ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 219

A Torino nasce QuBì Garden

Uno spazio verde, inclusivo e culturale aperto a tutti

Per realizzare il progetto è stata lanciata una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, che in meno di un mese ha raccolto più di 6.500 euro. Se si riuscirà a raggiungere il 90% del budget previsto in crowdfunding, Etica Sgr erogherà un cofinanziamento per il rimanente 10%

Torino, 22 Giugno 2022 – Si può sostenere tramite una donazione su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, la campagna di raccolta fondi dedicata a QuBì Garden, un innovativo progetto per riqualificare un’area dismessa del Lungo Dora Firenze e trasformarla in uno spazio verde, inclusivo e culturale aperto a tutti.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Culturale QuBì e si inserisce nell’ambito del progetto “Con la natura, per la Città”, della durata di due anni, che prevede di curare, abbellire e riqualificare le aree verdi di Torino.

In meno di un mese, la campagna attiva su Produzioni dal Basso ha raccolto oltre 6.500 euro dei 30.000 previsti. Se si riuscirà a raggiungere grazie alle donazioni il 90% dell’obiettivo economico, Etica Sgr cofinanzierà il progetto per il restante 10%.

QuBì Garden sarà un luogo di aggregazione per grandi e bambini, dove si svolgeranno diverse attività, dai percorsi educativi per i più piccoli agli eventi culturali, fino alle proiezioni cinematografiche e alle presentazioni di libri. Previsto anche uno spazio studio per gli universitari. 

QuBì Garden sarà anche un luogo accessibile a tutti: la cucina sociale dello spazio organizzerà infatti laboratori dedicati alle categorie più vulnerabili, come disabili, anziani e persone fragili, con l’obiettivo di creare un punto di riferimento per l’inclusività nel cuore di Torino.

Lo spazio si propone anche come un modello per la conoscenza del territorio, grazie alla valorizzazione della tradizione enogastronomica piemontese.

Per maggiori informazioni:

https://www.produzionidalbasso.com/project/qubi-garden-lo-spazio-rigenerato-per-una-cultura-sostenibile-verde-e-circolare/

Gender Gap, riparte il Premio GammaDonna

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Per l’imprenditoria femminile innovativa e quest’anno torna in presenza

Tante le novità di questo contest che da 20 anni premia le menti più brillanti dell’imprenditoria femminile e che quest’anno lo farà dal palco dell’Italian Tech Week. Con un nuovo riconoscimento – l’Assist Digital Award – alle imprenditrici che utilizzano il digitale per creare impatto positivo.  Candidature entro lunedì 11 luglio.

L’Italia che fa impresa porta ancora i pantaloni e non celebra le donne che guidano aziende eccezionali, piccoli gioielli del Made in Italy. Se di recente sono stati destinati al Fondo impresa femminile 200 milioni in più per sostenere le imprenditrici, il numero delle imprese guidate da donne è ancora basso: neanche 1,4 milioni in Italia – il 22,1% del totale –, per il 96,8% micro e solo per lo 0,3% imprese medio-grandi. Secondo gli ultimi dati è però in crescita la percentuale delle donne attive in ambito tech, a conferma della validità delle politiche mirate all’aumento della partecipazione delle donne nei settori a maggior contenuto di conoscenza e tecnologia, che rappresentano il futuro del nostro Paese.

Sostenere, dare il giusto peso all’imprenditoria femminile, anche attraverso riconoscimenti pubblici, è una necessità per la nostra economia che non può permettersi di sprecare risorse preziose – spiega Valentina Parenti, Presidente GammaDonna  Che anzi deve imparare a valorizzarle, a fare in modo che diventino un esempio da emulare. Per questa ragione ormai da due decenni lavoriamo per mettere in luce la tenacia di donne che spesso, nell’ombra, fanno cose incredibili”.

Il Premio GammaDonna negli anni ha fatto scouting di storie eccezionali, scommesse vinte, sogni realizzati. E quest’anno le sei storie di innovazione finaliste avranno un nuovo prestigioso palcoscenico: quello delle OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino. L’appuntamento è per il 30 settembre 2022 sul main stage dell’Italian Tech Week, il più grande evento italiano sulla tecnologia.

A CHI SI RIVOLGE IL PREMIO

Il Premio è destinato a imprenditrici (founder, co-founder, oppure socie attive con ruoli manageriali) che si siano distinte per aver innovato con prodotti/servizi, processi o modelli organizzativi all’interno della propria azienda, con almeno due bilanci alle spalle.

CHE COSA SI VINCE

Le candidature che entreranno nella “short-list Fab50” – ovvero le 50 imprenditrici che supereranno la prima selezione – avranno uno spazio dedicato sulla piattaforma GammaDonna (www.gammadonna.it) e sul suo canale YouTube che, dal 2004, racconta e diffonde storie di innovazione, leadership, visione. Saranno inoltre invitate a partecipare all’esclusivo evento di business matching con i Partner del Premio che si terrà la sera della Finale.

