ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 138

Marazzato, Porte aperte con Ape

Stroppiana (VC) – Dai camion ai furgoni ai veicoli commerciali davvero “leggeri”: il percorso ideale creato dalla Fondazione Marazzato tramite i “Porte aperte” affronta nella prossima tappa uno dei marchi più amati di quella che oggi chiameremmo micromobilità, la Piaggio di Pontedera, creatrice dello scooter Vespa e della sua derivata commerciale Ape.

Contrariamente a quanto visto finora, la giornata si svolgerà eccezionalmente di domenica, il 14 maggio, e con orario ampliato dalle 10:00 alle 19:00. Il complesso di Stroppiana accoglierà tutti i collezionisti e appassionati che vorranno partecipare portando ed esponendo nell’area esterna i loro veicoli.

Confermato come evento centrale della giornata l’ormai consueto incontro con esperti e conoscitori del marchio, che si terrà alle 11 e che propone già una scaletta molto articolata. Ancora una volta, tra gli eventi di contorno avremo visite libere o guidate agli oltre 200 mezzi della collezione e brevi giri su alcuni mezzi storici nell’area esterna del complesso, la postazione con visori VR per vivere virtualmente l’esperienza della guida di un mezzo d’epoca in un’ambientazione storica e la zona gioco dedicata ai più piccoli.

In più, oltre alla possibilità di pranzo in loco con specialità locali, sarà presente un’Ape speciale, che preparerà spritz e ape…ritivi!

Di seguito, la scaletta del convegno con tavola rotonda fissata per le 11:00 dal titolo “L’ape e tutti i suoi vespini”

Relatori e interventi

– Massimo Condolo, giornalista – Moderatore

– Roberto Donati, Responsabile Sviluppo Culturale e Storico Vespa Club d’Italia – Costume Vespa

– Pietro Catalogna, Vicepresidente Ape Club d’Italia – Costume Ape

– Jean Claude Aiazzi, Presidente Ape Club d’Italia – Storia dell’Ape

– Gianni Mellano, Responsabile Commerciale Gruppo Piaggio Professional – L’industria Piaggio

– Massimo Condolo, giornalista – L’Ape del futuro

Lo Showroom della Collezione Marazzato si trova a Stroppiana (VC), lungo la SP31.

Per info:

mezzistorici@gruppomarazzato.com

Piano rifiuti in Consiglio regionale

“Nel Piano che stiamo presentando (Prubai) si riuniscono, in un unico documento di pianificazione, il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e quello di Bonifica delle aree inquinate che, fino ad ora, erano stati adottati separatamente”, ha spiegato l’assessore regionale All’Ambiente nel corso dell’illustrazione del nuovo documento sulla gestione dei rifiuti nell’Aula di Palazzo Lascaris.L’assessore Matteo Marnati ha proseguito sottolineando che “il Piano ha una prospettiva fino al 2035 e prende in considerazione gli obiettivi nazionali e comunitari da raggiungere. Circa i rifiuti i rifiuti urbani, si punta a una riduzione della produzione complessiva; quindi a un incremento della percentuale di raccolta differenziata all’80%; un miglioramento della qualità dei rifiuti differenziati raccolti in grado di garantire il raggiungimento di un tasso di riciclaggio del 65%; una riduzione della produzione dei rifiuti urbani residuali sino a 90 kg anno per abitante”.

L’assessore ha anche precisato che “la termovalorizzazione sarà utilizzata solo quando non è possibile il recupero di materia, con conseguente riduzione del conferimento in discarica di rifiuti inferiore al 3%.

L’approvazione del piano costituisce condizione per l’erogazione dei finanziamenti della Comunità europea nell’ambito del Programma Regionale Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) 2021-2027”.

Con l’illustrazione si è aperto il dibattito generale.

Secondo il vicepresidente del gruppo M5s “per suggerire obiettivi più performanti, abbiamo presentato numerosi emendamenti. È importante, secondo la gerarchia europea per primo diminuire la quantità dei rifiuti, avere una buona raccolta differenziata e massimizzare il recupero. Purtroppo nel nuovo Piano si parla di termovalorizzazione che è una soluzione appena migliore di quella del conferimento in discarica e che, quindi, sarebbe da evitare”.

