ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 144

‘MonitoraItalia’ premia ‘uBroker Spa’: tra le prime 230 aziende del comparto utility

Fra oltre 32.458 società.

Dopo le riconferme de ‘Il Sole 24 Ore’ e del ‘The Financial Times’, anche il prestigioso portale di analisi finanziaria e industriale riconosce l’eccellenza italiana tra le compagnie energetiche.

Nuovo riconoscimento per ‘uBroker Spa’. L’azienda italiana che ogni giorno contribuisce ad azzerare le bollette di luce e gas ottiene un’altra prestigiosa menzione. A conferirla è ‘MonitoraItalia’, autorevole e riconosciuto portale di analisi finanziaria che stila periodicamente classifiche aggiornate sull’andamento della produzione dei vari comparti industriali nazionali.

Nel nostro Paese, a oggi, il settore delle utilities conta ben 32.458 soggetti di mercato, di cui 8.531 in crescita. Fra queste, in costante ascesa ‘uBroker Spa’, che ben si posiziona tra le prime 230 su un totale di 470 multiutility company analizzate, le quali primeggiano sul territorio per capacità di espansione e sviluppo.

In più, l’impresa fondata a Collegno, a due passi da Torino, nel 2015 da Cristiano Bilucaglia e Fabio Spallanzani è data altresì al 110° posto tra quelle in rampa di lancio: soltanto nel corso del 2021, infatti, il suo tasso di crescita è esploso, toccando l’85%. Numeri impressionanti, che confortano un percorso di successo in termini di consolidamento già rilevati per ben due anni consecutivi tanto dagli indicatori de ‘Il Sole 24 Ore’ che da quelli altrettanto prestigiosi e internazionali del ‘The Financial Times’.

Questo a indicare com’è possibile, anche in tempi di crisi, di scenari geopolitici complessi e contingenze socioeconomiche articolate, fare la differenza assicurando profitti, benessere, risparmio e continuità nei servizi erogati.

Così Cristiano Bilucaglia, Ceo di ‘uBroker Spa’: “Un altro traguardo raggiunto con il metodo di sempre: formazione, innovazione e trasparenza. E, soprattutto, con zero pubblicità. Zero testimonial costosi. Zero investimenti su grandi media. La nostra forza è la fiducia di chi ci sperimenta direttamente, condividendo l’esperienza positiva vissuta con la propria cerchia di contatti. Le onde scaturite nell’acqua dal primo sassolino si propagano e moltiplicano da sole in un flusso virtuoso in grado di generare soddisfazione per tutti gli attori della filiera. Per noi che crediamo e produciamo, per chi consuma vivendo in serenità. La menzione di ‘MonitoraItalia’ ci onora, confortandoci nella prosecuzione sul cammino intrapreso: sempre fedeli ai valori di ieri, ma con lo sguardo fiero e consapevole rivolto all’oggi”, conclude entusiasta il Presidente di uBroker S.p.A.

 

I Corecom d’Italia riuniti a Torino

Durante l’incontro organizzato dal Corecom Piemonte  è stato fatto un bilancio sul sistema Conciliaweb, una piattaforma particolarmente efficiente e funzionale per la rapida risoluzione delle controversie, che grazie alla sua recente implementazione, permette di gestire in modo proficuo ogni anno migliaia di contenziosi tra gli utenti e gli operatori delle telecomunicazioni.

In apertura il presidente del Corecom Piemonte Vincenzo Lilli ha sottolineato come il Conciliaweb abbia rivoluzionato la conciliazione, “un sistema sempre più innovativo che ha permesso una significativa riduzione dei tempi di attesa a favore sia dei cittadini che delle imprese. Come Corecom Piemonte cerchiamo di assolvere al meglio tutte le funzioni che l’Agcom ci ha conferito e recentemente confermato attraverso la convenzione, – continua il presidente-  e ci stiamo impegnando affinché i piemontesi siano maggiormente a conoscenza dell’esistenza di un luogo di prossimità dove far valere i propri diritti. A tal proposito – conclude Lilli – il Corecom Piemonte avrà a breve un sito dedicato progettato in modo che sia il più fruibile possibile sia per le nuove generazioni che per un pubblico più adulto”.