Le 6 finaliste  selezionate da una Giuria di esperti di innovazione, esponenti del mondo imprenditoriale e investitori – saranno protagoniste il 30 settembre 2022 sul palco dell’Italian Tech Week, in presenza alle OGR Torino e trasmesso in live streaming. IN PALIO, inoltre, un mini-documentario sulla storia di innovazione imprenditoriale; interviste e uscite sui principali media nazionali; un Master della 24Ore Business School; un percorso di formazione sul mondo del Venture Capital e dell’innovazione grazie a Italian Tech Alliance “Venture Academy”; l’opportunità di essere selezionata per un training per partecipare al processo di screening del Comitato Angels4Women per accedere a un investimento tra i 100 e i 500K; l’accesso alle Business Class Finance is Cool di GammaDonna.

GLI AWARD

Tra le candidature pervenute saranno inoltre assegnati i seguenti Award:

*  Il Women Startup Award assegnerà un riconoscimento alla startupper più innovativa in ambito Smart city, Smart mobility, Life Science, Healthcare & Medical Devices, Bioeconomy, Media, Entertainment & Gamification, Fashion, Agri-food tech, Cleantech, Energy. La startup dovrà aver completato almeno un seed round. L’adozione di principi di economia circolare e/o ESG rappresenterà un plus nella valutazione finale.

*   l’Assist Digital Award, riconoscimento all’imprenditrice che ha investito nella trasformazione digitale con lo scopo di avere un impatto positivo su persone, comunità, territori, società e ambiente. In palio, l’accesso al programma di formazione internazionale di Assist Digital sulla User Experience per i prodotti e i servizi digitali, con 3 livelli di certificazione UX PM (User Experience Project Management).

* All’imprenditrice che si sia distinta nel campo della comunicazione on e offline è invece destinato il Giuliana Bertin Communication Award, riconoscimento di Valentina Communication, istituito in memoria della sua fondatrice. In premio: interviste e uscite sui principali media nazionali, un Master della 24Ore Business School, l’opportunità di essere selezionata per un training per partecipare al processo di screening del Comitato Angels4Women per accedere a un investimento tra i 100 e i 500K.

Candidature entro l’11 luglio 2022.

Info e regolamento sul sito https://www.gammadonna.it/premio

Il Piemonte con “Via Francigena For All” rimette a nuovo il percorso

Il Piemonte vince il bando “Via Francigena For All” ottenendo 1,6 milioni di euro di fondi statali per rimettere a nuovo strutture e percorsi della millenaria porta d’ingresso dei viandanti verso la Pianura Padana. Il progetto studiato per rendere il sentiero accessibile anche alle persone con disabilità, si è laureato a pieni voti ottenendo il massimo del finanziamento dopo l’esame della Commissione ministeriale.

E si entra subito nella fase operativa con l’apertura dei cantieri lungo i 250 chilometri piemontesi (sui 650 complessivi dell’itinerario) che attraversano 4 parchi naturali e 47 Comuni.

Un risultato che rende particolarmente orgogliosi perché non era facile da otenere, hanno commentato il presidente della Regione e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, aggiungendo che con queste risorse si sarà in grado di riportare alla piena efficienza un percorso straordinario, tra i più apprezzati in Europa per la varietà del paesaggio e per la storia che lo ha accompagnato nei secoli. I fondi europei e ministeriali bisogna saperli conquistare e anche spendere bene, e il Piemonte può contare su una macchina organizzativa ben rodata e su una squadra capace di vincere anche le sfide più impegnative.

In particolare, le risorse serviranno a migliorare l’accessibilità dei servizi turistici e dei beni culturali e religiosi su 36 chilometri di tracciato. Il tutto affiancato anche da un’indagine esplorativa sul grado di raggiungibilità delle strutture ricettive da parte delle persone con disabilità lungo il cammino.

Verrà anche effettuata la mappatura completa del percorso come, ad esempio, nei due tratti Canavesano e Valsusino, operazione che servirà a restituire alla comunità 20 luoghi culturali per 365 giorni l’anno. Quest’ultima azione ricalca l’iniziativa “Chiese a porte aperte”, un sistema unico in Italia di prenotazione, apertura e narrazione automatizzata tramite smartphone del patrimonio culturale ecclesiastico, che può essere esteso ad altri beni culturali presenti lungo il tracciato della Via Francigena.

Saranno pure attivati tirocini lavorativi rivolti ai soggetti portatori di disabilità presso le strutture di accoglienza (ricettive, della ristorazione, ecc) e presso gli uffici d’informazione lungo l’itinerario della Via Francigena, che si calcola potranno coinvolgere almeno 30 persone.

Infine, campagne stampa e social, creazione di pagine web dedicate al progetto e alle esperienze costruite sul tema, inserimento nelle campagne di co-marketing, promozione dedicata in occasione di fiere, eventi speciali, presentazioni e campagne tv.

Il futuro del Piemonte passerà da start up e accordi di innovazione

L’assessore regionale all’Innovazione  Matteo Marnati a Rimini a “We Make Future”, il più grande festival dell’innovazione

L’assessore all’Innovazione di Regione Piemonte a “We Make Future”, il più grande Festival dell’Innovazione digitale svoltosi  nello spazio della Fiera di Rimini, per parlare dell’esperienza piemontese e delle azioni messe in campo dalla Regione per avviare e sostenere processi di sostenibilità nell’ottica di supporto al mondo imprenditoriale.