L’esponente del gruppo Ev ha lamentato che “il Piano è stato purtroppo richiamato in Aula nonostante la disponibilità dimostrata in Commissione. Un provvedimento poco ambizioso e poco coraggioso. Si rischia di tornare indietro e di non riuscire a diffondere le buone capacità dei territori migliori a quelli che sono più indietro. Si continua ad abbinare la crescita economica con l’aumento della quantità dei rifiuti, quando l’obiettivo principale del Piano dovrebbe essere la riduzione degli stessi”.

Secondo un consigliere del gruppo Pd “il Piemonte è in ritardo di 15 anni sulla raccolta differenziata. Se prendiamo il 2021, il dato del nostro territorio è pari al 65%, rispetto alla Regione prima in classifica, che è il Veneto, che ha un dato pari al 76,18%. Il Piemonte è solo al nono posto nella raccolta differenziata. Inoltre, l’obiettivo di produzione di rifiuti non dovrebbe essere un dato complessivo ma un dato pro capite, per evitare la deresposabilizzazione”.

La presidente del gruppo Luv ha affermato che “non si devono assecondare le paure dei territori ma si deve stimolare l’innovazione e motivare il miglioramento delle performance. La continuità con il Piano precedente è in termini conservativi, anche con passi indietro e risulta poco sfidante”.

Il capogruppo della Lega ha parlato di “un piano moderno che gestisce i rifiuti nel modo migliore. Non bisogna avere un approccio dogmatico verso la termovalorizzazione: la Lombardia ha 13 impianti e il Veneto 4. Sotterrare in discarica non è moderno e non è ecologico. La tecnologia per i nuovi impianti ha fatto passi da gigante. Teniamo conto che vi sono rifiuti che ancora escono dalla nostra regione. Dobbiamo spingere per l’economia circolare e massimizzare la differenziata con la quale possiamo ottenere cospicui fondi Fesr”.

In chiusura del dibattito l’assessore, per venire incontro ad alcune richieste dei gruppi consiliari, ha chiesto una settimana di tempo per rimodulare il Piano. Il presidente del Consiglio regionale, sentiti i gruppi consiliari ha sospeso i lavori che vengono rinviati il prossimo martedì

Welfare aziendale, Stellantis lancia il volontariato per i dipendenti

Stellantis ha presentato oggi ai propri dipendenti dell’area torinese (comprensorio di Mirafiori, Grugliasco, Orbassano e Rivalta) e biellese (Verrone), Stellantis Motor Citizens, il programma di volontariato del Gruppo, già lanciato a livello globale, che da oggi è disponibile anche per i circa 12.000 dipendenti a tempo indeterminato di queste sedi di lavoro.


Stellantis Motor Citizens, fanno notare fonti vicine all’azienda, darà la possibilità ai dipendenti di utilizzare fino ad un massimo di un giorno di permesso retribuito all’anno per mettere a disposizione il proprio talento e il proprio tempo lavorativo in attività di volontariato a supporto delle comunità locali.

Si tratta di un’iniziativa aziendale storica con ambizioni globali, ricordano le fonti aziendali, volta a creare un rapporto continuativo con le associazioni presenti sul territorio dove Stellantis svolge attività di produzione. Il programma infatti è nato nel 2014 in Nord America ed è stato successivamente lanciato nella regione Asia-Pacifico nel 2016 e in Sud America nel 2019. L’obiettivo è di estendere l’iniziativa, entro il 2023, a tutti i Paesi in cui è presente Stellantis, tenendo conto delle specificità di ogni nazione.

Le attività di volontariato previste nel programma Stellantis Motor Citizens sono collegate agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sui temi “comunità sostenibili”, “cambiamento climatico” e “istruzione di qualità”.

