ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 143

Gruppo Iren premiato con la certificazione Health Friendly Company

Welfare e salute dei dipendenti, dalla Fondazione Onda

 

 

 Il Gruppo Iren è stato premiato per il biennio 2023-2024 con il Bollino HFC (Health Friendly Company) dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.

Questa certificazione riconosce l’impegno dell’azienda nella tutela della salute e del benessere dei propri dipendenti, e la inserisce all’interno di un percorso formativo biennale che, attraverso webinar, materiali informativi e condivisione di buone pratiche, accompagnerà il Gruppo in un percorso di confronto e di consolidamento delle proprie pratiche e politiche di Welfare.

Il Bollino HFC costituisce per Iren l’opportunità di valorizzare tutte le iniziative già realizzate e di valutare possibili nuovi progetti da avviare nell’ambito della strategia per la salute e il benessere delle persone che lavorano nel Gruppo – commenta Alessandro Rusciano, Direttore Personale e Organizzazione Iren -. Grazie a questo riconoscimento abbiamo inoltre la possibilità di entrare a far parte di un network di aziende che ci permetterà di condividere esperienze e contaminare il nostro approccio a questi temi”.

L’attribuzione del Bollino viene validata da un apposito Advisory Board a partire da un questionario che verifica l’impegno delle aziende verso la tutela della salute dei propri dipendenti con un focus su alcune tematiche specifiche, che vanno dall’attenzione al welfare aziendale, alle politiche di contrasto alle molestie sessuali di genere in ambito lavorativo, fino alla promozione di campagne per la promozione di stili di vita corretti.

Affitti, a Torino il 60% degli inquilini è single

L’analisi delle locazioni realizzate attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa nel corso degli ultimi anni evidenzia risultati interessanti. Alcune tendenze comparse con l’arrivo della pandemia sono ancora in atto, ma con un’intensità minore rispetto al 2020 e al 2021, altre invece sono tornate a livelli standard. Lo studio ha riguardato i semestri compresi tra il 2019 e il 2022 e nel primo semestre del 2022 l’analisi è stata condotta su 4.268 contratti di locazione.

Il mercato degli affitti consacra il ritorno degli studenti e dei lavoratori trasfertisti, che già nella seconda parte del 2021 avevano dato segnali di ripresa. In Italia nel primo semestre del 2022 il 25% degli affitti è stipulato da lavoratori trasfertisti, il 3,8% da studenti universitari e il 71,2% da persone che hanno scelto di vivere in affitto. Da segnalare che gli studenti universitari si muovono sul mercato principalmente nella seconda parte di ogni anno, nel secondo semestre del 2021 infatti componevano il 13,1% sul totale dei contratti stipulati, percentuale anche più alta di quella che si registrava nel 2019. Stesse tendenze si evidenziano anche a Milano, le quote però sono molto più alte rispetto alle medie registrate in Italia, nel capoluogo lombardo infatti il 45,6% degli affitti riguarda lavoratori trasfertisti e il 13,6% studenti universitari, questi ultimi nella seconda parte del 2021 arrivavano al 35,6%.

In crescita l’utilizzo dei contratti a canone concordato e a carattere transitorio, ma il contratto più utilizzato a livello nazionale rimane sempre quello a canone libero (45,8%). Ancora più marcato l’utilizzo di contratti a canone libero a Milano dove si attesta al 72,6%, in crescita i contratti a carattere transitorio (26,2%), mentre non si stipulano quasi mai contratti a canone concordato (1,2%). La tipologia più affittata è il bilocale, a livello nazionale si raggiunge il 40%, a Milano si arriva al 58%.