Sostenibilità e digitalizzazione, ha esordito l’assessore, sono i due perni sui quali si deve costruire il futuro. Si deve lavorare non solo per costruire ma anche per sviluppare tecnologie che possano permetterci di raggiungere, il più possibile, l’autonomia, soprattutto in campo energetico ma anche in altri campi. E gli accordi di innovazione vanno in questa direzione.  Oggi, grazie a un cambio di passo culturale e alle risorse a disposizione, possiamo raggiungere gli obiettivi.  Negli ultimi anni Regione Piemonte, ha fortemente puntato sulle start up per uscire dalla crisi socioeconomica che ha interessato, e fortemente segnato, un territorio regionale a vocazione essenzialmente manifatturiera, mettendo a punto, negli ultimi due anni, il bando “SC-UP”, una misura sperimentale dedicata proprio alle start up innovative, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) nella consapevolezza e convinzione che, nel sostegno all’innovazione, l’aiuto pubblico si debba innestare nel sistema di supporto degli investitori privati.

Tutto, prosegue l’assessore, è nato dalla constatazione che buona parte delle start up che nascono sul territorio, pur con un grande potenziale, rimangono di piccole dimensioni. E il fatto di non riuscire a compiere quel salto che potrebbe accelerare la loro crescita e il loro consolidamento, comporta il rischio di dispersione di vere e proprie eccellenze innovative.

Nel corso dei due anni segnati dalla pandemia la risposta delle start up è stata significativa: alcune aziende hanno mostrato prontezza nell’adeguarsi ai nuovi scenari e alle nuove richieste, di materiali e strumenti, imposte dalla crisi sanitaria come, ad esempio, la produzione di ventilatori polmonari. Altre start up finanziate dalla Regione Piemonte operano nel campo delle tecnologie digitali avanzate applicate al campo della mobilità, del tracciamento delle merci, del marketing, della cybersecurity e della gestione aziendale. Il bando ha visto la partecipazione di 87 start up innovative, 43 sono state ammesse al finanziamento per uno stanziamento complessivo di oltre 14 milioni di euro da parte di Regione Piemonte.

Un futuro più etico con Confimi Industria Piemonte e Wurth

 

Martedì 21 Giugno, si è siglato un accordo importante tra Confimi Industria Piemonte e Wurth, presso il Palazzo dei Conti di Bricherasio in provincia di Torino. “Il progetto presentato ed approvato, avrà lo scopo di creare e mantenere corsi professionalizzati in materia di artigianato per soggetti sottoposti al regime carcerario”. Un passo importante per Confimi Industria Piemonte che continua nel suo percorso di ascesa etico e produttivo. Il Presidente Confimi Industria Piemonte, Hella Soraya Zanetti Colleoni dichiara: “Portare cultura ed istruzione, all’interno degli istituti penitenziari tra le donne e i giovani che devono riabilitarsi, rappresenta un piccolo e grande strumento per dare attuazione alla Costituzione e al principio di rieducazione a cui essa si ispira”. Un programma che sottolinea l’opportunità, per i detenuti il lavoro fa la differenza, rende tutto più vitale, soprattutto se gestito da soggetti imprenditoriali capaci di proporre lavoro vero. Anche I rappresentanti di Wurth Loris Carbonetti National Key Account e il Sales manager Capone Giuseppe hanno sottolineato l’importanza di tale iniziativa e di quanto sia in linea con la loro filosofia aziendale. Lo stesso Carbonetti afferma “Siamo felici di questo progetto, in Würth, ci impegniamo da sempre per favorire la valorizzazione dei percorsi formativi per i giovani e dei soggetti fragili”. Un progetto che conferma un mutamento positivo per le realtà future, considerando che, un tempo le aziende e le grandi corporation puntavano solo ed esclusivamente a vendere il loro prodotto, al cosiddetto “posizionamento”. Il marketing e la comunicazione, attraverso le campagne pubblicitarie, erano malleabili al solo scopo di parlare di un prodotto, del suo valore e dei suoi benefici. La reputation dei brand era misurabile in termini di relazione diretta con i loro prodotti, la loro efficacia nel cuore dei consumatori. Un regime a sistema fino a qualche tempo fa, mentre oggi parliamo di cambiamento. Le aziende si mostrano molto più sensibili ed attente nello sposare un progetto che sia in linea con un obiettivo sociale ed etico.

Il Mediterraneo, una casa comune

Gli squilibri ambientali, non che quelli sociali aggravatisi a causa dell’epidemia e delle ripercussioni del conflitto in Ucraina, richiedono una risposta collettiva.

Pensato per far crescere il benessere e salvare l’ambiente del nostro pianeta, è stato firmato nella Cittadella delle Imprese di Taranto, sede della Camera di Commercio, il Manifesto per l’ecologia integrale – Carta di Taranto, al culmine di un lungo ed intenso lavoro partenariale avviato nel 2018, stilato per definire un nuovo paradigma di sviluppo.

Un impegno ambizioso ed epocale che intende condurre all’applicazione dei principi dell’ecologia integrale nel governo delle città e nel modello di economia e d’impresa, con un respiro mediterraneo di rilievo storico, è stato sottoscritto dalla Pontificia Università Antonianum, Grande Moschea di Roma, Camera di commercio di Taranto, Ufficio GPIC dei Frati Minori dItalia e Albania, Costellazione Apulia, Askesis, Happy Network e Centro di cultura Lazzati.

