumismo arrivando a identificare l’inizio, il giorno successivo al taglio del tacchino, dello shopping natalizio.

A quegli anni va quindi fatto risalire il primo “Venerdì nero” (“Black Friday”).

Fino ad allora il termine aveva evocato cupi ricordi, come il crollo dei mercati finanziari del 24 settembre del 1869 (un venerdì, ovviamente).

La nuova accezione designava, all’inizio, il traffico caotico e gli intasamenti che si erano creati nel centro di Filadelfia per il sovrapporsi della folla che accorreva all’incontro di football tra esercito e marina con quella che affollava i grandi magazzini per lo shopping.

Prevalse in seguito la logica commerciale che vede nel venerdì di fine novembre il primo giorno nel quale i conti incominciano a tornare ed i ricavi (voce scritta in nero nei bilanci) dei centri commerciali e dei grandi magazzini iniziano finalmente a superare i costi (tradizionalmente indicati in rosso).

Quest’anno gli analisti economici attendono con particolare trepidazione questa ricorrenza.

Una nuova ondata pandemica è in corso creando una comprensibile incertezza.

Inoltre, i prezzi (ah, l’inflazione) renderanno più cara la tavola degli americani: il costo della carne di tacchino, ad esempio, è aumentato del 24% rispetto a quello messo in tavola nel 2020.

Ciononostante le attese (stime della National Retail Federation) sono di una crescita di 2 milioni del numero delle persone che effettueranno i loro acquisti recandosi direttamente nei negozi (non accontentandosi di ordinare da casa, sedute davanti al cellulare o al proprio computer).

Saranno certamente giornate frenetiche che daranno indicazioni importanti (sebbene non certo definitive) sulla capacità dell’economia americana di fronteggiare la nuova salita delle infezioni.

Le vittime del Covid negli Stati Uniti sono state quest’anno circa 771.000, il doppio di quelle del 2020, e un vero ritorno alla normalità dovrà accompagnarsi ad un rafforzamento della capacità di curare una malattia che, con le sue continue variazioni, non sparirà tanto presto dalle nostre città.

Come altre tradizioni anglosassoni anche quella del Black Friday sta  entrando da qualche anno nelle nostre abitudini ed anche nella vecchia Europa sarà perciò interessante verificare la capacità di tenuta dei consumi (che dovranno fronteggiare il vento contrario delle chiusure forzate in alcuni Paesi, come l’Austria), in vista di un auspicabile accelerazione a partire dalla prossima primavera (con la messa in campo dei tanti piani di sviluppo in corso di approvazione).

Le difficoltà non vanno sottovalutate ma una maggiore consapevolezza dei rischi e l’affinamento delle potenziali contromisure dovrebbero consentire di proseguire la ripresa economica e di celebrarla, il prossimo anno, con un degno (giorno del) ringraziamento.

Profitto, filantropia o benefit?

Sono una realtà giovane, ma in forte e costante crescita, che sicuramente in futuro darà una svolta significativa al sistema economico nazionale.

Le aziende benefit sono ormai parecchie centinaia e annoverano nel gruppo non solo piccole realtà locali, ma anche nome prestigiosi dell’industria come Danone, Illycaffé, Alessi; e molte sono in “lista d’attesa” per completare la trasformazione della loro natura per abbracciare la filosofia di azienda sostenibile.

Le aziende benefit sono state regolamentate in Italia dalla legge n.208 del 28/10/2015, che ne fissa i requisiti e che ha preso spunto da una normativa americana, elaborata per la prima volta dal Delaware nel 2010.

Diventare azienda benefit significa cambiare radicalmente il proprio statuto e i propri obiettivi: fermo restando l’obiettivo base, irrinunciabile, del conseguimento del profitto, l’azienda s’impegna a realizzare anche finalità d’interesse comune, a beneficio della collettività. In particolare l’azienda benefit opera per mantenere corrette relazioni industriali, un attivo rapporto con le comunità locali, un’attenzione costante alla tutela dell’ambiente, una collaborazione con associazioni di volontariato o della società civile, un sostegno alle attività culturali.

In una parola, non si persegue più l’ottenimento del massimo profitto nel breve termine, ma del profitto “utile” nel lungo termine, che vada a beneficio non solo degli azionisti, ma anche della collettività.