In conclusione, le nostre analisi confermano il perdurare di alcune tendenze che erano emerse nei mesi successivi alla pandemia, ma la loro portata è più contenuta rispetto al recente passato, con molti indicatori che sembrano riavvicinarsi ai valori del 2019. Saranno i prossimi semestri a dirci se questa inversione di tendenza riporterà il mercato ai valori standard, oppure se alcune nuove abitudini siano ormai diventate strutturali nel nostro mercato immobiliare.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Pininfarina al centro della settimana del design milanese

In occasione del Milano Design Week 2023, Pininfarina presenta nuove visioni dell’abitare contemporaneo, presenziando in una serie di eventi, installazioni ed esposizioni durante tutto il corso della settimana.
DESIGNTECH FUORISALONE, Via Polidoro da Caravaggio 30 – All’interno dell’area ex Koelliker – dove sta costruendo la Cofactory per conto di Designtech l’hub di innovazione sviluppato da RealStep –  Pininfarina ha progettato anche l’allestimento dello spazio espositivo del Certosa District, “La Cattedrale”, che ospiterà l’evento Innovation for Living, in cui verranno presentati i lavori di startup emergenti nel campo dell’innovazione, delle costruzioni, e della mobilità. In mostra anche i lavori dei vincitori del premio Designwanted 2023, di cui Giovanni de Niederhäusern, SVP Pininfarina Architecture, è membro della giuria.

RO PLASTIC PRIZE 2023, 20 Aprile, 18:00, Via Matteo Bandello 22 – L’evento è nato nel 2019 per ispirare la comunità creativa internazionale a esplorare una nuova filosofia di design e di produzione utilizzando materiali innovativi che derivano dal riuso dei rifiuti. Quest’anno Giovanni de Niederhäusern, SVP Pininfarina Architecture, sarà uno dei giurati dell’iniziativa.

CALLIGARIS, Salone del Mobile Pad 14 Stand A23 B24 – In una combinazione di design e tecnologie emergenti, Orbital torna a far parlare di sé in occasione del 100° anniversario di Calligaris. Il tavolo allungabile disegnato da Pininfarina per la multinazionale dell’arredamento è un’icona di grande interesse che ha vinto il premio Interior Innovation Award nel 2012.

SNAIDERO, Piazza San Marco 1 – All’intersezione tra tecnologia, artigianato e design, la cucina Ola è una sintesi di vita e movimento. Disegnata in collaborazione con Snaidero nel 2021, Ola, ora rinnovata, sarà presentata nel flagship di Snaidero a Milano con un evento di presentazione che vedrà la partecipazione del Team Pininfarina.

REFLEX, Salone del Mobile Pad 05 Stand L03 M02 – La nuova collezione Reflex che verrà presentata al Fuorisalone 2023 ha come protagonista Nido, la nuova sedia personalizzabile disegnata da Pininfarina all’interno del progetto “Pininfarina Home Design”. Linee morbide, design continuo e arioso, contrasto di materiali: ogni elemento rende Nido adattabile a spazi e clienti diversi.

BRA-VERY BAR, Via Sammartini 52 – Pininfarina è uno dei partner coinvolti da IAAD, Accademia Italiana e SAE Institute per affrontare il tema “Ethic in Aesthetic” attraverso 5 giorni di workshop per sviluppare progetti innovativi in ambito di sport inclusivo, automotive, footwear, comunicazione e sound design. L’azienda simbolo dell’Italian Style ispirerà il tema Ethical Living x Move(Ment) venerdì 21 aprile, in un workshop incentrato sul footwear sostenibile.