Un Manifesto del confronto e dell’operatività, un Oikos (famiglia o casa) del Mediterraneo, già attivato per diversi segmenti progettuali, che ha messo in rete le istituzioni, l’università, la società civile, le imprese.

Un sogno di dialogo e connessione che, a Taranto, è diventatorealtà.

È il Mediterraneo, il cuore dell’incontro fra i popoli che vi si affacciano, fra le diverse religioni, le culture, le prospettive e le concrete progettualità finalizzate al bene comune.

All’incontro, oltre all’Ente camerale di Taranto, ha partecipato il prof. Giuseppe Buffon, direttore del Centro ricerca della Pontificia Università Antonianum di Roma, il prof. Nader Akkad Imam della Grande Moschea di Roma, insieme a S.e. dr. Abdellah Redouane, Segretario Generale Centro Islamico Culturale d’Italia  –  Grande Moschea di Roma, Fr. Francesco Zecca Responsabile Progetto Oikos e Coordinatore Ufficio Gpic – Compi di Taranto, il  prof. Wissam Abou Nasser, Presidente del Centro Mariano per il Dialogo Interreligioso del Libano, il prof. Salah Ramadan Elsayed Università Al-Azhar dell’Egitto, prof. Stefano Vinci, Dipartimento Jonico – Università di Bari ed il prof. Josep Cañabate Pérez, Università Autonoma di Barcellona.

“L’impegno della Camera di Commercio di Taranto su questi temi parte da lontano. Lavoriamo da molti anni sullo sviluppo sostenibile, sulleconomia civile. Oggi è un momento davvero storico per la Camera di Commercio di Taranto, per la Cittadella delle Imprese, la casa delleconomia, la casa delle imprese, la casa delleconomia civile, allinterno della quale si incontrano oggi paesi del Mediterraneo per firmare questo manifesto per l’ecologia integrale che è una vera e propria carta di Taranto, che parte da qui per mettere insieme le diplomazie, le università, le città, le camere di commercio di tutto il Mediterraneo” ha riferito Francesca Sanesi della Camera di Commercio.

“E si parte delle relazioni umane – ha aggiunto il prof. Nader Akkad Imam della Grande Moschea di Romaper questo viene rilanciato il dialogo con la rete francescana per il Mediterraneo che diventa una rete musulmana francescana del Mediterraneo. Ecco che il dialogo fra le sponde, al sud e al nord, cresce e cresce in modo molto proficuo”.

“È un manifesto interessante fatto di parole soprattutto perché le parole pensiamo che generino una sorta di dinamica, le parole non bloccano non fanno sistema, il sistema in genere blocca la realtà. Quindi una serie di parole per descrivere che cosè l’ecologia integrale a partire proprio dalle parole come integrità, onestà,giustizia e poi soprattutto cura, la cura è quella che fa da collante”ha sottolineato il prof. Giuseppe Buffon, direttore del Centro ricerca della Pontificia Università Antonianum di Roma.

E Fr. Francesco Zecca Responsabile Progetto Oikos e Coordinatore Ufficio Gpic – Compi di Taranto, ha così concluso: Il manifesto è stato firmato da tutti i partner che hanno collaborato per lelaborazione, Camera di Commercio, Pontificia Università Antonianum, Ufficio Giustizia Pace e Integrità del Creato dei Frati Minori dItalia e Albania, Askesis, Costellazione Apuliae, Happy Network. Nella seconda parte ho presentato il progetto Oikos, il Centro per lecologia integrale del Mediterraneo. Partiamo da Taranto per immaginare e sognare un nuovo futuro del Mediterraneo.

Il partenariato sarà impegnato nelle prossime settimane sul doppio livello delle relazioni istituzionali/diplomatiche e della strutturazione dei processi attuativi.

È indispensabile indirizzare l’agire imprenditoriale, quello di governo, nella direzione della sostenibilità e del benessere integrale, questo il messaggio che parte dalla carta di Taranto al Mediterraneo e al pianeta.

Vito Piepoli

Segue il testo della Carta di Taranto

 

IL TESTO DEL MANIFESTO PER L’ECOLOGIA INTEGRALE – CARTA DI TARANTO

 

Convocati dallo stupore per la Bellezza della Casa comune, Terra, Madre che nutre e governa la fraternità umana.

 

Inquieti per il suo grido che si fonde con il gemito delle Vittime di ogni discriminazione, della nostra e della Futura generazione.

 

Pronti a denunciare il dramma degli sconvolgimenti climatici, della riduzione della biodiversità, dell’emergenza rifiuti, del degrado.

 

Abitiamo, custodendo con responsabilità creativa, una consegna da restituire arricchita alle Generazioni future.

 

E riconoscenti verso la Bellezza del Vero e del Bene, avvertiamo il limite delle nostre professionalità e competenze e l’impellenza di un impegno per la cura della vita, vero traguardo dell’esercizio transdisciplinare della conoscenza e dell’azione.

 

Vediamo l’intelligenza della correlazione insieme alla ricerca dei perché, convinti che non esiste verità senza condivisione, né “unità del sapere”, senza la giusta autonomia epistemologica di ciascuna disciplina, né l’inclusività senza l’integrazione di prospettive scomode o non organiche con la propria visione, preferendo ciò che conferma e rassicura, né l’interconnessione senza l’individuazione di forme di comunicazione che consentano lo scambio, il confronto, fino alla realizzazione della fraternità universale.