Può sembrare un controsenso, dopo secoli di corsa verso una crescente creazione di ricchezza a esclusivo appannaggio dei soci, ma l’emergere di istanze diverse da quelle puramente economiche e finanziarie ha iniziato a condizionare anche modalità operative che sembravano intoccabili. Il fenomeno è stato probabilmente innescato anche dalle crisi susseguitesi negli ultimi decenni non solo in campo finanziario (legate all’avidità degli operatori internazionali – si pensi, solo per fare un esempio, al crack Lehman – ) ma anche in campo ambientale (drastiche variazioni climatiche con fenomeni gravissimi di sconvolgimenti meteorologici) e in campo sanitario (la pandemia da COVID 19 ha smosso molte coscienze e creato le condizioni per una profonda riflessione sui modelli economici).

L’idea che le aziende possano fare tutto ciò che vogliono, limitandosi a compensare gli eventuali danni che provocano pagando le tasse (delegando allo Stato il compito di porre rimedio, a spese della collettività, alle situazioni deteriorate), ha lasciato spazio all’idea che siano esse stesse a preoccuparsi di operare in maniera da non provocare danni.

Un’azienda benefit si pone, quindi, in una posizione di attiva collaborazione con la società, impegnandosi in attività sociali che siano non solo utili, ma soprattutto misurabili e verificabili (tanto che i bilanci debbono essere compilati in maniera tale da evidenziare proprio questi aspetti).

In pratica, si realizza un modello d’azienda intermedio tra quello tradizionale (ricerca della massimizzazione del profitto) e quello sociale (le ONLUS che puntano solo alla soddisfazione di bisogni collettivi), coniugando il profitto con il sociale. Modello che alcuni hanno definito, con un efficace termine, “ibridazione gestionale d’azienda”. Perché l’essenziale non è come si distribuiscono i proventi, ma come si produce, come si trattano i lavoratori, come si conserva l’ambiente e così via: in una parola come si applica l’etica al mondo imprenditoriale.

Per ottenere la “patente” di società benefit occorre passare un vero e proprio esame attraverso un ente internazionale di certificazione (chiamato B Lab). E’ un punto fondamentale, per evitare fenomeni di “greenwashing” (cioè manovre di maquillage sociale tendenti a dare un’immagine di positività senza però produrre realmente benefici sociali).

Si parte da un questionario in cui si raccolgono i dati aziendali (capitale sociale, utilizzo di materie prime, ore lavoro impiegate, ecc.), che vengono “tradotti” in punti, calcolati per misurare il valore generato. Su un massimo di 200 punti, occorre raggiungere un punteggio minimo di 80, che indica che si genera più valore di quello consumato.

Quali vantaggi si possono individuare nell’opzione di diventare azienda benefit e quali ostacoli esistono per una diffusione più ampia del fenomeno?

Non ci sono vantaggi monetari immediati; ad esempio, non sono previste agevolazioni fiscali o bonus o incentivi specifici per le aziende benefit. Ma il vantaggio maggiore che si può ricavare è in termini di immagine: un’azienda benefit attira l’attenzione del pubblico, dei media, dei risparmiatori. Una “operazione simpatia” che, se non si traduce in maniera immediata e concreta in maggiori utili, porta comunque benefici (ad esempio attrae investitori sensibili alle problematiche dell’etica e del corretto posizionamento nell’ambiente).

Tra gli ostacoli possiamo individuare una forte resistenza da parte delle grandi società, in particolare di quelle quotate in Borsa, che devono rispondere ai loro azionisti remunerandoli in maniera soddisfacente. Passare da società “tradizionale” a benefit significa, soprattutto nel breve periodo, doversi accontentare di minori utili e di minori dividendi, poiché l’utile dovrà essere destinato anche a interventi e investimenti nei settori sociali e della salvaguardia ambientale. Più facile l’adozione del modello da parte di aziende medio-piccole a conduzione familiare, più sensibili al rapporto con il territorio e più vicine alle esigenze locali in cui operano.

In un’ottica di medio-lungo periodo, però, è sicuro che certe impostazioni cambieranno: l’attenzione verso l’etica e l’ambiente sta crescendo e prima o poi tutti dovranno fare i conti con comportamenti “virtuosi”.

Gianluigi De Marchi

Cambiamenti climatici, qualcuno è più colpevole. Ma non si dice

A cura di lineaItaliapiemonte.it

Ammesso che la CO2 sia responsabile dei cambiamenti climatici, ciò che viene sempre taciuto è che non tutti Paesi sono responsabili in modo uguale. E, guarda caso, su quelli che inquinano di più si tace. Arrivando ad equiparare una mucca con una megafabbrica in Cina

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