La Paper Week arriva in Piemonte

 2 GLI EVENTI LOCALI IN CARTELLONE E BEN 10 GLI IMPIANTI PROTAGONISTI DI RICICLOAPERTO

Giunge alla terza edizione la Paper Week, la grande campagna informativa dedicata al ciclo del riciclo di carta e cartone organizzata da Comieco in collaborazione con Federazione Carta e Grafica, Assocarta, Assografici, Unirimae con il patrocinio di ANCI, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Rai Per la Sostenibilità.

Dal 15 al 21 aprile, i cittadini potranno scoprire di più su cosa succede a carta e cartone dopo il cassonetto, partecipando a decine di convegni, iniziative e spettacoli organizzati su tutto il territorio nazionale per approfondire meglio come il gesto quotidiano della raccolta differenziata sia solo il primo fondamentale passaggio di un ciclo virtuoso che coinvolge tutti gli attori della filiera: dai cittadini ai Comuni, dagli impianti di gestione dei rifiuti fino alle cartiere e alle cartotecniche.

RicicloAperto

Una delle novità principali di questa edizione è il grande ritorno in presenza di RicicloAperto: dopo la pausa legata alla pandemia, dal 18 al 21 aprile, oltre 100 impianti in tutta Italia apriranno le proprie portein particolare alle scolaresche – per approfondire le diverse fasi del ciclo del riciclo di carta e cartone.

Qui di seguito gli impianti aperti in Piemonte durante la Paper week che accoglieranno oltre 1.300 studenti, tra le partecipazioni più alte.

Roccavione

CN

Cartiera Pirinoli S. C.

Cartiera

Borgo San Dalmazio

CN

Acsr S.p.A.

Impianto di recupero

Scarnafigi

CN

Ambiente Servizi S.r.l.

Impianto di recupero

Torino

TO

DS Smith Recycling – Torino

Impianto di recupero

Asti

AT

GAIA S.p.a.

Impianto di recupero

Guarene

CN

Relife Recycling S.r.l.

Impianto di recupero

Piossasco

TO

Teknoservice Italia S.r.l. – Piossasco (TO)

Impianto di recupero

Castellamonte

TO

Teknoservice Italia S.r.l. – Castellamonte (TO)

Impianto di recupero

Palazzolo Vercellese

VC

Vescovo Romano & C. S.r.l.

Impianto di recupero

Torino

TO

MAcA – Museo A come Ambiente

Museo

PaperWeeker

Sulla carta siamo tutti protagonisti. Con questo slogan Comieco ha avviato una specifica call to action, trovando il supporto di tante associazioni, aziende, comuni, insegnanti, scuole, influencer ma anche designer e artisti che con le loro iniziative animeranno il calendario della settimana diventando a tutti gli effetti dei#paperweeker.

In Piemonte sono 2 le iniziative entrate a far parte del calendario della Paper Week:

Città

Data

Organizzatore

Attività

Tortona (AL)

15 aprile

GESTIONE AMBIENTE S.P.A.

La carta si rimette in sellaLaboratorio per bambini delle scuole elementari dedicato alla creazione di burattini, marionette, pupazzi con materiale di riciclo (carta e cartoncino).

Torino (Via San Donato 79C)

18 e 20 aprile

13sedicesimi srl

Rilega e personalizza il tuo taccuino – laboratorio in cui i partecipanti potranno rilegare a mano il proprio taccuino utilizzando carta di riciclo recuperata da prodotti fallati.

Paper Week Challenge

Altro appuntamento di richiamo è la Paper Week Challenge, quiz in diretta streaming sulle regole del corretto riciclo di carta e cartone, coniugando “formazione” e “divertimento”. La Paper Week Challenge si articola in 5 appuntamenti, da lunedì 17 a venerdì 21 aprile: per partecipare basta iscriversi utilizzando l’apposito form online disponibile al seguente link https://www.comieco.org/paper-week-challenge-2023/. Il più preparato e veloce di ogni manche vincerà un buono Amazon da 100 euro.