 

Curiamo la visione di una nuova società civile, vocata a edificare la fraternità, cantata da Francesco di Assisi patrono dei cultori della casa comune.

 

Curiamo la difesa del diritto di ciascuno di essere fratello di tutti, rispettato nella propria ricerca della verità, secondo i principi della propria fede, fondamento della speranza di un oltre che sarà vera comunione.

 

Curiamo la fraternità tra le genti del Mediterraneo chiamate a edificare la casa della pace, mediante un nuovo paradigma del mercato e del lavoro, applicato da una impresa a servizio dell’essere umano, custode del giardino.

 

Puliamo Volpiano, appuntamento sabato nella Vauda


L’assessore Ferrero: “Abbiamo deciso di proporre l’evento ogni ultimo sabato del mese”


Sabato 25 giugno si svolge Puliamo Volpiano, l’appuntamento organizzato mensilmente dal Comune per rimuovere i rifiuti abbandonati dal territorio; il ritrovo è alle 8.30 nell’area di Madonna delle Vigne, nella Vauda, con guanti e mascherina.

Riprende così un’iniziativa interrotta a causa della pandemia e ripresa lo scorso sabato 28 maggio con una quindicina di persone (tra bambini, ragazzi e adulti) che hanno raccolto una dozzina di sacchi di spazzatura (pari a circa 1 metro cubo), lungo le sponde del canale irriguo della zona di san Grato, tra il cimitero e corso Europa, depositandoli in un’area dove sono stati successivamente prelevati da un mezzo di Seta, l’azienda di raccolta rifiuti.

Commenta Luca Ferrero, assessore all’Ecologia del Comune: «Abbiamo deciso di riproporre Puliamo Volpiano ogni ultimo sabato del mese. Dobbiamo impegnarci tutti ad avere maggiore rispetto per l’ambiente; ricordiamo che i rifiuti ingombranti possono essere conferiti all’ecocentro oppure ritirati a domicilio tramite il servizio Seta».

Edisu Piemonte al Vertice globale sugli affari e i servizi per gli studenti

Il presidente Sciretti: “Confronto con i colleghi per innovare il settore”

Il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti e il direttore Donatella D’Amico hanno partecipato al sesto Vertice globale sugli affari e i servizi per gli studenti ospitato da Student Affairs Ireland e University College Cork nei giorni scorsi.

Un appuntamento di approfondimento e discussione in cui i principali attori del diritto allo studio universitario si confrontano su quali azioni mettere in pratica per rispondere in maniera sempre più adeguata alle esigenze degli studenti e offrire servizi di qualità che nel contempo rispettino i 17 goal dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Nella tre giorni all’University College di Cork, attraverso gruppi di lavoro e momenti di networking gli Stati partecipanti si sono dati come obiettivo quello di un programma strategico comune per mettere in campo una serie di azioni su ciascuno dei 17 goal, con particolare attenzione ai temi dell’uguaglianza e giustizia sociale nell’istruzione superiore, sostenibilità delle sedi del diritto allo studio, e ai programmi di Life Long Learning.

“Il costante confronto con i colleghi del resto d’Europa e di tutto il mondo è fondamentale per innovare un settore, quello dei servizi agli studenti universitari, che è rimasto statico per troppi anni. Orientamento universitario, internazionalizzazione, sostenibilità e molti altri temi necessitano dello scambio di buone pratiche per guardare al futuro” ha dichiarato il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti, delegato da Andisu, l’associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario, per partecipare all’Ecsta, European Council for Student Affair.

“Dialogare con le altre esperienze di diritto allo studio è il modo migliore per elaborare delle strategie globali che possano avere ricadute positive sui singoli territori delineando un modello di servizi per gli studenti universitari che sia sempre più in linea con quei principi delineati dall’Agenda 2030 che proprio in un sistema di istruzione di qualità e accessibile individua uno dei perni per uno sviluppo sostenibile per le prossime generazioni” ha dichiarato il direttore generale di Edisu Piemonte Donatella D’Amico.

Parlamidispreco. Stop food waste’. One Health. One Earth

 #Parlamidispreco. Stop food waste’. One Health. One Earth

LIVE DEL 23 GIUGNO 2022 ORE 18.00

Con la puntata live di oggi pomeriggio 23 giugno, Simona Riccio – Founder della trasmissione “Parla Con Me” e Social Media Marketing Manager del Caat, porta a conclusione la prima edizione di “Parlami di Spreco”.

Un banco di prova superato brillantemente grazie ad un format che mancava sulla rete di Linkedin e che ha messo a confronto 21 realtà differenti l’una dall’altra con un incontro dove la Testimonial della trasmissione l’Onorevole Maria Chiara Gadda, sempre più al fianco della conduttrice per un tema che le accomuna sempre di più, ha avuto modo di ascoltare e confrontarsi con lei.