Fondazione Crt, Giachino scrive a Quaglia e Palenzona

Carissimi Fabrizio Palenzona e Giovanni Quaglia,

Anche in virtu’ di una amicizia di lunga data Vi scrivo a proposito della Vostra candidatura a Presidente della Fondazione CRT perché ho letto  ampie pagine dedicate alla partita per la Presidenza della Fondazione CRT,  Cassa Risparmio Torino, con i possibili schieramenti e i possibili voti a Vostro favore ognuno di Voi due.  Non ho letto invece una riga sul Vostro programma di due politici che da almeno vent’anni si occupano  di Banche e Fondazioni. Lo dico perché mentre le nostre grandi Banche dal S.Paolo a UniCredit vanno molto bene, gli utili sono alti, le retribuzioni dei manager altissime, Torino da 25 anni cresce meno della media nazionale. Di più. Il sistema delle Fondazioni piemontesi negli ultimi vent’anni ha distribuito al territorio circa cinque miliardi di euro cash ma il territorio ha continuato il suo declino con una bassa crescita che si è trasformata in un forte calo del PIL procapite è questo ha fatto aumentare le persone in povertà e la disoccupazione giovanile.
Le finalità delle Banche  sono quelle di dare il servizio del credito al sistema economico per aiutarlo a crescere e a creare nuove occasioni di lavoro mentre le Fondazioni che le controllano si occupano del rapporto con il territorio. Così è stato fino alla fine degli anni 80.
Il 18 aprile giorno del voto sulla Presidenza della Fondazione CRT io ringrazierò ancora una volta i miei genitori che il 18.4.1948 votando De Gasperi votarono per la rinascita del nostro Paese semidistrutto dalla 2a Guerra Mondiale.
Negli ultimi vent’anni Torino si è mangiata molto di quanto costruito sino alla fine degli anni 80. Io penso che tutti coloro che si candidano a guidare Enti importanti come le Fondazioni Bancarie oltreche a pensare chi nomineranno nel CDA delle Generali dovrebbero dirci quale contributo si propongono di dare per rilanciare la ex Capitale d’Italia, la ex Capitale dell’auto dove i poveri sono notevolmente aumentati e la crescita economica e’ più bassa della media nazionale.
Lo dobbiamo ai nostri figli e ai nostri nipoti come diceva Alcide De Gasperi.
 Anche perché come Voi sapete  la TAV abbiamo dovuto salvarla noi semplici cittadini anche se molto innamorati di Torino e preoccupati del suo futuro.
Molte grazie della attenzione,
Mino GIACHINO

Dalla Regione più di un milione per le terme

Bonus per le aziende e voucher per i turisti 

Il Presidente e l’Assessore al Turismo sottolineano con Federterme l’importanza di aiutare un settore prezioso per la salute e il benessere delle persone, ma anche per l’economia del territorio
Come già fatto per sostenere nella ripartenza post pandemia e nel contesto della congiuntura internazionale molte realtà strategiche del tessuto sociale ed economico piemontese, la Regione scende nuovamente in campo a supporto di un altro comparto prezioso per la salute e il benessere delle persone e l’indotto turistico del territorio. 
Lo comunicano il Presidente della Regione Piemonte alberto Cirio e l’Assessore al Turismo Vittoria Poggio che, nei giorni scorsi, hanno incontrato i vertici di Federterme
 
Nelle prossime settimane, raccogliendo l’appello della Federazione che rappresenta anche in Piemonte le principali aziende termali, verrà lanciata una misura del valore di un milione di euro, che avrà una doppia modulazione: 800 mila euro saranno destinati a un contributo una tantum a fondo perduto (nel rispetto del de minimis) a favore delle realtà concessionarie delle fonti termali, per il supporto delle attività ordinarie, la promozione delle riaperture stagionali e il ripristino dei flussi turistici e altri 200 mila euro, sull’esperienza di successo maturata con i Voucher Vacanza Piemonte sperimentati nel periodo Covid, saranno destinati a voucher utilizzabili dai turisti per la fruizione dei servizi offerti negli stabilimenti termali.
 
Tra i criteri per accedere al bando sarà necessario garantire l’apertura nel 2023 dei reparti di cure termali per almeno cinque mesi, anche non continuativi (almeno due mesi nei casi degli impianti situati oltre i 1000 metri). 
 
«Il settore termale rappresenta anche per il Piemonte una delle eccellenze turistiche e come tale produce notevoli vantaggi economici ed occupazionali – sottolinea Massimo Caputi, presidente di Federterme Confindustria –. Con la misura che sarà varata dalla Regione Piemonte si potrà avviare una fase di sviluppo che gioverebbe ad un comparto che è fondamentale per il Piemonte».
 
La misura è stata inclusa in un emendamento alla Legge di bilancio, che il Consiglio regionale si appresta a licenziare entro il mese di aprile, ed è rivolta a tutte le 17 concessioni presenti ad oggi in Piemonte: sei in provincia di Alessandria (quattro ad Acqui Terme, una a Voltaggio e una a Vignale Monferrato), tre in provincia di Asti (ad Agliano Terme, Castelnuovo Don Bosco e Nizza Monferrato), tre in provincia di Cuneo (a Vinadio, Valdieri e Lurisia), una in provincia di Torino a Borgofranco di Ivrea e quattro nel VCO (a Bognanco, Premia, Crodo e Vanzone San Carlo). 
La Regione Piemonte inoltre ha già previsto altri 150 mila euro a sostegno della ricerca di nuove fonti termali, a ulteriore valorizzazione di un comparto che storicamente rappresenta una delle tradizioni d’eccellenza del territorio.