Il calendario delle iniziative della Paper week è in continuo aggiornamento su https://www.comieco.org/comunicazione-ed-eventi/eventi/paper-week/

 

Comieco (www.comieco.org) è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, nato nel 1985 dalla volontà di un gruppo di aziende del settore cartario interessate a promuovere il concetto di “imballaggio ecologico”. Nel 1997, con l’entrata in vigore del D. Lgs. 22/97, Comieco si è costituito in Consorzio Nazionale nell’ambito del sistema CONAI e attraverso una incisiva politica di prevenzione e di sviluppo, ha contribuito a triplicare la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia: da 1 a 3,6 milioni di tonnellate, raggiungendo e superando con anni di anticipo gli obiettivi di riciclo dei rifiuti di imballaggi cellulosici previsti dalla normativa europea. 

Scendono da 19 a 13 i Comuni piemontesi al massimo livello di siccità

I dati di Utilitalia 

I dati forniti dalla Federazione nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po. A livello nazionale altri 165 Comuni si collocano al livello 2 (severità media): 124 in Piemonte, 40 in Lombardia e 1 in Trentino-Alto Adige. Brandolini: “Il decreto siccità è un importante passo per accelerare la realizzazione di alcune opere infrastrutturali fondamentali”

 

ROMA, 13 APRILE 2023

Oggi, nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) ha reso noto che rispetto al mese scorso sono scesi da 19 a 13 i Comuni – segnalati dalle proprie associate – al massimo livello di severità idrica (criticità su parte significativa dell’abitato, riempimento serbatoio integrato con autobotti o atri interventi provvisori di somma urgenza), tutti concentrati in Piemonte. Si tratta di Armeno (NO), Cannero Riviera (VB), Piedimulera (VB), Pieve Vergonte (VB), San Bernardino Verbano (VB), Pettinengo (BI), Strona (BI), Valdilana Soprana (BI), Zumaglia (BI), Brondello (CN), Pagno (CN), Roccabruna (CN) e Rossana (CN).

A livello nazionale, altri 165 Comuni si collocano al livello 2 (criticità limitate alle reti locali delle frazioni per abbassamento sorgenti o portate disponibili, riempimento serbatoi secondari integrato con autobotti o altri interventi provvisori di somma urgenza e/o interconnessioni): 124 sono in Piemonte, 40 in Lombardia e 1 in Trentino-Alto Adige. Le precipitazioni piovose e nevose degli ultimi giorni hanno contribuito a migliorare leggermente il quadro ma, rileva Utilitalia, si tratta di fenomeni sporadici e non risolutivi in una situazione di complessivo deficit di precipitazioni, soprattutto nella zona nord-occidentale del distretto.

In proposito, sottolinea il presidente della Federazione, Filippo Brandolini, “il decreto siccità varato dal Governo rappresenta un importante passo per accelerare la realizzazione di alcune opere infrastrutturali fondamentali. È necessario infatti favorire la resilienza dei sistemi acquedottistici rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici, nell’ambito di un approccio globale che consideri tutti i diversi utilizzi dell’acqua nel nostro Paese. Le imprese del servizio idrico sono pronte a fare la propria parte: dal 2019 gli investimenti sono saliti da 49 a 56 euro annui per abitante e, nei prossimi anni, per fronteggiare gli effetti della crisi climatica i gestori investiranno 10 miliardi di euro aggiuntivi rispetto agli interventi finanziati dal PNRR, la metà dei quali entro il 2024. Sono pronte inoltre a favorire il riuso delle acque depurate per fini irrigui”.

 

Uncem: dov’è la neve del futuro?

Dove è la neve del futuro? L’artificiale o programmata, con o senza acqua, è nel futuro o nel passato? Oltre ogni ideologica resistenza al cambiamento, oltre ogni pseudo-ambientalismo, oltre ogni scontro tra tifoserie, oltre ogni accademica lezioncina alla Politica, esercitare pensiero, analisi, studio, e poi azione e concretezza è necessario. Oggi più che mai. Di fronte ai grandi numeri – almeno quelli raccontati nelle ultime ore dagli Operatori turistici – a conclusione dell’inverno 2022-2023, che si chiude con questo week end lungo pasquale, crescono ancora di più le domande. Belle e virtuose domande. Senza apparenti semplici risposte. Chi le ha, forse non sa andare oltre. Cercarle insieme, comunitariamente è vincente. Dare risposte “in unità” all’oltre della neve, è il vero percorso che ci coinvolge. Tutto il passato non si salva. Cosa ci sia nel futuro richiede tanta tanta intelligenza, anche istituzionale. Comunitaria.

