ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 181

Pari e Dispari. Generazioni di donne tra inclusione e pari opportunità

Birra Peroni e Scuola Holden organizzano l’incontro  dal titolo “Pari e Dispari. Generazioni di donne tra inclusione e pari opportunità”, che si terrà mercoledì 16 novembre, dalle 17.30 alle 19.00 presso il General Store di Scuola Holden, Piazza Borgo Dora, 49 – Torino, nell’ambito della XXI Settimana della Cultura d’Impresa.

Al centro dell’incontro è il tema dell’inclusione femminile nel mondo del lavoro, in una narrazione che individui il cammino percorso e da percorrere, con l’ausilio di testimoni dell’Azienda e della società italiana.

Nel corso dell’evento verrà presentato un podcast realizzato da studenti e neodiplomati frutto della collaborazione tra Birra Peroni e Scuola Holden, sul tema dell’evoluzione del ruolo della donna fuori e dentro Birra Peroni, in un viaggio intergenerazionale al femminile.

All’incontro, moderato dalla giornalista de La Stampa, Silvia Garbarino, interverranno:

Santino Sepe, Internal & External Communication Manager Birra Peroni S.r.l.

Daniela Brignone, curatrice Archivio Storico e Museo Birra Peroni

Beatrice Cristalli, formatrice e linguista

Stefano Fanigliulo, responsabile Marketing Valore D

Elisa Fulco, coordinatrice progetto Pari e dispari

Roberto Tucci, Head of Innovation Scuola Holden

On. Chiara Gribaudo, Deputata della Repubblica

“Il grido della pace” Religioni e Culture in dialogo da Roma a Torino 

Quest’anno l’incontro internazionale di Preghiera per la Pace delle religioni mondiali nello Spirito di Assisi, che ha avuto come titolo “Il Grido della Pace” – Religioni e Culture in dialogo, si è svolto a Roma da domenica 23 a martedì 25 ottobre

L’evento ha raccolto le attese di pace di popoli e culture, in un tempo segnato dal tragico ritorno della guerra in Europa, che sta causando tante vittime e tanta distruzione. C’è bisogno di inviare un forte messaggio di speranza e di fiducia nel futuro.
Oggi lo “spirito di Assisi”, che è spirito di dialogo e amicizia capace di coinvolgere leader religiosi, politici e gente comune nella costruzione della pace a ogni latitudine, appare sempre più necessario.

Su questo si sono confrontati leader religiosi e rappresentanti dei popoli e delle culture di ogni parte del mondo nei tre giorni di convegno che si è tenuto al Centro Congressi La Nuvola, e si è concluso con la Preghiera per la Pace al Colosseo insieme a Papa Francesco e con l’approvazione di un comune Appello.

Ritenendo che un documento così importante e significativo meriti di essere conosciuto e condiviso il più possibile, si è pensato di promuovere anche in Piemonte – a un mese dall’incontro di Roma – un momento di “sequela” a quanto saggiamente realizzato il 25 ottobre u,s,al Colosseo dai leaders mondiali delle religioni. Pertanto il Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” e Il Comitato Interfedi della Città di Torino – col patrocinio del Consiglio regionale e del proprio Comitato per i diritti umani – si uniscono alla Comunità di Sant’Egidio per condividere l’impegno per la pace che nasce dalle diverse tradizioni religiose ed offrire alla comunità civile tutta un gesto di responsabilità e di concordia per la pace.

Anche i responsabili delle diverse comunità religiose presenti a Torino e in Piemonte, sottoscriveranno l’Appello di pace di Roma, unendosi ai leaders delle religioni mondiali.

L’appuntamento aperto a tutte/i è per sabato 26 novembre alle 18.30 alla Casa del Teatro dei ragazzi e dei giovani in Corso Galileo Ferraris 266

 

Daniela Sironi      Valentino Castellani    Giampiero Leo
Per la Comunità Presidente Comitato portavoce del Coordinamento
Sant’Egidio Interfedi Città Torino interconfessionale del
Piemonte “Noi siamo con voi”

 