Fondi regionali per migliorare i servizi all’infanzia

Garantire continuità educativa ed un sistema integrato tra i servizi dedicati ai bambini tra 0 e 6 anni: con questo obiettivo, recependo una direttiva Nazionale, per volontà dell’Assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte sono stati istituiti i primi 30 Coordinamenti Pedagogici Territoriali (CPT), un nuovo organismo che riunisce i coordinatori dei servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia (statali, comunali, paritarie) del territorio. L’assessore ha confermato come la priorità assoluta del mandato regionale sia quella di tutelare i più piccoli offrendo loro i migliori percorsi educativi possibili, tagliati su misura in base alle specificità dei territori. I 30 CPT si sono costituiti grazie al bando pubblicato dall’Assessorato che si è chiuso lo scorso marzo: una vera e propria “chiamata” rivolta ai Comuni piemontesi per fare rete, sotto la guida di un capofila, col fine di migliorare la qualità dei servizi rivolti ai più piccoli. Sono al momento 263 sono i Comuni che hanno aderito ai 30 CPT nati in Piemonte, raggruppati territorialmente in 4 coordinamenti per l’Alessandrino, 2 per l’Astigiano, 1 per il Biellese, 7 per il Cuneese, 3 per il Novarese, 12 per il territorio metropolitano di Torino e 1 per il VCO.
Per sostenere il funzionamento dei Coordinamenti, sono state stanziate risorse pari a oltre 1 milione di euro messi a disposizione per l’intero territorio regionale dall’ Assessorato all’Istruzione e dal Ministero, nell’ambito del Piano d’Azione 2023.

WaitHero acquisisce Mangiatutto

London (UK), Latina (IT)

WHRO LTD (“WaitHero”), startup nata nel 2021 che ha lanciato una suite software
per il settore della ristorazione, è lieta di annunciare l’acquisizione di Quick my food s.r.l. (“Mangiatutto”),
società pioniera in Italia dal 2006 a Latina nel servizio di food delivery sostenibile per la ristorazione.
WaitHero ha lanciato sul mercato una innovativa soluzione software e una web-app che consente tramite un
QR code di saldare il conto nei ristoranti, dividendolo anche tra più commensali in modo rapido. Ad oggi,
WaitHero è presente in c. 1,500 ristoranti ed ha gestito fino ad oggi un volume di c. 90,000 ordini.
Mangiatutto ha sviluppato un servizio di delivery innovativo e sostenibile che si distingue per un elevato
controllo della qualità sia sulla consegna del cibo sia sulla formazione dei dipendenti, il tutto in chiave
sostenibile. Ad oggi, Mangiatutto è presente in c. 60 ristoranti con un numero di utenti c. pari a 30,000.
Secondo il report 2023 sulla ristorazione redatto da Confcommercio in Italia ci sono c. 195,000 ristoranti con
un fatturato nel 2022 di c. €85 miliardi. Il report evidenzia anche come stia aumentando la consapevolezza
da parte dei ristoratori di adottare soluzioni tecnologiche in grado di semplificare l’attività legate alla
gestione dei ristoranti.
L’integrazione delle due realtà permetterà da un lato a WaitHero di rafforzare la propria presenza nel settore
della ristorazione in Italia ampliando il numero di ristoranti e clienti serviti, dall’altro a Mangiatutto di
beneficiare della completa digitalizzazione dei processi.
WaitHero è entusiasta di accogliere Graziano Rossi, fondatore di Mangiatutto, che ha creduto nel progetto
tanto da investire interamente i proventi derivanti dall’acquisizione in WaitHero. Graziano Rossi ha una lunga
storia imprenditoriale alle spalle, è stato uno dei primi a credere nell’innovazione del food delivery e intende
oggi ancora contribuire all’evoluzione tech della ristorazione.
WaitHero ha completato una raccolta di un seed round di c. 1 milione di Euro (800 mila sterline), con una
valutazione post money di c. 5 milioni di Euro (4 milioni di sterline), guidato principalmente daisoci fondatori,
dai soci della prima ora, tra cui anche SFC Capital e la British Business Bank ed infine da altri nuovi soci, tra i
quali spiccano numerosi manager del mondo della finanza.
Le nuove risorse serviranno a finanziare principalmente lo sviluppo tecnologico e l’espansione del team. Nel
2022 WaitHero ha registrato una crescita di c. 3x del GMV (Gross Merchandise Value).
Mirco Bulega, Presidente di WaitHero: “L’acquisizione di Mangiatutto rappresenta per WaitHero la sua
naturale espansione nel mercato foodtech. La nostra missione è quella di rivoluzionare il mondo della
ristorazione con uno strumento semplice ma completo. Sono, inoltre, molto lieto di espandere le attività di
WaitHero nella mia città natale, Latina.”
Gianandrea Siccardi, AD di WaitHero: “Sono molto felice di intraprendere questa avventura ed iniziare ad
espandere la nostra realtà. Con l’impegno di Graziano e dei suoi collaboratori sono certo che WaitHero potrà
svilupparsi ancor più velocemente rispetto a quanto fatto fin ora.”
Graziano Rossi, Fondatore di Mangiatutto e Responsabile del delivery di WaitHero: “Sono entusiasta di questa
unione perché ciò che mi ha mosso sin dal primo giorno in cui ho fondato Mangiatutto è stata la passione e
la sostenibilità, valori che, grazie a questa operazione, saranno rafforzati dalla tecnologia di WaitHero.”
Legali Riuniti Lex è stato legal advisor, con un team composto dal Partner Gianluca Leotta, dalla Senior
Associate Carla Talarico e dai Trainee Olga Cosentino e Giuseppe D’Alessandro.