Le associazioni attualmente coinvolte nell’iniziativa sono Caritas, Save the Children, Sermig e UGI (Unione Genitori Italiani).
Stellantis segue un’attenta politica di welfare aziendale attraverso la policy dedicata We All Care che ha come obiettivo il miglioramento del benessere fisico, sociale, professionale, emotivo e finanziario dei propri dipendenti, con particolare sensibilità verso le relazioni sociali e il volontariato.
Questo progetto si ispira al pilastro Care del piano strategico di lungo periodo Dare Forward 2030.

Giachino: “Il declino di Torino frutto di ritardi e incapacità”

La CGIA di Mestre dice oggi le cose che dico invano da 15 anni. Torino è stata tradita da chi l’ha amministrata e dai loro esperti che non han voluto leggere i dati per tempo come deve fare qualsiasi bravo amministratore sia di azienda privata che pubblico.  Meno male che noi abbiamo salvato la TAV

Caro Direttore,
Ieri La Stampa ha dedicato due pagine intere allo Studio della CGIA adì Mestre che partendo dall’assunto che il Nord Est ha superato il vecchio triangolo industriale conclude dicendo che Torino è fuori.
Purtroppo i numeri sono veri e come si vede anche in questi ultimi  due anni il Piemonte cresce meno non solo delle Regioni forti ma anche della media nazionale che come è noto è tenuta bassa dalle regioni del Sud. Ma la bassa crescita inizia venticinque anni fa non due anni fa.  Perché non è stata vista prima? Se un medico  ti fa la diagnosi in ritardo rischi di morire . Qui la diagnosi in ritardo ha voluto dire l’impoverimento di mezza Città denunciato dalla Caritas e dall’aumento delle code al Banco dei Pegni, una Citta’ come ha detto l’ing. Bastianini che non attrae più investimenti.
Oltre venticinque anni di bassa crescita hanno fatto abbassare il PIL procapite il dato che interessa di più ai cittadini perché indica la media di incasso annuale delle famiglie . Nella classifica del PIL procapite il Piemonte che è tenuto giu dal ritmo basso di Torino , che vale quasi il  55% del PIL dell’intera regione , e’ solo 11mo. Il Piemonte che per oltre 100 anni ha trainato lo sviluppo italiano oggi è trainato. Cavour si rivolterà nella tomba.
Eppure questi dati limitati al 2008 erano identici nella proporzione quando a maggio del 2009 li lèssi alla Bresso e a Chiamparino che invece di studiarli mi mandarono a stendere. Ripetei all’infinito che stavamo crescendo meno della media nazionale di un Paese penultimo in Europa per tasso di crescita.
La sinistra che amministra Torino dal 1993, molto vezzeggiata e coccolata dai giornali, ha la responsabilità politica del Declino di Torino insieme a una parte della imprenditoria e insieme a tanti esperti  che hanno sempre presentato analisi compiacenti sui giornali .
Viene in mente il Tradimento dei Chierici come dal libro di J. BENDA quando gli esperti invece di fare diagnosi severe giustificano le scelte e spargono ottimismo immotivato. Il medico compiacente che non dice la verità.
In una Città seria ora si aprirebbe il dibattito con tutti coloro che hanno qualcosa da dire è che hanno fatto qualcosa di concreto per Torino come noi SITAV.
Si, perché pensate un po’ come starebbe TORINO se noi non avessimo salvato la TAV?
Oggi il Presidente della Camera di Commercio dice che la soluzione è quella di unirci a Genova perché le Infrastrutture e la Logistica ci potranno aiutare molto e punta molto sull’aerospazio.
Era la strada da intraprendere nel  2008-2009 quando io presentai i dati alla Bresso e a Chiamparino e chiedevo di accelerare i lavori della TAV e del Terzo Valico . Era la strada indicata nel Piano Nazionale della Logistica che presentai al Governo Monti nel  2012 da Presidente della Consulta Nazionale dei Trasporti e della Logistica proponevo la Piattaforma Logistica del Nord Ovest guidata dalle tre Regioni.
Si sono persi almeno 12 anni anni e nel frattempo i poveri sono sempre più poveri oltre ad essere aumentati.
E se noi non avessimo salvato la TAV?
Ma la TAV a a avanti troppo lentamente dopo il freno di Toninelli e del governo giallorosso.
Il Presidente della Camera di Commercio  non nomina mai il settore automotive, poco e mal difeso in questi anni, che ci da quasi la metà delle esportazioni e che rischia di perdere molte aziende dell’indotto se non verrà cambiata la decisione europea di puntare solo e tutto sull’auto elettrica.
A fronte dei dati pesanti della CGIA adì Mestre , la Città di Torino punta invece a diventare la Città dei diritti dimenticando che senza lavoro o con un lavoro povero le persone sono molto più deboli e senza futuro.
Ecco perché saranno decisive le elezioni europee e regionali del prossimo anno.
Le europee per cambiare la politica dell’auto e le regionali per aiutare di più il rilancio della economia e del lavoro a Torino.
Mino GIACHINO