Tanti arrivi e tante presenze, dal mondo sulle Alpi e sugli Appennini, pochissima neve. In questo inverno. Tanta neve, solo neve o quasi prodotta artificialmente, molti fondi pubblici investiti, buone ricadute sull’indotto, sul mercato, sugli hotel, sui ristoranti, sui Maestri, su chi vive e opera nei territori. Resta e può restare perché vi sono economia, servizi, comunità unite, senso del futuro. Ha tutto senso? Cosa non lo ha? Va tutto bene? Oltre tutte (e altre) queste domande, forse anche esse banali e retoriche, che Uncem si pone, prova ad andare il progetto Interreg Spazio Alpino Beyondsnow che vedrà due giorni importanti di riflessione, il 18 e il 19 aprile a Torino, presso la sede della Città Metropolitana, e nelle Valli di Lanzo, ad Ala di Stura e Balme. Ci sarà anche Uncem, per andare oltre i limiti della semplificazione e dello scontro, da bar o da pista. Oltre il limite del senso che “se si è sempre fatto così, va bene così”. Ci proveremo, almeno. Non è detto che sia facile. Ma vale la pena di provarci, insieme. Tutti. Operatori ed Enti locali, lavoratori e Associazioni che credono nelle sfide del cambiamento climatico, che provano ad affrontarle con intelligenza e lucidità. Serve onesta intellettuale, superare disuguaglianze e sperequazioni. Beyondsnow è anche questa volontà. Chi ha la verità in tasca, chi vuole dire tutto, chi sa tutto, chi insegna tutto, chi mostra la via perfetta, sul futuro dello sci, del turismo, della neve, dell’artificiale finanziata da soldi pubblici, potrà stare a casa. Beyondsnow chiama a raccolta chi vuole dialogare e confrontarsi, partendo anche da zero, cambiando anche idea, che è sempre virtuo dei forti. Uncem ci sarà. Buon Sabato Santo. La Luce illumini come andare “oltre”, anche nella neve del futuro.

Wooooow, il portale dedicato all’orientamento e alla formazione e al lavoro

A PORTATA DI CLICK

Il progetto del Gruppo Giovani di Confindustria Piemonte coinvolge 57 istituti scolastici e quasi 200 imprese 

che condividono l’offerta formativa e lavorativa
per ridurre il mismatch tra domanda e offerta anche grazie a un innovativo test

 

Il Gruppo dei Giovani imprenditori di Confindustria Piemonte ha messo on-line il progetto Wooooow dedicato all’orientamento e alla formazione e al lavoro. Ideato, promosso e realizzato per la prima volta nel 2012 dal Gruppo Giovani Imprenditori di Novara come un evento fisico che ha coinvolto oltre 10.000 giovani dove era possibile conoscere di persona docenti o rappresentanti delle imprese, Wooooow è stato ora esteso all’intero territorio regionale ed è disponibile anche attraverso un portale digitale.

L’obiettivo è creare un ulteriore canale di comunicazione sempre aggiornato tra giovani, scuola e mondo del lavoro, fruibile in maniera condivisa insieme alle famiglie. Wooooow si rivolge sia a chi sta per scegliere il proprio percorso scolastico, sia a chi cerca un primo impiego. Per allargare al massimo il campo d’azione vengono coinvolte le Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado, le imprese e le agenzie formative che presentano la propria offerta in un unico portale suddiviso per territori, orientamento scolastico e tipo di impiego ricercato.

Al centro del progetto l’Orientatest, grazie al quale si può scoprire qual è l’indirizzo scolastico più adatto alle caratteristiche e agli interessi di ragazze e ragazzi. Per chi ha invece deciso di entrare nel mondo del lavoro, c’è invece la possibilità di un supporto diretto grazie all’interazione che il sistema confindustriale è in grado di offrire. Sono poi presenti nel portale i contatti diretti con tutte le aziende che hanno già deciso di aderire al progetto Wooooow.