Avere una Testimonial come l’On. Maria Chiara Gadda – ha spiegato Simona Riccio – prima firmataria della Legge Antisprechi entrata in vigore il 2 Agosto 2016 e prima firmataria della legge sulle produzioni con metodo biologico, tema che da sempre porto avanti con entusiasmo e professionalità, oltre ad essere un grande onore è un’ottima opportunità per diffondere la legge declinata sotto mille sfaccettature. Durante le live si sono portati alla luce moltissimi temi, ma soprattutto si sono portate alla luce le moltissime opportunità che le persone e le associazioni possono cogliere per contrastare lo spreco alimentare sia per gli esseri umani sia per quelli animali”.

Nella precedente puntata, dove gli ospiti sono stati Linda Carobbi – Business Development Manager & Co Founder TurismiAmo; Stefano Boaretto – Fondatore FRM Farming Revolutionary Modules; Davide Meneghello – Fondatore e Manager Team FRM Farming Revolutionary Modules e Alberto Drusiani – Co-Founder Squiseat: l’app antispreco italiana,

> si è parlato moltissimo di turismo enogastronomico e di legame al territorio. Si è affrontato il tema della logistica da efficientare, la riduzione delle risorse idriche, tematica molto “calda” in questo periodo, in cui il cambiamento climatico ha assunto un ruolo centrale come tema da affrontare, la sofferenza delle piante, politiche ambientali da gestire, i dati che sono decisamente fondamentali da estrapolare, ma anche da sapere ben gestire al fine di ridurre la produzione in eccesso di prodotto che andrebbe sprecato, l’importanza di investire in tecnologia, innovazione, digitalizzazione.

È anche emersa l’importanza della comunicazione., della quale Simona Riccio non smetterà mai di sottolineare il ruolo. Fare conoscere ogni singolo anello della filiera agro-alimentare è fondamentale al fine di essere percepito nel modo migliore da parte di tutti. Rendere consapevoli i consumatori tutti è imprescindibile.

L’obiettivo della trasmissione è proprio quello di fare informazione, formazione, sensibilizzazione, educazione, fare conoscere, fare rete, sistema e comunicazione attraverso il racconto di case history che realmente costituiscono e non sono solo progetti sulla carta che, chissà, se un giorno si potranno o meno.

Se avete piacere di riascoltare la live è possibile cliccare qui https://bit.ly/3tplJ9j

Gli ospiti che concluderanno la prima edizione nella live di domani 23 giugno sono:

🎤Marco Vitale Ceo e Co-Founder Foodchain

🎤Christian Bacci Vicepresidente Gruppo Volontarius – Cacciatori di Briciole

🎤Giorgio A. De Ponti – Prof. Integrated Design – Politecnico di Milano

🎤Massimo Pelosi – Resp. Distretto Lazio Nord – Legacoop Lazio Settore Consumo Coop

 

Ovviamente sempre presente l’Onorevole Maria Chiara Gadda alla tavola rotonda.

Per partecipare alla live cliccate qui: https://bit.ly/3OQhThN

Cda Iren, Luca Dal Fabbro è il nuovo presidente

L’assemblea degli Azionisti di IREN S.p.A. approva il Bilancio 2021 e la proposta
di dividendo pari a 0,105 euro per azione. Nominato il nuovo Consiglio di
Amministrazione, Luca Dal Fabbro è il nuovo presidente, 8 componenti su 15
sono donne
Reggio Emilia, 21 giugno 2022 – L’assemblea ordinaria degli Azionisti di IREN S.p.A. ha approvato in
data odierna il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021 di IREN S.p.A., la Relazione sulla gestione e la
proposta di destinazione dell’utile di esercizio pari ad Euro 218.850.794,04, così come deliberato dal
Consiglio di Amministrazione in data 20 aprile 2022, come segue:
• Quanto ad Euro 10.942.539,70 pari al 5% dell’utile di esercizio, a riserva legale;
• Quanto ad Euro 136.597.794,59 a dividendo agli Azionisti, corrispondente ad Euro 0,105 per
ciascuna delle n. 1.300.931.377 azioni ordinarie costituenti il capitale sociale della Società con
la precisazione che le eventuali azioni proprie non beneficeranno del dividendo; il dividendo
sarà posto in pagamento a partire dal giorno 20 luglio 2022, contro stacco cedola il 18 luglio
2022 e record date il 19 luglio 2022;
• In un’apposita riserva di utili portati a nuovo, l’importo residuo pari ad almeno Euro
71.310.459,75;
L’Assemblea degli azionisti, con ampia maggioranza, ha inoltre: (i) approvato la sezione prima
(“Politiche sulla Remunerazione 2022”) della Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022
e sui compensi corrisposti 2021; (ii) espresso voto favorevole sulla “Sezione Seconda” (Compensi
corrisposti esercizio 2021”) della Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022 e sui
compensi corrisposti 2021; (iii) nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione ed il suo Presidente per
il triennio 2022-2023-2024. Il CdA, per la prima volta nella storia del Gruppo Iren, sarà composto in
maggioranza da donne, 8 su un totale di 15 membri. Infine, l’Assemblea ha determinato il compenso
annuo da corrispondere ai componenti del Consiglio di Amministrazione.
Gruppo Iren Immagini Area Investor Relations Iren Overview