Antichi mestieri e artigianato in mostra a Bosconero

Il 14 maggio 2023 a Bosconero Canavese torna la manifestazione Mostra dell’Artigianato e degli antichi mestieri nata 15 anni fa – per dare la possibilità alle numerose realtà artigianali del territorio di farsi apprezzare e di conseguenza conoscere.  Una giornata di botteghe aperte e spettacoli, unita a cantieri tematici dedicati al suono, ai sapori e alla scultura. Questi i “piatti forti” della Mostra dell’Artigianato, organizzata dal Comune di Bosconero. Dopo le quindici edizioni locali che hanno registrato migliaia di visitatori, domenica 14 maggio a Bosconero Canavese si presenta la 16° manifestazione che ormai è annoverata nell’ambito degli eventi a carattere regionale/nord-ovest riguardante questo tipo di kermesse. Decine e decine di bancarelle daranno vita ad un serpentone variopinto con tanti prodotti dell’artigianato Canavesano, senza dimenticare i prodotti tipici dell’enogastronomia e i vari spettacoli musicali. Una esposizione originale sarà quella dei trattori e auto d’epoca, e per dar modo a tutta la famiglia di svagarsi senza pensieri, è prevista un’animazione per i più piccoli compresa una esibizione equestre. Alla mostra partecipano artigiani d’eccellenza, produttori, artisti e scuole professionali provenienti non solo dal Piemonte, ma anche dalla Valle d’Aosta, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalla Toscana e dall’Emilia Romagna. Il programma prevede una serie di eventi all’insegna del “saper fare” e vede riconfermati i percorsi tematici: cantieri delle sculture, dei sapori e dei suoni. Oltre a queste tradizionali proposte verrà allestita la sezione “arte e natura”, dedicata ai orovivaisti, al biologico e alla bioedilizia. A Bosconero saranno presenti bancarelle e punti di ristoro, le dimostrazioni dal vivo serviranno ad illustrare tutto l’iter della produzione agricola del territorio Canavesano.

«Siamo molto soddisfatti dell’ultima edizione, la prima regolare dopo la pandemia del Covid 19 – ha dichiarato  la sindaca PaolaForneris – abbiamo veramente avuto un ottimo afflusso nonostante il meteo non proprio favorevole, specialmente nel pomeriggio a partire dalle 15, quando guardando dall’alto la piazza e l’incrocio con le vie non si vedevano che teste una vicina all’altra»

L’ingresso alla manifestazione è completamente gratuito e per informazioni si può telefonare al numero 0119889616 oppure consultare il sito del Comune di Bosconero all’indirizzo www.comune.bosconero.to.it

Poliline Garden e Cucciolotta, pollaio e giardino si fanno più belli

Maggio ricco di appuntamenti di prestigio per le ultime novità targate ‘IT Design’ pronte a sbarcare in fiera a Rimini, Bologna e Giaveno.