Agricoltura: i bandi per l’economia rurale

PARTONO I BANDI DELLO SVILUPPO RURALE DEL PIEMONTE

Circa 93 milioni di euro per interventi agroclimaticoambientali e produzione biologica

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione ha aperto i primi bandi dello sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027 per interventi agroclimaticoambientali e per la produzione agricola biologica.

L’assessore regionale all’Agricoltura e cibo precisa che mentre sono in corso gli incontri sui territori provinciali con gli agricoltori e gli enti locali per dare informazioni specifiche sulle singole misure, lo sviluppo rurale entra nel vivo dal mese di aprile con la pubblicazione dei primi bandi regionali a sostegno delle aziende agricole e degli allevatori per l’agricoltura biologica, le produzioni integrate e di precisione, le cover crops, per i sistemi di difesa del bestiame dai lupi, per la biodiversità nei pascoli, per l’allevamento delle razze autoctone a rischio estinzione.

Il bando unico agroclimaticoambientale da 82 milioni e 450 mila euro, prevede i seguenti interventi https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-interventi-agro-climatico-ambientali-aca :

– Intervento SRA01 per pratiche di produzione integrata (rivolte a foraggere, fruttiferi, riso, vite, noce e castagno, ortive), con una dotazione finanziaria di 58,5 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.

– Intervento SRA03.2 per l’adozione di tecniche di minima lavorazione dei suoli (finalizzate a favorire il miglioramento della fertilità del suolo e alla sua conservazione,) con una dotazione finanziaria di 4,9 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati.

– Intervento SRA05 per inerbimento colture arboree, con una dotazione finanziaria di 3,2 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.

– Intervento SRA06 per colture di copertura delle superfici a seminativo, con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.

– Intervento SRA08.3 per la gestione sostenibile dei pascoli permanenti, con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro. Beneficiari: imprenditori agricoli singoli o associati, aziende agricole, altri gestori del territorio.

– Intervento SRA14 per allevamento di razze animali autoctone a rischio di estinzione, con una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati.

– Intervento SRA17 per la convivenza con i grandi carnivori, ovvero misure di prevenzione nelle zone di pascolo a difesa del bestiame per evitare gli attacchi da fauna selvatica (come i lupi), con una dotazione finanziaria di 1 milione e 350 mila euro. Beneficiari: allevatori singoli o associati di bovini, equini, ovini o caprini.

– Intervento SRA24 per pratiche di agricoltura di precisione (che consente di ridurre l’utilizzo di agenti chimici e della risorsa idrica), con una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.