“Entrare a far parte del Gruppo Iren è per me motivo di onore – ha dichiarato Luca Dal Fabbro. Iren
riveste e rivestirà un ruolo sempre più strategico per lo sviluppo economico dei suoi territori, per la tutela
dell’ambiente e per la valorizzazione e l’uso sostenibile di risorse preziose come acqua ed energia.
Partendo dal legame che Iren ha con i propri territori di riferimento e dal valore unico che questa
relazione genera, metterò a servizio dell’azienda le mie esperienze pregresse per contribuire a rendere
il Gruppo leader nella economia circolare e nella transizione energetica. Il mio primo impegno sarà
quello di conoscere e approfondire l’ampio patrimonio di professionalità, competenze e storie delle
persone che ne fanno parte: un capitale umano inestimabile e ricco di diversità. I fattori abilitanti per
realizzare la visione tracciata per i prossimi anni saranno il lavoro di squadra, non solo tra le persone
che lavorano per noi e con noi ma anche con i territori di riferimento, lo sviluppo delle competenze e
delle sinergie, l’innovazione e la collaborazione con le Istituzioni per iniziative sistemiche come il PNRR.
L’obiettivo finale è creare sempre più valore per tutti i nostri stakeholder e azionisti”.
GRUPPO IREN: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2021
I Ricavi consolidati al 31 dicembre 2021 si attestano a 4.955,9 milioni di euro in aumento del +33%
rispetto ai 3.726,2 milioni di euro dell’esercizio 2020. I principali fattori di incremento sono riferibili a
maggiori ricavi energetici per circa 1 miliardo di euro influenzati prevalentemente dall’incremento dei
prezzi delle commodities, per circa 120 milioni di euro alla variazione di perimetro della business unit
Ambiente (relativa a I.Blu, consolidata da agosto 2020, e alla Divisione Ambiente Unieco, acquisita a
novembre 2020), della business unit Energia (relativa a Iren Energy Solutions ed Asti Energia e Calore)
e della business unit Mercato (SidIren), e per circa 100 milioni di euro allo sviluppo delle attività
connesse alla riqualificazione energetica e alla ristrutturazione degli edifici favorita dalle recenti
agevolazioni fiscali (bonus facciate e superbonus 110%). Alla variazione complessiva, contribuiscono
inoltre, ma in minor misura, i maggiori quantitativi venduti per effetti climatici e lo sviluppo della
customer base.
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) ammonta a 1.015,8 milioni di euro, in aumento (+9,6%) rispetto ai
926,9 milioni di euro dell’esercizio 2020. L’incremento del margine è riconducibile per circa 24 milioni
di euro all’ampliamento del perimetro di consolidamento che ha caratterizzato principalmente la
business unit Ambiente. Contribuisce positivamente al miglioramento del margine l’andamento dello
scenario energetico caratterizzato da un prezzo dell’energia elettrica in forte incremento rispetto
all’esercizio 2020, e il maggior contributo dei servizi di dispacciamento (MSD). La filiera energetica
integrata ha permesso un bilanciamento degli effetti positivi e negativi legati alla volatilità dei prezzi,

garantendo un apporto significativo al margine di Gruppo. Inoltre, contribuiscono al miglioramento del
margine operativo lordo la crescita organica relativa agli incrementi tariffari dei servizi a rete, lo
sviluppo delle attività connesse ai lavori di riqualificazione energetica oltre al favorevole andamento
della stagione termica.

Il Risultato Operativo (Ebit) è pari a 454,1 milioni di euro, in aumento del +9,3% rispetto ai 415,4 milioni
di euro dell’esercizio 2020. Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per 37 milioni di euro,
relativi principalmente all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di
consolidamento e maggiori svalutazioni per circa 20 milioni di euro correlate prevalentemente agli
assets, già non operativi, dell’impianto di Scarlino Energia. Infine, si riportano minori accantonamenti
al fondo svalutazione crediti per circa 8 milioni di euro, in conseguenza di un miglioramento, rispetto
allo scorso anno, della stima degli effetti della pandemia Covid-19 sulle perdite attese.
L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 303,1 milioni di euro, in significativo
incremento (+26,7%) rispetto al risultato del 2020. Tale crescita è influenzata positivamente da minori
oneri finanziari in seguito alla diminuzione del costo medio dell’indebitamento, che si riduce all’1,7%
verso il 2,1% del 2020. Inoltre, sul risultato contribuisce positivamente la riduzione temporanea del tax
rate pari al 21,3% (27,1% nel 2020). Quest’ultimo è influenzato da un provento fiscale non ripetibile
legato principalmente all’esercizio dell’opzione sui riallineamenti dei valori contabili e fiscali di cui al
decreto n. 104/20 (DL “Agosto”). Non considerando tale provento, il tax rate sarebbe stato pari a circa
il 29%.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2021 è pari a 2.906 milioni di euro, in flessione di 42
milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2020 (2.948 milioni). Complessivamente,
l’indebitamento finanziario netto si riduce in quanto la robusta generazione di cassa copre l’elevato
livello degli investimenti, il cash out per le acquisizioni, principalmente di Futura (20%) e Sidiren, e il
consolidamento dei relativi debiti, pari a 56 milioni di euro, e il pagamento dei dividendi pari a 149
milioni di euro. Si segnala inoltre il contributo positivo della variazione del fair value degli strumenti
derivati di copertura dal rischio tasso e commodity.
Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 955 milioni di euro, in crescita (+4,7%) rispetto
ai 913 milioni di euro del 2020, di cui 85 milioni di euro relativi al cash out per le acquisizioni effettuate
nel corso dell’anno.