Giachino scrive al sindaco sul collegamento aereo Bologna -Lione e Torino

LETTERA APERTA A STEFANO LO RUSSO

Caro Sindaco,

Torino come riferisce stamane un quotidiano cittadino continua a crescere meno della media nazionale. Ci sono tante novità, tante eccellenze ma il PIL della Città continua a crescere poco e chi ne pagano le conseguenze sono il lavoro e la condizione di vita della metà della Città che sta male come ci ha ripetuto tante volte l’Arcivescovo Nosiglia. Le infrastrutture e i trasporti portano per loro natura lo sviluppo. Torino mi pare ferma.
I lavori della TAV procedono troppo lentamente e chi ci rimette è la nostra economia locale. La TAV ci porterà ogni giorno dieci volte le ricadute delle ATP eppure tutto tace.  Il nostro aeroporto è solo tredicesimo nella graduatoria nazionale e porta meno PIL di quanto non faccia l’aeroporto di Bologna alla economia emiliana.
L’anno scorso Ti invitai al convegno sulla TAV VALLEY cioè la realtà interregionale che nascerà attorno alla nuova rete AV e che consentirà di viaggiare tra Torino, Genova, Milano e Lione in un’ora  circa. Un’area da quasi 800 miliardi di PIL . Un’area dove le sinergie tra le 30 Università e Centri di ricerca potrà dare delle ricadute economiche e occupazionali notevoli.
Ora giunge notizia dalla Francia che si apre un collegamento aereo tra Bologna e Lione.
E’ proprio vero. Negli ultimi anni la Città della mortadella ha superato la Città degli agnolotti nel PIL e nei collegamenti con le Città del Mondo.
Che peccato aver perso la lezione di Cavour e del Prof. Giuseppe Grosso che ci aprirono alla Francia e all’Europa con i trafori ferroviario e autostradale.
Ti ringrazio molto della attenzione,
Mino GIACHINO 

Fiumi e laghi più sicuri, sostenibili e riqualificati

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Regione Piemonte investe sulla lotta ai cambiamenti climatici e la riduzione del rischio idraulico dei nostri fiumi e laghi

Chiusa la quinta edizione del bando di riqualificazione di fiumi e laghi 2022. Undici i progetti ammessi al finanziamento. Tutto pronto per l’edizione 2023. L’assessore all’Ambiente, Marnati: «I progetti di piccola scala su base regionale sono fondamentali per attuare le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici»

Dalla riqualificazione ambientale dell’ecosistema fluviale alla realizzazione di una scala di risalita dei pesci; dagli interventi di miglioramento delle condizioni idromorfologiche alla conservazione e riqualificazione degli habitat: 11 i progetti selezionati, e ammessi al finanziamento, da parte della Regione, per un importo di 2 milioni e 900mila euro sul bando 2022. Un bando, quello per la riqualificazione dei corpi idrici, che è giunto alla quinta edizione e che ha permesso, finora, di erogare circa 12 milioni di euro per finanziare 56 progetti lungo fiumi e laghi del Piemonte.

Intanto è tutto pronto per l’approvazione dell’edizione del bando 2023 che poggerà su una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro e, novità, prevederà punteggi premiali per gli interventi di forestazione, anche urbana, legati alle politiche di diminuzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.

«I progetti di piccola scala su base regionale sono fondamentali per attuare le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici – ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – E proprio questo tipo di progetti, che abbiamo avviato 5 anni fa, dimostrano in anticipo che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta: occorre coinvolgere più enti e non singole realtà».

«Questo è quanto è emerso durante la nostra partecipazione a Cop 27 – la Conferenza delle Nazioni Unite 2022 – aggiunge l’assessore – Chi attua e scarica a terra i progetti sono Regioni, Province, Comuni e su questo stiamo lavorando e riponiamo grande fiducia. A questo si sommano poi i fondi della nuova programmazione dei fondi FESR 21-27 che saranno complementari a queste misure e ci permetteranno di intensificare e moltiplicare queste iniziative».

«Sono orgoglioso di comunicare che nel corso di quattro edizioni, dal 2018 al 2021 – sottolinea l’assessore – grazie a questi bandi abbiamo finanziato la piantumazione di 26mila arbusti e 77mila alberi. Questi importanti numeri certificano che queste misure sono strutturali nel tempo e ci permettono di beneficiare di una grande ricaduta in termini di miglioramento ambientale, di riduzione del rischio idraulico dei fiumi ma anche l’abbattimento degli inquinanti sia nelle acque che nell’aria».

«Questo – conclude Marnati – è il modello cui ci ispiriamo per replicare in futuro tutte le nostre iniziative. Uno degli obiettivi che abbiamo già raggiunto è quello di aver finanziato progetti che ci permettono di essere più resilienti alla luce di una situazione che, ancora oggi, nonostante siamo ad autunno inoltrato, dal punto di vista meteorologico desta ancora preoccupazioni per la scarsità di pioggia e neve».