Prosegue inarrestabile il successo dei prodotti ecosostenibili pensati per piccoli allevamenti e l’arredamento da giardino. Ovvero, ‘PoliLine Garden’ e ‘Cucciolotta’, innovative e gradevoli linee di ritrovati interamente in laminato HPL (High Pression Laminate): 70% cellulosa, 30% resina: un materiale eccezionale impiegato per la prima volta a livello mondiale in chiave ecosostenibile, frutto di un’idea geniale dei Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito.

Un’idea vincente che rispetta l’ambiente, garantendo esclusività, comodità e design per quanti desiderino distinguersi in maniera sostenibile. Con in più molti altri vantaggi: l’assenza di bulloni e viti che li rende entrambi facili da montare, grazie a una moderna ed efficace tecnologia a incastro capace di consentire e assicurare praticità, stabilità, comodità d’impiego. E zero manutenzione, zero attività di riverniciatura, pulizia immediata e durabilità estesa nel tempo. Incorruttibili anche all’azione di agenti atmosferici sempre più imprevedibili e potenzialmente anche violenti, gli arredi da giardino ‘PoliLine Garden’ e i pollai ‘Cucciolotta’ sono la risposta pratica ed efficace per convivere in contesti familiari e domestici in cui sceglierli è un investimento ripagato dalla fedeltà del prodotto stesso. E dalla sua più che azzerata incorruttibilità. Una gioia per grandi e piccini. Un tocco di preziosità in armonia con il mondo circostante.

Dopo il successo del milanese MyPlant 2023, e di ‘Vita in Campagna’ nel bresciano, ora le linee top di gamma marchiate ‘IT Design Srl’, primaria realtà leader di settore nella progettazione e realizzazione di componenti a uso umano ben integrabili nell’ambiente, sono pronte a conquistare professionisti e appassionati del resto d’Italia. Che vivono di agricoltura e giardinaggio sia per passione, che per professione.

Ed è così che si comincia con la ‘Fiera Avicola’ di Rimini, che all’Expo Centre dal 3 al 5 maggio ospiterà una vasta gamma di esemplari di pollai di ultimissima generazione, capaci di appagare vista e tatto coniugando al meglio estetica e funzionalità. Con in più una succulenta, stimolante novità: il nuovo ‘Polly Defender’, ovvero la porta antintrusione notturna ultima nata in casa ‘IT Design Srl’ che rappresenta di fatto l’evoluzione più completa di questa categoria di prodotti presenti sul mercato. Di facile applicazione, robusta e rifinita, assicura protezione ai volatili integrandosi perfettamente anche nei pollai già commercializzati che ne risultano ancora sprovvisti.

Dal 15 al 17 maggio ‘IT Design Srl’ sarà protagonista a BolognaFiere allo ‘ZooMark’, la più importante kermesse internazionale rivolta al mondo del market per gli animali da compagnia e i piccoli amici domestici e da fattoria.

Per terminare il mese che precede l’arrivo dell’estate con la partecipazione, domenica 21 maggio, a MaggioNatura a Giaveno, nel Torinese. Un appuntamento, questo, di grande rilevanza per un’impresa di successo nata sul territorio e che in casa si gioca la partita più importante, all’interno di un contesto nazionale e di richiamo capace di attrarre espositori, turisti e visitatori legati dalla comune passione per il green e il garden.

Se la vita è l’arte dell’incontro, ‘PoliLine Garden’ e ‘Cucciolotta’ vanno incontro alla riscoperta di un desiderio di natura, campagna e armonia che, soprattutto dopo il Covid, ha ritrovato rinnovato slancio e stimolo proprio per via della lunga compressione domestica cui la pandemia ci ha, involontariamente, sottoposti. Amiamo fare azienda come si fa con gli affari di cuore: se un matrimonio è per sempre, altrettanto accade con chi sceglie i nostri prodotti. In un momento storico in cui ogni spesa richiede attenzione ed equilibrio, scegliere la gamma ‘IT Design’ equivale a fare un investimento sicuro pronto a farsi ripagare e rivalutare nel tempo in fiducia, qualità, soddisfazione e competenza”, spiegano i Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito.

Più informazioni su www.polilinegarden.it e www.cucciolotta.com.