 

NOMINA DEL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021 si è concluso il mandato del Consiglio di
Amministrazione in carica. L’Assemblea degli Azionisti ha provveduto a nominare pertanto il nuovo
Consiglio di Amministrazione della società che rimarrà in carica per gli esercizi 2022/2023/2024
(scadenza: data di approvazione del bilancio dell’esercizio 2024).
I quindici componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione sono: Pietro Paolo Giampellegrini, Tiziana
Merlino, Cristina Repetto, Giuliana Mattiazzo, Patrizia Paglia, Francesca Culasso, Francesca Grasselli,
Giacomo Malmesi, Gianluca Micconi, Cristiano Lavaggi, Luca Dal Fabbro, Moris Ferretti e Gianni Vittorio
Armani nominati dalla lista n.1 presentata da Finanziaria Sviluppo Utilities S.r.l., Finanziaria Città di
Torino Holding S.p.A., Comune di Reggio Emilia in proprio e in qualità di mandatario delle Parti Emiliane
e Comune di La Spezia e votata dalla maggioranza, a cui si aggiungono Licia Soncini e Enrica Maria Ghia
nominati dalla lista n.2 presentata da Amundi Asset Management SGR S.p.A. gestore dei fondi: Amundi
Sviluppo Italia, Amundi Risparmio Italia, Amundi Accumulazione Italia Pir 2023, Amundi Valore Italia Pir
e Amundi Dividendo Italia; Anima Sgr S.p.A. gestore dei fondi: Anima Crescita Italia e Anima Iniziativa
Italia; Stichting Depositary Apg Developed Markets Equity Pool – 6613 Apg Dme Lazard e Stichting
Depositary Apg Developed Markets Equity Pool – Dme Systematic Global Equity; Arca Fondi Sgr S.p.A.
gestore dei fondi: Fondo Arca Economia Reale Bilanciato Italia 30 e Fondo Arca Azioni Italia; BancoPosta
Fondi S.p.A. SGR gestore del fondo Bancoposta Rinascimento; Eurizon Capital S.A. gestore del fondo
Eurizon Fund comparti: Italian Equity Opportunities – Equity Italy Smart Volatility nonché di Eurizon Am
Sicav – Italian Equity; Eurizon Capital Sgr S.p.A. gestore dei fondi: Eurizon Progetto Italia 20 – Eurizon
PIR Italia 30 – Eurizon AM MITO 50 (Multiasset Italian Opportunities 50) – Eurizon AM MITO 95
(Multiasset Italian Opportunities 95) – Eurizon AM MITO 25 (Multiasset Italian Opportunities 25) –
Eurizon AM TR Megatrend – Eurizon Progetto Italia 70 – Eurizion Azioni Italia – Eurizon PIR Italia Azioni
– Eurizon Azioni PMI Italia – Eurizon Progetto Italia 40; Fideuram Asset Management Ireland gestore
del fondo Fonditalia Equity Italy; Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management Sgr
S.p.A. gestore dei fondi: Fideuram Italia, Piano Azioni Italia, Piano Bilanciato Italia 50, Piano Bilanciato
Italia 30; Interfund Sicav – Interfund Equity Italy; Generali Investments Luxembourg SA gestore di
Generali Investments SICAV Euro Future Leaders, nonché dei fondi Generali Smart Fund PIR Evoluzione
Italia e Generali Smart Funds PIR Valore Italia; Kairos Partners Sgr S.p.A. in qualità di Management
Company di Kairos International Sicav – Comparto Key; Mediobanca SGR S.p.A. gestore dei fondi
Mediobanca Mid & Small Cap Italy e Mediobanca ESG European Equity; Mediobanca SICAV;
Mediolanum Gestioni Fondi Sgr S.p.A. gestore dei fondi: Mediolanum Flessibile Futuro Italia e
Mediolanum Flessibile Sviluppo Italia e votata dalla minoranza.

 

L’Assemblea ha inoltre nominato l’Ing. Luca Dal Fabbro alla carica di Presidente del Consiglio di
Amministrazione per gli esercizi 2022/2023/2024.
L’Assemblea ha altresì determinato in euro 967.000 annui lordi l’importo massimo complessivo per la
remunerazione di tutti gli Amministratori (inclusi sia i compensi previsti per quelli investiti di particolari
cariche, sia i compensi per la partecipazione ai Comitati endo-consiliari) Nell’ambito di questo importo,
l’Assemblea ha determinato il compenso da corrispondere a ciascun Consigliere di Amministrazione in
euro 30.000 annui lordi.
La documentazione prevista dalla normativa vigente relativa all’odierna Assemblea è messa a
disposizione del pubblico presso la sede della Società, presso Borsa Italiana S.p.A., sul sito internet
www.gruppoiren.it e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) nei termini di
legge.
Il rendiconto sintetico delle votazioni di cui all’art. 125-quater, comma 2, T.U.F. verrà reso disponibile
sul sito internet della società www.gruppoiren.it entro cinque giorni. Il verbale assembleare sarà messo
a disposizione del pubblico con le modalità ed i termini previsti dalla legge.