Il bando a favore della produzione biologica (intervento SRA29, conversione e mantenimento) https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-intervento-produzione-biologica-sra-29 ha una dotazione finanziaria complessiva di 10,5 milioni di euro: 4,5 mln a favore degli agricoltori che si impegnano per 5 anni a convertire in produzione biologica; 6 milioni di euro per il mantenimento al biologico se già adottato prima dell’apertura del bando. Beneficiari: agricoltori singoli o associati, enti pubblici gestori di aziende agricole.

La scadenza per tutti i bandi è il 15 maggio 2023 (come indicato dal Masaf, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste)

N.B. Il presente comunicato è mancante di nomi e virgolettati degli esponenti politici secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre-elettorali.

Gli studenti piemontesi alla Silicon Valley italiana

Sarà presente anche il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza con delega ai giovani, che ha voluto il concorso in occasione dell’Anno europeo dei giovani: la finalità è proporre agli studenti un’occasione di approfondimento sulle tematiche dell’Unione europea, della transizione ecologica, della transizione al digitale e della cittadinanza attiva.Gli elaborati vincitori sono stati i video prodotti dai ragazzi dell’Istituto Cellini di Valenza (Al) intitolati “Passi verdi”, “Transizione digitale”, “La siccità”, “Riciclo digitale” e l’elaborato scritto “Einaudi Energy” dell’Istituto Einaudi di Alba (Cn).

Tra gli incontri previsti, da segnalare quello con il professor Salvatore Baglio, dell’Università di Catania, Bio nano research and Innovation Tower, con visita ai laboratori di ricerca, nonché la visita alla ST Microelectronics, che ha sede appunto nel capoluogo etneo e che occupa 3.500 persone: è considerata una sorta di Silicon Valley italiana (nella foto).

 

Dal Pnrr i fondi per la bonifica dei siti inquinati

La Regione Piemonte intercetta 37 milioni di euro del PNRR per la bonifica di 12 siti orfani

 

Via libera dalla Giunta allo schema di accordo con il Ministero per i finanziamenti relativi a bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati. L’assessore Marnati: «Auspico che una volta bonificate, queste aree possano tornare a vivere attraverso nuove e sostenibili aree industriali o progetti che possano aiutarci a migliorare l’ambiente»

 

In arrivo quasi 37 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il risanamento di 12 siti orfani sul territorio regionale.

La Giunta ha infatti approvato lo schema di accordo con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e con i Comuni coinvolti per i finanziamenti relativi agli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei “siti orfani”, ovvero di quei siti, potenzialmente contaminati e contaminati, per i quali o non è stato possibile individuare i responsabili della contaminazione, o se individuati, non hanno provveduto, né siano intervenuti il proprietario o altri soggetti interessati, ad avviare o concludere gli interventi previsti.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione, a livello nazionale, 500 milioni di euro per interventi che siano portati a compimento entro il primo semestre del 2026 e che consentano una bonifica e riqualificazione del 70% minimo della superficie di suolo.

Dopo i primi 7 milioni di euro stanziati con decreto ministeriale nell’ambito del programma nazionale di bonifica, definito con il decreto del 29 dicembre 2020, per i quali erano stati individuati in base alla ricognizione dei siti fatta dai settori tecnici regionali, 16 siti prioritari (6 in provincia di Torino, 3 in provincia di Alessandria, 3 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara e 1 a Vercelli), ora, con i fondi del PNRR, che ammontano a 36 milioni e 676 mila euro, si potrà procedere alla bonifica di altri 12 siti (7 tra Torino e provincia, 3 in provincia di Verbania, 1 a Vercelli e 1 in provincia di Alessandria).

«Con l’arrivo di questi fondi – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – proseguiamo con l’opera di bonifica di siti abbandonati da tempo con interventi di vera e propria rigenerazione del suolo. Un’operazione importante e storica, e anche un’occasione probabilmente unica per restituire queste zone alla fruizione di cittadini, imprese e comuni. Auspico che una volta bonificate, queste aree possano tornare a vivere attraverso nuove e sostenibili aree industriali o progetti che possano aiutarci a migliorare l’ambiente, ad esempio la produzione di energia da fonti rinnovabili»