Un nuovo tassello verde a Torino: due querce per Bianca Guidetti Serra

 


Nella Giornata internazionale della salute delle piante
weTree e ColtivaTo dedicano due querce
all’avvocata Bianca Guidetti Serra

 

 

A più di due anni dal suo avvio, il progetto weTree continua a crescere in Italia e a Torino in particolare: venerdì 12 maggio alle ore 12.00, in occasione della Giornata internazionale della salute delle piante, presso il Giardino Lamarmora (via San Dalmazzo) verranno dedicate due piante di Quercus robur all’avvocata partigiana Bianca Guidetti Serra, in riconoscimento della sua instancabile attività in difesa dell’ambiente e dei diritti civili, proprio nel giardino su cui si affacciava il suo studio. La messa a dimora delle piante, organizzata da Città di Torino, Associazione weTree, ColtivaTo in collaborazione con Università di Torino e Centro Studi Gobetti, rappresenta la restituzione dell’impatto generato da ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, che si è svolto a Torino dal 31 marzo al 2 aprile 2023.

 

Scomparsa nel 2014, Bianca Guidetti Serra, dopo una gioventù attiva nella Resistenza, fu una delle prime penaliste in Italia, impegnata professionalmente e politicamente nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori e dei carcerati, nelle cause di lavoro a fianco dei sindacati e in difesa dell’ambiente, nella difesa della parità della retribuzione tra uomo e donna, del diritto all’aborto.

 

La messa a dimora delle piante sarà occasione per ricordare “Bianca la rossa”, soprannome attribuito a Bianca Guidetti Serra in una sua famosa biografia, con la partecipazione dell’Assessore al Verde del Comune di Torino Francesco Tresso e di allievi e colleghi di lavoro dell’avvocata.

 

Sono lieto di prendere parte a questo nuovo intervento di forestazione urbana promosso da weTree, come restituzione dell’impatto generato dal Festival Internazionale dell’Agricoltura,” dichiara Francesco Tresso, assessore al Verde pubblico della Città di Torino. “Non c’è modo migliore per festeggiare la giornata internazionale della salute delle piante, che sono linfa vitale e ricchezza inesauribile per le nostre città, un bene prezioso da tutelare e salvaguardare per il benessere della comunità e delle future generazioni. È poi significativo che, con la messa a dimora di nuovi alberi, si omaggino alcune figure esemplari per la storia della nostra città, e non solo: in questo caso l’avvocata Bianca Guidetti Serra, che con il suo impegno civico e politico ha contribuito ai grandi cambiamenti sociali del nostro Paese.

 

Secondo Maria Lodovica Gullino, responsabile scientifico di ColtivaTo e socia fondatrice di weTree, “questo nuovo intervento di weTree, svolto di concerto con il Comune di Torino e con il Centro Studi Gobetti, va a ricordare una professionista brillante e impegnata, che ha lasciato nella nostra città e non solo un segno che merita di essere ricordato a tutti, e soprattutto ai giovani. Le piante scelte, ovviamente in armonia con il giardino, ben rappresentano la forza e la resistenza dimostrata dalla Guidetti Serra in tutta la sua vita nel difendere valori quanto mai attuali. Mi fa molto piacere che questo nuovo intervento di weTree a Torino, collegato con ColtivaTo, abbia luogo nella Giornata internazionale sulla salute delle piante, dalla cui salute deriva quella dell’ambiente e di noi tutti.

 

Un nuovo tassello si aggiunge dunque al mosaico di weTree, progetto di Ilaria Borletti BuitoniMaria Lodovica Gullino e Ilaria Capua nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle piante nella tutela dell’ambiente, in un’ottica di salute circolare, che a Torino ha già visto nascere numerosi angoli verdi come il Bosco degli “Altri”, intitolato a Lia Varesio a Palazzo Nuovo; il Bosco delle Artiste, nel Giardino Fergat; il faggio per Primo Levi, accanto alla lapide dello scrittore posta sull’angolo di Corso Massimo d’Azeglio; il mirabolano dedicato a Margherita Hack, nel Parco del Valentino; i tre alberi da frutto intitolati a Ondina Valla; le sei piante di varietà antiche per Jole Ceruti Scurti ed Eva Mameli Calvino al Parco Pietro Mennea; e infine il Prunus cerasifera per Elsa Morante, nell’Orto Botanico dell’Università di Torino.