“Wooooow comprende già 57 istituti scolastici e 196 imprese da Vercelli, Novara, Biella, Asti, Cuneo, Verbania e Canavese. Il portale e gli eventi fisici vogliono essere una via d’ingresso ‘informata’ verso il mondo del lavoro” spiega il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte, Andrea Notari. “Il progetto è gratuito, e ovviamente senza nessun obbligo o registrazione preliminare. E’ un viaggio dentro il proprio futuro, o per chi come me è più avanti negli anni, un ritorno al futuro, con la scoperta di vocazioni nascoste magari sotto al tappeto. In futuro, vorremo poi anche includere il mondo accademico – aggiunge Notari – offrendo così un panorama completo a 360° a chi accede al nostro portale. L’obiettivo è crescere in fretta, per raccogliere il maggior numero di soggetti, e affinare sempre più l’offerta a seconda delle esigenze, e trovare delle risposte che incrocino le aspirazioni di ognuno”.

Agriturist Piemonte: premiate le aziende agrituristiche e il “Made in Italy” di prossimità

 

 

La vacanza in agriturismo è stata la prima scelta degli italiani per Pasqua e Pasquetta”. Lo ha detto Lorenzo Morandi presidente di Agriturist Piemonte, l’Associazione Nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio, prima associazione di agriturismo in Italia, costituita dalla Confagricoltura nel 1965, per promuovere e tutelare l’agriturismo, i prodotti nazionali dell’enogastronomia regionale, l’ambiente, il paesaggio, la cultura rurale.

In Piemonte, per il primo lungo week end di primavera gli ospiti hanno scelto la campagna, l’aria aperta, mete vicine, ambienti genuini e l’assaggio delle eccellenze enogastronomiche che caratterizzano i nostri territori” prosegue Morandi, sottolineando quanto sia in aumento il numero dei sostenitori delle vacanze sempreverdi.

In Italia le aziende agrituristiche attive sono più di 25.000 e oltre il 60% dei comuni italiani ne ospita almeno una. Quasi la metà offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da un’imprenditrice

 

Tuttavia, alcune note dolenti sono state evidenziate da Agriturist e riguardano la difficoltà a reperire personale e il peso dei forti aumenti delle materie prime: ad esempio, in un anno, la farina è aumentata del 150%, lo zucchero del 100%, latte, carni e ortaggi dell’80% e oltre il 150% i costi energetici. Per contro, responsabilmente, gli imprenditori agrituristici hanno solo leggermente ritoccato i loro prezzi.

Il settore dell’agriturismo italiano, con le sue peculiarità uniche al mondo, si conferma una parte strategica all’interno dell’offerta turistica nazionale. Ci siamo finalmente gettati alle spalle la pandemia – conclude il presidente Morandi – e i risultati lo stanno dimostrando. Si ricomincia con una maggiore pianificazione e programmazione delle proprie vacanze anche se preoccupa, soprattutto in vista della prossima stagione estiva, la difficoltà a reperire personale”.

Più esteso, veloce ed ecologico. Torino investe sul trasporto pubblico: 437 nuovi bus e 70 nuovi tram

Oltre 700 milioni di lavoriprolungamento della metropolitana con altre 4 stazioni2 linee tramviarie e 30 chilometri di binari in più. Sono i numeri del trasporto pubblico torinese dei prossimi anni, presentati in conferenza stampa dal sindaco Stefano Lo Russo, insieme all’assessora ai Trasporti Chiara Foglietta e dall’amministratore delegato di GTT Serena Lancione.

 

Servizio più capillareaffidabilità dei passaggi e comfort dei mezzi sono i pilastri della riorganizzazione che, da qui al 2027, si propone di rendere metro, autobus e tram la scelta più facile, oltre che la più sostenibile,  per andare al lavoro, a scuola o all’università e per muoversi all’interno della città, con tempi di attesa massimi di 8 minuti. Cruciali per raggiungere questo obiettivo sono il prolungamento della linea 1 della metropolitana sino a Cascine Vica, il potenziamento del sistema tramviario con nuovi percorsi, l’introduzione del sistema BRT (Bus Rapid Transit) e l’arrivo di nuovi mezzi  (+70% della flotta rinnovata) con una forte crescita di quelli elettrici, più ecologici e silenziosi.

Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo“Il trasporto pubblico locale è un tassello fondamentale nella nostra strategia di sviluppo della Città. Qualità del servizio, ammodernamento della flotta e una chiara visione della Torino che vogliamo sono state le basi del lungo e impegnativo lavoro di studio e progettazione di questi mesi che oggi viene presentato e che include una pluralità di azioni che si svilupperanno nei prossimi anni. L’obiettivo è dare alle cittadine e ai cittadini un trasporto pubblico economico, efficiente e sostenibile, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica e in linea con le politiche ambientali dell’Agenda 2030. Vogliamo un trasporto pubblico che diventi realmente competitivo con i mezzi  privati e sia fortemente interconnesso e intermodale con il Servizio Ferroviario Metropolitano e la mobilità dolce. Pianificare il trasporto pubblico significa infatti pianificare l’intera Città e sarà proprio l’intreccio del nuovo TPL e degli investimenti che stiamo facendo con la pianificazione urbanistica e con il nuovo piano regolatore la sfida che vogliamo cogliere nei prossimi anni.”

La parola chiave è “rete prioritaria estesa”: una spina dorsale, strutturata sulla metropolitana (l’attuale linea 1 e la futura linea 2) insieme alla rinnovata rete tranviaria, servita da veicoli ad alta capienza e ad alta frequenza, permetterà collegamenti più rapidi in e da tutte le zone della città. Verso di essa convergeranno le diverse linee di collegamento creando una rete che verrà co-progettata tenendo conto delle esigenze dei singoli territori.

Dichiara l’Assessora ai Trasporti Chiara Foglietta: “Torino ha già una importante rete tranviaria, non sfruttata in tutte le sue potenzialità. Abbiamo quindi programmato tutte le possibili estensioni, realizzabili entro i prossimi 5 anni e nel frattempo abbiamo chiesto a Gtt di rimettere in esercizio tutti i tratti di rete tranviaria utilizzabile. Quello che presentiamo oggi è lo scheletro della rete di forza attorno al quale nei prossimi mesi andremo a costruire – insieme alle circoscrizioni e ai territori – le reti di adduzione –  Siamo già pronti però per dare risposte certe a richieste che i territori chiedono a gran forza da tempo: il ripristino della gestione tranviaria della linea 13 in orario serale e nei giorni festivi, il ripristino della gestione tranviaria della linea 10 nei giorni festivi e nei periodi di chiusura delle scuole, il potenziamento della linea 74 diretta al Caat, l’ottimizzazione dei percorsi delle linee che servono l’area della stazione Rebaudengo, il miglioramento dei collegamenti fra Villaretto, Falchera e Mappano e nella zona verso San Mauro, Barca, Bertolla, il potenziamento della linea 66, la riorganizzazione del servizio in zona Parella”.

A ridurre i tempi di attesa concorreranno la priorità semaforica per i mezzi pubblici, per i quali lungo alcuni percorsi saranno dedicate corsie preferenziali e l’installazione di telecamere nei tratti più critici della viabilità cittadina, per evitare code causate da auto in transito o in sosta sugli spazi destinati al passaggio di bus e tram. I nuovi bus saranno più rapidi ma anche più ecologici: grazie anche ai fondi del Pnrr quelli elettrici passeranno dall’11 al 63% del totale con considerevoli vantaggi per la qualità dell’aria in città (-61% di Co2 e -95% di particolato nelle emissioni).