Durante l’evento è stata presentata anche un’anticipazione delle prossime misure del Fesr dedicate alla realizzazione di infrastrutture verdi e blu. Inoltre sono stati illustrati in modo approfondito dai tre Enti, i tre progetti che, nella rosa degli 11 del bando 2022, hanno ottenuto la migliore valutazione.

– Città Metropolitana di Torino, con il progetto “Scala di risalita dell’ittiofauna nella traversa a valle del ponte della SP18, nel Comune di Ciriè”;

– Provincia di Alessandria, con il progetto “Riqualificazione ambientale dell’ecosistema fluviale lungo i torrenti Orba e Piota nell’alto Monferrato Ovadese (AL)”;

– Provincia del Verbano- Cusio – Ossola, con il progetto “Riqualificazione ecologica e naturalistica del Canale di Fondotoce, emissario del Lago di Mergozzo, compreso nella fascia peri-lacuale del Lago Maggiore”.

L’acqua e il fuoco

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

 

La scorsa settimana la Federal Reserve, la banca centrale americana, ha alzato per l’ennesima volta i tassi di interesse ufficiali. 

Le elezioni di metà mandato della scorsa settimana hanno sorpreso molti analisti e smentito i sondaggi che davano come molto probabile l’arrivo di una potente “onda rossa” (il colore del partito repubblicano) che avrebbe travolto, conquistandole, le due camere (quelle dei rappresentanti ed il senato). 

Il risultato ha invece visto i democratici perdere, di misura, la camera dei rappresentanti ma riconquistare una (risicata) maggioranza al Senato. 

La mancata “vittoria per distacco” viene attribuita al comportamento dell’ex presidente Trump e a riprova di ciò si sottolineano le solenni bastonature subite da alcuni dei suoi fedelissimi canditati governatori (36 su 50 sono stati eletti nella stessa tornata).

A gioire, seppur sommessamente, è il partito democratico che temeva di doversi trovare di fronte ad un pesante voto di sfiducia nei confronti di Joe Biden che ne avrebbe indebolito l’azione nei prossimi due anni. 

Il rischio di un’”anatra zoppa” incombeva e lo scampato pericolo è attribuito ai timori degli americani sul futuro della loro democrazia, sotto continuo attacco da parte di The Donald, a partire dal rifiuto ad accettare il risultato delle urne alle ultime presidenziali. 

Ma per il Great Old Party non tutte le notizie sono negative: ad uscire fortemente rafforzato è stato il suo governatore della Florida, Ron De Santis che ha surclassato di venti punti percentuali ((60% contro il 400%) il suo rivale democratico, Charlie Crist. 

Ad accorgersi di questo cambiamento sono stati immediatamente gli scommettitori e gli analisti politici ed ora il candidato più credibile per la Casa Bianca nel 2024 è diventato proprio il 44enne di origine italiane (i suoi otto bisnonni provengono da Abruzzo, Campania e Molise). 

Nel frattempo, sul fronte economico, l’ultimo dato sull’inflazione statunitense ha generato una reazione molto positiva dei mercati finanziari. 

Per la prima volta da molti mesi si è registrato un rallentamento nella cavalcata dei prezzi e potrebbe essere solo l’inizio di quella discesa che ricreerebbe le condizioni per la ripresa del ciclo economico (ora in evidente rallentamento) forse già a partire della seconda parte del 2023. 

Proprio l’economia è la principale responsabile dei cambiamenti politici.  

E’ passato alla storia lo slogan “It’s the economy, stupid” (“Ciò che conta è l’economia”) coniato nel 1992 da James Carville, lo stratega artefice della vittoria, che solo un anno prima sembrava impossibile (il consenso del presidente in carica era al 90%), di Bill Clinton (un modesto governatori dell’Arkansas) nei confronti di George W. Bush. 

Un miglioramento dello scenario economico, con un’espansione che potrebbe prendere corpo proprio nell’anno elettorale, sarebbe la migliore cura alla perdita di consenso subita dai democratici nei primi due anni di presidenza e capovolgere gli attuali (ancora poco probanti) pronostici. 

Nel frattempo, Biden, corroborato dal pericolo scampato ha incontrato il leader cinese, rafforzato a sua volta dall’investitura ricevuta nell’ultimo plenum del partito comunista cinese. 