 

Il cuore di weTree è racchiuso e sintetizzato nel suo “Patto”, secondo il quale i Sindaci delle città che aderiscono al progetto si impegnano a realizzare almeno quattro dei seguenti otto punti: promuovere lo sviluppo di nuove aree verdi pubbliche, curandone la manutenzione; valorizzare la parità di genere e la competenza femminile in tutte le iniziative cittadinesollecitare con appelli e incentivi i privati (commercianti, cittadini, …) affinché contribuiscano con il verde all’abbellimento degli spazi  di loro competenza visibili; favorire con campagne di sensibilizzazione una mobilità sostenibile (in particolare camminare per raggiungere la propria destinazione) con l’obiettivo di stimolare uno stile di vita più sano; patrocinare e promuovere programmi di educazione ambientale nelle scuole favorendo collaborazioni/accordi stabili con gli atenei della propria città; sensibilizzare e promuovere tra i cittadini la raccolta differenziata, la cura e il rispetto degli spazi comuni e promuovere il riciclo e il recupero come alternativa allo spreco e al disuso; istituire un Premio annuale “weTree” all’associazione o ai cittadini meritevoli di aver contribuito alla manutenzione e all’incremento del verde nella propria città; favorire una maggiore consapevolezza tra i cittadini di una visione circolare che unisca ambiente e salute per  il benessere della comunità  e delle future generazioni.

 

Otto punti essenziali, otto azioni concrete per sostenere una rinnovata sostenibilità. La città di Torino è stata tra le prime a sottoscrivere questo Patto, un vero e proprio impegno verso l’ambiente. Tra le altre città già impegnate: Milano, Perugia e Palermo. Nuovi interventi sono stati attuati anche a Biella, Pescara, Cuneo Saluzzo.

 

Lavoro, Confagricoltura: una legge regionale per tutelare chi opera in campagna

Occorrono garanzie per gli operatori agricoli sia stabili, sia stagionali”. È il commento di Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte in attesa della pubblicazione del decreto-legge sulle misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

In Piemonte, abbiamo circa 45 mila aziende agricolein diversi comparti che necessitano di manodopera specializzata, per svariati mesi all’anno” afferma il presidente della Federazione piemontese degli imprenditori agricoli. “Crediamo che una legge studiata per le realtà locali possa garantire agli occupati maggiori tutele, mantenendo in salute un settore che conferisce all’Italia e all’Europa prodotti di alta qualità”.

 

Apprezzamento è stato espresso verso il nuovo intervento del Governo sul cuneo fiscale, che riducendo le aliquote contributive delle imprese sosterrà, oltre ai consumi, anche la competitività del settore primario stesso.

 

“Il fattore umano nelle aziende è importante: i nostri imprenditori sono costantemente impegnati nella formazione dei dipendenti, nell’ammodernamento di impianti e attrezzature che migliorino le condizioni di lavoro, per ridurre al minimo i casi di infortunio” prosegue Allasia che ha rammentato, in occasione della scorsa “Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro”, i dati forniti dall’INAIL sull’andamento degli infortuni totali, denunciati che ammontano a 144.586; “A livello nazionale, apprendiamo di una riduzione complessiva del 25,5% rispetto a marzo dello scorso anno ma ancora molto c’è da fare per il nostro settore e con gli Enti di formazione di Confagricoltura, ci candidiamo a incentivare l’aggiornamento e lo sviluppo delle competenze degli operatori agricoli”.

Bardonecchia “A due passi dal suolo”

 

È stata inaugurata, oggi, al Palazzo delle Feste la mostra fotografica “A due passi dal suolo”. 63 scatti fotografici, realizzati da Marcello Chifari, che hanno per soggetto i piccoli volatili ritratti in movimento.