Conclude l’Amministratore Delegato di GTT Serena Lancione: “Nei prossimi 4 anni il servizio di trasporto pubblico a Torino sarà completamente rinnovato grazie agli investimenti previsti dal PNRR e da GTT. Siamo orgogliosi di essere in prima linea insieme alla Città di Torino in questa sfida di cambiamento che configurerà un sistema di trasporto cittadino ecologico, più veloce e affidabile. Entro il 2026 con 70 tram e 437 nuovi autobus urbani la nostra Azienda metterà in atto un significativo rinnovamento del parco; l’età media della flotta autobus urbana scenderà al di sotto dei 5 anni. Al termine di questi interventi più di 8 viaggi su 10 a Torino saranno a trazione elettrica, totalmente ecologici e sostenibili. Il servizio sarà  più attrattivo e stimiamo di aumentare i passeggeri di quasi 15 milioni rispetto al 2022. Torino sarà anche una delle prime Città in Italia ad avere una linea “Bus Rapid Transit”, autobus elettrici con ricarica a capolinea che con caratteristiche simili al servizio tranviario offriranno un’elevata capacità di trasporto passeggeri e maggiore velocità negli spostamenti. Efficienza e qualità del Trasporto Pubblico sono ormai considerate un indice primario per dare a una città la patente di grande metropoli europea e non solo.  Credo che anche sotto questo profilo avremo le carte in regola per raggiungere questo obiettivo”.

Le prime novità riguarderanno il potenziamento della linea 74 diretta al Caat, l’ottimizzazione dei percorsi delle linee che servono l’area della stazione Rebaudengo, il miglioramento dei collegamenti fra Villaretto, Falchera e Mappano e nella zona verso San Mauro, Barca, Bertolla, il potenziamento della linea 66, la riorganizzazione del servizio in zona Parella.

Al via sette progetti di mobilità sostenibile tra Stellantis e Politecnico

Oggi al Politecnico di Torino il Chief Technology Officer (CTO) di Stellantis Ned Curic, il Rettore Guido Saracco e il vice rettore per le politiche interne Stefano Corgnati hanno dato ufficialmente il via ai sette progetti finanziati nell’ambito del protocollo d’intesa siglato a fine 2022 con l’obiettivo di rafforzare le attività di ricerca e sviluppo sui temi della mobilità, sostenibilità e dell’economia circolare.

L’accordo per il quadriennio 2022-2026 supporta le attività di ricerca volte ad accelerare lo sviluppo di prodotti per la mobilità sostenibile nel medio e lungo periodo, oltre al Corso di Laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo. I sette progetti avviati formalmente oggi riguardano infatti soluzioni per la mobilità a zero emissioni e la riduzione dell’impatto ambientale e vedranno il finanziamento di borse di dottorato e di tesi di laurea magistrale.

I progetti hanno un approccio fortemente interdisciplinare e coinvolgeranno più dipartimenti e Centri Interdipartimentali del Politecnico. In particolare, cinque riguardano lo sviluppo di vetture ibride ed elettriche e si occuperanno di batterie innovative, progettazione di pacchi batterie per nuovi veicoli, semiconduttori di nuova generazione per l’elettronica dei motori, accumulo dell’idrogeno per le vetture che utilizzano questo carburante e soluzioni per aumentare l’efficienza dei piccoli e medi veicoli per il delivery. nell’ambito della riduzione dell’impatto dell’intera filiera produttiva – dalle materie prime allo smaltimento degli scarti – i progetti riguarderanno invece la cattura, l’accumulo e il riutilizzo delle emissioni di CO2 e la definizione del  Life Cycle Assestment (LCA) ottimale.

Il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, ha ricordato: “La collaborazione con Stellantis si dimostra, come in passato, motore di uno sviluppo tecnologico essenziale per il nostro tessuto economico ed offre preziose opportunità di formazione ai nostri studenti preparandoli per le richieste del mercato. Grazie a questa sinergia i nostri ingegneri saranno formati per affrontare le sfide di una società che cambia sempre più velocemente”.

“Lavorare insieme ci rende più forti e creativi grazie alle eccellenze tecnologiche e umane su cui possono contare Stellantis e il Politecnico di Torino. Affrontare la complessità della mobilità di domani richiede infatti un approccio aperto e basato su un ecosistema collaborativo globale. Questo ci consente di far progredire le nostre conoscenze e trovare risposte innovative alle sfide di domani, a  beneficio dei nostri clienti e della società in genere”, ha sottolineato il Chief Technology Officer di Stellantis Ned Curic.