I due hanno espresso l’intenzione di collaborare per la soluzione della crisi russo-ucraina e per una normalizzazione delle loro relazioni (evitando una riedizione della “guerra fredda”). 

Nel faccia a faccia tenutosi ieri a Bali il presidente statunitense ha però anche ribadito a Xi Jinping i timori degli Stati Uniti nei confronti di una possibile escalation dei toni nei confronti di Taiwan. 

La risposta di Xi è stata netta: “Taiwan è al centro dei pensieri e degli interessi cinesi e rappresenta una linea rossa che non può essere superata nei nostri rapporti. L’indipendenza di Taipei è incompatibile con la pace e la stabilità della regione come l’acqua e il fuoco”.

Forse sarebbe bene ricordare a tutti che non si può asciugare l’acqua con l’acqua, non si può spegnere il fuoco con il fuoco e, quindi, non si può combattere il male con il male.

Speriamo bene. 

La X Mas, tra Montesano e storia

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
Il prof. Quaglieni

Che l’attore in disarmo Enrico Montesano indossi una felpa con lo stemma della X Mas e il motto di Gabriele D’Annunzio” Memento  audere semper” non mi  pare particolarmente degno di nota. Montesano ha colto l’occasione per far parlare di se’. Fu deputato comunista ed è stato un saltafossi della politica che non merita attenzione. E’ un caso patetico, per non dire  un po’ squallido, persino durante la pandemia. Ma le polemiche subito divampate hanno fatto emergere soprattutto una crassa ignoranza storica. Il motto dannunziano  scritto sulla felpa si riferisce alle imprese della R. Marina durante la Grande Guerra nell’Adriatico , legate a D’ Annunzio  ( la beffa di Buccari ), Paulucci , Rossetti , Rizzo che si servirono dei Mas per colpire le navi austriache. Inoltre parlare di X Mas solo in rapporto alla guerra civile nel Nord Italia è molto riduttivo, perché la X Mas che violò il porto di Alessandria d’Egitto, colpendo la flotta inglese, si richiama all’ esempio eroico della Medaglia d’oro al Valor militare Luigi Durand de la Penne e di altri valorosi marinai,  e non c’ c’entra nulla con la X  successiva X Mas repubblichina del principe Junio Valerio Borghese che pure fu un valoroso soldato. Durand de la Penne tornò dalla prigionia inglese per riprendere la lotta nella Marina del Regno del Sud e poi divenne deputato democristiano e liberale. La tendenza a vedere tutto in rosso e nero è incompatibile con una storiografia seria. Anche Montesano è  incredibilmente utile a chiarire le idee, magari, in primis, allo stesso attore felpato, noto per il film in cui recita la parte del marito innamorato dell’amante lesbica della moglie.

Serve una commissione parlamentare sul Covid?

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Ci si chiede se sia necessaria una Commissione d’inchiesta sul Covid: la risposta in casi normali sarebbe no, no perchè una Commissione d’inchiesta non ripara eventuali ingiustizie ma è solo conoscitiva. Tuttavia in un Paese che è stato diviso e lacerato è necessaria. Per dare alcune risposte

Continua a leggere:
https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/11/07/mobile/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/serve-una-commissione-parlamentare-sul-covid-di-marco-corrini.html

Politecnico e Iren, strategia green internazionale

È stato siglato  alla presenza del Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, e del Presidente del Gruppo Iren, Luca Dal Fabbro, l’accordo di partnership tra l’ateneo e la multiutility per l’implementazione e la valorizzazione di progetti green anche in chiave internazionale. Gli obiettivi della collaborazione mirano a porre in evidenza il know how sul tema della transizione energetica all’estero e a diffondere le esperienze ad elevato contenuto tecnologico all’interno del tessuto locale.

L’accordo, dalla durata di tre anni, vuole infatti favorire una collaborazione continuativa, strutturata ed efficace tra le due realtà, puntando su alcune questioni cruciali per la transizione energetica quali la ricerca sull’idrogeno come vettore di energia green, le tecnologie di decarbonizzazione, la mobilità elettrica e il teleriscaldamento.

In particolare sul teleriscaldamento, Iren ed il Politecnico costituiranno un gruppo di lavoro congiunto per sviluppare ed integrare nuove soluzioni tecnologiche per l’integrazione delle fonti rinnovabili termiche nelle reti di distribuzione del calore con l’obiettivo di raggiungere entro il 2050 gli obiettivi di totale decarbonizzazione delle reti.

Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e formazione sono invece i driver della sinergia avviata tra Iren e il Politecnico di Torino. I due partner collaboreranno negli ambiti dell’ingegneria, dell’architettura e del design, con una forte spinta all’internazionalizzazione: tra gli obiettivi dell’intesa, infatti, vi è il potenziamento delle attività congiunte di partecipazione a bandi e programmi di ricerca, oltre che regionali e nazionali, europei e internazionali.

L’impegno per l’alta formazione e la didattica si concretizzerà in diverse iniziative come la realizzazione di tesi e progetti di laurea, l’organizzazione di conferenze, attività di tirocinio e il finanziamento, da parte di Iren, di borse di studio e dottorati di ricerca, oltre alla progettazione di Master universitari.

Favorendo uno scambio continuativo tra la ricerca universitaria promossa dal Politecnico di Torino e l’innovazione tecnologica e di processo realizzata da Iren nell’ambito delle proprie attività, si intende creare una cultura dell’innovazione diffusa che coinvolga studenti, ricercatori, tecnici e manager.

Altro punto qualificante dell’accordo, la conferma dell’insediamento di Iren negli spazi dell’Energy Center del Politecnico: una condivisione di spazi, ma anche di progetti e gruppi di ricerca congiunti.

Le azioni e le strategie verranno implementate da un Comitato Guida costituito dal Rettore e da un rappresentante di Iren e da un Comitato Tecnico di Coordinamento.

Questo accordo nasce dalla volontà di rafforzare il nostro impegno per la decarbonizzazione dei nostri asset e per la transizione e sicurezza energetica, stabilendo un’alleanza significativa e duratura con il mondo accademico e della ricerca, commenta Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren. “Grazie alla sinergia con un’eccellenza come il Politecnico di Torino, con cui consolidiamo una partnership pluriennale, possiamo valorizzare congiuntamente le nostre best practice aziendali e quelle presenti nei dipartimenti dell’ateneo, con l’obiettivo di affiancare al lavoro sul territorio anche una forte spinta all’internazionalizzazione e alla innovazione”.

 

“La collaborazione su tematiche di grande attualità come l’energia, le fonti rinnovabili e la mobilità sostenibile con una grande azienda del settore come Iren rappresenta una ulteriore spinta alla ricerca in questi settori”, commenta il Rettore del Politecnico Guido Saracco. “Inoltre, la condivisione di spazi fisici nel nostro Energy Center garantisce una effettiva collaborazione su iniziative di ricerca e di divulgazione, nelle quali in nostro Ateneo intende essere sempre più punto di riferimento per le realtà del nostro territorio, anche in chiave internazionale”.

 

Coldiretti Torino alle Nitto ATP Finals per promuovere l’alimentazione

Prodotti contadini torinesi per il benessere e uno stile di vita attivo

Coldiretti Torino è presente alle Nitto Atp finals con due appuntamenti a Casa tennis di Palazzo Madama nel programma predisposto dalla Camera di Commercio. Si tratta di due talk con degustazione, al caffè di Palazzo Madama, per parlare di alimentazione da prodotti contadini a Km zero per il benessere fisico e una vita attiva.

Lunedì 14 novembre, dalle 13.30 alle 14.20 il talk “La Dieta Mediterranea con prodotti contadini del Torinese per il benessere fisico e uno stile di vita attivo” con Fabio Broglio (medico endocrinologo, direttore del Centro malattie metaboliche della Città della salute e della scienza, presidente corso di scienze della nutrizione dell’Università di Torino); Felicina Biorci (biologa nutrizionista, responsabile Area nutrizione per il benessere psico-sociale e la performance master Mind to Move dell’Università di Torino); Luca Bonansea (Azienda Agricola Il Palaset, Bricherasio).

Durante il talk sarà offerto un assaggio guidato di: Composta di pesche, Confettura di pere, Pane di farine da filiere locali, succo di pesca contadino.