Cinciallegre, verdoni, passeri, cardellini, codibugnoli, ghiandaie, storni e fringuelli sono tra i protagonisti di queste fotografie, che ritraggono il loro volo con una naturalezza e colori che si avvicinano quasi alla pittura.

Una passione, quella per la fotografia, da sempre coltivata da Marcello Chifari, ingegnere torinese. L’attenzione al mondo dei piccoli volatili si è sviluppata però durante il periodo del lockdown. ” Ho cominciato ad osservarli con più attenzione ed ho deciso di farli diventare soggetti dei miei scatti – racconta – Quasi sempre soggetti fotografici, anche di grandi ‘firme’ sono i grandi volatili: aquile, falchi e simili. Io ho voluto in qualche modo riscattare i più piccoli “. Ma il progetto fotografico di Marcello Chifari non si ferma qui: come ha illustrato, durante l’inaugurazione della mostra a Bardonecchia, ci sono similitudini ed analogie affascinanti tra il loro volo e le macchine volanti, che via via sono state realizzate dall’uomo.

All’inaugurazione è intervenuta, in rappresentanza dell’Amministrazione l’assessore Maria Teresa Vivino. ” Ognuna di queste foto – ha detto, ringraziando Marcello Chifari- è anche uno sguardo dentro noi stessi. Quello che deve suscitare la fotografia è una riflessione su ciò che ci circonda ma anche uno sguardo su noi stessi”.

La mostra resterà aperta al Palazzo delle Feste fino al prossimo 28 maggio, con orario 14.30/17.30.

Trasporti, anche per il 2023 c’è il bonus dedicato

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

E’ attiva la piattaforma per la domanda di accesso al bonus trasporti 2023, il beneficio per studenti, lavoratori, pensionati e cittadini con un reddito complessivo 2022 non superiore a 20mila euro.

Ancora prima che la piattaforma partisse ufficialmente, si registravano oltre 200mila utenti in coda per la richiesta del contributo fino a 60 euro sul sito bonustrasporti.lavoro.gov.it . Ciascun beneficiario potrà chiedere un bonus al mese, entro il 31 dicembre 2023 e fino a esaurimento risorse.

Possono richiedere il bonus trasporti gli studenti, i lavoratori, i pensionati e i cittadini che hanno conseguito un reddito complessivo individuale nel 2022 non superiore a 20mila euro.

L’importo del bonus è pari a un massimo di 60 euro ogni mese. Se non si conosce il costo dell’abbonamento, si richiede il bonus per il valore massimo di 60 euro: sarà poi il gestore a riscattare la sola parte corrispondente al valore dell’abbonamento.

Il buono è nominativo e si può utilizzare per acquistare un solo abbonamento (annuale, mensile o valido per più mesi) relativo ai servizi: trasporto pubblico locale, regionale, interregionale; trasporto ferroviario nazionale.

Restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

La richiesta del bonus può essere effettuata una volta al mese e, in caso di disponibilità di fondi residui, sarà possibile effettuare ulteriori richieste nei mesi successivi. Al momento della richiesta il richiedente deve specificare il Gestore del servizio di trasporto presso il quale acquisterà l’abbonamento annuale o mensile. Questa scelta sarà vincolante.

Si potrà fare la domanda online per sé o per un minore del quale si ha la potestà o la rappresentanza. I figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, devono provvedere autonomamente alla richiesta del buono. Resta il limite del reddito complessivo individuale conseguito nell’anno di imposta 2022 non superiore a 20.000 euro. Nel caso in cui il beneficiario sia minore, tale requisito deve esistere in relazione al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente.Se il minore non è a carico dei propri genitori, anche avente reddito proprio e con reddito inferiore a 20.000 euro, la richiesta va fatta da chi esercita la patria potestà (curatore, amministratore).

Per fare domanda si deve accedere all’apposita piattaforma, e si può fare con SPID con livello di sicurezza 2 oppure con Carta d’Identità Elettronica (CIE), indicando poi il codice fiscale del beneficiario, ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.