Giovedì 17 novembre, dalle 13.30 alle 14.20 sarà invece l’occasione del talk “Nutrire il microbiota e la muscolatura con alimenti a Km Zero, i probiotici dello yogurt e le proteine dei latticini freschi dai prodotti contadini torinesi” con Bruno Mecca Cici (presidente Coldiretti Torino e presidente Agrimercato), Fabio Broglio (medico endocrinologo, direttore del Centro malattie metaboliche della Città della salute e della scienza, presidente corso di scienze della nutrizione dell’Università di Torino, direttore master Mind to Move), Amir Lafdaigui (chinesiologo, esperto di movimento umano, co-fondatore master Mind to Move), Marta Bianco (Azienda agricola San Pietro, Front), Chiara Menzio (Alpeggio Menzio, Usseglio), Davide Pinto (Affini).

Durante il talk sarà offerto un assaggio guidato di: Tuma mola (formaggio molle tipico canavesano), Yogurt d’alpeggio con latte da erba e fieno, Pane di filiera locale.

Gli assaggi saranno accompagnati da cocktail a base di verdura e frutta come “Rotten Vegetables” servito dentro peperoni Corno di bue svuotati e il drink “Is not a spritz”.

«Con questi incontri – spiega il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – vogliamo ribadire l’importanza di un’alimentazione a base di prodotti contadini a Km Zero, stagionali, acquistabili ai mercati di Campagna Amica o presso le aziende agricole che praticano la vendita diretta. Con queste due iniziative vogliamo anche ricordare che la promozione di Torino e del suo territorio all’interno di un grande evento sportivo come le Nitto Atp Finals passa anche dalla conoscenza dei prodotti tipici legati alla cura del nostro ambiente agronaturale e al saper fare dei nostri contadini alleati preziosi del nostro benessere».

Per partecipare ai talk e alle degustazioni a Casa Tennis è necessario prenotarsi gratuitamente con l’app DICE.

Andrea Polacchi eletto presidente di Arci Piemonte

Trentanove anni, guida un percorso di rilancio dell’associazione

Andrea Polacchi è il nuovo presidente di Arci Piemonte.
Ieri egli spazi del circolo Operaio Franco Ferraris di Omegna, si sono infatti riuniti i rappresentanti dei 500 circoli e sette comitati territoriali che rappresentano gli oltre 110mila tesserati Arci del Piemonte.

Polacchi – attualmente presidente del Comitato Arci Torino – è stato eletto alle 17,30  presidente del Comitato regionale, a conclusione del congresso per il rinnovo delle cariche piemontesi (in programma ogni quattro anni).

«Gli ultimi anni sono stati difficili per la pandemia, certo, ma anche a causa di una Riforma del Terzo Settore ancora parzialmente incompiuta: ha reso la vita delle associazioni più rigida e professionalizzata – dichiara il neo presidente – L’Arci ha resistito, confermandosi la più importante rete di promozione sociale e culturale del Piemonte. Ora dobbiamo rilanciare».
Spiega: «La nostra associazione è portatrice di un valore immenso di diversità, radicamento, tradizione. Compito nostro, oggi, è prendere questo valore e coniugarlo al futuro: innovando le forme con cui produciamo e fruiamo cultura, costruiamo reti mutualistiche e solidali, stimoliamo alla partecipazione attiv

Le prime sfide del nuovo gruppo dirigente riguarderanno il supporto e i servizi ai comitati territoriali e alle associazioni, anche in relazione alle nuove normative e al RUNTS, che è organizzato su base regionale. Poi, la sfida della progettazione e dello sviluppo associativo, in modo che Arci risulti radicata in modo omogeneo su tutto il Piemonte, valorizzando le caratteristiche di ogni territorio e supportando le realtà locali dell’Arci a partire da quelle più deboli. Infine, percorsi di formazione, rivolti ai circoli, ai giovani e alle tante persone vedono nell’Arci un possibile strumento di emancipazione e partecipazione.

«L’Arci è un laboratorio di pace, antifascismo e democrazia da quasi 70 anni. La nostra società ha bisogno di fondarsi su relazioni umane diverse e alternative al profitto e al consumo. Crisi ambientali, guerre e disuguaglianze: è evidente che l’attuale modello di sviluppo mostra drammaticamente i suoi limiti. Arci, attraverso la propria azione, pratica l’alternativa come scelta politica e, a partire anche da questo congresso, non intende sicuramente smettere» conclude Polacchi.

Antifascismo, genere, giustizia climatica, intercultura, e naturalmente lotta alle povertà, cultura e ricreazione sono le parole d’ordine del Documento politico del Congresso. Con questi contenuti, delegate e delegati parteciperanno al Congresso nazionale di Arci, che si svolgerà a Roma l’1, 2, 3, 4 dicembre prossimo